Rapporto paese ECUADOR. Introduzione. A cura di Massimo Conte

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1 A cura di Massimo Conte Introduzione Per quanto l Ecuador sia un paese con una lunga storia migratoria e per quanto l attuale Governo abbia molto sviluppato iniziative politiche sul tema del ritorno (vedi più oltre), l analisi desk condotta ha messo in evidenza una sostanziale assenza del tema dei ritorni volontari in Ecuador dalla letteratura internazionale. Un assenza che non può sorprendere più di tanto pensando a quanto il dibattito internazionale sulle migrazioni sia ancora segnato da due grandi temi tra loro fortemente intrecciati: il rapporto tra migrazioni e sviluppo da un lato, il ruolo delle rimesse dall altro. Non a caso, quindi, la maggioranza delle poche pubblicazioni dedicate in modo specifico ad analizzare il tema del ritorno affronta questo tema in connessione con le politiche di governo delle migrazioni, comprendendo sotto questa definizione anche tutto quello che siamo abituati a chiamare co-sviluppo. Questo rapporto, pertanto, cerca di trarre indicazioni potendo fare affidamento su poche ricerche indipendenti che abbiano cercato di comprendere i processi sociali connessi al ritorno in Ecuador dei migranti. Il rapporto è composto da tre blocchi: la descrizione di alcune caratteristiche dell economia ecuadoriana che possono avere un ruolo nel determinare modalità ed esiti dei processi di ritorno degli emigrati; l analisi delle politiche migratorie ecuadoriane, con particolare attenzione verso quelle che hanno un attinenza diretta con i ritorni; l analisi di quanto è successo in Italia nei programmi di ritorno e di rimpatrio. 63

2 Progetto Volver RICERCHE Capitolo I L economia dell Ecuador 1.1 Uno sguardo sintetico sulle condizione economiche e sociali in Ecuador L economia ecuadoriana è sempre stata basata principalmente sull esportazione di beni primari. Fin dal 1900 e con fasi alterne di maggiore o minore successo le esportazioni hanno riguardato prodotti agroalimentari quali banane, cacao, gamberi, fiori e caffè. I proventi derivanti dall esportazione del petrolio invece costituiscono la prima voce di ingresso dal 1972 seguiti fin dal 2006 dalle rimesse dei migranti. L Ecuador infatti è stato -e per quanto riguarda i flussi verso l Italia soprattutto nel periodo ed è tuttora uno dei Paesi più intensamente segnati dall emigrazione. Alla tradizionale e storica migrazione verso gli Stati Uniti è si è affiancata negli ultimi 15 anni una forte migrazione verso l Europa, in particolare verso la Spagna e a seguire, seppur con un certo distacco, verso l Italia. Fin dagli anni 80 la già fragile struttura socioeconomica del Paese è stata messa a dura prova da una serie di sfavorevoli eventi che hanno inasprito ancora di più gli squilibri già presenti nel Paese: la caduta del prezzo del petrolio, disastri naturali come el Niño e il terremoto del 1987, il dissesto finanziario e la crisi bancaria conclusasi con la soppressione della moneta nazionale a favore del dollaro statunitense, la endemica instabilità politica, l aumento vertiginoso del debito estero. Una delle conseguenze più visibili di questi eventi è stato l innalzamento della pressione migratoria verso l Europa che ha avuto il suo apice a partire dagli inizi del Attualmente, tra alti e bassi, l economia sembra essere tornata ad una certa normalità, favorita dalla ripresa del sistema bancario e dalla fiducia del pubblico e da un seppur minimo abbassamento dei tassi di interesse. Inoltre sono stati favoriti gli investimenti produttivi e le attività economiche e finanziarie sono divenute più trasparenti e più sicure. La dollarizzazione tuttavia non è riuscita a risolvere neanche in parte i problemi strutturali e la povertà che affligge una larga fascia della popolazione e in Ecuador rimangono tuttora irrisolti i problemi della produzione elettrica, la contrazione dell'estrazione petrolifera - per mancanza di nuovi investimenti - la riforma delle dogane e la modernizzazione della sicurezza sociale. Le grandi opere infrastrutturali, specialmente stradali, rimangono progetti spesso incompiuti, insufficienti sono ancora le azioni in materia di controllo della spesa pubblica e di riduzione dell apparato statale, di diritto del lavoro e le stesse rimesse degli emigrati, vengono impiegate in buona parte per integrare il reddito familiare dei beneficiari, senza necessariamente tradursi in investimenti produttivi. L economia ecuadoriana quindi rimane fortemente dipendente dall attività petrolifera (52,4% delle esportazioni totali) e dalle rimesse dei migranti, ma tali risorse non si riflettono molto nella crescita della produzione, dei posti di lavoro, del commercio estero e degli investimenti. Lo stesso settore petrolifero, uno dei due principali contribuenti alla crescita del PIL, ha un andamento aleatorio, essendo soggetto alla variazione del prezzo internazionale del greggio. Inoltre l'estrazione è ferma sui livelli degli anni '90, a causa degli scarsi investimenti nel settore. Permangono infatti profonde carenze strutturali. Altro grande problema è legato alla carenza di stabilità e di fiducia nelle istituzioni e nell apparato governativo. Già da alcuni anni l'agenzia internazionale International Transparency qualifica l Ecuador come uno dei Paesi dove la percezione della corruzione esistente tra funzionari pubblici e politici si è notevolmente deteriorata ed è tra le piú alte dell America Latina. Stesso discorso vale per la sicurezza giuridica che ovviamente scoraggia gli investimenti. 64

3 Poco più di un anno fa un anno fa una ulteriore crisi a livello istituzionale, generata da una protesta della Polizia Nazionale che ha costretto l attuale Capo dello Stato a rifugiarsi per un'intera giornata in un ospedale militare di Quito, ha messo in discussione un periodo di relativa normalità. Il Paese quindi, pur godendo del generale trend positivo che sta caratterizzando l America Latina, data la parziale immunità dagli scossoni della profonda crisi economica di cui sono protagonisti gli Stati Uniti e l Europa, ha comunque bisogno di profonde riforme nei settori chiave dell amministrazione e dell economia. Nel 2011 l Ecuador pur essendo classificato tra i Paesi a più alto sviluppo umano registra un indice di Human Development di Questo dato posiziona il Paese all 83 posto sui 187 analizzati nel mondo. Tra il 1980 e il 2011 l HDI dell Ecuador è cresciuto di 22 punti percentuali passando da a quindi con un incremento annuo medio dello 0.6%. Year Ecuador High human development Latin America and the Caribbean World Il valore dell indice rimane comunque al di sotto della media (0.741) sia dei paesi appartenenti all High human development group che dei Paesi dell America Latina e dei Caraibi. Anche il Perù e il Venezuela che sono molto simili all Ecuador per posizione geografica e popolazione hanno registrato valori leggermente più alti. Tuttavia se l indice viene ricalcolato considerando anche l elemento della disuguaglianza il dato relativo all Ecuador è di 0,535, quindi con una oerdita percentuale del 25,8 contro il 26,6 del Venezuela, il 23,2 del Perù e la media di 20.5 per i Paesi ad alto sviluppo umano. Anche sul fronte della diseguaglianza di genere l Ecuador registra la peggior performance rispetto a Venezuela e Perù (rispettivamente 85, 78 e 72 posto). Secondo dati recenti (dic 2010) dell INAC (Istituto di Statistica Nazionale) in Ecuador il 32,8% della popolazione si trova in condizioni di povertà e il 13,1% di estrema povertà 7. Negli ultimi 4 anni il livello di povertà sia a livello urbano che rurale è costantemente sceso, tuttavia risulta preoccupante l andamento altalenante dell estrema povertà nei centri urbani che è salito nuovamente a un 6,5%. 7 Povertà: sotto 2,3 USD al giorno, estrema povertà: sotto 1,3 USD al giorno 65

4 Progetto Volver RICERCHE Popolazione urbana in condizione di povertà 24,33 25,16 25,54 25,00 23,29 21,99 22,01 22,6223,56 21,82 22,60 22,91 22,71 22,45 21,42 19,24 18,0317,17 Fonte: Banco Nacional de Ecuador, Estadísticas Economicas - Andamentó Cóyuntural. Febbraio 2012 L andamento del Coefficiente di Gini mostra una diminuzione progressiva negli ultimi anni della diseguaglianza. La diminuzione è stata più forte a livello urbano e meno a livello rurale. La tabella seguente riporta l andamento del Coefficiente di Gini a livello urbano negli anni dal 2007 al Coefficiente di Gini a livello urbano 0,522 0,500 0,484 0,506 0,497 0,483 0,489 0,483 0,502 0,482 0,477 0,498 0,482 0,487 0,477 0,473 0,460 0,441 set-07 dic-07 mar-08 giu-08 set-08 dic-08 mar-09 giu-09 set-09 dic-09 mar-10 giu-10 set-10 dic-10 mar-11 giu-11 set-11 nov-11 set-07 nov-07 gen-08 mar-08 mag-08 lug-08 set-08 nov-08 gen-09 mar-09 mag-09 lug-09 set-09 nov-09 gen-10 mar-10 mag-10 lug-10 set-10 nov-10 gen-11 mar-11 mag-11 lug-11 set-11 nov-11 Fonte: Banco Nacional de Ecuador, Estadísticas Economicas - Andamentó Cóyuntural. Febbraio 2012 Il Prodotto interno lordo nominale ha avuto un andamento crescente, passando dai quasi 37 milioni di dollari del 2005 a più di 65 milioni di dollari nel

5 Pil nominale in milioni di dollari Se si considera il Prodotto interno lordo reale Il tasso di crescita si riduce sensibilmente pur restando sempre positivo. Pil reale in milioni di dollari Negli ultimi anni la crescita economica non è stata molto lineare, risentendo spesso delle congiunture internazionali e dell andamento dei prezzi. Ricordiamo che l Ecuador ha una bilancia dei pagamenti fortemente squilibrata contando prevalentemente sulle esportazioni di petrolio e sulle rimesse per fare fronte all esigenza di importare beni e servizi. Crescita annuale dell'economia Tasso di variazione annuale in percentuale , , , , , , , , , , , ,20 67

6 Progetto Volver RICERCHE 8,00 7,24 5,34 6,00 5,20 4,24 3,89 3,73 2,80 3,58 2, ,36 La Bilancia dei pagamenti, con un andamento alterno dovuto sia al prezzo del greggio che alle congiunture internazionali, continua a segnare un saldo negativo. Nel terzo trimestre 2011 il saldo negativo è stato di 680,7 milioni di dollari, con un valore delle esportazioni di 5.422,1 milioni di dollari e un valore delle importazioni di 6.102,9 milioni di dollari. Una parte del peggioramento della Bilancia dei pagamenti è legata alla diminuzione delle rimesse inviate dagli emigrati dall Estero. Al terzo trimestre 2011 le rimesse provenienti dall estero hanno avuto un valore di 597,2 milioni di dollari, con una riduzione del 4,6 % rispetto al trimestre precedente e una riduzione del 2,4% rispetto al terzo trimestre La diminuzione delle rimesse è dovuta principalmente alle sfavorevoli condizioni economiche e nel peggioramento del potere d acquisto dei salari nei Paesi di emigrazione, Spagna e Italia in testa. L Ecuador ha da tempo un andamento negativo degli investimenti esteri dovuto tanto alle turbolenze dei mercati finanziari di questi anni, tanto agli andamenti congiunturali dei settori di investimento e tanto alle turbolenze politiche che hanno continuato ad attraversare il Paese. Nel terzo trimestre 2011 i Paesi che hanno maggiormente investito in Ecuador sono stati: il Canada (34,4 milioni di dollari), la Cina (18,3 milioni di dollari), gli Stati Uniti (14,3 milioni di dollari), l Italia (5,9 milioni di dollari), il Venezuela (4,8 milioni di dollari), la Colombia (4,8 milioni di dollari), la Spagna (4,3 milioni di dollari). La maggior parte degli investimenti sono stati rivolti al settore estrattivo, prevalentemente il settore petrolifero. Solo nel caso degli investimenti dagli Stati Uniti sono stati principalmente rivolti al settore manifatturiero. 1.2 Il mercato del lavoro in Ecuador Comprendere l andamento del mercato del lavoro ci consente di apprezzare la capacità del sistema economico ecuadoriano di rispondere ai processi di ritorno di quei migranti in età lavorativa che non vogliano o non possano rivolgersi all autoimpiego o alla scelta di intrapresa economica. La tabella successiva analizza l andamento tra 2010 e 2011 di tre tassi descrittivi del mercato del lavoro (tasso di disoccupazione 8, tasso di partecipazione 9, tasso di occupazione 10 ) mettendo a confronto i dati dell Ecuador con la media dei paesi dell America Latina e dei Caraibi. 8 Il tasso di disoccupazione misura il rapporto tra le persone in cerca di lavoro e il totale della forza lavoro presente in un sistema economico 9 Il tasso di partecipazione, o tasso di attività, misura il rapporto tra la popolazione attiva e la popolazione in età lavorativa all interno di un sistema economico 10 Il tasso di occupazione misura il rapporto tra le persone con un occupazione e il totale della popolazione in età lavorativa all interno di un sistema economico 68

7 Paesi [1] Tasso di disoccupazione Tasso di partecipazione Tasso di occupazione Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Paesi America Latina e Caraibi 7,6 7,0 6,5 5,9 9,0 8,3 59,8 59,8 71,1 71,3 49,5 49,5 55,2 55,7 66,8 67,3 45,0 45,5 Ecuador 8,1 6,3 6,7 5,4 10,0 7,5 57,7 55,1 68,6 66,9 47,5 44,5 53,0 51,6 64,0 63,2 42,8 41,2 Delta 0,5-0,7 0,2-0,5 1,0-0,8-2,1-4,7-2,5-4,4-2,0-5,0-2,2-4,1-2,8-4,1-2,2-4,3 [1]I dati di questo paragrafo, quando non diversamente indicato, sono elaborazioni su fonte ILO, Panorama Laboral America Latina y el Caribe, Lima 2011 Dopo la ripresa della crescita in Latino America nel 2009 del numero di persone in cerca di lavoro, il 2010 e il 2011 sono stati due anni di riduzione del tasso di disoccupazione, pur con un andamento non uniforme nel corso dei trimestri delle rilevazioni statistiche. La riduzione della disoccupazione ha coinvolto anche l Ecuador con una diminuzione del tasso rispetto al totale dei 14 paesi presi in considerazione dall ILO. Un miglioramento apparentemente più significativo per le donne che non per gli uomini. Il problema è che questo dato, preso da solo, rischia di dare una descrizione non corretta della dinamica del mercato del lavoro. Osservando l andamento del tasso di partecipazione e del tasso di occupazione, infatti, possiamo notare come non solo siano entrambi sempre regolarmente al di sotto della media del totale dei Paesi presi in considerazione, ma ci sia un loro significativo peggioramento tra il 2010 e il Se confrontato con gli altri Paesi dell America Latina e dei Caraibi, l Ecuador è superato solo dalla Repubblica Dominicana in quanto a peggioramento dei tassi di occupazione e di partecipazione. In sostanza, il miglioramento del tasso di disoccupazione è frutto della minore partecipazione al mercato del lavoro da parte delle persone in Ecuador. La riduzione della partecipazione al mercato del lavoro può avere cause diverse e concorrenti: una minore fiducia nelle capacità di intermediazione lavorativa delle agenzie pubbliche e private, un aumento del mercato del lavoro informale e non regolamentato, un innalzamento della partecipazione scolastica, la perdita di forza lavoro legata ai flussi di emigrazione, ecc Il tasso di disoccupazione ha un andamento significativamente diverso a seconda del contesto urbano. Le città maggiormente al centro dei flussi di emigrazione dall Ecuador in questi anni mostrano un andamento non uniforme del tasso di disoccupazione. sett-11 dic-11 Tasso di disoccupazione Totale 5,52% 5,07% Quito 4,20% 4,31% Guayaquil 5,73% 5,92% Cuenca 4,13% 3,88% Ambato 4,79% 2,31% Machala 4,89% 4,55% sett-11 dic-11 Tasso di sottoccupazione Totale 45,71% 44,22% Quito 29,01% 35,54% Guayaquil 44,33% 39,60% Cuenca 41,25% 34,24% Ambato 40,80% 40,83% Machala 46,75% 41,87% Fonte: Banco de Ecuador Fonte: Banco de Ecuador 69

8 Progetto Volver RICERCHE Altrettanto significativa è la distribuzione degli occupati nei diversi settori dell economia ecuadoriana. La distribuzione percentuale degli occupati nei settori economici dimostra la diminuzione sensibile dell occupazione nel settore primario e secondario (settori segnati da processi di concentrazione proprietaria e riduzione di manodopera) e l aumento del settore terziario (particolarmente segnato da processi di auto impiego in settori a bassa redditività). Ecuador Settore primario 22,2 20,8 Settore secondario 19,3 18,1 Settore terziario 50,8 53,1 La partecipazione ai diversi settori risente, come è ovvio, di pesanti differenziali di genere: sono soprattutto le donne a trovare occupazione nel settore terziario. Ecuador Uomini Donne Settore primario 33,4 21,5 Settore secondario 22,6 11,0 Settore terziario 44,0 67,5 All interno del settore terziario i maggiori aumenti sono stati all interno dei servizi alle persone e alle imprese e del commercio, mettendo in luce un processo di terziarizzazione dell economia che noi conosciamo bene e di cui conosciamo bene le conseguenze: un aumento della precarietà delle condizioni di lavoro, un aumento del lavoro non regolamentato, una riduzione significativa delle protezioni sociali. La terziarizzazione del mercato del lavoro è andata di pari passo con l aumento della quota di lavoratori inseriti nella fascia informale e non regolamentata del mercato del lavoro. In Ecuador, l impiego informale (escluso il settore agricolo) è il 56,4% del totale degli impiegati, su una media regionale del 50,4%. Di questi più di un terzo (il 34,6% su una media regionale del 32,7%) sono impiegati nel settore informale, ovvero nel settore caratterizzato da microimprese o imprese individuali. Anche per quanto riguarda gli impieghi informali occorre rilevare come siano soprattutto le donne a trovarsi nella condizione di lavorare senza adeguate tutele e protezioni sociali: il 57,8% delle donne ha un impiego informale, a fronte del 55,4% degli uomini. La categoria che, però, risente maggiormente dell espansione del settore informale dell impiego connesso alla terziarizzazione dell economia è rappresentato dai giovani tra i 15 e i 24 anni: il 73,3% dei giovani occupati è occupato in modo informale a fronte di una media regionale del 60,4%. In sintesi, le dinamiche del mercato del lavoro sembrano indicare che gli spazi per accogliere persone che rientrino in Ecuador dopo un periodo di emigrazione si trovino soprattutto negli ambiti di economia informale legati a quelle porzioni di settore terziario caratterizzate da imprese di piccole dimensioni e ridotta redditività. 1.3 Lo sviluppo della piccola e media impresa in Ecuador In questi anni in cui il dibattito sul rapporto tra migrazioni e sviluppo si è particolarmente approfondito, molti programmi di cooperazione internazionale hanno puntato sullo sviluppo delle piccole e medie imprese quali vettori di cambiamento frutto dell investimento a fini produttivi delle rimesse. Più avanti avremo modo di analizzare l impatto delle migrazioni sul sistema economico e sociale dell Ecuador; ora puntiamo l attenzione sulle politiche di sostegno alle piccole e medie imprese promosse a livello politico. Le politiche di sostegno sono tornate ad avere un ruolo con l avvento della Presidenza Correa nel 2007 e la scelta di superare le politiche liberiste delle amministrazioni precedenti facendo nuovamente leva sul ruolo dello Stato. 70

9 Nel corso degli ultimi anni si è registrato un aumento della numerosità delle micro, delle piccole e delle medie imprese in Ecuador. Nel 2004 si contavano imprese in Ecuador, di queste (il 53,2%) erano Micro imprese, (32,4%) erano Piccole imprese, (12,1%) erano Medie imprese, e 799 (2,4%) erano Grandi imprese. Nel 2010 si è registrato un generalizzato aumento delle imprese, particolarmente significativo per le Micro imprese. Totale % Micro imprese ,63 Piccole imprese ,95 Medie imprese ,47 Grandi imprese ,95 Fonte: Superintendencia de Compañias, 2010 La ripartizione delle imprese per settore produttivo mette in evidenza come le Micro e Piccole imprese vadano concentrandosi soprattutto nei settori a minore redditività. Micro % Piccole % Medie % Grandi % Totale Agricoltura e pesca , , , ,36 Miniere 221 0, , , ,21 Industria , , , ,20 Elettricità e gas 87 0, , , ,61 Idrico 89 0, , , ,77 Costruzioni , , , ,67 Commercio , , , ,10 Trasporto , , , ,45 Alloggio e ristorazione 488 1, , , ,77 Informazione e comunicazione 920 3, , , ,99 Finanziaria 184 0, , , ,07 Attività immobiliari , , , ,76 Attività professionali , , , ,84 Servizi amministrativi , , , ,38 Insegnamento 301 1, , ,91 4 0,31 Salute e assistenza sociale 414 1, , , ,23 Arte e intrattenimento 144 0, , ,43 0 0,00 Altri servizi 158 0, , ,29 4 0,31 Organismi extraterritoriali 2 0,01 1 0,01 0 0,00 0 0,00 Fonte: Superintendencia de Compañias, In Ecuador le Micro imprese hanno da 1 a 9 occupati, un valore lordo delle vendite minore di dollari e un valore degli utili minori di dollari 12 In Ecuador le Piccole imprese hanno da 10 a 49 occupati, un valore lordo delle vendite tra e dollari, un valore degli utili tra e dollari 13 In Ecuador le Medie imprese hanno dai 50 ai 199 occupati, un valore lordo delle vendite tra e dollari, un valore degli utili tra e dollari 71

10 Progetto Volver RICERCHE La composizione per settore delle piccole medie e imprese descrive un contesto in cui, se è vero che è richiesto un più ridotto capitale d ingresso per l avviamento di un impresa, è anche vero che l avviamento avviene in settori a basso contenuto d innovazione e a basso tasso di redditività. In sintesi, in settori in cui è più facile avere forme di concorrenza al ribasso in cui la moltiplicazione delle piccole e medie imprese coincide con la polverizzazione del mercato di riferimento e con una maggiore instabilità imprenditoriale. La struttura produttiva mantiene ancora un alta concentrazione territoriale, con circa l 80% delle imprese registrate nelle Province di Guayas e Pichincha, ovvero nelle due Province da cui proviene la maggioranza degli emigrati ecuadoriani all estero. Totale % Costa ,69 El Oro ,69 Esmeraldas 174 0,39 Guayas ,01 Lor Rios 314 0,71 Manabi ,35 Santa Elena 243 0,55 Sierra ,85 Azuay ,33 Bolivar 27 0,06 Canar 152 0,34 Carchi 90 0,20 Cotopaxi 298 0,67 Chimborazo 226 0,51 Imbabura 363 0,82 Loja 482 1,09 Pichincha ,40 Tungurahua 687 1,55 Santo Domingo de Los Tsachilas 393 0,89 Oriente 513 1,16 Morona Santiago 57 0,13 Napo 38 0,09 Pastaza 61 0,14 Zamora Chinchipe 93 0,21 Sucumbios 166 0,37 Orellana 98 0,22 Insular o Galapagos 134 0,30 Galapagos 134 0,30 Fonte: Superintendencia de Compañias, 2010 Lo sviluppo delle piccole e medie imprese è stato accompagnato dalle politiche governative di pianificazione economica riunite nel Plan Nacional de Desarrollo e i cui obiettivi, tra gli altri, comprendevano: incrementare la produttività e la competitività con particolare riguardo verso le piccole e medie imprese; 72

11 investire nei settori strategici e di forte creazione di posti di lavoro; sostenere l innovazione tecnologica applicata per aumentare la produttività. Gli obiettivi di sviluppo sono stati perseguiti attraverso due leve di intervento e pianificazione da parte del Governo: un sistema di programmi di finanziamento e credito rivolti alla qualificazione delle piccole e medie imprese sostenendone la competitività, la capacità di rivolgersi ai mercati esteri, la capacità di creare forme di integrazione produttiva; lo sviluppo del sistema istituzionale a sostegno dell attività economica in generale (soprattutto per quanto riguarda la promozione delle esportazioni e dell internazionalizzazione del commercio ecuadoriano) e delle piccole e medie imprese in particolare. L effetto congiunto delle due leve di intervento pare avere avuto effetti positivi nel consolidamento del tessuto di piccole e medie imprese, per quanto gli osservatori economici attendano una maggiore stabilizzazione del sistema di sostegno da parte del Governo. 1.4 L impatto delle migrazioni sul sistema economico e sociale dell Ecuador Nel caso ecuadoriano l impatto delle migrazioni sul sistema economico ha solo in parte contribuito a ridurre la povertà o a innestare un processo di sviluppo economico. La mancata riduzione della povertà è dovuta alla composizione economica e sociale delle migrazioni dall Ecuador che, pur essendo sempre meno selettive da questo punto di vista, continuano a riguardare persone non in condizione di povertà. Il flusso di rimesse, come conseguenza, riguarda soprattutto i settori della popolazione che si trovano nei quintili superiori in quanto a distribuzione del reddito. Un dato che è esito del processo circolare per cui persone con maggiore capitale umano e sociale di partenza riescono ad avere in migrazione inserimenti lavorativi che garantiscono maggiore capacità di risparmio e di invio di rimesse mentre il maggiore flusso di rimesse consente di avere maggiore capacità di spesa e investimento nel proprio paese. Un secondo aspetto che la review della letteratura internazionale ci permette di fissare è l orientamento del flusso di rimesse verso l ampliamento della capacità di consumo delle famiglie e meno verso investimenti produttivi o verso la spesa sociale. Analisi di alcuni casi locali, per esempio, hanno mostrato un effetto positivo tra arrivo delle rimesse e investimenti sulla frequenza e il successo scolastico dei figli, ma non hanno indicato un analogo effetto positivo per le spese che riguardano la salute e la sicurezza sociale. Concorre a determinare l orientamento prevalente nell impiego delle rimesse verso l ampliamento della capacità di consumo il livello degli importi mensili che si attesta in misura significativa al di sotto dei 100 dollari mensili: insufficienti a garantire risparmio e investimento, ma sufficienti a garantire l acquisto di un paniere più ampio di beni. Importi mensili delle rimesse provenienti dall'estero fino a 100 dollari 58,1 da 100 a 300 dollari 28,3 da 300 a 500 dollari 6,0 da 500 a 700 dollari 2,2 da 700 a 1000 dollari 2,3 da 1000 a 1500 dollari 1,1 da 1500 a 2500 dollari 1,0 più di 2500 dollari 0,9 % Fonte: ECV 2007, citata in Herrera

12 Progetto Volver RICERCHE Non a caso, quindi, la maggior parte delle ricerche condotte sull impiego delle rimesse mette in mostra come il cibo sia la principale voce di spesa. L orientamento appare chiaramente rivolto verso spese di breve periodo e non verso spese di medio e lungo periodo. Anche quando la spesa si orienta verso l istruzione pare avere un significato legato prevalentemente a elementi di status, mettendo in evidenza l orientamento della spesa verso i settori privati dell istruzione: non più efficaci per il successo scolastico, ma più prestigiosi e più flessibili e capaci di rispondere alle esigenze di gestione dei figli da parte di famiglie con uno o entrambi i genitori all estero. Impiego delle rimesse per quintili di reddito (dollari USA e %) quintile 1 quintile 2 quintile 3 quintile 4 quintile 5 Totale Housing 194, ,709 3,385,626 1,005,026 3,796,118 8,543,230 % Beni domestici 73, , ,614 % Automobili 0 0 1,299,088 56,594 4,297,287 5,652,969 % Investimenti produttivi , , ,291 % Risparmi 90, ,4 1,733,833 1,192,711 3,089,772 6,272,981 % Cibo 2,174,026 4,128,947 17,641,136 29,093,679 22,367,541 75,405,329 % Abbigliamento 300, ,193 1,374,312 3,699,054 3,124,229 8,781,245 % Istruzione e formazione 411,242 1,296,693 7,325,830 9,474,765 12,900,449 31,408,979 % Salute 68, ,202 2,104,179 3,754,832 7,076,215 13,209,254 % Rimborso dei debiti 76, ,883,711 8,764,530 3,663,276 14,388,420 % Occasioni speciali 29,802 26, , , , ,408 % Altro 163, ,524 1,413,580 2,715,547 2,855,242 7,492,666 % Totale 3,583,077 6,612,760 38,569,441 59,953,484 64,443, ,162,386 Fonte: FLACSO, INEC (Encuesta de Condiciones de Vida)2007 La composizione degli impieghi delle rimesse pare avere un ulteriore spiegazione nell impatto sociale dei flussi migratori e della loro femminilizzazione, impatto particolarmente rilevante nel caso delle migrazioni verso l Italia. Nel caso italiano, infatti, la percentuale di donne ecuadoriane che hanno lasciato uno o più figli nel proprio paese è più alto che nel caso degli altri paesi di destinazione. In questi anni la consapevolezza sui costi e le sofferenze legati alle migrazioni è senz altro aumentata, anche grazie ai contributi dei progetti e degli studi dedicati ai left behind; in questa sede occorre rilevare come una delle conseguenze di avere lasciato in patria i propri figli è 74

13 che una parte consistente delle rimesse deve essere orientata a garantire non solo il loro sostentamento e la loro istruzione, ma anche a garantire loro le necessarie funzioni di cura e assistenza nell ambito di un sistema di welfare informale che comprende, tra gli altri, parenti e amici. L andamento delle rimesse provenienti dall estero nel corso degli ultimi anni ha avuto un andamento irregolare dovuto alle instabilità dei Paesi di destinazione, ma anche ai processi d insediamento degli immigrati ecuadoriani. Flusso delle rimesse provenienti dall estero mar-07 giu-07 set-07 dic-07 mar-08 giu-08 set-08 dic-08 mar-09 giu-09 set-09 dic-09 mar-10 giu-10 set-10 dic-10 mar-11 giu-11 set-11 Stati Uniti Spagna Italia Altri paesi Totale Fonte: Banco Nacional de Ecuador, Estadísticas Economicas - Andamentó Cóyuntural. Febbraio mar-07 mag-07 lug-07 set-07 nov-07 gen-08 mar-08 mag-08 lug-08 set-08 nov-08 gen-09 mar-09 mag-09 lug-09 set-09 nov-09 gen-10 mar-10 mag-10 lug-10 set-10 nov-10 gen-11 mar-11 mag-11 lug-11 set-11 Stati Uniti Spagna Italia Altri paesi Fonte: Banco Nacional de Ecuador, Estadísticas Economicas - Andamentó Cóyuntural. Febbraio

14 Progetto Volver RICERCHE Nel terzo trimestre 2011 le rimesse provenienti dall estero sono arrivate principalmente dagli Stati Uniti (45,1%), dalla Spagna (38,2%) e dall Italia (7,9%). Il rimanente 8,8% è arrivato da altri Paesi, tra questi: Messico, Uruguay, Inghilterra, Perù. Il dato storico della composizione in percentuale delle rimesse per Paese di provenienza mette in evidenza la tendenza all aumento dell importanza di destinazioni diverse dalle tradizionali per la qualificazione del flusso di rimesse. I Paesi diversi dagli Stati Uniti, dalla Spagna e dall Italia passano dal rappresentare il 2,95% delle rimesse nel primo trimestre 2007 a rappresentare l 8,86% nel terzo trimestre Rimesse provenienti dall estero. Composizione in percentuale ,95 3,11 3,44 2,66 5,02 4,28 3,69 4,24 4,61 4,92 3,96 5,29 5,42 5,41 5,18 5,63 7,36 6,00 6,05 7,60 6,78 8,03 7,72 6,51 9,11 8,86 7,62 8,12 8,20 9,30 8,44 8,62 6,73 7,84 8,26 9,49 5,91 7,86 42,84 39,95 38,57 45,40 37,62 43,29 42,28 40,75 41,34 43,11 47,26 46,22 39,50 35,82 43,63 42,98 44,07 41,69 38,13 49,19 52,66 54,30 47,70 44,08 45,08 51,91 46,35 45,13 43,28 38,26 39,70 44,52 51,45 42,48 41,16 39,66 43,29 45,15 mar-07 mag-07 lug-07 set-07 nov-07 gen-08 mar-08 mag-08 lug-08 set-08 nov-08 gen-09 mar-09 mag-09 lug-09 set-09 nov-09 gen-10 mar-10 mag-10 lug-10 set-10 nov-10 gen-11 mar-11 mag-11 lug-11 set-11 Stati Uniti Spagna Italia Altri paesi Fonte: Banco Nacional de Ecuador, Estadísticas Economicas - Andamentó Cóyuntural. Febbraio

15 Capitolo II Il sistema di governo delle migrazioni dall Ecuador 2.1 Le politiche migratorie ecuadoriane Le politiche migratorie dell Ecuador riguardano tre diversi piani di regolazione della mobilità: la mobilità umana all interno dello spazio della Comunità Andina; la tutela dei cittadini ecuadoriani in migrazione; la regolazione delle migrazioni verso l Ecuador. In questa sede ci concentreremo solo sulle prime due, pur sottolineando l importanza di concepire l Ecuador quale Paese non solo di emigrazione, ma anche di transito, di immigrazione e di rifugio. Essere parte di un sistema complesso di mobilità umana, infatti, ha una serie di conseguenze dal punto di vista della dinamica economica interna, del grado di internazionalizzazione dell economia, delle stratificazioni del mercato del lavoro, dei processi di costruzione di status e di distanza sociale interni alle relazioni tra gruppi di cittadini. Aspetti, questi, che hanno una chiara conseguenza sulla scelta di rientrare in Paese dopo un periodo di migrazione, sulle aspettative che il ritorno genera e sui concreti processi di inserimento vissuti dopo il proprio rientro. La mobilità umana all interno dello spazio della Comunità Andina La definizione di una politica migratoria da parte dell Ecuador è stata parte del processo di integrazione regionale che ha portato alla costituzione della Comunità Andina 14 (CAN, Comunidad Andina de Naciones) di cui fanno parte, oltre all Ecuador, la Colombia, il Perù e la Bolivia. Primi obiettivi di questa azione di integrazione sono stati la creazione di uno spazio di libera circolazione dei cittadini dei Paesi membri e la creazione di strumenti condivisi di controllo della mobilità umana. Prodotti dell attività di integrazione sono stati: l istituzione nel 1999 della Tarjeta Andina de Migración 15 (TAM), documento unico di regolazione e controllo per la circolazione di breve periodo di cittadini stranieri all interno dello spazio della Comunità Andina; l istituzione nel 2001 del Pasaporte Andino 16, quale modello unico di documento di riferimento per i cittadini dei Paesi membri nei viaggi fuori dallo spazio della Comunità Andina. Solo con il 2003 il processo di integrazione ha coinvolto anche la garanzia della mobilità dei lavoratori e dei migranti di lungo periodo all interno dello spazio della Comunità Andina. La Decisión n.545/2003 ha istituito l Instrumento Andino de Migración Laboral. La Decisión ha previsto l impegno dei Paesi membri a stabilire norme per la progressiva e graduale circolazione e permanenza dei cittadini andini all interno dello spazio comune, oltre che l impegno a riconoscere la libertà di circolazione dei lavoratori andini migranti. Con la Decisión n. 583/2004 è stato istituito l Instrumento Andino e Seguridad Social, strumento che punta a garantire la protezione sociale dei cittadini andini migranti per motivi di lavoro all interno dello spazio comune ma reso sostanzialmente disatteso non essendo stato regolamentato. È diventato, invece, pienamente operativo l Instrumento Andino de Seguridad y Salud en el Trabajo, approvato con la Decisión n. 584/2004, che impegna i Paesi membri alla protezione e miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute sul lavoro. 14 La Comunidad Andina de Naciones è stata istituita nel 1969 con la sottoscrizione dell Accordo di Cartagena. Ai quattro membri si affiancano cinque Paesi associati: l Argentina, il Brasile, il Cile, il Paraguay e l Uruguay 15 Istituita con la Decisión n.397/ Istituito con la Decisión n. 504/2001, preceduta dalla Decisión n. 503/2001 che riconosce i documenti nazionali di identificazione quali unico documento per la circolazione all interno dello spazio andino in qualità di turisti dei cittadini dei Paesi Membri e degli stranieri legalmente residenti 77

16 Progetto Volver RICERCHE In questa sede è opportuno richiamare la mobilità interna al sistema andino per due motivi sostanziali: la presenza di processi di migrazione circolare che coinvolgono cittadini ecuadoriani all interno del sistema di mobilità andina; la presenza all interno del mercato del lavoro ecuadoriano di una fascia di lavoratori provenienti da altri Paesi membri della Comunità Andina (Perù e Colombia) che si collocano nelle fasce meno protette del mercato del lavoro sia nel settore dei servizi sia nei settori produttivi. La tutela dei cittadini ecuadoriani in migrazione Pur avendo una storia di emigrazione che comincia già negli anni 50 del Novecento, è solo con la riforma costituzionale del 1998 che l Ecuador comincia a dotarsi di un quadro istituzionale e legislativo di tutela dei propri cittadini all estero. La nuova Costituzione del 1998 ha previsto il riconoscimento alla doppia cittadinanza per i propri cittadini nati all estero (riforma particolarmente significativa pensando al regime di cittadinanza legato al principio dello ius soli in vigore negli Stati Uniti d America, principale paese di emigrazione per gli ecuadoriani) e il riconoscimento al diritto di voto. Il diritto di voto è diventato effettivo nel 2002 con la modificazione della Legge elettorale e ha comportato lo sviluppo di uno spazio politico transnazionale il cui impatto sulla propensione al ritorno non ha ancora avuto modo di essere correttamente valutato 17. A partire dal 2000 comincia a strutturarsi il sistema istituzionale di protezione dei cittadini ecuadoriani all estero, attraverso la creazione della Subsecretaría de Asuntos Consulares y Migratorios e della Dirección General de Apoyo a Ecuatorianos en el Exterior, presso il Ministero delle Relazioni con l Estero. Nel 2001 è stato elaborato il Plan Nacional de Migrantes Ecuatorianos en el Exterior, con l obiettivo di fissare le politiche complessive di gestione della migrazione all estero dei cittadini ecuadoriani. Il Piano ha individuato tre assi intorno ai quali costruire le politiche: la protezione del cittadino ecuadoriano all estero, la tutela delle famiglie dei migranti, il rafforzamento delle relazioni con i Paesi di destinazione dei migranti ecuadoriani. Pur restando sostanzialmente non realizzato per mancanza di adeguate risorse finanziarie e umane, il Piano ha avuto il valore di porre le basi per una visione delle migrazioni centrata tanto sui migranti quanto sulle loro famiglie. Nel 2002 il Decreto Ejecutivo n.2378-b/2002 ha istituito il Programma de Ayuda, Ahorro y Inversión para los migrantes ecuatorianos y sus familias. Il programma aveva l obiettivo di riuscire a intercettare in modo più efficiente le rimesse inviate in Ecuador dall estero finalizzandole a interventi di sviluppo economico e di investimento produttivo nelle aree di emigrazione. Malgrado l importanza crescente assunta dalle rimesse nell economia ecuadoriana 18 e l importanza di farle rientrare in programmi di sviluppo locale, il Programma è rimasto sostanzialmente inattuato per la mancata costituzione dell Autorità che avrebbe dovuto avere il compito di realizzarlo. Un aspetto interessante, sviluppato anche nelle politiche migratorie successive, era il coinvolgimento dei Consolati all estero nello sviluppo delle attività. Non avendo avuto il seguito necessario con la costituzione dell Autorità incaricata della sua realizzazione è difficile valutarne la potenziale capacità di impattare sul nesso tra rimesse e sviluppo. Il vero cambiamento nella politica migratoria del Governo dell Ecuador è stato conseguente all elezione alla Presidenza della Repubblica di Rafael Correa, elezione avvenuta alla fine del Qualche mese dopo il suo insediamento, avvenuto nel gennaio del 2007, Correa ha fortemente voluto l istituzione della Segretaría Nacional del Migrante 19 (Senami), organismo istituito 17 Paolo Boccagni, Migrants' social protection as a transnational process: public policies and emigrant initiative in the case of Ecuador,in International Journal of Social Welfare, 2010, v.10; Paolo Boccagni, Vivere a Genova, votare in Ecuador. Due indagini sul voto dall'estero dei migranti Ecuadorian, in M. Ambrosini, D. Erminio (a cura di), VI Rapporto sull'immigrazione a Genova, Diabasis, A partire dal 1999 le rimesse rappresentano la seconda voce della Bilancia dei pagamenti dello Stato dell Ecuador, precedute solo dalle risorse provenienti dal mercato internazionale del petrolio 19 La Senami è stata istituita con il Decreto Ejecutivo n.150/2007, pubblicato sul Registro Oficial N.39 del 12 marzo

17 direttamente sotto la Presidenza della Repubblica con l obiettivo principale di definire e realizzare le politiche migratorie dello Stato Ecuadoriano, centrate sullo sviluppo umano e rivolte alla protezione e allo sviluppo dei migranti. La Senami, rilevando tutte le competenze fino al 2007 in capo alla Dirección General de Apoyo a Ecuatorianos en el Exterior, ha ricevuto il mandato di dare corpo alle politiche migratorie tanto all interno quanto all esterno del territorio nazionale, prevedendo anche l istituzione di centri dedicati alla protezione dei migranti. La scelta di accreditare i rappresentanti della Senami all estero come personale civile del Ministerio de Relaciones Exteriores, pur essendo la Segretaría un organismo della Presidenza della Repubblica, ha rafforzato l esigenza di un forte raccordo interistituzionale sulle materie migratorie. Raccordo interistituzionale che non ha evitato la sovrapposizione di funzioni e la duplicazione di competenze con altre istituzioni incaricate di aspetti connessi alle politiche migratorie, a partire proprio dal Ministerio de Relaciones Exteriores e dal ruolo delle Rappresentanze diplomatiche. Attualmente la Senami ha aperto propri uffici in Ecuador (nelle città di Quito, Guayaquil, Cuenca, Loja e Manta) e all estero (in Italia a Milano, a Genova e a Roma; nel resto del mondo a New York, a Londra, a Madrid, a Barcellona e a Caracas). All estero la rappresentanza della Senami ha assunto la forma delle Casas Ecuatorianas en el exterior,luoghi che hanno il compito di offrire spazi di ascolto, protezione e partecipazione ai migranti ecuadoriani all estero. Le Casas garantiscono le informazioni e l assistenza per accedere ai programmi e ai servizi rivolti ai migranti, attività di consulenza e orientamento psicosociale e giuridico, attività di promozione dell associazionismo ecuadoriano, corsi di formazione e di capacitazione su diversi temi. La capacità di impatto delle Casas è legata a due fattori: la capacità di attrarre professionisti in grado di garantire adeguati corsi di formazione e capacitazione e la forza dei legami con la comunità ecuadoriana e con il suo tessuto associativo. Indubbiamente, in molti casi hanno rappresentato l opportunità per gruppi di ecuadoriani di recuperare le proprie capacità e competenze professionali, altrimenti mortificate da un inserimento lavorativo e sociale nei contesti di immigrazione a livelli meno qualificati. Nel contesto italiano, inoltre, le Casas hanno svolto un ruolo importante nel sostenere lo sviluppo dell associazionismo promosso da gruppi di cittadini ecuadoriani fornendo sia assistenza tecnica e giuridica, sia percorsi di acquisizione di competenze di gestione e progettazione. Queste attività, particolarmente importanti per sostenere il tessuto associativo anche nel suo ruolo di coattore di processi di sviluppo transnazionale, hanno trovato sponda nella collaborazione tra la Senami e alcune Ong italiane attive anche in Ecuador 20. Un secondo segnale di discontinuità forte che il Governo di Correa ha voluto dare è rappresentato dall inserimento all interno della nuova Costituzione della Repubblica dell Ecuador, approvata nel 2008, di principi e tutele rivolte ai migranti e alle loro famiglie. La nuova Costituzione afferma il diritto alla piena mobilità delle persone, riconoscendo l Ecuador quale Paese di origine, transito, destino e ritorno e riconoscendo l uguaglianza di diritti tra ecuadoriani e stranieri, all insegna del principio della cittadinanza universale. I principi previsti dalla Costituzione non hanno, però, ancora trovato piena applicazione nelle leggi che regolano la condizione dei migranti stranieri presenti in Ecuador e che, a partire dalla Ley de Migración e dalla Ley de Extranería sono ancora legati alle esigenze di tutela della sicurezza nazionale e della dimensione dello Stato nazionale. 2.2 Le azioni del Governo Ecuadoriano a sostegno delle politiche migratorie Descrivere i contenuti della politica migratoria dell Ecuador verso i propri connazionali all estero ha una rilevanza particolare per i temi oggetto del progetto Volver. Il discorso istituzionale prevalente in Ecuador sui temi delle migrazioni, infatti, sono centrati su due retoriche principali. La prima porta a 20 A titolo di esempio citiamo la collaborazione con la Ong ACRA, il cui progetto Rimesse per lo sviluppo ha previsto proprio la realizzazione di percorsi di capacitazione con l obiettivo di rafforzare le associazioni di migranti ecuadoriani in Lombardia, Liguria e Piemonte per renderle capaci di promuovere dinamiche di co-sviluppo verso il proprio paese di origine. Per riferimenti, si veda: 79

18 Progetto Volver RICERCHE leggere le migrazioni come uno degli effetti più negativi delle politiche di matrice liberista seguite dai governi precedenti, considerati responsabili delle crisi economiche e finanziarie che hanno pesantemente colpito l Ecuador negli anni 80 e 90 del Novecento. La seconda retorica è centrata sul tema del diritto al ritorno in Ecuador dei migranti e del diritto allo sviluppo umano in Patria. Il Plan Nacional de Desarrollo Humano para la Migraciones (PNDHM), elaborato dalla Senami quale Piano strategico coerente con le indicazioni di principio contenute nel Plan de Desarrollo , è centrato sull affermazione di tre diritti del migrante: il diritto a migrare e alla libera mobilità umana; il diritto a stabilirsi e a conseguire i propri obiettivi di sviluppo umano; il diritto al ritorno volontario, degno e sostenibile. Nella realizzazione concreta gran parte dell attenzione è stata rivolta agli ecuadoriani all estero; minore attenzione ha ricevuto il perfezionamento degli stessi principi per quanto riguarda la regolazione della condizione degli stranieri in Ecuador. Gli obiettivi programmatici contenuti nel PNDHM sono stati in gran parte promossi attraverso il Plan Bienvenid@s a Casa, strategia istituzionale orientata a concretizzare in particolare gli assi della politica migratoria ecuadoriana legati al riconoscimento della famiglia transnazionale e alla promozione del ritorno degno, volontario e sostenibile. I programmi che concorrono a realizzare il piano sono: il Programa Vínculos rivolto a consolidare gli spazi e i meccanismi di partecipazione e comunicazione delle persone emigrate con la propria famiglia, la propria comunità di origine e con il Paese e a generare pratiche transnazionali. Fanno parte di questo Programma anche le iniziative rivolte alla creazione di reti sociali virtuali (quale il portale e le iniziative rivolte all alfabetizzazione informatica degli emigrati; il Programa de Atención a la Familia Transnacional rivolto alle persone migranti e alle loro famiglie. Alcune delle iniziative di questo programma si rivolgono alla tutela delle persone in condizione di vulnerabilità e di difficoltà nel proprio percorso migratorio (per esempio, svolgendo azioni di sostegno alle persone in attesa di deportazione e rimpatrio forzato dai paesi di emigrazione); il Programa de Posiciónamento de la Politica Migratoria finalizzato al rafforzamento delle politiche migratorie ecuadoriane e alla diffusione dei loro principi fondativi. Sono parte di questo Programma le iniziative rivolte alla promozione della cittadinanza universale (la campagna Tod@s somos migrantes, e le iniziative rivolte alla costruzione di reti sociali (la rete Fores, Fortalecimiento Organizaciónal y Redes Sociales); la Banca del Migrante, istituzione finanziaria destinata a fornire servizi rivolti alle persone migranti (o che siano ritornati in Ecuador dopo un periodo di emigrazione), alle loro famiglie e alle loro imprese, garantendo credito per progetti produttivi o abitativi. La Banca opera attraverso una rete di operatori finanziari privati che condividano un impostazione di finanza etica e solidale; il Programa de Acompañamiento al Retorno Físico Volver a Casa, rivolto a facilitare il ritorno di quanti vogliano rientrare in Ecuador o siano costretti a farlo; il Programa de Incentivos y Orientación a Personas Migrantes para la Inversión Social y Productiva finalizzato a incentivare e orientare gli investimenti economici e sociali realizzati in Ecuador dai migranti ecuadoriani, tanto in forma singola quanto in forma collettiva. Il Programma è prevalentemente orientato a sostenere le iniziative sviluppate da quanti tornano a vivere in Ecuador, cercando di sostenerne il reinserimento. Il principale strumento di realizzazione del Programma è il Fondo Concursable El Cucayo che garantisce finanziamenti di avvio a fondo perduto a migranti che siano tornati a vivere in Ecuador, abbiano un progetto di impresa economica o sociale e che siano disposti a garantire una quota di cofinanziamento. Il Fondo sostiene attività individuali, familiari, in forma associata o comunitarie con importi minimi e massimi di finanziamento differenziati. Il meccanismo del Fondo prevede periodiche call 80

19 destinate a raccogliere le proposte di finanziamento, una fase di valutazione e selezione delle proposte, una fase di incubazione delle nuove imprese che associa al trasferimento del finanziamento riconosciuto un azione di appoggio e sostegno all avvio dell impresa. Tra il 2008 e il 2010, secondo i dati forniti dalla Senami 21 il Fondo ha finanziato meno del 10% delle proposte raccolte durante le diverse call emanate. Un risultato poco soddisfacente dovuto, tra l altro, alla mancanza dei requisiti richiesti da parte dei proponenti o alla scarsa corrispondenza delle proposte ai criteri di valutazione adottati durante la fase selettiva. La ricerca condotta dalla Fundación Carolina CeALCI 22 su 30 persone che hanno proposto progetti al Fondo ha evidenziato un aspetto interessante del rapporto tra il progetto di ritorno e l iniziativa governativa: tranne che in un caso, negli altri il progetto di ritorno era indipendente dall esistenza del Fondo ma dal Fondo hanno avuto la possibilità di realizzare il progetto imprenditoriale ipotizzato integrando la capacità individuale di accumulazione e di anticipare il momento del ritorno. Fino al sesto bando di concorso per i finanziamenti del Fondo El Cucayo, sono stati investiti in iniziative promosse da cittadini ecuadoriani rientrati nel Paese ,00 USD, di questi solo il 21% messo a disposizione dal Fondo quale finanziamento a fondo perduto, mentre il restante 79%, pari a ,5 USD è stato investito direttamente dai cittadini ecuadoriani. In tutto sono stati finanziati 230 progetti di investimento, consentendo le creazione di più di 4200 posti di lavoro (tra posti di lavoro diretti e indiretti). I progetti che hanno ricevuto finanziamento sono stati circa il 9% di quelli presentati. Le proposte raccolte e finanziate provengono da migranti provenienti sostanzialmente dalla Spagna (quasi il 50% delle iniziative) e dagli Stati Uniti (circa il 36%), mentre il restante 15% delle proposte finanziate, riguarda persone ritornate dall Italia e dal resto del mondo. Per quanto il Programma abbia copertura nazionale, la distribuzione geografica degli investimenti finanziari riconosciuti rispecchia sostanzialmente la fotografia delle correnti di mobilità dall Ecuador verso l estero. I progetti di investimento finanziati, infatti, sono stati realizzati nella Provincia di Pichincha (corrispondente alla capitale Quito) nel 25% dei casi, nella Provincia di Azuay (corrispondente alla città di Cuenca) nel 17% dei casi e nella Provincia di Guayas (corrispondente alla città di Guayaquil) nel 10% dei casi. I settori di investimento sono stati classificati dalla Senami in questo modo: nel 31% gli investimenti sono stati realizzati nell area dell agricoltura, dell allevamento e della pesca; nel 27% dei casi gli investimenti hanno riguardato il settore dei servizi; nel 17% dei casi gli investimenti sono stati realizzati nel settore industriale manifatturiero; nel 14% dei casi i finanziamenti hanno riguardato la ristorazione; nel 6% dei casi hanno riguardato il settore del commercio; nel 4% dei casi il settore dell educazione e nell 1% dei casi il settore delle costruzioni. Nel 98% dei casi i finanziamenti hanno riguardato imprese e iniziative individuali; solo nel restante 2% riguardavano imprese realizzate in forma associata. Oltre ai programmi strutturati, il Plan Bienvenid@s a Casa prevede l offerta da parte della Senami di altri servizi rivolti agli ecuadoriani all estero, molti dei quali rivolti a incentivare e facilitare il ritorno in Ecuador. Tra questi l esenzione dalle imposte per l invio in Ecuador sia di arredamento e complementi d arredo domestici, sia di strumenti e macchinari necessari a intraprendere un attività produttiva una volta rientrati nel Paese. 2.3 I programmi di ritorno volontario in Spagna Vista la crescente importanza della Spagna nella storia migratoria dall Ecuador, è importante dedicare un approfondimento ai programmi di ritorno volontario che vi si stanno realizzando. I primi programmi di ritorno volontario in Spagna sono stati rivolti al ritorno di persone in condizione di vulnerabilità, operando all interno del regime del rimpatrio in condizione di deprivazione socio-economica. Nel 2007, con la collaborazione dell OIM, la Comunidad de Madrid ha dato vita al PREVICAM, Programa de Retorno Voluntario de Inmigrantes de la Comunidad de Madrid, programma rivolto a persone in condizione di vulnerabilità e che offriva: informazione e 21 Fonte citata in Moncayo, El Plan Bienvenid@s a Casa : Estudio sobre la experencia del Fondo El Cucayo, Avances de Investigación n.51, Fundación Carolina CeALCI, Madrid Moncayo, cit. 81

20 Progetto Volver RICERCHE orientamento; assistenza nella preparazione della documentazione necessaria; biglietti per il viaggio di ritorno; un aiuto economico nel Paese di origine; sostegno nella realizzazione di un piccolo investimento produttivo. Sempre nel 2007 un analogo Programma è stato promosso dal Governo regionale della Catalogna con il nome di PREVICAT, Programa de Retorno Voluntario de Inmigrantes desde Cataluña. PREVICAT offre, fino a un massimo di 1.000, biglietti aerei, assistenza al ritorno nel Paese e un sostegno economico per l inserimento nel Paese di provenienza. Infine, un Programma rivolto alle fasce più vulnerabili è stato promosso anche dalla Comunidad Valenciana, con il nome di PREVIVAL. Tutti questi programmi si rivolgono (pur con qualche limitazione come nel caso del PREVICAT per i cittadini del Nord Africa) alla generalità degli immigrati in Spagna non provenienti da Paesi dell Unione Europea, indipendentemente dal loro status giuridico. L esigenza di fare fronte all aumento dei disoccupati anche tra gli immigrati, ha spinto il Governo spagnolo a creare nel 2008 un Programma rivolto specificatamente agli inoccupati, il programma APRE, Programa de Abono Anticipado de Prestación a Extranjeros. Con il sostegno dell OIM, il programma offre la possibilità agli immigrati che si trovino in condizione di disoccupazione di capitalizzare quanto maturato quale prestazione sociale per la disoccupazione e non già usufruito, investendolo nel ritorno al proprio Paese e nell avvio di un attività. Possono aderire al Programma gli immigrati provenienti da Paesi, tra i quali l Ecuador, che abbiano firmato con la Spagna un apposito Trattato bilaterale sulla Sicurezza Sociale. Quanti decidono di aderire al Programma rinunciano a rientrare in Spagna per tre anni, dopo il terzo anno hanno la possibilità di chiedere un nuovo ingresso rientrando in modo privilegiato all interno del sistema delle quote. Infine, nel 2010, il Governo spagnolo ha promosso un Programma denominato Programa de Retorno Voluntario Productivo, rivolto a sostenere gli immigrati regolari che decidono di fare ritorno al proprio Paese avviando una propria attività. Il Programma garantisce sia quanto necessario al ritorno sia un piccolo contributo a sostegno dell attività economica da intraprendere una volta ritornati nel Paese di origine. A questo si affianca un Programa de Retorno Voluntario Atencion Social, rivolto a immigrati regolari in condizione di vulnerabilità. Secondo dati riportati da alcuni osservatori internazionali 23, la grande maggioranza dei beneficiari dei programmi è costituita da immigrati provenienti da Paesi latinoamericani con una significativa presenza di cittadini ecuadoriani. Dei 5520 ritorno finanziati con il Programma APRE da novembre 2008 a maggio 2010, ben 2509 erano di cittadini ecuadoriani 24. I Programmi di ritorno volontario promossi dal Governo spagnolo hanno avuto quale motivazione fondamentale quella di alleggerire il carico sui sistemi di sicurezza sociale rappresentato dalle quote di immigrati espulsi dal mercato del lavoro o impiegati in settori in crisi. I risultati, nel complesso, non sono stati giudicati così incoraggianti soprattutto considerando le attese avanzate dal Governo spagnolo. A limitare il numero dei rientri ci sono, indubbiamente, alcuni meccanismi propri del funzionamento dei Programmi di rimpatrio e delle regole di accesso. Oltre a questo, però, c è da considerare che nessuno di questi programmi mette a disposizione risorse sufficienti ad attivare un progetto di inserimento sociale e intrapresa individuale nel Paese di origine. Le categorie potenzialmente beneficiarie dei programmi di ritorno non possiedono la capacità di risparmio che consente loro di integrare le risorse dei programmi governativi con un proprio capitale di investimento. 23 Plewa Piotr, What have been the effects of voluntary return programs on migration flows in the contexts of 1973/74 and 2008/09 crises?, comunicazione alla Conferenza Internazionale, Rethinking Migration in Times of Economic Crisis in Europe, 9-10 Dicembre Download in 24 Plewa, cit. 82

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