Dr.ssa Maria Luisa Boninelli IL CONTESTO
|
|
- Filiberto Speranza
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Maria Luisa Boninelli Università ca Foscari Venezia L adolescente con Bes a scuola: sviluppo dell identità nella prospettiva del progetto di vita adulta. 1 IL CONTESTO Un sempre maggiore numero di alunni presenta: difficoltà di apprendimento, Difficolta di sviluppo di abilità e competenze. Disturbi del comportamento Conseguenze: Abbandoni Ripetenze e pluri-ripetenze dispersione scolastica Interventi normativi: 6 Giugno 2014 Nota Miur per gli esami di stato 2013 Nota prot. n del 22 novembre 2013 Chiarimenti Circolare MIUR n. 8 del 6 marzo 2013 Indicazioni operative alunni con BES 2012 Direttiva MIUR del 27 dicembre 2012 Strumenti d intervento per alunni con BES 2011 Decreto MIUR n del 12 luglio 2011 Trasmissione Linee guida DSA Legge n. 170 dell 8 ottobre 2010 Norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento Circolare MIUR n. 2 dell 8 gennaio 2010 Indicazioni e raccomandazioni per l integrazione di alunni stranieri 2009 Nota MIUR del 4 agosto 2009 Linee guida sull integrazione degli alunni con disabilità Interventi didattici: Sviluppare abilità metacognitive attraverso: Metodo Feuerstein (Circolare Regionale Emilia Romagna) Metodo Cooperative learning Dati Miur 2013: 215,000 alunni con disabilità 90,000 alunni con D.S.A. incremento del 37% 80,000 alunni con ADHD Più complesso è fare una valutazione numerica nell area di svantaggio socio culturale. Nel caso degli alunni stranieri si prende in considerazione solo quelli neo arrivati che in Italia sono circa 800,000 circa 84% risiede in Lombardia 1
2 All Italia serve una Buona scuola.. che sviluppi nei ragazzi la curiosità per il mondo e il pensiero critico. che stimoli la loro creatività e li incoraggi a fare cose con le proprie mani nell era digitale. Ci serve una buona scuola perché l istruzione è l unica soluzione strutturale alla disoccupazione, l unica risposta alla nuova domanda di competenze espresse dai mutamenti economici e sociali. 3 La buona scuola secondo Franca Falcucci Il superamento di qualsiasi forma di emarginazione passa attraverso un nuovo modo di concepire e di attuare la scuola, così da poter veramente accogliere ogni bambino ed ogni adolescente per favorirne lo sviluppo personale. 4 2
3 LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO Il paesaggio educativo è diventato estremamente complesso alunno Molteplicità delle occasioni di apprendimento Eterogeneità di culture Frammentazione, episodicità Diffusione delle tecnologie Attenuazione dei riferimenti autorevoli 5 PERCHE CAMBIARE? LA PRESSIONE DELLE NUOVE RICHIESTE DELL ECONOMIA LA PRESSIONE DELLA RICERCA SULL APPRENDIMENTO LA COMPARSA DI NUOVI GENITORI E NUOVI FIGLI 6 3
4 The Nature of Learning, OCSE La persona è al centro degli ambienti di apprendimento -L apprendimento ha una natura sociale -La motivazione e le emozioni ricoprono un ruolo fondamentale -Vanno riconosciute e valorizzate le differenze individuali -Va incentivata la capacità di realizzare connessioni trasversali -La valutazione deve essere formativa 7 Che cosa vogliono gli studenti? non tollerano più lezioni cattedratiche; vogliono essere rispettati, vogliono che si abbia fiducia in loro, vogliono che si tenga conto delle loro opinioni e che li si apprezzi; vogliono coltivare le proprie passioni e i propri interessi; vogliono creare, utilizzando gli strumenti del loro tempo; vogliono lavorare con i loro coetanei, in gruppi di lavoro, per realizzare progetti, vogliono prendere decisioni ed essere coinvolti nel controllo dell esecuzione; vogliono essere collegati con i loro coetanei per esprimere e condividere le loro opinioni, in classe ed al di fuori della scuola; vogliono cooperare e competere con gli altri; vogliono che l educazione sia anche legata alla realtà. 8 4
5 "I nostri studenti che vanno male (studenti ritenuti senza avvenire) non vengono mai soli a scuola. In classe entra una cipolla: svariati strati di magone, paura, preoccupazione, rancore, rabbia, desideri insoddisfatti, rinunce furibonde accumulati su un substrato di passato disonorevole, di presente minaccioso, di futuro precluso. Guardateli, ecco che arrivano, il corpo in divenire e la famiglia nello zaino. La lezione può cominciare solo dopo che hanno posato il fardello e pelato la cipolla. Difficile spiegarlo, ma spesso basta uno sguardo, una frase benevola, la parola di un adulto, fiduciosa, chiara ed equilibrata per dissolvere quei magoni, alleviare quegli animi, collocarli in un presente rigorosamente indicativo. Naturalmente il beneficio sarà provvisorio, la cipolla si ricomporrà all'uscita e forse domani bisognerà ricominciare daccapo. Ma insegnare è proprio questo: ricominciare fino a scomparire come professori ( D. PENNAC) 9 Rendere significativa l esperienza scolastica 1. Promuovere nelle ragazze e nei ragazzi l assunzione di un ruolo più attivo 2. Favorire una nuova tipologia di apprendimento che consenta lo sviluppo e l utilizzo di modalità espressive e creative 3. Promuovere una modalità di apprendimento che passi attraverso una maggiore possibilità di fare, muoevrsi, decidere, essere originali 4. Far scaturure il sapere e le competenze attraverso la produzione, da parte degli studenti, di materiale, di presentazioni, di lezioni 5. Agganciare i contenuti di apprendimento alla realtà quotidiana, a ciò che accade agli studenti nella loro giornata extrascolastica, a quanto avviene nella società 6. Agganciare i contenuti della materia all universo culturale e agli interessi degli adolescenti della classe (M. Lancini, Ascolto a scuola) 10 5
6 FACCIAMO UN PATTO? INSEGNANTI STUDENTI Che cosa possono mettere in comune i ragazzi e la scuola? Su quale nuovo patto costruire la relazione? Curiosità e ricerca Autonomia, Responsabilità Socialità, Cooperazione Accettazione e Rispetto eccetera. 11 La piramide didattica più diffusa ascoltare Suggerirefornire consulenza Fare-dimostrare Esporre 12 6
7 La piramide didattica rovesciata esporre Fare-dimostrare Suggerire-fornire consulenza ascoltare 13 LA SCUOLA.. UNA SFIDA IMPOSSIBILE? La conoscenza umana, tutta la conoscenza umana, è nata da uno stupore iniziale ( ) che prima ha incatenato l attenzione e poi ha messo in moto le energie intellettuali: dall emozione, alla curiosità, alla problematizzazione, all indagine Sarebbe una scuola impossibile quella che si servisse dello stupore degli alunni per insegnare a pensare? ALFREDO GIUNTI La scuola centro di ricerca 14 7
8 Il PAS è un importante intervento strategico per rafforzare le capacità di apprendimento dell individuo e per metterlo in grado di confrontarsi con successo ed efficacia con i problemi della vita: il bisogno di adattarsi ai rapidi cambiamenti del nostro ambiente e di far fronte alle richieste specifiche nella sfera cognitiva, emozionale, comportamentale, professionale e sociale. Reuven Feuerstein, Il Programma di Arricchimento Strumentale, Erickson, Creazione di Ambienti Modificanti E importante l esistenza di un ambiente che permetta all individuo di cambiare e che concorra alla realizzazione della modificabilità cognitiva. Un ambiente che deve sapere accogliere e accompagnare il cambiamento positivo del ragazzo nel fargli credere nelle sue potenzialità e tirare fuori il meglio dalle sue conoscenze. 16 8
9 Carta d Identità dell Ambiente Modificante Aperto, senza pregiudizi, capace di garantire a tutte le persone anche a quelle con carenze funzionali, l accesso all intera serie di opportunità della vita Saper creare condizioni positive verso il nuovo, diventando maggiormente flessibili e adattabili Essere esigenti: porre richieste agli individui Dr.ssa M.Luisa Boninelli: m.boninelli@unive.it 17 Metodo Feuerstein a scuola...perche? Obiettivo principe: lavorare sulle COMPETENZE(tra cui quelle sociali) e non sui contenuti. INTENZIONALITA E RECIPROCITA TRASCENDENZA MEDIAZIONE DI REGOLE E CONTROLLO DEL COMPORTAMENTO MEDIAZIONE DEL SENSO DI CONDIVISIONE MEDIAZIONE DELLA SFIDA E DELLA RICERCA COSTRUZIONE ATTIVA DI SIGNIFICATO 18 9
10 Metodo Feuerstein & B.E.S. Il Metodo permette di: - lavorare per una didattica LEARNER-CENTRED; - lavorare sull ambiente di apprendimento; - variare la modalità di VALUTAZIONE per testare non solo conoscenze, ma acquisizione di abilità e competenze. 19 Metodo Feuerstein & BES UTILIZZARE I CRITERI PER UN APPRENDIMENTO EFFICACE: Intenzionalità e reciprocità: rendere lo stimolo funzionale a chi sta apprendendo; modificare la didattica per trovare le modalità migliori per entrare in relazione all altro. Trascendenza: la didattica deve andare oltre gli obiettivi a breve termine dell esercizio per orientarsi verso competenze generali che trascendono il «qui ed ora». Significato: esplicitare il perché e a che scopo(vd. fasi webquest), cercare un significato allargato o personale a ciò che si sta apprendendo
11 Ricordiamo che non sempre UGUAGLIANZA = EQUITA 21 Vantaggi sull utilizzo del Metodo Feuerstein a scuola : Tempo scuola interamente utilizzato per l applicazione e il perfezionamento delle competenze. Stimola l'indipendenza dei ragazzi e la creatività Possibilità di dedicare più tempo agli studenti in difficoltà mentre il resto della classe lavora su problemi e progetti più complessi. Possibilità di fare esercitare gli alunni più dotati su attività diversificate e complesse. Soddisfazione per i docenti nel momento in cui ci si accorge di poter lavorare con risultati di apprendimento molto superiori alla norma. Soddisfazione immediata di studenti e famiglie 22 11
12 Grazie a tutti per l attenzione Maria Luisa Boninelli
ACCOMPAGNARE I RAGAZZI E LE RAGAZZE NELLA COSTRUZIONE DELLA LORO IDENTITA. IL COMPITO DELLA SCUOLA ASCOLTARE IL PRESENTE, SOSTENERE IL FUTURO
ACCOMPAGNARE I RAGAZZI E LE RAGAZZE NELLA COSTRUZIONE DELLA LORO IDENTITA. IL COMPITO DELLA SCUOLA ASCOLTARE IL PRESENTE, SOSTENERE IL FUTURO QUANDO UNA SCUOLA E SUFFICIENTEMENTE BUONA? All'Italia serve
STRUMENTI DIGITALI: Un valore aggiunto per la motivazione dei giovani e per le competenze nei nativi idigitalii Liliana Borrello
IFSCONFAO Simulatore per l Impresa Formativa Simulata STRUMENTI DIGITALI: Un valore aggiunto per la motivazione dei giovani e per le competenze nei nativi idigitalii 1 Riordino della secondaria superiore
Luci ed ombre nell intervento di prevenzione in adolescenza: l esperienza del Pangolo
Luci ed ombre nell intervento di prevenzione in adolescenza: l esperienza del Pangolo Aosta, 26 ottobre 2016 SS Dipartimentale di Psicologia Azienda Sanitaria Locale Valle d Aosta CONSULTORIO ADOLESCENTI
PROGETTI INTERDISCIPLINARI - PLURIDISCIPLINARI
PROGETTI INTERDISCIPLINARI - PLURIDISCIPLINARI L arricchimento dell Offerta Formativa avviene attraverso specifici progetti effettuati nell ambito dell Autonomia Scolastica. Questi rappresentano le linee
Ruolo e funzione dell insegnante di sostegno per promuovere l inclusione attraverso la progettazione in ICF.
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Ufficio V - Ambito territoriale di Torino Ufficio Inclusione Ruolo e funzione dell insegnante di
TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO
PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI (DM 177/00 - Direttiva 90/03) ENTE: C.A.M. Centro per l'apprendimento Mediato Periodo I
STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI UN MOMENTO DI RIFLESSIONE A PARTIRE DALLA NORMATIVA
STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI UN MOMENTO DI RIFLESSIONE A PARTIRE DALLA NORMATIVA LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NELLA LOGICA DELLA VISIONE GLOBALE DELLA PERSONA Deficit
PROTOCOLLO PER L INCLUSIONE
ISTITUTO COMPRENSIVO CINO DA PISTOIA -Pistoia- BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: STRATEGIE DIDATTICHE E SUGGERIMENTI OPERATIVI PER FAVORIRE LA RIUSCITA SCOLASTICA DEGLI STUDENTI BES Pagina 1 di 5 Questo documento
Istituto Comprensivo Gonzaga
Istituto Comprensivo Gonzaga Al fine di rendere effettiva l alleanza educativa con la Famiglia, l Istituto Comprensivo Gonzaga, condividendo la proposta del Ministro della Pubblica Istruzione (Direttiva
Promuovere apprendimenti Sviluppare competenze Progettare un ambiente formativo favorevole all apprendimento. Rafforzare l apprendimento cooperativo.
Promuovere apprendimenti Sviluppare competenze Progettare un ambiente formativo favorevole all apprendimento. Rafforzare l apprendimento cooperativo. Favorire il benessere degli alunni a scuola. Rendere
LA VALUTAZIONE COME CORRESPONSABILITA DEI DOCENTI. Luciano Rondanini, ispettore
LA VALUTAZIONE COME CORRESPONSABILITA DEI DOCENTI Luciano Rondanini, ispettore prima parte ASPETTI CULTURALI DELLA VALUTAZIONE IL VALORE SIMBOLICO DELL ATTO VALUTATIVO DIPENDE DAL MOMENTO STORICO, DAL
Negli ultimi anni si è registrato un bisogno sempre maggiore da parte degli Istituti Scolastici di interventi di
CONTRIBUTO AL TAVOLO TECNICO PER LA PSICOLOGIA SCOLASTICA NEL SISTEMA FORMATIVO Negli ultimi anni si è registrato un bisogno sempre maggiore da parte degli Istituti Scolastici di interventi di Psicologia
«BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE»
Percorso di formazione (130 ore) «BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE» INTRODUZIONE Una società si qualifica per come investe nel proprio futuro attraverso percorsi di formazione qualificati e qualificanti
Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati Dicembre 2014
Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati Dicembre 2014 L ADOZIONE realizza il diritto di tutti i bambini ad avere una famiglia 2 Paese al mondo per n di minori accolti
LA DIDATTICA PER COMPETENZE
LA DIDATTICA PER COMPETENZE Brescia, 16 marzo 2016 Perché le competenze oggi sono considerate così importanti? Cosa cambia nell azione didattica? Si insegna diversamente? Si valuta diversamente? ITALO
La scuola è una risorsa fondamentale in quanto assume il ruolo di luogo di crescita civile e culturale per una
Patto di corresponsabilità educativa Scuola secondaria inferiore ( ai sensi del DPR 21 novembre 2007, n. 235, art. 3) La scuola è una risorsa fondamentale in quanto assume il ruolo di luogo di crescita
I.C. CRISCUOLI Sant Angelo dei Lombardi Scuola Secondaria I grado ANNO SCOLASTICO 2015/2016. ORIENTAMENTO Scuola e Famiglia
I.C. CRISCUOLI Sant Angelo dei Lombardi Scuola Secondaria I grado ANNO SCOLASTICO 2015/2016 ORIENTAMENTO Scuola e Famiglia Il Dirigente Scolastico Prof. Nicola Trunfio Docente Referente Prof.ssa Luisa
Apprendimento collaborativo. laboratori per l inclusione
Apprendimento cooperativo e laboratori per l inclusione Didattica frontale (tradizionale) Didattica laboratoriale L Apprendimento decontestualizzato Passività Disciplina come rappresentazione oggettiva
Le scuole primarie del 1 Istituto Comprensivo stipulano con la famiglia dell alunno il seguente patto educativo di corresponsabilità, con il quale
Patto di corresponsabilità educativa scuola primaria (Si riporta di seguito il Patto di corresponsabilità scuola famiglia elaborato nell anno scolastico 2008/2009 come integrazione al piano dell offerta
USR per la Lombardia Piano d azione per i BES
USR per la Lombardia Piano d azione per i BES Milano, 25 marzo 2013 Bruna Baggio USR per la Lombardia Ruolo dell USR Dotarsi di strumenti per gestire la complessità Intervenire sul piano metodologico,
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA per l INCLUSIONE degli alunni con BES
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA per l INCLUSIONE degli alunni con BES Scuola dell Infanzia con sezione Primavera Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo Grado NORMATIVA DI RIFERIMENTO: PRINCIPALI NORMATIVE
ISTITUTO COMPRENSIVO ELEONORA D ARBOREA VILLANOVA MONTELEONE PAIDEIA PERCORSO DI AUTOFORMAZIONE PER L INCLUSIONE DSA
ISTITUTO COMPRENSIVO ELEONORA D ARBOREA VILLANOVA MONTELEONE PAIDEIA PERCORSO DI AUTOFORMAZIONE PER L INCLUSIONE DSA Il progetto è volto a riconsiderare la scuola come spazio in cui intrecciare relazioni,
Percorso di formazione 8 moduli (150 ore)
Percorso di formazione 8 moduli (150 ore) «LO SVILUPPO DI COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA» Un percorso di co-costruzione condivisa per l inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali INTRODUZIONE
Sana e robusta costituzione
Sana e robusta costituzione Le sfide di Cittadinanza e Costituzione per costruire le competenze sociali e civiche dai 3 ai 14 anni. Riflessioni, strumenti e metodi II^ parte Scuola dell infanzia e Primaria
ALUNNI B. E. S. azione. GLI Lurago d Erba 17 marzo 2014
ALUNNI B. E. S. Normativa e documenti di riferimento Direttiva ministeriale 27/12/2012 Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali Circolare ministeriale n.8n.8,, 06/03/2013 Direttiva
Praticare Senza Zaino
Praticare Senza Zaino Inclusione e progetto «Si può fare» Ins.ti SEROLI ANGELO FORNONI MARGHERITA Leno 23 febbraio 2019 U L inclusione è uno dei temi più «caldi» che ancora oggi attira e movimenta il mondo
LA RETE Abilità comunicative e relazionali a scuola
CORSO UST- AMBITO TERRITORIALE TORINO RUOLO E FUNZIONE DELL INSEGNANTE DI SOSTEGNO PER PROMUOVERE L INCLUSIONE ATTRAVERSO LA PROGETTAZIONE IN ICF MARIA EMILIA SEIRA OZINO LA RETE Abilità comunicative e
TABELLA DI RILEVAZIONE BES
TABELLA DI RILEVAZIONE BES ALUNNO CLASSE SCUOLA ANNO SCOLASTICO TIPOLOGIA BES o DISTURBO COGNITIVO CERTIFICATO (DSA) o DISTURBO COGNITIVO (difficoltà ad apprendere importanti lacune ) o DIFFICOLTA DOVUTE
ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VERO MILIS SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1 GRADO
" ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VERO MILIS SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1 GRADO Via Umberto I, 12-09070 San Vero Milis (OR) tel. 0783-53670 Fax 0783-558128 C. F. 90027760959 cod. Min. ORIC81200V-
SIMONE Gruppo Editoriale Simone
Tabella di corrispondenza MANUALE 526/22 - PROGRAMMA CONCORSUALE Concorso Insegnante di sostegno Infanzia e Primaria Allegato A del D.M. 9 aprile 2019, n. 327 (G.U. 7-5-2019, n. 105) A.1. PARTE GENERALE
I S T I T U T O C O M P R E N S I V O G. M A R C O N I. P9 P i a n o di f o r m a z i o n e
P9 P i a n o di f o r m a z i o n e IL COLLEGIO DEI DOCENTI VISTA la l. 107, 2015 art. 1, cc. 12 e 124 che qualificano la formazione come obbligatoria, permanente e strutturale VISTO il D.M. 850, 2015
CORSO DI PREPARAZIONE CONCORSO STRAORDINARIO INFANZIA & PRIMARIA Programma Corso Inizio attività didattiche seconda metà di settembre
CORSO DI PREPARAZIONE CONCORSO STRAORDINARIO INFANZIA & PRIMARIA Programma Corso Inizio attività didattiche seconda metà di settembre Competenze pedagogico - didattiche LEZIONE 1 : Sabato 20/10 dalle 15-19
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. Scuola dell Infanzia
Istituto Comprensivo di Fontanellato e Fontevivo Via Barabaschi, 1 43012 - Fontanellato (PR) tel. (0521) 821150 - fax. (0521) 829034 Cod. Fisc. 80012110344 E-mail: pric813002@istruzione.it PIANO DIDATTICO
PROGETTO: UN ALTRA DIDATTICA E POSSIBILE. Capovolgere i Bisogni Educativi Speciali. La didattica capovolta per tutti.
PROGETTO: UN ALTRA DIDATTICA E POSSIBILE Capovolgere i Bisogni Educativi Speciali La didattica capovolta per tutti. Corso in presenza (6 incontri da tre ore ciascuno), rivolto ai docenti di ogni ordine
UNO SPAZIO PER ESSERE
UNO SPAZIO PER ESSERE Perché «Uno spazio per essere»: inserirsi nella società con autonomia, responsabilità, adattamento alle incertezze del futuro imparare a vivere civilmente e a comunicare, con i coetanei
I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI CENNI NORMATIVI. I.C L.Spallanzani r dicembre 2015 r.anoe
I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI CENNI NORMATIVI I.C L.Spallanzani r 15-16 dicembre 2015 r.anoe Le Norme e l azione didattica :approcci 2 NORMATIVO ORGANIZZATIVO PEDAGOGICO RELAZIONALE EMOTIVO Parole in gioco
a) Organizzare situazioni di apprendimento DESCRITTORI DI COMPETENZA Il docente dichiara di. DOMANDE GUIDA
I. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALL INSEGNAMENTO (Didattica) a) Organizzare situazioni di apprendimento 1. Progettare le attività didattiche e le attività e gli strumenti di valutazione tenendo conto
Linee guida nazionali per l orientamento permanente
Linee guida nazionali per l orientamento permanente L orientamento è un insieme di attività che mette in grado i cittadini di ogni età,, in qualsiasi momento della loro vita di identificare le proprie
nota M. 22/11/2013 dall art.45 del DPR 31/08/1999 n 394 C.M. n
PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI A.S. 2017/2018 Introduzione La presenza degli alunni di lingua straniera nella nostra scuola è aumentata nel corso degli anni ed ha portato la comunità scolastica
IL METODO FEUERSTEIN e la mediazione didattica a scuola
IL METODO FEUERSTEIN e la mediazione didattica a scuola Paola Vanini Docente, Ricercatrice presso IRRE - Emilia Romagna, Responsabile Centro Autorizzato Feuerstein IRRE - Emilia Romagna Responsabile scientifica
PIANO DI MIGLIORAMENTO I.C. NANDO MARTELLINI A.S.2018/19
PIANO DI MIGLIORAMENTO I.C. NANDO MARTELLINI PREMESSA GENERALE A.S.2018/19 Questo documento rappresenta il piano attuativo delle azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi esplicitati nel Rapporto
PROGETTO BIBLIOTECA. Anno Scolastico
PROGETTO BIBLIOTECA Anno Scolastico 2016-2017 PREMESSA L'innovazione della scuola passa anche per le biblioteche scolastiche che dovrebbero diventare, nell'idea del Ministero dell'istruzione, dei laboratori
PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA
PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE n 3 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER
I CIRCOLO DIDATTICO -COMISO- INS. AURORA TERESA SIERNA
I CIRCOLO DIDATTICO ED. DE AMICIS -COMISO- INS. AURORA TERESA SIERNA B E S BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI LA SCUOLA E UNA COMUNITA QUINDI HA COME CARATTERISTICA LA CAPACITA DI ACCOGLIERE E DI INCLUDERE INCLUSIONE
Normativa DSA e BES il ruolo della Scuola dell Infanzia. Elena Dal Pio Luogo
Normativa DSA e BES il ruolo della Scuola dell Infanzia Elena Dal Pio Luogo LEGGE 170 8 ottobre 2010 Art. 1 Riconoscimento e definizione di: Dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Garantire
LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI
1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Sì LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI Si 11 Abbastanza 1 No 0 Non risponde 1 Perché
CENTRO STUDI MONDO GIOVANILE - STUDIO ASSOCIATO - Partita Iva: 03019090541 Trav. Via L. Da Vinci Z.I. Fontevole, 95 06024 Gubbio (PG) Tel / Fax Ufficio 075.9222344 e-mail: csmg@libero.it PREVENIR@BILITARE
Un insegnante non può mai insegnare davvero a meno che non stia apprendendo egli stesso (Tagore)
Torino, 26 gennaio 2011 Formare per innovare. Il Cooperative Learning nella provincia di Torino Un insegnante non può mai insegnare davvero a meno che non stia apprendendo egli stesso (Tagore) 1 Quando
LA DIDATTICA E IL METODO DI STUDIO
LA DIDATTICA E IL METODO DI STUDIO Canteri Gilberto Insegnante e Psicologo Trieste La nuova scuola Un nuovo ruolo degli insegnati per l inclusione Il metodo di studio Contesto della didattica La scuola!
1. Agire con le parole 2. Cittadini del conoscere 3. Per una cittadinanza planetaria, attiva,
Educare alla cittadinanza partecipata 1. 2. Cittadini del conoscere 3. Per una cittadinanza planetaria, attiva, interculturale 4. La partecipazione fra teoria e pratica: nodi metodologici, sfide e scenari
Istituto Sabin a.s.2014-15
COS È: è un progetto educativo condiviso e continuo che esplicita sinteticamente l impegno della scuola e delle famiglie per promuovere il successo formativo di tutti è un contratto basato sulla corresponsabilità
ISTITUTO COMPRENSIVO I. NIEVO CAPRI Patto di Corresponsabilità Diritti e doveri di Alunni, Docenti, Genitori IL PATTO DI CORRESPONSABILITÀ
ISTITUTO COMPRENSIVO I. NIEVO CAPRI Patto di Corresponsabilità Diritti e doveri di Alunni, Docenti, Genitori IL PATTO DI CORRESPONSABILITÀ COSTITUISCE COINVOLGE IMPEGNA La dichiarazione esplicita dell
La nostra scuola è una SCUOLA AMICA dei bambini e degli adolescenti. anno scolastico 2017/2018
La nostra scuola è una SCUOLA AMICA dei bambini e degli adolescenti anno scolastico 2017/2018 Foto-resoconto di tante attività svolte come nei vari plessi dell'istituto Mariti in DOCUMENTAZIONE delle quest'anno
AUDIZIONE VII COMMISSIONE
AUDIZIONE VII COMMISSIONE Senato della Repubblica DDL n 1260 Sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni Roma, 29 aprile 2014 1 Signor Presidente, Onorevoli Senatori, desidero innanzitutto esprimere
Istituto Comprensivo di Mozzate. Il Piano dell Offerta Formativa
Istituto Comprensivo di Mozzate 2015 2016 Il Piano dell Offerta Formativa Che cos è? Il Piano dell Offerta Formativa (P.O.F.) è un documento complesso e articolato che costituisce la carta d identità della
ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO. MODELLO PROGETTUALE secondo le Indicazioni Nazionali 2012
ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO MODELLO PROGETTUALE secondo le Indicazioni Nazionali 2012 Scuola Primaria Paritaria Santa Luisa de Marillac Anno scolastico 2015 2016 PREMESSA L organizzazione del curricolo
Grazie all esperienza maturata nei miei 11 anni di lavoro preruolo, ritengo che l insegnamento di metodi attivi in tutte le discipline sia necessario
Grazie all esperienza maturata nei miei 11 anni di lavoro preruolo, ritengo che l insegnamento di metodi attivi in tutte le discipline sia necessario per la buona riuscita dell alunno. Questo prevede:
Aggiornamento PTOF 2016/2019. Progetti a.s. 2018/2019
Aggiornamento PTOF 2016/2019 Progetti a.s. 2018/2019 1. Denominazione del percorso didattico Lettura integrale di un testo narrativo e incontro con l autore 2. Referente del percorso didattico Prof.ssa
10 BUONE RAGIONI PER L INCLUSIONE
10 BUONE RAGIONI PER L INCLUSIONE OVVERO L INCLUSIONE DEL LIMONE Chiara Brescianini Dirigente Ufficio III- Ufficio Scolastico Regionale per l Emilia- Ufficio Scolastico Regionale per l'emilia- Il superamento
Didattica per competenze: riferimenti per l azione
Didattica per competenze: riferimenti per l azione Dalla riflessione scientifica più recente in tema di insegnamento alle Indicazioni Nazionali 2012. Una sfida per la scuola Presentazione e condivisione
VIAGGIO INTORNO AI BAMBINI DIFFICILI. L importanza della relazione
VIAGGIO INTORNO AI BAMBINI DIFFICILI L importanza della relazione PER RIFLETTERE: Ogni studente suona il suo strumento, non c è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A. CESARI di Castel d Azzano (VR) a.s Piano Annuale per l Inclusione
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A. CESARI di Castel d Azzano (VR) a.s. 2015-16 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità a.s. a.s.2015.16 A. Rilevazione dei BES presenti:
Cospes di Arese: Giovani da 50 anni
2 Percorso scolastico.. chiaro e lineare 3 complessità ed intersezione di percorsi 4 Complessità Caratteristiche fisiche Modi di apprendere Personalità Vissuti Aspetti sociali Relazioni tra pari e con
Corso Formazione Ambito 5 Descrizione attività formativa
Corso Formazione Ambito 5 Descrizione attività formativa progetto proponente Descrizione delle tematiche proposte (Titolo del percorso) Destinatari (Specificare ordine di scuola) Scuola Sede del Corso
Doposcuola per alunni con BES
Corso di formazione Tutor specialistico dell apprendimento Doposcuola per alunni con BES Marzo 2014 Art. 3 e 34 della Costituzione italiana Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti
LIBRIAMOCI INS. ROSA DI BELLA
-. Progetto lettura LIBRIAMOCI INS. ROSA DI BELLA ANNO SCOLASTICO 2016/17 PREMESSA Il presente progetto ha lo scopo di avviare, potenziare e consolidare il piacere di leggere, suscitare l attenzione e
Protocollo di Accoglienza. Alunni Stranieri
Protocollo di Accoglienza Alunni Stranieri PREMESSA La presenza degli alunni di lingua straniera nel nostro Istituto, coerentemente con quanto avviene nel resto del Paese, è in costante crescita. Questo
progetti per l orientamento curricolo orientante PERCORSI FORMATIVI
Alla luce della normativa il Progetto Orientamento si è basato sul principio che fare orientamento non significa realizzare tanto dei progetti per l orientamento quanto piuttosto adottare un curricolo
PUZZLE 2008 per la Scuola Primaria di Edolo
PUZZLE 2008 per la Scuola Primaria di Edolo Il progetto PUZZLE - Educare alla Diversità nasce da una serie di riflessioni ed esperienze educative promosse e sperimentate dalla cooperativa Il Cardo sul
Istituto Comprensivo Zumbini - Cosenza. Esperto: Prof. Mario Malizia Corso n. 1
Istituto Comprensivo Zumbini - Cosenza Esperto: Prof. Mario Malizia 15.04.2015 Corso n. 1 5 step per l Apprendimento significativo 5 VALUTAZIONE COMPORTAMENTI (Competenze) 1 4 ATTIVITÀ di COMPENSAZIONE
Patto educativo di corresponsabilita scuola dell infanzia
ISTITUTO COMPRENSIVO DI GALLIO Via Roma,1-36032 Gallio (VI) Tel.0424 445388 Codice fiscale84006050243 e mail viic88700p@istruzione.it Sito web: www.ic.gallio.gov.it Scuole dell infanzia di Gallio e Roana
ISTITUTO COMPRENSIVO DI FALOPPIO Progetto Accoglienza Scuola Secondaria di I Grado
ISTITUTO COMPRENSIVO DI FALOPPIO Progetto Accoglienza Scuola Secondaria di I Grado OBIETTIVI 1. Facilitare e rendere serena la ripresa dell attività didattica. 2. Condividere le regole dell Istituto (Patto,
La scuola accoglie e risponde ai Bisogni Educativi Speciali.
Gruppo Provinciale Disturbi Comportamento Ufficio Scolastico Territoriale XIII Vicenza Centri Territoriali per l Integrazione Liceo Corradini di Thiene Convegno ADHD e altri disturbi di comportamento La
SPORTELLO D'ASCOLTO E DI DIALOGO ALL'INTERNO DELLA SCUOLA
SPORTELLO D'ASCOLTO E DI DIALOGO ALL'INTERNO DELLA SCUOLA Il vero viaggio di una scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell avere nuovi occhi (M. Proust) PREMESSA La scuola e la famiglia rappresentano
Perfezionamenti Area Scuola Rilasciano CFU utili per concorsi e graduatorie.
Perfezionamenti Area Scuola Rilasciano CFU utili per concorsi e graduatorie. FioreRosalba.com centro orientamento per l università Pegaso, presenta un'ampia offerta di corsi, rivolti al personale docente
La DIDATTICA COOPERATIVA
Corso di formazione La DIDATTICA COOPERATIVA Mettere a sistema innovazione, inclusione, benessere e competenze Un approccio: Docente: Dr. Stefano Rossi morbido semplice coinvolgente 1 di 12 1) IL CENTRO
Progetto Biblioteca Scuola dell Infanzia via Firenze. Responsabile del progetto :Nicoletta Bisagni
Progetto Biblioteca Scuola dell Infanzia via Firenze Responsabile del progetto :Nicoletta Bisagni Il progetto si propone di favorire l approccio al libro quale strumento di informazione, di divertimento,
Convegno I LINCEI PER UNA NUOVA SCUOLA. La formazione dei docenti: novità e prospettive
Convegno I LINCEI PER UNA NUOVA SCUOLA La formazione dei docenti: novità e prospettive Capo del Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali del MIUR
I corsi della Tecnica presso la tua scuola
CASA EDITRICE LA TECNICA DELLA SCUOLA I corsi della Tecnica presso la tua scuola corsi.tecnicadellascuola.it Ente accreditato I nostri esperti presso la tua scuola La Tecnica della Scuola propone corsi
PATTO EDUCATIVO CORRESPONSABILITÀ SCUOLA PRIMARIA. Pio Di Meo
PATTO EDUCATIVO di CORRESPONSABILITÀ SCUOLA PRIMARIA Pio Di Meo OBIETTIVI FORMATIVI CHE SI PROPONE QUESTO DOCUMENTO La scuola è l ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni alunno,
AIUTIAMOLI A SCEGLIERE: quale percorso dopo la scuola media? Dott.ssa Monica Panzeri. Rassegna OrientaLamente Lecco 04 Ottobre 2012
AIUTIAMOLI A SCEGLIERE: quale percorso dopo la scuola media? Dott.ssa Monica Panzeri Rassegna OrientaLamente Lecco 04 Ottobre 2012 L adolescente: come un neonato di fronte alla scelta della scuola superiore!
SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016
SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016 Ins. Patrizia Briano e Maria Rosa Varaldo CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE CONOSCENZE
Alunni con background migratorio in Italia. Problemi, sfide, impegni. Mariagrazia Santagati
Alunni con background migratorio in Italia. Problemi, sfide, impegni Mariagrazia Santagati XXIV Rapporto sulle migrazioni 2018 Milano 4 dicembre 2018 Passaggi chiave per l impegno di ISMU e del Settore
DALL INTEGRAZIONE ALL INCLUSIONE. IC Galileo Galilei Montopoli Giuseppina Restivo Funzione strumentale area disagio
DALL INTEGRAZIONE ALL INCLUSIONE IC Galileo Galilei Montopoli Giuseppina Restivo Funzione strumentale area disagio Integrazione È una situazione Ha un approccio compensatorio Si riferisce esclusivamente
INDICAZIONI NAZIONALI E NUOVI SCENARI
INDICAZIONI NAZIONALI E NUOVI SCENARI Documento a cura del Comitato Scientifico Nazionale per le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione DG ORDINAMENTI
INCLUSIONE SOCIALE ED ASPETTI INTERCULTURALI. Formazione personale docente neoassunto a.s Prof.ssa M. Vincenza Tota
INCLUSIONE SOCIALE ED ASPETTI INTERCULTURALI Formazione personale docente neoassunto a.s. 2015 2016 Prof.ssa M. Vincenza Tota ALUNNI DI ORIGINE STRANIERA : CHI SONO? Alunni con cittadinanza non italiana
DIDATTICA PER COMPETENZE E NUOVI APPRENDIMENTI. Bra 2 settembre 2016 APPRENDERE SERVE SERVIRE INSEGNA
DIDATTICA PER COMPETENZE E NUOVI APPRENDIMENTI Bra 2 settembre 2016 APPRENDERE SERVE SERVIRE INSEGNA ITALO FIORIN EIS-LUMSA ROMA IL BIVIO SCUOLA ACCOGLIENTE VS SCUOLA COMPETENTE Può una scuola promuovere
Avanguardie Pedagogiche da individuo a persona, da persona a comunità
Avanguardie Pedagogiche da individuo a persona, da persona a comunità Emozioni a scuola: un intervento psicoeducativo per favorire l'apprendimento e la cooperazione con l'alunno, la scuola e la famiglia
Parte I analisi dei punti di forza e di criticità
MIUR USR SICILIA I.C. S. 21 MARZO DI PETRALIA SOTTANA E GERACI SICULO (PA) Piazza Ten. Nino Tedesco, 6 90027 PETRALIA SOTTANA (PA)Tel/fa 0921.641036 Email PAIC82700T@istruzione.it PEC PAIC82700T@pec.istruzione.it
Progettare, valutare e riflettere sulle prassi educative e didattiche in classe
UST Rimini Formazione degli insegnanti e Formazione insegnanti neo-assunti RIMINI, Martedì 19 aprile 2016 Progettare, valutare e riflettere sulle prassi educative e didattiche in classe Ira Vannini Dipartimento
LA RELAZIONE EDUCATIVA è un concetto orientativo
LA RELAZIONE EDUCATIVA è un concetto orientativo Essere in relazione, entrare la relazione, agganciare l utente, stimolarlo sono tutti imperativi categorici del lavoro educativo che devono essere declinati
BILANCIO DI COMPETENZE docenti neoassunti a.s. 2015/2016
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VIA MAR DEI CARAIBI Via Mar dei Caraibi 30 00122 ROMA - Distretto XXI Cod.
IL TUTORING. 3 TIPOLOGIE (a seconda dell età) Esempi: dettato con studenti dislessici risoluzione di addizioni divisione a due cifre
IL TUTORING 1 CARATTERISTICHE Prevede il coinvolgimento di allievi in funzione di tutor per favorire l apprendimento dei bambini con o senza disabilità 2 BENEFICI PER L ALUNNO CON DIFFICOLTA - approccio
Progetto etwinning AA.SS / / tecnologie nella didattica e la creazione condivisa di progetti didattici, anche tra
Progetto etwinning AA.SS. 2016-2017 / 2017-2018 / 2018-2019 Il PROGETTO ETWINNING promuove l innovazione nella scuola, l utilizzo delle tecnologie nella didattica e la creazione condivisa di progetti didattici,
Il laboratorio teatrale: come valorizzare la diversità
Il laboratorio teatrale: come valorizzare la diversità Laboratorio teatrale educa all autonomia: con il teatro è possibile conoscere le proprie capacità (comunicative, emotive, creative, di relazione,
Laboratori di didattica enattiva: dialogare con le immagini per raccontare, conoscere ed includere
Laboratori di didattica enattiva: dialogare con le immagini per raccontare, conoscere ed includere «La scuola (come espressione della società attuale) si presenta complessa e plurima. È complessa per la
Il mio lavoro, Tra counselling e pedagogia
Il momento del cambiamento è l unica poesia. A. Rich Il mio lavoro, Tra counselling e pedagogia conosciamoci! Mi chiamo Alessia e sono una pedagogista e counsellor. Scopo del mio lavoro è aiutarti a stare