La questione della memoria
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- Domenica Giovannini
- 8 anni fa
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1 La questione della memoria Romeo Lucioni I processi psico-mentali che fanno riferimento alla memorizzazione sono sicuramente molto complessi ed anche di difficile decifrazione. Anche se la memoria viene riferita globalmente come una delle funzioni primarie dell Io, vale a dire uno dei principali meccanismi che permettono all Essere di esprimersi e di individualizzarsi, quando parliamo di memoria dobbiamo fare riferimento a: - Mbt = memoria a breve termine riferita a ricordi che rimangono fissati per 30 secondi circa e che corrispondono e reazioni bio-elettriche che attivano la mente, togliendola da uno stato di quiete. Questo modello mnesico è anche chiamato memoria lavoro proprio perché fa riferimento all emergere di procedure parziali che via via vengono abbandonate nel momento in cui si passa ad un momento successivo del comportamento finalizzato. - Mlt = memoria a lungo termine che è anche denominata rievocativa proprio perché svolge il vero senso della funzione mnesica che è, intuitivamente, quello di registrare per poter mettere a disposizione, in momenti successivi (anche a distanza di anni), quei ricordi che fanno riferimento ad esperienze passate, a vissuti, a elaborazioni cognitive, a situazioni che hanno caratterizzato i vari momenti di tutte le esperienze relazionali. - Msm = memoria sensomotoria riferita alla rievocazione di stimoli sensoriali e sensitivi che permettono l entrata al mondo più complesso della memoria rievocativa. Nel suo complesso la funzione mnesica è fondamentale per il funzionamento della mente, tanto che Dante Alighieri, nella Divina Commedia, dice: non fa scienza sanza lo ritener l aver inteso. Da un punto di vista psico-mentale, possiamo anche dire che la memoria è il fondamento della capacità logico-deduttiva e che si evidenzia come funzionamento di una mente umana a tal punto che, la perdita della memoria viene definita spesso come perdita di un fondamento specifico della umanizzazione. La perdita della memoria ci pone in un limbo mentale nel quale non c è né tempo né spazio, ma neppure storia ed anche una impossibilità di Essere-in che, come dice Heidegger, è il fondamento per la costituzione della persona. In tutto questo fondamentale funzionamento psico-mentale che è sotteso ad uno specifico e complesso funzionamento cerebrale, è la memoria rievocativa quella alla quale si fa riferimento quando parliamo di memorizzazione. In questa funzionalità possiamo anche individuare momenti di attività psicomentali differenti, che riguardano: - registrazione; - elaborazione; - classificazione e immagazzinamento; - rievocazione. In questo processo osserviamo: - il processo della registrazione che risulta principalmente inconscio è facile da spiegare con un semplice esempio: se vai in macchina anche per pochi chilometri, ti sembrerà d aver registrato tutto, ma se ti metti a pensare. a
2 ricordare, potrai constatare che sono molto di più le cose che sono state registrate inconsciamente vale a dire senza una vera volontà cosciente; - questo succede anche nel dormiveglia e infatti se in un viaggio ti trovi a sonnecchiare scoprirai (al risveglio) che molti stimoli fisici (rumori, sobbalzi, fruscii, ecc.) sono stati registrati in una specie di sogno come facenti parte di un'altra storia (questo è un tema molto interessante ed ancora poco studiato anche se si hanno già alcune ricerche interessanti); - i tempi del processo mnesico non bisogna essere rigidi e pensare che si tratta di un processo di passi susseguenti uno all altro, nella mente sempre bisogna considerare che le funzioni si intrecciano all infinito e senza una logica razionale. La dimostrazione più chiara la possiamo trovare nell intelligenza: emotiva, affettiva, cognitiva, intuitiva. Ma tutte si intrecciano per permettere una risposta o un comportamento che chiamiamo adeguato, ma potremmo anche definire come complesso ; - naturalmente : la rievocazione può anche essere volontaria resta però il fatto che se fai l esperienza di rilassare la mente per far emergere le memorie (per esempio mentre ti fai un bel bagno caldo di immersione) riesci a creare un movimento mentale che riguarda la rievocazione, la memoria inconscia e la creatività. il processo della memorizzazione è ben lungi dall essere riferibile ad un modello di specchio fedele alla lontana realtà delle cose, dei fatti e delle esperienze personali. Ogni memorizzazione ha in sé un alone magico che, come sottolinea Maria Conti (in Vita Nuova ), si riempie di un sottile incanto, quasi una sfumatura di autosoddisfazione che, parlando timologicamente, è legato a sentimenti complessi: - il senso di sé riferito alla capacità implicita di agire la funzione della memoria che, quando viene a mancare, procura tensione intima e un senso di avere perso la testa o di non poter funzionare in normalità ; - un senso di auto-soddisfazione legato alla capacità di rivivere situazioni che, nel bene e nel male, ci appartengono, ma, nello stesso tempo, proprio perché stiamo ricordando, significano anche che si è riusciti a superare quelle difficoltà che erano emerse nel momento dell azione originaria; - agisce, nella memorizzazione, una capacità immaginativa che si attiva rendendo coerente il racconto mnesico, riempiendo cioè tutte quelle lacune che sicuramente sono presenti in ogni rievocazione. L atto psico-mentale di ricordare ha, come il pensiero, un meccanismo primario di tipo intuitivo e, proprio per questo, la memoria entra nella processualità cognitiva, razionale, analitica e deduttiva. Il processo della memorizzazione non si svolge per un insieme di accostamenti logici, ma segue un meccanismo di tipo eidetico-immaginativo, si struttura cioè come immagine globale, come l emergere di un contenuto che tutto racchiude in sé e solo successivamente può essere suddiviso per permettere l analisi e la deduzione riflessiva e/o creativa. Queste osservazioni portano a considerare la memoria umana come un processo che significa cambiamento, specializzazione e, in ultima analisi, anche umanizzazione.
3 Si parla della memoria incorruttibile dell elefante ( ma anche, in generale, di questa capacità riconoscibile in tutti gli animali) per cui risulta difficile scoprire i termini di specificità che portano ad una caratterizzazione umana. Le osservazioni antropologiche e paleontologiche per le quali si è arrivati a definire le caratteristiche del Homo-sapiens-sapiens fanno riferimento ad una evoluzione psico-mentale che ha portato ad una specie capace di interferire con le altre (dello stesso genere), per es. il Nearderthal, ed anche di farle sparire. La dialettica scientifica ha portato a contrapporre: a) che prevede una evoluzione decisamente darwiniana per la quale differenziazioni genetiche casuali hanno portato, attraverso la selezione naturale a determinare il cambiamento specifico; b) chi crede ad un rimodellamento neuronale sulla base di una crescita sinaptica e di diminuzione di contatti, secondo lo schema della plasticità neuronale o cerebrale e di processi di neurogenesi. Questa up and down regulation sinàptica dipenderebbe dall azione degli stimoli sensoriali, dei vissuti, delle esperienze relazionali e sociali. Da queste osservazioni, sembra di poter fare riferimento ad un arricchimento di origine affettiva che porta al superamento di un ambiente caotico in favore di un ambiente facilitatore proprio perché ordinato e prevedibile, che dà sicurezza e, quindi, blocca una iper-attività emotiva espressa come ansia, angoscia, paura, terrore e panico. Se leghiamo la memoria alle concomitanti evolutive, possiamo comprendere come la organizzazione di un ambiente sociale sufficientemente favorevole e, soprattutto, le esperienze di sviluppo del problem solving, insieme al!arricchimento relazionale ed espressivo hanno creato un background mnesico che può essere considerato come causa principale dello sviluppo psico-mentale. Non dobbiamo pensare ad una processo adattivo o a meccanismi automatici su una base genetico-funzionale. In un precedente lavoro, abbiamo sottolineato come lo sviluppo socio-relazionale sia stato generato dalle attitudini della donna che ha sfruttato le sue capacità naturali per sviluppare: - l inizio della agricoltura; - l addomesticamento delle piante selvagge e di piccoli animali; - la scoperta dell utilizzazione fito-terapeutica di molte piante ben riconosciute per forma e per effetti provocati; - lo sviluppo della terracotta e dell intreccio di fibre naturali per produrre recipienti e canestri; - a tutto questo va aggiunta la creazione del linguaggio vernacolare che ha preso l avvio dall uso di una particolare struttura dell osso-ioide e della conformazione del palato che hanno arricchito l emissione di suoni che, a loro volta, sono diventati monosillabi ideo verbali (ricordiamo il semplice etimo della antica lingua quechua (dell alto Perù) kasa che indica una fessura nella roccia per difendersi dalla pioggia e dal freddo oppure anche l etimo mano che serve ad indicare la pietre che serve per schiacciare o triturare i chicchi di grano posti su una superficie dura e ruvida. Possiamo considerare che è stata la scoperta del linguaggio ( e specificamente quello del linguaggio vernacolare ) il nucleo centrale e indispensabile per indurre lo sviluppo specifico della memoria e l evoluzione delle capacità psico-mentali.
4 Se prendiamo lo schema della comunicazione triadica riusciamo a comprendere meglio questi meccanismi resi leggibili, nell attualità, con lo sviluppo della timologia ( scienza degli affetti e dei valori). Evoluzione - memoria (comunicazione triadica) madre ambiente soggetto Il linguaggio che circola porta alla creazione di una transizione socio-affettiva che induce nel soggetto : a) uno sviluppo delle strutture cerebrali frontali ( che hanno portato al fenomeno della frontalizzazione); b) lo sviluppo di un linguaggio-articolato-primitivo ha portato anche alla possibilità di trasmettere engrammi mnesici legati a particolari situazioni e/o esperienze vissute. La capacità di utilizzare anche semplici parole ( che porteranno alla costruzione di un linguaggio ) significa: - poter comunicare ideogrammi nel qui e ora; - ampliare la comunicazione, utilizzando gli stessi ideogrammi riferiti però come traccia mnesica. Questi meccanismi sono sufficienti per indurre un processo di ristrutturazione cerebrale come, negli ultimi anni, è stato dimostrato scientificamente, studiando le modificazioni delle strutture e dei funzionamenti cerebrali, attraverso le esperienze di apprendimento e psicoterapeutiche. L ambiente arricchito, attraverso il Fattore di crescita Neuronale NGF; il Fattore di Crescita derivato dal Cervello -BDNF; il Fattore Neutropico Derivato dal cervello GDNF, esercita una pressione di crescita sinaptica, di soppressione di vie inutilizzate, di circuiti colinergici mono-aminergici sull Ippocampo (che è un nucleo limbico specifico per lo sviluppo della memoria). Le nostre esperienze clinico-terapeutiche con bambini, nell ordine delle Arti- Terapie-Psicodinamiche-Espressive, ci hanno portato ad affrontare un altro settore di indagine che mette in realzione con: - sviluppo della memoria; - attività onirica; - articolazione di sistemi emotivo-affettivi; - incremento delle attività associative ed analitico-deduttive del pensiero simbolico; - sviluppo delle funzioni creative ed immaginarie; - organizzazione di un valido senso di Sé e della auto-soddisfazione ;
5 - sviluppo di una volontà operativa centrata sull analisi della realtà e sul riconoscimento delle finalità della vita, come risultato di un impegno e di una crescita articolata delle potenzialità e delle attitudini. CONCLUSIONI I processi psico-mentali che partecipano alla struttura della memorizzazione, sono riferiti a momenti evolutivi che portano l espressione mnesica di tipo rievocativo ( memoria a lungo termine ) a strutturarsi come una delle funzioni fondamentali per lo sviluppo psico-mentale dell uomo, in rapporto anche con le espressioni emotivo-affettive,quelle cognitivo-razionali, oltre a quelle intuitive ed immaginarie. Dalle considerazioni discusse nel presente lavoro, si desume che il processo mnesico segue una organizzazione di tipo cognitivo-immaginativa che risponde ad una organizzazione globale che, successivamente, può essere modulata su parametri di analisi della validità dell organizzazione psico-mentale, di quelle creative del Sé e della personalità.
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