R ESISTEN ZA E G O VERNO ITALIA N O N ELLA M ISSIONE M ED ICI-TO RNAQUIN CI (*)

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1 R ESISTEN ZA E G O VERNO ITALIA N O N ELLA M ISSIONE M ED ICI-TO RNAQUIN CI (*) I verbali che pubblichiam o si riferiscono alle riunioni che ebbero luogo a T orino, in una saletta d ell A rchivio di Stato, nei giorni e 28 marzo 1945, alle quali parteciparono i m em bri responsabili del C.L.N. P iem ontese nelle persone d e ll avv. M ario A ndreis (P d A.), dello scrittore A m edeo U golini {PC.), degli avvocati A ndrea Guglielm in etti e E ugenio Libois (DC.), del prof. Paolo Greco {P L.), del rag. P ier L uigi Passoni {P S.) e del sottosegretario al M inistero d e l l Italia occupata, M edici T ornaquinci, in rappresentanza del governo italiano. Q ueste riu n io n i segnano u n prim o contatto ufficiale fra il governo del sud e i dirigenti del M ovim ento d i Liberazione. {A ll indom ani dei colloqui d i T orino, il M edici T ornaquinci si incontrerà a M ilano con i rappresentanti del C.L.N.A.I.). L a «m issione M edici», n e ll in tenzione del governo, doveva rivestire un carattere generico d i inform azione e di coordinam ento; m a in seguito a una conversazione d e l Sottosegretario, svoltasi a R o ma alcune ore prim a della sua partenza p er il nord, col commissario A llea to designato p er il P iem onte, col. M arshall, riguardante la fu tura am m inistrazione di questa regione, essa assunse un carattere del tutto diverso, Ponendosi in prim o piano, alla vigilia della liberazione, la necessità d i concordare la linea d i collaborazione con gli A lleati, dopo il passaggio dei poteri all A.M -G.O.T. L e perentorie esigenze degli A lleati H>rtavano all annullam ento degli organism i che si erano ven u ti form ando nel corso della lotta di liberazione. A g li stessi C.L.N. regionali e provinciali veniva negato ogni riconoscim ento in quanto organism i p o litic i; ad essi non rim a neva che diluirsi nelle G iunte consultive, delle quali sarebbero en trati a fa r parte i rappresentanti delle categorie pro d u ttive e p rofessionali e del clero, con fu nzione e co m p iti esclusivam ente tecnici. T e n u to conto d i tali perentorie esigenze, la linea d i collaborazione con gli A lleati, concordata nel corso delle laboriose riunioni torinesi, si esprim e in un docum ento, votato all u nanim ità dai co m p o nen ti del C.L.N. P iem ontese, e accettato poi dal C.L.N.A.I., il quale però vi introduce alcuni p u nti, e cio è: 1) Il principio che i problem i d i collaborazione con gli A llea ti vengano risolti, per quanto dipenda (*) I verbali qui rip ro d o tti si trovano presso l Archivio della D eputazione R egionale Piem ontese per la storia del m ovim ento di Liberazione.

2 4 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tomaquinci dagli italiani, secondo linee com uni in tutta l Italia ancora occupata; 2) I l principio che le proposte d i designazione per le Com m issioni C onsultive siano fa tte dai C.L.N. stessi, ciò che n o n era esplicitam ente sancito nel docum ento piem ontese; 3) Il principio della ep u razione energica, che era contenuto in un ordine d e l giorno p resen tato durante le riunioni torinesi, m a che il Sottosegretario non aveva riten u to opportuno includere n e l docum ento finale. A. U. R iunione strao rd in aria del 26 m arzo 1945, con l intervento del rap p resen tan te del G overno Ita lia n o ; p resen ti: 1 PS. 2 PC. 2 PdA. 2 PL. 1 DC.-S. e X. L a seduta è aperta alle o re 15,15. iti. N on so dirvi la m ia com m ozione n ei trovarm i fra i com pon en ti il C.L.N. d ei P iem onte che alla lo tta di liberazione dà u n contrib u to dei p iù notevob anzi, potrei p ro p rio d ire, senza fare un torto a nessuno degli altri C.L.N. delle altre regioni d Ita h a, il contributo p iù notevole. H o avuto occasione d i attrav ersare la regione p ie m o n tese dalla B orm ida a T orino e di vedere com e la lotta p artig ian a abbia assunto un carattere veram ente d i lo tta nazionale, nel P ie m onte. P erchè, non soltanto circa 40 m ila arm ati conducono la lo tta antifascista e antinazista, m a si può dire che tu tta la popolazione concorra, attraverso sacrifici notevob e certe volte sanguinosi, a questi com battim enti. Io vengo qui come inviato d el Governo dem ocratico italiano, per p o rta re ai com pagni e agli am ici del n o rd il saluto d e l governo ita liano, p er riafferm are in u n a m aniera tangibile, attraverso la m ia presenza qui, il sentim ento vivissimo che noi abbiam o, di p o rtare tu tto il nostro aiuto e il nostro contributo di lo tta e di fede a quella b a tta g b a e a quella guerra che il n o rd com batte con ta n to accanim ento orm ai da 'diciotto m esi. N oi del sud abbiam o avuto l im pressione, a un certo m om ento, che si fosse costituita come una b arriera fra n o rd e sud, im a barriera insorm ontabile, p er ragioni di carattere bellico; m a abbiam o voluto superare quest ostacolo che ci divideva, perchè tu tta l Ita lia fosse unita e l espressione m igliore del nostro governo, cioè il C.L.N., fosse unito a no i al disopra di ogni difficoltà di c a ra tte re m ateriale. Vi porto e vi leggo il messaggio del P residente del Consiglio dei m inistri S. E. Bonom i. H o già consegnato al vostro G enerale il messaggio inviato ai volontari della lib ertà d a l m inistro della guerra Casati. Leggerò poi i messaggi inviati al C.L.N.A.I. da S. E. Scoccim arro, m inistro d e ll Ita lia occupata, e da T og liatti, vice P re sidente del Consiglio dei m inistri. (Dà lettura dei messaggi stessi).

3 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tomaquinci 5 Io sono qui per collaborare con voi all esam e e possibilm ente alla risoluzione dei v ari p roblem i p o litic i, econom ici, m ilita ri e giu d i ziari che si riferiscono alla vostra lotta e, in m odo p articolare, a q u elli che essi saranno e si presen teran n o, al m om ento della lib e ra zione. Q ualcuno di voi può farm i un prospetto di quella che è la situazione locale o, se preferite, dato che già la situazione vostra io la conosco u n p o attraverso le esposizioni fattem i singolarm ente, posso spiegare quella che è la situazione nostra nel sud e m ettervi di fi-onte a tu tte le difficoltà che il governo deve affrontare dopo che ogni regione viene lib erata e i rap p o rti nostri con gli alleati, e la situazione p o litica che attu alm en te si d eterm ina n e ll Ita lia lib erata. P u rtro p p o può sem brare a voi, in m odo p articolare, che il governo del sud dorm a. Voi avete avuto delle ragioni specifiche p er credere questo. P e r esem pio, ultim am ente, la fuga del gen. R oatta. Parlerem o poi di questo increscioso episodio. Voi dovete p erò, prim a di tu tto, farvi u n a idea generale di quella che è la situazione n e l l Italia liberata. L Italia è stata, palm o a palm o, trascorsa dalle tru p p e alleate, d a ll ultim o lem bo della C alabria fino, oggi, quasi a Bologna. Il nostro territo rio è stato com pletam ente calcato dalle tru p p e lib eratrici. Questo a p arte, la guerra, passando m ano a m ano p er le diverse regioni d Ita lia, ha praticam ente tu tto distrutto. N on solo noi abbiam o dovuto subire i bom bardam enti alleati prim a della liberazione, m a negli ultim i dieci-quindici giorni antecedenti alla liberazione, i tedeschi hanno distrutto tu tto quello che hanno potuto distruggere, fatto saltare tu tti i ponti, fatto saltare paesi in te ri, asportato tutto quello che hanno potuto asportare dei m ateriali in d u striali, in m odo partico lare, del bestiam e; hanno distrutto le cen trali elettriche, le centrali del gas, gli acquedotti: tu tto insom m a. Q uindi le nostre città, al m om ento della liberazione, si sono trovate senza servizi pubblici che funzionassero: senza acqua, gas, elettricità. Le com unicazioni ferroviarie sono state com pletam ente d istru tte : asportati i b in ari di ram e delle condutture elettriche, fatti saltare tu tti i ponti ferroviari. P e r le com unicazioni stradali sono stati fatti saltare tu tti i ponti, asportate tu tte le autom obili e gli autocarri, tu tti i pezzi di ricam bio, gom m e, ecc. Si calcola approssim ativam ente che n e ll Italia lib erata i p onti fatti saltare am m ontino com plessivam ente a Q uindi, dopo la liberazione, stasi com pleta di ogni possibilità di vita civile, stasi com pleta in m odo assoluto di ogni possibilità d i lavoro nelle industrie o altro. In fatti tu tti i m acchinari erano stati asportati e m ancava l energia elettrica, m ancavano le m aterie p rim e che non era nem m eno possibile eventualm ente p o rtare da altre regioni se ci fossero state.

4 6 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tornaquinci Voi com prendete che, in questa situazione, governare è una cosa estrem am ente difficile. Questo d a un punto di vista m ateriale, poiché c è anche la questione politica. N ecessità di epurazione, dagli uffici e servizi pubblici, di tu tti coloro che si erano com prom essi col fascismo. Nel sud abbiam o avuto u n alta percentuale di funzionari scappati verso il nord, che hanno abbandonato il loro posto di lavoro; altri che hanno dovuto essere allontanati im m ediatam ente p er ep u ra re u n p o l am biente. La situazione nei vari uffici, q u in d i, è divenuta difficile m ancando in definitiva il personale necessario e pratico a farli funzionare. Situazione della p o lizia: u n a p a rte degli agenti di p. s. e com m issari è scappata al n o rd ; una p arte è stata ep u rata im m ediatam ente, perchè non ci si poteva servire dell opera di persone non fidate. Di conseguenza q u ad ri della polizia enorm em ente rid o tti. C arab in ieri: abbiam o adoperato coloro ch e si sono d ati effettivam ente alla m acchia e han n o collaborato attiv am en te con i p a rtigiani. A nche qui però si è trattato di num ero m olto ridotto. E norm e difficoltà perciò nel m antenere l ordine pubblico con forze di polizia ridotte al m inim o. D altra p arte, aum ento notevole della crim inalità, perchè la guerra, quando passa, lascia, a tu tti i m ale intenzionati, la possibilità d i espandere il loro anim o cattivo. Ai nostri m a lin te n zionati si aggiungevano poi i fascisti della q u in ta colonna lasciati in d ietro, forniti di mezzi p er provocare il p iù possibile disordini, e i disertori d ell esercito angloam ericani: francesi specialm ente, che si sono u n iti ai nostri sbandati form ando vere e pro p rie ban d e arm ate. n com pito di fronte al quale ci siam o trovati era quindi assai difficile e grave. Il governo lia im piegato p er risolverlo tu tte le sue m igliori energie prim a form ando un governo di sei p a rtiti e poi quello dei quattro p artiti. Posso dire subito, in omaggio ai p a rtiti d e ll opposizione, socialista e di azione, che l opposizione fatta da loro - dopo la loro uscita dal governo non è stata superiore a quella com piuta in seno al governo. Questi due p a rtiti cioè hanno avuto il grande m erito di com prendere il m om ento attuale che non è certo il p iù adatto p er una lotta politica vera e p ro p ria e si sono assunti volontariam ente il com pito di essere dei critici benevoli senza ten tare di ostacolare l opera del governo. Questo fatto va realm ente a onore di questi due p artiti di opposizione, tan to che possiam o afferm are che l unione del C.L.N. non è p er niente stata intaccata d a ll uscita dei due partiti anzidetti dal governo nazionale. P u rtro p p o però il com pito politico del governo è stato trem endo, dato specialm ente che esso si è trovato di fro n te ad una popolazione uscita da venti anni di m algoverno e m alcostum e fascista, difficilis

5 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tornaquinci 7 sima da ried u care, soprattutto perchè occorrerebbe avere tem po e mezzi capillari p er diffondere il nuovo verbo politico in tu tte le province. I l pro b lem a è assai difficile, anche p e r le difficoltà di diffusione dei giornali i quali non possono uscire dal luogo dove sono stati stam pati p er m ancanza di mezzi di trasporto. In o ltre il problem a fondam entale attu ale è quello della guerra. Il paese nostro è in guerra: a n o rd si com batte e si m uore p er abbattere il fascismo e il nazism o; quin d i prim o dovere degli italiani è quello di partecipare alla guerra. Siam o usciti da un periodo di disorientam ento assoluto, com pleto: m olta gente, che non ha aderito alla cosidetta repubblica sociale fascista, è rim asta nel proprio intim o disorientata; tu ttav ia, non sapeva a che cosa attenersi, non aveva direttive. N oi antifascisti di vecchia data, conoscevamo la nostra strada e, in un certo senso, rispetto alla m assa della popolazione, siamo stati fo rtu n ati perchè avevamo già una strada ben nettam ente tracciata; non abbiam o avuto incertezze su ciò che dovevam o fare. La grande m assa della p o p o lazione, invece, è rim asta com pletam ente disorientata e in un prim o tem po avveniva un fenom eno natu rale, specie quando le tru p p e alleate passavano attraverso una regione e davano l illusione alla gente che la guerra fosse finita. La popolazione, scossa nei nervi da tanti mesi di difficoltà e di lotte, allentava questi nervi in una specie di euforia considerando la guerra come oram ai cosa lo ntana e superata. I l risu ltato fu che la partecip azio n e ita lia n a a ll esercito è stata assolutam ente rid o tta di num ero e di entità e di conseguenza rarissim i furono i paesi che h a n n o avuto la fo rtu n a di essere lib e ra ti da soldati italiani. Le altre zone vedevano transitare gli eserciti alleati p u r sem pre eserciti stranieri senza la partecipazione italiana e, poiché si aveva l im pressione che questi eserciti stranieri si fossero assunti l onere di fare la guerra anche p e r noi, ne derivava un sen tim ento di disinteresse alla guerra che, invece, p ro p rio l Ita lia com batteva. T u tta la propaganda dei p artiti antifascisti, e particolarm ente di quelli com unista e liberale, è stata intesa a risvegliare il sentim ento della necessità della guerra di liberazione. A rita rd a re il sorgere di questo sentim ento di carattere nazionale ha contribuito il fatto che all inizio dell inverno m olti p atrio ti seguendo quel disgraziato invito del gen. A lexander ad: abbandonare le form azioni partigiane p er passare le linee si sono spostati nelle te rre liberate. A un certo m om ento ci siam o trovati a dover accogliere, senza alcuna sufficiente attrezzatura, da 500 a m ille p atrio ti al giorno che passavano le linee e entravano n e ll Ita lia liberata. Essi aspettavano come m eritavano u n accoglienza am ichevole p e r il loro valoroso eroico co m p o rtam ento. Invece non trovavano l adeguata organizzazione p er un rico noscim ento im m ediato dei loro m e riti e sorgeva nei lo ro anim i un

6 8 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tornaquinci senso d i reazione e di rivolta e il desiderio di rie n tra re n ell Ita lia occupata p er com battere ad d irittu ra con i tedeschi e contro gli inglesi. P e r ovviare a questo inconveniente, no n p rev ed ib ile, e d o vuto appunto ad un appello non da noi lanciato, è stato creato dal governo con il m inistero dell Ita lia occupata l incarico di occuparsi di tu tti i problem i d ell Italia del nord. P reciserò subito d ie l inizio del nostro lavoro è stato ritard ato da u n a certa opposizione o tim ore m anifestato dagli alleati. C he cioè questo m in istero d e ll Ita lia occupata volesse in terferire con quelle che erano le d irettiv e m ilitari alleate. E stato tuttavia abbastanza facile, p er il m inistro Scoccim arro e p er m e, superare questo stato d anim o degli alleati i quali ci h an n o lasciato lavorare. In un p rim o tem po abbiam o anche p e n sato se fosse continuata l opposizione degli alleati d i lavorare clandestinam ente come avevamo fatto p er tan to tem p o... Il nostro lavoro, dunque, h a potuto svolgersi ufficialm ente in collaborazione cogli alleati. Questi hanno nella loro organizzazione una «Branca dei p atrio ti» che si occupa delle loro questioni. I n collaborazione con questo loro ufficio esistente presso i com andi della 5.a e 8.a a r m ata, abbiam o ideato dei «cam pi di riposo» p er i p a trio ti che passavano le linee. Essi vi venivano accolti e tra tta ti assai bene. Potevano cam biarsi di abito, di scarpe, fare delle doccie, so prattutto rip o sare p e r giorni, con una razio n e d i viveri veram ente ab bondante e che com prende fra l altro : 500 gram m i di p ane; 500 gram m i di pasta, 100 gram m i di carne, 350 gr. di v erd u ra, fru tta fre sca, caffè, mezzo litro di vino. Così dopo dieci venti giorni, questi ragazzi erano nuovam ente in p e rfe tta efficienza e in flo rid e co n d i zioni d i salute dopo m esi di fatiche in m ontagna; e anche il loro m o rale n e risentiva i benefici effetti. Questa iniziativa fu sufficiente a rovesciare com pletam ente la situazione dello stato d anim o di questi ragazzi che sono to rn a ti volontariam ente al com battim ento e con grande entusiasm o. Possiam o anzi oggi afferm are che, dietro le lin e e alleate, il p ro b lem a dei p a trio ti è stato com pletam ente risolto. R icchi di questa esperienza, è stato deciso perciò d i applicare lo stesso sistem a anche nel nord e si stanno organizzando cam pi di riposo che saranno ap e rti im m ed iatam ente via via che le regioni del nord verranno liberate. Questi cam pi sorgeranno in ogni provincia in m odo che tu tti i p atrio ti vi possano tro v are u n assistenza adeguata. Il governo ha poi stabilito u n prem io di 10 m ila lire p er ogni fam iglia di caduto partigiano, p iù natu ralm en te la pensione norm ale p e r i caduti dell esercito; u n prem io di 5 m ila lire p er ogni m utilato partigiano, oltre la norm ale pensione e l assistenza che durerà giorni, secondo i casi. Vi sarà anche un p rem io p e r ogni p a rtig ia no, del quale non è stato determ inato ancora l am m ontare si p a r

7 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tomaquinci 9 lava di qualche m igliaio di lire perchè dipenderà dalle possibilità d e ll erario e dal num ero dei p a trio ti. 10 ritengo che con questi mezzi potrem o affrontare anche nel nord felicem ente la questione dell assistenza ai p a trio ti. Q uando essi si troveranno in questi cam pi d i riposo sarà possibile esam inare la possibilità del loro reim piego n e ll esercito. Il governo spera che alm eno il 40% dei p atrioti saranno reim piegati n e ll esercito. Gli altri saranno im piegati in lavori di prim a necessità o sm obilitati per rito rn a re ai lavori agricoli nelle cam pagne dalle q uali provengono. 11 problem a della ricostruzione nel sud è m olto sentito, m a è m olto difficile natu ralm en te com inciare a rico stru ire quando tu tte le fabbriche sono d istru tte e m ancano com pletam ente i mezzi di tr a sporto. Sono in tanto state ricostruite ferrovie a binario unico; oggi la ferrovia arriva su ll A driatico fino a Pesaro e sul T irreno fino a Castiglioncello vicino a L ivorno; nel centro d Italia fino ad Arezzo. E stata già appaltata la linea A rezzo-firenze ed è in via d i u ltim a zione la ferrovia fra Livorno e F irenze. Le ferrovie, da R om a in su, vengono ad o p erate soltanto a scopo m ilita re; da R om a in giù esistono invece anche tren i viaggiatori. A bbiam o dovuto atten d ere l arrivo delle locom otive d all A m erica e un po di carbone deve arrivare. Il traffico è perciò m olto ridotto. G li autocarri sono pochissim i: ne sono giunti 70 d all A m erica di un complesso di 1500 che gli Stati U niti debbono m andarci. N e occorrerebbero però da 10 a 15 m ila p er risolvere il problem a dei trasp o rti nel sud. In o ltre perm ane la m ancanza di pezzi di ricam bio, di gomme, ecc. Questa situazione ha portato il prezzo d i u n autom obile da turism o, norm ale, in grado di m arciare con le gomme (che sono pressoché inesistenti) a 800 m ila-un m ilione di lire. In tanto i p onti sulle grandi strade d i eoinunicazione sono stati tu tti quanti ricostruiti o appaltati e in via di ricostruzione. C irca i p ian i di ricostruzione dei villaggi e delle città d istrutte, essi sono di là da venire perchè m anca com pletam ente il cem ento, m anca la calce, m ancano i m attoni ecc. Questo, in breve, il quadro della situazione n e l sud. R apporti con gli alleati. I rapporti con gli alleati noi possiam o dire che sono cordiali: i rap p o rti fra governo e alleati sono regolari. N a tu ra lm e n te occorre considerare questa situazione: l Ita lia l 8 settem b re era una nazione vinta nella m aniera più assoluta, che usciva da una guerra p e rd u ta, in cui aveva accettato una resa senza condizioni firm ando un arm istizio che è quello che è. N on posso dirvi quello che è m a posso dire quello che l arm istizio non contiene; cioè non contiene alcuna clausola che dica che l Italia cede alcuno dei suoi te rrito ri, isole, colonie. T u tti i p roblem i di eventuale cessione

8 10 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tornaquinci di te rrito ri m etropolitani o coloniali dell Italia non sono contem plati n e ll arm istizio, m a verranno studiati a fine guerra. T utto quanto afferm a la propaganda fascista e tedesca sull argom ento è m enzogna. Questo fatto dà da sperare p er il futuro d Ita lia, perchè è evidente che, attraverso difficoltà enorm i, d a ll 8 settem bre a oggi, si è quasi com pletam ente m utata la posizione d e ll Italia nei confronti degli alleati. Noi siam o oggi una nazione quasi alleata, noi tentiam o p e r ciò con tu tte le nostre forze di arrivare al tavolo della pace come una nazione alleata. Il riuscirci o m eno dipende da altre volontà; ma abbiam o tu tti il dovere di ten d ere con tu tte le nostre forze a questo scopo: sedere cioè al tavolo della pace come una nazione non vinta m a alleata. P e r ciò conseguire, noi abbiam o dovuto com prim ere nel nostro cuore m olti sentim enti che invece volevano esplodere, e abbiam o dovuto e dobbiam o accettare quella che è la sistem azione am m in i strativa che gli alleati danno in un prim o tem po d a ll Italia. Mi spiego m eglio: non appena una nostra regione o provincia è lib erata, gli alleati costituiscono u n am m inistrazione m ilitare. Su questo non è possibile, evidentem ente, alcuna discussione, perchè sono loro che fanno la guerra, sia pure con il nostro concorso, m a il m ateriale p er la guerra è loro e anche agli uom ini nostri essi hanno dato tutto l equipaggiam ento. Essi hanno d iritto pertanto di p retendere che, dietro le loro lin e e di co m battim ento, ci sia u n am m in i strazione che garantisca l o rd in e e non possa nuocere alle loro operazioni belliche. A nche noi facciam o la guerra, perchè facendo un passo in d ietro vi posso com unicare che il governo nostro' p a r tecipa con oltre trecentom ila soldati italiani alle operazioni in corso con gli alleati. Con questi uom ini sono state form ate sei divisioni di tru p p a com battente e parecchie form azioni partigiane autonom e che com battono in prim a linea con la 5.a e l 8.a arm ata. Le sei divisioni sono state com pletam ente equipaggiate dall In g h ilterra, sia p er il vestiario che p e r l arm am en to; esse ricevono le stesse razio n i a lim entari degli inglesi con una certa variazione, perchè i nostri hanno avuto la pasta asciutta date le nostre abitudini. In più abbiam o, presso la 5.a a n n ata, circa 4 m ila partig ian i e presso l 8.a arm ata 1500 p a trio ti che com battono con le nostre divisioni. P e r festeggiare e consacrare questa u nione fra l esercito e i p a trio ti è stata celebrata a R om a il 18 febbraio la giornata del p a rtigiano e del soldato, durante la quale le donne italian e hanno offerto ai volontari della lib ertà d el nord la bandiera di com battim ento che è stata decorata della m edaglia d oro dal m inistro della guerra. N ella stessa occasione sono state concesse quindici m edaglie d oro alla m em oria di p atrioti e patrio te cadute per la guerra di lib e ra zione. E stata la prim a cerim onia solenne svoltasi p e r celebrare la

9 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tornaquinci 11 lotta p artig iana; altre cerim onie seguiranno n ell Italia del nord appena verrà lib erata. V orrei p arlare ora con voi di quelli che sono i problem i specifici del P iem onte, cioè della situazione in cui il C.L.N. del Piem onte si troverà al m om ento della liberazione e dei problem i che avrà di fronte. V orrei esam inare insiem e a voi questi problem i che sono i p iù sentiti al sud e anche dagli stessi alleati. N on vi nasconderò che quando, al settem bre -dello scorso anno, gli alleati avevano con brillantissim a m anovra superata la linea gotica, che era veram ente una linea potentem ente fortificata e sem brava che la liberazione del nord potesse avvenire da u n m om ento a ll altro, c è stato a un certo m om ento una larvata m inaccia del famoso «vento del nord», cioè un certo risentim ento da p arte degli alleati. N on è escluso che una delle ragioni d e ll arresto d e ll offensiva oltreché dipendere da difficoltà di carattere logistico sia dovuta a una considerazione di carattere politico. Essi possono infatti aver pensato: non vogliam o andare a crearci dei guai al n o rd, se questi guai debbono succedere, nessuno ci obbliga a fare tan to presto; aspettiam o. O ra questa considerazione non ha p iù ragione di essere e anzi posso dire che gli alleati hanno intenzione di sferrare al più presto l offensiva al sud in concom itanza con quelle sull O der e sul R eno, in m odo da fare l azione dello schiaccianoci e finirla con la G erm ania una volta p er sem pre. N on è dunque im probabile che il nord Italia possa essere rapidam ente lib erato e noi ce lo auguriam o di tu tto cuore. Con questa previsione è necessario che il C.L.N. si trovi di fro n te ai problem i del passaggio tra lo stato di oppressione tedesco e lo stato di liberazione. Voglio parlarvi con tu tta la sincerità e lealtà cui sono abituato, perchè tu tti q uanti siam o am ici e com battenti p er uno stesso ideale e n on dobbiam o q u in d i nasconderci nulla. H o avuto un lungo colloquio, alla com m issione di controllo, con due b rig ad ieri generali rappresentanti i governi alleati. D esideravano sapere quali erano le m ie idee sul nord e come si potevano risolvere le varie situazioni che si sarebbero presentate. H o avuto anche una conversazione con il col. M arshall, delegato am ericano che sarà il com m issario regionale del P iem onte al m om ento della liberazione. T eniam o presente che la liberazione può avvenire in diverse m aniere: la liberazione della provincia di T orino potrebbe avvenire anche d irettam ente a opera delle tru p p e alleate com battenti le retrog uardie tedesche. Q uesto p ro b ab ilm en te non avverrà, perchè il P ie m onte si trova in una situazione particolare. C om unque il Piem onte dovrà autogovernarsi p e r un determ inato periodo d i tem po p iù o

10 12 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tornaquinci m eno lungo (a F irenze fu di 4-5 giorni, qui p o trebbe essere di più). In questo caso è evidente d ie unico organo che può assum ere im m e diatam ente il potere di governo provvisorio è il C.L.N. che sono già d accordo con gli alleati si trasfo rm ereb b e in governo p rovvisorio regionale. E nel vostro stesso interesse che, in quei giorni in cui voi m anterrete il potere, facciate in m odo che l am m inistrazione della provincia e della regione funzioni perfettam ente. E necessario perciò che tu tto sia predisposto in questo periodo clandestino della lo tta, e tittto sia previsto p e r quanto possibile. N atu ra lm e n te la sistem azione am m inistrativa che voi attu erete non sussisterà all arrivo delle tru p p e alleate. In fatti esse im piantano im m ediatam ente l am m inistrazione m ilitare alleata che h a tu tti i poteri di u n governo e dinanzi alla quale non è possibile discutere. Essa em ana dei decreti che saranno affissi agli angoli delle stra d e: chi non obbedisce è p assibile di m u lta e di prigione; raram en te si trova la parola «fucilazione» così spesso scritta sui m anifesti tedeschi. Ciò vi dim ostra che ci sarà im m ediatam ente un m utam ento radicale di sistem i. G li alleati non fucilano: danno m u lte o prigione. Faccio n o tare però che essi si urtano m olto p er una m ancanza di disciplina; assai più dei tedeschi che hanno solo la preoccupazione di infliggere la m assim a pena capitale, e poi non se ne preoccupano oltre. Essi considerano m oltissim o la disciplina come cosa spontanea e non com e obbligo fatto a persone a loro estranee. E una cosa alla quale occorrerà aderire spontaneam ente, volontariam ente, altrim en ti si u rtan o. E siccome sono gente stizzosa non conviene u rta rli, specie in u n prim o tem po, altrim enti non si riesce p iù a o ttener nulla. Invece se si tro vano di fronte a persone leali e serene, sono disposte a collaborare com pletam ente. Posso dirvi la m ia esperienza p er F iren ze, affinchè possiate re golarvi in P iem onte. Noi a F iren ze avevam o predisposto l am m in i strazione della provincia assegnando tu tti i posti e le cariche nei vari organism i provinciali e com unali, vice sindaci, g iunte com unali, d e putazione provinciale, presidente dell unione in d u striali, d ell u n io ne agricoltori, del consiglio provinciale d e ll econom ia, ecc. N ei c in que giorni di governo del C.L.N. i n o stri u om ini avevano effettivam ente preso possesso del loro ufficio e funzionato. A ll arrivo degli alleati essi ci h a n n o d etto: non dubitiam o che a b b ia te fatto benissim o e non lo discutiam o, però ci riserviam o il d iritto di esam inare il vostro operato e conferm are o m eno le designazioni. D opo mesi di discussioni e tra tta tiv e sono v enuti nella determ in azio n e di conferm are pienam ente tu tti gli uom ini designati da noi, riconoscendo che la nostra scelta era stata fatta nel m igliore d ei m odi p er risolvere i com piti a ciascuno affidati. Se noi avessimo fatto un errore, ce lo avrebbero senz altro corretto senza b a d a re a nessuno. P e rta n to la

11 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tornaquinci Ì3 p rim a e m aggiore raccom andazione che m i perm etto di farvi è quella che, al disopra di ogni considerazione di p a rtito, la scelta degli uom ini sia fa tta fra p erso n e veram ente capaci e com petenti a riso l vere i problem i cui si troveranno di fronte, in questo m odo p otrete constatare a suo tem po che m olte dillìcolta saranno superate con gli alleati. JNoi, com e C. L. I\l. della T oscana, volevam o o tten ere il ric o noscim ento p e r lo m eno com e unico organo consultivo, cioè costitu ire noi stessi, con a ltri elem enti da p ren d ere nelle città, i organo consultivo al q u ale si sarebbero dovuti forzatam ente rivolgere gli alleati. A bbiam o spinto la cosa p iù in là : siam o stati a R om a e ci siamo fatti ricevere dal prim o gabinetto B onom i, chiedendo che il C.L.JN. fosse riconosciuto anche nelle funzioni d i p refettu ra e soprattutto come specibco organo consultivo del nostro governo. Ma gli alleali n o n hanno aderito alla richiesta. Le trattativ e con gii alleati sono proseguite e p ro p rio u ltim am en te u n passo in avanti è stato com piuto ; in fatti è stato ottenuto che nelle regioni dei n o rd, che verranno lib erate, siano costituite delle com m issioni consultive nelle quali la p arte politica venga svolta esclusivam ente dal C.L.iN., integrato da elem enti tecnici e dal rappresentante del m inistero d ell Ita lia occup ata, al line di p o tere im m ediatam ente costituire un ponte fra nord e sud e risolvere il p iù rapid am ente possibile tu tte le questioni che il governo di R om a h a in sospeso con la com m issione di controllo di R om a, presso la quale è necessario esam inare i problem i. Si darà così al C.L.N. un riconoscim ento effettivo delle sue funzioni p o litiche e nello stesso tem po esso p o trà costituire q u ell organo unico consultivo al q u ale i com m issari reg io n ali alleati sono te n u ti a ric o r re re p e r tu tte le questioni che si riferiscono au am m inistrazione delle provincie e delle regioni. Siam o giunti a questo risultato con m olte difficoltà, sventagliando dinanzi agli alleati m o lti pericoli, tirando in ballo anche l incidente della G recia e afferm ando che gli alleati debbono in staurare la dem ocrazia n ellt talia del nord senza usare le arm i o i sistem i au to ritari. G li sforzi, rip eto, p er giungere a questo risu lta to concreto, sono stati notevoli, m a h o avuto finalm ente l autorizzazione a tra tta re con voi la questione e l incarico di rip o rta re in giù, alla com m issione di controllo, quello che sarà lo schem a del nostro accordo p e r sottoporlo alla loro approvazione. P reparerem o questo accordo anche nei p articolari. Essendo cosa assai im p o rtan te ed essenziale, dobbiam o m editarla insiem e ognuno di noi portan d o il contributo della p ro p ria esperienza e delle p ro p rie idee. Posso aggiungere che ho avuto trattativ e in m erito anche con il col. P oletti che probabilm ente sarà il dittatore dell Italia del nord p er conto degli alleati o forse rim a rrà soltanto come com m issario

12 14 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tornaquinci regionale della L om bardia la cosa non è ancora decisa, m entre il col. M arshall sarà il com m issario regionale p e r il P iem o n te. P er quanto si riferisce alla situazione successiva alla liberazione vedrem o nei suoi partico lari quello che noi possiam o fare. Io ho p o rta to il quad ro dell"organizzazione alleata n e l n o rd : organo suprem o è la com m issione di controllo alleata che siede a R om a e il cui capo è il contram m iraglio Stone. Ci sono poi le com m issioni regionali p er la L om bardia, il P iem onte, F E m ilia e le V enezie. D i pendono da queste gli ufficiali p ro v in ciali, cioè i com m issari p ro v in ciali p e r ogni provincia, e cioè nove, con tu tte le com m issioni p ro vinciali. 11 governo m ilitare alleato ha poi una organizzazione m olto capillare e direi quasi pignola, suddivisa in 17 divisioni che sono: agricoltura, controllo del m ercato n ero, perm essi personali non sarà consentito allontanarsi oltre i 10 km. dalla p ro p ria provincia, educazione, ingegneria, finanze, in d u stria, lavoro legale, m onum enti, poste, controllo sulle p ro p rietà, p ubblica sicurezza, salute p u b blica, inform azioni, tra sp o rti, requisizione autoveicoli, com unicazion i. H anno cioè previsto tu tto il controllo d e ll attiv ità del paese a ttra verso queste diciassette divisioni. Al m inistero d ell Ita lia occupata, stiam o facendo una organizzazione con ufficio affari generali, che è analoga alla loro in m odo da p oterla affiancare. E evidente che abbiam o tu tto l interesse di concorrere con l am m inistrazione nostra dove ci sono anche loro, per avere u n organizzazione adeguata e p artecip are alla soluzione di tu tti i problem i in collaborazione con loro. Le fasi della liberazione sono tre: p rim a, am m inistrazione m i litare; seconda, controllo regionale; terza, com m issione di controllo che dovrebbe ora essere superata in quanto questa terza fase c è già l am m inistrazione italiana. Secondo gli u ltim i accordi dovrebbe essere superata alm eno in p arte, poiché il controllo alleato non verrà m ai m eno. N ella prim a fase, che più vi interessa im m ediatam ente, si avrà una specie di conflitto di tendenze e d i p o te ri fra com m issari p ro v in ciali e quelli che saranno invece i com andanti m ilitari, perchè il com m issario provinciale, che deve am m inistrare la provincia in m odo da poterla poi restituire nelle m igliori condizioni a ll am m inistrazione italian a, ha tu tta la tendenza ad applicare al più presto possibile quelle che sono le leggi dello stato italiano, m entre il com andante m ilitare che si preoccupa unicam ente della sua sicurezza nei rig u ard i delle operazioni m ilita ri che deve svolgere te n d e a m a n tenere il sistem a più rigido possibile p er assicurare la sicurezza che gli è necessaria alle spalle. Gli alleati, appena giunti, applicano la legge com unale e prò-

13 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tornaquinci ls vinciale del 1915, quindi la legge fascista del 1934 è com pletam ente abrogata. In fatti il P refetto non è, com e dovrebbe, il tratto di unione fra il governo italiano e la provincia, m a un funzionario del governo m ilitare alleato (fino a quando dura la loro am m inistrazione, tanto che non può com unicare nem m eno con Rom a) al quale im partiscono le disposizioni. I decreti p refettizi in fatti debbono, p er essere validi, avere la controfirm a del com m issario provinciale. Passo a fare una ipotesi: noi ci possiam o rifiutare di accettare questa collaborazione con gli alleati (m i osserverete che gli alleati fanno unicam ente la guerra p er l'in d ip endenza e la lib ertà del paese, lib ertà e indipendenza che non potrebbero essere acquisite senza il concorso delle forze alleate stesse; quindi un assurdo l ipotesi fatta, ma am m ettiam ola). Si è fatta strada in fatti, ascoltando radio L ondra, l idea che dopo la liberazione si avrà il benessere e il periodo delle vacche grasse con tu tta la lib ertà possibile e con la fine dell epoca dei sacrifici. Invece, sia perchè siam o un paese vinto sia perchè abbiam o in casa nostra un esercito che com batte sia perchè tu tti i nostri mezzi di produzione e di lavoro sono d istru tti, l epoca delle vacche m agre non è finita m a dovrem o invece faticare parecchio per riuscire a superare com pletam ente il periodo critico e avviarci verso un periodo di certa q u ale n o rm a lità. Q uesta delusione, p ro vata anche da tu tti n o i, può p o rta re anche a u n senso d i rise n tim ento verso gli alleati e indurci a p ro sp ettare l ipotesi di non collaborare con loro e di fare dell ostruzionism o. Specialm ente nei centri in d u striali, le m asse operaie potrebbero essere in d o tte a scioperare, a fare delle dim ostrazioni ostili, ecc. lo desidero com pletam ente d isilludervi su questo te rre n o, n o n soltanto p e r le considerazioni p o litiche che potete p ro sp e tta re voi stessi, e che avrebbero com e conseguenza un rivolgim ento assai dannoso p er il nostro paese, m a anche perchè essi hanno le arm i in m ano. Ad esem pio cito questo fatto ; a R om a è avvenuta una m anife stazione che è andata oltre le intenzioni dei p a rtiti prom otori anche perchè in tu tte le m anifestazioni d i massa c è sem pre qualche elem ento to rb id o o della q u in ta colonna fascista che provoca disordin i e fa degenerare le m anifestazioni stesse in conseguenza della fuga di R o atta. A F irenze si voleva fare una m anifestazione analoga: cioè un pubblico com izio e uno sciopero di pro testa. La confederazione generale del lavoro insiem e con i p a rtiti e il C.L.N. si è recata dal com andante in capo della piazza di F iren ze esponendo l in te n zione di in d ire p er le 17 questa m anifestazione. F u loro risposto che n on avevano n u lla in contrario : è un d iritto dei lavorato ri e noi non possiamo dire di no. A lla sorpresa p er questa acquiescenza, fu rip e tu ta l intenzione della dim ostrazione e rin n o vata la richiesta se c era o m eno opposizione da p arte alleata. La

14 Ì 6 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tornaquinci risposta iu di assoluta concessione; m a, p rim a che i rappresentanti italian i si allontanassero, fu aggiunto: D im enticavam o di d irv i che d a dom ani il coprifuoco è alle ore 17 e che p e r ragioni di carattere superiore, p er tre giorni, non sarà possibile d istrib u ire il p an e alla popolazione civile. N a tu ralm en te questi argom enti iu ro n o validissim i a far desistere da ogni in ten zio n e d i dim ostrazione. Questo p er larvi com prendere che, fino a quando c è il com ando m ilita re, abbiam o a che fare con u n a m e n ta lità che n on si interessa 0 n o u si intende di questioni politich e, m a tu tela la p ro p ria sicurezza e i p ro p ri interessi. Un altro esem pio: a F iren ze T ogliatti fece un discorso di sorpresa; arrivò senza perm esso e, dopo aver avuto la concessione di p arlare in un pubblico locale a duecento persone, n e adunò invece tre m ila. D a allo ra n on fu p iù possibile ten ere discorsi p o litic i, essendo stati p ro ib iti trattan d o si di zona di guerra. S. E. L upini a C ortona tenne p u re un discorso, m a corse il rischio gravissim o di essere messo in galera: ep p u re era il m inistro della giustizia. Con i m ilita ri non si p uò discutere: essi hanno rag io n i su p e rio ri di sicurezza che debbono tu telare, tan to p iù che nel sud vi sono m olti fascisti o inviati dal n o rd che haim o l incarico d i creare disordini dietro le linee alleate. Le auto rità m ilitari alleate allora fucilano senza com plim enti tu tti quelli che riescono a cattu rare, e ce n e sono m olti. Perciò non desiderano interferenze, n elle zone m ilita ri, con m anifestazioni politiche. La situazione sarà p iù grave al n o rd dove si è raccolta e concentrata tu tta la feccia d e ll in tera N azione. Perciò vi troverete di fronte a una q u in ta colonna m olto notevole e gli alleati, p er tu telare la sicurezza p ro p ria, non hanno rig u ard i e stabiliscono disposizioni assai rigorose. In o ltre, come ho detto, tu tti q u anti abbiam o lottato e lottiam o, anche attraverso m ortificazioni certe v o lte dolorose, p u r di ric o n durre questo nostro paese in un consesso di nazioni lib ere e in u n atm osfera di dem ocrazia che dovrà essere ricostruita nel nostro seno. Noi non siamo ancora dem ocratici; è u n riconoscim ento che facciam o della nostra insufficienza. E videntem ente, dopo venti anni di fascism o, è difficile ricostruire im m ediatam ente una dem ocrazia, tanto più che poche sono le persone che n e hanno la cognizione; tu tta la massa deve esser rieducata, e p e r fare ciò occorre m olto tem po. D ata la situazione veram ente disastrosa d e ll Ita lia è poi necessario assolutam ente che si giunga ad un periodo di tra n q u illità e di serenità che consenta d i ric o stru ire qualcosa di concreto. Sarebbe augurabile che quel magnifico sp irito, che anim a tu tti 1 p a rtiti che com pongono il C.L..N durante la lotta clandestina, che ci affratella e ci fa com pagni u n iti da affetto e am ore fra te rn i, con

15 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tomaquinci lì tinuasse a sussistere anche dopo la liberazione e che tu tte le piccole questioni che si riferiscono alla conquista di d eterm inati posti e posizioni siano esam inate con perfetta com prensione e lealtà senza creare in tern i dissensi. A nche dopo la liberazione affluiranno iscritti ai p a rtiti, m a la m assa della popolazione n on v o rrà avere u n a te s sera di p a rtito : essa in fatti esce da venti anni di disorientam ento politico e deve ancora foggiarsi u n anim a e u n a sensibilità politica. Perciò anche le conquiste d e i posti h a n n o u n valore relativo. I l m a gnifico sentim ento di solidarietà che ha finora aiutato ad affrontare tu tti i problem i della lo tta clandestina deve continuare anche dopo la liberazione p er la soluzione d i tu tti i gravi problem i che vi si presenteranno. E così dovrà avvenire anche p e r i problem i p iù vasti della ricostruzione che in u n paese com pletam ente rovinato e tr a sform ato come il nostro sono tali da far veram ente trem are le vene e i polsi. E sponetem i ora le vostre osservazioni; io risponderò ad esse e alle dom ande ed eccezioni. Così potrem o com inciare a determ inare quelli che saranno i nostri accordi p er stabilire la fase di passaggio fra la lib erazio n e e il m om ento di arriv o delle form azioni alleate. P ro p o rrei di concretare la nostra discussione in diversi p u n ti: p rim a di tu tto la condotta della guerra al m om ento della liberazione; poi l organizzazione civile e am m inistrativa; q u in d i l organizzazione ed il funzionam ento della giustizia nel p erio d o in cui p re su m ib ilm ente il C.L.N. avrà gli effettivi p o teri di governo da esercitare; p er ultim o il passaggio dei poteri dal C.L.N. a ll am m inistrazione m ilitare e la costituzione di questo organo consultivo nostro che deve collaborare con gli alleati p e r avviare e risolvere tu tti i problem i della vita provinciale e regionale. Infine l am m inistrazione e i p ro blem i della ricostruzione. PS. D esidererei che esponeste, sia p u re som m ariam ente, quella che dovrebbe essere la com m issione consultiva secondo il pensiero alleato. M. H o pensato di m an d are a T orino o M ilano un funzionario espertissim o, non un b u ro crate, del m inistero dell Ita lia occupata che possa già essere in co ntatto e fa re da in te rm e d ia rio fra la com m issione alleata di controllo a R om a e gli organi locali regionali. La com m issione consultiva dovrebbe! essere com posta dei cinque m em bri dei p a rtiti, e in o ltre di persone da voi scelte p a rtic o la r m ente com petenti nei vari ram i e attività dell agricoltura, industria, com m ercio, finanza, trasp o rti, lavoro, e im o p er il culto. P e r la giustizia, l educazione, le com unicazioni, credo che potrem m o n o m in are, d accordo, degli elem enti locali che siano al tem po stesso

16 Ì8 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tomaquinci anche rappresentanti dei tre m inisteri della giustizia, d ell educazione e delle com unicazioni; oltre a uno del m inistero d ell Italia occupata. In totale questa com m issione consultiva sarebbe com posta d i 17 persone. E u n organo m olto vasto che può suddividersi in sottocom m issioni e lavorare d accordo con quelle che sono le divisioni del com ando alleato m ilitare. Così si costituirebbe tra gli organi locali e q u elli alleati u n a cooperazione im m ediata e continua. A F iren ze abbiam o fatto tu tto q uanto era possibile, m a ci siam o poi trasform ati in un organo di consultazione tecnica e quindi avulso e tagliato fuori d a ll attiv ità; ora invece la com m issione si sta trasform ando in un organico com itato tecnico che sarà utile alla cittadinanza p er la sua azione fiancheggiatrice della com m issione alleata. Q ui sarebbe il caso di prevederne subito la costituzione, in m odo che il C.L.N. n on rim anesse solo una rap p resen tan za politica. PS. Ritengo che sarà bene far presente q u al è lo stato attuale del com itato nostro, come funziona e quali sono i suoi progetti. Ciò per sapere se da questo nostro progetto e funzionam ento si può giungere a soluzioni di integrazione dei program m i svolti a R om a o se si debba am pliare. P rem etto che il nostro funzionam ento è dem ocratico, perchè abbiam o riten u to che attraverso i cinque p a rtiti, effettivam ente dem ocratici, si potesse esprim ere la rappresentanza della popolazione piem ontese e della sua dem ocrazia. Ai cinque rap p resen tan ti di p artito si sono aggiunti elem enti che trovano la loro ragione di essere n e ll econom ia del Piem onte. A bbiam o proposto da tem po e applicato, p er i C.L.N. p eriferici, com unali, di base, di fabbrica, di azienda, che l espressione di m aggiore dem ocrazia venisse fatta a t traverso gli organism i di m assa che noi abbiam o individuato p er il m om ento nei seguenti: com itati d i agitazione o sindacati, ra p p re sentanti dei lavoratori, i quali hanno una im portanza prem inente, avendo sostenuto la lotta p er la liberazione non soltanto con larga partecipazione nelle file p a rtig ia n e m a anche con l attiv ità ostruzionistica ai tedeschi e ai fascisti m ediante scioperi, agitazioni, ecc. che hanno rid o tto notevolm ente la produzione portan d o perciò un contributo indiretto m a notevolissim o alla lo tta per la liberazione. G li stessi alleati ne hanno avuto beneficio, data la dim in u ita p ro d u zione dell in d ustria piem ontese: di questi risu ltati abbiam o dati e num eri indici che portano al 10 e al m assim o 20% la produzione norm ale. R iteniam o anzi che i fascisti e i tedeschi facciano poco assegnam ento sulla produzione piem ontese p er la continuazione della guerra. U nica cosa conveniente per loro è tenere in efficienza quelle in dustrie perchè i lavoratori vi sono legati, a ltrim en ti po treb b ero

17 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tornaquinci 19 avere queste masse di operai nelle piazze a svolgere attività ben p iù pericolosa p er loro. A bbiam o in o ltre un altro organism o di m assa: il G ruppo di difesa della donna, che h a u n a notevole im p o r tanza specie in P iem o n te, p erch è la lo tta qu i è svolta anche a ttra verso la donna. Essa p o rta un grande contributo non soltanto per l opera di conforto presso i m ariti e i figli coi quali divide le pene e i sacrifici, m a p er l opera di assistenza a favore dei p artig iani e d elle vittim e politiche e dei prig io n ieri p olitici. N on sarebbe forse possibile m antenere sul piede di guerra, in una lotta com e l attuale, 40 m ila partig ian i in P iem onte se non ci fosse questa assistenza svolta n el m odo p iù am pio da questo G ruppo di difesa della donna. A bbiam o inoltre considerato come organizzazione di m assa la gioventù e costituito il F ronte della gioventù. N on l abbiam o confusa con le categorie di lavoratori in genere, appunto perchè questa gioventù è sorta col fascism o dal q uale è stata educata e bisogna che sia educata e seguita con altri p rin cip i e m etodi. N on potevam o u n irli a coloro che, in età p iù avanzata, conoscono già i problem i d e l passato e intuiscono quelli d e ll avvenire. Il fronte della gioventù costituito, con la partecipazione di tu tti i p a rtiti, si suddivide in gioventù studentesca, gioventù del lav o rato re, degli operai, ecc. E tu tti hanno contribuito n elle loro possibilità alla lo tta, con agitazioni particolari : un comizio presso la tom ba di un caduto al cim itero, pro p ag an d a spicciola com piuta in d e te r m inate circostanze, ecc. che solo i giovani possono e sanno fare. A nche nei cinem atografi, d u ra n te la proiezione, giovani si sono r i volti ai presenti incitandoli a sollevarsi contro i fascisti. T utta questa attività interrom pe la norm ale vita che il fascismo vorrebbe co n tinuare in questo m om ento. A ltra organizzazione di massa è il fro n te degli intellettuali, dove sono tu tti i lau reati, im piegati con speciali cognizioni, ingegneri, chim ici, tecnici: gente che con scritti e propaganda effettiva spicciola ha contribuito e contribuisce alla lotta attu ale e dom ani p o trà p a r tecipare alle com m issioni d i studio e di lavoro per i problem i nei q u ali sono com petenti. Noi così facciam o della dem ocrazia. N on ci siam o rivolti a in d u striali e com m ercianti perchè li vediam o già sufficientemente espressi in questi organism i di m assa. N on abbiam o am pliato il n o stro com itato ai rappresen tan ti di banca, perchè abbiam o i C.L.N. b ancari, come quelli tecnici di altro cam po che si occupano delle loro partico lari questioni e riferiscono al nostro com itato economico che tiene conto ed esam ina tu tti i problem i econom ici d e ll oggi e del dom ani. La com m issione econom ica è com posta di rappresentanti di ogni

18 2 0 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tomaquinci p artito e di rap p resen tan ti tecnici com prendenti anche quelli dei trasp o rti e del lavoro. Unico rap p resen tan te al quale non abbiam o effettivam ente pensato è quello del culto. H o avuto occasione, in un colloquio priv ato con u n p re la to assai vicino a ll A rcivescovo, di accennare a ll eventuale p artecipazione d e l culto neh organism o consultivo del dom ani. Mi sono state fa tte m olte riserve, anche in considerazione del pensiero del C ardinale in proposito. La C uria ha una funzione, secondo loro, esclusivam ente sp iritu ale e quin d i non può addentrarsi in argom enti d i altro genere. Il suo intervento, m i h a osservato, in questo m om ento p o trebbe costituire una com prom issione che non sarebbe invece p er un dom ani. S arà in terp ellato il C ardinale direttam ente, m a ritengo difficile u n adesione perchè la C uria piem ontese è stata sem pre m olto estranea, anche se u ltim a m ente h a dato m anifestazioni notevoli di adesione nella form a sp iritu a le del sacerdote che in terviene alle funzioni religiose senza p a rticolare significato politico. P er la giustizia il com itato si è in tratten u to e recentem ente ha quasi varato u n progetto che sarà o p p o rtu n o venga conosciuto a R o m a, affinchè, se risp o n d e ai c riteri di giustizia serena equa m a e n e r gica e forte che vogliam o istitu ire, possa eventualm ente essere u tilizzato e adottato. P e r l educazione riteniam o che i rap p resen tan ti di questa branca sono già inclusi nel fro n te degli in tellettu ali. A bbiam o tu ttav ia fo r m ato un com itato della scuola che finizione o ttim am en te con so tto com itati i quali esam inano i problem i della scuola superiore, m edia ed elem entare. E prevista anche la nom ina di u n so v rintendente re gionale ai problem i della scuola. Q uanto al problem a delle com unicazioni la nostra com m issione econom ica ha una sezione che tra tta il problem a dei trasp o rti in genere: ferro v iari, strad ali, ecc. A richiesta del P d A., M. precisa che i p oteri di governo sono devoluti al C.L.N.A.I. in accordo con il m inistero d e ll Ita lia occupata, col governo italiano, gli alleati e il com ando suprem o alleato fino al m om ento della liberazio n e; poi su b en tra il com ando m i litare alleato. C onferm a che al m om ento della liberazione non può continuare il potere del C.L.N.A.I.; subentra il com ando m ilitare alleato non essendo com patibile l esistenza contem poranea di due poteri. E intervenuto un accordo appunto in base al quale il C.L.N. A.I. si im pegna a rim ettere il potere, al m om ento della liberazione, al com ando m ilitare alleato. Le precisazioni fatte al C.L.N. regionale piem ontese saranno successivam ente solo p e r ragioni di itin e rario fatte al C.L.N.A.I. che a sua volta ne inform erà il C.L.N. piem ontese.

19 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tornaquinci 21 I] P da. desidera sia sottolineata la pregiudiziale che non si può funzionare senza u n accordo con il G.L.N.A.I. M. inform a che l accordo sarà approvato dal C.L.N.A.I. tanto più che esso sarà analogo p er tutte le regioni perchè l organizzazione degli alleati è uguale p e r tu tte le zone d Ita lia ; occorrerà am algam are poi il lavoro nostro con il loro nella m aniera più proficua e più u tile p er noi. PC. D esidera distogliere ogni preoccupazione espressa dal governo italiano circa l atteggiam ento del P iem onte nella soluzione della crisi italian a specie p e r il dom ani e anche nel trapasso di p o teri. A fferm a che lo spirito di solidarietà fattiva e di unione col governo italiano di cui com prende le enorm i difficoltà finora dim ostrata dal C.L.N. del P iem onte nella sua attività sarà m antenuto in ta tto e accresciuto se possibile n e l fu tu ro. Le p iù am pie assicurazioni in m erito si possono d are al governo italian o. Circa la questione della condotta della guerra, oltre le notizie che sono state fornite dal generale, inform a che l azione m ilitare delle form azioni partig ian e sarà affiancata dalla lotta insurrezionale attraverso lo sciopero generale con la m obilitazione di tu tti gli strati sociali e di tu tti i p a rtiti che da tem po si occupano dell azione stessa. Nel m om ento culm inante tu tti i p a rtiti e tu tte le correnti che vi si uniscono p arteciperanno alla insurrezione nazionale cui prenderanno p arte le form azioni m ilitari di T orino, le SA P con oltre diecim ila uom ini esse difenderanno le fabbriche, le industrie, i pubblici servizi e tu tto q uanto i guastatori tedeschi cercheranno di distruggere e le m asse operaie che ascendono a o ltre duecentom ila uo m i ni e che saranno in q u ad rati dalle form azioni m ilitari. O ltre a ciò le form azioni p a rtig ia n e caleranno sulla città contro i tedeschi e i fascisti in m odo da p o ter orgogliosam ente afferm are che il P iem onte è stato lib erato dalle p ro p rie forze. Così avrem o con trib u ito v e ra m ente e notevolm ente a ll azione alleata di liberazione della nazione. P o trem o in questo m odo far valere la nostra azione in vista del r i scatto del passato fascista da p a rte d e ll Ita lia nella sua azione dem o cratica. Posso assicurare che tu tta questa azione è stata già p re o rd i nata e potrem o giungere all autoliberazione senza attendere l arrivo degli alleati. P e r l am m inistrazione civile il lavoro svolto è stato fertile; ab biam o una com m issione econom ica con sottocom m issioni di tecnici p artico larm en te com petenti nei v ari argom enti, che studiano la soluzione dei diversi problem i come l ag rico ltu ra, l in d u stria, il com m ercio, la banca, i trasp o rti, il lavoro, la giustizia, le com unicazioni, l educazione, ecc. Queste attività si articolano anche alla periferia attraverso i circa 250 C-L.N. esistenti nei centri della provincia. Essi

20 2 2 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tomaquinci si occupano in loco del censim ento delle giacenze d i vettovaglie, g ranaglie, ecc. prevedono pian i concreti d i sem ina p er affrontare le esigenze alim entari fu tu re, ecc. E p er noi ragione di soddisfazione constatare com e la nostra attiv ità abbia coinciso con le d irettive del governo. La nostra com m issione trasp o rti ad esem pio h a il censim ento di tu tti i veicoli esistenti con l indicazione del luogo di accantonam ento degli stessi in città e fu o ri, dei depositi di carb u ran te, dei m a gazzini di pneum atici, ecc. Q uesta p a rte essenziale dei trasp o rti qu in d i al m om ento del trapasso consentirà di avere u n a certa garan zia di com unicazioni. In m erito alla com m issione di giustizia h a già p arlato il PS. N oi ci preoccupiam o, con la collaborazione di m ag istrati, di giungere a una giustizia serena e forte, m a so p rattu tto rapid a al fine di evitare le esecuzioni som m arie che sarebbero la logica conseguenza di una situazione non com pletam ente dom inata dalla no stra org a nizzazione. A ggiungerò che esiste anche un centro P. m olto attivo fin d ora, che p ro cu ra le liste delle spie fasciste, dà n otizia di ra strellam enti, delle disposizioni in tern e della Q tiestura, dell attività della polizia. Si tra tta di un centro m olto attivo com posto di p o liziotti che agiranno al m om ento opportuno anche p er l arresto delle persone già selezionate da noi. In o ltre è in funzione già da tem po una com m issione di ep u razione che elim ina dalla vita sociale italian a tu tti i fascisti che cadono sotto le sanzioni previste dalla legge luogotenenziale, e di tu tti i collaborazionisti che hanno dato la loro attività in questo periodo delicato. Circa il passaggio dei po teri è evidente che ciò avverrà conform em ente alle disposizioni determ inate dagli alleati e che non si possono discutere. N on sarà però possibile affrontare i problem i del m om ento, prescindendo dai C.L.N. che han n o com petenza in m a te ria e che costituiscono l organizzazione centrale e periferica a ttra verso la quale l opera del governo, con o senza inglesi, non sarà possibile. I C.L.N. locali sono i vasi com unicanti attraverso i q uali soltanto è possibile far funzionare tu tto l organism o am m inistrativo. Si tra tta di una situazione della quale il nostro governo e anche il com ando m ilita re alleato dovrà ten ere conto. Circa la costituzione d ell organo consultivo concordo con il PS. Desidero far presente la situazione piem ontese che è diversa dalle altre, in quanto la lotta si è p ro tratta a lungo e sono m atu rati stati di fatto speciali: solo il mese scorso, in T orino città, abbiam o avuto 50 fucilati; questo mese ne avrem o di più. M igliaia sono stati i caduti e diecine di m igliaia i m o rti fra i p a rtig ia n i; m oltissim i i

21 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tomaquinci 23 n o stri com pagni in carcere. T u tto ciò h a provocato u no stato di esasperazione che preoccupa p e r il m antenim ento d e ll ord in e al m o m ento del trapasso di p o teri. N ostra preoccupazione m aggiore è quella di evitare atti di violenza provocati d a ll odio accum ulato in ta n ti m esi di sofferenze e di ingiustizie. A proposito dell organo consultivo avevamo già im m aginato la trasform azione del C.L.N. in questa nuova veste non p iù d elib erativa. La sua costituzione è stata c h iaram en te spiegata dal PS. N a tu ralm ente n ella nostra zona l organism o di massa è di im portanza capitale', p erch è costituisce la forza m aggiore, d ate le grandi in d u strie e q u in d i il num ero considerevole di o p erai che lavorano. Q ueste m asse, tu tte antifasciste anche se n on iscritte regolarm ente a p a r titi, si sono convogliate in questi organism i di m assa che sono orapotenziati. N el solo organism o del G ruppo, di difesa della donna abbiam o circa novem ila iscritte che svolgono d iuturna e rischiosa opera di assistenza alle vittim e della polizia. R iteniam o necessario pertan to che anche esse vengano rappresen tate n e ll organo consultivo, in riconoscim ento dell opera prestata. A ltrettanto può dirsi p er il fronte della gioventù: m olti giovani sono già caduti e altri cadono ancora; a M ilano abbiam o perso il giovane più in vista del nostro p a rtito, e ciò costituisce una grave p e rd ita p er noi. T u tte queste correnti di m assa non possono essere estranee a questo organo consultivo e hanno diritto di en trare al governo della cosa pubblica. Così p u re si può dire p er il fronte degli in tellettuali. E necessario che l organism o proposto abbia rappresentanti di queste tre categorie più quello del com itato di agitazione, ideatore dello sciopero di m arzo che ha avuto risonanza m ondiale, tanto che i fascisti tem ono questi cosiddetti «scioperi del m arzo». E auspicabile infine che anche il culto dia un rap p resen tan te : la curia deve p o rta re la sua esperienza nel nostro consesso. A l disopra di questa costituzione, ogni altra proposta che te n tasse di im m ettere m ovim enti non partecip an ti alla lotta di lib e ra zione, non potrebbe che p o rtare disordine e diffidenza e l opera del governo ne sarebbe profondam ente ostacolata. La giunta consultiva deve essere costituita da coloro che hanno partecipato alla lo tta e hanno il p otere p er m antenere l ordine pubblico: la popolazione crede soltanto in questo organism o. Il nostro C.L.N. ha costituito il C.L.N. cittadino p er T orino composto dei cinque p a rtiti e dei ra p p re se n ta n ti degli organism i di m assa: questo nuovo organo h a in contrato l approvazione di tu tti i ceti cittadini e ha contribuito alla diffusione nelle masse operaie del convincim ento che non saranno esclusi dalla cosa pubblica togliendo ogni diffidenza in proposito. Q uesto C.L.N. ha il com pito di creare la giunta com unale che è

22 24 Resistenza e Governo italiano nella missione Mediei-Tomaquinci o ra in stato em brionale. Siam o lie ti d i p o te r afferm are che con l o r ganizzazione p reord in ata possiam o garantire la funzionalità dei servizi, p er quanto sarà com patibile con la situazione che si verrà a creare, in tu tti i cam pi dell attiv ità: trasp o rti, igiene (i m edici h a n no, attraverso il loro C.L.N., costituito posti di soccorso con m ed icin a li, in fe rm ie ri, ben d e, ecc.), econom ia, scuola, ecc. ; perfino i la t ta n ti e i vecchi saranno assistiti con gli alim enti necessari che sono già im m agazzinati. La nostra giunta consultiva così costituita sarebbe in grado di far funzionare tu tti questi organism i. Gli alleati saranno accolti con la cortesia m aggiore e dovranno trovare qui una situazione ta le da dover convenire che tu tto procede m agnificam ente. Q uanto il m inistro Scoccim arro scrive è stato già fatto da sei sette m esi. Le nostre organizzazioni cittadine di agitazione, le Sap e le form azioni p artigiane non possono essere esautorate senza che si addivenga a una crisi. O ccorre che si addivenga alla creazione di un organism o che provveda a ll ord in e p u bblico e al benessere p u b blico. Se in te rv e rrà il funzionarism o andrem o incontro a u n a situ a zione difficile e che non si sa dove p o trà condurci. P L. Sui vari p u n ti della condotta della guerra non ho n iente da aggiungere a quanto hanno già detto il PC. e PS. R ichiam o l atten zione del rap p resen tan te del Governo su quella necessità, espressa p rim a, che i provvedim enti del com ando alleato nei confronti dei p a rtig ia n i, siano isp ira ti alla com prensione d irei quasi ind isp en sabile dello stato psicologico in cui si troveranno i nostri com battenti del P iem onte i quali hanno espletato un com pito unanim em ente r i conosciuto eroico, com pito prom osso e incitato dal C.L.N. e a cui hanno concorso gli inglesi, spronandoli alla lo tta. Le in d en n ità dei com ando inglese non possiam o discuterle; tengano essi conto, nei lim iti del possibile, nel loro stesso interesse, di non determ inare uno stato d anim o di profondo tu rb a m e n to in questi nostri anim osi giovani che da diciotto mesi conducono una vita d i rischio e che al m om ento della liberazione desiderano partecip are alla soddisfazione di vedere l opera com piuta a cui h an n o concorso attivam ente e decisivam ente. O ccorrerà attu are i provvedim enti nei rig u ard i dei p a rtigiani nel m odo più decoroso e soddisfacente possibile e non in m a niera u m iliante p er le form azioni stesse. Possibilm ente fare subito u n proclam a in cui si annunci che attraverso questi cam pi di riposo che hanno dato buona prova n e ll Ita lia lib e ra ta essi u su fru i ran n o d i u n periodo tran sito rio di riposo anche in vista di un ria s sorbim ento n e ll esercito regolare o in altra attività che le autorità alleate vorranno p ro p o rre e che gli stessi partigiani potran n o scegliere. E essenziale che non si d eterm ini u n a situazione penosa e in

23 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tornaquinci 25 cresciosa, p e r noi e gli stessi alleati, di disagio e di im barazzo p r o prio al m om ento della liberazione; m a si attribuisca ai com ponenti il corpo volontario della lib e rtà quella posizione che essi hanno m e rita to e conquistato con la p ro p ria attiv ità. In m erito alla questione d eiram m in istrazio n e e della nostra tra sform azione, ritengo di condividere le idee esposte dal PS. e dal PC. e cioè che il C.L.N. debba essere non solo riconosciuto ma potenziato e u tilizzato; ciò che è n e ll interesse stesso degli alleati, considerando che essi, nuovi e stranieri come sono, difficilmente potranno entrare in tu tti i cam pi del nostro sistem a di am m inistrazione econom ico e provvedere ai fun zio n ari necessari al buo n andam ento d e ira m m in i strazione stessa. Essi non sono a conoscenza della situazione d e te rm i natasi d u ran te la lo tta e il voler agire di iniziativa, nella scelta degli organi, può determ inare una reazione che si m anifesta praticam ente con l indifferenza, l apatia o l ostruzionism o. D ebbono rendersi conto di questo stato d anim o e com prendere che è conveniente potenziare il C.L.N. il quale, p er m olte ragioni anche psicologiche, può meglio esercitare una certa autorità anche m orale su tu tta l organizzazione dipendente. A bbiam o infatti creato tu tti gli organism i periferici che o ra funzionano p e r la lo tta clandestina e dom ani possono essere u tilizzati p er la ricostruzione e, in un prim o tem po, p er fronteggiare il perio d o im m ediato di em ergenza. A nche p e r q uanto concerne il fu n zionam ento d ell in d u stria e della produzione, p e r indirizzarla in un senso piu tto sto che in un altro, si ritie n e che anche il funzionario in glese preposto alla carica può giovarsi con profitto della cordiale collaborazione del C.L.N. in tern o da noi già costituito. Circa l organo consultivo concordo con quanto detto dal PC. e dal PS. p er il riconoscim ento degli organism i di massa con i quali noi intendiam o le masse che hanno dato diretto contributo alla lo tta di resistenza p e r la lib erazione. Esistono già questi tr e grandi organismi di m assa: donne, giovani e in tellettu ali, m a desidererei che non fosse un num ero chiuso. Possiam o anzi aggiungere altre categorie e altre classi e p er esem pio quella dei contadini i quali dovranno certo d are più di quanto non abbiano fatto finora. Propongo pertanto l inclusione di questo nuovo organism o di massa di contadini e la sua partecip azio n e a ll organo consultivo. P e r quanto concerne il problem a della giustizia, il PC. e il PS. hanno chiarito assai bene il nostro punto di vista e la nostra delusione p er l am m inistrazione della giustizia n e ll Ita lia lib erata. Le ragioni di questa lentezza e fiacchezza ci sono state ch ia rite e possiam o giustificarle, m a da noi una tal situazione non potreb b e essere tollerata p e r un com plesso di circostanze derivanti so p rattu tto dal p ro lu n g a m ento della lo tta e d a ll asprezza con la q u ale essa è condótta. La

24 26 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tornaquinci giustizia è necessario funzioni con tu tta serietà ed equ ità m a in m a niera efficace ed inflessibile, perchè nel popolo non si determ ini la sensazione dell incapacità, altrim enti non potrem m o frenare lo sfogo spontaneo della popolazione nelle sue vendette e nella sua giustizia popolare. Il C.L.N. lavora da parecchi mesi p er assicurare una giustizia equa e rapid a da attuarsi im m ediatam ente, onde evitare gli atti di esecuzione somm aria che p o tran n o verificarsi in tu tto il P ie m onte. A nche in provincia funzioneranno i trib u n ali m ilitari del corpo volontario della lib ertà. E in corso di studio u n regolam ento che com pleti e renda sem pre p iù efficiente l organizzazione dei t r i b u n ali m ilita ri. Essi saranno affiancati da una com m issione di giustizia nom inata dai cinque p artiti. Essa avrà il com pito essenziale di p reparare rapidam ente tu tte le liste di coloro che debbono essere im m ediatam ente perseguiti e di cui la coscienza popolare reclam a la più sollecita energica punizione. Dopo questo periodo iniziale sarà provveduto con la C orte di Assise o rd in aria, quando passerem o sotto l am m inistrazione d e l governo italian o. Ma La giustizia e n tre rà subito in funzione alle dipendenze del governo italiano. P L. Ciò sem plifica la nostra situazione. Avevamo pensato di to r nare, dopo il periodo di funzionam ento dei trib u n ali m ilitari, alla giustizia o rdinaria della C orte di Assise, m a si è fatto presente che, per la situazione eccezionale del m om ento e lo stato d anim o creato d all im perversare delle form e vergognose e obbrobriose di violenza fascista, a mezzo dei m agistrati non si sarebbe potuto attu are quella giustizia che gli antifascisti ritengono indispensabile. Si era pensato di creare u n a C orte di Assise del popolo che, senza rip e te re le com m issioni speciali di infausta m em oria del risorgim ento nè i trib u n ali faziosi del regim e fascista, fosse un organo veram ente p o p o lare, m o dellato sulle C orti di assise ordinarie. Questa C orte di assise dovrebbe funzionare sem pre con l assistenza della com m issione di giustizia che rappresenta i cinque p a rtiti. E il progetto cui accennava anche il PS. e sul quale abbiam o avuto in questi giorni il parere definitivo della m agistratura torinese. P e rta n to sono d accordo su tu tte le questioni essenziali e non r i tengo di aggiungere altro. P da. Sono sostanzialm ente in accordo con gli altri p a rtiti. Circa il trattam en to ai p artigiani, condivido pienam ente i rilievi del PL. Noi ubbidiam o alla volontà d ell a u to rità di occupazione e la facciamo rispettare anche dalle form azioni partigiane che sono disciplinate, m a il problem a è delicato e abbiam o il diritto di chiedere che il governo si investa della responsabilità della questione, perchè se i

25 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tornaquinci 27 p a rtig ia n i venissero a conoscenza della soluzione p ro sp e tta ta, gli effetti sarebbero d eleteri. Il problem a econom ico dei partig ian i è im p o rtan te, m a altrettan to im portante è il loro inserim ento nelle forze d ell esercito italian o. P er la questione della giustizia m i associo a quanto esposto dal P L., precisando che abbiam o te n u to come falsariga il decreto luogoten en ziale p e r le sanzioni contro i fascisti p u r rinnovando la procedura perchè fosse più rapid a, trattan d o si per noi di legittim a difesa. Degli im piegati che hanno giurato ad esem pio verranno colpiti solo i p iù alti in grado. Il rap p resen tan te del governo ha detto che cioè qui in P iem onte abbiam o la feccia fascista di tu tta l Italia e si pone perciò il pro b lem a im m ediato della sua elim inazione to tale. Noi ab biam o pensato a un organism o di giustizia rapido e snello e insisto perchè sia accettata la pro ced u ra stab ilita dal C.L.N. P e r la form azione della com m issione consultiva, m i associo alle esposizioni fatte dal PS. e PC. circa l inclusione dei rappresentanti di m assa, e di coloro che hanno effettivam ente partecipato alla lotta. N oi abbiam o p u re predisposto il funzionam ento delle com m issioni che si trasfo rm eran n o in giunte e collaboreranno con le au to rità alleate senza alcuna riserva. Lo stesso problem a d ell integrazione con elem enti degli organism i di massa si pone anche p e r l a m m in istrazione p eriferica, dove noi abbiam o predisposto i C.L.N. e le giunte che funzionano già fin d ora e sem pre m eglio funzioneranno in seguito, nei lim iti delle possibilità tecniche, al m om ento opportuno. Q uesti organism i am m inistrativi periferici sono com posti di elem enti che hanno p artecipato alla lotta e il governo sarebbe in errore se ne tentasse la m odificazione nella com posizione. M. I l governo non può m odificare nien te perchè è l organizzazione m ilita re alleata che com anda. P d A. Il m inistero dell Ita lia occupata p o trebbe svolgere la p ro p ria azione in m erito. M. Il m inistero dell Italia occupata sta facendo sforzi enorm i p er riuscire a restaurare il governo n ell Italia lib erata e inserire organi italian i affinchè il governo possa far sentire la sua autorità ed evitare vertenze fra gli organi locali dei C.L.N. e le au to rità alleate. P da. Q uest opera di interm ediario fra le autorità alleate e gli organi locali potrebbe essere sviluppata p er dare fiducia in questi organi stessi al com ando alleato, convincendolo della loro capacità a funzionare e ad assicurare l ordine e i servizi pubblici e di p ro d u zione. N on riteniam o di sopravalutare le nostre possibilità afferm ando che la nostra organizzazione capillare, p iù estrosa di quella m ilitare alleata, p o treb b e dare risu lta ti m igliori.

26 2 8 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tornaqùinci DC. A pprovo quanto hanno detto gli a ltri p a rtiti so pratutto in m erito alla collaborazione fattiva e unanim e dei rappresentanti in seno al nostro C.L.N. N ostra preoccupazione m aggiore è di giungere al trapasso senza scosse o conseguenze nocive, p u r avendo di m ira relim in azio n e di tu tte le forze fasciste affinchè non possano risorgere. Ci rendiam o conto delle difficoltà del governo n e ll Ita lia lib erata. Ci associamo anche alla partecipazione degli organism i di massa i quali in avvenire possono rap p resen tare la soluzione di m olti problem i sop ra tu tto con l im m issione nella v ita pu b b lica, quando questi organism i verranno disciplinati. P e r il problem a della giustizia siamo p erfettam ente d accordo che è necessario sia rapid a e severa ma equa. La faziosità degli attuali m om enti ha tu rb ato tu tte le coscienze specie in P iem onte dove il peso dei tedeschi e dei fascisti è stato più forte che altrove e si è espresso in m aniere spaventose. La necessità di reazione non deve però significare rappresaglia o ven d etta; è n e cessario che questo m alcostum e non rito rn i sotto altre form e nè il fascismo possa essere in grado d i rivivere. Il pensiero cristiano è in difform ità da quello fascista ch e è di sopraffazione. N on si deve to r nare al passato e im pedire che al passato si possa rito rn a re n ell Italia nuova. PC. D alle dichiarazioni dei vari p a rtiti risulta che siam o p erfettam ente d accordo e sono certo che il rap p resen tan te del governo sarà lieto di questa m anifestazione di unan im ità di vedute del nostro C.L.N. PS. T u tti abbiam o espresso il nostro pensiero sul program m a tracciato dal rap p resen tan te del governo; ora dovrem m o sentire le sue risposte p er concretizzare qualcosa, m agari in uno scritto, che presentiam o allo stesso, perchè stabilisca gli accordi e le concessioni eventuali che potranno essere fatte dagli alleati. Dopo la sua risposta p ro p o rrei di ritrovarci dom ani p er discutere e tra d u rre in concreto i nostri p u n ti di vista. In tanto p er m ercoledì avrei fissato u n incontro d el rappresentante del governo con i rappresentanti dei nostri organism i di m assa, affinchè questa massa abbia il saluto del governo e u n a idea delle d irettiv e che il nostro governo ci com unica. Mi. R isponderò p er gruppi di argom enti anziché in d ividualm ente. O rganizzazione am m inistrativa. H o visto con vera soddisfazione che tu tto quel che è necessario fare il com itato piem ontese l h a già attuato. Quello che io m i ero perm esso di suggerirvi all inizio della m ia relazione, era il frutto di una esperienza che abbiam o già fatta che è stata m olto intensa p er quanto fortunatam ente p iù breve di quella che sarà la vostra. Voi avete fatto già com pletam ente quello

27 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tornaquinci 29 che noi avevamo attuato e anzi qualcosa in più come la commissione di giustizia alla quale non avevamo pensalo. Mi perm etterò di farvi un rilievo che forse potrebbe colm are una lacuna: voi avete pensato a una com m issione di polizia che raccoglie soltanto le liste di coloro che dovranno essere im m ediatam ente ferm ati, m entre noi avevamo costituito u n a com m issione di polizia form ata da un rappresentante p er ogni p a rtito, oltreché da poliziotti, m agistrati e avvocati. Essa ci ha consentito di occupare subito la q u estu ra al m om ento d e ll em ergenza, elim inare subito rapidam ente tu tti quei poliziotti che si erano messi in vista col fascismo e che avevano fatto gli aguzzini con gli a rrestati p o litic i, e assicurare il funzionam ento della qu estu ra im m e diatam ente dopo la liberazione. Questa com m issione ha dato risultati m agnifici. Voi forse volevate servirvi di u n a polizia p artigiana, ma ritengo che la questura, che è già u n organism o funzionante con prigioni, poliziotti e tu tta l attrezzatura necessaria, sia più indicata e possa m eglio servire allo scopo, natu ralm en te con gli elem enti di vostra fiducia. Così p o trete subito controllare il funzionam ento della questura. P er il rim an en te vedo che avete già pensato a tu tto anche con la com m issione p e r l alim entazione, la com m issione tra sp o rti ecc. N oi avevam o circa dieci o dodici com m issioni che hanno sem p re funzionato con o ttim i risu lta ti fino alla lib erazione, e han n o collab o rato anche dopo con gli alleati. V orrei fare p rim a un rilievo di carattere generale. N on vorrei che la m ia ven u ta qui fosse in te rp re ta ta come un desiderio del governo di im p o rre a voi u n a soluzione al m om ento della liberazione; niente di p iù lontano dal m io pensiero perchè siam o un governo dem ocratico e poi anche perchè il governo italian o non h a nessuna giurisdizione nei te rrito ri am m inistrati dal governo m ilitare alleato. Siamo noi che, sapendo quali sono le idee degli alleati, abbiam o prim a tra tta to con loro, per cercare di m odificare queste loro idee nel senso a noi p iù favorevole e, cioè, al C.L.N. Q uindi sono venuto da voi p er offrirvi quello che i nostri sforzi sono riusciti a ottenere e chiedere la vostra collaborazione, oltreché sapere se i p u n ti di conquista sono da voi accettati o se dobbiam o m odificarli in qualche p unto. D obbiam o cioè p rendere di com une accordo una risoluzione di questo problem a. P rim a della liberazione però esam iniam o il fatto g uerra: ho sentito con- soddisfazione dal PC. esprim ere la speranza che il P ie m onte possa essere lib erato dalle forze partig ian e; è un fatto del quale m i sono personalm ente preoccupato m oltissim o nelle conversazioni avute con gli alleati, i quali a un certo punto hanno gettato m olta acqua fredda sul m io entusiasm o, facendom i presente che il

28 àò Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tomaquinci com ando m ilitare piem ontese e di tu tte le forze partigiane del nord sono agli ord in i dèi gen. A lexander che fornisce arm i e m unizioni e che desidera p reo rd in are e autorizzare tu tte le operazioni di guerra. Mi h an n o persino aggiunto che «la m arcia su T orino» di cui si era p arlato, non era autorizzata da loro e dovrebbero eventualm ente disconoscerla. Perciò è necessario otten ere che al m om ento o p p o r tu n o sia il gen. A lexander a consentire ai vostri p ia n i di azione m i lita re che, n atu ralm en te, p er essere studiati sul posto secondo criteri p ratici, secondo le forze a disposizione e le forze avversarie che voi conoscete m eglio di ogni altro, p otete pred isp o rre e attu are nel m odo m igliore. In fatti tan to m eglio sarà se p ro p rio il gen. A lexander tr a sm etterà p er radio l ordine di attacco alle form azioni d el P iem onte: cosi questa azione delle forze p a rtig ia n e p e r la liberazione del P ie m onte avrà agli occhi del m ondo un aspetto di carattere pubblico e conosciuto da tu tti. G li alleati su questo punto non si sono m olto com prom essi. Io allora ho aggiunto che se avessero essi provveduto a p o te n ziare convenientem ente - d i qui al m om ento della liberazione - le form azioni arm ate piem ontesi, esse certam ente sarebbero state in grado di assicurare la lib erazio n e della zona. N on solo, m a ho aggiunto p u re che avrei p o tu to anche dare l assicurazione a nom e sem p re del C.L.N. piem ontese che il funzionam ento reg o lare d e ll am m i nistrazione civile, della giustizia e di tu tti gli altri enti pubblici, sarebbe stato perfettam en te garan tito. Q uesto fatto co stitu ireb b e n a tu ralm en te u n atto politico im portantissim o e di im portanza nazionale, non solo, m a p o treb b e consentire di o tten ere m aggiori fa c ilita zioni e concessioni dal com ando m ilita re alleato. H o p arlato lungam ente con le a u to rità m ilita ri vostre, facendom i spiegare quali sono le forze disponibili, quali sono i p ian i che intenderebbero attu are; abbiam o visto insiem e quali sono le deficienze e i m odi p er ovviarle, specie p e r q uanto rig u a rd a il collegam ento radio per stabilire un tem pestivo e rapido scam bio di messaggi alle form azioni in m odo che queste possano eseguire tem pestivam ente i m ovim enti ta ttic i che saranno loro affidati. E evidente che se l accordo che noi ora stabilirem o sarà il più possibile conform e ai desideri degli alleati, m aggior forza avrò io p er otten ere da loro altre concessioni. Se irtvece voi opporrete una barriera negativa alle loro richieste è evidente che tornando laggiù non saranno bene accolti i vostri desideri e anzi il com ando potrebbe anche stabilire di esautorare al suo arrivo il C.L.N. Siamo pertanto qui p er m etterci d accordo e p er ottenere quanto più è possibile dagli alleati. Vi è inoltre un altro problem a im p o rtan tissim o: la difesa delle

29 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tornaquinci 3 Ì centrali elettriche, delle dighe m ontane, ecc. E evidente che se riusciam o a salvare le centrali elettriche si può dire che gran p arte d ell Ita lia, e non solo del P iem onte, sarebbe salvata nel senso che l in d ustria p o trebbe funzionare e non sarebbe necessario affrontare il grave problem a locale, costituito dalle masse operaie disoccupate. In o ltre potrem m o più facilm ente e rapidam ente affrontare la questione della ricostruzione nazionale. Mi è stato detto inoltre che alcune brigate nostre sono passate in F ra n c ia p e r esservi equipaggiate m a che oggi i francesi n on in tendono farle rien trare. N el mio viaggio di rito rn o m i riprom etto di passare anche dalla zona p er esam inare la situazione e vedere poi, d irettam ente da R om a, attraverso il nostro m inistero degli esteri, di ottenere il rientro di queste forze utili p er la difesa del bacino della valle d Aosta. R itengo pertan to che sul fattore guerra siamo tu tti concordi e p ertanto im pegnerò tu tte le m ie forze e quelle del governo italiano p er o ttenere quanto p iù è possibile dal com ando alleato in appoggio aua nostra azione. N el periodo che intercorrerà poi fra la liberazione del Piem onte e l effettivo arrivo d el com ando alleato che si insedierà in loco, tr a scorrerà un certo tem po durante il quale il C.L.N., con gli organi predisposti p er le varie attività reg io n ab, provvederà nel m odo m i gliore al funzionam ento di tu tti i servizi pub b lici. P e r il funzionam ento della giustizia gli alleati sono contrari ai trib u n a li p o p o lari, nella m aniera p iù assoluta. H o dovuto perciò girare la posizione e far presente che il C.L.N. del P iem onte conduce la guerra da m olto tem po e non può certo attendere l arrivo degli alleati p er in iz ia re P am m in istrazio n e della giustizia. Siccome il p ro blem a è assai grave come quello dell epurazione, anche p er tu tta l Ita b a che è stata v en t anni sotto il fascismo, p er cui bisognerebbe ep u rare il 90% della popolazione, vi pregherei di considerare il pro b lem a in due fasi: la p rim a fino a che il C.L.N. h a il p o tere lo cale; la seconda con l arrivq degb alleati. N ella p rim a fase la giustizia sarà am m inistrata da noi attraverso i trib u n ali m ilitari cui m i avete accennato. Se n atu ralm en te non avete uom ini m ilitari adatti, p o trete sem pre p rendere individui dei vostri p a rtiti da richiam are im m ediatam ente in servizio e da far entrare subito in funzione. Io sono perfettam ente d accordo con voi p er il funzionam ento della giustizia in questa p rim a fase. N ella seconda fase, all arrivo cioè degli alleati, potete anche chiedere loro di consentirvi la costituzione di queste corti di assise popolari, ma dubito m olto che lo consentano. O ccorrerà rien trare allora nelle corti di assise e trib u n a li n o rm ali, tan to più che n el fra t

30 32' Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tomaquinci tem po avrete certam ente fatto rapidam ente giustizia com pleta e i m aggiori responsabili saranno già stati elim inati. E n trerà poi in vigore la legge su ll epurazione fascista che però è attu alm en te in revisione p er adeguarla e m odificarla alle esigenze d el giorno con m aggior severità verso i collaborazionisti. H o fatto presente a Rom a anche l opportu n ità d i un accordo con gli alleati in modi) che ci sia un unico testo di legge p e r tu tta l Italia. Così la successvia giustizia, con il consenso delle auto rità alleate, sarà am m inistrata attraverso la nuova legge italian a su ll epurazione. P oiché voi avete escogitato un sistem a procedurale più rap id o, vorrei p o rtare a R om a il vostro decreto che p o tre b b e essere ev entualm ente utilizzato e anche assorbito d all attu ale nostra legge in stato di revisione e rielaborazione. P o trete così p o rtare già il vostro contributo effettivo alla nuova legge p e r l ep u razio n e: ciò dim ostrerà la vostra attiv ità e capacità. If codice di procedura attualm ente in vigore n e ll Ita lia lib erata è l u ltim o, m a è già sotto revisione, n o n potendosi a b o lire com pletam en te, poiché m olta p a rte d i esso può essere conservata. C alam andrei, uno dei giuristi p iù em inenti d E uropa, se n e sta occupando. A p ro p o sito del passaggio di p o te ri, h o constatato con soddisfazione l unan im ità dei vostri in ten ti e assicurerò a R om a che n o n ci sono eccezioni; voi passerete il p o te re agli alleati quando essi giu n geranno in luogo e verranno a rendervi omaggio. C è la p arte consultiva sulla quale m i p are ci siano dissensi. Secondo m e si tra tta di u n equivoco in qu an to voi d ite di aver costitu ito queste com m issioni tecniche ch e lavorano già e possono lavora re anche in seguito; avete in o ltre i rappresentanti dei gruppi di m assa che non debbono essere esclusi. Siam o d accordo su questo ed è giusto che questi rap p resen tan ti partecipino alla vita attiva dell am m inistrazione. O ccorre però te n e r presente che il com ando m i litare alleato ha degli esperti praticissim i a onta dei dubbi espressi dal PL. ; hanno gente assai in gam ba che da 18 m esi studia i p ro b lem i del P iem o n te, della L om bardia e delle a ltre reg io n i; sono docum entatissim i con tu tte le liste delle auto rità attuali fasciste delle regioni, dei parroci, dei federali, dei segretari com unali e in o ltre di tu tte le persone che possono essere utilizzate e in caricate di com piti speciali per loro particolari capacità. Aggiungo che alle volte sono anche docum entati m ale non avendo gli ultim i aggiornam enti. In o ltre le nostre leggi le conoscono com e e forse m eglio di noi, specie la legge com unale del 1915 : è gente insom m a p re p a ra ta e a ttre z zata con uffici d e ll in d u stria, del lavoro, della finanza, ecc. P er le banche, ad esem pio, tu tte rim angono chiuse otto o dieci giorni, quando essi giungono: tu tti gli assegni circolari devono es

31 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tomaquinci 33 sere ritira ti dalla circolazione e sostituiti con biglietti che portano loro; quindi hanno anche la potenza del denaro. Di conseguenza è necessario che noi abbiam o un esperto abilissim o vicino a loro da p o rre nella organizzazione loro, affinchè vigili i nostri interessi e quelli del Paese. L a g iunta consultiva regionale pu ò avere u n a funzione di c a ra t te re politico e p e r questo c è in essa il C.L.N. ; e funzioni di c a ra t tere tecnico p er le quali occorrono tecnici esperim entati. In o ltre p e r le organizzazioni di massa dei lavoratori c è il gruppo del lavoro dove p o trete m ettere un vostro rap p resen tan te, e così via. Dovete ten er presente che gli alleati desiderano tra tta re con poche persone. Essi chiederanno consiglio al C.L.N. m a agiranno secondo il loro p a re re. E pericoloso n on affiancarli perch è, giu n gendo, c è sem pre una m assa di gente che avrà tito li da far valere, benem erenze da avanzare anche se sono sem pre state nascoste e m a gari hanno collaborato con i fascisti; qualcuna di queste persone p o trà facilm ente insinuarsi fra loro e o ttenere (con inviti a tè ecc.) cariche e consulenze. Lo stesso C.L.N. potrebbe essere neutralizzato da un tizio che entra nelle loro sim patie e può inform arli in m aniera p artico lare delle questioni cittadine. Se invece abbiam o p ro n to un organo consultivo ufficiale, ben costituito e p a rtic o la rm en te com pete n te, al q u ale soltanto gli alleati si rivolgeranno, abbiam o una garan zia nel nostro interesse. In fa tti noi ci siam o opposti alla scelta lib e ra dei consultori e li abbiam o convinti della necessità di in te r pellare ü com itato consultivo da noi costituito che è com posto di circa dieci p ersone perch è, com e rip e to, essi han n o la preoccupazione di discutere con m o lte persone. N atu ra lm e n te il com itato consultivo p o trà riu n irsi ogni volta che sarà necessario p er esam inare le rich ieste degli alleati e p e r la designazione di eventuali consulen ti o la sistem azione di com uni e province. N aturalm ente tenete presente che il consiglio che il com itato consultivo trasm ette agli alleati non è im pegnativo, m a solo consultivo. Se però il com itato stesso è form ato di persone esperte effettivam ente nei v ari ram i dell attiv ità e affiatate fra loro p e r questo raccom ando la scelta oculata dei m em bri tanto m aggior fiducia avranno gli alleati. P otete, se lo riten ete opportuno, farm i senz altro i nom i che v orrete designare affinchè io possa avere elem enti concreti da sottoporre agli alleati. In o ltre appena giungeranno gli alleati p o rteran n o un questionario p er ogni persona com ponente del C.L.N., al quale si dovrà r i spondere; esam ineranno poi ogni com ponente il C.L.N. p erso n alm ente e individualm ente, interrogandolo a lungo. Q uando l esame per ognuno sarà favorevole, approvano la sua attività futura e la sua collaborazione. Io non posso però an d are a d ir loro che il com itato

32 34 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tomaquinci consultivo sarà com posto, oltreché del C.L.N. dei rappresentanti dei vari organism i e com itati da voi già costitu iti; m a voi potete presentarm i gli stessi nom i sotto altra form a e sono sicuro che sarà accettata la designazione che voi farete. E una questione di tattica politica non di sostanza. PC. La giunta consultiva ritenevo dovesse sostituire il C.L.N. ; invece questo continua a esistere o ltre alla giunta stessa. M. Il C.L.N. p o trà esistere come com itato consultivo dei p a rtiti, m a come funzione tecnica agirà il com itato consultivo. PC. P raticam ente il C.L.N. si trasform a in giunta consultiva e le sue funzioni attu ali, politiche e am m inistrative, vengono a m utarsi in funzioni consultive. Si potrebbe allora trasform are la com m issione econom ica nostra in giunta consultiva. Ma il C.L.N. verrebbe cosi a essere un organo pleonastico. P da. 'Rispetto agli alleati sarà la giunta esecutiva a lavorare, m a di fronte alla popolazione il C.L.N., considerato organo centrale direttivo politico dei p a rtiti nella lo tta, dovrebbe rim an ere. Ritengo pericoloso disgiungere, p ro p rio nella fase della lo tta, L organism o p o litico da quello econom ico. Il C.L.N. sarebbe esautorato di p er sé a m eno che lo stesso organism o politico non si trasform i in com itato di agitazione e di lo tta. Il C.L.N., im postosi come organism o p o litico di lavoro di governo, tale dovrebbe rim anere anche perchè la popolazione continuerà a riten erlo Porgano di governo politico e Punico punto di riferim ento. M. A F irenze, ad esem pio, il C. L. N. dopo la liberazione aveva dieci rap p re se n ta n ti anziché cinque. Ci siam o divisi ognuno il p ro prio com pito con un settore p artico lare: polizia, trasp o rti, igiene, ecc. costituendo una diecina di uffici. Se noi agli alleati diciam o che il C.L.N. rim ane come organo consultivo, provvedendo a integrarsi con altri elem enti p er queste consultazioni, avrem o un rifiuto; se invece direm o loro che il C.L.N. entra a far p arte di un com itato consultivo form ato con gli elem enti com petenti noi otterrem o la loro approvazione e potrem o fiancheggiare la loro azione nel nostro interesse. Essi desiderano avere u n solo organo. A F irenze abbiam o fatto l erro re che vogliam o evitare q u i: ab biam o insistito p er avere il riconoscim ento come organo consultivo e m algrado la nostra lotta il C.L.N. ha potuto dare pareri fino a un certo punto, fino a quando, cioè, non è stato messo da p arte praticam ente e p er gradi, poiché non avevamo costituito la giunta consultiva da loro richiesta. Siam o rim asti così senza soldi, con uffici che non

33 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-'tomaquinci SS avevano più nulla da fare e allora abbiam o capito che era necessario trasform arsi in organo tecnico p e r lo studio dei vari p ro b lem i. Soltan to oggi stiam o insediandoci in quelle funzioni consultive che vorrem m o invece fossero attu ate subito qui. P L. N on vorrem m o p erd ere la nostra fisionom ia politico-dem o cratica e giungere attraverso una trasform azione di nom e a diventa re u n a p u ra e sem plice giunta consultiva. M. Osservo che avete due funzioni : una di giunta consultiva che lavora in collaborazione con gli ufficiali alleati integrandoli, l altra di C.L.N. che rim an e come organo politico delle forze antifasciste in atto in Italia. P otete fare le riu n io n i dei cinque p a rtiti perchè è ancora in atto la lotta p olitica; nessuno vi vieta di svolgere la vostra attività politica interna. P d A. Questo è pericoloso p er il disgiungim ento d e ll organo p o litico da quello am m inistrativo. M. G li organi am m inistrativi li avete creati voi e p o tete costitu ire i com itati di consultazione regionale che co stitu iran n o un p r i m o passo p e r la creazione d e ll en te regionale. PS. N el m om ento della liberazione si verificheranno necessità alim en tari che non po tran n o essere risolte n e ll econom ia pro v in ciale, m a in quella regionale: delle sette provincie piem ontesi, solo tre sono autosufficienti e anzi in abbondanza ta n to da co p rire il fa b b i sogno delle a ltre. C è q u in d i necessità degli organi regionali. M. E una esigenza già sentita al Sud. Anche in Toscana è stata creata una u nione degli organi provinciali p er costituire l ente re gionale d e ll alim entazione. In più c è un alto com m issario d e ll alim entazione sorto a R om a col gravissim o com pito di pensare a ll a lim entazione del paese e sta svolgendo un lavoro difficilissimo a ttra verso il quale si sono o tte n u ti notevoli m iglioram enti. Ma p e r l a lim entazione esistono già gli organi tecnici; non occorre che il C.L.N. si debba trasform are in organo tecnico, m ancandogliene anche l esperienza ed esulando ciò dai suoi com piti. Q uesta com m issione econom ica potrà integrare l ente regionale p er l alim entazione che Verrà creato. Si parlava inoltre non più di una funzione am m inistrativa del C.L.N. ma di una funzione politica e il PdA. avrebbe desiderato che il com itato rim anesse in funzione come organo al tem po stesso p o litico e am m inistrativo. La consulta regionale secondo il m io parere dà anche al C.L.N. il vantaggio di costituire un organo consultivo regionale che finora non è m ai esistito, cioè un prim o passo verso

34 36 Resistenza e Governo italiano netta missione Medici-Tomaquìnci l ente regionale che i nostri p a rtiti vogliono costituire. Questo fatto potrebbe costituire u n precedente notevole p er tu tta l Italia. Voi sapete che l autonom ia am m inistrativa è stata data a tu tta la Sardegna e successivam ene ad altre regioni; è necessario fare una esperienza in questo cam po p erch è ancora nessuno F h a fatta. Posso garantire che il prestigio del C.L.N. sarà tutelato nella m aniera m assim a. P L. Noi sarem o com itato di liberazione com e finora in sede più ristre tta, e giunta consultiva regionale su basi p iù am pie. M. P reciso che tu tti i pro b lem i locali e nazionali debbono essere trasm essi alla com m issione alleata; nessun d iretto contatto è ufficialm ente ammesso fra il capo divisione e qualsiasi a u to rità ita lia n a; tu tto deve form alm ente passare attraverso il com ando m ilita re regionale. Se riuscirem o a superare la situazione attraverso la com m issione consultiva alla quale voi partecip ate ufficialm ente n o n sono sicuro di farla accettare senz altro insiem e a un ra p p re sentante del m inistero dell Ita lia occupata, verrebbe superata questa riserva da loro fatta e politicam ente sarebbe u n passo avanti anche per il riconoscim ento della nostra alleanza. T u tti dobbiam o tendere a questo, attraverso singoli passi che possono servirci e condurci fino alla m eta. PC. Credo che la questione è superata quando noi salviam o le prem esse politiche cui ha accennato il PdA. Con l inclusione dei m ovim enti di m assa con specifiche q u alità tecniche superiam o l ostacolo e rim aniam o organo di governo e anche am m inistrativo. P da. Concordo pienam ente. M. Si trattereb b e di andare a R om a con un elenco di nom i che voi m i date, il più possibilm ente di carattere tecnico, in m odo che giungendo a T orino gli alleati possano senz altro prescegliere la persona da voi indicata specificatam ente com petente nei vari cam pi di attività. Essi si inform eranno dai loro inform atori finanziari, ad esem pio, su chi avrete indicato p er l attività bancaria e se questa persona è veram ente com petente, non avranno nulla da eccepire. Si tra tta di persone che debbono essere assolutam ente a posto m o ra l m ente e tecnicam ente. Io po trei anche farvi preventivam ente accettare la lista di nom i che vorrete proporm i. Circa l alim entazione gli alleati mi hanno dato l autorizzazione di annunciarvi ufficialm ente che le razioni e i rifo rn im en ti alim en tari per il nord sono già preparati e predisposti. A ncora non sono state precisate le razioni perchè prim a desiderano sapere quelle a t

35 Resistenza e Governo italiano nella missione Medici-Tornaquinci 37 tuali p e r poterle m igliorare al loro arrivo. Il gravissim o problem a d eiralim en tazio n e è però costituito dai trasporti. Essi prevedono che il Piem onte verrà liberato prim a che siam o in grado di poter adoperare i p o rti di Genova e di Savona per cui i rifornim enti dovranno avanzare da B ologna; siccome le ferrovie sono saltate, dovranno essere im piegati autocarri che non ci sono. H o già parlato della questione tra sp o rti col capo di stato m aggiore del vostro com ando e spero di avere dati esatti sulla situazione degli autotrasporti in P iem onte, anche come pezzi di ricam bio, gom m e, ecc. N atu ralm ente verranno req u isite tu tte le m acchine e adoperate p er il tra sporto dei rifo rn im en ti. Circa l assistenza ai partig ian i, m i è parso di intendere dal ra p presentante del PdA. che c è una specie di preoccupazione m orale, come se l in tro d u zio n e di questi «cam pi di riposo» dovesse costitu ire una specie di ricovero per i vecchi o cam pi di concentram ento. Vi preciserò che i p atrio ti sono stati lietissim i d e ll assistenza che vi hanno trovato. D ovete te n e r presente che è gente che sta in m o n tagna da m olti m esi e che h a i nervi com pletam ente scossi; h a m angiato m ale p er tan to tem po, dorm ito per te rra e quindi necessita di assistenza il più possibile natu rale e um ana. M olti di essi sono pieni di p arassiti, laceri e stanchi. Qui essi possono lavarsi, cam biarsi di abito, disinfettarsi, dorm ire m agari p er qualche giorno (m olti ne avranno bisogno perchè negli ultim i giorni dovranno stare in linea p er parecchi giorni senza riposo e senza cam bio) e rim ettersi cioè in condizioni di norm alità. Così potrà poi essere data loro la possibilità di un reim piego, perchè evidentem ente dobbiam o evitare che, dopo la liberazione, si possano sbandare come è avvenuto p er alcune unità. Si tra tta nè p iù nè m eno che di un periodo di riposo come può essere concesso a qualsiasi m ilitare. R iceveranno, se possibile, il soldo regolare come è sem pre stato fatto e nel frattem po interverranno tra tta tiv e con gli alleati e il governo p e r decidere sulla loro u tiliz zazione. L esercito ha bisogno di giovani pratici della guerra perchè sia possibile p arte c ip a re attivam ente alle azioni fu tu re e, possibilm ente, p rendere p arte a ll occupazione della G erm ania anche con u n aliquota m inim a come rappresentanza. R ipeto che si spera che alm eno il 40% dei p atrio ti possano essere im m essi n e ll esercito. P er ogni divisione costituita n e ll esercito ci sarà un battaglione au to n o mo di partigiani. E tu tto quanto abbiam o ottenuto dagli alleati. C è poi l equiparam ento dei gradi dei p atrioti con quelli d ell esercito; gli ufficiali e sottufficiali già d ell esercito che hanno com battuto con i p artigiani, rien tran d o n e ll esercito rip ren d eran n o il loro grado r i spettivo, salvo prom ozioni che si saranno m e rita te p er aver com andato form azioni più im p o rtan ti, o che saranno concesse per m erito di guerra. R accom ando vivam ente u n ultim a cosa: che cioè tu tti i

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