Ing. Sandro Picchiolutto. La serie delle norme UNI CEI EN 16247:2012 e le Diagnosi Energetiche

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1 Ing. Sandro Picchiolutto La serie delle norme UNI CEI EN 16247:2012 e le Diagnosi Energetiche Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

2 La capacità di realizzare una diagnosi energetica secondo procedure riconducibili a standard riconosciuti rappresenta il cuore del processo di miglioramento della Efficienza Energetica. Al momento attuale sono disponibili tre standard per la conduzione di una diagnosi energetica: la UNI-CEI TR a livello nazionale, in fase di rielaborazione; la UNI-CEI EN a livello europeo; la ISO a livello globale, al momento non riconosciuta a livello europeo. 2/69

3 La norma europea sulle diagnosi energetiche trova applicazione nelle diagnosi energetiche nei settori civile, industriale trasporti. Essa considererà tutti i vettori energetici e le loro conversioni nell ambito degli edifici residenziali così come nelle Organizzazioni di Industria, Commercio e Pubblica Amministrazione. 3/69

4 La norma viene sviluppata focalizzando l attenzione sugli aspetti comuni del processo, demandando gli approfondimenti settoriali ad interventi da parte della normativa tecnica o legislativa. Definisce i requisiti minimi per intraprendere e condurre diagnosi energetiche a diversi livelli, ma sempre in grado di identificare opportunità di investimenti in efficienza energetica. Viene riservata una particolare attenzione alla verifica di coerenza della norma con i requisiti della ISO 50001:2011 (SGE). 4/69

5 La norma si sviluppa in cinque parti: la norma EN Diagnosi Energetiche - Requisiti generali, e le successive norme specialistiche: EN Diagnosi Energetiche Edifici, EN Diagnosi Energetiche Processi, EN Diagnosi Energetiche - Trasporti EN Competenze degli Energy Auditor. 5/69

6 La norma EN Requisiti generali viene a definire i campi di interesse generale nello sviluppo di una D.E.: Requisiti di qualità: del Referente della diagnosi (come competenza, confidenzialità, obiettività e trasparenza); del processo di diagnosi energetica (che dovrà risultare appropriato, completo, rappresentativo, tracciabile, utile e verificabile); 6/69

7 Elementi del processo di diagnosi energetica: incontro preliminare; incontro d avvio; raccolta dati; attività in campo; analisi; reportistica; incontro di chiusura. 7/69

8 Rappresentano punti chiave del processo: L accordo con la committenza in merito a: obiettivi, bisogni e aspettative relative alla diagnosi; scopo e confini; grado di accuratezza richiesto; arco temporale per completare la diagnosi; criteri per la valutazione delle misure di miglioramento proponibili; impegno richiesto all Organizzazione; dati da raccogliere prima dell inizio della diagnosi; misure e/o ispezioni da realizzare nell ambito della diagnosi. 8/69

9 Informazioni in merito a: contesto della diagnosi; vincoli normativi in grado di influenzare la diagnosi; programma strategico del committente; sistemi di gestione della qualità presenti; cambiamenti che possano avere una ricaduta sulla diagnosi; opinioni e/o restrizioni su potenziali misure di miglioramento; documentazione da presentare e formato del rapporto. 9/69

10 Obiettivo della EN 16247_2 è l analisi del fabbisogno di energia necessario al sistema edificioimpianto identificando le opportunità di miglioramento anche all interno di un SGE. 10/69

11 Dovranno essere tenuti in considerazione: condizioni climatiche locali; caratteristiche dell involucro; condizioni progettuali dell ambiente interno; caratteristiche e regolazioni dei sistema tecnologici; attività e processi realizzati nell edificio; regime di occupazione e comportamento degli occupanti. La norma non considera le abitazioni private monofamiliari! A tale proposito CTI prevede di sviluppare una norma parallela valida solo in Italia 11/69

12 L Auditor Energetico dovrà concordare scopo e confini della diagnosi, in termini di: quali edifici sottoporre ad esame; quali servizi energetici; quali sistemi tecnologici di edificio (BEMS); quali aree e sistemi al di fuori dell edificio; quali Indici di Prestazione Energetica (EPI) dovrebbero essere considerati appropriati nella diagnosi e, pertanto, utilizzati. 12/69

13 Sarà necessario concordare il grado di approfondimento richiesto alle operazioni di diagnosi, tenuto conto che esse influenzeranno: il tempo utilizzato nella visita in campo; la scelta delle misure campione; il livello di modellazione; i requisiti delle misurazioni; il livello di contabilizzazione; il livello di definizione delle opportunità di miglioramento proposte; le capacità professionali dell auditor; e ovviamente il costo! 13/69

14 Nell ambito dell incontro di avvio, l Auditor Energetico concorderà: calendario dei sopralluoghi; livello di coinvolgimento degli occupanti l edificio; eventuali rischi potenziali ed aree ad accesso limitato. 14/69

15 Ove possibile, l Auditor Energetico dovrà acquisire: parametri funzionali e di regolazione dell impiantistica interna, ivi comprese eventuali variazioni stagionali; profili di occupazione dell edificio; commenti degli occupanti su prestazioni dell edificio e dei servizi collegati; certificazioni energetiche; eventuali programmi di sensibilizzazione degli occupanti. 15/69

16 Per parte sua, l Auditor Energetico dovrà raccogliere i seguenti dati: Vettori energetici, presenti e comunque disponibili; Dati energetici: energia assorbita, prodotta e/o esportata suddivisa per vettore energetico; letture contatori ; diagrammi della domanda energetica e/o fattori di carico, se disponibili; ogni misura giudicata appropriata; 16/69

17 Fattori di aggiustamento in grado di influenzare i consumi energetici: dati ambientali, climatici e provenienti dal sistema locale di automazione edificio (BACS), se esistente; profili di occupazione dell edificio; Variazioni importanti intervenute nell ultimo triennio relativamente a: forma dell edificio e modalità del suo utilizzo; involucro dell edificio; sistemi tecnici dell edificio (BEMS) ed aree servite; comportamento degli occupanti; 17/69

18 Parametri di riferimento derivanti dalla applicazione della normativa nazionale sull uso dell energia; Documenti e/o informazioni progettuali e gestionali quali: planimetrie complete dei tracciati impianti; fattori esterni in grado di influenzare il comportamento energetico dell edificio; schemi tecnologici degli impianti; diagrammi di controllo e regolazione; dati e classificazioni di apparecchi e componenti; Modello informativo dell edificio (BIM) e/o modelli progettuali dell edificio se disponibili; Apparecchiature consumanti energia e altri carichi interni. 18/69

19 Analisi dei dati disponibili L Auditor Energetico analizzerà le informazioni raccolte e rese disponibili dalla Organizzazione. Una volta tali informazioni iniziali siano state acquisite, l Auditor Energetico potrà decidere di rivedere scopo e confini dell audit. L Auditor Energetico dovrà giudicare se le informazioni disponibili permettano lo sviluppo del processo di audit raggiungendo gli obiettivi concordati. In carenza di dati, il cliente potrà scegliere se produrre i dati mancanti o se l Auditor debba fare delle ipotesi in merito. L Auditor Energetico dovrà, secondo esperienza e competenza e sulla base di quanto concordato in termini di fini, scopo e completezza dell audit, scegliere quali sistemi energetici esaminare sul campo. 19/69

20 Analisi preliminare dei dati L Auditor Energetico dovrebbe sviluppare una prima analisi dei dati per: redigere un bilancio energetico preliminare; determinare i principali fattori d aggiustamento; stabilire i principali EPI; valutare la distribuzione dei consumi energetici, se possibile sulla base dei dati misurati; stabilire un livello energetico di riferimento (baseline) da utilizzare per quantificare l impatto degli interventi di miglioramento energetico; pianificare ulteriori raccolte dati da realizzare in campo. 20/69

21 Operazioni che dovranno essere realizzate in campo L Auditor Energetico sarà tenuto a: ispezionare il sito e gli impianti tecnologici; valutare il livello attuale e futuro per ogni servizio significativo di edificio; verificare l adeguatezza dei sistemi tecnologici alla prestazione richiesta, valutandone la prestazione; comprendere le motivazioni alla base dei cambiamenti richiesti ai sistemi tecnologici (ad es. la domanda stagionale); ricercare le opportunità di miglioramento dell efficienza energetica, così come limiti e vincoli applicabili. A tal fine la norma rende disponibile una lista di controllo. 21/69

22 L Auditor Energetico sarà tenuto ad analizzare il potenziale di risparmio energetico secondo scopo e limiti convenuti della diagnosi, così da rendere disponibile: Per ogni servizio di edificio un confronto tra l attuale ed un appropriato livello di servizio. Il livello del servizio non dovrà venire compromesso da ogni intervento di risparmio energetico proposto, tuttavia, prescindendo dai livelli legislativi di riferimento, esso potrà comunque essere modificato purché in accordo con il cliente (ad es. modificare la temperatura ambiente al fine di ridurre le esigente di climatizzazione estiva e/o invernale); 22/69

23 Valutazione della prestazione corrente e dei sistemi tecnologici nei confronti di un adeguato sistema di riferimento; Valutazione delle prestazioni dell involucro edilizio; Valutazione della prestazione energetica dell intero edificio, tenendo in considerazione le potenziali interazioni tra l involucro edilizio ed i sistemi tecnologici presenti in esso. 23/69

24 Nel valutare i potenziali miglioramenti, l Auditor Energetico dovrà: tenere in considerazione l interazione tra gli impianti tecnologici e l involucro edilizio, le condizioni ambientali esterne e le attività praticate nell edificio (cfr. EN 15603:2008); tenere in considerazione gli effetti collegabili a interventi specifici ma tali da generare interazioni in termini di bilancio energetico globale (ed es. la riduzione dei consumi per la illuminazione interna implicherà un aumento dei consumi per il riscaldamento invernale ma una diminuzione del carico termico estivo); valutare gli impatti potenziali che gli interventi di risparmio energetico potranno avere sulla classificazione energetica dell edificio. 24/69

25 La diagnosi energetica dovrebbe anche ricomprendere una verifica dei contratti di fornitura dell energia così come dei requisiti per ispezione e manutenzione delle apparecchiature tecnologiche in termini di impatto su efficienza energetica e costi. 25/69

26 L Auditor Energetico dovrà dettagliare (ad es. tramite adeguate rappresentazioni grafiche): un bilancio dell energia fornita dai vettori energetici in termini di consumi, costi ed emissioni; un bilancio degli usi finali dell energia per servizi o altri usi; un bilancio dell energia prodotta, consumata e/o esportata. Il bilancio energetico dovrà evidenziare quali valori derivino da misure e quali da stime. Ove opportuno, il calcolo degli EPI o di specifici valori di riferimento dovrà essere incluso nella analisi. 26/69

27 L Auditor Energetico sarà tenuto ad identificare le opportunità di miglioramento dell efficienza energetica sulla base: della propria esperienza; del confronto con adeguati benchmark, se disponibili; di vetustà, condizioni, modalità di gestione e manutenzione dell edificio e dei sistemi tecnologici; della obsolescenza di sistemi e apparecchi rispetto alla BAT e alle migliori pratiche del settore. Tali opportunità dovranno essere presentate in termini di valutazione costi/benefici. 27/69

28 Il formato della reportistica dovrà essere adattato alle esigenze del personale sia tecnico che dirigenziale. Gli interventi proposti dovrebbero essere suddivisi in: misure ad alto costo (cappotti, BEMS, etc.); misure a basso costo (adattamento delle modalità di conduzione, riduzione di perdite e sprechi, etc.); informazione, coinvolgimento e formazione dei consumatori finali (motivazioni e relative variazioni comportamentali); revisione dei requisiti di comfort ambientale (livelli di temperatura e/o umidità, spazi operativi, etc.). 28/69

29 La norma è completata dai seguenti allegati informativi: diagramma di flusso del processo di diagnosi energetica; esempi di soggetti coinvolti in una diagnosi energetica di edifici; esempi di scopo, finalità e accuratezza delle diagnosi energetiche negli edifici; esempi di checklist per il lavoro in campo di diagnosi energetica negli edifici; 29/69

30 esempi di analisi dell uso dell energia negli edifici; esempi di liste di controllo di analisi per diagnosi energetiche negli edifici; esempi di indicatori di prestazione energetica negli edifici; esempi di opportunità di miglioramento dell efficienza energetica negli edifici; esempi di analisi e calcolo dei risparmi nelle diagnosi energetiche negli edifici; esempi di reportistica di una diagnosi energetica di edifici; esempio di metodo di verifica del miglioramento energetico negli edifici. 30/69

31 Fermo restando l esistenza di differenze dovute a dimensione, cicli e siti produttivi, l energia in un sito industriale viene utilizzata per: normali processi produttivi; aspetti / fasi particolari di tali processi (ad es. avviamento, modifiche alla produzione, manutenzione etc.); utilities (ad es. aria compressa, autoproduzione di vettori energetici); involucri edilizi (sedi di linee produttive e/o depositi); altro (ad es. movimentazione e logistica interna); secondo il seguente schema logico: 31/69

32 Industrial Site Utility Processes Utility Equipment Utility Network Production Processes 32/69

33 Nell ambito dei contatti preliminari l Auditor Energetico dovrà concordare con la committenza: i processi ricompresi nella diagnosi energetica, ivi comprese eventuali utenze terziarizzate; se realizzare una diagnosi energetica dettagliata per specifici processi; la applicabilità della EN e della EN per usi energetici non direttamente collegati al processo (ad es. magazzinaggio, logistica, uffici, laboratori e trasporti). 33/69

34 L Auditor Energetico dovrà acquisire dall Organizzazione i seguenti dati a livello di: Sito: stato di fatto del sito e caratteristiche dell involucro edilizio; requisiti legali e regolamentari applicabili; piano di contabilizzazione esistente; informazioni, se disponibili, sul sistema di gestione dell energia nell Organizzazione. 34/69

35 Utilities: descrizione, quantità e diagramma di flusso comprensivo delle perdite note; indicatori di prestazioni energetiche noti; modalità operative delle apparecchiature; prassi manutentive e programmi di gestione operativa (dati su conduzione operativa e manutenzione); fattori di aggiustamento interni ed esterni. 35/69

36 Processi produttivi: descrizione, quantità e diagramma di flusso comprensivo delle perdite note; indicatori delle prestazioni energetiche; fattori di aggiustamento interni ed esterni (sia a partire dai dati storici che associabili ad ogni nuovo parametro che li possa influenzare o sia in grado di determinarne di nuovi); piano di contabilizzazione esistente; prassi manutentive e programmi di gestione operativa; modello computerizzato di simulazione in stato stazionario, se disponibile. 36/69

37 Al fine di calcolare gli indicatori di prestazione e/o gli usi specifici di energia, l Organizzazione dovrà provvedere a mettere a disposizione dell Auditor Energetico dati storici e correnti relativamente a: tipologie e volumi dei prodotti manifatturati nell ultimo anno; tipologie e volumi delle materie prime utilizzate nell ultimo anno. 37/69

38 Involucro edilizio: caratteristiche dell edificio; inventario degli apparecchi consumatori di energia; indicazione dei consumi energetici; fattori di aggiustamento interni ed esterni; indicatori di prestazioni energetiche noti; piano di contabilizzazione esistente. 38/69

39 L Auditor Energetico dovrà analizzare i dati raccolti al fine di: analizzare il bilancio energetico del sito sulla base del volume di produzione e relativa contabilità energetica, individuare gli opportuni fattori d aggiustamento, individuare opportuni indicatori di prestazione energetica (EPI), valutare la distribuzione dei consumi energetici di macchine e cicli produttivi, individuare una energy baseline iniziale, individuare ulteriori misure e dati da acquisire sul campo, stilando una lista delle opportunità di risparmio energetico. 39/69

40 Per quanto riguarda le operazioni che dovranno essere realizzate in campo, l Auditor Energetico dovrà: raccogliere ogni dato mancante che risulti necessario per il completamento dell analisi; stabilire o confermare la baseline; confermare le condizioni di funzionamento correnti ed i fattori di aggiustamento determinati nell analisi preliminare; chiudere i bilanci energetici e di prestazioni. 40/69

41 In tale ambito, l Auditor Energetico dovrà: ricercare la massima prestazione energetica raggiungibile del processo e paragonarla con la prestazione corrente; calcolare la effettiva prestazione energetica del processo; confrontare il dimensionamento del processo con i fabbisogni energetici; valutare la quantità ottimale di energia ed utenze per il processo. 41/69

42 L Auditor Energetico dovrà dettagliare: un bilancio dei vettori energetici; una disaggregazione degli usi e consumi energetici per processi, utilities, involucri edilizi; un bilancio energetico espresso in termini di input, uso ed output energetico (ad es. sotto forma di diagramma di Sankey, simulazione computerizzata in stato stazionario, etc.); inventario di autoproduzione / autoconsumo di energia; usi energetici collegati a sicurezza, tutela di salute o ambiente. Tali bilanci dovranno evidenziare quali dati derivino da misura e quali da stima/calcolo. 42/69

43 Sulla base delle proprie conoscenze e delle caratteristiche degli impianti e delle tecnologie del committente, l Auditor Energetico sarà tenuto a proporre opportunità di risparmio energetico che ricomprendano azioni nell ambito delle opzioni individuate dalla EN 15900, ovvero: misure finalizzate a ridurre o a recuperare le perdite di energia; sostituzione, modifica o aggiunta di apparecchiature; esercizio più efficiente ed ottimizzazione continua; miglioramento della manutenzione; sviluppo di un programma di cambiamenti comportamentali; miglioramento della Gestione dell Energia. 43/69

44 Tali opportunità saranno sviluppate sulla base di: età, condizioni, modalità di esercizio delle apparecchiature; tecnologia delle apparecchiature presenti in confronto alle apparecchiature più efficienti disponibili sul mercato; durata di vita pianificata dei processi. L Auditor Energetico dovrebbe tenere in adeguata considerazione sia l utilizzo delle Energie Rinnovabili che l utilizzo della cogenerazione. 44/69

45 Per ogni opportunità, l Auditor Energetico dovrebbe valutare: la riduzione dei costi energetici sulla base dei risparmi stimati secondo un determinato prezzo dell energia; costi di investimento; tempo di ritorno semplice o altri sistemi di valutazione di redditività dell investimento; se richiesto, potrà venire inserito nel calcolo ogni altro possibile guadagno (in termini di produttività, manutenzione e/o produzione). Le opportunità di risparmio energetico saranno poste in ordine di priorità in termini di efficienza energetica o altro criterio (ad es. obiettivi e traguardi del SGE dell Organizzazione). 45/69

46 Oltre ad una relazione sulle risultanze della diagnosi, l Auditor Energetico dovrà fornire in un opportuno schema riassuntivo le seguenti informazioni per ogni opzione di miglioramento individuata: situazione corrente: descrizione e prestazioni energetiche correnti e ragione della proposta di miglioramento; descrizione della opzione; potenziale stimato di risparmio energetico; tempo di ritorno dell investimento stimato; altri fattori positivi (ad es. ambientali, sicurezza, etc.). Il metodo per la valutazione dei fattori economici dovrà essere concordato col committente. 46/69

47 La norma è completata dai seguenti allegati informativi: esempio di un processo di diagnosi energetica; lista esemplificativa dei dati da raccogliere; qualità del piano di misura. 47/69

48 Il comparto dei trasporti rappresenta l area ove la realizzazione di una diagnosi energetica risulta più problematica: le attività sono più difficili da analizzare; le modalità sono diverse; gli strumenti a disposizione sembrano pochi ed insufficienti; gli aspetti caratteristici di ogni modalità di trasporto sono in grado di influenzare le procedure di diagnosi. 48/69

49 La possibilità di realizzare trasporti intermodali inoltre, così come la possibilità di utilizzare differenti modalità per il medesimo trasporto, rappresenta un aspetto specifico e tale da influenzare in maniera marcata i consumi energetici della attività di trasporto. La diagnosi energetica pertanto dovrà riservare particolare attenzione anche a tale fattore, considerando quali proposte di miglioramento sia una ottimizzazione energetica della modalità di trasporto utilizzata che la indicazione della modalità ottimale. Il processo di diagnosi, infine, riconosce che le caratteristiche di complessità, mobilità e criticità del fattore temporale nelle operazioni di trasporto potranno limitare o condizionare il processo di diagnosi energetica. 49/69

50 L Auditor Energetico deve possedere un elevato livello di conoscenza: delle differenti opzioni modali delle attività di trasporto; delle diverse fonti energetiche utilizzate nel servizio di trasporto fornito dalla Organizzazione soggetta alle operazioni di diagnosi. Tali requisiti si considerano del tutto generali ed aggiuntivi a quanto richiesto in ambito generale. 50/69

51 Le operazioni di trasporto rappresentano un processo complesso ove il fattore tempo riveste una particolare criticità: la possibilità di realizzare la diagnosi energetica senza influenzare negativamente tale fattore ne rappresenta quindi esigenza irrinunciabile. L Auditor dovrà concordare col reparto operazioni i bisogni di ambo le parti al fine di rispondere ai rispettivi obblighi. Nel caso si decidano di utilizzare sistemi di campionamento nell ambito della diagnosi di una flotta di trasporto, il campione selezionato dovrà rappresentare adeguatamente la modalità o la totalità di tale flotta. 51/69

52 L Auditor Energetico dovrà poter dialogare con gli operatori dei seguenti settori: Pianificazione: personale responsabile della logistica e della gestione del percorso; Movimento: quest area è responsabile dell organizzazione delle operazioni di trasporto e, nello specifico, della distribuzione dei carichi di lavoro agli operatori ed ai veicoli; Manutenzione: rappresenta la funzione su cui ricade la responsabilità di assicurare la disponibilità e le buone prestazioni dei vettori, o assicurare l accesso alle registrazioni degli interventi di manutenzione se tale attività è esternalizzata; 52/69

53 Ufficio tecnico Ufficio acquisti: sono responsabili della determinazione delle specifiche tecniche dei vettori ai fini del loro acquisto, con esso comprendendo anche i trasportatori terzi e i fornitori in generale; Risorse umane: è importante per l Auditor Energetico comprendere i punti di vista dei funzionari così come dei conduttori, in quanto fattore critico nel processo di riduzione dei consumi energetici. Nella fattispecie dei conduttori è altamente consigliabile attivare un contatto diretto con tale categoria, che rappresenta una delle chiavi per eliminare gli sprechi energetici (ad es. incoraggiando tecniche di guida energeticamente consapevoli quali l ecodriving); 53/69

54 Ufficio formazione del personale e/o operatori alla formazione; Ufficio finanziario/amministrativo: quest area generalmente elabora i dati finanziari relativi agli acquisti di carburanti, fattore questo che assume particolare valore a causa della estrema volatilità, in alcuni casi anche associata a fattori stagionali, di tali costi aziendali. 54/69

55 A causa della naturale frammentazione delle operazioni di trasporto è della massima importanza focalizzare l attenzione sulla comunicazione. L Auditor Energetico dovrà redigere un indice di obiettivi e principali necessità della diagnosi, comunicandolo ai responsabili dell Organizzazione. Ove possibile e senza con ciò penalizzare le normali esigenze di servizio, tali soggetti, così come i referenti prima citati, dovranno presenziare al meeting di avvio. 55/69

56 Le informazioni minime da raccogliere sono: consumo energetico di ogni mezzo durante l anno trascorso, con registrazioni intervallate al fine di assicurare una efficace analisi di tendenza (ad es. per rilevare variazioni stagionali o tenere in considerazione ogni altro fattore significativo); criteri per l assegnazione delle operazioni di trasporto; descrizione dei percorsi realizzati e della politica di pianificazione; composizione della flotta e caratteristiche dei veicoli (ad es. età, portata, caratteristiche tipologiche, motorizzazione, carburante utilizzato etc.); 56/69

57 attività di formazione cui il personale è stato sottoposto al fine della riduzione dei consumi energetici, ivi comprese registrazioni delle eventuali riduzioni registrate; modalità di rifornimento, ove necessario; evidenza della contabilizzazione di carburante o elettricità e della formazione qualificante fornita agli operatori; registro storico (per una durata temporale appropriata) dei prezzi delle fonti energetiche utilizzate. percorso effettuato da ogni vettore o numero di ore di funzionamento durante l ultimo anno con dati per poter valutare il fattore di carico; calcolo - assoluto e percentuale - delle quote della distanza e dei tempi totali attribuibili ai conduttori e ai vettori utilizzati; 57/69

58 nel caso che parte del servizio di trasporto sia realizzata tramite terzi, l Auditor Energetico dovrà verificare che tali attività siano adeguatamente identificate e registrate, assicurandosi che il subfornitore fornisca specifiche informazioni relativamente ai consumi energetici; ove applicabile, determinazione dei criteri per la scelta dei fornitori e dei terzisti; programmi di manutenzione ordinaria e straordinaria, programmata o meno, e relative registrazioni, eventuale presenza di checklist di ispezione; 58/69

59 politiche per la gestione operativa dei mezzi, acquisto, riqualificazione e sostituzione; azioni per lo sviluppo e la sperimentazione di nuove tecniche e metodi per la riduzione delle emissioni di gas serra attraverso la riduzione dei consumi energetici o l utilizzo di carburanti e/o fonti energetiche alternative. 59/69

60 L Auditor Energetico sarà tenuto a visitare le aree destinate a gestione operativa e manutenzione durante il normale periodo lavorativo. L Auditor dovrà visionare le operazioni del personale su di un adeguato numero di veicoli, osservando contesti e opportunità per riduzione dei consumi energetici. Se necessario, tale ultima fase potrà aver luogo anche al di fuori dell orario lavorativo. 60/69

61 Ove non risultino affidabili i dati storici sulla gestione operativa delle attività di trasporto, l Auditor Energetico potrà utilizzare un apparecchio registratore al fine di acquisire su di un numero rappresentativo di vettori e nell ambito di un adeguato periodo temporale i parametri necessari alla diagnosi. In alternativa e ove disponibili dovranno venire utilizzati i computer di bordo. Nel caso tali dati rimangano insufficienti, l Auditor potrà richiedere di prendere parte ad almeno un viaggio (o ad una sua parte significativa) per ognuna delle attività di trasporto principali della Organizzazione. In tale ambito, sarà tenuto a misurare (ove possibile ed attraverso un registratore istantaneo) ovvero a stimare il consumo di ogni fase della attività di trasporto al fine di ottimizzarne l efficienza energetica. 61/69

62 Al fine di redigere le raccomandazioni finali, l incaricato delle operazioni di diagnosi prenderà in considerazione i seguenti fattori: efficienza nei diversi periodi dell anno (arco temporale 12 mesi), in termini di efficienza energetica e fattori di carico della modalità dei trasporti; fattori in grado di influenzare i consumi energetici, siano essi nell ambito o al di fuori dell influenza della Organizzazione; 62/69

63 pianificazione, programmazione, scelte di percorsi/orari e relativi criteri di scelta adottati; fattori in grado di influenzare la qualità del trasporto; miglioramento delle capacità del personale (sia in fase di formazione che di assunzione); impatti sulla produttività dei differenti parametri energetici (ad es. velocità del vettore); manutenzione e gestione dei mezzi; scelta, riqualificazione e sostituzione dei vettori; segmentazione della flotta (secondo la tipologia di trasporto); registrazioni dei consumi e accuratezza dei dati disponibili; verifica delle implicazioni in termini di efficienza energetica della terziarizzazione di parte delle attività di trasporto. 63/69

64 Al fine di valutare correttamente l efficienza del sistema sottoposto a diagnosi dovrà essere selezionato un opportuno sistema di indicatori. Tali indicatori dovranno essere misurabili per ogni modalità di trasporto utilizzata: a tale proposito un fattore particolarmente importante da considerare è rappresentato dal tempo per raggiungere un punto da un altro. Non considerando tale fattore (ad es.) la sezione Gestione Operativa dell Organizzazione non risulterà in grado di dare applicazione alle risultanze della diagnosi. 64/69

65 Esempi di indicatori sono: energia / (distanza x peso netto) per trasporto merci, energia / (distanza x passeggero) per trasporto passeggeri. In tutti i casi ove non sia possibile disporre di dati sufficientemente accurati (ad esempio nella valutazione del peso del carico), dovranno essere applicate e giustificate adeguate modalità di stima. Nel caso la modalità di trasporto non rappresenti una opzione o se questa sia stata già determinata in un livello precedente, gli indicatori usati nell analisi delle prestazioni possono essere quelli caratteristici di tale modalità di trasporto. 65/69

66 Sarà compito dell Auditor Energetico: considerare ipotesi di differenti fonti energetiche al fine di valutare in termini di scelta ottimale i programmi di rinnovo o espansione della flotta. In tale ambito si dovrà considerare anche una proiezione dei prezzi futuri delle alternative considerate; 66/69

67 considerare altri aspetti che possano influenzare tale decisione (ad es. costi di acquisto e di manutenzione, facilità di rifornimento, emissioni di gas serra); ove possibile, ricomprendere diversi mezzi di trasporto nel processo di diagnosi, al fine di determinare la possibilità di utilizzo di un trasporto multimodale. Questo approccio implica la possibilità di utilizzare modalità diverse per differenti servizi di trasporto, così come la possibilità di utilizzare una modalità di trasporto completamente differente ove fattibile e conveniente sotto il profilo energetico. 67/69

68 Le raccomandazioni per ridurre i consumi energetici dovranno venire espresse quanto meno nell ambito dei seguenti tre contesti principali: Veicoli: configurazione ottimale dei veicoli esistenti al fine di ridurne i consumi energetici; migliore definizione del programma di manutenzione e relativi compiti (metodi per eseguire i controlli e qualità per la loro esecuzione da parte del personale incaricato delle operazioni di manutenzione); specifiche di acquisto per i nuovi mezzi, potendo anche considerare l utilizzo di diverse fonti di energia; criteri per il rinnovo della flotta. 68/69

69 Risorse umane: programmi di formazione e aggiornamento professionale necessari; criteri per il reclutamento del personale. Pianificazione / percorsi / orari: punti da evidenziare nell ambito dell ufficio operazioni al momento dell organizzazione del trasporto; esigenze da terze parti (ad es. problematiche collegate ad infrastrutture governative) che possono anche avere influenza sull efficienza energetica. Per ciascuna delle tre voci saranno presentati alcuni indicatori, per valutare l efficienza dei diversi elementi di ogni contesto (ad esempio al fine di confrontare diversi sistemi di vettoriamento). 69/69

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