La Toscana nel ranking europeo dell innovazione Aggiornamento

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1 La Toscana nel ranking europeo dell innovazione Aggiornamento Dossier di documentazione - 3 Novembre 200

2 LA TOSCANA NEL RANKING EUROPEO DELL'INNOVAZIONE Aggiornamento a cura di Alessandra Cicali

3 La Toscana nel ranking europeo dell innovazione (Aggiornamento) Dossier di documentazione - 3 Novembre 200 Regione Toscana Giunta Regionale Direzione Generale Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze Area di coordinamento Industria, Artigianato, Innovazione Tecnologica A cura di Alessandra Cicali Borsa di studio Valutazione di interventi regionali a favore delle imprese Referente Angelita Luciani Settore Ricerca industriale, Innovazione e Trasferimento Tecnologico Dossier realizzato in collaborazione con Sviluppo Toscana Spa 2

4 RCI, Regional Competitiveness Index La Commissione Europea, alla fine di settembre 200, ha pubblicato la prima edizione del Regional Competitiveness Index (RCI), un indice della competitività delle regioni dell'europa a 27, calcolato a livello NUTS 2 e ispirato al Global Competitiveness Index del World Economic Forum. L'RCI si pone l'obiettivo di misurare la competitività regionale a partire da due diverse dimensioni: i fattori di input (governance, dotazione infrastrutturale, condizioni macroeconomiche, capitale umano) e i fattori di output. Su questa base, come illustrato di seguito (figura ), sono stati individuati pilastri, a partire dai quali è stato possibile misurare la competitività delle 268 regioni NUTS 2 dell'europa. Figura. Gli pilastri su cui è costruito l'rci Gove rnanc e, Infras. Istituzioni 2.Stabilità economica 3.Infrastrutture Inputs Capitale umano 4. Salute 5.Istruzione primaria e secondaria 6.Istruzione superiore e formazione continua Disponibilità tecnologie 7. Sviluppo tecnologico Outputs 8. Mercato del lavoro 9. Dimensioni del 0. Sviluppo del business. Innovazione Fonte: Developing the RCI: theoretical framework Per quanto riguarda il territorio italiano, le aree NUTS 2 sono 2 e corrispondono alle regioni amministrative, con le province autonome di Trento e Bolzano considerate separatamente. 3

5 . Fonti, indicatori e metodi Ciascuno degli pilastri che compongono l'indice di competitività regionale europeo è misurato sulla base di un ventaglio di indicatori. I dati utilizzati provengono per la maggior parte da, l ufficio statistico dell Unione Europea, ma anche dall Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), in particolare per quanto riguarda l efficacia del sistema educativo di base (Pisa) e i brevetti. Altre variabili provengono dalla Banca Mondiale (Indicatori di Governance Globale, il Doing Business Index) [Annoni, 200]. Figura 2. Le fonti dei dati Gli studi EU Regional competitiveness index 200, European Commission (Jrc e Ipsc) settembre 200 Le fonti Si tratta di dati di tipo quantitativo, prevalentemente di origine. Altre fonti sono: Banca mondiale Eurobarometro OCSE European cluster observatory Venendo alla rassegna degli 8 indicatori utilizzati, è utile procedere pilastro per pilastro. Gli indicatori scelti per misurare la qualità delle istituzioni sono (figura 3), le relative misurazioni provengono da Eurobarometro e Banca Mondiale, e comprendono il grado di corruzione, la stabilità politica, efficienza di governo e facilità di business. Figura 3. Indicatori per la qualità delle istituzioni Corruzione a livello nazionale 2 Special Eurobarometer 325 Corruzione a livello regionale 3 Flash Eurobarometer 236 Diffusione percepita delle frodi ai danni delle istituzioni di governo 4 Diffusione percepita delle frodi ai danni delle casse dello Stato (frodi: IVA, sussidi...) 5 Accountability 6 Stabilità politica 7 World Bank Efficacia di governo 8 Indicatori di Governance Qualità del regolatore 9 Principio di legalità 0 Controllo della corruzione Doing business 200 Facilità di impresa 4

6 Per quanto riguarda gli indicatori utilizzati per misurare la stabilità economica sono cinque di fonte (figura 4). Figura 4. Indicatori per la stabilità economica Deficit pubblico (-) e surplus (+) 2 Reddito, risparmio e credito netto/indebitamento netto 3 Tasso di inflazione medio annuo 4 Rendimenti obbligazionari di lungo termine 5 Debito lordo delle amministrazioni pubbliche In termini di qualità e diffusione delle infrastrutture si sono scelti solo tre indicatori, con fonte dei dati : un indice relativo alle autostrade e uno relativo alla rete ferroviaria e l'accessibilità ai voli aerei (figura 5). Figura 5. Indicatori per la presenza di infrastrutture Motorway index 2 Railway index 3 Numero di voli accessibili in 90 di guida Ancora una volta è la fonte dei dati relativi alla Salute nelle regioni europee, con sette indicatori (figura 6). Figura 6. Indicatori sulla Salute Posti letto in ospedale 2 Incidenti stradali 3 Aspettative di vita 4 Mortalità infantile 5 Tasso di mortalità per cancro 6 Tasso di mortalità per problemi cardiovascolari 7 Tasso di mortalità per suicidio 5

7 Per quanto riguarda l'istruzione primaria e secondaria le fonti utilizzate sono Ocse ed (figura 7). Mentre gli indicatori relativi all'istruzione superiore e all'apprendimento permanente sono principalmente di fonte (figura 8). Figura 7. Indicatori della qualità dell'istruzione di base 5enni a basso rendimento nella lettura 2 5enni a basso rendimento in OCSE- PISA matematica 3 5enni a basso rendimento in scienze 4 Numero di allievi per insegnanti Aiuti economici per studenti ISCED -4 5 Spesa pubblica ISCED 6 Spesa pubblica ISCED Partecipazione alla formazione nella prima infanzia Figura 8. Indicatori della qualità dell'istruzione superiore Raggiungimento di un titolo di istruzione superiore ISCED Formazione permanente 3 Abbandono scolastico 4 Spesa pubblica per istruzione superiore ISCED Nordregio, Eurogeographics, GISCO, EEA ETC-TE Accessibilità alle Università 6

8 Infine, il grado di sviluppo tecnologico, inteso come capacità di utilizzo delle nuove tecnologie, è misurato da 0 indicatori (figura 9). Figura 9. Indicatori del grado di sviluppo tecnologico Famiglie con accesso alla banda larga 2 Regional Information Individui che hanno ordinato beni o Society Statistics servizi attraverso internet per usi privati 3 Famiglie con accesso a internet Imprese che usano computer 2 Imprese che hanno accesso a Internet 3 Community Service on ICT usage and Imprese che hanno un sito web o un homepage 4 e-commerce Imprese che usano una rete Intranet 5 Imprese con network interni (LAN) 6 Persone impiegate dalle imprese che usano Extranet 7 Persone impiegate dalle imprese che hanno accesso a Internet Passando al lato degli output (mercato del lavoro, dimensioni del mercato, livello di sviluppo del sistema produttivo e grado di innovazione nel sistema produttivo), troviamo 32 ulteriori indicatori (figure 0-3). Figura 0. Indicatori relativi all'efficienza del mercato del lavoro Tasso di occupazione 2 Disoccupazione di lungo termine 3 Tasso di disoccupazione 4 Mobilità sul lavoro 5 Produttività del lavoro 6 Differenza tra tasso di disoccupazione femminile e maschile 7 Differenza tra tasso di occupazione femminile e maschile 8 Disoccupazione femminile 9 Spesa pubblica per le politiche del lavoro 7

9 Figura. Indicatori relativi alle dimensioni del mercato PIL 2 Redditi da lavoro dipendente 3 Reddito disponibile 4 Potenziali dimensioni di mercato in PIL 5 Potenziali dimensioni di mercato in popolazione Figura 2. Indicatori relativi al livello di sviluppo del sistema produttivo Occupazione in settori evoluti NACE settori J e K 2 Valore aggiunto lordo in settori evoluti NACE settori J e K 3 ISLA-Bocconi Intensità degli IDE 4 European cluster observatory Indicatori di forza dei cluster regionali 5 Venture Capital (early stage) 6 Venture Capital (expansion-replacement) 7 Venture Capital (buy outs) Figura 3. Indicatori relativi al livello di innovazione Richieste di brevetti innovativi 2 OCSE Totale delle richieste di brevetto 3 Occupati in settori creativi (core creative class employment) 4 Lavoratori ad alto impiego di conoscenza 5 Leiden University Pubblicazioni scientifiche 6 Spesa totale per R&S intra-muros 7 Risorse umane impiegate nei settori di scienza e tecnologia 8 Occupati in settori ad alta tecnologia 9 Inventori in settori hi-tech 0 OCSE Inventori ICT Inventori biotecnologie 8

10 Sulla base dei valori degli indicatori descritti, a ciascuna regione, è stato assegnato un punteggio, che successivamente è andato a comporre l'rci. È importante sottolineare che la pesatura di ciascun gruppo di pilastri, nel calcolo dell indice finale, avviene in maniera diversa per regioni a diversi stadi di sviluppo (medio, intermedio e alto). Il fine è quello di rendere ciascuna regione comparabile con le altre. Il livello di sviluppo è assegnato in base al prodotto interno lordo (figura 4). Figura 4. Stadio di sviluppo e relativi pesi Stadio di sviluppo PIL pro capite (PPP per abitante come % della media UE) Medio < 75% Intermedio 75% e < 00% Alto 00% MEDIO INTERMEDIO ALTO - istituzioni BASE - stabilità economica - infrastrutture - salute - qualità istruzione di base EFFICIENZA - istruzione superiore - mercato del lavoro - dimensioni del mercato W M = 0,4 W M2 = 0,5 W t = 0,3 W h = 0,2 W t2 = 0,5 W h2 = 0,5 INNOVAZIONE - sviluppo tecnologico - sviluppo del business - innovazione W M3 = 0, W t3 = 0,2 W h3 = 0,3 Fonte: Developing the RCI: theoretical framework L'indice, che emerge dalla sintesi statistica dei vari indicatori, varia tra zero e cento. Nell'ambito di questo range, sono stati costruiti gruppi di regioni con pari grado di competitività sulla base di sei diverse fasce di valori: 0-6, 6-33, 33-50, 50-66, 66-83,

11 2. RCI: i risultati per Italia e Toscana L'indice RCI non permette di collocare nessuna delle regioni italiane tra le più competitive d'europa (figura 5). Le posizioni ricoperte, infatti, variano tra la seconda (6-33 di Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna) e la quarta fascia (50-66 di Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Lazio e Liguria). A penalizzare il risultato italiano sono soprattutto gli indicatori relativi alla percezione della qualità delle istituzioni e all'efficacia del sistema educativo di base. Non sorprende che altri indicatori (mercato del lavoro, livello di sviluppo del sistema produttivo, innovazione) presentino una variabilità molto marcata tra le regioni del Nord e quelle del Sud. Complessivamente, l'italia si colloca al 6 posto nel ranking della competitività dell'europa a 27. Figura 5. Mappa dei risultati per RCI Per quanto riguarda la Toscana, con un valore dell'indice RCI pari a 53, la regione risulta 55 nel ranking europeo, composto da 27 Paesi e 268 regioni (figura 6). 0

12 Figura 6. I risultati per la Toscana Gruppi di indicatori Punteggio Posizione Istituzioni- Italia 4 24 Stabilità economica- Italia 57 4 Infrastrutture- Toscana Salute- Toscana 8 29 Istruzione primaria- Italia Istruzione superiore Sviluppo tecnologico-italia 39 7 Mercato del lavoro- Toscana 5 / Dimensioni mercato- Toscana 63 6 Sviluppo del sistema produttivo Innovazione RCI Toscana L'indice, come descritto precedentemente, costituisce la sintesi dei valori di diversi gruppi di indicatori (pilastri), alcuni determinati a livello nazionale (inseriti nelle righe grige all'interno della figura 6), altri misurati su base regionale. Fanno parte del primo gruppo: la qualità percepita delle istituzioni, che vede l'italia posizionarsi su un deludente 24 posto su 27 Paesi, la stabilità economica (4 posto), istruzione primaria e secondaria (23 posizione) e il grado di sviluppo tecnologico (7 ). I valori determinati al livello regionale vedono la Toscana distinguersi in Europa soprattutto per il pacchetto di indicatori relativo alla Salute (29 posizione su 268 regioni europee). Discreti risultati emergono anche per gli insiemi di indicatori relativi al Mercato e allo Sviluppo del sistema produttivo (6 e 69 posizione), mentre i dati risultano meno soddisfacenti in materia di Innovazione (28 ), Infrastrutture (39 ), Istruzione superiore (96 ). Nel contesto italiano, invece, la Toscana si posiziona al sesto posto dopo Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Veneto e Piemonte (figura 7).

13 Figura 7. La classifica delle regioni italiane Regioni d'italia RCI Base Effic. Innov. LS Lombardia A 2 Emilia-Romagna A 3 Lazio A 4 Veneto A 5 Piemonte A 6 Toscana A 7 Liguria A 8 Friuli-Venezia Giulia A 9 Marche A 0 Umbria I Provincia Autonoma Trento A 2 Abruzzo I 3 Provincia Autonoma Bolzano A 4 Campania M 5 Sicilia M 6 Puglia M 7 Valle d'aosta/vallée d'aoste A 8 Calabria M 9 Molise I 20 Sardegna I 2 Basilicata I In questa figura (7) le colonne 4,5 e 6 corrispondono ai tre gruppi di pilastri indicati nella figura 4 (indicatori di base, di efficienza e di innovazione). La colonna 7 (LS) indica i livelli di sviluppo (alto, medio e intermedio). 2

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