Scuola primaria. Andrea del Sarto

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Marino Castellani
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1 Scuola primaria Andrea del Sarto Anno scolastico

2 ORTO SINERGICO...l'arte di coltivare lasciando fare alla terra... L'Agricoltura Sinergica è un metodo di coltivazione elaborato dall'agricoltrice spagnola Emilia Hazelip che ha adattato al clima mediterraneo i principi elaborati dal giapponese Masanobu Fukuoka Si basa sul principio che, mentre la terra fa crescere le piante, le piante creano suolo fertile attraverso i propri "essudati radicali", i residui organici che lasciano e la loro attività chimica, insieme a microrganismi, batteri, funghi e lombrichi. I prodotti ottenuti con questa pratica hanno una diversa qualità e una maggiore resistenza alle malattie; attraverso questo modo di coltivare viene restituito alla terra, in termini energetici, più di quanto si prende, promuovendo i meccanismi di autofertilità del suolo e facendo dell'agricoltura un'attività umana sostenibile. Ecco le ragazze che hanno seguito tutte le attività dell'orto e che hanno insegnato ai bambini i principi dell'agricoltura sinergica Giulia Francesca

3 1 seminare e piantare Durante questa attività i bambini imparano i principi dell'agricoltura sinergica e imparano a seminare, piantare, concimare, annaffiare e mettere la pacciamatura. Racconto dei bambini Quest'anno la nostra scuola si dedica alla realizzazione di un orto speciale,cioè SINERGICO. Vuol dire che in questo orto le piante vivono insieme, spontaneamente, aiutandosi a vicenda. Questi orti si distinguono perché si preparano con aiuole fatte a tumulo che si chiamano bancali, che una volta seminati non dovranno essere più calpestati. Nel bancale abbiamo seminato: pomodori, ravanelli, insalata, fagiolini, spinaci e lattuga. Dopo aver coperto il seme con la terra abbiamo annaffiato e poi abbiamo coperto tutto il bancale con la paglia, che proteggerà le piantine e manterrà umido il terreno più a lungo I punti più importanti dell'orto sinergico La terra è una cosa viva, piena di animali In ogni bancale ci deve essere almeno un tipo di pianta per ognuna delle 4 famiglie: foglie (insalata, spinaci...), frutti (pomodoro, peperone...), radici (carote, patate...), fiori (cavolfiore, carciofo...).

4 Dal lavoro delle classi 4 A B Lavoriamo nell'orto Il 1 aprile siamo stati per la prima volta nel nostro orto. Alle classi quarte è stato assegnato un bancale così organizzato: lungo il margine abbiamo piantato le cipolle (radici); leggermente più in alto abbiamo seminato lattughe e spinaci (foglie); al centro abbiamo piantato una striscia di fagiolini (leguminose azotofissatrici) al centro della striscia abbiamo posizionato tre piante di pomodori (frutti) in mezzo alle quali abbiamo messo il basilico. Guardate come sono cresciute le nostre piantine

5 2 Cosa è l'agricoltura naturale? Partendo dall'osservazione di ciò che avviene spontaneamente in natura, Masanobu Fukuoka ha estrapolato quattro principi da applicare nella cura della terra e che pongono l'agricoltura in armonia con la natura senza utilizzare tecnologie né combustibili fossili e senza produrre inquinamento. 1. Nessuna lavorazione del suolo poiché la terra si lavora da sola attraverso la penetrazione delle radici, l'attività di microrganismi, lombrichi, insetti e piccoli animali. 2. Nessun concime chimico ne composto preparato poiché il suolo lasciato a se stesso conserva ed aumenta la propria fertilità 3. Nessun diserbo poiché le erbacce non vanno eliminate ma controllate attraverso consociazioni vegetali, pacciamatura e asportazione manuale, 4. Niente chimica. Nessuna dipendenza da prodotti chimici poiché la natura, se lasciata fare, è in equilibrio perfetto.

6 3 Mantenimento dell'orto Prima del mantenimento bisogna fare osservazione per capire quali sono i lavori più urgenti da fare. diserbare (alcune erbe selvatiche sono molto forti: se si lasciano nell'orto prendono il sopravvento, perciò vanno tolte) diradare annaffiare concimare (con leguminose e compost. I legumi producono azoto) continuare a pacciamare raccogliere Contro i pidocchi si prepara il macerato di ortica tagliuzzare l'ortica tenerla in acqua a macerare per 3 giorni spruzzare il liquido sulle piante: ha un effetto urticante e i pidocchi vanno via se tenuto a macerare 10 giorni diventa un concime naturale perché l'ortica contiene molto azoto

7 4 la nostra attrezzatura Durante il lavoro usiamo vari attrezzi: RASTRELLO ZAPPA ZAPPETTA PALETTA FALCETTO VANGA ANNAFFIATOIO CARIOLA CESOIE

8 eccoci all'opera... COMPOSTIERA Il compost È un concime naturale che si produce dai residui vegetali che nel tempo si trasformano grazie all'azione dei microrganismi sminuzzatori. È fatto con gli scarti vegetali: le banane, il mais, i pomodori, l'insalata e le altre verdure. Queste cose si mettono nella compostiera, poi con un bastone si devono fare dei buchi. I microorganismi sminuzzatori sminuzzano in tanti piccoli pezzettini vegetali dopo i microorganismi trasformatori trasformano questi piccoli pezzettini in compost in molto tempo. Al compost serve l'aria e il calore: l'aria la prende dai buchi fatti con il bastone e il calore lo fanno i microorganismi. Ogni tanto bisogna mettere un po' di paglia per fare meglio il compost.

9 5 Masanobu Fukuoka dai lavori dei bambini... Giulia e Francesca ci hanno raccontato la storia di un signore giapponese che si chiamava Masanobu Fukuoka. Questo signore era un biologo scienziato che studiava la natura e quanto fosse importante che si sviluppasse da sola, senza l'intervento dell'uomo. Un giorno si ammalò e quando guarì decise di lasciare il lavoro e la città per trasferirsi in campagna, nella fattoria dei suoi genitori......un giorno, durante una passeggiata nel bosco, si fermò ai piedi di un albero e si addormentò. Fece un sogno bellissimo, che non raccontò mai, ma volle raccontare ciò che aveva intuito a tutto il mondo: l'uomo non insegna alla natura, ma è la natura che insegna all'uomo. Perciò bisogna lasciare che la natura faccia da sola. Poi smise di fare lo scienziato e diventò agricoltore e inventò un sistema di agricoltura dove la natura fa da sola......mentre i suoi vicini contadini lavoravano la terra, lui lasciò fare alla natura e alla terra. Tutti lo prendevano in giro perché coltivava senza far niente, stando a guardare, ma dopo 10 anni la sua fattoria diventò la più bella.

10 6 I prodotti dell'orto salvia cavolo insalata lattuga fragole zucchine carciofi spinaci pomodori

11 7 L'orto nel tempo

12 2014

13 8 Basi dell'agricoltura sinergica Mentre la terra fa crescere le piante, le piante creano suolo fertile attraverso i residui organici che lasciano e la loro attività chimica, insieme a microrganismi, batteri, funghi e lombrichi rigenerano il suolo. Il suolo migliora e poi mantiene la sua fertilità se: un certo numero di piante vengono piantate densamente se si usa la pacciamatura per "imitare" lo strato di foglie e compost che si forma spontaneamente in natura. Non c'è alcun bisogno neanche di compost, fertilizzanti. organici, polvere di roccia, preparati bio-dinamici etc. poiché il suolo, se trattato correttamente, si comporterà come il suolo naturale "selvaggio" (incolto). Preparazione del terreno Se si vuole e utilizzare la fertilità spontanea della terra è necessario non compattarla. Preparazione delle superfici coltivabili sotto forma di bancali (aiuole). Effettuazione di una sola preparazione iniziale del terreno e assenza di aratura o di qualsiasi altro tipo di disturbo del suolo. Non uso di fertilizzanti. I bancali possono essere fatti con gli aratri ma la lavorazione e la rifinitura a mano sono indispensabili. I bancali possono essere realizzati in forme e dimensioni diverse; l'importante è poter arrivare al centro senza rischiare di calpestare il terreno del bancale. Irrigazione del terreno con il sistema a goccia Consente il risparmio di acqua ed evita di bagnare la parte aerea delle piante coltivate. L'impianto necessita di tubi da 12 a 16 mm di diametro fissati al suolo con forcine di filo di ferro. I fori devono essere ogni cm fatti con un chiodo caldo o installando un diffusore (problema calcare).

14 Pacciamatura Protegge il suolo dal compattamente determinato dalla pioggia e dal vento. Evita la perdita di umidità permettendo di risparmiare sull'irrigazione. Permette ai lombrichi e ad altri microrganismi di essere attivi nello strato superficiale del terreno. Deve essere biodegradabile poiché degradandosi si trasforma in compost. La cellulosa della paglia è eccellente perché permette lo sviluppo di miceli (funghi) e di batteri benefici per la coltivazione degli ortaggi. Limita la crescita delle piante spontanee (infestanti). Semina e trapianti Programmare semine e trapianti per assicurare una copertura costante dei bancali tutto l'anno con piante per l'alimentazione, aromatiche, ornamentali e officinali. La diversità vegetale nello stesso bancale garantisce che non si corra il pericolo di infezioni come in una monocoltura. Trapianto/semina secondo consociazioni favorevoli. Piantare nei bordi e soprattutto alle estremità piante aromatiche e fiori (tagete, nasturzio, calendula...) poiché hanno un effetto equilibrante sugli insetti, allontano i parassiti degli ortaggi e svolgono una funzione antibatterica. Alternare nel tempo piante che non lasciano radici (perché si raccolgono) con altre che lasciano dopo la raccolta una biomassa sotterranea. L'accortezza di non sradicare le piante al momento della raccolta, neanche quelle spontanee (tranne ovviamente nel caso di infestanti che si riproducono dalle proprie radici come la gramigna) ma di lasciare invece che le radici si decompongano naturalmente nel suolo è alla base dell'agricoltura sinergica.

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