MONITORAGGIO DI PRIMO LIVELLO SULL'AVVIO DEL CICLO DELLA PERFORMANCE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MONITORAGGIO DI PRIMO LIVELLO SULL'AVVIO DEL CICLO DELLA PERFORMANCE"

Transcript

1 MONITORAGGIO DI PRIMO LIVELLO SULL'AVVIO DEL CICLO DELLA PERFORMANCE SCHEDA DI MONITORAGGIO ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE CATEGORIA DOMANDA RISPOSTA OBIETTIVI STRATEGICI Gli obiettivi sono pertinenti con la missione istituzionale, con le strategie e con le priorità politiche dell amministrazione? Sì, tutti 1.1 Gli obiettivi definiti nel piano della performance sono in linea con la missione istituzionale ed i bisogni degli stakeholder, in armonia con un preciso contesto esterno e con i documenti di programmazione dell'ente (Programma pluriennale, Relazione previsionale e programmatica, Bilancio preventivo, budget direzionale..). Nel fissare gli obiettivi la Camera di Commercio di Varese ha individuato in primo luogo le più rilevanti aree strategiche di intervento, in secondo luogo ha definito le modalità di attuazione di tali obiettivi unitamente agli indicatori per misurarne l'effettiva realizzazione. La programmazione per il prossimo triennio tiene necessariamente conto dell approvazione in esame definitivo del decreto legislativo 25 novembre 2016 n. 219, recante Attuazione della delega di cui all articolo 10 della legge 7 agosto 2015 n. 124, per il riordino delle funzioni ed il finanziamento delle Camere di Commercio, in combinazione però con alcuni fattori che condizionano le scelte che l ente dovrà intraprendere nei prossimi mesi. Il Piano delle Performance si colloca infatti in un momento di transizione, a cerniera tra il completamento del precedente Programma pluriennale - il 2017 rappresenta l ultimo anno del mandato in corso - e la declinazione della nuova programmazione strategica; è inoltre condizionato dagli effetti della riduzione del 50% del diritto annuale rispetto agli importi del 2014 che ha portato l Ente ad operare le necessarie razionalizzazioni oltre che a ricercare nuove forme di finanziamento al fine di destinare maggiori risorse al territorio. Il documento è stato formulato nell ottica di assicurare continuità al programma pluriennale confermando le progettualità strategiche che lo hanno caratterizzato, dedicando comunque una particolare attenzione ai nuovi e importanti principi contenuti nel decreto di riforma che dovranno ispirare l azione dell Ente camerale: le Camere di Commercio come ultimo miglio della pubblica amministrazione verso le imprese attraverso le loro funzioni e l efficienza come valore fondamentale, con la previsione di standard di qualità sulle prestazioni e di costi standard per la determinazione di diritti e tariffe. 1.2 Le modalità di coinvolgimento degli stakeholder esterni nel processo di definizione degli obiettivi, indicatori e target sono tali da assicurarne la rilevanza rispetto ai bisogni della collettività? C è stato anche un coinvolgimento degli stakeholder interni? Gli stakeholders sono destinatari delle politiche camerali: sono gli interlocutori della Camera di Commercio che ne influenzano l'azione e ne sono a loro volta influenzati. Secondo una prassi ormai consolidata, la Camera di Commercio di Varese ha predisposto una matrice attività-stakeholder individuando, per ciascuna attività camerale, quali sono i soggetti che traggono benefici dall'attività stessa. Il coinvolgimento degli stakeholders da parte della Camera di Commercio di Varese avviene principalmente attraverso l'utilizzo di canali tradizionali quali: l'organizzazione di riunioni periodiche con amministratori, associazioni di categoria ed altri Enti (anche attraverso la sottoscrizione di protocolli d'intesa), la realizzazione di indagini di customer, la somministrazione di questionari alle imprese sul gradimento delle iniziative realizzate, rubriche periodiche su radio e tv locali. La Camera di Commercio coinvolge anche gli stakeholder interni, in particolare dirigenti e responsabili di servizio attraverso strumenti di comunicazione interna (intranet camerale, comunicazioni interne...), riunioni periodiche. 1

2 MONITORAGGIO DI PRIMO LIVELLO SULL'AVVIO DEL CICLO DELLA PERFORMANCE Il Piano della performance è un documento partecipato, risultato dei gruppi di lavoro coinvolti su specifiche aree tematiche, dei tavoli di collaborazione attivati con altri Enti (ad esempio attraverso i Protocolli d'intesa), di riunioni interne (es. comitato di direzione ed incontri post-giunta con i dirigenti e le posizioni organizzative..) 1.3 A cosa sono dovute eventuali variazioni degli obiettivi rispetto all anno precedente non indicate nel Piano? Con la predisposizione del Piano alcuni obiettivi sono stati revisionati a seguito dell'entrata in vigore del decreto legislativo n. 219/2016 di attuazione della delega di cui all'articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Particolare attenzione è stata dedicata alle nuove funzioni riconosciute al sistema camerale in materia di orientameto al lavoro, sviluppo e promozione del turismo e valorizzazione del patrimonio culturale. Si fa riferimento a quanto riportato nella cella precedente Esistono significative differenze nelle modalità di definizione degli obiettivi tra le diverse strutture di primo livello dell amministrazione? No 1.4 Non si rilevano differenze di formulazione degli obiettivi poiché le attività sono coordinate dal Segretario Generale, il quale fornisce indirizzi di metodo, supportato dai dirigenti, dal servizio programmazione e dall'oiv. Secondo una prassi ormai consolidata la Camera di Commercio di Varese ha identificato per ogni ambito di misurazione e valutazione della performance delle schede che ne riassumono le principali caratteristiche e definiscono gli indicatori sulla base dei quali avvengono la misurazione e valutazione dell'effettivo raggiungimento dell'obiettivo. Le schede cambiano a seconda dell'ambito cui si riferiscono (impatti, programmi, attività e servizi, stati di salute e confronti). 1.5 Se l amministrazione ha redatto la Nota Integrativa o il Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio, a cosa sono dovute eventuali differenze rispetto al Piano della performance? La Camera di Commercio ha redatto il Piano degli indicatori (PIRA). Il Pira si inserisce nel quadro dei documenti di pianificazione strategica ed operativa dell'ente in particolare del Piano della Performance. Più in generale il Piano della Performance si ricollega ed integra il Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio. 2

3 MONITORAGGIO DI PRIMO LIVELLO SULL'AVVIO DEL CICLO DELLA PERFORMANCE Si fa riferimento a quanto riportato nella cella precedente Gli indicatori sono adeguati per l obiettivo di riferimento? Sono cioè tali da misurare le finalità che si intendono perseguire? Sì, tutti 2.1 Gli indicatori individuati per la misurazione del grado di raggiungimento degli obiettivi sono specifici, misurabili e reali. Trattandosi di obiettivi hanno valenza pluriennale e sono il risultato congiunto di molteplici iniziative. Sulla base di tali considerazioni l'oiv ritiene che gli indicatori individuati siano adeguati per gli obiettivi di riferimento. Gli indicatori sono alimentati da fonti dati affidabili? Sì, tutti 2.2 La rilevazione delle misure (dato elementare che compone il KPI), ed il calcolo dei relativi indicatori, è alimentata dalle banche dati del sistema camerale. Infocamere, società consortile delle Camere di Commercio fornisce gli applicativi per l'erogazione dei servizi. Esempi di banche dati sono: Priamo (servizio web che offre reportistica varia inerente i protocolli Registro imprese e Albo artigiani e permette di monitorare il processo di lavorazione delle pratiche); Oracle Applications (sistema modulare di contabilità dai quali vengono estratti dati di natura economico-finanziaria); Eurk (per la gestione del servizio metrico); Simba (per la gestione dei dati relativi alle domande di marchi e brevetti), ecc. Come anticipato, oltre agli applicativi informatici del sistema camerale, la Camera di Commercio di Varese utilizza fonti quali l'osservatorio on-line sull'economia della provincia di Varese (sito realizzato dalla Cdc di Varese), l'istat, ecc. La misurazione degli indicatori si avvale di applicativi informatici e basi dati sottostanti? Sì, per almeno il 50% degli indicatori 2.3 (se sì) specificare gli applicativi informatici di maggior rilevanza ai fini della misurazione: La Camera di Commercio di Varese ha implementato già dal 2012 il Sistema di Gestione del Ciclo della performance avvalendosi dell'utilizzo di diversi strumenti. In particolare l'ente si avvale dell'utilizzo dei software e delle banche dati del sistema camerale per la rilevazione ed il monitoraggio degli indicatori definiti in fase di programmazione per misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi. (se sì) specificare gli applicativi informatici di maggior rilevanza ai fini della misurazione: Oltre all'applicativo informatico l'ente utilizza fogli di lavoro in Excell per la rielaborazione di report periodici destinati agli amministratori, alla dirigenza e ad uso interno. 2.4 Gli indicatori sono alimentati anche da fonti esterne (es. statistiche ufficiali)? Sì, per almeno il 10% degli indicatori Istat, Excelsior 3

4 MONITORAGGIO DI PRIMO LIVELLO SULL'AVVIO DEL CICLO DELLA PERFORMANCE Target associati agli indicatori degli obiettivi I target associati agli indicatori sono definiti sulla base di valori storici? Sì, tutti Target associati agli indicatori degli obiettivi 3.1 I target associati agli indicatori sono definiti sulla base di valori storici e attualizzati in considerazione dell'impatto sui risultati generati da fattori esterni : evoluzione quadro normativo (es. in materia di mediazione, decertificazione, ecc.), dell'analisi congiunturale, delle variazioni nell'organizzazione e della dotazione organica, delle risorse finanziarie disponibili, ecc. Per ogni obiettivo strategico è riportato il target per il triennio successivo ed il risultato rilevato nell'anno n-1. Target associati agli indicatori degli obiettivi I target associati agli indicatori sono definiti sulla base di valori di benchmark (relativi a ripartizioni interne all'amministrazione stessa o anche ad amministrazioni nazionali, estere)? Sì, meno del 50% 3.2 Target associati agli indicatori degli obiettivi I target associati agli obiettivi sono definiti anche in considerazione di valori di benchmark prodotti da altre realtà assimilabili. La Camera di Commercio di Varese opera un confronto con le altre Camere di Commercio selezionando un elenco di indicatori ritenuti significativi ed individuando un cluster che sia omogeneo in termini di dimensionamento del'ente, posizionamento geografico e socio-economico. In particolare, rispetto alla rilevazione dei costi dei processi la Camera di Commercio di Varese utilizza la metodologia definita da Unioncamere ed effettua un'analisi di benchmark, attraverso i dati elaborati dal sistema Kronos, con il cluster di riferimento. Target associati agli indicatori degli obiettivi Risorse assegnate agli obiettivi Risorse assegnate agli obiettivi 4.1 Come avviene il processo di assegnazione delle risorse finanziarie agli obiettivi? Si fa riferimento a quanto riportato nella cella precedente A partire dagli obiettivi si procede ad una allocazione delle risorse per macro-ambito. Successivamente, si procede ad una allocazione puntuale definita sulla base degli obiettivi e dei piani di azione. Risorse assegnate agli obiettivi 4.2 Come avviene il processo di assegnazione delle risorse umane agli obiettivi? Gli obiettivi sono assegnati alle aree dirigenziali, a cascata ai servizi, alle U.O. ed ai dipendenti. Le risorse umane da assegnare agli obiettivi sono quindi definite partendo dai macro-ambiti di intervento. Risorse assegnate agli obiettivi Si fa riferimento a quanto riportato nella cella precedente Risorse assegnate agli obiettivi OBIETTIVI OPERATIVI 4

5 MONITORAGGIO DI PRIMO LIVELLO SULL'AVVIO DEL CICLO DELLA PERFORMANCE Gli obiettivi contribuiscono al reale conseguimento del relativo obiettivo strategico? Sì, tutti 5.1 L'Ente identifica le attività ed i servizi chiave che contraddistinguono la propria azione rispetto agli utenti ed ai portatori di interesse. Per facilitare la lettura degli obiettivi definiti e per far comprendere le relazioni che sussitono con gli impatti ed i programmi, le attività ed i servizi sono articolati per gruppi che afferiscono alle diverese aree strategiche proposte. Sulla base degli obiettivi individuati l'oiv ritiene che gli stessi sono coerenti e contribuiscono al reale perseguimento degli obiettivi. 5.2 Gli obiettivi, indicatori e target sono il frutto di un processo di negoziazione con il personale dirigente e non dirigente? Si fa riferimento a quanto riportato nella cella precedente La performance individuale rappresenta un livello complementare a quello di valutazione della performance organizzativa, alimentando il sistema di valutazione delle risorse umane. Gli obiettivi assegnati al personale sono il frutto di un processo di negoziazione che coinvolge, con un sistema a cascading, dapprima i dirgenti, successivamente le posizioni organizzative ed il resto del personale. Dopo l'assegnazione degli obiettivi si effettua un monitoraggio intermedio per la verifica e l'approfondimento con il personale interessato di eventuali cause ostative alla completa realizzazione dell'obiettivo. Gli indicatori sono adeguati per l obiettivo di riferimento? Sono cioè tali da misurare le finalità che si intendono perseguire? Sì, tutti 6.1 Gli indicatori individuati per la misurazione del grado di raggiungimento degli obiettivi sono specifici, misurabili e reali. Trattandosi di obiettivi hanno valenza annuale e sono il risultato congiunto di molteplici azioni. Sulla base di tali considerazioni l'oiv ritiene che gli indicatori individuati sono adeguati per gli obiettivi di riferimento. Gli indicatori sono alimentati da fonti dati affidabili? Sì, tutti 5

6 MONITORAGGIO DI PRIMO LIVELLO SULL'AVVIO DEL CICLO DELLA PERFORMANCE 6.2 Gli indicatori associati agli obiettivi sono alimentati da diverse fonti, in prevalenza interne, che l'oiv ritiene affidabili. Esempi di banche dati collegate con il Sistema di Gestione del Ciclo della Performance sono: Priamo (servizio web che offre reportistica varia inerente i protocolli Registro imprese e Albo artigiani e permette di monitorare il processo di lavorazione delle pratiche); Oracle Applications (sistema modulare di contabilità dai quali vengono estratti dati di natura economico-finanziaria); Eurk (per la gestione del servizio metrico); Simba (per la gestione dei dati relativi alle domande di marchi e brevetti), ecc. Come anticipato, oltre agli applicativi informatici del sistema camerale, la Camera di Commercio di Varese utilizza fonti quali l'osservatorio on-line sull'economia della provincia di Varese (sito realizzato dalla Cdc di Varese), l'istat, ecc. La misurazione degli indicatori si avvale di applicativi informatici e basi dati sottostanti? Sì, per almeno il 50% degli indicatori 6.3 Oltre all'applicativo informatico l'ente utilizza fogli di lavoro in Excell per la rielaborazione di report periodici destinati agli amministratori, alla dirigenza e ad uso interno. Ai fini della misurazione degli obiettivi correlati ai costi dei processi l'ente utilizza la piattaforma Kronos e il sistema XAPN per la rilevazione della distribuzione lavoro (ai fini del calcolo degli FTE dedicati ai singoli processi). Come riportato in precedenza si avvale inoltre di altri applicativi camerali quali Priamo (servizio web che offre reportistica varia inerente i protocolli Registro imprese e Albo artigiani e permette di monitorare il processo di lavorazione delle pratiche); Oracle Applications (sistema modulare di contabilità dai quali vengono estratti dati di natura economico-finanziaria); Eurk (per la gestione del servizio metrico); Simba (per la gestione dei dati relativi alle domande di marchi e brevetti), ecc. Gli indicatori sono alimentati anche da fonti esterne (es. statistiche ufficiali)? No 6.4 Nel caso degli obiettivi gli indicatori sono determinati da misure alimentate in prevalenza da fonti interne (output prodotti, full time equivalent dedicate alle attività, risorse finanziarie assegnate ) Si fa riferimento a quanto riportato nella cella precedente Target associati agli indicatori degli obiettivi I target associati agli indicatori sono definiti sulla base di valori storici? Sì, tutti Target associati agli indicatori degli obiettivi 7.1 I target associati agli obiettivi sono definiti anche sulla base di valori storici. In particolare si effettua un'analisi sui risultati conseguiti e sulle risorse economiche allocate per la realizzazione di ciascuno dei programmi. Tali informazioni sono fondamentali nella definizione e nell'aggiornamento della programmazione per assicurare continuità e aumentare l'efficacia dell'azione. Oltre ai valori storici l'ente effettua un'analisi sulla propria struttura organizzativa, sul contesto nel quale opera, sui principali trend evolutivi che possono impattare sulle proprie attività e sul raggiungimento degli obiettivi. Target associati agli indicatori degli obiettivi I target associati agli indicatori sono definiti sulla base di valori di benchmark (relativi a ripartizioni interne all'amministrazione stessa o anche ad amministrazioni nazionali, estere)? Sì, meno del 50% 6

7 MONITORAGGIO DI PRIMO LIVELLO SULL'AVVIO DEL CICLO DELLA PERFORMANCE Target associati agli indicatori degli obiettivi 7.2 I target associati agli obiettivi sono definiti anche in considerazione di valori di benchmark prodotti da altre realtà assimilabili. La Camera di Commercio di Varese opera un confronto con le altre Camere di Commercio selezionando un elenco di indicatori ritenuti significativi ed individuando un cluster che sia omogeneo in termini di dimensionamento del'ente, di posizionamento geografico e socio-economico. Nel Piano della performance è presente una scheda obiettivo puntualmente dedicata alla rappresentazione del risultato dei confronti con altre Camere di Commercio. Il confronto viene effettuato prendendo come riferimento il sistema Pareto/Kronos di Unioncamere. Target associati agli indicatori degli obiettivi Risorse assegnate agli obiettivi 8.1 Come avviene il processo di assegnazione delle risorse finanziarie agli obiettivi? Nell'ambito delle risorse finanziarie assegnate alle macro-progettualità vengono declinate in maniera puntuale le disponibilità finanziarie da assegnare ai piani ed ai piani di azione delle attività. Risorse assegnate agli obiettivi Si fa riferimento a quanto riportato nella cella precedente Risorse assegnate agli obiettivi 8.2 Come avviene il processo di assegnazione delle risorse umane agli obiettivi? Gli obiettivi sono assegnati alle aree dirigenziali, a cascata ai servizi, alle U.O. ed ai dipendenti. Le risorse umane da assegnare agli obiettivi sono quindi definite nell'ambito delle macro aree di attività, sulla base dei piani e in considerazione dell'eventuale trasversalità delle progettualità. Risorse assegnate agli obiettivi Risorse assegnate agli obiettivi Si fa riferimento a quanto riportato nella cella precedente QUALITA' DEI SERVIZI Standard di qualità dei servizi a domanda individuale In che misura i servizi per i quali sono definiti gli standard sono rappresentativi dell attività dell amministrazione? Alta Standard di qualità dei servizi a domanda individuale 10.1 Si rileva un'alta rappresentatività dei servizi per i quali sono stati individuati standard di qualità dell'attività dell'ente camerale. Gli standard di qualità individuati si riferiscono prevalentemente ai servizi erogati alle imprese ed agli stakeholder esterni all'ente. Standard di qualità dei servizi a domanda individuale Standard di qualità dei servizi a domanda individuale 10.2 Le modalità di coinvolgimento degli stakeholder chiave nel processo di definizione e aggiornamento degli standard di qualità sono state tali da assicurare l adeguatezza degli indicatori e dei valori programmati? Si ritiene che le modalità di coinvolgimento degli stakeholder attivati abbiano assicurato l'adeguatezza degli indicatori e dei valori programmati. La modalità di coinvolgimento prevalente è la realizzazione permanente delle indagini di customer sui servizi erogati e la gestione dei reclami. Promozione delle pari opportunità Promozione delle pari opportunità 11.1 Sono stati pianificati interventi di promozione delle pari opportunità non già presenti tra gli obiettivi? Si fa riferimento a quanto riportato nella cella precedente PARI OPPORTUNITA' 7 No

8 MONITORAGGIO DI PRIMO LIVELLO SULL'AVVIO DEL CICLO DELLA PERFORMANCE Promozione delle pari opportunità Obiettivi individuali dei dirigenti VALUTAZIONE INDIVIDUALE Sono assegnati obiettivi specifici individuali ai dirigenti oltre a quelli organizzativi presenti nel Piano e a quelli relativi alle competenze professionali e manageriali dimostrate? Sì, a tutti Obiettivi individuali dei dirigenti 12.1 Oltre agli obiettivi individuati nel piano, ai dirigenti ed ai dipendenti sono assegnati obiettivi specifici. Nella scheda di valutazione dei dirigenti, oltre agli obiettivi di competenza inseriti nel piano della performance, sono previsti obiettivi specifici relativi all'individuazione di progetti innovativi a carattere speciale proposti dal dirigente stesso. Obiettivi individuali dei dirigenti Gli obiettivi individuali sono stati il frutto di un processo di negoziazione tra il valutato e il valutatore? La procedura di assegnazione degli obiettivi al personale dirigente e non dirigente è frutto di un processo di negoziazione. Obiettivi individuali dei dirigenti 12.2 Il sistema di valutazione dell'ente prevede lo svolgimento di almeno due colloqui annuali individuali da realizzare in occasione dell'assegnazione degli obiettivi e della valutazione della performance. Nel corso dell'anno possono svolgersi colloqui intermedi con il personale interessato qualora si rilevassero scostamenti significativi rispetto agli obiettivi assegnati. Obiettivi individuali dei dirigenti PROCESSO DI PIANIFICAZIONE Coinvolgimento dei vari soggetti Qual è stato il grado di coinvolgimento e condivisione dell organo di indirizzo politico? Alto Coinvolgimento dei vari soggetti 13.1 Il coinvolgimento dell'organo di indirizzo politico avviene sia in occasione delle riunioni periodiche degli organi camerali, sia in occasione di tavoli tecnici per la realizzazione ed il monitoraggio delle progettualità. Coinvolgimento dei vari soggetti Qual è stato il grado di coinvolgimento e condivisione della dirigenza? Alto Coinvolgimento dei vari soggetti 13.2 Il coinvolgimento della dirigenza avviene attraverso la partecipazione diretta al processo di definizione e attuazione del ciclo di gestione della performance, alla redazione del Piano della performance ed alla realizzazione delle attività programmate. Coinvolgimento dei vari soggetti Ruolo dell OIV nel processo di pianificazione Ruolo dell OIV nel processo di pianificazione Ruolo dell OIV nel processo di pianificazione Quale è stata la tipologia di interazione tra l'oiv e l amministrazione? (possibile più di una risposta) Quale è stata la tipologia di interazione tra l'oiv e l amministrazione? (possibile più di una risposta) 14.1 Specificare eventuale altra tipologia di interazione Accompagnamento Controllo Supporto 8

9 MONITORAGGIO DI PRIMO LIVELLO SULL'AVVIO DEL CICLO DELLA PERFORMANCE Ruolo dell OIV nel processo di pianificazione Ruolo dell OIV nel processo di pianificazione Ruolo dell OIV nel processo di pianificazione Ruolo dell OIV nel processo di pianificazione Integrazione tra il processo di redazione del piano e la programmazione economicofinanziaria Integrazione tra il processo di redazione del piano e la programmazione economicofinanziaria Integrazione tra il processo di redazione del piano e la programmazione economicofinanziaria Integrazione tra il processo di redazione del piano e la programmazione economicofinanziaria Integrazione tra il processo di redazione del piano e la programmazione economicofinanziaria Integrazione tra il processo di redazione del piano e la programmazione economicofinanziaria L'OIV supporta l'ente camerale nel processo di avvio, attuazione, monitoraggio e controllo delle attività connesse alla gestione del Ciclo della Performance Qual è stato il contributo dell OIV al miglioramento del processo di redazione del Piano? I sistemi informatici sono adeguati a favorire l'integrazione tra i processi? Esiste una sequenza temporale dei processi tale da consentirne l integrazione? Il coordinamento tra i vari soggetti/uffici coinvolti nei due processi è stato adeguatamente attuato? Da diversi anni, anche prima dell'entrata in vigore del D.lgs 150/2009, il nucleo di valutazione ora Organismo Indipendente di Valutazione, svolge un ruolo attivo per il miglioramento continuo del processo di gestione del ciclo della performance e per la predisposizione dei documenti di programmazione dell'ente. Il processo di miglioramento continuo riguarda anche l'adozione del Piano della performance. Il servizio programmazione dell'ente partecipa alle riunioni ed incontri periodici con l'oiv, i dirigenti e con i referenti delle varie attività. Questi momenti di confronto hanno consolidato alcuni importanti ambiti del ciclo di gestione della performance quali: coerenza dello sviluppo della filiera strategica, livello di qualità degli indicatori di misurazione dei risultati, implementazione di un sistema informatico dedicato alla gestione delle attività di pianificazione, monitoraggio e controllo, maggiore integrazione tra i documenti di programmazione dell'ente. Nella gestione dei processi dell'ente si utilizzano diversi applicativi ma integrati tra di loro. Il sistema di contabilità scambia informazioni con il sistema di pianificazione strategica. Altri applicativi relativi all'erogazione di servizi (brevetti, registro imprese, protesti ) scambiano informazioni automatiche con l'applicativo dedicato alla pianificazione strategica. La sequenza temporale dei processi è dettagliatamente contenuta nel sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa e richiamata nel Piano della performance. Sì Sì, sempre Il processo di redazione del Piano della performance si inserisce in modo coerente ed integrato nel più ampio processo di programmazione economico-finanziaria dell'ente. La redazione del Piano della performance prende avvio con la redazione della Relazione previsionale e programmatica e prosegue integrandosi con i documenti di bilancio adotatti dall'organo di indirizzo politico-amministrativo, oltre che con l'adozione del Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio. 9

10 MONITORAGGIO DI PRIMO LIVELLO SULL'AVVIO DEL CICLO DELLA PERFORMANCE Integrazione tra il processo di redazione del piano e la programmazione economicofinanziaria Informazioni ulteriori sul processo E stato effettivamente implementato l eventuale modello di misurazione previsto nel sistema di misurazione e valutazione della performance? Sì Informazioni ulteriori sul processo 16.1 Il modello previsto nel Sistema di misurazione e valutazione della performance, basato sulla metodologia BSC è stato integrato con altre metodologie di controllo della performance quali il Project management. Si ricorda che nel corso del 2011 la Camera di Commercio di Varese ha sviluppato con il supporto metodologico di SDA Bocconi, nell'ambito di un laboratorio di sperimentazione coordinato da Unioncamere, un modello di gestione di ciclo della performance che, a seguito dei risultati positivi registrati e della conclusione del primo anno di sperimentazione, è stato adottato dall'ente. Informazioni ulteriori sul processo Informazioni ulteriori sul processo 16.2 Quali modalità di informazione, formazione e comunicazione sono state adottate o sono previste per garantire la massima diffusione e comprensione del Piano all interno ed all esterno dell Amministrazione? Incontri periodici con i dirigenti ed i referenti sullo stato avanzamento delle attività rispetto al Piano ( stakeholder interni). Pubblicazione sul sito del Piano e del monitoraggio intermedio, utilizzo canali di comunicazione istituzionali mirati (stakeholder esterni) Informazioni ulteriori sul processo Si fa riferimento a quanto riportato nella cella precedente Informazioni ulteriori sul processo 10

11 MONITORAGGIO DI PRIMO LIVELLO SULL'AVVIO DEL CICLO DELLA PERFORMANCE ALLEGATO 2: INFORMAZIONI DI SINTESI SUGLI OBIETTIVI STRATEGICI E OPERATIVI PRESENTI NEL PIANO DELLA PERFORMANCE N_Obiettivi 1 N. obiettivi tot. 10 N_Obiettivi 2 N. obiettivi con indicatori 10 N_Obiettivi 3 N. indicatori tot 40 N_Obiettivi 4 N. indicatori privi di formula di calcolo 0 N_Obiettivi 5 N. indicatori privi di target annuale 0 N_Obiettivi 6 N. obiettivi con risorse economico-finanziarie assegnate 10 N_Obiettivi 7 N. obiettivi con risorse umane assegnate 10 N_Obiettivi 8 N. obiettivi assegnati alle sedi territoriali N_Obiettivi 1 N. obiettivi tot. 113 N_Obiettivi 2 N. obiettivi con indicatori 113 N_Obiettivi 3 N. indicatori tot 113 N_Obiettivi 4 N. indicatori privi di formula di calcolo 0 N_Obiettivi 5 N. indicatori privi di target annuale 0 N_Obiettivi 6 N. obiettivi con risorse economico-finanziarie assegnate 113 N_Obiettivi 7 N. obiettivi con risorse umane assegnate 113 N_Obiettivi 8 N. obiettivi assegnati alle sedi territoriali Varese, 24 gennaio 2017 Organismo Indipendente di Valutazione Dott. Luigi Jemoli (F.to Jemoli) 11

12 12

13 13

14 14

15 15

16 16

17 17

18 18

19 19

20 20

21 21

22 22

CATEGORIA DOMANDA RISPOSTA OBIETTIVI STRATEGICI

CATEGORIA DOMANDA RISPOSTA OBIETTIVI STRATEGICI SCHEDA DI MONITORAGGIO ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE CATEGORIA DOMANDA RISPOSTA OBIETTIVI STRATEGICI Gli obiettivi sono pertinenti con la missione istituzionale, con le strategie e con le priorità

Dettagli

Un sistema flessibile di pianificazione e controllo: il progetto SIGEST

Un sistema flessibile di pianificazione e controllo: il progetto SIGEST Un sistema flessibile di pianificazione e controllo: il progetto SIGEST Ing. Ciro Esposito Dirigente Generale Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti La misura delle politiche: controllare la gestione

Dettagli

GESTIONE DELLE RISORSE Capitolo 6

GESTIONE DELLE RISORSE Capitolo 6 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE Le Aree/Servizi che operano nell'ambito del Sistema di gestione per la qualità del DSU Toscana sono identificate in un apposito organigramma, riportato nel capitolo

Dettagli

Relazione sul funzionamento complessivo del sistema di valutazione, trasparenza e integrità dei controlli interni e sull attestazione degli obblighi

Relazione sul funzionamento complessivo del sistema di valutazione, trasparenza e integrità dei controlli interni e sull attestazione degli obblighi Relazione sul funzionamento complessivo del sistema di valutazione, trasparenza e integrità dei controlli interni e sull attestazione degli obblighi relativi alla trasparenza e all integrità 1Presentazione

Dettagli

Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA

Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Prof. Guido CAPALDO Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM Come è stata costruita la metodologia Messa

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL PERSONALE

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL PERSONALE SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL PERSONALE Per l anno 2015 il sistema di misurazione e valutazione si consolida senza variazioni rispetto al 2014, recependo, tuttavia, quanto

Dettagli

RIF. CORSO: 2015-GG-39. Scheda progetto

RIF. CORSO: 2015-GG-39. Scheda progetto RIF. CORSO: 2015-GG-39 Scheda progetto FIGURA PROFESSIONALE Denominazione corso: TECNICO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Durata: 200 Descrizione della figura professionale: Il Tecnico

Dettagli

Allegato B - Il sistema dei Controlli interni

Allegato B - Il sistema dei Controlli interni Allegato B - Il sistema dei Controlli interni L evoluzione normativa sul sistema dei controlli interni negli enti locali ha trovato fondamento nel principio cardine dello sviluppo e del potenziamento dei

Dettagli

Agenzia ICE. Monitoraggio di primo livello di avvio del ciclo della performance per l anno 2014

Agenzia ICE. Monitoraggio di primo livello di avvio del ciclo della performance per l anno 2014 Agenzia ICE Monitoraggio di primo livello di avvio del ciclo della performance per l anno 2014 Allegati: 1 Scheda standard di monitoraggio 2 Informazioni di sintesi 1 Allegato 1: Scheda standard di monitoraggio

Dettagli

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Primi Orientamenti Comitato permanente di promozione del turismo in Italia Riunione del 13 gennaio 2016, Roma Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo

Dettagli

Prof. Elisabetta Cerbai Università degli Studi di Firenze Coordinatore NVA Sapienza. Messina, 10 Marzo 2016

Prof. Elisabetta Cerbai Università degli Studi di Firenze Coordinatore NVA Sapienza. Messina, 10 Marzo 2016 Prof. Elisabetta Cerbai Università degli Studi di Firenze Coordinatore NVA Sapienza Messina, 10 Marzo 2016 Dall indirizzo strategico alla programmazione integrata Il ruolo del Nucleo di Valutazione. Dall

Dettagli

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 14. TECNICO AGRICOLO. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 14. TECNICO AGRICOLO. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 14. TECNICO AGRICOLO Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai specializzati e agricoltori.

Dettagli

METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE In sede di adeguamento del Regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi al D.lgs. n. 150/2009, avvenuto con deliberazione G.C. n. 86/2010,

Dettagli

COMUNE DI CASTEL RITALDI. SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL PERSONALE DIPENDENTE (Sintesi)

COMUNE DI CASTEL RITALDI. SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL PERSONALE DIPENDENTE (Sintesi) COMUNE DI CASTEL RITALDI SERVIZIO PERSONALE AREA FINANZIARIA SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL PERSONALE DIPENDENTE (Sintesi) Il sistema vigente è previsto all art. 24 del Contratto

Dettagli

CURRICULUM VITAE. Informazioni personali

CURRICULUM VITAE. Informazioni personali CURRICULUM VITAE Informazioni personali Nome e Cognome Maria Vittoria Mussi Data di nascita 08/05/1960 Qualifica Collaboratore Amministrativo Professionale Esperto (cat. DS) Amministrazione Azienda Ospedaliera

Dettagli

Comune di Bardi Prov. Di Parma Piazza Vittoria, 1 43032 BARDI - Cod.Fisc. Partita IVA: 00486500341 Tel. 0525/71321 Fax: 0525/71044

Comune di Bardi Prov. Di Parma Piazza Vittoria, 1 43032 BARDI - Cod.Fisc. Partita IVA: 00486500341 Tel. 0525/71321 Fax: 0525/71044 Comune di Bardi Prov. Di Parma Piazza Vittoria, 1 43032 BARDI - Cod.Fisc. Partita IVA: 00486500341 Tel. 0525/71321 Fax: 0525/71044 RELAZIONE PERFORMENCE 2014 PREMESSA Il Comune di Bardi ha adeguato il

Dettagli

Sistema di misurazione e valutazione della performance individuale

Sistema di misurazione e valutazione della performance individuale Sistema di misurazione e valutazione della performance individuale Anno 2015 SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE (articolo 7 del decreto legislativo n. 150/2009) Le attuali

Dettagli

Il viaggio CAF in 9 step

Il viaggio CAF in 9 step Il viaggio CAF in 9 step Di che cosa parleremo: - i punti di attenzione sul processo di AV - le azioni da realizzare - gli strumenti - le caratteristiche di un buon RAV I punti di attenzione sul processo

Dettagli

STUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE

STUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE STUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE VISTA la legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modifiche ed integrazioni (legge quadro in materia di lavori pubblici) che, all art. 14, dispone

Dettagli

Diagnosi energetica o certificazione ISO 50001: saper scegliere consapevolmente

Diagnosi energetica o certificazione ISO 50001: saper scegliere consapevolmente Diagnosi energetica o certificazione ISO 50001: saper scegliere consapevolmente ENERGIA Da problema Ad opportunità STRUMENTI per ottimizzare i costi dell energia AUDIT ENERGETICO NORMA ISO 50001 Sistemi

Dettagli

3. Il bilancio di previsione

3. Il bilancio di previsione 3. Il bilancio di previsione Introduzione Il bilancio di previsione costituisce uno strumento che consente il governo responsabile a favore della comunità. Attraverso il bilancio di previsione viene rappresentato

Dettagli

Le aziende e la gestione delle risorse senior: AGeMap50+ e AGeMap50+ HealthCare

Le aziende e la gestione delle risorse senior: AGeMap50+ e AGeMap50+ HealthCare Convegno: LAVORO E FORMAZIONE PER TUTTE LE ETA Le aziende e la gestione delle risorse senior: AGeMap50+ e AGeMap50+ HealthCare Brescia, 11 maggio 2016 Benessere Organizzativo: di cosa si tratta? Definito

Dettagli

Piano strategico. dell'e. O. Ospedali Galliera

Piano strategico. dell'e. O. Ospedali Galliera Piano strategico dell'e. O. Ospedali Galliera 2006 2008 Struttura del Piano Strategico Missione e Visione Missione: Perseguire il miglioramento continuo delle prestazioni sanitarie attraverso l'utilizzo

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA PER GLI ANNI 2014-2016 (P.T.T.I.)

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA PER GLI ANNI 2014-2016 (P.T.T.I.) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA PER GLI ANNI 2014-2016 (P.T.T.I.) DELLA SOCIETA ACSEL S.p.A. Predisposto dal Responsabile per la Trasparenza Adottato dal Consiglio di Amministrazione

Dettagli

COMUNE DI SAN FEDELE INTELVI PROVINCIA DI COMO

COMUNE DI SAN FEDELE INTELVI PROVINCIA DI COMO COMUNE DI SAN FEDELE INTELVI PROVINCIA DI COMO L.go IV Novembre n. 8 CAP 228 - Cod. Fisc. 00601370133 Tel 031/830141-Fax 031/831742 e-mail:protocollo@comune.sanfedeleintelvi.co.it pec: comune.sanfedeleintelvi@pec.provincia.como.it

Dettagli

AZIENDA SPECIALE MULTISERVIZI RESCALDINA

AZIENDA SPECIALE MULTISERVIZI RESCALDINA AZIENDA SPECIALE MULTISERVIZI RESCALDINA REGOLAMENTO DI CONTABILITA E GESTIONE DELLE SPESE IN APPLICAZIONE DELL ART. 114 DEL D. LGS. N. 267/2000 E DELLO STATUTO DELL AZIENDA SPECILE MULTISERVIZI RESCALDINA

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Indice dei contenuti 1. INTRODUZIONE 3 2. AMBITI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA 4 2.1. Gli ambiti 4 2.2. Gli obiettivi

Dettagli

L OSSERVATORIO DELLE COMPETENZE DELLA DIRIGENZA: REVISIONE DEGLI STRUMENTI. Documento di sintesi

L OSSERVATORIO DELLE COMPETENZE DELLA DIRIGENZA: REVISIONE DEGLI STRUMENTI. Documento di sintesi Giunta Regionale Direzione Generale Centrale "Organizzazione, Personale, Sistemi Informativi e Telematica" L OSSERVATORIO DELLE COMPETENZE DELLA DIRIGENZA: REVISIONE DEGLI STRUMENTI Documento di sintesi

Dettagli

Il Piano della Performance in una logica integrata di pianificazione e programmazione

Il Piano della Performance in una logica integrata di pianificazione e programmazione Il Piano della Performance in una logica integrata di pianificazione e programmazione Daniela Dattola I principali documenti di programmazione Piano Strategico Programma triennale di cui alla L. 43/2005

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 e successive modificazioni; VISTO il decreto-legge 9 maggio 2003 n. 105, convertito dalla legge 11 luglio 2003 n. 170, nel seguito denominata legge,

Dettagli

CAPITOLO 2 IL PROCESSO DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO PER LO STUDIO COMMERCIALE di Andrea Stefani 15

CAPITOLO 2 IL PROCESSO DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO PER LO STUDIO COMMERCIALE di Andrea Stefani 15 ANALISI Parte prima Organizzazione e programmazione nello studio professionale CAPITOLO 1 RIORGANIZZARE LO STUDIO COMMERCIALE SECONDO IL MODELLO VISION 2000 di Michele D Agnolo 11 CAPITOLO 2 IL PROCESSO

Dettagli

Relazione sulla Performance aziendale Anno 2012

Relazione sulla Performance aziendale Anno 2012 Relazione sulla Performance aziendale Anno 2012 1 In data 10/05/2012, con deliberazione n. 402, l Azienda Ospedaliera San Paolo di Milano ha adottato il Piano della Performance per il triennio 2012 2014,

Dettagli

TITOLO V LA PROGRAMMAZIONE LA GESTIONE - IL CONTROLLO. Art. 86 - I contratti di fornitura di beni e servizi

TITOLO V LA PROGRAMMAZIONE LA GESTIONE - IL CONTROLLO. Art. 86 - I contratti di fornitura di beni e servizi TITOLO V LA PROGRAMMAZIONE LA GESTIONE - IL CONTROLLO Art. 86 Art. 87 Art. 88 Art. 89 Art. 90 Art. 91 Art. 92 Art. 93 I contratti di fornitura di beni e servizi La gestione delle risorse tecnologiche La

Dettagli

PG-SGSL 03 Definizione degli obiettivi e dei programmi

PG-SGSL 03 Definizione degli obiettivi e dei programmi Redatta da Data Firma RSPP Verificata da Emissione autorizzata da DL / DG Aggiornamenti e Revisioni Revisione n Oggetto Data 1.0 Prima Stesura 15 aprile 2015 L'originale firmato del documento e la copia

Dettagli

FORMULARIO DESCRITTIVO DEI LABORATORI TERRITORIALI (LT) DI EDUCAZIONE AMBIENTALE DELLA RETE INFEA REGIONE CALABRIA

FORMULARIO DESCRITTIVO DEI LABORATORI TERRITORIALI (LT) DI EDUCAZIONE AMBIENTALE DELLA RETE INFEA REGIONE CALABRIA All. 2 REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO POLITICHE DELL'AMBIENTE FORMULARIO DESCRITTIVO DEI LABORATORI TERRITORIALI (LT) DI EDUCAZIONE AMBIENTALE DELLA RETE INFEA REGIONE CALABRIA LT: Provincia di : Referente

Dettagli

Il CSI Piemonte ed il riuso tra enti della pubblica amministrazione

Il CSI Piemonte ed il riuso tra enti della pubblica amministrazione Il CSI Piemonte ed il riuso tra enti della pubblica amministrazione Incontro con la Regione Siciliana Francesco Pirastu Direzione Commerciale Nazionale Torino, 18/05/2012 Il CSI Piemonte 18/05/2012 2 CSI-Piemonte

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL CONSORZIO SISTEMA BIBLIOTECARIO NORD-OVEST

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL CONSORZIO SISTEMA BIBLIOTECARIO NORD-OVEST REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL CONSORZIO SISTEMA BIBLIOTECARIO NORD-OVEST Approvato dal Consiglio d Amministrazione con delibera nr. 10 del 10 dicembre 2008 Modificato con Delibera CDA nr 3 del 7 aprile

Dettagli

Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (PNire)

Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (PNire) Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Dipartimento per le Infrastrutture, i Sistemi Informativi e Statistici Direzione Generale per lo Sviluppo del territorio, la programmazione ed i progetti

Dettagli

PIANO D AZIONE PER LA COESIONE Servizi di cura per anziani non autosufficienti e per la prima infanzia

PIANO D AZIONE PER LA COESIONE Servizi di cura per anziani non autosufficienti e per la prima infanzia PIANO D AZIONE PER LA COESIONE Servizi di cura per anziani non autosufficienti e per la prima infanzia Linee guida e Formulari per gli Ambiti territoriali della Regione Puglia Il Programma servizi di cura

Dettagli

(art.3 comma 1 lett. c) e f) e art.10 L. 376/2000) INVITO ALLA PRESENTAZIONE DI PROGETTI 1. FINALITÀ E CARATTERISTICHE GENERALI

(art.3 comma 1 lett. c) e f) e art.10 L. 376/2000) INVITO ALLA PRESENTAZIONE DI PROGETTI 1. FINALITÀ E CARATTERISTICHE GENERALI Programma di ricerca e di formazione/informazione 2014 sui farmaci, sulle sostanze e pratiche mediche utilizzabili a fini di doping e per la tutela della salute nelle attività sportive (art.3 comma 1 lett.

Dettagli

Fondazione Museo di Storia della Medicina e della Salute in Padova

Fondazione Museo di Storia della Medicina e della Salute in Padova Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2015-2017 Premesse La, nasce nel 2008, e si configura quale di ente di diritto privato in controllo pubblico in quanto costituita dalla Regione del

Dettagli

Monitoraggio di primo livello di avvio del ciclo della performance per l anno 2015

Monitoraggio di primo livello di avvio del ciclo della performance per l anno 2015 Organismo Indipendente di Valutazione Sede, 03.04.2015 Pr. 88 PRESIDENTE Dott. Riccardo Maria Monti DIRETTORE GENERALE Dott. Roberto Luongo E,p.c.: Presidenza Direzione Generale Dott. Gianpaolo Bruno Dott.

Dettagli

CARTA DELLA QUALITÀ DELL OFFERTA FORMATIVA REV. 02

CARTA DELLA QUALITÀ DELL OFFERTA FORMATIVA REV. 02 CARTA DELLA QUALITÀ DELL OFFERTA FORMATIVA REV. 02 La presente Carta della Qualità ha lo scopo di esplicitare e comunicare ai committenti, ai beneficiari ed agli operatori coinvolti, gli impegni che Phidia

Dettagli

Progetto formativo e di orientamento DoteComune. Comune di: CREMA. Durata:12 mesi

Progetto formativo e di orientamento DoteComune. Comune di: CREMA. Durata:12 mesi Progetto formativo e di orientamento DoteComune Comune di: CREMA Durata:12 mesi Obiettivi e modalità di svolgimento del tirocinio: 1. Sintetica presentazione di contesto e finalità del progetto Il contesto

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E PER L INTEGRITA (P.T.T.I.) triennio 2014-2016

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E PER L INTEGRITA (P.T.T.I.) triennio 2014-2016 AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL AMBIENTE DELLA VALLE D AOSTA Indice PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E PER L INTEGRITA (P.T.T.I.) triennio 2014-2016 1) Introduzione 2) Normativa di riferimento

Dettagli

CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI

CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI Allegato Verb 2 del 5/5/2016 CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI PREREQUISITI - contratto a tempo indeterminato; - assenza di azioni disciplinari con sanzioni erogate nel corso dell a.s.

Dettagli

Application Management: baseline on demand

Application Management: baseline on demand Application Management: baseline on demand Tiziano Salmi Milano, 10 febbario 2010 www.eni.it Architecture & Applicazione Solutions Assicurare la valutazione, la progettazione, la realizzazione e l'integrazione

Dettagli

DOCUMENTI PO FORMAZIONE PER SVILUPPO SITO P.I.T. SAPALP

DOCUMENTI PO FORMAZIONE PER SVILUPPO SITO P.I.T. SAPALP DOCUMENTI PO FORMAZIONE PER SVILUPPO SITO P.I.T. SAPALP Progetto INTERREG - P.O. Formazione partecipata: Saper imparare a vivere sostenibile id. 13773993 Pagina 1 di 5 P.I.T SAPALP - Progetto P.O. Formazione

Dettagli

FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Codice fiscale De Socio Fulvio DSCFLV73P26A509E ESPERIENZA LAVORATIVA Famiglia professionale Profilo professionale 11/2009 - in corso

Dettagli

PROGRAMMA ATTUAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ NELLE STRUTTURE SANITARIE CORSO RIVOLTO AL PERSONALE INTERNO AL POLICLINICO TOR VERGATA

PROGRAMMA ATTUAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ NELLE STRUTTURE SANITARIE CORSO RIVOLTO AL PERSONALE INTERNO AL POLICLINICO TOR VERGATA PROGRAMMA ATTUAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ NELLE STRUTTURE SANITARIE CORSO RIVOLTO AL PERSONALE INTERNO AL POLICLINICO TOR VERGATA MODULO 1 (4 ORE) MODULO 2 (8 ORE) MODULO 3 (4 ORE)

Dettagli

INDICE. Premessa. Capo I: Misurazione e valutazione della performance

INDICE. Premessa. Capo I: Misurazione e valutazione della performance Pagina 1 COMUNE DI PIETRAMELARA Provincia di Caserta Regolamento di disciplina della misurazione, valutazione e trasparenza della performance (in attuazione del Decreto Legislativo 7.1.9 n. 1 Attuazione

Dettagli

Allegato 2. Modalità di presentazione dei progetti strutturanti in materia di 'internazionalizzazione responsabile'

Allegato 2. Modalità di presentazione dei progetti strutturanti in materia di 'internazionalizzazione responsabile' Allegato 2 Modalità di presentazione dei progetti strutturanti in materia di 'internazionalizzazione responsabile' 1.Contenuto I progetti 'strutturanti' sono progetti indirizzati a favorire l'attività

Dettagli

Art. 9. Acquisizione di beni e servizi attraverso soggetti aggregatori e prezzi di riferimento

Art. 9. Acquisizione di beni e servizi attraverso soggetti aggregatori e prezzi di riferimento TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 24 aprile 2014, n. 66 Testo del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66 (in Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 95 del 24 aprile 2014), coordinato con la legge di conversione

Dettagli

(INAIL 10 dicembre 2003) La qualità della postazione di lavoro come requisito dei processi di e-government. Ing. Claudio Manganelli Componente CNIPA

(INAIL 10 dicembre 2003) La qualità della postazione di lavoro come requisito dei processi di e-government. Ing. Claudio Manganelli Componente CNIPA Ciclo di convegni di studio CNIPA Dalla informatizzazione alla innovazione 2 convegno: La qualità della postazione di lavoro informatizzata del dipendente pubblico (INAIL 10 dicembre 2003) La qualità della

Dettagli

COMUNE DI MILETO Prov. di VIBO VALENTIA

COMUNE DI MILETO Prov. di VIBO VALENTIA COMUNE DI MILETO Prov. di VIBO VALENTIA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con Delibera della C.S. n. 8 del 19.2.2013 ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE Dott. Vincenzo

Dettagli

FORUM DELLE ASSICURAZIONI COME SOSTENERE I COSTI DI UNA SOCIETÀ DI BROKERAGGIO: MODELLI ORGANIZZATIVI E SOLUZIONI GESTIONALI MILANO 1 OTTOBRE 2008

FORUM DELLE ASSICURAZIONI COME SOSTENERE I COSTI DI UNA SOCIETÀ DI BROKERAGGIO: MODELLI ORGANIZZATIVI E SOLUZIONI GESTIONALI MILANO 1 OTTOBRE 2008 FORUM DELLE ASSICURAZIONI COME SOSTENERE I COSTI DI UNA SOCIETÀ DI BROKERAGGIO: MODELLI ORGANIZZATIVI E SOLUZIONI GESTIONALI MILANO 1 OTTOBRE 2008 IL PERCORSO Premessa; Organizzazione e qualità; Controllo

Dettagli

I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014

I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014 Per una migliore qualità della vita I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014 Alessandro Ficarazzo Certiquality 12 febbraio 2015 QUALITY ENVIRONMENT

Dettagli

L'esperienza del Progetto Laboratorio FIASO Sviluppo e tutela del benessere e della salute organizzativa nelle Aziende Sanitarie.

L'esperienza del Progetto Laboratorio FIASO Sviluppo e tutela del benessere e della salute organizzativa nelle Aziende Sanitarie. Economia relazionale e sviluppo del potenziale umano. Quale futuro per gli operatori delle moderne Aziende Sanitarie in epoca di crisi? L'esperienza del Progetto Laboratorio FIASO Sviluppo e tutela del

Dettagli

PROVINCIA DI SONDRIO

PROVINCIA DI SONDRIO PROVINCIA DI SONDRIO PIANO DI INFORMATIZZAZIONE DELLE PROCEDURE PER LA PRRESENTAZIONE DI ISTANZE, DICHIARAZIONI E SEGNALAZIONI ONLINE INTRODUZIONE Entro febbraio 2015 le pubbliche amministrazioni (PA)

Dettagli

POR CALABRIA FESR 2007/2013

POR CALABRIA FESR 2007/2013 UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA POR CALABRIA FESR 2007/2013 (CCI N 2007 IT 161 PO 008) Decisione della Commissione Europea C (2007) 6322 del 7 dicembre 2007 ASSE VII SISTEMI PRODUTTIVI

Dettagli

GOVERNO CENTRALE. Presenza ai tavoli istituzionali per garantire forza ed efficacia dell azione politica e tecnica

GOVERNO CENTRALE. Presenza ai tavoli istituzionali per garantire forza ed efficacia dell azione politica e tecnica PRESENTAZIONE ASSOCIAZIONE ITALIANA CONFINDUSTRIA ALBERGHI al servizio dei propri ASSOCIATI RAPPRESENTANZA Interlocuzione a livello istituzionale nazionale GOVERNO CENTRALE MIBACT MINISTERI, ENTI, INVESTITORI,

Dettagli

----------------------------- SISTEMA DI VALUTAZIONE INTEGRATO per la Dirigenza Medica, Sanitaria, Professionale, Tecnica e Amministrativa.

----------------------------- SISTEMA DI VALUTAZIONE INTEGRATO per la Dirigenza Medica, Sanitaria, Professionale, Tecnica e Amministrativa. Servizio Sanitario Nazionale Regione Umbria Direzione per l Amministrazione del Personale Ufficio Relazioni Sindacali ----------------------------- SISTEMA DI VALUTAZIONE INTEGRATO per la Dirigenza Medica,

Dettagli

Corso di REVISIONE AZIENDALE

Corso di REVISIONE AZIENDALE Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-1 Corso di REVISIONE AZIENDALE - Modulo VI - Prof. Fabio Fortuna ffortuna@unich.it Anno accademico 2004- Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-2 La revisione gestionale

Dettagli

con pillole di cultura TIPO DI PROGETTO Progetto sperimentale di promozione della salute AREA TEMATICA Stili di vita DATI GENERALI DEL PROGETTO

con pillole di cultura TIPO DI PROGETTO Progetto sperimentale di promozione della salute AREA TEMATICA Stili di vita DATI GENERALI DEL PROGETTO con pillole di cultura TIPO DI PROGETTO Progetto sperimentale di promozione della salute AREA TEMATICA Stili di vita DATI GENERALI DEL PROGETTO Soggetto attuatore Gruppo Salute è Benessere Quartiere 4

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEL PIANO DELLA PERFORMANCE

LA VALUTAZIONE DEL PIANO DELLA PERFORMANCE Settembre 2011 LA VALUTAZIONE DEL PIANO DELLA PERFORMANCE ENTE PARCO NAZIONALE - Il presente documento mostra un quadro sintetico relativo alla analisi dei Piani della performance di tutte le Amministrazioni

Dettagli

Performance management e PA italiana: un salto troppo in alto?

Performance management e PA italiana: un salto troppo in alto? La valutazione delle performance Performance management e PA italiana: un salto troppo in alto? Davide Galli Università Cattolica del Sacro Cuore 29.05.2014 Lucidi a cura di Davide Galli Perché darsi una

Dettagli

DI SEGUITO N. 4 POSIZIONI

DI SEGUITO N. 4 POSIZIONI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA PORTE APERTE ALLE IMPRESE 2011 Porte Aperte alle Imprese - Scheda Offerta Stage/Lavoro DI SEGUITO N. 4 POSIZIONI Per tali posizioni l azienda non effettuerà colloqui a Porte

Dettagli

Gruppo di esperti Rete. Roberto D Auria, Pasquale Costantino, Pierpaolo Iannone, Mario Guido, Antonio Mazzei, Elisabetta Savarese

Gruppo di esperti Rete. Roberto D Auria, Pasquale Costantino, Pierpaolo Iannone, Mario Guido, Antonio Mazzei, Elisabetta Savarese Servizio on line per la costruzione, l elaborazione e la valutazione dei business plan delle imprese per le misure di investimento previste nei Piani di sviluppo rurale 2007-20132013 Gruppo di esperti

Dettagli

Metodologia per la valutazione della Prestazione dei Dirigenti / Personale Responsabile di Unità Organizzativa in posizione di autonomia

Metodologia per la valutazione della Prestazione dei Dirigenti / Personale Responsabile di Unità Organizzativa in posizione di autonomia Metodologia per la valutazione della Prestazione dei Dirigenti / Personale Responsabile di Unità Organizzativa in posizione di autonomia Obiettivi della valutazione Il sistema di valutazione delle prestazioni

Dettagli

Centro Diurno Disabili Rugiada del Comune di Calolziocorte

Centro Diurno Disabili Rugiada del Comune di Calolziocorte Centro Diurno Disabili Rugiada del Comune di Calolziocorte Indagine di gradimento Anno 2015 A cura di Àncora Servizi 1 Premessa metodologica Àncora Servizi, in collaborazione con il Comune di Calolziocorte,

Dettagli

DIREZIONE GENERALE. Il sistema di misurazione e valutazione della performance del Politecnico di Milano

DIREZIONE GENERALE. Il sistema di misurazione e valutazione della performance del Politecnico di Milano DIREZIONE GENERALE Il sistema di misurazione e valutazione della performance del Politecnico di Milano IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DEL POLITECNICO DI MILANO SOMMARIO Presentazione

Dettagli

Società di Consulenza e Formazione Aziendale. Carta della Qualità. SINT Formazione

Società di Consulenza e Formazione Aziendale. Carta della Qualità. SINT Formazione Carta della Qualità Gli altri servizi SINT... SINT Formazione Sistemi di gestione per la qualità IS0 9001/17025, l ambiente 14001/ EMAS, la sicurezza OHSAS 18001/Dlgs81, ISO 3834/1090, Consulenza per la

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE E AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS ASSOCIAZIONE AUSER VOLONTARIATO STELLA & TAGLIAMENTO ASSOCIAZIONE FRATERNITA DI

Dettagli

Codice Piano AVT/094/14 Avviso 4/2014

Codice Piano AVT/094/14 Avviso 4/2014 Organismo formativo accreditato presso la Regione Puglia D.D.729/14 DIFFUSIONE DEI RISULTATI Piano Formativo Codice Piano AVT/094/14 Avviso 4/2014 RICERCA / ORIENTAMENTO / CONSULENZA / FORMAZIONE AL LAVORO

Dettagli

Syllabus Start rev. 1.03

Syllabus Start rev. 1.03 Syllabus Start rev. 1.03 Modulo 1 Concetti di base della qualità e della soddisfazione del cliente Il seguente Syllabus è relativo al Modulo 1 di EQDL Start, Concetti di base della qualità e della soddisfazione

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING ISTITUTO COMPRENSIVO Emanuele Falcetti Apice (Benevento) a. s. 2009/2010 MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente

Dettagli

Curriculum Vitae Europass

Curriculum Vitae Europass Curriculum Vitae Europass Informazioni personali Cognome/ Nome Indirizzo Via Giovanni Gaida 19, CAP 10012 Bollengo (TO) Telefono/cellulare 0125/252644-3400006394 Fax 0125/252620 E-mail ngagliardo@cna-to.it

Dettagli

PROGETTO DI LEGGE IN MATERIA DI SPETTACOLO PROPOSTA DI ARTICOLATO. Art. 1 Finalità

PROGETTO DI LEGGE IN MATERIA DI SPETTACOLO PROPOSTA DI ARTICOLATO. Art. 1 Finalità PROGETTO DI LEGGE IN MATERIA DI SPETTACOLO PROPOSTA DI ARTICOLATO Art. 1 Finalità 1 - La Regione Lombardia riconosce lo Spettacolo, nelle sue diverse articolazioni di generi e settori, componente fondamentale,

Dettagli

L applicazione del SISTEMA di GESTIONE per la QUALITA ISO 9001:2000 nella Provincia di Forlì-Cesena

L applicazione del SISTEMA di GESTIONE per la QUALITA ISO 9001:2000 nella Provincia di Forlì-Cesena L applicazione del SISTEMA di GESTIONE per la QUALITA ISO 9001:2000 nella Provincia di Forlì-Cesena Febbraio 2006 Barbara Ballardini Responsabile Gestione Qualità ITER PROVINCIA DI FORLI -CESENA 1) APRILE

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA. Classe 3 ATI A.S. 2015/2016

PIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA. Classe 3 ATI A.S. 2015/2016 Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Ettore Majorana 24068 SERIATE (BG) Via Partigiani 1 Tel 035 297612 Fax 035301672 Cod. Mecc. BGISO1700A Cod.Fisc. 95028420164 Md CDC 49_1 - Piano di Lavoro Annuale

Dettagli

COMUNE DI GARBAGNATE MONASTERO PROVINCIA DI LECCO

COMUNE DI GARBAGNATE MONASTERO PROVINCIA DI LECCO COMUNE DI GARBAGNATE MONASTERO PROVINCIA DI LECCO ORIGINALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 135 REG. DELIBERE DEL 28-12-12 N.... REG. PUBBLICAZIONI Oggetto: ESAME ED APPROVAZIONE PIANO DELLE PERFORMANCE

Dettagli

PROVINCIA DI PRATO DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DELL AREA: Area Istruzione, Formazione, Lavoro, Sviluppo Economico e Servizi.

PROVINCIA DI PRATO DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DELL AREA: Area Istruzione, Formazione, Lavoro, Sviluppo Economico e Servizi. Registro generale n. 2999 del 26/10/2015 Determina senza Impegno di spesa DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DELL AREA: Area Istruzione, Formazione, Lavoro, Sviluppo Economico e Servizi Servizio Cultura Oggetto

Dettagli

Corso destinato agli Incaricati per i Sistemi di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001:2004 PROGRAMMA DEL CORSO 24 ORE

Corso destinato agli Incaricati per i Sistemi di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001:2004 PROGRAMMA DEL CORSO 24 ORE Corso destinato agli Incaricati per i Sistemi di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001:2004 PROGRAMMA DEL CORSO 24 ORE Responsabile del progetto formativo: Dott. Ing. Antonio Razionale Tutor: Dott. Ing.

Dettagli

P26 Valutazione e controllo strategico della formazione professionale

P26 Valutazione e controllo strategico della formazione professionale P26 Valutazione e controllo strategico della formazione professionale Responsabile processo: Dirigente responsabile Unità complessa per la valutazione e controllo strategico della formazione professionale

Dettagli

Piano delle Performance

Piano delle Performance Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena Bilancio di Previsione 2011 Bilancio Pluriennale 2011 / 2013 Piano delle Performance *** Documento sulla compatibilità del sistema di programmazione,

Dettagli

COMUNE DI COGOLETO Provincia di Genova Via Rati 66 Tel. 010/91701 Fax 010/9170225 C.F. 80007570106 P.I. 00845470103

COMUNE DI COGOLETO Provincia di Genova Via Rati 66 Tel. 010/91701 Fax 010/9170225 C.F. 80007570106 P.I. 00845470103 COMUNE DI COGOLETO Provincia di Genova Via Rati 66 Tel. 010/91701 Fax 010/9170225 C.F. 80007570106 P.I. 00845470103 BANDO PUBBLICO PER LA REALIZZAZIONE DI MANIFESTAZIONI ED INIZIATIVE DA PARTE DI ENTI,

Dettagli

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE LAZIO, con sede e domicilio legale in Roma, viale Cristoforo Colombo.., C.F.., rappresentata dal Presidente della Regione.. Nato a il E L AGENZIA SPAZIALE EUROPEA

Dettagli

INDICE. PREMESSA pag. 3. I CONTENUTI DEL PROGRAMMA pag. 3-4. I SOGGETTI COINVOLTI NELL ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA pag. 4

INDICE. PREMESSA pag. 3. I CONTENUTI DEL PROGRAMMA pag. 3-4. I SOGGETTI COINVOLTI NELL ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA pag. 4 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITÀ DEL COMUNE DI BUSTO ARSIZIO PER IL TRIENNIO 2016-2018 1 INDICE PREMESSA pag. 3 I CONTENUTI DEL PROGRAMMA pag. 3-4 I SOGGETTI COINVOLTI NELL ATTUAZIONE

Dettagli

IL SISTEMA QUALITA DEL COMUNE DI MODENA LE ATTIVITA REALIZZATE DAL 2009 AL 2014

IL SISTEMA QUALITA DEL COMUNE DI MODENA LE ATTIVITA REALIZZATE DAL 2009 AL 2014 IL SISTEMA QUALITA DEL COMUNE DI MODENA LE ATTIVITA REALIZZATE DAL 2009 AL 2014 Dott.ssa Daniela Migliozzi Resp.le ufficio organizzazione, formazione e qualità GIUGNO 2014 1 IL SISTEMA QUALITA DEL COMUNE

Dettagli

PERCORSO DI TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA IeFP - ISIS MAMOLI BERGAMO

PERCORSO DI TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA IeFP - ISIS MAMOLI BERGAMO PERCORSO DI TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA IeFP - ISIS MAMOLI BERGAMO AMBITO COMPETENZE DI BASE N. Abilità del triennio 1A Comprendere testi di diversa tipologia e complessità N.1

Dettagli

Art. 1 Premessa. Art. 2 Obiettivi del Programma

Art. 1 Premessa. Art. 2 Obiettivi del Programma COMUNE DI ELVA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2015-2017 (ART. 10 DEL DECRETO LEGISLATIVO 14 MARZO 2013 N. 33) APPROVATO CON DELIBERA SINDACALE N. 1 DEL 30/01/2015 Art. 1 Premessa

Dettagli

Obiettivi di accessibilità per l anno 2015

Obiettivi di accessibilità per l anno 2015 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL MOLISE Obiettivi di accessibilità per l anno 2015 Redatto ai sensi dell articolo 9, comma 7 del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179. Redatto il 31/03/2015 1 SOMMARIO Obiettivi

Dettagli

sito web istitutocomprensivosantambrogio.gov.it Prot. 3686/A22 Sant Ambrogio di Torino, 30/10/2015 ATTI ALBO

sito web istitutocomprensivosantambrogio.gov.it Prot. 3686/A22 Sant Ambrogio di Torino, 30/10/2015 ATTI ALBO ISTITUTO COMPRENSIVO SANT'AMBROGIO DI TORINO VIA I MAGGIO 13-10057 SANT'AMBROGIO DI TORINO TEL. 011 939137 - C.F. 95565850013 e-mail TOIC823004@istruzione.it posta certificata TOIC823004@PEC.ISTRUZIONE.IT

Dettagli

Interventi attivati presso il Tribunale di Messina:

Interventi attivati presso il Tribunale di Messina: Rafforzamento delle capacità d azione delle Autorità per l Amministrazione della Giustizia della Regione Siciliana Tribunale di Messina Tribunale di Palermo Programma Operativo Regionale 2007/2013 del

Dettagli

INVALSI 2015 Rilevazioni Nazionali degli apprendimenti Analisi, riflessioni, formazione

INVALSI 2015 Rilevazioni Nazionali degli apprendimenti Analisi, riflessioni, formazione INVALSI 2015 Rilevazioni Nazionali degli apprendimenti Analisi, riflessioni, formazione PREMESSA Il M.I.U.R. ha fornito una anticipazione dei risultati delle prove INVALSI 2015 mediante la loro presentazione,

Dettagli

Gara n. 4139. Servizi informatici per la manutenzione ordinaria ed evolutiva delle applicazioni informatiche del GSE. SINTESI DELL APPALTO

Gara n. 4139. Servizi informatici per la manutenzione ordinaria ed evolutiva delle applicazioni informatiche del GSE. SINTESI DELL APPALTO Gara n. 4139 Servizi informatici per la manutenzione ordinaria ed evolutiva delle applicazioni informatiche del GSE. SINTESI DELL APPALTO Pagina 1 di 6 1. Premessa Il Gestore dei Servizi Energetici - GSE

Dettagli

Deliberazione n. 142

Deliberazione n. 142 Protocollo RC n. 6469/09 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA COMUNALE (SEDUTA DEL 7 MAGGIO 2009) L anno duemilanove, il giorno di giovedì sette del mese di maggio, alle ore 15,45, nella

Dettagli

Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino. Deliberazione n. 324 del 22/05/2014

Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino. Deliberazione n. 324 del 22/05/2014 Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino Deliberazione n. 324 del 22/05/2014 OGGETTO: OBIETTIVI AZIENDALI E SPECIFICI ALLE STRUTTURE AMMINISTRATIVE E DI STAFF A.O. ORDINE MAURIZIANO DI TORINO PER

Dettagli

Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti

Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti Regione Piemonte Settore Sanità IRES Piemonte Nucleo Edilizia Sanitaria

Dettagli