I BILANCI CERVED: FONTE DI INFORMAZIONI SUL MERCATO E STRUMENTO DI GESTIONE
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- Baldo Stefani
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1 I BILANCI CERVED: FONTE DI INFORMAZIONI SUL MERCATO E STRUMENTO DI GESTIONE Il Benchmarking sui bilanci è un fondamentale supporto alla gestione dell azienda Cerved ha appena pubblicato i dati di bilancio definitivi dei produttori e distributori di materiale elettrico del Nel loro insieme essi confermano quanto già emerso nell analisi sui dati preliminari che abbiamo pubblicato a novembre, tra cui, in particolare, la riduzione del fatturato della distribuzione del 10,75%, l abbattimento della redditività (ROE all 1,02% contro il 7,05% del 2011), il rafforzamento del ruolo di magazzino e polmone finanziario della filiera (la durata media dei crediti commerciali è salita da 149 a 165; i giorni medi di scorta sono passati da 52 a 60), il mantenimento dell insieme delle strutture finanziarie e produttive, pur Figura 1 Fatturato totale dei distributori/fatturato totale dei produttori (%), con i processi di concentrazione in corso. Il dato nuovo è costituito dalla riduzione del peso della distribuzione all ingrosso nella filiera del materiale elettrico: il fatturato dei produttori, a differenza dei distributori, è rimasto quasi stabile (-1,3%); il rapporto tra il fatturato dei distributori e quello dei produttori è sceso da 50,9% nel 2011 a 46,1% nel 2012 (Figura 1). I BILANCI: UNA PREZIOSA FONTE DI INFORMAZIONE I dati di bilancio appena pubblicati sono di grande interesse perché rispecchiano la realtà economica e strategica del settore e delle imprese, sia pure con le inevitabili approssimazioni dovute alle stime necessarie per alcune voci e alle cosiddette politiche di bilancio. Più in dettaglio i bilanci della pubblicazioni sono utili per avere: - un quadro complessivo del settore, come si è visto con gli articoli pubblicati su Commercio Elettrico in questi mesi; - una migliore conoscenza di concorrenti, partner, fornitori, di cui possiamo cogliere rapidamente aspetti come ad esempio le dimensioni, la dinamica, la redditività, la struttura finanziaria, la produttività; con una 16 Anno 5, N.1
2 Selezione delle aziende Aziende simili alla nostra Aziende concorrenti Primi della classe Aggregati di aziende (es. totole settore; totale aziende del territorio) Altre aziende interessanti Calcolo degli indici di bilancio Per ogni azienda o aggregato selezionato Analisi del posizionamento La nostra performance complessiva è migliore o peggiore degli altri? In quali aree siamo (molto) più bravi degli altri? In quali aree siamo (molto) meno bravi degli altri? Stima dei margini di miglioramento Per ogni area di debolezza, di quanto possiamo migliorare, assumendo di raggiungere il migliore, o la media? Simulazione dell impatto sulla redditività Simulazione dell impatto potenziale sulla redditività: di ogni singolo miglioramento delle combinazioni di miglioramenti tra loro coerenti Report Valutazioni e decisioni del management analisi più fine si può valutare il posizionamento di un altra impresa, ad esempio per vedere se tende a fare politiche di scorte elevate o ridotte, quanto finanzia i clienti, se le politiche di prezzo compensano eventuali orientamenti al servizio al cliente, se l azienda adegua rapidamente la propria struttura ai cambiamenti del mercato, o se tende ad avere un atteggiamento inerziale; - una migliore conoscenza e una migliore gestione della propria azienda, grazie alla comparazione tra i propri bilanci e quelli dei concorrenti e soprattutto dei comparable, cioè le aziende con caratteristiche simili alla nostra, anche se non sono concorrenti diretti, ad esempio perché operano in altri territori. Quest ultimo è l aspetto di gran lunga più rilevante e utile per gli azionisti, gli imprenditori e i dirigenti di un impresa. Su di esso vale la pena di soffermarsi. Figura 2 Il processo di benchmarking IL BENCHMARKING SUI BILANCI: UN FONDAMENTALE SUPPORTO ALLA GESTIONE DELL AZIENDA L utilità fondamentale di queste comparazioni (benchmarking, secondo la terminologia manageriale anglosassone) è che forniscono dei livelli realistici di miglioramento: se qualcuno raggiunge un certo risultato, vuol dire che è possibile, perché non dovremmo riuscirci noi? L uso dei dati di bilancio nelle comparazioni è particolarmente vantaggioso: essi contengono indicatori di performance complessiva (tipicamente la dinamica del fatturato e la redditività) in modo da avere una valutazione sintetica e di immediata comprensione; al tempo stesso permettono di stimare indici di singoli aspetti della gestione dell impresa (quali ad esempio la produttività, il livello e la rotazione delle scorte, la struttura finanziaria) che spiegano la performance complessiva. In questo modo è possibile capire dove intervenire, individuando le aree in cui i margini di miglioramento, cioè la distanza dal primo della classe (best performer), sono maggiori, verificare di quanto potremmo migliorare in quelle aree, e, con delle simulazioni, stimare l impatto sui nostri risultati complessivi e in particolare sul profitto. Tutto questo può essere riassunto in poche tavole di agevole comprensione per tutti. Il processo per raggiungere questo risultato è articolato nelle seguenti fasi (Figura 2): - individuazione delle aziende e di eventuali aggregati di aziende con...se qualcuno raggiunge un certo risultato, vuol dire che è possibile, perché non dovremmo riuscirci noi?... mercato Anno 5, N.1 17
3 cui confrontarsi: di norma si scelgono imprese paragonabili alla propria per vari aspetti, quali ad esempio la dimensione, il mercato di sbocco territoriale e settoriale, le strategie di offerta. Si possono inoltre includere altre imprese, tipicamente quelle con le migliori performance in assoluto, anche se non direttamente paragonabili alla nostra, per avere un termine di riferimento massimo ; così pure si possono includere aggregati di aziende, ad esempio il totale settore, o il totale settore nella propria area geografica, o il totale delle imprese paragonabili alla propria; - calcolo degli indici di bilancio per le aziende e gli aggregati; - analisi del posizionamento: la nostra performance complessiva (redditività e dinamica del fatturato) è superiore, simile, inferiore a quella degli altri? In quali aree (ad es. costo del capitale, indebitamento e struttura finanziaria, politica delle scorte, credito ai fornitori) ci posizioniamo meglio, e in quali peggio, rispetto agli altri? Quali sono in particolare le aree in cui abbiamo risultati molto peggiori degli altri? - stima dei margini di miglioramento possibili: quali sono i margini di miglioramento in ciascuna area, assumendo di potere raggiungere il primo della classe? - simulazioni dell impatto sulla redditività: di quanto migliorerebbe la redditività se ad esempio raggiungessimo il primo della classe, nelle aree in cui abbiamo più margini di miglioramento? 18 Anno 5, N.1 Ricerca Scarpinato.indd 4 Un tipico risultato di un benchmarking è costituito da un report di poche pagine, con tabelle e grafici che mostrano, per ogni area, la posizione attuale e i margini di miglioramento potenziali; sono evidenziate in modo particolare le aree di eccellenza della nostra impresa, e quelle più critiche per posizionamento e margini di miglioramento. Nel report possono essere incluse delle tavole che mostrano i risultati delle simulazioni sugli impatti di questi miglioramenti sulla redditività. Con questo strumento il management può valutare a colpo d occhio le criticità dell impresa, capire le aree in cui intervenire e avere una prima stima di massima del beneficio potenziale di un cambiamento. Si dovrà valutare a questo punto se si è in grado di intervenire e se i costi sono sostenibili o se si debba continuare senza cambiamenti, ritenendo che l handicap sia comunque sopportabile. Ad esempio un impresa può rendersi conto di essere sotto-capitalizzata e di sostenere, a causa di questo, oneri finanziari molto più elevati della media del settore, con la conseguente riduzione della redditività; ma, caso frequente nelle imprese familiari, gli azionisti possono ritenere che sia preferibile una minore redditività alla perdita del controllo dell impresa. Il benchmarking è un supporto alle decisioni, che lascia al management e agli azionisti la più ampia libertà, ma permette di comprendere rapidamente e in modo semplice la situazione dell impresa e di avere una indicazione quantitativa, rapidamente...comprendere e in modo semplice la situazione dell impresa... 11/02/ :46:49
4 non solo a sensazione, dei benefici potenziali delle azioni di miglioramento, dei costi che si accettano se non si migliora. questa strategia sia sostenibile nel nostro territorio, con il nostro tipo di clientela, e con la nostra visione del mercato. IL BENCHMARKING SUI BILANCI: FACILE DA LEGGERE, COMPLESSO DA REALIZZARE Nella realizzazione di un benchmarking basato sui bilanci vi sono tre aspetti fondamentali da considerare: - non si può essere primi in tutto. Alcune prestazioni sono tra loro in contrasto, per cui si deve valutare la combinazione di prestazioni da ottimizzare. Ad esempio se si vuole aumentare il credito ai clienti, si avrà, a parità di tutte le altre condizioni, un aumento dell indebitamento. I report devono quindi tenere conto di questo fatto, evidenziando le aree in contrasto, limitando le simulazioni alle sole combinazioni di miglioramenti che non sono in contrasto tra loro, indicando quando un miglioramento in un area può comportare un peggioramento in un altra; - sulle performance influisce il territorio: ad esempio possono essere diversi, secondo la zona di insediamento, il costo del lavoro per addetto, i prezzi medi, il mix di prodotti richiesti dal mercato; - sulle performance influiscono le strategie delle singole imprese. Ad esempio un impresa può adottare una strategia basata sulla minimizzazione dei costi per il servizio al cliente: avrà oneri finanziari più bassi (perché non impiega capitale per fare credito al cliente), costo del lavoro più basso (meno personale e di minore competenza per la consulenza al cliente), scorte, e relativi costi, minori; in cambio potrà assicurare prezzi più bassi. Nel compararci con questa impresa dovremo quindi chiederci se Per questi motivi, se leggere i risultati di un benchmarking è un operazione relativamente semplice, realizzarlo è invece un operazione complessa, per la quale non è sufficiente avere i dati dei bilanci e un foglio Excel per calcolare gli indici. Occorre invece disporre di un insieme di strumenti tra loro integrati: - un sistema di classificazione delle imprese, dei loro territori di presenza, di aspetti importanti delle loro strategie, anche integrando i dati di bilancio con altre fonti; - un modello di analisi che permetta di individuare le aree di miglioramento che sono tra loro in contrasto; - un sistema di simulazione degli impatti dei miglioramenti sulla redditività delle imprese. Il CESDE (Centro Studi sulla Distribuzione Elettrica) ha sviluppato al proprio interno questi strumenti, con un approccio specializzato per il settore della distribuzione all ingrosso di materiale elettrico: un know-how unico in Italia, che ci mette in grado di fornire alle imprese del settore un benchmarking sui bilanci di elevata qualità, e con costi molto contenuti, grazie all elevato livello di ingegnerizzazione e automazione dei processi che abbiamo adottato. Marco Scarpinato mercato prosegue la collaborazione tra Commercio Elettrico e databank Cerved Group CESDE Centro Studi Distribuzione Elettrica Il risultato di questa collaborazione ci ha convinti ad allargare l area di attività e di comunicazione dei risultati dell analisi sui dati delle ricerche di mercato. Commercio Elettrico ha realizzato un apposita Business Unit: CESDE-Centro Studi Distribuzione Elettrica, affidandone la Direzione al dott. Marco Scarpinato, analista e consulente aziendale. Anno 5, N.1 19
5 CE PERFORMANCE BENCHMARKING seconda edizione Anticipazioni dei dati aggregati del settore della distribuzione di materiale elettrico, bilanci 2010/2011/ Anno 5, N.1
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