CPS Società cooperativa sociale
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- Oliviero Speranza
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1 CPS Società cooperativa sociale PREVENZIONE DEL DISAGIO E PROMOZIONE DEL BENESSERE Progetti educativi per ragazzi, insegnanti, personale scolastico, educatori e genitori.
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3 Sommario PROGETTI EDUCATIVI PAG PROPOSTE PER RAGAZZI PAG. 6 Accoglienza PAG. 10 Relazione PAG. 11 Relazioni difficili PAG. 12 Espressione teatrale come sostegno educativo PAG. 13 Dipendenze PAG. 14 Affettività / Sessualità PAG. 15 Prevenzione al bullismo PAG. 16 Vissuti giovanili PAG. 17 Strategie di apprendimento PAG. 18 Disturbi del comportamento alimentare PAG. 19 3
4 Sommario 2. SUPERVISIONE E PROPOSTE FORMATIVE PER INSEGNANTI, PERSONALE SCOLASTICO ED EDUCATORI PAG. 20 Leggere i segni 1 dipendenze PAG. 22 Leggere i segni 2 dipendenze PAG. 23 Prevenzione al bullismo PAG. 24 Situazioni di disagio e classi difficili PAG. 25 Leggere i segni 3 disturbi del comportamento alimentare PAG. 26 Adolescenti, intercultura e conflitto PAG. 27 Professione insegnante PAG. 28 Supervisione PAG PROPOSTE PER I GENITORI PAG PROPOSTE PER EDUCATORI E RAGAZZI DELL EXTRA-SCUOLA PAG IL CENTRO D ASCOLTO PAG. 32 LE RISORSE E LE PROFESSIONALITA PAG. 34 4
5 è un servizio nato dalla pluridecennale esperienza del Ceis nei confronti della scuola di ogni ordine e grado in tutte le sue componenti: bambini, ragazzi, insegnanti, genitori, personale ausiliario, tecnici di laboratorio e operatori sociali del territorio reggiano da marzo 2006 Progetti Educativi appartiene alla Cooperativa di prevenzione sociale (Cps), che opera sulla base di un protocollo d intesa con il Comune e la Provincia di Reggio Emilia e continua ad occuparsi della prevenzione del disagio in contesti di normalità si muove in ambito strettamente educativo ma orienta e indirizza, qualora lo si ritenga opportuno, le persone ai servizi specialistici 5
6 1. PROPOSTE PER I RAGAZZI Obiettivi generali e metodologia Obiettivo generale dei nostri interventi è il miglioramento delle relazioni di classe. In particolare offriamo ai ragazzi occasioni di approfondimento della conoscenza reciproca e di se stessi, possibilità di confronto su tematiche di interesse giovanile e personale, condivisione di dubbi, paure ed esperienze, discussione su eventuali soluzioni concrete da sperimentare a livello individuale o di gruppo. Ci proponiamo di lavorare con i ragazzi trasversalmente su diverse dimensioni quali: emozioni (accoglienza emotiva, consapevolezza, espressione delle emozioni, empatia). autostima autoefficacia comunicazione (stili comunicativi, assertività, messaggio io, non verbale, ascolto e rispetto) soluzione dei problemi (problem solving, soluzione dei conflitti, lavoro cooperativo di gruppo) Grande importanza assumono la progettazione dell intervento insieme agli insegnanti e la flessibilità sulla base delle esigenze che emergono dal gruppo classe e dalla scuola. 6
7 La metodologia utilizzata comprende attività animative, discussione in cerchio, lavoro in piccolo e grande gruppo, attività teatrali e di drammatizzazione, questionari di valutazione. Per ogni progetto è previsto e incluso nel preventivo: un incontro o più di progettazione con gli insegnanti per raccogliere informazioni e concordare insieme il percorso personalizzato per il gruppo classe una serie di incontri da due ore ciascuno con ogni classe (il numero di incontri è da concordare in base alle caratteristiche della richiesta) un incontro di restituzione con gli insegnanti responsabili del progetto (quelli presenti in aula e, ove possibile, l intero consiglio di classe) e uno con i genitori 7
8 Il ruolo dell insegnante L esperienza maturata ci ha condotto a considerare il ruolo dell insegnante come fondamentale per la buona riuscita degli interventi. Infatti, l insegnante: conosce il clima relazionale della classe, le esigenze e le priorità che si evidenziano può essere al corrente di situazioni personali che vanno tenute in considerazione qualunque sia il tipo di lavoro proposto può essere presenza attiva nel gruppo per stimolarne le dinamiche interne è una preziosa fonte di confronto con gli operatori riguardo al processo educativo in atto può fare da tramite e referente per il resto dei docenti e il consiglio di classe ha l occasione di vedere la classe impegnata in attività inconsuete e può ricavarne buoni spunti può garantire la continuità di un migliore clima educativo durante tutto l anno scolastico 8
9 Per una maggiore efficacia del progetto E necessario che: ci sia un insegnante per classe disponibile a seguire tutto il progetto, partecipando in modo attivo alle nostre proposte e mettendosi personalmente anche un po in gioco, pur conservando il proprio ruolo di adulto autorevole e responsabile di ciò che accade all interno della classe si ridefiniscano insieme agli operatori le modalità della sua presenza nel caso i ragazzi mostrino imbarazzo e resistenze oppure le caratteristiche del progetto o della classe lo richiedano i ragazzi e i colleghi siano informati circa le finalità e i modi del progetto e siano stati definiti i dettagli organizzativi (eventuali concomitanze con altri impegni scolastici, date e orari) in modo da garantire la continuità del lavoro nei tempi stabiliti siano possibili momenti di confronto anche brevi e informali - in itinere con gli operatori, per condividere le osservazioni effettuate, risolvere eventuali dubbi e rimettere a punto, se occorre, la strategia da adottare 9
10 ACCOGLIENZA ( per l inizio del primo anno del ciclo scolastico) Proposte per ragazzi Obiettivi specifici: incrementare le occasioni di conoscenza tra studenti, tra studenti e insegnanti del primo anno di corso prevenire l instaurarsi di dinamiche relazionali di etichettamento, pregiudizio ed esclusione favorire il confronto su aspettative, desideri e paure legate alla scuola e ai nuovi compagni 10
11 RELAZIONE Obiettivi specifici: monitorare le dinamiche relazionali interne alla classe favorire la presa di coscienza di tali dinamiche attraverso attività e libera discussione, nel caso la classe sia disponibile a mettersi in gioco offrire nuovi spazi e forme di conoscenza reciproca far emergere e affrontare i conflitti in atto più o meno espliciti per sbloccare le situazioni problematiche radicalizzate facilitare la convivenza e l accettazione reciproca facendo sperimentare un modo nuovo di stare con gli altri, secondo modalità di relazione più libere e strutturate in attività ludiche facilitare la cooperazione tramite l espressione dei vissuti e dei sentimenti all interno del piccolo e grande gruppo stimolare la creatività Proposte per ragazzi 11
12 RELAZIONI DIFFICILI Obiettivi specifici: Proposte per ragazzi cogliere con precisione le espressioni e i significati del problema stabilire una relazione e un alleanza educativa con i ragazzi offrendo loro il tempo di assimilare i contenuti, le modalità e il senso dell esperienza avere sempre sotto controllo l evoluzione dei comportamenti e i cambiamenti in atto intervenire sull urgenza concordare e tentare dei percorsi di cambiamento valutare questi passaggi e la ricaduta con i ragazzi e con gli insegnanti Questo percorso è pensato per le classi particolarmente conflittuali e problematiche che necessitino di un intervento mirato e non di un percorso preventivo 12
13 ESPRESSIONE TEATRALE COME SOSTEGNO EDUCATIVO Obiettivi specifici: sviluppare la creatività favorire la comunicazione migliorare l ascolto creare un atteggiamento di disponibilità favorire l integrazione e la coesione del gruppo Proposte per ragazzi aiutare il gruppo ad acquisire coesione aumentare la tolleranza, il rispetto e la comprensione tra i componenti del gruppo aumentare la consapevolezza e la capacità di valutare i limiti fisici, sociali ed emozionali sviluppare abilità sociali, fisiche, verbali sviluppare l immaginazione e le capacità ludiche favorire l interdisciplinarietà 13
14 DIPENDENZE Proposte per ragazzi Obiettivi specifici: sondare l immaginario e i luoghi comuni relativi al tema delle dipendenze fare emergere il livello e la qualità delle informazioni possedute dai ragazzi, integrandole ed eventualmente correggendole stimolare la riflessione su alcuni punti specifici quali: Il concetto di dipendenze le motivazioni e i bisogni legati al consumo delle sostanze stupefacenti il divertimento e la trasgressione il ruolo del gruppo dei pari con chi ne parlano i ragazzi e quando cosa si può fare in caso di bisogno, dove e come trovare le informazioni e i servizi 14
15 AFFETTIVITA / SESSUALITA Obiettivi specifici: favorire l espressione libera dei vissuti personali legati alle trasformazioni in atto e connessi al più generale tema dell affettività e della sessualità affrontare Il concetto di affettività: la sfera dei sentimenti e delle emozioni condividere la riflessione su alcuni punti specifici quali: il retroterra culturale legato alle aspettative generazionali, le persistenze e i mutamenti l innamoramento, il corteggiamento, il rifiuto, l amicizia tra ragazzi e ragazze le similitudini e le differenze nei vissuti di ragazze e ragazzi il ruolo del gruppo dei pari il ruolo dei genitori, degli educatori e degli adulti in genere con chi se ne parla cosa si può fare nel caso in cui si abbiano dubbi e preoccupazioni dove e come trovare informazioni i princìpi, le regole, le responsabilità personali nelle scelte comportamentali Attraverso il confronto, fornire possibili risposte di gruppo ai dubbi e alle domande che i ragazzi esprimono con la garanzia dell anonimato Proposte per ragazzi L intervento verrà adeguato al livello di familiarità dei ragazzi con il tema 15
16 PREVENZIONE AL BULLISMO Proposte per ragazzi Obiettivi specifici: far emergere le reali dinamiche relazionali e le difficoltà individuali delle "vittime" e dei "prevaricatori" prevenire o interrompere modalità di soluzione dei conflitti attraverso dinamiche di prevaricazione, affinché i soggetti imparino a gestire diversamente le loro relazioni aiutare i protagonisti della dinamica a riconoscere, legittimare ed e- sprimere le proprie emozioni considerare il bisogno d aiuto dei "prevaricatori" stimolare le capacità relazionali e collaborative di gruppo, allo scopo di raggiungere un maggior benessere collettivo contribuire alla costruzione di un terreno sociale per l'educazione alla legalità 16
17 VISSUTI GIOVANILI Obiettivi specifici: offrire ai ragazzi la possibilità di raccontarsi in grande gruppo condividere difficoltà, speranze, paure e desideri caratteristici della loro età sviluppare capacità di ascolto ed empatia offrire un esperienza positiva di dialogo in uno spazio protetto e strutturato, sviluppando temi di riflessione proposti dai ragazzi stessi facilitare l espressione dei sentimenti sospendendo i giudizi condividere la riflessione su alcuni punti, quali: il rapporto genitori-figli, giovani-adulti di riferimento le paure e i desideri del crescere il divertimento i rapporti con i coetanei (amicizie ed affetti) la scelta tra libertà e responsabilità cosa farò da grande? come si sta a scuola l elaborazione di lutti, perdite, allontanamenti le forme del disagio giovanile Proposte per ragazzi 17
18 STRATEGIE DI APPRENDIMENTO Obiettivi specifici: Proposte per ragazzi analizzare i processi di apprendimento sviluppare negli studenti una maggior consapevolezza rispetto alle proprie risorse e ai propri limiti in relazione al metodo di studio aumentare la capacità di autoregolazione rispetto ai compiti da e- seguire mettere in relazione l uso consapevole di strategie al miglioramento delle prestazioni scolastiche fornire esempi e modelli di apprendimento normalizzare la rappresentazione negativa dell errore trasmettere il valore della collaborazione analizzare le percezioni e le aspettative che ciascuno nutre nei confronti della propria capacità di raggiungere la meta prefissata e che spesso sono influenzate dai risultati ottenuti in precedenza 18
19 DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Obiettivi specifici: sondare l immaginario e i luoghi comuni rispetto al rapporto dei ragazzi con il corpo e l aspetto fisico, il cibo, l attività fisica, il successo personale stimolare la riflessione sui temi legati all identità e alla percezione corporea soggettiva e sociale approfondire i messaggi veicolati e i modelli sociali di successo proposti dai mass-media. sperimentare modalità che sviluppino la capacità di lettura critica fornire corrette informazioni sull alimentazione e su alcuni stili alimentari oggi presenti ed integrare e correggere gli eventuali falsi miti legati alla dieta sottolineandone la possibile pericolosità fornire informazioni sui disturbi del comportamento alimentare, approfondendo in particolare: la mancanza di autostima la dispercezione corporea il bisogno di esercitare un autocontrollo sul proprio corpo come riconoscere se un proprio amico ha un problema cosa si può fare (in particolare in classe) nel caso in cui ci si preoccupi per un amico dove e come trovare informazioni, i servizi sul territorio Proposte per ragazzi 19
20 2. SUPERVISIONE E PROPOSTE FORMATIVE PER INSEGNANTI, PERSONALE SCOLASTICO ED EDUCATORI Obiettivi generali e metodologia I corsi proposti, indipendentemente dal tema specifico, sono caratterizzati da uno stile interattivo e dinamico e grazie a questa peculiarità tendono ad accogliere le aspettative specifiche di ogni partecipante. D altra parte gli appuntamenti concepiti come lezione tout court si propongono di offrire una conoscenza dei fenomeni trattati (attraverso cenni storico-teorici e l analisi dello stato della ricerca) e fornire strumenti operativi e materiale didattico. I corsi iniziano con una verifica della motivazione e delle conoscenze del gruppo; Nel massimo rispetto dei partecipanti è richiesta, inoltre, una breve presentazione individuale al fine di creare un clima di accoglienza e di conoscenza reciproca. La cura della dimensione relazionale interna al gruppo è obiettivo trasversale a tutti i corsi proposti; l indirizzo pedagogico specifico di queste proposte formative individua nell opera coordinata e condivisa da parte dell equipe di educatoriinsegnanti la prima risorsa utile allo sforzo di raggiungere importanti risultati educativi e di prevenzione delle più conosciute forme di disagio. 20
21 Per il singolo partecipante si tratta di acquisire uno stile relazionale idoneo ad una più efficace individuazione del disagio di matrice scolastica o esistenziale, sperimentarsi in uno spazio di confronto sul ruolo degli educatori e delle figure di riferimento e in alcuni casi avere la possibilità di progettare insieme un intervento di prevenzione da attuarsi durante tutto l anno scolastico. In un secondo momento, la proposta di supervisionare l attività educativa dei corsisti nasce dalla necessità di accompagnare gli stessi nell applicazione delle metodologie e delle tecniche apprese, supportare il lavoro con l analisi dei casi e attivare risorse interne ed esterne al gruppo al fine di favorire l autonomia del gruppo insegnante (o educatore). Durante i corsi e i momenti di supervisione si alterneranno pre-briefing, lavori in piccolo e grande gruppo, sperimentazione attiva degli strumenti da proporre in classe e coi gruppi in genere, lezioni frontali, attività animative e de-briefing. 21
22 LEGGERE I SEGNI 1 dipendenze Proposte per insegnanti Obiettivi specifici: diffondere informazioni scientifiche relative alle sostanze stupefacenti riconoscere i diversi tipi e le diverse modalità d assunzione delle sostanze più utilizzate distinguere fra l uso di sostanze stupefacenti, l abuso e i meccanismi di dipendenza informare circa slang e usi dei giovani assuntori conoscere il traffico delle sostanze stupefacenti e in particolare i mutamenti in atto nella realtà reggiana riconoscere segnali e comportamenti dei giovani consumatori operare le necessarie distinzioni tra mondo del divertimento, comportamenti a rischio, disagio e normalità nominare e condividere in gruppo le emozioni e i sentimenti profondi che riguardano il tema individuare strategie di approccio ai casi e alle situazioni problematiche 22
23 LEGGERE I SEGNI 2 dipendenze Obiettivi specifici: riprendere e aggiornare, in continuità col primo anno, gli argomenti già affrontati lavorare in modo specifico sui bisogni personali del gruppo previa raccolta delle aspettative lavorare sui sentimenti di ansia e sui meccanismi di difesa individuali di chi si confronta professionalmente e umanamente con giovani consumatori analizzare casi e situazioni problematiche per individuare strategie particolari, indirizzi e procedure condivise offrire una mappa dei servizi sociali attivi sul territorio Proposte per insegnanti 23
24 PREVENZIONE AL BULLISMO Proposte per insegnanti Obiettivi specifici: apprendere nozioni storiche e di contesto,presupposti teorici e motivazionali del fenomeno bullismo accedere ad una bibliografia e a materiale didattico qualificato sperimentare tecniche specifiche per la collaborazione d equipe riconoscere attori e meccanismi di prevaricazione individuare le risorse disponibili e i confini delle responsabilità relative alle parti coinvolte saper approntare procedure idonee per affrontare le problematiche rilevate acquisire tecniche educative da sperimentare con il gruppo classe apprendere tecniche di valutazione degli interventi ideati 24
25 SITUAZIONI DI DISAGIO E CLASSI DIFFICILI Obiettivi specifici: offrire una panoramica del mondo giovanile e delle problematiche emergenti raccogliere il quadro delle situazioni concretamente problematiche che gli insegnanti stanno vivendo nelle loro classi fornire una griglia di lettura dei casi condividere strategie, strumenti e progetti per affrontare le situazioni difficili sperimentare alcune tecniche di lavoro con i ragazzi mettere in rete le competenze educative di ciascuno Proposte per insegnanti 25
26 LEGGERE I SEGNI 3 disturbi del comportamento alimentare Obiettivi specifici: Proposte per insegnanti offrire una riflessione su: la complessità del rapporto dell uomo con il cibo e la sua evoluzione nel tempo identità e immagine corporea rapporto tra individualismo, successo personale e corpo messaggi e modelli sociali di successo proposti dai mass-media stili alimentari oggi presenti tra i giovani fornire informazioni sui disturbi del comportamento alimentare (DCA), approfondendo in particolare: definizione, epidemiologia e cause dei DCA pericoli e rischi per ragazze e ragazzi che sviluppano un DCA quali segnali osservare per riconoscerne i sintomi come essere d aiuto ad una ragazza o ad un ragazzo con DCA (in particolare: come affrontare l argomento la prima volta, il rapporto quotidiano e facilitare la loro guarigione) dove e come trovare informazioni e servizi sul territorio 26
27 ADOLESCENTI, INTERCULTURA E CONFLITTO (in collaborazione con il Granello di Senapa) Obiettivi specifici: stimolare nei partecipanti uno stile educativo attento all intercultura e alla convivenza pacifica favorire la sperimentazione e realizzazione diretta del docente, all interno del gruppo classe, di azioni ed interventi legati alle tematiche trattate stimolare la riflessione su: i giudizi,i pregiudizi e gli stereotipi in una visione interculturale di approccio al diverso. l influenza del mondo dei mass media lo stile d ascolto, l empatia, l accoglienza, il pregiudizio e le dinamiche di etichettamento nei gruppi di adolescenti le difficoltà e le ricchezze dell incontro con ragazzi e famiglie provenienti da culture diverse. L importanza di creare reti di significati condivisi gli episodi problematici e discriminanti collegati all accettazione del diverso in termini interculturali la cosiddetta emergenza adolescenti: quali competenze educative? Proposte per insegnanti 27
28 PROFESSIONE INSEGNANTE Proposte per insegnanti Obiettivi specifici: offrire una panoramica del mondo giovanile, delle problematiche emergenti e dei cambiamenti in corso fornire informazioni circa le nuove forme e tecnologie di comunicazione giovanili presentare lo strumento del patto formativo come esempio di lavoro efficace con il gruppo classe sperimentare alcune tecniche di comunicazione e lavoro di gruppo che permettano di cogliere le dinamiche relazionali presenti in una classe e i segnali che necessitino di intervento mettere in rete le competenze educative di ciascuno progettare insieme i modi per affrontare alcune situazioni 28
29 SUPERVISIONE Obiettivi specifici: analizzare i casi individuali approntare interventi educativi confrontarsi sulle possibili problematiche inerenti il gruppo classe agevolare il lavoro di rete attraverso il contatto con altre agenzie pubbliche e private monitorare le evoluzioni del contesto scolastico/educativo raccogliere le richieste formative dell equipe Proposte per insegnanti La supervisione è auspicata in continuità con alcuni dei percorsi formativi sopra indicati 29
30 3. PROPOSTE PER I GENITORI Obiettivi specifici: Percorsi di accompagnamento e di rinforzo del proprio ruolo educativo Proposte per genitori acquisire conoscenze relative al mondo giovanile e alle sue forme di espressione e di comunicazione riflettere sui mutamenti e le persistenze condividere fra adulti ansie, dubbi, aspettative relativi al proprio ruolo e strategie mirate al cambiamento valorizzare e mettere in rete le competenze educative di ciascuno favorire il confronto, lo scambio delle esperienze e il mutuo aiuto stimolare la riflessione su: il rapporto fra genitori e figli, le modalità di comunicazione, gli stili educativi le regole e il conflitto le dipendenze e il consumo di sostanze stupefacenti la sfera dell affettività e della sessualità il mondo della comunicazione giovanile e le nuove tecnologie i disturbi del comportamento alimentare 30
31 4. PROPOSTE PER EDUCATORI E RAGAZZI DELL EXTRA - SCUOLA (parrocchie, luoghi dell abitare e della socialità, gruppi scout, associazioni sportive, centri giovani, gruppi informali.) Da diversi anni riceviamo richieste di formazione da parte di gruppi di educatori che incontrano i ragazzi nei contesti dell extrascuola. I temi richiesti riguardano il mondo dei giovani nel suo complesso: le dipendenze e il divertimento giovanile tra piacere e rischio le differenze di genere, affettività e sessualità la relazione: la conoscenza, la comunicazione e l ascolto, il rispetto e l accettazione dell altro, il senso del gruppo il rapporto giovani-adulti: le regole, gli adulti visti dai ragazzi, i cambiamenti del mondo attuale, le nuove tecnologie la supervisione di casi difficili I percorsi sono molto flessibili e vengono concordati direttamente con gli educatori in base alle loro esigenze. Per avere un idea delle modalità vi rimandiamo alle pagine rivolte a insegnanti e genitori Proposte per l extra-scuola 31
32 5. IL CENTRO D ASCOLTO Il Centro d ascolto, che opera in convenzione con il Comune di Reggio Emilia e in collaborazione con i poli territoriali del servizio sociale, accoglie, presso la sede di via Brigata Reggio 29, ma anche nei luoghi della socialità quotidiana di quartiere in cui si trasferiscono, se necessario, sportelli d ascolto più vicini e flessibili, le richieste di informazione e di aiuto di giovani e adulti sui temi dell agio e del disagio di vivere, comunque si manifestino; offre percorsi individuali e di gruppo rivolti al sostegno, al cambiamento e alla valorizzazione delle risorse di cui ciascuno è portatore; indirizza e accompagna, se occorre, ai servizi territoriali specifici; organizza e gestisce progetti formativi territoriali in ambito educativo, relazionale e animativi. Per fissare un appuntamento con un operatore chiamare
33 Obiettivi specifici: incidere sulle difficoltà relazionali che si manifestano in ambito familiare per tradurle in un orizzonte positivo di condivisione e comunicazione che renda protagonisti figli, genitori, coppie accompagnare i genitori di adolescenti in un percorso educativo e di crescita personale fornire informazioni, supporti e riferimenti ai partner, agli amici e agli educatori di persone in difficoltà promuovere occasioni di socialità e di confronto migliorare le relazioni fra generazioni ed etnie diverse per favorire il benessere delle comunità liberandole dalle barriere del reciproco pregiudizio Servizi offerti: colloqui di accoglienza, orientamento e sostegno per giovani e adulti percorsi di counseling individuali e di coppia gruppi di auto-aiuto per giovani e adulti rivolti al sostegno educativo, all autoprogettazione e alla motivazione al cambiamento itinerari formativi, interventi motivazionali in rete e consulenza ai servizi educativi invio e accompagnamento ai servizi specialistici del territorio 33
34 LE RISORSE E LE PROFESSIONALITA I servizi si avvalgono, a seconda delle necessità, di : pedagogisti, psicologi, educatori professionali, counselor, animatori sociali, sociologi, esperti di tecniche teatrali, insegnanti, medici, legali ed esperti nella conduzione di gruppo. Responsabile del servizio e presidente Cps: dott.ssa Laura Artioli Referente per progetti territoriali e vice presidente : Enzo Lugli Referente per progetti educativi: dott. ssa Laura Zarantonello Referente per il centro d ascolto: e.p. Gianna Gaioli e Giovanni Caligiuri Referente per i percorsi di counseling: e.p. e counselor Giovanna Valentinetti Orari e tempi: L équipe e i referenti del centro d ascolto e di progetti educativi sono contattabili telefonicamente dal lunedì al venerdì dalle alle e dalle alle 19.00, il sabato dalle alle Gli orari delle attività e degli interventi elencati potranno essere concordati con gli interessati. 34
35 Dove siamo: Via Brigata Reggio 29 a Reggio Emilia 35
36 Note: 36
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40 CPS Cooperativa di Prevenzione Sociale Via Brigata Reggio 29, Reggio Emilia tel / fax 0522 / cps@ cipiessere.it - sito : In collaborazione con: Comune di Reggio Emilia Provincia di Reggio Emilia
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