Buone pratiche suggerite dall esperienza GIANMAURO NUMICO
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- Alberta Tortora
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1 Buone pratiche suggerite dall esperienza GIANMAURO NUMICO
2 Che cosa vogliamo? Che tutti i pazienti accedano ai servizi che consideriamo importanti Che i tempi della diagnosi e del trattamento siano controllati Che sia offerta una regia del percorso e che il paziente sia indirizzato nel luogo dove possa ricevere i servizi appropriati Che il percorso sia gestito all interno dell ospedale, senza necessità di interventi del MMG Che l accesso alle prestazioni sia gratuito Che la gestione delle decisioni complesse sia davvero multidisciplinare
3 accoglienza CENTRO ACCOGLIENZA E SERVIZI
4 Come accedono i pazienti in ospedale? In realtà Ritardi Mancata identificazione dell interlocutore corretto Utilizzo di percorsi alternativi Esecuzione di singole prestazioni (mancata visione di insieme) Utilizzo inappropriato del MMG
5 Come accedono i pazienti in ospedale? Il CAS nasce per assicurare una via di accesso efficiente ai pazienti con una diagnosi sospetta o accertata di neoplasia
6 Il flusso di pazienti in ospedale
7 Il modello centralizzato CAS
8 Il modello dei CAS satelliti CAS CAS CAS CAS
9 SC2 Il CAS centralizzato SC1 SC3 SC7 CAS SC4 SC6 SC5 Vantaggi Svantaggi Chiarezza del percorso di accesso Omogeneità nella gestione dei pazienti Maggiore efficacia della funzione amministrativa ed infermieristica Facilità della registrazione delle prestazioni Minore efficacia della funzione medica genesi di percorsi alternativi Necessità di modifica radicale dell organizzazione ospedaliera Necessità di risorse
10 CAS1 CAS2 CAS 3 CAS 4 CAS 5 CAS 6 CAS 7 Vantaggi Maggiore efficacia della funzione medica (non si creano percorsi paralleli di accesso) Necessità di modeste modifiche organizzative Iso-risorse (o quasi) I CAS satelliti Svantaggi Rischio di confusione nell accesso Rischio di disomogeneità nella gestione dei pazienti Minore efficacia della funzione amministrativa ed infermieristica Difficoltà nel monitoraggio
11 Che cosa si sta verificando nella realtà UROLOGIA TORACO- POLMONARE ONCOLOGIA CAS CENTRALE Funzione amministrativa infermieristica ORL CHIR.GEN. GINECOLOG. EMATOLOGIA
12 CAS Esenzione 048 Programmazione visite e accertamenti Valutazione infermieristica Programmazione GIC CAS di patologia CAS oncologico Patologie definite, con modalità di accesso consolidata Neoplasie in stadio iniziale, con orientamento prevalentemente chirurgico Patologie non definite, sospetto diagnostico Neoplasie in stadio avanzato, con orientamento terapeutico non definito
13 EROGATORI CAS n CAS per erogatore CH GEN URO NEUR EMAT M.A.R OST E GIN ONCO ORL RT CH TOR ENDOCR n visite CAS gen-mag n visite CAS giu-ott
14 Possibili evoluzioni 14 UROLOGIA TORACO- POLMONARE UROLOGIA TORACO- POLMONARE CAS CENTRALE Funzione amministrativa infermieristica ORL CAS CENTRALE Funzione amministrativa infermieristica ORL ONCOLOGIA CHIR.GEN. GINECOLOG EMATOLOGI. A ONCOLOGIA CHIR.GEN. GINECOLOG. EMATOLOGI A
15 MMG OSPEDALE La diagnosi di tumore SINTOMI I LIVELLO II LIVELLO DIAGNOSI ISTOLOGICA
16 OSPEDALE La diagnosi di tumore SINTOMI I LIVELLO II LIVELLO DIAGNOSI ISTOLOGICA
17 La visita CAS Valutazione medica di indirizzo diagnostico Abilità e competenze Problema delle modalità di invio Informazioni disponibili Rilevanza dell aspetto comunicativo Problema della gestione dell iter e del rientro MEDICO CAS stabile Funzione CAS
18 Scheda informativa
19 CAS Le possibili conclusioni della valutazione CAS Reinvio a domicilio (con programmazione dell iter) Accesso al PS Ricovero diretto
20 Servizi CENTRO ACCOGLIENZA E SERVIZI
21 Il punto di vista del CAS I tempi essere veloci Coordinamento delle attività essere sincroni La qualità non fare errori La comunicazione dare le informazioni che servono
22 La fabbrica a 6 zeri Taiichi Ohno, Lo spirito Toyota. Einaudi 0 stock Attività a flusso continuo 0 difetti Raccolta delle informazioni Qualità delle scelte cliniche Refertazione Passaggi di consegne 0 conflitto Gestione dei rapporti interni e clima di lavoro Relazioni con gli stakeholders (in particolare PS, consulenti, ecc) Qualità della comunicazione con l utenza 0 tempi morti Qualità della modulistica interna e informatizzazione Attenzione al dettaglio nell organizzazione Modalità di comunicazione interna 0 attese No liste di attesa Pianificazione delle prestazioni (previste e impreviste) 0 cartacce Comunicazioni inutili Riduzione delle autorizzazioni e dei controlli Documenti interni snelli e facilmente accessibili Sintesi e chiarezza nella documentazione per l esterno
23 La gestione dell iter diagnostico Visita CAS Comunicazione ESAMI Valutazione medica Referto al CAS
24 Quali problemi? Problemi I medici non compilano le DEMA Alcuni servizi non forniscono vie preferenziali I casi che rimangono sospesi (non conclusi, difficili) I casi che arrivano dal PS o dai reparti Gli invii al CAS non appropriati Senza una minima valutazione preliminare Con sospetto molto remoto Condizioni cliniche non compatibili con attività ambulatoriale Latenza visita CAS visita GIC Iter diagnostici eccessivamente lunghi Visita GIC dopo intervento chirurgico Soluzioni Le compiliamo noi Continuo monitoraggio delle attese e dei disservizi. Dir San. Ambulatorio del sospetto diagnostico Garantire la visita CAS come C4 o in un tempo successivo Refertazione della visita Feedback al medico inviante Scheda di informazioni di base Accesso al setting di cura appropriato Revisione del processo
25 Latenza CAS-GIC entro il tempo stabilito 25
26 Latenza visita CAS - GIC Iter diagnostici prolungati VISITA CAS RICHIESTA ESAMI INVIO AL MMG MANCATA PROGRAMMAZIONE MANCATO UTILIZZO DEGLI SLOT NUOVA VISITA MANCATA INDICAZIONE SUL RITORNO ASSENZA DI POSTI VISITA GIC
27 Latenza visita CAS - GIC Decisione terapeutica anticipata VISITA CAS VALUTAZIONE GIC A TRATTAMENTO EFFETTUATO RICHIESTA ESAMI UTILIZZO DEL GIC SOLO COME VALIDAZIONE DI DECISIONI GIA PRESE TRATTAMENTO GIC
28 Raccomandazioni e ipotesi di soluzione 28 Utilizzare il CAS centrale per la programmazione degli iter complessi Utilizzare il PDTA CAS per accedere ai servizi senza slot dedicati (il PDTA CAS sarà rivisto e aggiornato) Eseguire il GIC prima della decisione terapeutica iniziale Fare le DEMA Segnalare ritardi o malfunzionamenti del sistema Possibilità di indicare la patologia in correlazione al GIC (CC_amb anamnesi paziente) Trasferimento del CAS in nuova sede più adeguata per le visite
29 Gli strumenti di comunicazione FUNZIONE MEDICA FUNZIONE AMMINISTRATIVA E INFERMIERISTICA
30 Il percorso va preparato: il PDTA
31 Strutture e servizi
32 Il dimensionamento dell attività
33 Come lavoriamo
34 La funzione medica
35 RICHIESTA L iter amministrativo 35 VISITA CAS (ESENZIONE 048) con valutazione infermieristica CAS Coincidono se non vi è necessità di reale discussione multidisc. 5GG Anche come c4 durante il ricovero 10-30GG CONSULTO GIC COMUNICAZIONE AL PZ DELL ITER TER /89.03 PRESTAZIONI PRENOTATE E REFERTATE CON PRESCRIZIONE DEMATERIALIZZATA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI CLINICHE PERCORSO 064-PERCORSO CAS-GIC
36 Modalità di accesso ai servizi
37
38 La manutenzione del CAS 38 ANALISI DOCUMENTAZIONE RETE ONCOLOGICA e monitoraggio indicatori Utilizzo e revisione frequente del PDTA CAS Registro accessi SOPRALLUOGHI in tutte le tappe dell iter del paziente RIUNIONI periodiche con gli operatori COLLOQUI (PER STRUTTURA) CON I PROFESSIONISTI COINVOLTI Esame approfondito delle cose che non funzionano RIPROGETTAZIONE
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