FONDAZIONE ISTITUTO SACRA FAMIGLIA CENTRO DI FORMAZIONE MONS. LUIGI MONETA
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1 FONDAZIONE ISTITUTO SACRA FAMIGLIA CENTRO DI FORMAZIONE MONS. LUIGI MONETA Corso per operatori assistenziali Titolo del Corso: Modelli abilitativi per l autismo e il ritardo mentale: modello Premessa Il corso vuole inserirsi nel quadro delle attività promosse dalla Fondazione Istituto Sacra Famiglia con lo scopo non solo di sensibilizzare la collettività all integrazione delle persone con autismo e disabilità mentale e, più genericamente con diverse modalità e tempi di apprendimento, ma anche di fornire efficaci strumenti di lavoro ad educatori, ASA, e in generale ai cosiddetti addetti ai lavori, affinché esigenze di integrazione sociale espresse dai soggetti con qualche difficoltà non rimangano disattese. Il Corso per l applicazione del Modello Superabilità nasce dalla consapevolezza che anche le più giuste istanze umanitarie devono essere sempre accompagnate da tecnologie appropriate, se non si vuole assistere al loro fallimento. Si può notare, infatti, come talvolta la buona volontà dei singoli operatori socio-educativi si scontri con la mancanza di conoscenze specifiche riguardanti le modalità attraverso le quali condurre una corretta prassi di rieducazione, di riabilitazione, e, conseguentemente di recupero. In altre parole, si constata a volte la presenza di molta efficienza, espressa da numerose lodevoli iniziative proposte dai social workers, accompagnata tuttavia da uno scarso livello di efficacia, dovuto soprattutto ad una certa disomogeneità e aleatorietà delle iniziative stesse. Queste ultime possono perdere gran parte della loro efficacia proprio perché non si sviluppano in un contesto finalizzato alla creazione di un ambiente protesico che sia in grado di facilitare l apprendimento e il conseguente sviluppo cognitivo, sociale, motorio affettivo, relazionale. Finalità del corso Date le premesse sopra espresse, si ritiene di particolare importanza l opera di aggiornamento del personale assistenziale ed educativo in quanto assi portanti della rieducazione, nel periodo dell età evolutiva. Non deve essere dimenticato, infatti, che il soggetto con autismo e ritardo mentale trascorre gran parte della propria giornata in ambiente abilitativo/educativo e che quindi quest ultimo deve essere in grado non solo di recepire i suoi bisogni, ma anche di stimolarne la crescita e lo sviluppo psicologico e sociale. Un operatore assistenziale ed educativo con una sempre maggior preparazione pedagogica affronta con più serenità e responsabilità il compito educativo assegnatogli e costituisce un valido antidoto contro l instaurarsi di nuove situazioni problematiche o l aggravarsi di quelle già esistenti. E necessario, di conseguenza, he gli operatori divengano sempre più in grado di gestire la pratica educativa in modo adeguato, attraverso l acuisizione di competenze sempre più raffinate che consentano di creare condizioni sempre più favorevoli per l apprendimento in una prospettiva ecologica di sviluppo. In altri termini è importante saper creare un ambiente protesico da un punto di vista cognitivo e sociale che faciliti l evoluzione psicologica del soggetto con ritardo mentale e autismo. Destinatari: ASA Educatori Infermieri Medici Psicologi Terap. Neuro e Psicomotricità
2 Contenuti del Corso Il corso prevede 11 unità didattiche La prima unità riguarderà l approfondimento critico di alcuni paradigmi medici, psicologici, sociali che hanno influenzato il modo di affrontare e di concepire l handicap in generale e le disabilità di apprendimento in particolare, nel corso della storia. In questa unità saranno anche affrontate le nuove modalità diagnostiche e prognostiche indicate dall O.M.S., che si basano sui concetti di menomazione, disabilità, handicap, sottolineando la natura non esclusivamente organica del disturbo, ma evidenziandone i fattori funzionali, sociali culturali. Una particolare attenzione verrà data alla Decima Definizione e Classificazione del Ritardo Mentale curata dall American Association on Mental retardation che pone minore attenzione agli aspetti della disabilità, sottolineando altresì l importanza dei sostegni per diminuire la condizione di handicap e di disabilità del soggetto stesso. La seconda unità riguarderà la riflessione sui modelli organizzativi da adottare per facilitare il processo di recupero e di rieducazione. La terza e la quarta unità riguarderanno in primo luogo l analisi dell ambiente favorevole per un processo di apprendimento, evidenziando le situazioni che possono creare ostacoli ad un corretto sviluppo psicologico e sociale. In secondo luogo verrà trattata la strutturazione degli elementi base che fanno sì che il processo educativo non sia mono-direzionale (operatore-utente), ma interattivo (con continue modificazioni e scambi reciproci), e in terzo luogo l applicazione nella situazione contingente delle principali leggi che governano l apprendimento. La quinta unità riguarderà le tecniche di comunicazione come metodologia per facilitare la relazione con soggetti gravi. La sesta e la settima unità saranno finalizzate all applicazione nel singolo contesto educativo delle nuove metodologie per il recupero psico-evolutivo dell handicappato, con particolare attenzione allo studio degli eventi situazionali (setting) che possono influire negativamente o positivamente sul processo di apprendimento; all acquisizione di tecniche per la creazione di eventi-stimolo antecedenti in grado di pilotare la catena comportamentale successiva; allo studio per un uso maggiormente appropriato e consapevole delle conseguenze e dei rinforzi. L ottava unità riguarderà lo studio, l analisi e la conseguente applicazione di talune tecniche rieducative specifiche (shaping, modeling, fading, chaining, token economy, contratto educativo, ecc) sulla base dei diversi bisogni riabilitativi dei singoli soggetti e delle necessità della situazione nel suo aspetto globale. La nona unità riguarderà l approfondimento di alcune tecniche per la costruzione di progetti educativi individualizzati da realizzarsi nel contesto globale del gruppo, considerato come insieme di persone interagenti tra di loro e contemporaneamente con l operatore La decima unità riguarderà la gestione dei rapporti con i genitori L undicesima unità riguarderà le basi neurofisiologiche degli interventi psicoeducativi e riabilitativi strutturati secondo il Modello Superability
3 Metodologia didattica Il corso si svilupperà in: - incontri di relazione frontale - lavori di gruppo - incontri di sperimentazione pratica delle tecnologie Programma del Corso Prima giornata: 22/06/2007 Ore Classificazione Internazionale delle Disabilità ICIDH ICF Docente Dott. L. Moderato Ore Classificazione dell American Association of Mental Retardation Docente : Dott. L. Moderato Seconda giornata 07/07/2007 Ore Modelli abilitativi per l Autismo e il Ritardo mentale: Modello Docente: Dott.ssa Donatella Giannini/ Sig.ra Gina Fiore Ore Processi organizzativi applicativi del Modello Docente: Dott.ssa Donatella Giannini/ Sig.ra Gina Fiore Terza giornata 14/07/2007 Ore L ecosistema nel processo abilitativo Docente : Dott.ssa Paola Martinelli/Dott.ssa Monica Conti Ore L ecosistema nel processo abilitativo : visione di materiale registrato Docente : Dott.ssa Paola Martinelli/Dott.ssa Monica Conti Quarta giornata 17/09/2007 Ore Le leggi dell apprendimento nella strutturazione del processo educativo Ore Le leggi dell apprendimento nella strutturazione del processo educativo (Lavoro di gruppo : )
4 Quinta giornata 24/09/2007 Ore La comunicazione nel processo abilitivo Docente :Dott.ssa Giannini Donatella/Dott.ssa Paola Martinelli Ore La comunicazione nel processo abilitativo: proiezione materiale video. Docente : Dott.ssa Giannini Donatella/Dott.ssa Paola Martinelli Sesta giornata 13/10/2007 Ore L ambiente strutturato come facilitatore del processo di apprendimento Dott.ssa Monica Conti/Sig.ra Gina Fiore Ore L ambiente strutturato come facilitatore del processo di apprendimento Dott.ssa Monica Conti/Sig.ra Gina Fiore (presentazione materiale video). Settima giornata 27/10/2007 Ore Analisi applicata del comportamento(aba): gli antecedenti,le risposte, le conseguenze, il setting Ore Analisi applicata del comportamento(aba): gli antecedenti,le risposte, le conseguenze, il settino ( presentazione di casi clinici) Ottava giornata 10/11/2007 Ore Le tecniche rieducative specifiche (shaping fading, modeling, chaining, contratto educativo) Docente: Dott.ssa Paola Martinelli Ore Le tecniche rieducative specifiche (shaping fading, modeling, chaining, contratto educativo) : Dimostrazioni tecniche Docente Dott.ssa Giannini Donatella Nona giornata 24/11/2007 Ore Il progetto educativo individualizzato Parte teorica Ore Il progetto educativo individualizzato Parte applicativa pratica
5 Decima giornata 01/12/2007 Ore La costruzione dell alleanza con i genitori Docente : Dott.ssa Monica Conti/Sig.ra Gina Fiore Ore La costruzione dell alleanza con i genitori Testimonianze Undicesima giornata 15/12/2007 Ore Le basi neurofisiologiche dell intervento psicoeducativo secondo il Modello Docente: Dott. Emilio Castiglioni Ore Le basi neurofisiologiche dell intervento riabilitativo secondo il Modello Docente: Dott. Emanuele Tino Poloni
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