La transizione dei confidi all «albo 106» Una prospettiva di Vigilanza. Fabrizio Orsatti Servizio Supervisione Intermediari Finanziari

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1 La transizione dei confidi all «albo 106» Una prospettiva di Vigilanza Fabrizio Orsatti Servizio Supervisione Intermediari Finanziari Fabrizio Orsatti Convention Fedart. Ischia 20 ottobre 2016

2 SOMMARIO 1. I Confidi in una fase di transizione 2. Le opzioni esercitate dai confidi e le valutazioni della Banca d Italia 3. Linee evolutive nelle policy di supervisione Fabrizio Orsatti Convention Fedart. Ischia 20 ottobre

3 L avvio della vigilanza. I profili di attenzione Governance Sistema dei controlli Misurazione e gestione rischi Requisiti prudenziali Sana e prudente gestione aziendale Inefficienze gestione interna Carenze nella misurazione rischi Inefficienza allocativa Strutturali squilibri economico patrimoniali 3

4 Una fase di passaggio per i confidi Avvio vigilanza (2009/14) Contesto macroeconomico Evoluzione filiera garanzia Riforma Ripensamento del modello di business 4

5 Le sfide evolutive Condizioni di mercato Cambiamenti normativi Ripensamento del modello di business Innalzamento efficienza tecnica Miglioramento capacità allocativa e anticipazione dei rischi Operazioni di concentrazione ispirate a logica industriale 5

6 Opzioni disponibili per i confidi «sotto soglia» OTT OTT OTT NOV Confidi minore Confidi minore Liquidazione Confidi minore Scelta NO Autor izzazi one SI ALBO Soglia? NO SI Fusione: istanza Incorporazione A regime 6

7 Opzioni disponibili per i confidi «sopra soglia» OTT OTT A REGIME Liquidazione Liquidazione Confidi minore Scelta NO Autor izzazi one SI ALBO 3 anni sotto soglia? Fusione: istanza Incorporazione 7

8 I programmi di attività: ricorrenze Ipotesi di accelerata crescita a 3-5 anni, in controtendenza rispetto agli ultimi anni Sviluppo dei volumi maggiore dei requisiti patrimoniali per effetto dell operatività col Fondo Centrale di Garanzia Ipotesi «di difficile valutazione» (p.e. commissioni +55% nello scenario di stress, per la progressiva ricomposizione del portafoglio verso garanzie a breve termine, in presenza di una flessione degli stock e dei flussi di garanzie) Requisiti patrimoniali a fine periodo allineati ai minimi regolamentari, in presenza di elevata rischiosità e squilibri reddituali Incoerenze non sanabili (p.e. valori iniziali del piano incoerenti con quelli desumibili dalle segnalazioni di vigilanza) 8

9 Gli esiti del processo al 15 ottobre 2016 Al erano iscritti 62 confidi nell elenco speciale, di cui 27 con volumi di attività inferiori alla nuova soglia dimensionale 47 hanno chiesto l autorizzazione, di cui 15 «sotto soglia» (3 di essi hanno effettuato fusioni in corso di procedimento) 5 hanno ritirato l istanza (3 a seguito di comunicazione dei motivi ostativi e/o liquidazione) 37 hanno ottenuto l autorizzazione 4 hanno il procedimento ancora in corso 1 diniego in via definitiva (sotto soglia) 9

10 Gli eventi più recenti Instabilità di «big player». Focus su: Questione dimensionale Strategia e competenze distintive Rischi di credito e rischi operativi: il «rischio residuo» connesso con l efficacia minore del previsto degli strumenti di mitigazione del rischio di credito Ricadute reputazionali per il sistema dei confidi 10

11 Le iniziative di Vigilanza Richiesta di autovalutazione dei sistemi interni volti alla gestione degli strumenti di mitigazione del rischio Rilevazione dei tassi di inefficacia e delle relative motivazioni Confronto con il Fondo Centrale di Garanzia Attivazione delle leve di «secondo pilastro» 11

12 Le prospettive Aumento della selettività delle banche e degli enti pubblici Aumento dell attenzione all informativa pubblica La nuova disciplina di bilancio dei confidi minori L avvio dell Organismo Il ruolo dei confidi nella filiera della garanzia e le prospettive di riforma 12

13 Grazie per l attenzione!

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