QUAL È IL FUTURO DELLA BANCA? Seminario ECRIRE 21 maggio 2010
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- Arnaldo Zanella
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1 QUAL È IL FUTURO DELLA BANCA? Seminario ECRIRE 21 maggio
2 1. La finanziarizzazione della banca Struttura diversificazione funzionale ad ampio spettro (retail banking, investment banking, assicurazioni, e poi produzione, collocazione e vendita di strumenti finanziari semplici e strutturati, ecc.) frutto del superamento della specializzazione funzionale indotta dalle leggi bancarie successive alla crisi del '29 e abrogate dagli anni '80 in poi ampliamento dimensionale e geografico struttura di governance di tipo public company, con marcata separazione tra proprietà e gestione. 2
3 Bilancio elevata incidenza di attività finanziarie di mercato rispetto a crediti diretti (oltre il 40%) elevato finanziamento con strumenti di mercato a breve termine rispetto ai depositi alta redditività delle operazioni di negoziazione sui mercati a fronte di bassi margini d'intermediazione forte leva finanziaria (oltre 30) alti costi del personale, bassi dividendi, forte crescita dimensionale e di valore di mercato (punto significativo in quanto consente d'intuire come sia stato ottenuto il bilanciamento degli interessi degli azionisti, del personale qualificato e dei dirigenti apicali). 3
4 Grafico 6.1: Crescita attivo bancario medio ( ) Grafico 6.2: Crescita passivo bancario medio ( ) , , , , , , , , , , , , , , , , , anni Attivo medio (DB, BNP, UNi) , , , , , , , , , Passivo medio (DB, BNP, UNI) 4
5 Composizione dell'attivo patrimoniale, mln. TOTALE CREDITI A 2005 ATTIVO* CLIENTELA DERIVATI AFN TOTALE CREDITI A 2006 ATTIVO* CLIENTELA DERIVATI AFN DB % 8% 45% DB % 5% 33% BNP % 15% 5% BNP % 11% 52% UNI % 9% 22% UNI % 7% 23% TOTALE CREDITI A 2007 ATTIVO* CLIENTELA DERIVATI AFN TOTALE CREDITI A 2008 ATTIVO* CLIENTELA DERIVATI AFN DB % 26% 55% DB % 56% 67% BNP % 14% 55% BNP % 27% 57% UNI % 6% 20% UNI % 12% 20% Composizione de passivo patrimoniale, mln. TOTALE TOTALE 2005 DEPOSITI DERIVATI PFN 2006 PASSIVO PASSIVO DEPOSITI DERIVATI PFN DB % 9% 20% DB % 45% 41% BNP % 17% 50% BNP % 13% 47% UNI % 9% 14% UNI % 7% 13% TOTALE TOTALE 2007 DEPOSITI DERIVATI PFN 2008 PASSIVO PASSIVO DEPOSITI DERIVATI PFN DB % 26% 44% DB % 54% 61% BNP % 15% 49% BNP % 27% 52% UNI % 7% 12% UNI % 12% 17% 5
6 2005 ROE LEVERAGE 2006 ROE LEVERAGE DB 12,50% 33 DB 20,40% 48 BNP 20,20% 31 BNP 21,20% 29 UNI 15,60% 22 UNI 16,70% ROE LEVERAGE 2008 ROE LEVERAGE DB 17,90% 60 DB -17,70% 69 BNP 19,60% 32 BNP 6,60% 39 UNI 15,60% 18 UNI 9,50% ROE LEVERAGE GS 32,70% 26,16 MS 8,90% 33,42 ML -24,00% 31,94 6
7 2. Perché abbiamo bisogno degli intermediari? Costi di transazione e benefici dell'intermediazione CT Benefici intermediazione Esempi Costi operativi Economie di scala "Search and matching"* Operatività di mercato Diversificazione di portafoglio Costi conoscitivi Investimenti specifici / Economie di scala Analisi tecnica Previsione Costi informativi e di agenzia Investimenti specifici / Economie di scala Estrazione informazione (screening, monitoring, auditing) Protezione informazione Innovazione finanziaria Prestatori a breve termine vs. debitori a lungo termine (liquidità, trasformazione delle scadenze) Prestatori avversi al rischio vs. debitori rischiosi (trasformazione del rischio) 7
8 Due problemi In presenza d'imperfezioni di mercato (es. economie di scala, asimmetrie informative) gli obiettivi di efficienza operativa degli IF (max. profitto) possono entrare il conflitto con l'efficienza allocativa delle risorse finanziarie The boundary problem. I diversi servizi (per cui esiste un guadagno di efficienza degli IF) possono essere svolti da un unico IF integrato? 8
9 IF di mercato e banca ("tradizionale"). Differenziazione strutturale Struttura Servizi "Search and matching" - liquidità - trasf. scadenze - trasf. rischio Operatività di mercato Diversificazione di portafoglio Analisi tecnica e previsione Estrazione dell'informazione Protezione dell'informazione Innovazione finanziaria IF di mercato Prevalenza strumenti di mercato negoziabili vs. strumenti/relazioni personali No No No Si Si Si Bassa No Alta Banca Prevalenza strumenti/relazioni personali vs. strumenti di mercato negoziabili Si Si Si No No No Alta Si Bassa 9
10 3. Perchè abbiamo bisogno della banca (tradizionale) L'attività di estrazione/protezione dell'informazione richiede un IF specializzato (strutturalmente) Esistono rischi specifici dei soggetti finanziati dovuti ad I.A. Sono edogeni e non diversificabili. Richiedono: specifiche forme contrattuali non negoziabili investimenti specifici in informazione (screening, monitoring, auditing), la cui assenza determina selezione avversa o opportunismo l'assemblaggio di questi rischi in pool classati come omogenei comporta sovrainvestimento (vengono finanziati soggetti inefficienti) o sottoinvestimento (non vengono finanziati soggetti efficienti) Caveat: anche la banca tradizionale può economizzare in informazione e cautelarsi con razionamento del credito 10
11 Finanziamenti con selezione avversa Dati Tasso di mkt. r Costo dell'investimento I (a vita infinita) Impresa 1 Impresa 2 Info. privata Profitti π1 π2 π1 > π2 TRI ρ1 = π1/i > r ρ2 = π2/i < r Info. pubblica Dividendi attesi x az. E(d) = [(1 α)π1+ απ2]/i Prezzo di mkt. p = E(d)/r 11
12 Costo del capitale con selezione avversa x = π/pi π1 π x1 = r 2 x π α ( π π 2 = r ) π α ( π π ) Un esempio numerico r = 10% I = x1 > r, x2 < r x1 r = "lemon premium" x1/ α > 0, x1/ π2 > Impresa 1 Impresa 2 Info. privata Profitti π1 = 110 π2= 80 TRI ρ1 11% > r ρ2 = 8% < r 12
13 Il "lemon premium" aumenta con la probabilità di imprese cattive 0.4 "lemon premium" probabilità di imprese cattive 13
14 Due tipi d'inefficienza 14 Sovrainvestimento Sottoinvestimento TRI e costo del capitale imprese imprese cattive tasso di mercato CC TRI CC TRI probabilità imprese cattive Esiste un livello critico di probabilità d'imprese cattive*, sotto il quale (mercato "ottimista") tutte le imprese sono finanziate: sovrainvestimento sopra il quale (mercato "pessimista") nessuna impresa è finanziata: sottoinvestimento * (π1 Ir)/(π1 π2) =
15 Alcune implicazioni Il mercato con I.A. sottovaluta le imprese buone e sopravvaluta le imprese cattive. Le imprese buone non vanno sul mercato (Legge di Gresham) Le imprese buone hanno incentivo a rivelare l'informazione che crea il loro valore? Questa informazione come può essere protetta? Le imprese buone raccolgono fondi dagli investitori bene informati (autofinanziamento, banche?). La gerarchia finanziaria come risposta al problema del lemon premium 15
16 Le attività market -based richiedeno IF secializzati Open market Consulente o risk seller? SGR Assic. Banca retail Consulente o venditore? Gestione titoli Corporate Nell interesse di chi? 16
17 L'attività bancaria tradizionale può essere poco remunerativa: costi informativi upside problem: i contratti bancari hanno un limite di rendimento superiore la redditività è distribuita sul lungo periodo disintermediazione Siamo in presenza di un fondamentale "fallimento del mercato"? 17
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