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1 TAVOLO DI CONSULTAZIONE AREA ANZIANI Azzano Decimo Centro diurno 3 ottobre

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3 Obiettivi dei 3 incontri 1 Incontro: avviare il lavoro, vedersi in faccia, condividere la modalità di lavoro, e il processo programmatorio per il PDZ avviato dal SSC dell ambito distrettuale sud 2 Incontro: conoscere e confrontare le opinioni rispetto alcune questioni di particolare rilevanza: criticità non viste; problemi emergenti; miglioramenti rispetto alle strategie individuate; individuazione di altre azioni possibili, di nuove risorse da utilizzare e di azioni realizzabili in economia altre indicazioni di possibile miglioramento (gestione con il metodo del word cafè) 3 Incontro: presentazione e condivisione di quanto emerso nell incontro precedente e delle riflessioni fatte nel frattempo dal SSC, internamente e con i diversi attori, per far tesoro di quanto emerso 3

4 Contenuti della presentazione di oggi Piano 2013/ Linee Guida regionali Strategie di sviluppo del PDZ Governance del processo pianificatorio nell ambito sud Breve profilo di comunità dell ambito Obiettivi regionali e macroazioni del PDZ Area Anziani Discussione 4

5 Invitati al Tavolo di consultazione Anziani Istituzionali e Non istituzionali o ASP "Casa Lucia" Pasiano di Pordenone o ASP"Solidarietà" Azzano Decimo (Casa di Riposo) o Associazione AUSER o Associazione Familiari Alzheimer Pordenone o Associazione San Pietro Apostolo o ASS6 - CSM Distretto sanitario o ASS6 - MMG Distretto sanitario o ASS6 - RSA Distretto sanitario o ASS6 - Servizi in delega Azzano Decimo (Centro diurno) o CAPLA Centro diurno Zoppola (loc. Poincicco) o CGIL o CISL o Comune Azzano Decimo o Comune Chions Comune Zoppola o Coop Sociale Acli o Fondazione Biasotto 5

6 Invitati al Tavolo di consultazione Anziani Istituzionali e Non istituzionali o Fondazione Micoli Toscano di Zoppola o Gruppo Il giardino delle api Azzano Decimo o Provincia di Pordenone "Sportelli Assistenti familiari" o Rappr. gruppi ACAT o Servizio Infermieristico Distretto sanitario o Sportello Amministratori di sostegno o SSC sud 6.3 (Assistenza domiciliare territoriale) o UIL 6

7 Tavolo di consultazione Anziani Coordinatori del Tavolo Stefano Carbone (SSC Prog. Equilibrista ) Stefania Ferreri (As. Sociale Azzano Decimo) Elisa Pitton (As. Sociale Azzano Decimo) Enrica Pasqual (As. Sociale Chions) Debora Berto (As. Sociale Fiume Veneto) Alessia Zanon (As. Sociale Pravisdomini) Calendario incontri e sede di svolgimento n. Data Orario Sede 1 Mercoledì 3 ottobre 2 Mercoledì 10 ottobre 3 Mercoledì 24 ottobre 17,30-19,45 Centro Diurno Via XXV Aprile (Azzano Decimo) 7

8 Operatori dell ambito durante la preparazione dei Tavoli 8

9 PDZ = Piano regolatore del sociale contiene gli interventi e i servizi sociali e sociosanitari della gestione associata dei 7 Comuni dell ambito sud 6.3 strumento permanente di governo locale; supera la logica delle singole progettazioni (es. PDZ 2006/2008) considerando tutte le attività svolte dal Servizio sociale dei Comuni (SSC) Si propone di raccordare le diverse pianificazioni locali (es. Politiche del lavoro, educazione, formazione, trasporti) Persegue obiettivi fissati dalla Regione e altri indicati a localmente ma sempre concretamente raggiungibili, molti sono a forte integrazione socio sanitaria Viene aggiornato annualmente con il Piano Attuativo Annuale (PAA), che precisa nel dettaglio le macroazioni previste dal PDZ e le risorse impiegate (finanziarie, strumentali, di volontariato ) 9

10 Strategie del Piano dell ambito sud 6.3 PDZ come strumento di governance delle politiche sociali o luogo in cui far maturare partecipazione, concertazione comunicazione e cooperazione tra i portatori di interessi o modello di pianificazione, gestione e valutazione del sistema integrato Cura della persona e cura del sistema integrato: valorizzazione delle risorse attuali, attivazione e integrazione di nuove risorse locali, sviluppo della cittadinanza attiva Adozione di forme innovative di gestione ed erogazione degli interventi e servizi sociali: (es. fondazioni di partecipazione, strumenti alternativi all appalto per l affidamento degli incarichi, ecc.) 10

11 Strategie di sviluppo del Piano Promozione della collaborazione operativa: condivisione tra operatori e organizzazioni delle informazioni e del lavoro in team per obiettivi Impegno all accountability: dar conto dei risultati ottenuti, favorendo l apprendimento dei portatori di interessi Impegno a orientare i servizi/interventi verso criteri di: o prossimità e omogeneità o tempestività ed equità o prevenzione (non solo riparazione) e inclusione 11

12 Contenuti del PDZ 1. Profilo di comunità dell ambito 2. La governance del processo pianificatorio 3. Le azioni di sistema (governance sociale, governo del sistema integrato, consolidamento dei livelli di prestazione, integrazione socio sanitaria) 4. Aree di intervento (obiettivi strategici, priorità del PDZ, azioni, tempi e risorse) 5. Le risorse del PDZ 6. Monitoraggio, verifica e valutazione del PDZ 7. Il Piano Attuativo Annuale (PAA) 12

13 Governance del processo pianificatorio L Assemblea dei Sindaci sulla base degli indirizzi dalle Linee Guida regionali fa proprio l approccio partecipativo per la costruzione del PDZ strutturandolo in 4 fasi Informativa Concertazione Consultativa Co-progettazione Per l informazione, motivazione, sensibilizzazione e attivazione dei cittadini e delle loro organizzazioni Tra l Assemblea dei Sindaci e i soggetti pubblici e privati per condividere, strategie, priorità, obiettivi generali e le tematiche da portare negli altri Tavoli di consultazione Per conoscere le opinioni degli attori sociali rispetto alcuni temi rilevanti del PDZ: bisogni, risorse, priorità, obiettivi e azioni, modalità di intervento, ecc. Per la stesura dei contenuti del PDZ con i soggetti pubblici e privati che partecipano con risorse proprie 13 alla sua realizzazione

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15 Cabina di Regia area vasta: integrazione sociolavorativa 15

16 Cronogramma delle attività 2012 Settembre: Conferenza di concertazione e avvio del processo programmatorio; sottoscrizione atto di pre-intesa con l ASS6 per l Area sociosanitaria del PDZ Ottobre: Tavoli di consultazione; invio in Regione del PAA 2013 per le attività sociosanitarie Novembre: Tavoli di co-progettazione delle attività del PDZ e del PAA 2013 Dicembre: approvazione dell Assemblea dei Sindaci e del Direttore generale dell ASS6 del PDZ 2013/2015 e del PAA 2013; sottoscrizione dell atto di Intesa con l ASS6 e dell accordo di programma con tutti i partecipanti alla realizzazione del PDZ, invio in Regione dei documenti; assemblea pubblica di restituzione del lavoro svolto 16

17 Breve profilo di comunità dell ambito Sociodemografico (fonte anagrafi comunali, dati 2006/2010) o La popolazione dell ambito è di circa 61mila abitanti al 31/12/2010, in crescita rispetto al 2006 del 6% più della media provinciale (+4%) o crescita rapida di minori (+11,1%), adulti (+4%), anziani (+8,9%) quelli con 85 anni e più sono oltre (circa il 14% del totale) o popolazione mediamente più giovane (anziani/minori) rispetto alla media provinciale: trend positivo del saldo naturale (nascite +14,1%) e del saldo migratorio che però rallenta (iscritti cancellati anagrafe) o elevata presenza straniera, 8mila unità circa (13,2%) più della media provinciale (11,4%), che sostiene la crescita della popolazione e abbassa l età media: 1 straniero su 4 ha meno di 18 anni, 6 su 10 meno di 35 anni o nuclearizzazione delle famiglie: aumentano di numero ma diminuiscono i componenti per famiglia: i nuclei con una o due persone sono il 54,6%; in aumento gli anziani con 80 anni e più che vivono da soli 17

18 Breve profilo di comunità dell ambito Sociodemografico: Popolazione anziana (fonte anagrafi com.) Quota Variazione v.a. % AZZANO DECIMO , ,8 CHIONS , ,6 FIUME VENETO , ,4 PASIANO DI PORDENONE , ,5 PRATA DI PORDENONE , ,6 PRAVISDOMINI ,6 40 8,8 ZOPPOLA , ,5 AMBITO SUD , ,9 Incidenza % Tot. popolazione 17,3 17,8 18

19 Breve profilo di comunità dell ambito Socioeconomico La crisi sta pesando notevolmente sul sistema economico e produttivo dell ambito che si caratterizza per una forte presenza di imprese nei settori: agricoltura, manifatturiero e costruzioni o nascono meno imprese: nel triennio 2009/11 il calo nell ambito è maggiore della media provinciale (-1% contro -0,6%), in particolare nell agricoltura, nel manifatturiero nei comparti trainanti del legno-arredo e della meccanica (Fonte: Unioncamere) o saldo negativo nel triennio 2009/11 tra i movimenti di assunzione e quelli di cessazione (Fonte: Ergon@t, calcolo sui domiciliati nell ambito) o calano le assunzioni con contratti a tempo indeterminato (1/10), aumentano quelle con contratti più flessibili (tempo determinato, parasubordinati. Intermittenti, somministrati, LSU, Tirocini ) 19

20 Breve profilo di comunità dell ambito Socioeconomico o risultano più penalizzati nell ingresso e reingresso nel mercato del lavoro gli stranieri, i giovani e gli anziani over 45enni che risentono anche dell allontanamento dell età pensionabile o i disabili dell ambito iscritti a fine 2010 al collocamento mirato sono 278 (17,8% del tot. prov.), più donne e over 44enni. Nel 2010 circa uno su 10 ha beneficiato di un contratto di assunzione (in genere a tempo determinato) 20

21 Breve profilo di comunità dell ambito Persone in carico al SSC con PAI Var 2010/2011 v.a. % Utenti ,4 Incidenza % su pop. tot. 2,8 3,3 3,2* -0,1 Inc. % media regionale 3,9 4,0 3,8* -0,2 Inc. % stranieri su tot. casi d.m. 10,2 11,2 +1,0 Inc. % femminile su tot. casi d.m. 56,9 56,0-0,9 Inc. % disabili su tot. casi d.m. 28,2 28,6 +0,4 * Dato popolazione non definitivo 21

22 Breve profilo di comunità dell ambito Anziani in carico al SSC nel 2011 Maschi Femm. Tot. Anziani Quota AZZANO DECIMO ,8 CHIONS ,5 FIUME VENETO ,4 PASIANO DI PORDENONE ,6 PRATA DI PORDENONE ,8 PRAVISDOMINI ,5 ZOPPOLA ,3 AMBITO ,0 Incidenza % over 74enni 67,7 Incidenza % anziani disabili 27,4 Inc. % anziani in carico su popolazione anziana totale 8,3 22

23 Breve profilo di comunità dell ambito Principali tipologie di diagnosi delle persone anziane 2011 Quota % Probl. connesse all'assistenza di adulti e anziani ,2 Autosufficienza parziale ,5 Non autosufficienza 89 9,8 Precarietà economica 25 2,8 Precarietà abitativa 9 1,0 Problematiche connesse alla malattia psichiatrica 9 1,0 Altre diagnosi 7 0,8 TOT. utenti anziani in carico al SSC ,0 23

24 Breve profilo di comunità dell ambito Principali interventi realizzati dal SSC nel 2011 Utenti anziani 2011 Quota % Interventi di Servizio Sociale Professionale ,0 Intervento di assistenza domiciliare (SAD) ,8 Intervento di trasporto e accompagnamento 213 9,8 Fondo per l'autonomia possibile (FAP) 206 9,5 Intervento di pasti a domicilio 72 3,3 Inserimento in residenza protetta 60 2,8 Centro diurno/sociale per adulti e anziani 51 2,3 Contributo integrazione rette strutture residenziali 33 1,5 Centro diurno per anziani non autosufficienti 32 1,5 Fondo solidarietà 23 1,1 Assegnazione di alloggio a titolo assistenziale 17 0,8 Altri interventi 58 2,7 TOT. interventi ,0 24

25 Breve profilo di comunità dell ambito Servizi e risorse nell ambito o 3 Case di riposo ad Azzano, Pasiano e Zoppola o 5 Centri diurni/anziani/sociale ad Azzano D., Chions, Prata di Pn, Pravisdomini, Zoppola o 5 Cooperative sociali* (3 tipo A, 2 tipo B) (circa un ottavo del tot. prov.) ad Azzano D., Fiume V., Pasiano di Pn (2) e Prata di Pn o 42 Associazioni di volontariato (odv)* (13,9% del tot. prov.) o 10 Associazioni di promozione sociale (aps)* (11,9% del tot. prov.) o 8 Progetti giovani/informagiovani/cag ad Azzano D., Chions, Fiume V., Zoppola, Pasiano, Prata, Zoppola o 11 Asili nido, 6 Servizi sperimentali n.b. fonte: elenchi ricavati dai registri ufficiali della Regione 25

26 Breve profilo di comunità dell ambito Profilo Sociosanitario RSA III p Distretto sanitario sud CdR I e II p Distretto - DP Guardia medica via XXV Aprile 40 Azzano Decimo Altre sedi Distretto sud: Servizio ADI e ambulatorio infermieristico presenti a: Fiume Veneto, Zoppola, Pravisdomini, Pasiano e Prata (dove c è ginecologo consultorio e dentista) Consultorio SNPI

27 Breve profilo di comunità dell ambito Servizi del Distretto sanitario Area Anziani o Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) o Servizio di Continuità Assistenziale (Guardia medica) o Assistenza Domiciliare riabilitativa o Medici di Medicina Generale o Assistenza domiciliare infermieristica 12 ore al giorno e 7 giorni su 7 o. 27

28 Breve profilo di comunità dell ambito Alcuni dati dell attività del Distretto nel 2011 o L Unità di valutazione distrettuale integrata sociale e sanitaria ha effettuato valutazioni di cui 198 adulti, 832 anziani e 32 minori (3%) o Il Servizio Infermieristico ha assistito a domicilio persone o Il Servizio Riabilitativo ha assistito 535 persone a domicilio o In RSA sono state ricoverate 367 persone con una degenza media di 25 giorni

29 Breve profilo di comunità dell ambito Profilo sociosanitario: tratti distintivi o Non esiste alcuna struttura ospedaliera o Il Distretto Sanitario Aziendale è l unico a non essere stato sede di USL prima dell Aziendalizzazione; o Azzano Decimo, sede di maggior erogazione dei servizi distrettuali, è scarsamente collegato dai mezzi di trasporto pubblici (anziani, stranieri ) o Uffici Distrettuali frequentemente affollati (es. Anagrafe sanitaria) a causa della alta presenza di stranieri o o Grande impegno del Consultorio Familiare per raggiungere il maggior numero possibile di donne straniere (25% dell utenza totale nel 2011) Il Distretto non sempre riesce ad assicurare compiutamente la presa in carico o un effettivo progetto personalizzato o L Attività dei Dipartimenti di Salute Mentale, Prevenzione, Neuropsichiatria e dipendenze da integrare di più con il distretto

30 Risultati del primo PAT - PDZ 2006/2008 o Apertura RSA o Assistenza domiciliare infermieristica 12 ore al giorno e 7 giorni su 7 o o o o Rivisitazione protocollo provinciale sulle dimissioni protette Realizzazione della rete domiciliare delle cure palliative Realizzazione del PUA distrettuale Istituzione dell equipe del SERT del Distretto Sud

31 Risultati del primo PDZ 2006/2008 Ha attivato nuove relazioni tra organizzazioni, servizi e operatori Ha favorito l apprendimento reciproco degli operatori e la pratica del lavoro di rete Ha migliorato la conoscenza del territorio comunale, di ambito distrettuale, provinciale di area vasta Un PDZ centrato sulle singole specifiche progettazioni (24), non sulle attività quotidiane del SSC o Alcune sono diventate servizi/interventi o Altre sono rimaste progetti rinnovati di anno in anno o Altre si sono esaurite 31

32 Risultati del primo PDZ 2006/2008 I nuovi servizi e interventi: MONITOR DIS-AGIO per la promozione dell agio e la prevenzione del disagio dentro e fuori la scuola 32

33 Risultati del primo PDZ 2006/2008 L EQUILIBRISTA attivazione di comunità e sviluppo delle reti locali a favore di giovani e famiglie PRIMA E DOPO LA CAMPANELLA pre e post scuola e accompagnamento per alunni delle materne, primarie e secondarie di 1 grado SPAZIO NEUTRO per genitori e figli allontanati LA GABBIANELLA E IL GATTO sportello affido MOTORETTE, BICICLETTE E CAMIONETTE per il potenziamento dei trasporti sociali C.E.S.T.A. centro servizi territoriali di ambito, per l accompagnamento a la ricerca della casa EQUIPE MINORI INTEGRATA - valutazione congiunta SSC ASS6 MEDIATORE CULTURALE - integrazione sociale stranieri e Rom - Sinti 33

34 N. 7 Integrazione socio-sanitaria: Area anziani Obiettivi Sociali (S), Sociosanitari (SS) (R, SS) N. 7.1 Promuovere la salute e prevenire le disabilità nell anziano Obiettivi regionali del PDZ e le macroazioni (R, SS) N Sviluppare la domiciliarità, qualificare il lavoro di cura degli assistenti familiari, sperimentare soluzioni innovative di risposta residenziale Macroazioni Area vasta (AV), Locale (L) (AV) N Attivare almeno un programma all anno di promozione di stili di vita sani e prevenzione degli incidenti domestici con una rete territoriale di soggetti (AV) N Analisi della domiciliarità possibile (es. riconversione strutture protette alloggi comunali) con i soggetti del territorio (AV) N Messa a regime della lista unica e monitoraggio delle liste d attesa per ingressi nelle strutture residenziali (AV) N Potenziamento di funzioni respiro orientate alla domiciliarità, qualificazione del lavoro delle assistenti familiari, sperimentando formule di assistenza 34 diversificate e innovative

35 N. 7 Integrazione socio-sanitaria: Area anziani Obiettivi Sociali (S), Sociosanitari (SS) Obiettivi regionali del PDZ e le macroazioni (R, SS) N Sviluppare la domiciliarità, qualificare il lavoro di cura degli assistenti familiari, sperimentare soluzioni innovative di risposta residenziale Macroazioni Area vasta (AV), Locale (L) (AV) N Coordinamento e diversificazione dei progetti di formazione, informazione e azioni di supporto per assistenti familiari (AV) N Implementazione delle reti locali a supporto della domiciliarità (potenziamento istituto Amministratore di sostegno) 35

36 Breve profilo di comunità dell ambito Servizi e risorse del SSC Area Anziani o Servizio di assistenza domiciliare (SAD) o Centri diurni: assistenza alla persona in strutture semi residenziali o Fondo Autonomia Possibile (FAP): contributo economico per il sostegno per favorire la domiciliarità di persone gravemente disabili o comunque compromesse sul piano fisico e cognitivo o Corso di formazione per le bandanti o Trasporti sociali (preso strutture sociosanitarie) o Sportello amministratori di sostegno o Accompagnamento della famiglia nell organizzazione dell assistenza a domicilio o Servizio di fornitura pasti a domicilio?? 36

37 CONTATTI SERVIZIO SOCIALE DEI COMUNI ambito distrettuale Sud 6.3 Piazza San Giacomo, (loc. Praturlone) Fiume Veneto (PN) Tel Tel / 823 Fax programmazione.ambitosociale@comune.azzanodecimo.pn.it 37

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