Prevenzione generale delle malattie infettive

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Prevenzione generale delle malattie infettive"

Transcript

1 Prevenzione generale delle malattie infettive cos è la prevenzione la sorveglianza epidemiologica l indagine epidemiologica isolamento e contumacia disinfezione e sterilizzazione

2 Prevenzione: definizioni Prevenzione primaria obiettivo: mantenere lo stato di salute strumenti: educazione sanitaria, vaccinazioni, bonifica ambientale, ecc. Prevenzione secondaria obiettivo: limitare il danno di patologie già insorte, ma clinicamente non manifeste strumenti: diagnosi precoce, screening Prevenzione terziaria obiettivo: limitare i danni legati alle sequele delle malattie strumenti: tecniche riabilitative

3 Prevenzione primaria delle malattie infettive Strumenti aspecifici o poco specifici sorveglianza epidemiologica educazione sanitaria bonifica ambientale disinfezione e sterilizzazione Strumenti specifici immunoprofilassi chemioprofilassi

4 Sorveglianza epidemiologica: definizione La sorveglianza è l'osservazione continua della distribuzione e dell'andamento dell'incidenza di una malattia in una popolazione attraverso la raccolta sistematica, l'analisi e la valutazione dei dati di morbosità, di mortalità e di altri dati rilevanti, oltre alla divulgazione delle informazioni a tutti coloro che hanno contribuito al sistema e a tutti coloro che devono esserne a conoscenza

5 Elementi di un sistema di sorveglianza Raccolta sistematica dei dati Analisi ed interpretazione Diffusione tempestiva dei risultati

6 La piramide della sorveglianza casi notificati al sistema casi che si rivolgono al SSN casi sintomatici infezioni accertate totale infezioni

7 Il morbillo in Puglia nel periodo 1989/2000 dati raccolti attraverso il sistema passivo di sorveglianza (notifica)

8 Il morbillo in Puglia nel periodo 1989/2000 andamento dei casi ipotizzando un livello costante di sottonotifica pari a 1:

9 Il morbillo in Puglia nel periodo 1989/2000 andamento dei casi ipotizzando un livello di sottonotifica pari a 1:6 nei periodi epidemici e a 1:10 nei periodi interepidemici

10 Distribuzione per età dei casi di epatite A in Puglia /97 30,0% 25,0% 20,0% ,0% 10,0% 5,0% 0,0% E+ INC >80% delle notifiche riguarda casi ospedalizzati

11 AIDS: distribuzione dei casi in Italia per anno di diagnosi

12 Le mappe dei punti

13 Le mappe dei punti

14 Le mappe dei punti

15 Le mappe dei punti

16 Le mappe dei punti

17 La notifica delle malattie infettive in Italia Decreto Ministeriale 15 dicembre 1990 Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive permane l'obbligo di notifica, da parte del medico, di tutti i casi di malattie diffusive pericolose per la salute pubblica; le unità sanitarie locali, a loro volta, sono tenute a comunicare le informazioni, ricevute dai medici, secondo le modalità di cui all'allegato medico > ASL > Regione/OER > Ministero della Sanità/ISS

18 Classe I Malattie per le quali si richiede segnalazione immediata o perché soggette al Regolamento sanitario internazionale o perché rivestono particolare interesse 1) colera; 2) febbre gialla; 3) febbre ricorrente epidemica; 4) febbri emorragiche virali (febbre di Lassa, Marburg, Ebola); 5) peste; 6) poliomielite; 7) tifo esantematico; 8) botulismo; 9) difterite; 10) influenza con isolamento virale; 11) rabbia; 12) tetano; 13) trichinosi segnalazione alla ASL entro 12h anche al solo sospetto

19 Classe II Malattie rilevanti perché ad elevata frequenza e/o passibili di interventi di controllo 14) blenorragia; 27) meningite ed encefalite acuta virale; 15) brucellosi; 28) meningite meningococcica; 16) diarree infettive non da salmonelle; 29) morbillo; 17) epatite virale A; 30) parotite; 18) epatite virale B; 31) pertosse; 19) epatite virale NANB; 32) rickettsiosi diversa da tifo esantematico; 20) epatite virale non specificata; 33) rosolia; 21) febbre tifoide; 34) salmonellosi non tifoidee; 22) legionellosi; 35) scarlattina; 23) leishmaniosi cutanea; 36) sifilide; 24) leishmaniosi viscerale; 37) tularemia; 25) leptospirosi; 38) varicella 26) listeriosi; segnalazione alla ASL entro due giorni dalla osservazione del caso

20 Classe III Malattie per le quali sono richieste particolari documentazioni 39) AIDS; 40) lebbra; 41) malaria; 42) micobatteriosi non tubercolare; 43) tubercolosi flussi di notifica differenziati

21 Classe IV Malattie per le quali alla segnalazione del singolo caso da parte del medico deve seguire la segnalazione dell'unità sanitaria locale solo quando si verificano focolai epidemici 44) dermatofitosi (tigna); 45) infezioni, tossinfezioni ed infestazioni di origine alimentare; 46) pediculosi; 47) scabbia segnalazione da medico a ASL entro 24 ore

22 Classe V Malattie infettive e diffusive notificate all'unità sanitaria locale e non comprese nelle classi precedenti, zoonosi indicate dal regolamento di polizia veterinaria di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320, e non precedentemente menzionato per queste malattie le ASL compilano un riepilogo a fine anno

23 L indagine epidemiologica e gli accertamenti di laboratorio Obiettivi: individuare la fonte dell infezione evitare il propagarsi o il ripetersi dell epidemia individuare l agente eziologico Strumenti metodi di epidemiologia descrittiva metodi di epidemiologia analitica indagini laboratoristiche su campioni opportunamente raccolti

24 Isolamento Separazione di un soggetto affetto da una patologia infettiva contagiosa da tutte le altre persone, ad eccezione del personale sanitario di assistenza L isolamento deve essere mantenuto per il periodo di effettiva contagiosità del malato Previsto per malattie quali difterite, meningite meningococcica, tubercolosi, febbri emorragiche, ecc.

25 Isolamento stretto si applica in caso di agenti altamente infettivi o molto virulenti che possono essere trasmessi per via aerea o per contatto diretto. E richiesta una stanza separata per il paziente (pazienti con la stessa patologia possono essere ospitati nella stessa stanza), con sistema di ventilazione a pressione negativa, possibilmente dotata di anticamera, e con porte con chiusura a tenuta, nonché l uso di mezzi di barriera ed indumenti protettivi, comprese le maschere dotate di respiratori, per tutte le persone che entrano nella stanza.

26 Isolamento da contatto Isolamento da contatto: da applicare in caso di infezioni meno virulente, trasmesse per contatto diretto o semidiretto. E indicata una stanza separata (pazienti con la stessa patologia possono essere ospitati nella stessa stanza) e l uso di maschere per tutte le persone che vengono in contatto con il paziente; i guanti sono indicati nel caso di manipolazione o contatto con materiali contaminati e l uso di grembiuli in caso di possibilità di insudiciamento.

27 Isolamento respiratorio Isolamento respiratorio: per prevenire la trasmissione per via aerea a breve distanza sono richiesti una stanza separata per il paziente (pazienti con la stessa patologia possono essere ospitati nella stessa stanza) e l uso di mascherine per tutte le persone che vengono in contatto con il paziente. In caso di pazienti affetti da tubercolosi in fase contagiosa, è richiesto anche un sistema di ventilazione a pressione negativa e l uso di maschere dotate di respiratori per tutte le persone che entrano nella stanza.

28 Contumacia Obbligo di permanere in un determinato luogo (anche il proprio domicilio) per il periodo prescritto, osservando le necessarie prescrizioni igienico-sanitarie La contumacia può essere applicata anche a soggetti sani, contatti di soggetti malati

29 Misure di Profilassi per Esigenze di Sanità Pubblica Provvedimenti da adottare nei confronti di soggetti affetti da alcune malattie infettive e nei confronti di loro conviventi o contatti SALMONELLOSI NON TIFOIDE ICD Classe di notifica: II Periodo di incubazione Periodo di contagiosità Provvedimenti nei confronti del malato Provvedimenti nei confronti di conviventi e di contatti Ricerca attiva di altri casi di malattia e della fonte di esposizione. Ricerca di casi asintomatici di infezione mediante esame delle feci nei soggetti impegnati in attività che comportino la manipolazione o distribuzione di alimenti, l assistenza sanitaria o a soggetti istituzionalizzati, l assistenza all infanzia, con allontanamento dei soggetti positivi fino a risultato negativo di due coprocolture consecutive eseguite secondo la procedura precedentemente descritta. Da 6 a 72 ore, abitualmente ore. Da alcuni giorni prima a diverse settimane dopo la comparsa della sintomatologia clinica. L instaurarsi di uno stato di portatore cronico è particolarmente frequente nei bambini e può essere favorito dalla somministrazione di antibiotici. Precauzioni enteriche per i pazienti ospedalizzati. Allontanamento dei soggetti infetti sintomatici da tutte le attività che comportino la manipolazione o distribuzione di alimenti, l assistenza sanitaria a pazienti ospedalizzati o istituzionalizzati, l assistenza alla infanzia. Riammissione alle suddette attività dopo risultato negativo di 2 coprocolture consecutive, eseguite su campioni di feci prelevati a non meno di 24 ore di distanza e a non meno di 48 ore dalla sospensione di qualsiasi trattamento antimicrobico. > malinf > normativa

30 Disinfezione Con la disinfezione ci si prefigge di distruggere i microrganismi patogeni, per impedirne la persistenza e la diffusione nell ambiente

31 Sterilizzazione Distruzione di ogni forma vivente (incluse le spore batteriche) da un substrato

32 Modalità e mezzi di disinfezione e sterilizzazione Mezzi fisici calore raggi ultravioletti raggi gamma microonde gas plasma Mezzi chimici alogeni aldeidi alcoli fenoli detergenti sintetici altri composti

33 La sterilizzazione con il calore Calore secco incenerimento fiamma stufe a secco 180 C x C x 60 Calore umido vapore saturo sotto pressione

34 Stufa di Pasteur (calore secco)

35 L autoclave caldaia a chiusura ermetica necessario saturare il vapore tempi di sterilizzazione ridotti 121 C x C x 10 indispensabili controlli periodici

36 Autoclave (calore umido) vapore saturo sotto pressione

37 La sterilizzazione con le radiazioni Radiazioni non ionizzanti UV scarso potere penetrante adatti solo per superfici Radiazioni ionizzanti raggi gamma elevato potere di penetrazione utilizzati per sterilizzare materiale monouso

38 Cappa (sterilizzazione con UV)

39 Raggi UV (studio dentistico)

40 Raggi UV (studio estetico)

41 Sterilizzazione raggi gamma

42 Gas plasma Sterilizzazione a freddo Utilizza il PEROSSIDO D IDROGENO allo stato gassoso forte campo elettrico stato di plasma con sottrazione di elettroni e formazione di radicali liberi intensa azione lesiva sulla membrana cellulare dei microrganismi Tutte le fasi del ciclo di sterilizzazione avvengono in un ambiente asciutto a bassa temperatura Consigliato per strumenti sensibili al calore e all umidità Necessità di controlli chimici e biologici

43 Gas plasma Il ciclo di sterilizzazione si articola nelle seguenti fasi: 1. Vuoto: quando il materiale è posizionato correttamente all interno della camera stagna, il sistema procede anzitutto alla creazione di uno stato di vuoto 2. Iniezione: a questo punto una soluzione acquosa al 58% di perossido di idrogeno è iniettata e vaporizzata all interno della camera di trattamento 3. Diffusione: La fase di diffusione del gas all interno della camera di trattamento consente al perossido di diffondersi uniformemente attorno al materiale da sterilizzare 4. Plasma: Il gas viene investito da onde elettromagnetiche in audiofrequenza che, eccitando gli atomi, creano una nube di radicali liberi 5. Ventilazione: La fase di gas plasma viene seguita da una fase di lavaggio dell ambiente interno alla camera di trattamento 43

44 Indicatori per il gas plasma CHIMICI Il sistema a gas plasma di perossido di idrogeno necessita di specifici indicatori chimici: indicatori di processo indicatori di sterilità interna ogni indicatore, quando esposto alla corretta concentrazione di perossido di idrogeno, durante il ciclo di sterilizzazione, subisce un viraggio da rosso a giallo BIOLOGICI Periodicamente vanno effettuate le prove biologiche per confermare che le condizioni di sterilizzazione siano presenti, durante un ciclo, nella camera di sterilizzazione. Si utilizza l indicatore biologico STERRAD CycleSure, che impiega l organismo più resistente al processo Sterrad Geobacillus stearothermophilus. Le prove biologiche contribuiscono ad assicurare che lo sterilizzatore funzioni correttamente

45 La sterilizzazione chimica Ossido di etilene efficace contro tutti i microrganismi irritante per cute e mucose forma con l aria miscele esplosive utilizzato per strumenti medici delicati (sonde, endoscopi, ecc.)

46 Acido peracetico Peracido organico Disinfettante/sterilizzante A basse concentrazioni (0,001-0,2%) possiede notevole attività sia germicida sia sporicida Meccanismo d azione: Ossidazione dei legami sulfidrilici delle proteine, degli enzimi e di altri metaboliti Denaturazione delle proteine Alterazione della permeabilità cellulare

47 Disinfettanti Scelta del disinfettante Modalità di applicazione Caratteristiche dei microrganismi resistenza generica resistenze acquisite Caratteristiche dei disinfettanti modalità d azione categoria chimica caratteristiche che ne consentano l impiego pratico

48 Caratteristiche del disinfettante ideale Ampio spettro d azione Efficace sui patogeni Azione rapida e persistente Assenza di tossicità umana (acuta e cronica) e ambientale Efficace anche in presenza di materiale organico Stabilità chimica (luce, temperatura, ph etc.) Compatibilità con i materiali da trattare Buone proprietà bagnanti Maneggevolezza ed accettabilità Idoneo confezionamento Basso costo

49 Caratteristiche del disinfettante ideale Nessuno tra i prodotti attualmente disponibili possiede tutte queste proprietà; per questo è necessario considerare, per i singoli preparati, quali sono le proprietà ed i limiti.

50 Disinfettanti Solidi Liquidi Gassosi Organici Inorganici

51 Disinfettanti Inorganici Acidi Alcali (calce viva, carbonato di sodio) Sali di metalli pesanti (mercurio) Alogeni (cloro, iodio) Ossidanti (ozono, H 2 O 2 )

52 Disinfettanti Organici Alcoli (etilico e isopropilico) Aldeidi (formaldeide) Fenoli (creoline) Tensioattivi (desogen) Essenze vegetali (estratti di p limone)

53 Disinfettanti Il risultato di un processo di disinfezione chimica è condizionato da variabili che possono essere poste in relazione con: Il principio attivo utilizzato suo livello di attività (alto, medio,basso)

54 Disinfettanti Le condizioni d uso Disinfettante = concentrazione d uso, tempo d azione, tipi di formulazione (es. soluzione acquosa o alcolica), modalità di diluizione, tempo di validità; Microrganismi bersaglio = specie microbica e fase del ciclo vitale, carica microbica; Condizioni ambientali = presenza di materiale organico, presenza di altri inattivanti, reale contatto del disinfettante con i microrganismi (cfr il problema rappresentato da strumenti cavi, cannule.), tipo e modalità di bonifica dei contenitori.

55 Gruppi di disinfettanti - gli alogeni Cloro gas (molto tossico per inalazione) composti inorganici biossido di cloro, ipocloriti composti organici Iodio cloramine soluzione acquosa (Lugol) o alcolica (tintura) indicazioni: acqua, superfici, ambienti, cute

56 Gli alogeni Cloro Gas giallo-verdastro, molto tossico se inalato Si scioglie in acqua formando ac. ipocloroso (HOCL) e ac. e ac. Cloridrico (HCL) Ha azione microbicida a basse [ ] 0,3 mg/l, dovuta alla capacità di ossidare e alogenare le proteine Può essere utilizzato: Come gas Come composti inorganici organici

57 Gli alogeni Cloro Stato gassoso Allo stato gassoso è comunemente utilizzato per la potabilizzazione delle acque (clorazione) Allo stesso scopo può essere utilizzato come ipocloriti ( - CLO) o biossido di cloro (CLO 2 )

58 Gli alogeni Cloro Composti del cloro I composti del cloro sono prodotti dotati di ampio spettro antimicrobico e di azione rapida particolarmente interessante è la loro attività antivirale (virus lipofili e idrofili) e micobattericida

59 Gli alogeni Cloro Comprendono Ipoclorito di sodio (es. Candeggina) Ipoclorito di sodio soluzione stabilizzata (es. Milton) Clorossidante elettrolitico (es. Amuchina, Antisapril) Sodio dicloroisocianurato (es. Presept) Cloramina (es. Euclorina)

60 Gli alogeni Cloro Tutti i composti del Cloro presentano lo stesso meccanismo di azione Essi differiscono tra di loro per Stabilità : 1 < 2 < 3 < 4 < 5 Rapidità d azione : 1 < 2,3,4 > 5 La loro concentrazione si esprime in ppm o % di cloro disponibile,valore che indica la quantità di cloro che 100 ml di soluzione sono in grado di liberare. N.B. : 1% = ppm

61 Gli alogeni Cloro Impieghi I diversi composti trovano vari tipi di impiego in antisepsi ed in disinfezione Ovviamente in antisepsi si impiegano prodotti dotati di miglior profilo di tollerabilità (cloramina, clorossidante elettrolitico)

62 Gli alogeni Cloro I settori privilegiati d uso sono: Potabilizzazione dell acqua e trattamento decontaminante delle piscine Antisepsi di cute integra, cute lesa e mucose Disinfezione di oggetti non critici e semicritici Disinfezione ambientale

63 Gli alogeni Cloro Note I composti del cloro sono: Altamente inattivati dal materiale organico (eccetto cloramina) Instabili Dotati di effetti corrosivi sui metalli: ciò si riscontra soprattutto per le soluzioni di ipoclorito di sodio ed in misura minore anche per gli altri preparati Dotati di una tossicità che, soprattutto in presenza di un uso improprio, non è trascurabile (cfr, per esempio, la miscelazione di ipoclorito con acidi che porta alla liberazione di Cloro gassoso

64 Gli alogeni Cloro Concentrazioni consigliate ppm in presenza di materiale organico > ppm per avere attività alta (tempo 20 ) > 500 ppm per avere attività media (tempo 10 ) > 100 ppm per avere bassa attività

65 Gli alogeni Iodio Diversamente dal cloro, lo iodio esplica la sua azione microbicida allo stato molecolare: azione ossidante proteine Viene usato tradizionalmente come soluzione alcolica (Tintura di I) o soluzione acquosa (Liquido di Lugol) Ha azione irritante e istotossica, nonché presenta proprietà altamente coloranti

66 Gli alogeni Iodio Derivati dello Iodio Soluzioni alcoliche (es. alcool iodato, tintura di iodio) e acquose (es. Lugol) di Iodio Presentano elevata efficacia ed ampio spettro antimicrobico Il loro impiego, tuttavia, è oggi limitato per le possibili reazioni di sensibilizzazione

67 Gli alogeni Iodio Iodofori : complessi dello iodio con molecole organiche Polivinilpirrolidone, Poliossietanolo (detergenti non ionici) Possono appartenere a due categorie: antisettici : es. Betadine disinfettanti : es. Wescodyne La percentuale di iodio attivo, responsabile dell attività biocida, è differente nelle due preparazioni. Per questo è necessario rispettare le indicazioni d uso. Una concentrazione di iodio attivo di ppm consente in disinfezione di ottenere effetti di tipo intermedio

68 Gli alogeni Iodio Note Gli iodofori: Sono inattivati da parte del materiale organico Presentano effetti corrosivi sui metalli (ma meno marcati di quelli dei composti del cloro)

69 Gli alogeni Iodio Impieghi Antisepsi di cute integra (soluzioni acquose e alcoliche), cute lesa e mucose (soluzioni acquose) Disinfezione di oggetti non critici e di alcuni semicritici Disinfezione ambientale il disinfettante può essere erogato mediante appositi atomizzatori

70 Disinfettanti inorganici Mercurio Derivati inorganici Sublimato corrosivo intacca i metalli tossico per l uomo Derivati organici Mercurocromo Mercurofene Mertiolato Buona solubilità Non precipitano in presenza di sostanze organiche Non alterano i substrati Non sono tossici per l uomo Indicazioni: disinfezione cute, campo operatorio

71 Disinfettanti inorganici Derivati mercuriali Note Batteriostatici Facile contaminazione delle soluzioni acquose (spettro limitato) Marcata inattivazione da parte del materiale organico Tossicità non trascurabile

72 Disinfettanti inorganici Ossidanti Ozono Si ottiene industrialmente in ozonatori Ha azione microbicida Si usa per la potabilizzazione delle acque Costi elevati H 2 O 2 Ottimo disinfettante per le ferite Crea condizioni sfavorevoli per i germi anaerobi liberando O 2

73 Gruppi di disinfettanti - gli alcoli Alcol etilico Alcol isopropilico indicazioni: termometri, cute

74 Disinfettanti organici Alcooli Gli alcooli etilico ed isopropilico sono disinfettanti a spettro di attività intermedio e leggermente differente tra di loro, soprattutto per quanto riguarda gli effetti virucidi

75 Disinfettanti organici Alcooli Note Potenziano l azione di altri disinfettanti (es. composti quaternari dell ammonio) Presentano ottime proprietà solventi

76 Disinfettanti organici Alcooli Problemi Sono infiammabili. Hanno proprietà corrosive sui metalli. Evaporano rapidamente: questo comporta diminuzione del tempo di contatto e riduzione della concentrazione della soluzione (che può abbassare l efficacia fino a livelli di batteriostasi). Gli alcooli coagulano le proteine: in presenza di materiale organico essi, quindi, possono risultare inefficaci.

77 Disinfettanti organici Alcooli Impieghi Antisepsi di cute integra Disinfezione di livello intermedio di oggetti non critici e di alcuni semicritici. A tale scopo vengono generalmente utilizzate soluzioni alcoliche di disinfettanti. Detersione/disinfezione di basso livello di superfici ambientali

78 Gruppi di disinfettanti - aldeidi formaldeide forma gassosa (ambienti, indumenti) si sviluppa dalla formalina (soluzione acquosa, utilizzata anche come aerosol) o da polimeri solidi soluzione saponosa (lisoformio) glutaraldeide meno irritante e volatile della formaldeide, da 2 a 8 volte più attiva disinfezione di alto livello (endoscopi)

79 Disinfettanti organici Aldeidi Aldeide formica (Formaldeide) Gas volatile, odore penetrante azione irritante scarso potere di penetrazione (lunghi periodi di contatto)

80 Aldeidi Aldeide formica Forma solida Compresse di aldeide formica (riscaldamento in ambiente umido) Forma liquida Formalina o formolo (aldeide formica al 40%) Forma saponosa Lisoformio

81 Aldeidi Aldeide formica Ha caratteristiche tossicologiche non trascurabili che ne sconsigliano l impiego (circolare Ministero Sanità 22 giugno 1983 n 57) In particolare l esposizione di materiali a vapori di aldeide formica liberati da compresse di paraformaldeide è una procedura che non dà garanzie di efficacia per l impossibilità di controllare i parametri di attività (concentrazione, umidità, temperatura) La formaldeide è stata sostituita dagli iodofori

82 Aldeidi Aldeide glutarica Disinfettante dotato di ampio spettro e di elevata velocità di azione Formulazioni: Soluzione alcalina, acida potenziata, neutra al 2% OK In associazione con fenato Soluzione concentrata OK Soluzioni diluite + - Soluzione alcolica 2% OK* In associazione con altre aldeidi da verificare + - l effetto antimicrobico varia in modo anche significativo in funzione della concentrazione d impiego * maggior rapidità d azione su micobatteri

83 Disinfettanti organici Aldeidi Impieghi L aldeide glutarica è attualmente considerata il miglior prodotto per la disinfezione di alto livello di materiali che non possono essere autoclavati Essendo scarsamente inattivata dal materiale organico, essa può trovare impiego, in casi particolari, anche in decontaminazione La tossicità non trascurabile consiglia in ogni caso di limitarne l uso ai casi di effettiva necessità

84 Disinfettanti organici Aldeidi Note Attenzione al reimpiego: può portare a diluizione del preparato Tossicità per paziente (necessità di accurato risciacquo), operatore (lavorare con guanti, in ambienti aerati o sotto cappa, usare recipienti coperti) e per l ambiente (rifiuto tossico) Scarsa inattivazione da parte del materiale organico

85 Disinfettanti organici Aldeidi Tempi di contatto (riferiti alla [ ] del 2%) 3-10 ore effetto sporicida minuti effetto micobattericida minuti attività virucida (HBV) 4 minuti attività battericida e virucida su virus lipidici

86 Gruppi di disinfettanti - fenoli acido fenico (importanza storica) creoline (soluzioni saponose) esaclorofene (fenolo alogenato) indicazioni: superfici, oggetti, cute

87 Altri disinfettanti Detergenti sintetici cloruro di benzalconio, cloruro di benzoxonio scarso spettro d azione Clorexidina soluzione acquosa o alcolica disinfezione di cute e pulizia di ferite

88 Disinfettanti ANTISETTICO prodotto antimicrobico destinato all impiego su tessuti viventi (cute, mucose). Requisito necessario di un antisettico è l assenza di tossicità e di azione irritante. I prodotti attualmente disponibili consentono di ottenere un attività battericida. DISINFETTANTE prodotto antimicrobico da usare su materiali o oggetti. Requisito necessario di un disinfettante è la compatibilità con i materiali da trattare. I prodotti attualmente disponibili consentono di ottenere un azione biocida che può essere più o meno estesa nel suo spettro antimicrobico. Qualche volta (ma non sempre) ANTISETTICO = DISINFETTANTE

89 La disinfezione nel corso delle malattie infettive Disinfezione CONTINUA Effetti letterecci, oggetti di uso comune Disinfezione FINALE Ambiente (TBC, tifo, epatite A) Disinfezione ESTEMPORANEA In comunità (tifo, epatite A) Disinfezione PERIODICA (inizio e fine anno scolastico)

90 Livelli di rischio/ livelli di decontaminazione Articoli critici : strumenti, materiali o oggetti che vengono in contatto, diretto o indiretto, con sangue, tessuti (compreso quello osseo), cute e mucose lesionate rischio infettivo : elevato intervento richiesto : sterilizzazione

91 Livelli di rischio/ livelli di decontaminazione Articoli semicritici : strumenti, materiali o oggetti che: Possono entrare in contatto, diretto o indiretto, con mucose integre (che rappresentano una barriera per le spore); Sono destinati all impiego su pazienti ad alto rischio; Sono contaminati da microrganismi ad alto rischio. rischio infettivo : da elevato a intermedio intervento richiesto : da sterilizzazione a

92 Livelli di rischio/ livelli di decontaminazione Articoli non critici (A) : materiali o oggetti che possono entrare in contatto con la cute integra rischio infettivo : basso intervento richiesto : disinfezione di livello intermedio-basso Articoli non critici (B) : materiali che non sono destinati ad entrare in contatto, diretto o indiretto, con il paziente o con l operatore rischio infettivo : minimo intervento richiesto : detersione

93 Resistenza agli agenti antimicrobici + - spore batteriche - micobatteri - spore fungine - virus non lipidici o di piccole dimensioni (Poliovirus) - virus intermedi (HBV) - bacilli Gram - - cocchi Gram virus lipidici o di medie dimensioni (HIV)

Prevenzione generale delle malattie infettive

Prevenzione generale delle malattie infettive Prevenzione generale delle malattie infettive la sorveglianza epidemiologica l indagine epidemiologica isolamento e contumacia disinfezione e sterilizzazione Sorveglianza epidemiologica: definizione La

Dettagli

DECONTAMINAZIONE CON ANTISETTICI E DISINFETTANTI

DECONTAMINAZIONE CON ANTISETTICI E DISINFETTANTI DECONTAMINAZIONE CON ANTISETTICI E DISINFETTANTI 1 INTRODUZIONE Le infezioni contratte in ambito professionale costituiscono un problema rilevante in termini sanitari, sociali ed economici. In relazione

Dettagli

Denuncia di Malattia Infettiva

Denuncia di Malattia Infettiva Denuncia di Malattia Infettiva Strumento determinante per la sorveglianza sulle malattie infettive insorgenti sul territorio con applicazione delle misure di profilassi e controllo al fine di impedire

Dettagli

Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive

Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive Aggiornamento alla GU 06/09/98 209. MALATTIE INFETTIVE E SOCIALI A) Malattie infettive e diffusive - Norme generali D.M. 15 dicembre 1990 (1). Sistema

Dettagli

ECOLOGICI INTERVENTI VOLTI A NEUTRALIZZARE L AMBIENTE INTERVENTI VOLTI A NEUTRALIZZARE LA FONTE IMMUNOPROFILASSI. primaria CHEMIOPROFILASSI

ECOLOGICI INTERVENTI VOLTI A NEUTRALIZZARE L AMBIENTE INTERVENTI VOLTI A NEUTRALIZZARE LA FONTE IMMUNOPROFILASSI. primaria CHEMIOPROFILASSI ECOLOGICI ambiente INDIRETTA (mediata) Educazione sanitaria DELLA PERSONA Informazione sanitaria Formazione sanitaria DIRETTA (immediata) disinfezione sterilizzazione GENERICA INTERVENTI VOLTI A NEUTRALIZZARE

Dettagli

LA DISINFEZIONE LA SCELTA DISINFEZIONE NON È SINONIMO DI STERILIZZAZIONE

LA DISINFEZIONE LA SCELTA DISINFEZIONE NON È SINONIMO DI STERILIZZAZIONE LA DISINFEZIONE La lotta alle malattie infettive passa necessariamente dalle procedure di disinfezione Fulvio MARSILIO Facoltà di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Teramo LA SCELTA Sul mercato

Dettagli

Sepsi. Presenza di agenti patogeni sulla cute o su altri tessuti viventi.

Sepsi. Presenza di agenti patogeni sulla cute o su altri tessuti viventi. La Disinfezione Disinfettanti. Sostanze che combattono, con meccanismo specifico e mediante applicazione diretta, i microrganismi responsabili delle infezioni. Pulizia Rimozione meccanica dello sporco

Dettagli

PROFILASSI delle MALATTIE INFETTIVE. MISURE di ISOLAMENTO. 13/06/2012 Dr. Ettore Paolantonio

PROFILASSI delle MALATTIE INFETTIVE. MISURE di ISOLAMENTO. 13/06/2012 Dr. Ettore Paolantonio PROFILASSI delle MALATTIE INFETTIVE MISURE di ISOLAMENTO 13/06/2012 Dr. Ettore Paolantonio 1 PROFILASSI MALATTIE INFETTIVE La Profilassi mira ad impedire l insorgenza e la diffusione delle malattie infettive

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 novembre 2001, n.465 Regolamento che stabilisce le condizioni nelle quali è obbligatoria la vaccinazione antitubercolare, a norma dell'articolo 93, comma 2, della

Dettagli

CHE COSA E UNA MALATTIA INFETTIVA?

CHE COSA E UNA MALATTIA INFETTIVA? MALATTIE INFETTIVE CHE COSA E UNA MALATTIA INFETTIVA? E IL RISULTATO DEL CONTATTO TRA UN SOGGETTO SANO E UN MICRORGANISMO I MICRORGANISMI POSSONO ESSERE DI DIVERSI TIPI: BATTERI VIRUS FUNGHI BATTERI Posseggono

Dettagli

STERILIZZANTI FISICI CHIMICI

STERILIZZANTI FISICI CHIMICI Sterilizzazione Qualsiasi processo chimico o fisico che porti alla TOTALE ELIMINAZIONE di ogni forma microbica vivente, sia patogena che apatogena, comprese le forme di resistenza (spore) e i funghi. Un

Dettagli

RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA

RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA Unità didattica 3 CORSO DI FORMAZIONE SPECIFICA DEI LAVORATORI RISCHIO CHIMICO IL RISCHIO ESISTE LADDOVE CI SIA UNA ESPOSIZIONE AD UN QUALUNQUE AGENTE CHIMICO.

Dettagli

Le esperienze dei CCIO locali: ESPERIENZA DELL AZIENDA 18

Le esperienze dei CCIO locali: ESPERIENZA DELL AZIENDA 18 Convegno La prevenzione delle infezioni nelle strutture sanitarie della Regione Veneto: i progetti regionali e le esperienze locali Castelfranco Veneto, 18 novembre 2005 Le esperienze dei CCIO locali:

Dettagli

DISINFEZIONE STERILIZZAZIONE

DISINFEZIONE STERILIZZAZIONE DISINFEZIONE STERILIZZAZIONE PREVENZIONE complesso delle misure di profilassi volte ad evitare l insorgenza di una malattia in una popolazione. PROFILASSI complesso delle misure utili a prevenire la comparsa

Dettagli

MODALITA DI IMPIEGO E CONSERVAZIONE DEI DISINFETTANTI: PRINCIPI GENERALI

MODALITA DI IMPIEGO E CONSERVAZIONE DEI DISINFETTANTI: PRINCIPI GENERALI MODALITA DI IMPIEGO E CONSERVAZIONE DEI DISINFETTANTI: PRINCIPI GENERALI Superfici pulite ( lavate e asciugate) Rispettare concentrazione e diluizione Modalità d uso e tempo di contatto Destinazioni d

Dettagli

LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO

LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO Campo di applicazione Tutte le attività lavorative in cui vi è rischio di esposizione ad agenti biologici Definizioni Agente Biologico (a.b.) Qualsiasi microorganismo

Dettagli

IL RISCHIO BIOLOGICO

IL RISCHIO BIOLOGICO LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA IL RISCHIO BIOLOGICO protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico

Dettagli

Profilassi delle malattie infettive

Profilassi delle malattie infettive Profilassi delle malattie infettive SPECIFICA DIRETTA INDIRETTA Soggetto suscettibile IMMUNOPROFILASSI Sorgente/serbatoio di infezione Veicoli, Vettori NOTIFICA, INCHIESTA EPIDEMIOLOGICA ISOLAMENTO DISINFEZIONE

Dettagli

STERILIZZAZIONE CON PLASMA

STERILIZZAZIONE CON PLASMA STERILIZZAZIONE CON PLASMA CORSO DI IMPIANTI DELL INDUSTRIA FARMACEUTICA ANNO ACCADEMICO 2006-2007 GENERALITA LA STERILIZZAZIONE OSSIDATIVA A BASSA TEMPERATURA PER DISPOSITIVI MEDICI E STRUMENTI CHIRURGICI

Dettagli

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. HACCP- RSO

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. HACCP- RSO La presente istruzione operativa dettaglia una specifica attività/fase di un processo descritto dalla procedura Piano Interno di Intervento Emergenza Migranti. La sanificazione ambientale viene intesa

Dettagli

Antisettici, Disinfettanti e Dispositivi utili nella pratica asettica

Antisettici, Disinfettanti e Dispositivi utili nella pratica asettica Antisettici, Disinfettanti e Dispositivi utili nella pratica asettica LOTTO N. 1 Cute e Mani ALL. 2 A) LAVAGGIO CHIRURGICO: sapone antisettico, battericida e fungicida per lavaggio chirurgico e disinfezione

Dettagli

Sistema di segnalazione rapida di eventi epidemici ed eventi sentinella nelle strutture sanitarie e nella popolazione generale

Sistema di segnalazione rapida di eventi epidemici ed eventi sentinella nelle strutture sanitarie e nella popolazione generale Sistema di segnalazione rapida di eventi epidemici ed eventi sentinella nelle strutture sanitarie e nella popolazione generale Regione Emilia-Romagna Deliberazione della Giunta Regionale N 186/2005 del

Dettagli

KPC Le domande piùfrequenti. Cristina Disconzi Infermiera Controllo Infezioni Correlate Assistenza

KPC Le domande piùfrequenti. Cristina Disconzi Infermiera Controllo Infezioni Correlate Assistenza KPC Le domande piùfrequenti Cristina Disconzi Infermiera Controllo Infezioni Correlate Assistenza Perchédobbiamo adottare le misure di controllo? A parità di criticità aumento mortalità Lasciano poche

Dettagli

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria

Dettagli

Ricondizionamento degli strumenti: Disinfezione di alto livello e Sterilizzazione

Ricondizionamento degli strumenti: Disinfezione di alto livello e Sterilizzazione Ricondizionamento degli strumenti: Disinfezione di alto livello e Sterilizzazione Rassegna di Patologia dell Apparato Respiratorio 2003, 18 (5) 376-390 Le Linee Guida rappresentano gli standard minimi

Dettagli

Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE

Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Le lampade a vapori di mercurio sono sicuramente le sorgenti di radiazione UV più utilizzate nella disinfezione delle acque destinate al consumo umano in quanto offrono

Dettagli

PROCEDURA APERTA PER ANTISETTICI E DISINFETTANTI NUMERO GARA GENERALE 1241522. Lotto Descrizione Articolo CIG

PROCEDURA APERTA PER ANTISETTICI E DISINFETTANTI NUMERO GARA GENERALE 1241522. Lotto Descrizione Articolo CIG PROCEDURA APERTA PER ANTISETTICI E DISINFETTANTI NUMERO GARA GENERALE 1241522 Lotto Descrizione Articolo CIG ANTISETTICI PER CUTE INTEGRA 1 2 3 4 5 Clorexidina gluconato 4% soluzione detergente per lavaggio

Dettagli

Prevenzione generale delle malattie infettive

Prevenzione generale delle malattie infettive Prevenzione generale delle malattie infettive cos è la prevenzione la sorveglianza epidemiologica l indagine epidemiologica isolamento e contumacia disinfezione e sterilizzazione Prevenzione primaria obiettivo:

Dettagli

TITOLO SISTEMI DI BIODECONTAMINAZIONE. difendiamo la qualità

TITOLO SISTEMI DI BIODECONTAMINAZIONE. difendiamo la qualità TITOLO SISTEMI DI BIODECONTAMINAZIONE difendiamo la qualità BIODECONTAMINAZIONE AM INSTRUMENTS AM Instruments, azienda di riferimento nel settore della contaminazione controllata, presenta una gamma completa

Dettagli

Bio-San. Il futuro dei trattamenti per contenitori igienico-sanitari femminili

Bio-San. Il futuro dei trattamenti per contenitori igienico-sanitari femminili Bio-San Il futuro dei trattamenti per contenitori igienico-sanitari femminili Il problema con i trattamenti attuali per i contenitori igienici femminili è che spesso causano problemi maggiori di quelli

Dettagli

Linee Guida per l'igiene di Parrucchieri e Barbieri. 16/05/05 Luca Ricci - Az. USL 2 Lucca U.O. Igiene e Sanità Pubblica

Linee Guida per l'igiene di Parrucchieri e Barbieri. 16/05/05 Luca Ricci - Az. USL 2 Lucca U.O. Igiene e Sanità Pubblica Linee Guida per l'igiene di Parrucchieri e Barbieri 1 Introduzione Le infezioni possono trasmettersi: per contatto diretto operatore/cliente (e viceversa) per contatto indiretto con gli strumenti, le attrezzature

Dettagli

PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori

PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori Marco Fontana - Roberto Riggio Struttura Semplice 20.02 Igiene industriale Utilizzo di agenti chimici nelle lavorazioni di stampa metalli pesanti

Dettagli

MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 -

MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Malattie infettive nell ASL di Brescia anno 2012- Pag. 1 MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Il controllo reale della diffusione delle

Dettagli

LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO Campo di applicazione Tutte le attività lavorative in cui vi è rischio di esposizione ad agenti biologici Definizioni Agente Biologico (a.b.) Qualsiasi microorganismo

Dettagli

INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI

INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI S.I.S.P. - U.O.S. Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Dr.ssa Andreina Ercole La meningite batterica Evento raro, nei paesi industrializzati,

Dettagli

APPLICABILE DAL 1 GIUGNO 2015

APPLICABILE DAL 1 GIUGNO 2015 CLASSIFICAZIONE E CARATTERISTICHE DEI RIFIUTI A PARTIRE DAL 1 GIUGNO 2015 Guida alla classificazione dei rifiuti Se un rifiuto è classificato con codice CER pericoloso assoluto, esso è pericoloso senza

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

ALLEGATO II - SCHEDA TECNICA LH SEPTACETIC II. Polvere idrosolubile per la preparazione di soluzioni

ALLEGATO II - SCHEDA TECNICA LH SEPTACETIC II. Polvere idrosolubile per la preparazione di soluzioni Revisione n. 00 del 08-06-2012 pagina 1 di 4 LH SEPTACETIC II Polvere idrosolubile per la preparazione di soluzioni decontaminanti /disinfettanti/sterilizzanti di dispositivi medici invasivi e non invasivi

Dettagli

1. Prodotto / preparazione e dati del produttore

1. Prodotto / preparazione e dati del produttore 1. Prodotto / preparazione e dati del produttore Identificazione del prodotto: Nome commerciale : Produttore : Isel - Automation Tel.: 0049-6672-898-0 Am Leibolzgraben 16 Fax.: 0049-6672-898-888 36132

Dettagli

La catena Epidemiologica

La catena Epidemiologica La catena Epidemiologica STORIA NATURALE DELLE MALATTIE esposizione al/ai fattori di rischio insorgenza della malattia esito guarigione cronicizzazione decesso Principali differenze tra malattie infettive

Dettagli

Alcool etilico alcool isopropilico

Alcool etilico alcool isopropilico DISINFETTANTI DISINFETTANTI Detergenti: modifica tensione superficiale e rimozione dello sporco Decontaminazione: I presidi riutilizzabili devono, dopo l uso, essere immediatamente immersi in un disinfettante

Dettagli

Disinfezione e sterilizzazione

Disinfezione e sterilizzazione Disinfezione e sterilizzazione DISINFEZIONE Distruzione dei microrganismi patogeni presenti su un substrato o in un determinato ambiente 1 STERILIZZAZIONE Distruzione di tutte le forme viventi, spore comprese,

Dettagli

LA PREREFRIGERAZIONE DEGLI ORTOFRUTTICOLI

LA PREREFRIGERAZIONE DEGLI ORTOFRUTTICOLI LA PREREFRIGERAZIONE DEGLI ORTOFRUTTICOLI La prerefrigerazione È un insieme di tecniche volte ad ottenere un rapido abbassamento delle temperature nei prodotti prima della conservazione e/o del trasporto

Dettagli

DISINFEZIONE E STERILIZZAZIONE

DISINFEZIONE E STERILIZZAZIONE DISINFEZIONE E STERILIZZAZIONE Antisepsi - Asepsi ANTISEPSI: : mira a rallentare lo sviluppo dei germi (freddo) ASEPSI: consiste nell applicazione di una serie di norme atte a impedire che su un determinato

Dettagli

DISINFEZIONE E STERILIZZAZIONE

DISINFEZIONE E STERILIZZAZIONE DISINFEZIONE E STERILIZZAZIONE MATERIALE NON CRITICO Strumenti che vengono in contatto con la cute intatta ed hanno basso rischio di trasmissione delle infezioni. Garze Letterecci Stetoscopi Stoviglie,

Dettagli

Concrete answers to real problems

Concrete answers to real problems Concrete answers to real problems PRESIDI MEDICO CHIRURGICI 01.2/14 CAPTOSIL P.M.C. Reg.M.S. n. 19090 Disinfettante detergente pronto all uso a base di aminopropildodecilammina Per la disinfezione di tutte

Dettagli

Sanità Pubblica. origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione»:

Sanità Pubblica. origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione»: Sanità Pubblica Definizione: Dal punto di vista etimologico, Epidemiologia è una parola composita (epi-demio-logia) di origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione»: Lo

Dettagli

BI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo

BI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo BI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo INTRODUZIONE PROPPER BI-OK è un sistema per il controllo biologico dei cicli di sterilizzazione con

Dettagli

sanità Avvertenze Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) interruzioni volontarie di gravidanza malattie infettive

sanità Avvertenze Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) interruzioni volontarie di gravidanza malattie infettive capitolo 3 sanità Avvertenze Le informazioni statistiche contenute nel presente capitolo provengono dall Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio e riguardano dati rilevati presso le strutture sanitarie

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

Questo ambiente viene disinfettato con i prodotti della Linea Bioform

Questo ambiente viene disinfettato con i prodotti della Linea Bioform D I S I N F E T TA N T E Questo ambiente viene disinfettato con i prodotti della Linea Bioform autorizzazione ministeriale richiesta il 24/02/05 SOAP Sapone liquido disinfettante per l antisepsi delle

Dettagli

Informazione e Formazione. Regolamento sull uso e conservazione dei

Informazione e Formazione. Regolamento sull uso e conservazione dei Regolamento sull uso e conservazione dei prodotti di pulizia Il presente Regolamento si prefigge di fornire utili indicazioni ai collaboratori scolastici: sulla prevenzione contro il rischio chimico derivante

Dettagli

& ECOLAB F&B Agri. Chimica in sala di mungitura: come, dove e quando. Dott. D. Borella. Application Manager F&B Italy

& ECOLAB F&B Agri. Chimica in sala di mungitura: come, dove e quando. Dott. D. Borella. Application Manager F&B Italy & ECOLAB F&B Agri Chimica in sala di mungitura: come, dove e quando Dott. D. Borella Application Manager F&B Italy Chimica in sala di mungitura: come, dove e quando La mastite in sala mungitura Agenti

Dettagli

ISTITUTO ATERNO-MANTHONE'

ISTITUTO ATERNO-MANTHONE' ISTITUTO ATERNO-MANTHONE' INTRODUZIONE Il termine sicurezza nella comune accezione indica una caratteristica di ciò che non presenta pericoli o ne è ben difeso. Sicurezza è una caratteristica anche delle

Dettagli

Come e quando fare i test. Antonino Di Caro INMI

Come e quando fare i test. Antonino Di Caro INMI Come e quando fare i test Antonino Di Caro INMI Come e quando fare il test Antonino Di Caro, antonino.dicaro@inmi.it Maria Rosaria Capobianchi, maria.capobianchi@inmi.it Concetta Castilletti, concetta.castilletti@inmi.it

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

Procedure di disinfezione e sterilizzazione

Procedure di disinfezione e sterilizzazione PROCEDURA Procedure di disinfezione e sterilizzazione Paola Tomao Metodica di lavoro riguardante l insieme delle azioni da organizzare in uno spazio temporale definito e in cui si riconoscono le responsabilità,

Dettagli

OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA

OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA Mercoledì 13 novembre 2013 Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma RISCHIO LEGIONELLA AUTOCONTROLLO

Dettagli

ANNO ACCADEMICO 2013/2014 Programma dell insegnamento: _IGIENE

ANNO ACCADEMICO 2013/2014 Programma dell insegnamento: _IGIENE ANNO ACCADEMICO 2013/2014 Programma dell insegnamento: _IGIENE Docente Titolare del corso: Dr. Antonio Romaniello Corso di Laurea : _FARMACIA Obiettivi formativi generali (risultati di apprendimento previsti

Dettagli

SANIFICAZIONE DETERSIONE ANTISEPSI

SANIFICAZIONE DETERSIONE ANTISEPSI SANIFICAZIONE DETERSIONE ANTISEPSI DISINFEZIONE MANI IODO 75 Antisettico per la detersione e disinfezione chirurgica delle Mani. P.M.C. Reg. 18929 Ministero Salute polivinilpirrolidone Iodio ( al 10% di

Dettagli

PROTOCOLLO DI BIOSICUREZZA. Sperma Scarti Morti Disinfezioni Personale Aghi e strumentario Derattizzazione

PROTOCOLLO DI BIOSICUREZZA. Sperma Scarti Morti Disinfezioni Personale Aghi e strumentario Derattizzazione PROTOCOLLO DI BIOSICUREZZA Sperma Scarti Morti Disinfezioni Personale Aghi e strumentario Derattizzazione Disinfezione Il ricorso a disinfettanti e disinfestanti, se unito ad altre misure tese a minimizzare

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE Direttore Dr. Claudio Soave Strada Le Grazie, 8-37134 Verona - Tel. 045 8027627-0458027627 - Fax 045 8027626 e-mail: servizio. prevenzioneprotezione@univr.it

Dettagli

Alto livello igienico

Alto livello igienico La separazione fra aree che necessitano livelli igienici diversi viene definita zoning. Lo studio del zoning diventa molto importante nella prevenzione contro l entrata di potenziali contaminanti in specifiche

Dettagli

SCHEDA DI INFORMAZIONI TECNICHE E DI SICUREZZA

SCHEDA DI INFORMAZIONI TECNICHE E DI SICUREZZA SCHEDA DI INFORMAZIONI TECNICHE E DI SICUREZZA (DIRETTIVE CEE 88/379-93/112-D.M. SANITA' 28-1-92) 1. - IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA' RESPONSABILE DELL' IMMISSIONE IN COMMERCIO : Nome del

Dettagli

NUOVE PROSPETTIVE GESTIONALI E TECNOLOGICHE PER IL TRATTAMENTO STRUMENTALE IN ENDOSCOPIA DIGESTIVA

NUOVE PROSPETTIVE GESTIONALI E TECNOLOGICHE PER IL TRATTAMENTO STRUMENTALE IN ENDOSCOPIA DIGESTIVA NUOVE PROSPETTIVE GESTIONALI E TECNOLOGICHE PER IL TRATTAMENTO STRUMENTALE IN ENDOSCOPIA DIGESTIVA DOTT. ALESSANDRO BARSOTTI U.O. DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO A.O.U.P. Sterilizzazione Qualsiasi processo,

Dettagli

Indice. PARTE I Igiene generale. Autore. Prefazione

Indice. PARTE I Igiene generale. Autore. Prefazione Indice I Autore Prefazione XI XIII PARTE I Igiene generale CAPITOLO 1 Medicina clinica, preventiva e predittiva 1 1.1 Concetto di salute 1 1.2 Determinanti della salute 3 1.2.1 Modelli concettuali 3 1.3

Dettagli

Modalità e mezzi per la sterilizzazione e la disinfezione

Modalità e mezzi per la sterilizzazione e la disinfezione Modalità e mezzi per la sterilizzazione e la disinfezione Dott.ssa Pamela Di Giovanni Definizioni Sterilizzazione Distruzione di tutte le forme microbiche presenti (batteri, virus e spore), che può essere

Dettagli

LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE

LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE Incontro con il Dipartimento di Medicina Sperimentale 24 aprile 2008 Settore Prevenzione e Protezione L uso in sicurezza delle Un

Dettagli

AUSILABTM Una gamma completa di detergenti per il lavaggio di vetreria

AUSILABTM Una gamma completa di detergenti per il lavaggio di vetreria AUSILAB Una gamma completa di detergenti per il lavaggio di vetreria CARLO ERBA Reagents Partner nelle scelte del Professionista di Laboratorio in Ricerca, Sanità e Industria CARLO ERBA Reagents, un brand

Dettagli

La norma ISO 7218:2007

La norma ISO 7218:2007 La norma ISO 7218:2007 Novità ed implicazioni nella gestione del laboratorio Dr. Angelo Viti ROMA ISS 19-20- Dicembre 2009 Angelo Viti 1/22 Angelo Viti 2/22 Organizzazione generale di un laboratorio di

Dettagli

LE MALATTIE INFETTIVE

LE MALATTIE INFETTIVE LE MALATTIE In base alla loro eziologia (cioè alle loro cause) le malattie possono essere distinte in e NON. Le malattie infettive sono causate da microrganismi, specialmente batteri e virus. Le malattie

Dettagli

Procedure di disinfezione e sterilizzazione

Procedure di disinfezione e sterilizzazione Procedure di disinfezione e sterilizzazione Opuscolo informativo per il paziente Gentili pazienti, lo scopo di questo opuscolo è quello di informarvi sulle rigorose procedure di disinfezione e sterilizzazione

Dettagli

Aspetti preventivi clinici e gestionali della malattia da virus Ebola. Definizione di contatto e sua gestione Toni Francesco

Aspetti preventivi clinici e gestionali della malattia da virus Ebola. Definizione di contatto e sua gestione Toni Francesco Aspetti preventivi clinici e gestionali della malattia da virus Ebola Definizione di contatto e sua gestione Toni Francesco 15 Novembre 2014 Migranti che arrivano con gli sbarchi via mare 1- La grande

Dettagli

Capitolo 7. Le soluzioni

Capitolo 7. Le soluzioni Capitolo 7 Le soluzioni Come visto prima, mescolando tra loro sostanze pure esse danno origine a miscele di sostanze o semplicemente miscele. Una miscela può essere omogenea ( detta anche soluzione) o

Dettagli

MANUALE DI CORRETTA PRASSI IGIENICA PER BARBIERI, PARRUCCHIERI, ESTETISTE

MANUALE DI CORRETTA PRASSI IGIENICA PER BARBIERI, PARRUCCHIERI, ESTETISTE MANUALE DI CORRETTA PRASSI IGIENICA PER BARBIERI, PARRUCCHIERI, ESTETISTE Dott. Mauro Verna Direttore Servizio Igiene e Sanità Pubblica Dipartimento di Prevenzione A.S.U.R. Zona Territoriale 7 Ancona Dott.

Dettagli

STUDIO SPERIMENTALE DI VALIDAZIONE DELLE PROCEDURE DI DISINFEZIONE CON IL SISTEMA HYGIENIO NEGLI AMBULATORI DENTISTICI

STUDIO SPERIMENTALE DI VALIDAZIONE DELLE PROCEDURE DI DISINFEZIONE CON IL SISTEMA HYGIENIO NEGLI AMBULATORI DENTISTICI STUDIO SPERIMENTALE DI VALIDAZIONE DELLE PROCEDURE DI DISINFEZIONE CON IL SISTEMA HYGIENIO NEGLI AMBULATORI DENTISTICI Indice. Introduzione Scopo Campo di Applicazione Luogo esecuzione delle prove di laboratorio

Dettagli

L evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP.

L evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP. COORDINAMENTO INTERREGIONALE DELLA PREVENZIONE IN SANITA L evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP. Celsino

Dettagli

Pulizia, disinfezione e sterilizzazione degli strumenti

Pulizia, disinfezione e sterilizzazione degli strumenti Corso di formazione TATUAGGIO E PIERCING: ASPETTI DI IGIENE E SICUREZZA Pulizia, disinfezione e sterilizzazione degli strumenti Dott. Cagarelli Roberto Dipartimento sanità pubblica di Modena Modena, 22

Dettagli

Informazioni di Sicurezza del materiale- foglio 1 Envirolyte ANK-Anolyte Neutro (91/155/EWG)

Informazioni di Sicurezza del materiale- foglio 1 Envirolyte ANK-Anolyte Neutro (91/155/EWG) Informazioni di Sicurezza del materiale- foglio 1 Envirolyte ANK-Anolyte Neutro (91/155/EWG) Sezione 1: Identificazione del Prodotto e Produttore Nome Commerciale: ANK-Anolyte Neutro Fabbricante/Fornitore:

Dettagli

7.6. FASE 6 - Lavaggio e pulizia locali (manuale e con macchine) 1. COMPARTO: Ristorazione

7.6. FASE 6 - Lavaggio e pulizia locali (manuale e con macchine) 1. COMPARTO: Ristorazione 7.6. FASE 6 - Lavaggio e pulizia locali (manuale e con macchine) 1. COMPARTO: Ristorazione 2. FASE DI LAVORAZIONE: Lavaggio e pulizia locali (manuale e con macchine) 3. CODICE INAIL: 4. FATTORE DI RISCHIO:

Dettagli

Lista norme tecniche armonizzate nel campo della sterilizzazione pubblicate in supporto alla direttiva 93/42/CEE Dispositivi medici

Lista norme tecniche armonizzate nel campo della sterilizzazione pubblicate in supporto alla direttiva 93/42/CEE Dispositivi medici Lista norme tecniche armonizzate nel campo della sterilizzazione pubblicate in supporto alla direttiva 93/42/CEE Dispositivi medici Sterilizzatrici per uso medico - Sterilizzazione UNI EN 285 Sterilizzazione

Dettagli

INFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO. PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner

INFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO. PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner Procedure di sicurezza: RISCHIO CHIMICO DOVUTO ALL USO DI STAMPANTI E TONER Autore: IEC S.r.l. Revisione: settembre 2014 INDICE

Dettagli

www.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni

www.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni VACCINAZIONI Le vaccinazioni da fare al proprio cane sono parecchie, alcune sono obbligatorie ed alcune facoltative e possono essere consigliate dal veterinario in casi specifici. Vediamo nel dettaglio

Dettagli

Scheda informativa prodotto cosmetico ad uso professionale LEG AME CREMA MANI 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA

Scheda informativa prodotto cosmetico ad uso professionale LEG AME CREMA MANI 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA Scheda informativa prodotto cosmetico ad uso professionale LEG AME CREMA MANI Data di compilazione: 26 febbraio 2013 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA INFORMAZIONI GENERALI : Nome Commerciale

Dettagli

INCUBAZIONE ACUTA CONVALESC GUARIGIONE. HBsAg. Anti HBs. HBeAg HBV DNA. Infezione ALT. Anti Hbe. Infezione. Anti HBc IgM. Da Virus.

INCUBAZIONE ACUTA CONVALESC GUARIGIONE. HBsAg. Anti HBs. HBeAg HBV DNA. Infezione ALT. Anti Hbe. Infezione. Anti HBc IgM. Da Virus. PERIODO DI FASE INCUBAZIONE ACUTA CONVALESC GUARIGIONE HBsAg contemp poranea B + Virus Delta Infezione Da Virus solo da Virus B Infezione Anti HBs HBeAg HBV DNA Anti Hbe Anti HBc IgM Anti HBc IgG ALT Anti

Dettagli

Microbiologia delle acque reflue & Depurazione delle acque

Microbiologia delle acque reflue & Depurazione delle acque Microbiologia delle acque reflue & Depurazione delle acque 1 Acque reflue - acque di scolo di origine domestica o industriale che non possono essere smaltite in laghi o torrenti senza una preventiva depurazione

Dettagli

PROCEDURA DI SICUREZZA LA PREVENZIONE NELL USO DI DETERGENTI, DISINFETTANTI E STERILIZZANTI

PROCEDURA DI SICUREZZA LA PREVENZIONE NELL USO DI DETERGENTI, DISINFETTANTI E STERILIZZANTI Pag. 1 di 7 SOMMARIO: 1. Oggetto e scopo 2. Campo di applicazione 3. Responsabilità 4. Definizioni e abbreviazioni 5. Documenti di Riferimento 6. Moduli e documenti di registrazione 7. Modalità operative

Dettagli

Dott.ssa Alessandra Palmieri

Dott.ssa Alessandra Palmieri Università degli Studi di Sassari Facoltà di Medicina e Chirurgia Dott.ssa Alessandra Palmieri Istituto di Igiene e Medicina Preventiva PROFILASSI Tutte quelle attività che hanno l obiettivo di impedire

Dettagli

La catalasi: un enzima in azione

La catalasi: un enzima in azione Percorso di Didattica laboratoriale La catalasi: un enzima in azione Scuola Secondaria di Secondo Grado IISS - IPSIA E. Majorana Bari Classe IV B Docente: Miralma Serio Organizzatore cognitivo: Le trasformazioni

Dettagli

PICASILAN W. Scheda Tecnica

PICASILAN W. Scheda Tecnica REV. A PICASILAN W Descrizione Caratteristiche generali Campi di applicazione Proprietà fisiche Preparazione e Applicazione Confezioni Conservazione Precauzioni ed avvertenze Picasilan W DESCRIZIONE Impregnante

Dettagli

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

Dettagli

ONDE ELETTROMAGNETICHE

ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE Sono parte integrante dell ambiente in cui viviamo e lavoriamo Di origine artificiale (per esempio le onde radio, radar e nelle telecomunicazioni) Di origine

Dettagli

Verifiche e controlli degli impianti idrici all interno degli edifici

Verifiche e controlli degli impianti idrici all interno degli edifici Verifiche e controlli degli impianti idrici all interno degli edifici Pulizia, manutenzione e collaudo delle reti idiriche Gli impianti idraulici prima di essere consegnati all utente devono essere ripuliti

Dettagli

Leggere attentamente l etichetta e la Scheda di 2Sicurezza (SDS)

Leggere attentamente l etichetta e la Scheda di 2Sicurezza (SDS) Leggere attentamente l etichetta e la Scheda di 2Sicurezza (SDS) Come si legge un etichetta L etichetta di un agrofarmaco deriva dalla valutazione di numerosi studi effettuati sul prodotto inerenti aspetti

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO (4)

LE CARTE DI CONTROLLO (4) LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale

Dettagli

Gentile paziente, Il personale dello studio è a tua disposizione per ulteriori delucidazioni in merito all argomento.

Gentile paziente, Il personale dello studio è a tua disposizione per ulteriori delucidazioni in merito all argomento. Gentile paziente, Desideriamo informarti circa i rigorosi protocolli di disinfezione e sterilizzazione che vengono routinariamente adottati nel nostro studio, nell interesse tuo e di tutto il personale,

Dettagli

TEST DI SCREENING: MANTOUX

TEST DI SCREENING: MANTOUX TEST DI SCREENING: MANTOUX Ciriè 2 Aprile 2012 LIVIA DEMICHELIS ASSISTENTE SANITARIA S.S. MEDICO COMPETENTE A.O.U. SAN LUIGI ORBASSANO SCREENING (selezione) Strumento di lavoro per attuare prevenzione

Dettagli

1. Prodotto / preparazione e dati del produttore

1. Prodotto / preparazione e dati del produttore 1. Prodotto / preparazione e dati del produttore Identificazione del prodotto: Nome commerciale : Produttore : Isel - Automation Tel.: 0049-6672-898-0 Am Leibolzgraben 16 Fax.: 0049-6672-898-888 36132

Dettagli

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. Epidemiologia e Prevenzione BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO MALATTIE INFETTIVE AZIENDA SANITARIA LOCALE AVELLINO

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. Epidemiologia e Prevenzione BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO MALATTIE INFETTIVE AZIENDA SANITARIA LOCALE AVELLINO AZIENDA SANITARIA LOCALE AVELLINO DIRETTORE GENERALE Ing. Sergio Florio Dipartimento di Prevenzione U.O.C. Epidemiologia e Prevenzione BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO MALATTIE INFETTIVE AZIENDA SANITARIA LOCALE

Dettagli

4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE

4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE 136 4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE 4.5 ELENCO DOCUMENTAZIONE 137 ELENCO DELLA DOCUMENTAZIONE E MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ AC 190903 00 SGRS1.1A040 a 01 atto formale con il quale viene identificato

Dettagli