DANIELEMARAZZI. Daniele Marazzi, DIEMMENETWORK Senior Advisor Osservatorio Supply Chain Finance
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1 Daniele Marazzi, DIEMMENETWORK Senior Advisor Osservatorio Supply Chain Finance
2 UNA NUOVA LEVA NEGOZIALE PER IL BUYER 4.0 SUPPLY CHAIN FINANCE L INNOVAZIONE CONTAMINA PROCUREMENT E FINANCE daniele.marazzi@diemmenetwork.com
3 AGENDA PERCHÉ HA SENSO GUARDARE AL SUPPLY CHAIN FINANCE COME A UN OPPORTUNITÀ CHE COSA È CAMBIATO SOLO DI RECENTE LA PROSPETTIVA TRADIZIONALE VS L APPROCCIO SUPPLY CHAIN FINANCE QUALI LEVE IN MANO A PROCUREMENT & FINANCE E SIAMO SOLO ALL INIZIO
4 IL CONTESTO DELLE IMPRESE ITALIANE Grandi imprese PMI (da 250 addetti) (da 10 a 249 addetti) Micro imprese (da 2 a 9 addetti) Imprese individuali (1 addetto) Numero imprese ~ 5 milioni ~ ~ ~ 1,5mln ~ 3,2mln Fatturato ~3.600 miliardi di ~34% ~44% ~15% ~7% Valore Aggiunto ~31% ~38% ~20% ~11% ~750 miliardi di Addetti ~20 milioni ~ 19% ~ 30% ~ 25% ~26% Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Politecnico di Milano, elaborazione dati ISTAT e Unioncamere
5 SERVE ANALIZZARE LA SINGOLA IMPRESA Numero imprese ~ 5 milioni IMPRESA X IMPRESA X Impresa nata nel 2000 nella provincia di Milano, che opera nel settore Tessile come produttore di tessuti e imbottiture Dati dimensionali Fatturato Addetti Dati di bilancio 15 mln Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Politecnico di Milano, 2016
6 CLIENTI FINALI SERVE ANALIZZARE LA SINGOLA IMPRESA TRAGUARDANDO LA SUPPLY CHAIN IN CUI OPERA ESTERO Fornitori I livello Pubblica Amministrazione Distribuzione Fornitori II livello Produttori Grossisti Distribuzione Fornitori II livello Fornitori I livello Contoterzisti Grossisti Distribuzione Altri fornitori di servizi (Trasportatori, Imballaggi ecc.) Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Politecnico di Milano, 2016
7 IL MONTE CREDITI COMMERCIALI IN ITALIA Pubblica Amministrazione: 61 miliardi di euro 11% * Dati 2015 B2C: 45 miliardi di euro 8% Export: 40 miliardi di euro 7% B2B: 413 miliardi di euro 74% Grandi: 224 miliardi (40%) PMI: 235 miliardi (42%) Micro: 100 miliardi (18%) Osservatorio Supply Chain Finance, Politecnico di Milano, elaborazione dati AIDA, Eurostat, FCI AR, Intrum Justitia, Credifact, Bollettino Statistico Banca d Italia
8 UN CONFRONTO CON L EUROPA * Dati 2015 Osservatorio Supply Chain Finance, Politecnico di Milano, elaborazione dati AIDA, Eurostat, FCI AR, Intrum Justitia, Credifact, Bollettino Statistico Banca d Italia
9 LE DUE METRICHE PRINCIPALI NET WORKING CAPITAL & CASH TO CASH CYCLE * Dati 2015 Osservatorio Supply Chain Finance, Politecnico di Milano, elaborazione dati AIDA, Eurostat, FCI AR, Intrum Justitia, Credifact, Bollettino Statistico Banca d Italia
10 UNO ZOOM SULLE IMPRESE PIÙ GRANDI * Dati 2016
11 UNO ZOOM SULLE IMPRESE PIÙ GRANDI IL CONFRONTO CON L ESTERO * Dati 2015 Osservatorio Supply Chain Finance, Politecnico di Milano, 2017
12 AGENDA PERCHÉ HA SENSO GUARDARE AL SUPPLY CHAIN FINANCE COME A UN OPPORTUNITÀ CHE COSA È CAMBIATO SOLO DI RECENTE LA PROSPETTIVA TRADIZIONALE VS L APPROCCIO SUPPLY CHAIN FINANCE QUALI LEVE IN MANO A PROCUREMENT & FINANCE E SIAMO SOLO ALL INIZIO
13 L EROGAZIONE DI CREDITO ALLE IMPRESE LA VALUTAZIONE DEI RISCHI PATRIMONIALI Informazioni esistenti sull impresa Requisiti patrimoniali basati su RATING esistenti Modello di base, standard Favorevole dai rating migliori «AAA» fino ai «BB-» Neutro per aziende prive di rating Prevede uno «sconto» nel requisito patrimoniale per le PMI Alcune informazioni non vengono utilizzate! Requisiti patrimoniali basati su stime dell Istituto Finanziario Modello Internal Rating Based Approach (IRBA) Calcolo diretto come combinazione di quattro fattori: Probabilità che il cliente non restituisca il prestito Percentuale che andrà effettivamente persa Scoperto al momento dell eventuale inadempienza Coefficiente di stima del peggioramento del rating nel medio/lungo termine Osservatorio Supply Chain Finance, Politecnico di Milano, 2016
14 L EROGAZIONE DI CREDITO ALLE IMPRESE UN SISTEMA «DEBOLE» Eccessiva importanza a dati quantitativi raccolti dai bilanci, che rappresentano però fonti di informazione relative al passato e statiche La componente qualitativa, che dovrebbe integrare i dati quantitativi, è spesso carente, debole, soggettiva e poco rappresentativa Le informazioni andamentali sono limitate alle relazioni tra impresa e mondo bancario e non considerano i rapporti tra attori di una filiera Fermarsi alle informazioni standard può portare a conclusioni errate se non addirittura penalizzanti Osservatorio Supply Chain Finance, Politecnico di Milano, 2016
15 UN ALTRA PROSPETTIVA LA SINGOLA IMPRESA È «SFOCATA» SE PRESA ISOLATA I dati disponibili, le relazioni globali, i mercati internazionali sfocano i contorni dell impresa, che è oggi potenzialmente in connessione continua con informazioni provenienti dall esterno del perimetro aziendale IOT Documenti Digitali Standard Logistica Mobile EDI Digital B2B Transformation Osservatorio Supply Chain Finance, Politecnico di Milano, 2016
16 UN ALTRA PROSPETTIVA GRAZIE AL DIGITALE CAPIRE MEGLIO L IMPRESA NEL SUO CONTESTO È indispensabile governare i flussi informativi digitali che interconnettono l impresa con l ecosistema più ampio in cui opera IOT Documenti Digitali Standard Logistica Mobile La conoscenza «locale» diventa conoscenza «parziale» EDI Osservatorio Supply Chain Finance, Politecnico di Milano, 2016 Digital B2BLa rivoluzione digitale Transformactoionnsente la gestione dell intero Sistema
17 LA DIFFUSIONE DEL DIGITALE NEL B2B % % % Il 60% delle imprese la considera una priorità nei prossimi 3 anni Numero di imprese digitali Osservatorio Fatturazione Elettronica & ecommerce B2b, Politecnico di Milano, Base empirica: 101 imprese
18 AGENDA PERCHÉ HA SENSO GUARDARE AL SUPPLY CHAIN FINANCE COME A UN OPPORTUNITÀ CHE COSA È CAMBIATO SOLO DI RECENTE LA PROSPETTIVA TRADIZIONALE VS L APPROCCIO SUPPLY CHAIN FINANCE QUALI LEVE IN MANO A PROCUREMENT & FINANCE E SIAMO SOLO ALL INIZIO
19 LE RELAZIONI DI SUPPLY CHAIN Istituti di Credito Istituti di Credito cash cash cash Sub-Fornitore beni Fornitore «Strategico» beni Azienda «Pivot» beni z Cliente
20 LA PROSPETTIVA CLASSICA Istituti di Credito Istituti di Credito t 1 t2 cash cash cash beni beni beni z Sub-Fornitore Fornitore «Strategico» Azienda «Pivot» Cliente ESIGENZE DEL FORNITORE «STRATEGICO» Finanziare Acquisti e Investimenti Tradurre i Crediti Commerciali in Liquidità ESIGENZE DELL AZIENDA «PIVOT» Garantirsi la continuità della fornitura Favorire lo sviluppo del Fornitore «strategico»
21 IL CAMBIO DI PROSPETTIVA Supply Chain Finance Provider t 1 t 3 t2 cash cash cash beni beni beni z Sub-Fornitore Fornitore «Strategico» Azienda «Pivot» Cliente ESIGENZE DEL FORNITORE «STRATEGICO» Finanziare Acquisti e Investimenti Tradurre i Crediti Commerciali in Liquidità ESIGENZE DELL AZIENDA «PIVOT» Garantirsi la continuità della fornitura Favorire lo sviluppo del Fornitore «strategico»
22 AGENDA PERCHÉ HA SENSO GUARDARE AL SUPPLY CHAIN FINANCE COME A UN OPPORTUNITÀ CHE COSA È CAMBIATO SOLO DI RECENTE LA PROSPETTIVA TRADIZIONALE VS L APPROCCIO SUPPLY CHAIN FINANCE QUALI LEVE IN MANO A PROCUREMENT & FINANCE E SIAMO SOLO ALL INIZIO
23 LE LEVE DEL SUPPLY CHAIN FINANCE Estendere l accesso al credito anche a soggetti che difficilmente potrebbero essere oggetto di condizioni paragonabili se si adottassero le logiche tradizionali Agevolazione nell accesso al credito Garantire l accesso a informazioni aggiornate quasi in real time grazie al Digitale nelle prospettive di processo e relazione migliora l affidabilità e riduce i costi operativi di valutazione dei rischi Minore costo del credito Aprire a una gestione collaborativa riduce il Capitale Circolante o lo distribuisce in modo ottimale in base alle capacità finanziarie dei diversi attori della Supply Chain, senza penalizzare altre performance Riduzione del fabbisogno complessivo
24 I SERVIZI DI SUPPLY CHAIN FINANCE & IL DIGITALE IL GRADO DI INNOVATIVITÀ DEL SERVIZIO Tradizionale Innovativo Bilanciamento Crediti-Debiti Offerti anche da operatori «non-finanziari» Invoice Discount Invoice Auction Dynamic Discount Offerti esclusivamente da Intermediari Finanziari Factoring Forfaiting Reverse Factoring Reverse Factoring Evoluto Inventory Finance Purchase Finance Riduzione nel Volume delle Scorte Consignment Stock Drop Shipping VMI/CRP/JIT CPFR Supply Chain Visibility IMPATTO SUL CAPITALE CIRCOLANTE Rielaborazione da Osservatorio Supply Chain Finance Politecnico di Milano, 2016 Crescente livello di digitalizzazione Indispensabile Digitalizzazione spinta RICORSO ALLA DIGITALIZZAZIONE
25 I SERVIZI DI SUPPLY CHAIN FINANCE & IL DIGITALE IL GRADO DI INNOVATIVITÀ DEL SERVIZIO Tradizionale Innovativo Bilanciamento Crediti-Debiti Offerti anche da operatori «non-finanziari» Invoice Discount Invoice Auction Dynamic Discount Offerti esclusivamente da Intermediari Finanziari Factoring Forfaiting Reverse Factoring Reverse Factoring Evoluto Inventory Finance Purchase Finance Riduzione nel Volume delle Scorte Consignment Stock Drop Shipping VMI/CRP/JIT CPFR Supply Chain Visibility IMPATTO SUL CAPITALE CIRCOLANTE Rielaborazione da Osservatorio Supply Chain Finance Politecnico di Milano, 2016 Crescente livello di digitalizzazione Indispensabile Digitalizzazione spinta RICORSO ALLA DIGITALIZZAZIONE
26 LE SOLUZIONI PER UN «DOMINANT BUYER» «Stabili e Continuativi» «Insostituibili» «Da Spronare» «New Entry da Far Crescere» Reverse Factoring Evoluto Purchase Finance «Mordi e Fuggi» «Da Sostenere» Dynamic Discount Inventory Finance
27 PROCUREMENT & FINANCE: INSIEME È MEGLIO! Questo Supply Chain Finance può aiutarmi davvero a raggiungere i miei obiettivi Riduzione del Capitale Circolante Risparmi sui prezzi d acquisto Efficienza nei rapporti coi fornitori Riduzione dei Rischi di Supply Chain Alternative di impiego della cassa Supporto ai fornitori «in crescita»...
28 AGENDA PERCHÉ HA SENSO GUARDARE AL SUPPLY CHAIN FINANCE COME A UN OPPORTUNITÀ CHE COSA È CAMBIATO SOLO DI RECENTE LA PROSPETTIVA TRADIZIONALE VS L APPROCCIO SUPPLY CHAIN FINANCE QUALI LEVE IN MANO A PROCUREMENT & FINANCE E SIAMO SOLO ALL INIZIO
29 IL CONCEPT «SUPPLY CHAIN FINANCE HOUSE» «Stabili e Continuativi» «Insostituibili» «Da Spronare» «New Entry da Far Crescere» Reverse Factoring Evoluto Purchase Finance «Mordi e Fuggi» «Da Sostenere» Dynamic Discount Inventory Finance
30 L APPROCCIO SUPPLY CHAIN FINANCE SI ALLARGA COINVOLGERE PIÙ LIVELLI DELLA FILIERA A MONTE E A VALLE Supply Chain Finance Provider cash cash cash Sub-Fornitore beni Fornitore «Strategico» beni Azienda «Pivot» beni z Cliente
31 INNOVAZIONE DIGITALE E SUPPLY CHAIN FINANCE SIAMO SOLO ALL INIZIO! Affrontare questo percorso di innovazione porta a nuove esperienze che fanno scorgere nuove opportunità e ad assumere una nuova prospettiva da cui emergono ulteriori potenzialità, prima impossibili da scorgere
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33 SUPPLY CHAIN FUND UN CANALE DI FINANZIAMENTO DIRETTO PER LE PMI ITALIANE
34 BASILEA E LE IMPRESE Basilea II Nuovi criteri di ponderazione del capitale per i rischi bancari Maggioresensib ilità al rischio da pa rte delle banche Procedure standardizzate per l assegnazione di rating interni Maggiore assorbimento di capitale per le singole posizioni Razionamento della clientela Aumento del costo del credito e della richiesta di collaterale Rischio di giudizio di rischiosità sovrastimato per le PMI Contrazione dell offerta di credito bancario per le PMI Incremento dei costi medi di finanziamento Necessità di diversificazione delle fonti di finanziamento attraverso intermediari non bancari
35 IL CONTESTO NORMATIVO Direttiva europeasui gestori di fondi di investimento alternativi (AIMFD, direttiva 2011/61/CE) Recepimento nel sistema legislativo Italiano, d.lgs 04/03/2014 n.44 modificativo del pre-esistente D.Lgs 24/02/1998 n.58 (T.U.F) Nascita dei fondidi investimento alternativi initalia, decreto MEF 05/03/2015, n.30 NASCE IL SUPPLY CHAIN FUND
36 COSA È CAMBIATO? 35 GROUPAMA AM lancia il 1 FONDO DI CREDITO ITALIANO FONDO DI CREDITO investitori 1) Le imprese possono diversificare le proprie fonti di finanziamento a breve termine attraverso un canale non bancario. 2) La concessione del credito si basa non solo su analisi quantitative, ma anche qualitative che rispondono a logiche diverse da quelle bancarie.
37 LA NOSTRA SOLUZIONE DI FINANZIAMENTO cash cash cash componenti componenti prodotto Fornitore di componenti Fornitore strategico Grande azienda capofiliera Utilizzatore finale
38 OPERATIVITÀ: LA PIATTAFORMA DIGITALE Il FORNITORE LA CAPOFILIERA Trasmette la fattura in PDF tramite PEC Collegandosi, «approva» la fattura, che diventa pagabile LA PIATTAFORMA QUALI VANTAGGI? Semplicità e velocità di utilizzo Nessuna lavorazione ulteriore o caricamento dei documenti L invio della fattura rappresenta la cessione del credito al SCF e contemporaneamente la notifica della cessione per il capo-filiera Mappa i documenti con un sistema OCRe trasforma i dati in flusso elettronico QUALI VANTAGGI? Semplicità e velocità di utilizzo: la capo-filiera deve solo confermare i dati difatturazione Nessuna documentazione ulteriore da inviare: dopo l approvazione, la capo-filiera riceve la conferma tramite PEC L integrazione della Piattaforma con qualsiasi ERP, consente l approvazione continua e in tempo reale delle fatture
39 DIFFERENZE SCF VS BANCA Zero CARTA - Grazie all utilizzo del digitale Zero TEMPI DI ATTESA - Liquidità disponibile il giorno successivo alla cessione Zero COSTI DI ISTRUTTORIA e nessuna apertura di nuovic/c Zero obbligo di TAGLIO MINIMO della fattura 100% DI ANTICIPO sulla fattura
40 CONTATTI ALBERICO POTENZA Direttore Generale Direttore degli Investimenti GROUPAMA ASSET MANAGEMENT SGR Via di Santa Teresa, Roma Italia Phone:
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42 Giampiero Carozza, Amadori
43 AMADORI: L AZIENDA Supply Chain Finance Una nuova leva negoziale per il Buyer 4.0
44 AMADORI: UNA FILIERA «MADE IN ITALY» Supply Chain Finance Una nuova leva negoziale per il Buyer 4.0
45 IL PERCORSO INIZIATO NEL PROCUREMENT SOURCE TO CONTRACT PROCURE TO PAY SAVING TRASPARENZA, TRACCIABILITA E MITIGAZIONE DEL RISCHIO EFFICIENZA Supply Chain Finance Una nuova leva negoziale per il Buyer 4.0
46 PROSEGUE VERSO IL SUPPLY CHAIN FINANCE Completo Pressoché completo La nuova frontiera 2014 Oggi Procure to Pay Source to Contract Supply Chain Finance Supply Chain Finance Una nuova leva negoziale per il Buyer 4.0
47 LA FILIERA A MONTE DI AMADORI Principali Classi Merceologiche: Cereali Trasporti Commercializzati Packaging Materie accessorie per produzione Facility Mgmt e Macchinari.. Supply Chain Finance Caratteristiche del subset con cui partire Acquisti ricorrenti Rapporto di fornitura storico Tempi di pagamento > 60 giorni Aziende italiane Spending su cui non ha senso lavorare in ottica SCF: Trading di materie prime e Commercializzati Buon livello di strategicità Esigenze di Liquidità note (es. precedenti cessioni) Fornitori potenzialmente coinvolgibili nel SCF Program: Trasporti e Packaging Supply Chain Finance Una nuova leva negoziale per il Buyer 4.0
48 LA SOLUZIONE DI FINANZIAMENTO ANALIZZATA cash cash cash componenti componenti prodotto Fornitore di componenti Fornitore strategico Grande azienda capofiliera Utilizzatore finale Supply Chain Finance Una nuova leva negoziale per il Buyer 4.0
49 I VANTAGGI PER IL FORNITORE CONDIZIONI ECONOMICHE VANTAGGIOSE TEMPI D INCASSO IMMEDIATI ALLA PRESENTAZIONE DELLA FATTURA APPLICAZIONE DEL MERITO DI CREDITO DELLA CAPOFILIERA DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO ANTICIPAZIONE DEL 100% DEI CREDITI CEDUTI MAGGIOR INTEGRAZIONE NEL PROCESSO PROCURE-TO-PAY DELL AZIENDA CAPOFILIERA Supply Chain Finance Una nuova leva negoziale per il Buyer 4.0
50 I VANTAGGI PER IL CAPOFILIERA CONSOLIDARE RAPPORTI DI FILIERA STRATEGICI DILAZIONARE I PROPRI TEMPI DI PAGAMENTO (MATURITY) OTTIMIZZAZIONE DEL PROCESSO PROCURE-TO-PAY STABILIZZARE L ACCESSO AL CREDITO DEI PROPRI FORNITORI STRATEGICI E RICORRENTI MINIMIZZARE IL RISCHIO DI FORNITURA RIFLESSI POSITIVI SULL ETICA DELL AZIENDA CAPOFILIERA Supply Chain Finance Una nuova leva negoziale per il Buyer 4.0
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