PIANO DI ZONA Fase della Consultazione. Tavolo area Adulti VERBALE PRIMO INCONTRO

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1 PIANO DI ZONA Fase della Consultazione Tavolo area Adulti VERBALE PRIMO INCONTRO Tiezzo di Azzano Decimo Sala ex ENAL mercoledì 3 ottobre 2012

2 Addi alle ore Sala ex ENAL, Tiezzo di Azzano Decimo Tavolo tematico di consultazione nell area Adulti Apertura lavori: ore Introduce Dott.Eliano Fregonese, illustrando gli obiettivi di questo Tavolo, articolato in tre incontri, nei quali ci conosceremo e ci confronteremo su alcune questioni di particolare rilevanza, quali: criticità non rilevate, problemi emergenti, nuove risorse da u- tilizzare, azioni realizzabili in economia, miglioramenti rispetto alle strategie individuate. Nell ultimo incontro ci sarà una restituzione e la condivisione di quanto emerso dalla discussione e dal confronto, per poi implementare i contenuti della programmazione del Piano. - Si procede alla presentazione dei componenti del Tavolo e del servizio/ente cui appartengono, rilevando l assenza di alcuni invitati, in particolare rappresentanti del privato (banche, Distretto del Mobile Livenza, Confcommercio..), ma anche del Terzo Settore ( Banco Alimentare ) e dei servizi pubblici (Dipartimento dipendenze), nonché della parte politica (Sindaco di Prata). - Miralda Lisetto, rappresentante della Provincia di Pordenone, illustra il ruolo del Servizio Politiche del Lavoro, soffermandosi sulla necessità di ripensare ai servizi di inserimento lavorativo attualmente esistenti (Provincia e ASS6), che non riescono a rispondere in modo adeguato alle richieste dell utenza. Inoltre è necessario pensare a delle politiche e a delle normative nuove, che si rivolgano ad una fascia d utenza che si trova in difficoltà nel reperimento di un occupazione, ma non presenta alcuna certificazione di handicap o di invalidità, pertanto non può percorrere i canali del Servizio Inserimento Lavorativo o del Comidis. o Viene inoltre sottolineata la necessità di connettere maggiormente gli enti di formazione regionali con le richieste e le competenze dell utenza; attualmente infatti restano spesso escluse le persone con disagio e difficoltà. o Si costituirà un tavolo provinciale composto dagli Ambiti, dai rappresentanti politici, dalla Direzione Regionale del Lavoro, dalla Direzione Provinciale del lavoro e dai Servizi di Orientamento. - Interviene il sig. Ferruccio Nilia, rappresentante della Rete di Economia Solidale (RES FVG), sottolineando l importanza di condividere un linguaggio comune tra gli operatori, i politici, il volontariato e tutti i soggetti che a vario titolo lavorano nel settore sociale, in particolare nell area adulti. Il concetto di Comunità, ad esempio, quale significato assume in una società individualistica nella quale non c è più il senso di appartenenza alla propria comunità? 2

3 - Interviene il sig Sergio Silvestre, vicepresidente dell Associazione San Pietro di Azzano, che si occupa di trasporti per persone invalide o con difficoltà deambulatorie; opera su 14 Comuni della Provincia di Pordenone ed è dotata anche di un Punto d Ascolto e di una rete di volontariato; inoltre si occupa anche della distribuzione di prodotti alimentari a persone bisognose, attraverso la collaborazione con il Banco Alimentare, essendo dotata anche di un automezzo refrigerato. L Associazione è convenzionata con il Tribunale di Pordenone per l attuazione dei progetti relativi ai lavori socialmente utili e con il Tribunale di Udine per i progetti di reinserimento sociale e sconto della pena, in collaborazione con l Ufficio Esecuzione Penale Esterna del Ministero di Grazia e Giustizia. - Daniela Francescutto sottolinea qual è il significato del percorso che si apre oggi, e la rilevanza del Piano di Zona che andremo a costruire insieme, con tutti i soggetti presenti a questo tavolo. Viene illustrato l organigramma della progettazione, con la suddivisione dei tavoli per area tematica: Adulti, Anziani, Disabilità, Minori e famiglia. o La Responsabile dell Ambito sottolinea inoltre che dalla costituzione degli Ambiti, nel 1988, ad oggi è la prima volta che i cinque Ambiti scrivono qualcosa insieme.. - Dott.Eliano Fregonese illustra attraverso le slides il cronogramma delle attività del 2012 rispetto alla definizione del Piano di Zona ( da settembre a dicembre 2012); vengono presentati alcuni dati che sintetizzano il quadro socio demografico dell Ambito, suddivisi nei sette Comuni: Azzano, Chions, Fiume Veneto, Pasiano di Pordenone, Prata di Pordenone, Pravisdomini e Zoppola. Si rileva una forte percentuale di cittadini stranieri (in particolare nel Comune di Pravisdomini) e di minori. - L Assistente Sociale Luana Poletto, Comune di Prata di Pordenone, introduce la sintesi dei dati riferiti all utenza adulta in carico al Servizio Sociale nel 2011: n.763 utenti, con un incidenza del 77,6 % di cittadini italiani e 22,4 di cittadini stranieri. Le problematiche prevalenti che riguardano l utenza adulta sono riferite in primo luogo alla precarietà economica, ed a seguire alla disabilità, all assistenza di adulti e anziani, alla malattia psichiatrica, all instabilità lavorativa, alla precarietà abitativa, alle competenze genitoriali, alle dipendenze, al disagio psicologico. Di seguito vengono illustrate le risorse ed i servizi attualmente in essere nel Servizio Sociale Comunale (di seguito denominato SSC) dell Ambito, tra i quali il Fondo di solidarietà regionale, il Fondo Autonomia Possibile, il Progetto Devianza, il Progetto La centrale dai e prendi, la solidarietà non scade, anzi si alimenta, l organizzazione dei Trasporti sociali, il Centro Servizi Territoriali di Ambito, per il supporto nella ricerca dell alloggio, il Fondo gravi e gravissimi. - I Comuni dell Ambito gestiscono inoltre direttamente la valutazione per l erogazione di contributi economici a vario titolo(es:assegni di natalità, al nucleo familiare, a sostegno delle gestanti, abbattimento rette asili nido, abbattimento canoni di locazione, carta famiglia, contributi una tantum per indigenti, ecc.). - Il SSC dell Ambito si avvale anche della collaborazione di n.5 cooperative sociali, di n.42 associazioni di volontariato e di n.10 associazioni di promozione sociale. 3

4 - La dott.ssa Anna Furlan, Responsabile del Distretto Sud, illustra l organizzazione del Distretto Sociosanitario di Azzano Decimo, evidenziando i risultati prodotti dal precedente Piano di Zona (di seguito denominato PdZ), che ha consentito l ampliamento dell offerta dei servizi sul territorio e l implementazione di nuovi servizi. - La scrivente illustra gli effetti prodotti dal Pdz sul lavoro dell Ambito, in particolare attivando nuove relazioni tra organizzazioni, servizi ed operatori e favorendo la conoscenza e l apprendimento reciproci ed il lavoro di rete. Dei 24 progetti inclusi nel PdZ , alcuni sono divenuti servizi ed interventi tuttora in essere, altri sono progetti rinnovati annualmente, una minoranza si è esaurita. - Vengono elencati ed illustrati dalla scrivente e dall Ass.Soc.Chiara Bozza(Equipe Minori dell Ambito) i servizi e gli interventi di cui sopra: - -Monitor Dis-Agio - -L Equilibrista - -Prima e dopo la campanella - -Spazio Neutro - -La gabbianella e il gatto - -Motorette, biciclette e camionette - -Centro Servizi Territoriali di Ambito (Ce.S.T.A) - -Equipe Minori Integrata - -Mediatore Culturale Daniela F. riporta l attenzione sugli obiettivi regionali del PdZ, in particolare in riferimento agli obiettivi: o n.8: Integrazione socio-sanitaria-area disabilità, dipendenze e salute mentale in tema di inserimento lavorativo; o n.9: Misure di contrasto alla povertà-integrazione con le politiche del lavoro. Viene data la parola a Miralda Lisetto, Provincia di Pordenone, che ha lavorato ai suddetti obiettivi nel gruppo di Area Vasta Provinciale. Si rileva l importanza della costituzione di una Banca dati che raccolga le informazioni relative alle imprese/aziende che hanno collaborato e collaborano con il Servizio Inserimento Lavorativo dell ASS6 (denominato di seguito S.I.L.), da utilizzare anche per i progetti lavorativi a favore di utenti che non hanno la certificazione di invalidità. Si sottolinea l aumento negli ultimi tempi dell utenza cosiddetta nuova, cioè persone che non presentano problemi sanitari, ma che hanno sperimentato diversi insuccessi nella loro vita, sia lavorativa che sociale. Tale utenza afferisce ai servizi con la richiesta di un aiuto, a volte solo iniziale, nel reperimento di un occupazione. L obiettivo dei servizi dovrebbe essere quello di rendere autonoma la persona nel più breve tempo possibile, anche per ottimizzare l uso delle risorse, sempre più scarse. In generale la via che si dovrà percorrere in un futuro sempre più prossimo è senz altro quella dell integrazione tra i servizi pubblici ed il privato sociale. 4

5 Si apre il dibattito: - interviene dott.gaudenzi, responsabile del Centro di Salute Mentale di Azzano Decimo, riportando il trend in crescita dell utenza che si rivolge al suo servizio; nel 2011 n.700 utenti in carico a fronte di n.17 operatori ( 1 paziente su 25 famiglie), con un forte rischio assistenzialistico. L utente tipo è di sesso maschile o femminile, con prevalente diagnosi di depressione ed ansia. - interviene il sig.ferruccio Nilia, rappresentante della Rete di Economia Solidale FVG, riflettendo sul significato di Comunità: nella nostra società non esistono più le Comunità; la caratteristica della Comunità è che si auto sostiene. Dobbiamo condividere il linguaggio, il significato delle parole; - interviene il sig.pupulin Roberto, rappresentante dell Opera Sacra Famiglia, riferendo di un esperienza di inserimento lavorativo effettuata a Prata ed esportata in un altra regione, basata su criteri più vicini alle persone che alla richiesta di competenze lavorative; ha conosciuto delle esperienze anche all estero, denominate imprese di transizione, nelle quali la formazione viene effettuata durante l esperienza lavorativa, all interno dell impresa che accoglie la persona. E certamente necessario ripensare ad un sistema nuovo a livello regionale e provinciale, sulla base di normative più vicine alle reali necessità delle persone e con canali percorribili per coloro che necessitano di reinserirsi nel mercato del lavoro. - Interviene Maurizio Buosi, presidente Cooperativa Il Ponte di Ghirano di Prata: in questo momento di transizion e dobbiamo recuperare le risorse della Comunità, condividendo significati, azioni, linguaggi. L incontro si conclude alle ore 20.00, per rivederci mercoledì 10 ottobre p.v., con i lavori di gruppo. Il Responsabile A.S. Daniela Francescutto Il verbalizzante A.S. Rosanna Gelsomino 5

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