PROTOCOLLO MARCA DA BOLLO DA.16,00
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- Domenica Maddalena Pisani
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1 PROTOCOLLO MARCA DA BOLLO DA.16,00 Il/la sottoscritto/a RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA articoli n. 146 e 159 del Decreto Legislativo n.42 (Funzioni subdelegate ai sensi dell'art. 80 comma 1 della L.R. n.12/2005) così come modificata e integrata dalla DGR n.8/2121 AL RESPONSABILE DEL SERVIZIO TECNICO DEL COMUNE DI BELLAGIO nato/a a provincia di provincia di PEC: tel.: cel.: ISTANZA PRESENTATA PER CONTO: proprio proprio e de soggett elencat nell ALLEGATO 2 della ditta 1 con sede in provincia codice fiscale che rappresenta in qualità di 2 avente titolo alla presentazione della richiesta di autorizzazione ambientale in quanto: esclusivo con i soggett elencat nell ALLEGATO 2 in forza de 3 4 (a tale scopo autorizzato da proprietari elencat nell ALLEGATO 2 1 Inserire ragione sociale o denominazione 2 Amministratore, rappresentante legale, procuratore ecc. 3 Indicare il titolo che dà titolo di legittimazione alla autorizzazione ambientale. 1/7
2 DATI DELL IMMOBILE OGGETTO D INTERVENTO in Bellagio - CO individuato/i al/ai mappale/i: foglio: foglio: censuario di: BELLAGIO CIVENNA in zona: nel P.G.T. vigente non interessato da alcun piano attuativo vigente interno al Piano di... denominato approvato con deliberazione C.C. n. del - - CHIEDE L'autorizzazione ambientale ai sensi del Decreto Legislativo n.42 per l'esecuzione dell'intervento di: oggetto 5 : descrizione: Così come da progetto redatto con tutti gli elaborati previsti dall allegato A dal Tecnico: ll progettista codice fiscale con studio in PEC: (obbligatoria) tel. iscritto all degli della prov. di al n. A tal fine dichiara che l intervento necessita di autorizzazione paesaggistica, ai sensi dell articolo 146 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modifiche ed integrazioni, in quanto lo stesso ricade in ambito assoggettato a tutela paesaggistica in base: 4 Affittuario, usufruttuario, comodatario ecc. 5 Breve indicazione che identifichi la natura delle opere oggetto di richiesta e/o in applicazione di quale articolo di legge esse vengono richieste. 2/7
3 ESSENDO L'IMMOBILE COMPRESO IN UNA ZONA DI VINCOLO AMBIENTALE IMPOSTO CON ALL ART. 136 COMMA 1 DEL D.LGS. 42/2004 E S.M.I. VINCOLO APPOSTO CON DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA REGIONE LOMBARDIA PUBBLICATO SULLA G.U. N. 343 IN DATA , RIGUARDANTE LA DICHIARAZIONE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO DELL'INTERO TERRITORIO DEI COMUNI DI BELLAGIO, CIVENNA, MAGREGLIO E CESANA BRIANZA (intero territorio comunale sempre presente). AMBITO TERRITORIALE EX-COMUNE DI BELLAGIO ALL ART. 136 COMMA 1 DEL D.LGS. 42/2004 E S.M.I. VINCOLO APPOSTO CON DECRETO MINISTERIALE 15 APRILE 1958 RIGUARDANTE DICHIARAZIONE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO DELLA FASCIA COSTIERA DEL LAGO DI COMO, SITA NELL AMBITO DEI COMUNI DI BLEVIO, TORNO, FAGGETO LARIO, POGNANA, NESSO, LEZZENO, BELLAGIO, OLIVETO LARIO, VALBRONA, VALMADRERA, MALGRATE, LECCO, ABBADIA LARIANA, MANDELLO LARIO, LIERNA, VARENNA, PERLEDO, BELLANO, DERVIO, DORIO, COLICO E SORICO, PUBBLICATO SULLA G.U. N. 110 DEL ALL ART. 136 COMMA 1 DEL D.LSG. 42/2004 E S.M.I. VINCOLO APPOSTO CON DECRETO MINISTERIALE 22 FEBBRAIO 1967 RIGUARDANTE DICHIARAZIONE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO DI ZONE NEL COMUNE DI BELLAGIO PUBBLICATO SULLA G.U. N.83 DEL AMBITO TERRITORIALE EX-COMUNE DI CIVENNA DECRETO MINISTERIALE 23 GIUGNO DICHIARAZIONE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO DELLA ZONA A VALLE DELLA STRADA PROVINCIALE, SITA NELL'AMBITO DEL COMUNE DI CIVENNA (COMO). IL MINISTRO PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE VISTA LA LEGGE 29 GIUGNO 1939, N. 1497, SULLA PROTEZIONE DELLE BELLEZZE NATURALI. DECRETO MINISTERIALE 16 FEBBRAIO DICHIARAZIONE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO DI UNA ZONA IN COMUNE DI CIVENNA. IL MINISTRO PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE VISTA LA LEGGE 29 GIUGNO 1939, N. 1497, SULLA PROTEZIONE DELLE BELLEZZE NATURALI (si veda tavola PR6 retino verde chiaro elaborato del P.G.T.). ALTRI VINCOLI AMBITO TERRITORIALE EX-COMUNE DI BELLAGIO ACCERTATO INOLTRE CHE L AREA OGGETTO DELL INTERVENTO RICHIESTO, RISULTA UBICATA ALL ESTERNO DALL ART. 19 COMMA 5 DEL P.P.R. (TERRITORI CONTERMINI AI LAGHI). ACCERTATO INOLTRE CHE L AREA OGGETTO DELL INTERVENTO RICHIESTO, RISULTA UBICATA ALL INTERNO NON SUBISCONO ALCUNA SPECIFICA LIMITAZIONE GLI INTERVENTI DI CUI AL COMMA 8 LETTERA DALL ART. 19 COMMA 5 DEL P.P.R. (TERRITORI CONTERMINI AI LAGHI) NON SUBISCONO ALCUNA SPECIFICA LIMITAZIONE GLI INTERVENTI DI CUI AL COMMA 8 LETTERA ALTRI VINCOLI AMBITO TERRITORIALE EX-COMUNE DI CIVENNA ACCERTATO INOLTRE CHE L AREA OGGETTO DELL INTERVENTO RICHIESTO, RISULTA UBICATA ALL ESTERNO ACCERTATO INOLTRE CHE L AREA OGGETTO DELL INTERVENTO RICHIESTO, RISULTA UBICATA ALL INTERNO NON SUBISCONO ALCUNA SPECIFICA LIMITAZIONE GLI INTERVENTI DI CUI AL COMMA 8 LETTERA I FIUMI, I TORRENTI, I CORSI D'ACQUA ISCRITTI NEGLI ELENCHI PREVISTI DAL TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI DI LEGGE SULLE ACQUE E IMPIANTI ELETTRICI, APPROVATO CON REGIO DECRETO 11 DICEMBRE 1933, N. 1775, E LE RELATIVE SPONDE O PIEDI DEGLI ARGINI PER UNA FASCIA DI 150 METRI CIASCUNA (si veda tavola PR6 retino azzurro elaborato del P.G.T.). Art Aree tutelate per legge - (articolo così sostituito dall'art. 12 del d.lgs. n. 157 del 2006, poi modificato dall'art. 2 del d.lgs. n. 63 del 2008) del D.Lgs. 42/2004. INTERNO AL PERIMETRO DEL CENTRO EDIFICATO (si veda tavola PR1 linea nera spessa elaborato del P.G.T.); L N. 865-Programmi e coordinamento dell'edilizia residenziale pubblica; norme sull'espropriazione per pubblica utilità; modifiche ed integrazioni alle LL. 17 agosto 1942, n.1150; 18 aprile 1962, n.167; 29 settembre 1964, n.847; ed autorizzazione di spesa per interventi straordinari nel settore dell'edilizia residenziale, agevolata e convenzionata; DL N. 9-Norme per l'edilizia residenziale e provvidenze in materia di sfratti.(convertito dalla L. 25/3/82, n.94.); DL N Disposizioni urgenti per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale.(convertito con modificazioni dalla L.8/8/85, n.431). trasformazione del bosco in terreni non sottoposti al vincolo idrogeologico, ai sensi dell'art. 43 della L. R. n. 31 del 5 dicembre /7
4 Altro e che le opere previste sono attribuite alla competenza di codesta Amministrazione ai sensi dell art.80, comma 1, della L.R. del 11.marzo.2005, n.12 s.m.i.. Legge Regionale 11.marzo.2005, n Legge per il governo del territorio (B.U.R.L. n. 11 del 16 marzo 2005, 1 s.o.) Art. 27. (Definizioni degli interventi edilizi) - 1. Ai fini della presente legge si intendono per: a) interventi di manutenzione ordinaria, gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelli necessari ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti, anche con l impiego di materiali diversi, purché i predetti materiali risultino compatibili con le norme e i regolamenti comunali vigenti; b) interventi di manutenzione straordinaria, le opere e le modifiche riguardanti il consolidamento, il rinnovamento e la sostituzione di parti anche strutturali degli edifici, la realizzazione ed integrazione dei servizi igienico-sanitari e tecnologici, nonché le modificazioni dell assetto distributivo di singole unità immobiliari. Sono di manutenzione straordinaria anche gli interventi che comportino la trasformazione di una singola unità immobiliare in due o più unità immobiliari, o l aggregazione di due o più unità immobiliari in una unità immobiliare; c) interventi di restauro e di risanamento conservativo, gli interventi edilizi rivolti a conservare e recuperare l organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell organismo stesso, ne consentano destinazioni d uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell edificio, l inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell uso, l eliminazione degli elementi estranei all organismo edilizio; d) interventi di ristrutturazione edilizia, gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell edificio, l eliminazione, la modifica e l inserimento di nuovi elementi ed impianti. [Nell ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione totale o parziale, nel rispetto della volumetria preesistente fatte salve le sole innovazioni necessarie per l adeguamento alla normativa antisismica; e) interventi di nuova costruzione, quelli di trasformazione edilizia e urbanistica del territorio non rientranti nelle categorie definite alle lettere precedenti e precisamente: 1) la costruzione di manufatti edilizi fuori terra o interrati, ovvero l ampliamento di quelli esistenti all esterno della sagoma esistente, fermo restando, per gli interventi pertinenziali, quanto previsto al numero 6; 2) gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria realizzati da soggetti diversi dal comune; 3) la realizzazione di infrastrutture e di impianti, anche per pubblici servizi, che comporti la trasformazione in via permanente di suolo inedificato; 4) (numero dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 129 del 2006) 5) l installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee; 6) gli interventi pertinenziali che gli atti di pianificazione territoriale e i regolamenti edilizi, anche in relazione al pregio ambientale paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume superiore al 20 per cento del volume dell edificio principale; 7) la realizzazione di depositi di merci o di materiali, la realizzazione di impianti per attività produttive all aperto ove comportino l esecuzione di lavori cui consegua la trasformazione permanente del suolo inedificato; 7-bis) gli interventi di integrale sostituzione edilizia degli immobili esistenti, mediante demolizione e ricostruzione anche con diversa localizzazione nel lotto e con diversa sagoma, con mantenimento della medesima volumetria dell'immobile sostituito. f) interventi di ristrutturazione urbanistica, quelli rivolti a sostituire l esistente tessuto urbanistico-edilizio con altro diverso, mediante un insieme sistematico di interventi edilizi, anche con la modificazione del disegno dei lotti, degli isolati e della rete stradale. SI DICHIARA INOLTRE che per precedenti interventi su tale immobile è stata rilasciata dall Ente....., l autorizzazione paesaggistica n..., in data.. della quale si allega copia. che il progetto è redatto conformemente alle leggi, regolamenti e strumenti urbanistici, nei riguardi pure delle proprietà confinanti e ciò a ogni effetto anche di fronte a terzi e con assoluto sollievo da ogni responsabilità del Comune. Bellagio, lì IL RICHIEDENTE:.. IL PROGETTISTA:.. Ai fini della verifica dell autenticità delle sottoscrizioni dovrà essere obbligatoriamente allegata, ai sensi degli artt. 38, 46 e 47 del DPR 445/2000: (siglare le caselle con una x) copia della carta d identità dei dichiaranti: e/o dell avente titolo; copia della carta d identità progettista; titolo di proprietà dell area oggetto d intervento o dell immobile o atto sostitutivo di notorietà ai sensi dell art. 47 D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 e s.m.i.. Al riguardo si richiamano le sanzioni previste all art. 76 dello stesso. 4/7
5 ALLEGATO A Altri soggetti aventi titolo o comunque interessati alla domanda in oggetto. La presente domanda di autorizzazione ambientale è sottoscritta in solido dai seguenti soggetti aventi titolo: AVENTE TITOLO N.1 AVENTE TITOLO N.2 AVENTE TITOLO N.3 AVENTE TITOLO N.4 N.B.: in caso di più soggetti coinvolti, allegare altre tabelle A. Ai fini della verifica dell autenticità delle sottoscrizioni dovrà essere obbligatoriamente allegata, ai sensi degli artt. 38, 46 e 47 del DPR 445/2000: (siglare le caselle con una x) copia della carta d identità dei dichiaranti: e/o dell avente titolo. Al riguardo si richiamano le sanzioni previste all art. 76 dello stesso. 5/7
6 ALLEGATO B ELABORATI NECESSARI PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI Di seguito si fornisce l'elenco della documentazione minima che, di norma, deve accompagnare le istanze di autorizzazione paesistica nei casi di competenza comunale. L'abaco che segue l'elenco precisa gli elaborati richiesti in rapporto ai diversi tipi di intervento. La documentazione deve essere costituita da: 1. Relazione paesaggistica 2. Elaborati dello stato di fatto 3. Elaborati di progetto 1. RELAZIONE PAESAGGISTICA I contenuti della relazione paesaggistica qui definiti costituiscono per l Amministrazione competente la base di riferimento essenziale per la verifica della compatibilità paesaggistica degli interventi ai sensi dell art. 146, comma 5 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio. La relazione paesaggistica contiene tutti gli elementi necessari alla verifica della compatibilità dell intervento, con riferimento specifico alle motivazioni del vincolo paesaggistico gravante sull area nonché ai contenuti e alle indicazioni del Piano Territoriale Paesistico Regionale ovvero dei piani a valenza paesaggistica di maggiore dettaglio (PTC Provinciali, di Parco, e studio paesistico comunale). La relazione deve, peraltro, avere specifica autonomia d indagine ed essere corredata da elaborati tecnici preordinati altresì a motivare ed evidenziare la qualità dell intervento anche per ciò che attiene al linguaggio architettonico e formale adottato in relazione al contesto d intervento. La relazione paesaggistica, mediante opportuna documentazione, dovrà dare conto dello stato di fatto dei luoghi, in particolare del contesto paesaggistico di riferimento (naturale, agricolo tradizionale, agricolo industrializzato, urbano, periurbano e insediativo diffuso e/o sparso) e della morfologia dell ambito (costiero/rivierasco, di pianura, collinare montano), nonché delle caratteristiche progettuali dell intervento. Dovrà inoltre essere illustrato, nel modo più chiaro ed esaustivo possibile, l effetto paesaggistico conseguente la realizzazione dell intervento proposto (lo stato dei luoghi dopo l intervento). A tal fine, ai sensi dell art. 146, commi 4 e 5 del decreto legislativo 22.gennaio.2004, n. 42, la relazione paesaggistica allegata alla domanda d autorizzazione indica: lo stato attuale del bene paesaggistico interessato; gli elementi di valore paesaggistico in esso presenti, nonché le eventuali presenze di beni culturali tutelati dalla parte II del Codice; gli impatti sul paesaggio delle trasformazioni proposte; gli eventuali elementi di mitigazione e compensazione proposti. Deve anche contenere tutti gli elementi utili all Amministrazione competente per effettuare la verifica di conformità dell intervento proposto, consentendo di accertare la compatibilità rispetto ai valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo, nonché la congruità con i criteri di gestione del bene tutelato e la complessiva coerenza con gli obiettivi di qualità paesaggistica contenute negli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale. 2. ELABORATI PER LA RAPPRESENTAZIONE DELLO STATO DI FATTO 1. Planimetria quotata nelle scale 1:5000, 1:2000 o 1:1000 in relazione alla dimensione e localizzazione dell'intervento, con l'individuazione degli elementi costitutivi e rappresentativi del paesaggio, che si ritenga utile considerare. 2. Fotopiano, se esistente. 3. Documentazione fotografica che rappresenti da più punti di vista in modo panoramico, l'edificio o l'area oggetto dell'intervento. 4. Rilievo dello stato di fatto dell'edificio o di altri manufatti (piante e coperture, prospetti e sezioni significative in scala 1:100) sui quali si intenda intervenire, descrittivo anche delle caratteristiche di finitura originali (quali, ad esempio, il tipo di intonaco, di pitturazione delle superfici, di trattamento delle opere metalliche e lignee, dei materiali di gronda e di copertura, ecc.). 5. Piano quotato almeno in scala 1:200 comprendente le specie vegetali presenti relazionato alla più vicina sede stradale; nel caso di territorio in declivio il progetto sarà corredato da una o più sezioni quotate estese a tutto il territorio oggetto dell'intervento, sede stradale ed edifici circostanti; nello stesso elaborato saranno indicati i movimenti di terra previsti in scavo e riporto nonché le opere di contenimento delle terre. 6. Eventuali studi, indagini e rilievi specialistici in funzione del tipo di trasformazione: 6.1 indagini geologiche; 6.2 ricerche storiche; 6.3 indagine sulla vegetazione. 3. ELABORATI DI PROGETTO 1. Planimetria con l'inserimento ambientale del progetto (1:500, 1:5000). 2. Piante, prospetti e sezioni significative in scala 1:100 per gli edifici, o superiore per interventi di maggiore estensione territoriale. 3. Particolari costruttivi significativi in scala 1: Indicazioni dei materiali di impiego, dei relativi colori (campionati), dei sistemi costruttivi e delle essenze impiegate. 5. Ripresa fotografica della simulazione in loco dell'opera progettata (mediante palline od altro metodo di rappresentazione reale dell'ingombro) o fotomontaggio che ne evidenzi l'inserimento nel contesto paesistico. 6/7
7 Abaco degli elaborati richiesti in rapporto ai tipi di trasformazione Tipo di intervento Elaborati richiesti A B C D E F G H I L M N O STATO DI FATTO 1 Planimetria * * * * * * * * * * * * * 2 Fotopiano se esiste * * * * * * * 3 Documentazione fotografica * * * * * * * * * * * * * 4 Rilievo dello stato di fatto * * * 5 Piano quotato almeno in scala 1:200 * * * * * * * 6 Studi specialistici 6.1 Indagini geologiche (1) * * * * * * 6.2 Ricerche storiche (1) * * 6.3 Indagini vegetazionali * * * * 6.4 Altre PROGETTI 1 Planimetria con inserimento ambientale * * * * * * * 2 Piante, prospetti e sezioni * * * * * * * * * * * * * 3 Particolari costruttivi * * * * * * * * 4 Indicazioni di materiali * * * * * * * * * * * * * 5 Simulazione fotografica * * * * * * * * * 6 Prospettive o assonometrie * * ** 7 Sezioni ambientali * * * * * * 8 Relazione tecnica * * * * * * * * * * * * * NOTE (1) in relazione alle caratteristiche dei luoghi possono essere richieste anche per altre categorie di interventi ** solo nel caso di particolare impatto visivo LEGENDA DEI TIPI DI TRASFORMAZIONE A manutenzione, restauro, risanamento conservativo H opere della viabilità (puntuali o circoscritte) B ristrutturazione e ampliamento di edifici I opere della viabilità (estese) C nuovi edifici L opere idrauliche (puntuali o circoscritte) D recinzioni M opere idrauliche (estese) E cartelli o altri mezzi pubblicitari N opere di recupero ambientale F posa di condotte interrate O interventi di manutenzione o integrazione del G posa di linee aree patrimonio arboreo Si segnalano alcune categorie di intervento sul territorio che comportano un rilevante impatto sul paesaggio e per le quali sarà applicata una particolare procedura di valutazione che richiede un corredo di analisi di maggiore specificità. In alcuni casi non si porrà soltanto il problema di stabilire misure mitigative o compensative, ma di valutare l opportunità localizzativa (ricerca di sedime più adeguato) o, addirittura, realizzativa (la cosiddetta opzione zero ). Si tratta spesso di interventi suscettibili di recare compromissione all assetto paesistico per consistenza dimensionale, pervasività territoriale, alterazione geomorfologica, estraneità al contesto, il cui elenco esemplificativo, che rimane aperto in relazione alle continue innovazioni che propongono la tecnica e le mutevoli esigenze della società, comprende: - edilizia industriale; - edilizia della produzione agraria (capannoni, silos, serre ecc); - strutture per la grande distribuzione (supermercati e ipermercati); - interventi di grande impegno territoriale e di grande serialità (piani attuativi); - infrastrutture di trasporto e tecnologiche; - stazioni di servizio; - impianti di depurazione; - impianti sportivi (campi per tennis, calcio, golf, piste sciistiche, piscine ecc); - spazi inedificati di dotazione a spazi edificati (parcheggi, viabilità di lottizzazione ecc). In relazione a particolari caratteristiche degli ambiti oggetto d intervento o del progetto, gli enti titolari della competenza paesaggistica possono motivatamente richiedere eventuali approfondimenti specialistici quali, ad esempio, ricerche storiche e sul patrimonio culturale, indagini geologiche e/o vegetazionali ed altri studi. Va precisato che gli enti sono tenuti a rendere disponibili e consultabili gli studi effettuati in loro possesso al fine di non rendere ulteriormente gravosa, per i richiedenti e progettisti, la redazione del progetto e della documentazione di accompagnamento dello stesso. Le domande di autorizzazione paesaggistica carenti della relazione paesaggistica e della documentazione di progetto, non potendo essere compiutamente valutate, dovranno essere integrate con la documentazione mancante. 7/7
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