MERCATO ITALIANO GRANO TENERO. Obiettivo ANDAMENTO dei prezzi nazionali ed esteri del grano tenero (2009)

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1 Obiettivo in collaborazione con MERCATO ITALIANO GRANO TENERO forte tensione dovuto al susseguirsi di notizie sul rialzo dei prezzi a causa del non buon andamento della coltura all estero. Lo scenario è quindi in evoluzione e l aumento dei prezzi è dovuto alle consistenti scoperture, soprattutto di grano foraggero, dei commercianti che sono stati colti in contropiede dal ritardo nella disponibilità dei grani esteri. Come normalmente avviene in queste situazioni i venditori scompaiono e diventa difficile reperire prodotto sia nazionale che estero. In ogni caso è presto per avere un quadro definito delle produzioni e della qualità disponibili; solo quando saranno finiti i raccolti nei principali Paesi produttori dell Ue, in Russia e in Ucraina si potranno avere minori incertezze relativamente al mercato. ANDAMENTO dei prezzi nazionali ed esteri del grano tenero (2009) 350,00 325,00 300,00 275,00 Prezzi (euro/t) 250,00 225,00 200,00 175,00 150,00 125,00 100,00 5 mag. 12 mag. 19 mag. 26 mag. 2 giu. 9 giu. 16 giu. 23 giu. 30 giu. 7 lug. 14 lug. 21 lug. Ager BO N. Spring Ager BO Classe 1 Ager BO Classe 3 Francese partenza

2 Nell ultima settimana i prezzi sono consistentemente aumentati sia per il prodotto nazionale che estero con acquisti in ricopertura da parte dei commercianti. Il consumo molitorio e zootecnico al momento sono fermi: il primo è in attesa di maggiori informazioni sulla qualità del nuovo raccolto, il secondo è già coperto per i mesi estivi. I prezzi per i grani nazionali di base vanno da 175 euro/t a 180 euro/t partenza, mentre il grano di base estero vale euro/t arrivo camion. Il grano foraggero sui porti vale nominalmente 180 euro/t partenza. GRANO DURO Il mercato è in tensione anche per il grano duro. L assenza di venditori ha fatto lievitare i prezzi nominali di una decina di euro/t, ma gli scambi sono molto ridotti. Per l ennesima volta i consumatori nazionali sembrano essere costretti ad acquistare all estero la maggior parte dei loro fabbisogni per la scarsità di prodotto nazionale in vendita, anche se la disponibilità fisica di prodotto nazionale non è certo scarsa visto che il raccolto è stato di 3,6 milioni di t ( 3,2 milioni di t nello anno scorso) e il riporto dallo scorso anno è di oltre 1 milioni di t. Tuttavia la qualità in parecchie zone di produzione non è eccellente considerando il tenore di proteine generalmente inferiore al 12%. I prezzi del prodotto di base sono comunque intorno ai euro/t partenza. ANDAMENTO dei prezzi nazionali ed esteri del grano duro (2009) Prezzi (euro/t) mag. 12 mag. 19 mag. 26 mag. 2 giu. 9 giu. 16 giu. 23 giu. 30 giu. 7 lug. 14 lug. 21 lug. Ager BO Fino Centro Francese partenza 2 Hard Fob US Ager BO Fino Nord

3 MAIS E SOIA Il mercato del mais ha fatto registrare ulteriori aumenti sia sul vecchio che sul nuovo raccolto; l offerta di merce è scarsa, come anche la domanda da parte del consumo. A circa quattro settimane dall inizio della nuova campagna la situazione agronomica è buona quasi dappertutto e il ritardo per l inizio della trebbiatura è stato quasi del tutto recuperato. Il mercato del mais nazionale vive dei riflessi della situazione degli altri cereali ed è stato pilotato al rialzo dai timori sui raccolti in Francia e Germania nonostante la situazione sia più che normale nella maggior parte dei Paesi dell est Europa. Il ritardo nella disponibilità di grano foraggero ha contribuito a sostenere i prezzi ed è difficile dire cosa potrà accadere quando si renderà finalmente disponibile sul nostro mercato la nuova produzione di prodotto dell est che in buona percentuale non sarà panificabile. I prezzi partenza sul pronto sono pari a euro/t in Friuli, euro/t in Veneto e 170 euro/t in Emilia. Per la nuova campagna si segnala qualche affare partenza Emilia per ottobre-dicembre fra 165 e 170 euro/t. Non vi sono al momento offerte di mais estero. MERCATO ESTERO GRANO TENERO Europa. La trebbiatura del grano deve ancora iniziare sia in Francia che in Germania e aumentano le preoccupazioni sullo stato della coltura per via del caldo torrido delle ultime settimane che ha fatto seguito a un inverno freddo ed estremamente umido. Nei Paesi orientali della comunità la trebbiatura è iniziata nonostante le avverse condizioni meteo e non è ancora possibile avere un quadro della qualità, mentre sulle quantità sembra non ci siano grossi problemi. La produzione comunitaria è stata comunque rivista in ribasso a 129,5 milioni di t (133.1 milioni di t rispetto al 2009) da Strategie Grains con cali generalizzati e spalmati su tutti i paesi dell Unione. Dall inizio della campagna le licenze di esportazione concesse dall Ue sono state pari a t di cui dalla Francia. La possibilità che i danni al raccolto siano superiori alle previsioni ha generato una situazione di forte preoccupazione sui mercati comunitari con conseguenti elevati aumenti di prezzo sia della merce fisica che sul mercato dei futures del Matif. Nella giornata di giovedì ben lotti sono stati scambiati sul Matif per un quantitativo record pari a circa il 6% del raccolto francese. In ogni caso, dopo aver toccato un massimo di 165 euro/t, il prezzo del future di agosto è tornato a 160 euro/t. In un mercato con scarsissime transazioni i prezzi partenza hanno raggiunto i 153 euro/t in Germania e 143 euro/t in Ungheria. Mondo. L Usda a luglio ha rivisto al ribasso lo stock finale nel mondo per la prossima campagna da 193,93 milioni di t a 187,05 milioni di tonnellate a seguito di una produzione in calo in Russia (da 57,5 a 53 milioni di t), Kazakistan (da 17 a 14 milioni di t), Ue (da 142,97 a 141, 82 milioni di t), nonostante un aumento di produzione negli Usa (da 56,26 a 60,30 milioni di t ) e Cina (da 112 a 114 milioni di t). I mercati hanno tenuto conto solo in parte di questi dati in quanto ritenuti ottimisti perché fotografano una situazione nell Ue e nei Paesi ex Urss antecedente ai problemi legati alla siccità; la reazione è stata di consistenti aumenti con i valori sul Cbot che sono passati da 430 a 580 cent/bushel. I prezzi Fob in dollari/t sono pari a 235 dagli Usa, 216 dall Argentina e 185 dalla Russia.

4 GRANO DURO Europa. La produzione comunitaria è stata rivista al ribasso da 8,7 a 8,3 milioni di tonnellate a seguito delle minori produzioni in Grecia e Spagna con qualità anche non eccelsa. Migliore si presenta la situazione in Francia con una produzione confermata a 2,4 milioni di t (2,09 milioni nello scorso anno). Il prodotto francese vale intorno a 205 euro/t Fob, ma senza scambi. Mondo. Il grano duro Fob in dollari/t vale 222 in Canada e 253 dagli Usa. MAIS E SOIA Europa. Come già detto la situazione agronomica del mais è positiva nei Paesi orientali dell Ue e si paventa qualche problema in Francia e Germania se non dovesse piovere a breve. Il panico che ha colpito gli altri mercati si è riversato anche sul mais con i prezzi sul Matif che hanno toccato i 175 euro/t sul vecchio raccolto e 172 euro/t sul nuovo. Anche sugli altri mercati europei gli scambi sono molto ridotti in attesa di evoluzioni. I prezzi al momento sul Matif in Francia sono pari a 172 euro/t sul vecchio raccolto e 168 euro/t sul nuovo, mentre per il Fob si parla di 169 euro/t sull Atlantico. Il prezzo del prodotto in partenza dall Ungheria è pari a 143 euro/t. Mondo. Anche per il mais le stime Usda di Luglio hanno indicato una riduzione nello stock finale nel mondo per la prossima campagna (da 147,32 a 141,08 milioni di t) soprattutto per un calo nello stock iniziale di campagna (da 143,41 a 139,39 milioni di t) e per una riduzione nella produzione Usa (da 339,61 a 336,44 milioni di t). L effetto è stato di leggeri aumenti sul Cbot, mentre i valori Fob sono pari a 182 euro/t dagli Usa, 168 euro/t dall Argentina, 155 euro/t dal Sudafrica e 170 euro/t dal Mar Nero.

5 VARIE IL CALDO SPINGE IN ALTO I PREZZI DEI CEREALI Il grande caldo spinge al rialzo i prezzi del grano. Nei primi 15 giorni di luglio sono aumentati del 20% raggiungendo il valore massimo dall inizio dell anno. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui dati del Chicago Board of Trade (Cbot), il punto di riferimento delle contrattazioni internazionali, anche se in Italia i prezzi restano però sui livelli più bassi degli ultimi venti anni. A far risalire le quotazioni mondiali sono - sottolinea la Coldiretti - le previsioni di un calo del raccolto dovuto alle alte temperature e alla mancanza di precipitazioni in Russia ed in Paesi come l Ucraina ed il Kazakistan mentre nei Paesi dell Est Europa come Bulgaria, Ungheria e Romania e stato invece l eccesso di pioggia a compromettere la stagione, spiega Coldiretti. L'AUSTRALIA SI CONFERMA GRANAIO MONDIALE A causa delle avverse condizioni meteorologiche nell Europa del Nord, l Australia, quarto paese esportatore di grano al mondo, rafforza il suo ruolo di «granaio del mondo». L ondata di caldo in Europa, la grave siccita in Russia e le forti piogge in Canada hanno causato un impennata del 30% nei prezzi internazionali del grano dall inizio di luglio. Il momento non potrebbe essere più propizio per l imminente raccolto invernale dell Australia, stimato a 22 milioni di tonnellate, superiore alla produzione media del decennio. Secondo le stime del Bureau di economia agricola e delle risorse, il valore delle esportazioni di beni primari, prodotti agricoli e minerari, aumenterà del 23% nell anno finanziario fino a 203 miliardi di dollari australiani (circa 138 miliardi di euro).