RELAZIONE Tecnico- Illustrativa e PROGETTO BARRIERE ARCHITETTONICHE. Ass.ne Cultori della Storia delle Forze Armate
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- Filiberto Natale
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1 BARRIERE ARCHITETTONICHE LEGGE del 9/1/89 n. 13, D.M. del 14/6/89 n. 236, D.P.R. del 24/7/96 n.503 Dgrv n.509 del 2/3/2010 Allegato A Dgrv n.1428 del 6/9/2011 Allegato A e B RELAZIONE Tecnico- Illustrativa e PROGETTO BARRIERE ARCHITETTONICHE Allegato a : Progetto Definitivo per la realizzazione di un AREA MUSEALE Committente : Progettista : Ass.ne Cultori della Storia delle Forze Armate Architetto MAZZUCATO SILVINO Direttore dei lavori : Architetto MAZZUCATO SILVINO
2 Il progetto prevede la realizzazione di un edificio adibito a Museo delle Forze Armate nell area all incrocio tra Via del Lavoro e Via Giulio Natta. A norma della Legge del 9 gennaio 1989, n.13, del successivo Decreto Ministeriale del 14 giugno 1989, n. 236, del D.P.R. del 24 luglio 1996, n.503 e del D.G.R.V. del 2 marzo 2010, n.509, Allegato A, e successivo Dgrv n.1428 del 6/9/2011 Allegato A e B, trattandosi di locali pubblici destinati ad attività culturali, saranno garantiti i requisiti di legge per l'accessibilità. Il D.P.R. del 24 luglio 1996, n.503, che regolamenta le norme per l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici, fa riferimento, per quanto riguarda gli spazi esterni (Titolo II) e la struttura edilizia in generale (Titolo III), al D.M. del 14 giugno 1989, n.236; pertanto è agli articoli di quest ultimo (aggiornato al D.G.R.V. del 2 marzo 2010, n.509, Allegato A e successivo Dgrv n.1428 del 6/9/2011 Allegato A e B) che si fa riferimento nella presente relazione. Art. 2 DEFINIZIONI Per accessibilità si intende la possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di raggiungere l'edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruirne spazi e attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia. Art. 3 CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE In relazione alle finalità delle presenti norme si considerano tre livelli di qualità dello spazio costruito. L'accessibilità esprime il più alto livello in quanto ne consente la totale fruizione nell'immediato. Inoltre l'accessibilità deve essere garantita per quanto riguarda: Gli spazi esterni; il requisito si considera soddisfatto se esiste almeno un percorso agevolmente fruibile anche da parte di persone con ridotte o impedite capacità motorie o sensoriali; Art. 4 CRITERI di PROGETTAZIONE per l ACCESSIBILITA 4.1 UNITA' AMBIENTALI E LORO COMPONENTI Porte: Le porte sono facilmente manovrabili con luce netta non inferiori ai 75 cm e non superiori a 120 cm. I vani della porta e gli spazi antistanti e retrostanti sono complanari e adeguatamente dimensionati. I meccanismi di apertura delle porte sono posizionati ad una altezza compresa tra gli cm. C.f.r.: art PORTE La luce netta della porta di accesso di ogni edificio e di ogni unità immobiliare deve essere di almeno 80 cm. La
3 luce netta delle altre porte deve essere di almeno 75 cm. Gli spazi antistanti e retrostanti la porta devono essere dimensionati nel rispetto dei minimi previsti negli schemi grafici di seguito riportati. L'altezza delle maniglie deve essere compresa tra 85 e 95 cm (consigliata 90 cm). Devono inoltre essere preferite soluzioni per le quali le singole ante delle porte non abbiano larghezza superiore ai 120 cm, e gli eventuali vetri siano collocati ad una altezza di almeno 40 cm dal piano del pavimento. L'anta mobile deve poter essere usata esercitando una pressione non superiore a 8 kg Pavimenti: I pavimenti non sono sdrucciolevoli e risultano orizzontali e complanari tra loro. C.f.r.: art PAVIMENTI Qualora i pavimenti presentino un dislivello, questo non deve superare i 2,5 cm. Ove siano prescritte pavimentazioni antisdrucciolevoli, valgono le prescrizioni di cui al successivo punto Per pavimentazione antisdrucciolevole si intende una pavimentazione realizzata con materiali il cui coefficiente di attrito, misurato secondo il metodo della British Ceramic Research Association Ltd. (B.C.R.A.) Rep. CEC. 6-81, sia superiore ai seguenti valori: - 0,40 per elemento scivolante cuoio su pavimentazione asciutta; - 0,40 per elemento scivolante gomma dura standard su pavimentazione bagnata. I valori di attrito predetto non devono essere modificati dall'apposizione di strati di finitura lucidanti o di protezione che, se previsti, devono essere applicati sui materiali stessi prima della prova. Le ipotesi di condizione della pavimentazione (asciutta o bagnata) debbono essere assunte in base alle condizioni normali del luogo ove sia posta in opera. Gli strati di supporto della pavimentazione devono essere idonei a sopportare nel tempo la pavimentazione ed i sovraccarichi previsti nonché ad assicurare il bloccaggio duraturo degli elementi costituenti la pavimentazione stessa. Gli elementi costituenti una pavimentazione devono presentare giunture inferiori a 5 mm, stilate con materiali durevoli, essere piani con eventuali risalti di spessore non superiore a mm 2. I grigliati inseriti nella pavimentazione devono essere realizzati con maglie non attraversabili da una sfera di 2 cm di diametro; i grigliati ad elementi paralleli devono comunque essere posti con gli elementi ortogonali al verso di marcia Infissi Esterni: I meccanismi di apertura e chiusura dei serramenti saranno facilmente manovrabili e percepibili ad una altezza tra cm 100 e 130, parti mobili verranno usate esercitando una lieve pressione. C.f.r.: art INFISSI ESTERNI L'altezza delle maniglie o dispositivo di comando deve essere compresa tra cm 100 e 130; consigliata 115 cm. Per consentire alla persona seduta la visuale anche all'esterno, devono essere preferite soluzioni per le quali la parte opaca del parapetto, se presente, non superi i 60 cm di altezza dal calpestio, con l'avvertenza, però, per ragioni di sicurezza, che l'intero parapetto sia complessivamente alto almeno 100 cm e inattraversabile da una sfera di 10 cm di diametro. Nelle finestre lo spigolo vivo della traversa inferiore dell'anta apribile deve essere opportunamente sagomato o protetto per non causare infortuni. Le ante mobili degli infissi esterni devono poter essere usate esercitando una pressione non superiore a kg 8.
4 Arredi fissi: All interno della sala conferenze c è lo spazio per entrare e per la manovra, le sedute sono separate. Il bancone della reception è posto ad una h. da terra di 0,90 m. La disposizione dei pannelli espositivi non impedisce in alcun modo la fruibilità degli ambienti da parte di persone su sedia a ruote. C.f.r.: art ARREDI FISSI Nei luoghi aperti al pubblico nei quali il contatto con il pubblico avviene mediante tavoli o scrivanie deve essere previsto un adeguato spazio libero ( ) nel quale inoltre possiamo disporvi un congruo numero di posti a sedere, preferibilmente sedie separate. Nei luoghi aperti al pubblico nei quali il contatto con il pubblico avviene mediante bancone continuo, almeno una parte di questo deve avere un piano di utilizzo al pubblico posto ad un altezza pari a 0,90 m. dal calpestio C.f.r.: art allegato B al Dgrv n.1428 del 6/9/ ARREDI FISSI Nei luoghi privati aperti al pubblico ( ) la larghezza dei brevi passaggi obbligati deve misurare almeno 80 cm. Nel caso di passaggi obbligati lunghi e angolati, la larghezza di tali passaggi deve misurare almeno 110 cm Terminali degli Impianti: I terminali degli impianti sono collocati in modo da essere facilmente utilizzati ed individuati e sono posti ad una altezza compresa tra i 40 e i 140 cm. da terra. C.f.r.: art TERMINALI DEGLI IMPIANTI Gli apparecchi elettrici, i quadri generali, le valvole e i rubinetti di arresto delle varie utenze, i regolatori di impianti di riscaldamento e di condizionamento, i campanelli di allarme, il citofono, devono essere posti ad una altezza compresa tra i 40 e i 140 cm Servizi igienici: Il locale W.C. per disabili presenta idonee caratteristiche per l'accessibilità a persone con ridotte capacità motorie, in particolare la tazza del W.C. può essere accostata in modo frontale, perpendicolare e bilaterale mentre il lavandino in modo frontale. I sanitari sono installati sospesi dal pavimento e con una distanza del bordo anteriore dalla parete di almeno 65 cm, il miscelatore del lavandino ha una altezza minima di 80 cm., le porte di accesso al locale w.c. hanno una luce netta superiore ai 75 cm. C.f.r.: art 14 Allegato A al D.G.R.V. n 509 del 02/03/ SERVIZI IGIENICI Comma 2. Un servizio igienico si intende accessibile quando tutti i sanitari presenti sono utilizzabili da persone su sedia a ruote e vi siano idonei maniglioni per agevolare i trasferimenti dalla sedia al sanitario. In particolare, negli edifici privati aperti al pubblico, deve essere dimostrata, negli elaborati di progetto, mediante grafici di dettaglio in scala opportuna, la possibilità di accostamento frontale, perpendicolare e preferibilmente bilaterale per la tazza wc. Qualora l accostamento bilaterale non venga garantito, è preferibile prevedere due servizi igienici, l uno con accostamento laterale da destra, l altro da sinistra adeguatamente segnalato all esterno. Comma 6. Per quanto riguarda i singoli sanitari si precisa che è preferibile, in accordo ai principi dell Universal Design, scegliere tra quelli di tipo standard senza quindi ricorrere a quelli di tipo dedicato. ( ) Comma 6.1 Lavabo: deve essere di tipo a mensola, privo di colonna, con sifone accostato alla parete o incassato in essa; prevedere un altezza libera sottostante minima di 65 cm e un altezza massima del piano di 85 cm, misurati dal pavimento. La distanza tra la parete a cui il lavabo è fissato ed il bordo anteriore dello stesso deve essere almeno di 65 cm. Il rubinetto deve essere con manovra a leva. Comma 6.2 Tazza w.c.: devono essere garantiti l accostamento frontale, perpendicolare e laterale (preferibilmente bilaterale negli edifici privati aperti al pubblico) al sanitario. Lo spazio libero frontale e laterale alla tazza w.c. deve es-
5 sere di almeno 80 cm, misurati rispettivamente dal bordo anteriore e laterale prossimo allo spazio libero; la distanza dal bordo anteriore della tazza alla parete posteriore deve essere di almeno 65 cm. La tazza w.c., preferibilmente di tipo sospeso (in tal caso dovrà essere garantita una portata minima di 200 kg), deve avere il piano di seduta (comprensivo di tavoletta) posto ad un altezza da terra compreso tra 40 e 45 cm.( ) nel caso di tazza non accostata al muro (accostamento bilaterale) si disporranno sui due lati del sanitario due maniglioni, di tipo ribaltabile, ad una distanza dall asse del sanitario pari a 40 cm e ad un altezza da terra di 70 cm; Cucine: Non sono presenti Cucine nell unità immobiliare in oggetto Balconi e Terrazze: Non sono presenti balconi o terrazze nell edificio in oggetto Percorsi Orizzontali: I percorsi all interno dell edificio non prevedono variazioni di quota. Anche il percorso espositivo è organizzato in modo da essere fruibile anche da persone su sedia a ruote (larghezza minima 120 cm). Il senso di apertura delle porte è valutato in relazione agli spazi di manovra necessari al passaggio agevole della sedia a ruote. C.f.r.: art PERCORSI ORIZZONTALI e CORRIDOI I corridoi o i percorsi devono avere un larghezza minima di 100 cm, ed avere allargamenti atti a consentire l inversione di marcia da parte di persona su sedia a ruote. ( ) Per le parti di corridoio o disimpegni sulle quali si aprono porte devono essere adottate le soluzioni tecniche di cui al punto 9.1.1, nel rispetto anche dei sensi di apertura delle porte e degli spazi liberi necessari per il passaggio di cui al punto 8.1.1; ( ) Scale: Il progetto prevede la realizzazione di una scala di larghezza 120 cm con un pianerottolo intermedio. C.f.r.: art SCALE Le rampe di scale che costituiscono parte comune o siano di uso pubblico devono avere una larghezza minima di 1,20 m, avere una pendenza limitata e costante per l intero sviluppo della scala. I gradini devono essere caratterizzati da un corretto rapporto tra alzata e pedata ( ). Il profilo del gradino deve presentare preferibilmente un disegno continuo a spigoli arrotondati, con sottogrado inclinato rispetto al grado, e formare con esso un angolo di circa Un segnale al pavimento situato almeno a 30 cm dal primo e dall ultimo scalino, deve indicare l inizio e la fine dalla rampa. Il parapetto che costituisce la difesa verso il vuoto deve avere un altezza minima di 1,00 m ed essere inattraversabile da un sfera di diametro di cm. 10. In corrispondenza delle interruzioni del corrimano, questo deve essere prolungato di 30 cm oltre al primo e ultimo gradino. Il corrimano deve essere posto ad una altezza di 0,75 m. Il corrimano su parapetto o parete piena deve essere distante da essi almeno 4 cm Rampe: Il progetto non prevede la realizzazione di rampe Ascensore: Il progetto prevede l installazione di un ascensore per accedere ai locali di servizio del piano primo non usufruibile dai visitatori del museo.
6 C.f.r.: art ASCENSORE Negli edifici di nuova edificazione, non residenziali, l ascensore deve avere le seguenti caratteristiche: -cabina di dimensioni minime di 1,40 m di profondità e 1,10 m di larghezza; -porta con luce netta minima di 0,80 m posta sul lato corto; -piattaforma minima di distribuzione anteriore alla porta della cabina di 1,50x1,50 m. Le porte di cabine e di piano devono essere del tipo a scorrimento automatico. ( ) le porte devono rimanere aperte per almeno 8 secondi e il tempo di chiusura non deve essere inferiore a 4 sec. L arresto ai piani deve avvenire con autolivellante con tolleranza massima 2cm. Lo stazionamento della cabina ai piani di fermata deve avvenire con porte chiuse. La bottoniera di comando interna ed esterna deve avere i bottoni ad una altezza massima compresa tra 1,10 e 1,40 m. All interno della cabina, oltre il campanello di allarme, deve essere posto un citofono ad altezza compresa tra 1,10 m e 1,30 m e una luce d emergenza con autonomia minima di h. 3. I pulsanti di comando devono prevedere la numerazione in rilievo e le scritte con traduzione in Braille: in adiacenza alla bottoniera esterna deve essere posta una placca di riconoscimento di piano in caratteri in Braille. Si deve prevedere la prevedere la segnalazione sonora all arrivo al piano e, ove possibile, l istallazione di un sedile ribaltabile con ritorno automatico Servoscala e piattaforme elevatrici: Il progetto non prevede l installazione di servoscala e piattaforme elevatrici. 4.2 PERCORSI ESTERNI Percorsi: La pendenza trasversale non supera 1% e quella longitudinale è inferiore al 5%. C.f.r.: art PERCORSI La pendenza longitudinale non deve superare il 5%; ove non sia possibile sono ammesse pendenze superiori purchè realizzate in conformità a uqnato previsto al punto La pendenza trasversale ammissibile massima e dell 1%. Allorquando il percorso si raccorda con il livello stradale o è interrotto da un passo carrabile, sono ammesse brevi rampe di pendenza non superiore al 15% per un dislivello massimo di 15 cm Pavimentazione: La pavimentazione del percorso pedonale è antisdrucciolevole. C.f.r.: art PAVIMENTAZIONI Per pavimentazione antisdrucciolevole si intende una pavimentazione realizzata con materiali il cui coefficiente di attrito, misurato secondo il metodo della British Ceramic Research Association Ltd. (B.C.R.A.) Rep. CEC. 6-81, sia superiore ai seguenti valori: - 0,40 per elemento scivolante cuoio su pavimentazione asciutta; - 0,40 per elemento scivolante gomma dura standard su pavimentazione bagnata. I valori di attrito predetto non devono essere modificati dall'apposizione di strati di finitura lucidanti o di protezione che, se previsti, devono essere applicati sui materiali stessi prima della prova. Le ipotesi di condizione della pavimentazione (asciutta o bagnata) debbono essere assunte in base alle condizioni normali del luogo ove sia posta in opera. Gli strati di supporto della pavimentazione devono essere idonei a sopportare nel tempo la pavimentazione ed i sovraccarichi previsti nonché ad assicurare il bloccaggio duraturo degli elementi costituenti la pavimentazione
7 stessa. Gli elementi costituenti una pavimentazione devono presentare giunture inferiori a 5 mm, stilate con materiali durevoli, essere piani con eventuali risalti di spessore non superiore a mm 2. I grigliati inseriti nella pavimentazione devono essere realizzati con maglie non attraversabili da una sfera di 2 cm di diametro; i grigliati ad elementi paralleli devono comunque essere posti con gli elementi ortogonali al verso di marcia Parcheggi: Sono in progetto n. 9 posti auto più 1 riservato al servizio di persone disabili. C.f.r.: art PARCHEGGI: Nelle aree di parcheggio devono comunque essere previsti, nella misura minima di 1 ogni 50 o frazione di 50, posti auto di larghezza non inferiore a m 3,20, e riservati gratuitamente ai veicoli al servizio di persone disabili. Detti posti auto, opportunamente segnalati, sono ubicati in aderenza ai percorsi pedonali e nelle vicinanze dell'accesso dell'edificio o attrezzatura. Al fine di agevolare la manovra di trasferimento della persona su sedia a ruote in comuni condizioni atmosferiche, detti posti auto riservati sono, preferibilmente, dotati di copertura. 4.3 SEGNALETICA: Verranno installati opportuni cartelli di indicazione che facilitano l'orientamento e la fruizione degli spazi e che forniscono l'adeguata informazione sull'esistenza degli accorgimenti previsti per l'accessibilità. Il committente Il tecnico......
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