Relazioni sindacali e contratto di istituto
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- Gemma Giuseppe
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1 Relazioni sindacali e contratto di istituto Relazioni sindacali a livello di istituzione scolastica C.C.N.L Art. 6 Informazione Informazione preventiva preventiva Il capo di istituto fornisce ai soggetti sindacali un'informazione preventiva, consegnando l'eventuale documentazione, sulle seguenti materie: a) proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici della scuola; b) criteri per la fruizione dei permessi di aggiornamento; c) utilizzazione dei servizi sociali; 2 1
2 Relazioni sindacali a livello di istituzione scolastica C.C.N.L Art. 6 Materie Materie di di Sono materia di d)modalità di utilizzazione del personale in rapporto al POF e) criteri riguardanti le assegnazioni alle sezioni staccate e ai plessi; ricadute sull'organizzazione del lavoro e del servizio derivanti dall'intensificazione delle prestazioni legate alla definizione dell unità didattica; ritorni pomeridiani. 3 Relazioni sindacali a livello di istituzione scolastica C.C.N.L Art. 6 Materie Materie di di f) Criteri e modalità di applicazione dei diritti sindacali, nonché i contingenti di personale previsti dall articolo 2 dell'allegato accordo sull'attuazione della legge 146/1990 modificato dalla 83/2000; g) attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro; 4 2
3 Relazioni sindacali a livello di istituzione scolastica C.C.N.L Art. 6 Materie Materie di di h) criteri generali per la ripartizione delle risorse del fondo di istituto e per l attribuzione dei compensi accessori, ai sensi dell art 45, comma 1, del d.lgs. 165/2001 al personale docente, educativo ed ATA 5 Relazioni sindacali a livello di istituzione scolastica C.C.N.L Art. 6 Materie Materie di di i) criteri e modalità relative alla organizzazione del lavoro e all articolazione dell orario del personale docente, educativo ed ATA, nonché i criteri per l individuazione del personale docente, educativo ed ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo di istituto 6 3
4 Relazioni sindacali a livello di istituzione scolastica C.C.N.L Art. 6 Il Dirigente scolastico, nelle materie di cui sopra deve formalizzare la propria proposta contrattuale entro termini congrui con l inizio dell anno scolastico e, in ogni caso, entro i successivi 10 giorni lavorativi decorrenti dall inizio delle trattative 7 Relazioni sindacali a livello di istituzione scolastica C.C.N.L Art. 6 La di istituto si svolge con cadenza annuale. Le parti possono prorogare, anche tacitamente, l accordo già sottoscritto. 8 4
5 Relazioni sindacali a livello di istituzione scolastica C.C.N.L Art. 6 Informazione Informazione successiva successiva Sulle seguenti materie l'informazione è successiva: a) nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto; 9 Relazioni sindacali a livello di istituzione scolastica C.C.N.L Art. 6 Informazione Informazione successiva successiva b) criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola istituzione scolastica o dall'amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni. 10 5
6 Relazioni sindacali a livello di istituzione scolastica C.C.N.L Art. 6 Informazione Informazione successiva successiva Verifica dell attuazione della collettiva integrativa di istituto sull utilizzo delle risorse 11 informazione preventiva Proposte di formazione delle classi e determinazione degli organici della scuola Qui si parla delle classi in organico di diritto che si forma a marzo-aprile. Alla RSU si deve fornire l informazione sulla formazione delle classi in relazione alle esigenze degli organici in quanto da esse deriva il numero dei docenti in servizio presso l istituzione scolastica 12 6
7 informazione preventiva Proposte di formazione delle classi e determinazione degli organici della scuola L informazione può essere utile per consentire ai potenziali docenti in sovrannumero di valutare in tempo le varie opzioni connesse a questa condizione (trasferimento, mobilità d ufficio, etc,.) 13 informazione preventiva Criteri per la fruizione dei permessi per l aggiornamento Art. 62 CCNL comma 4 Il personale docente e ATA può partecipare previa autorizzazione del Dirigente scolastico in relazione alle esigenze organizzative dell istituto, ad iniziative di aggiornamento. I criteri stabiliti per la partecipazione alle iniziative di aggiornamento sono oggetto di informazione preventiva. 14 7
8 informazione preventiva Criteri per la fruizione dei permessi per l aggiornamento Il Dirigente scolastico fornisce i criteri (che stabilisce lui-si tratta di informazione preventiva e non di concertazione o ) 15 Criteri per la fruizione dei permessi per l aggiornamento I criteri oggetto di negoziazione possono essere: Criteri di pertinenza rispetto alla classe di concorso e alle competenze Criteri relativi al corretto funzionamento del servizio scolastico Criteri di disponibilità alla partecipazione Criteri di disponibilità ad assicurare una ricaduta positiva all interno dell istituto rispetto agli argomenti oggetto di aggiornamento 16 8
9 informazione preventiva Utilizzazioni dei servizi sociali Per utilizzare i servizi sociali è necessario, prima di tutto, averli. Accesso del personale alla mensa a prezzo convenzionato L art. 42 del CCNL individua il personale avente diritto alla mensa gratuita il personale docente in servizio in ciascuna classe o sezione durante la refezione nel caso di due insegnanti presenti ha diritto quello in servizio nel pomeriggio 17 modalità di utilizzazione del personale in rapporto al piano dell Offerta formativa la non riguarda il POF già approvato dal Collegio docenti e dal Consiglio di Istituto ma le modalità di utilizzo del personale in funzione del POF; Il Piano annuale delle attività e chiusure pre-festive, orario individuale di servizio, impegni riferiti all uso delle palestre e alla sostituzione dei colleghi assenti,piano di lavoro Le informazioni su funzioni aggiuntive 18 9
10 modalità di utilizzazione del personale in rapporto al piano dell Offerta formativa Le modalità di utilizzo di assistenti amministrativi, tecnici e ausiliari nei progetti e nelle attività del POF Le modalità di utilizzo dei docenti in rapporto all articolazione dell orario e alle attività aggiuntive di insegnamento e attività aggiuntive funzionali all insegnamento, nonché alle attività aggiuntive di pratica sportiva (gruppo sportivo. 19 modalità di utilizzazione del personale in rapporto al piano dell Offerta formativa Modalità di utilizzo dei docenti in ordine (vedi Contratto di Istituto): al normale orario curricolare; alle iniziative didattiche ed educative integrative; all area di approfondimento degli istituti professionali; ai progetti FSE o IFTS inseriti nel POF; ai corsi EDA, ai corsi MonForTic etc
11 modalità di utilizzazione del personale in rapporto al piano dell Offerta formativa Può significare inoltre: definire, nel caso di introduzione di materie aggiuntive come previsto dal Regolamento dell autonomia, i criteri di scelta dei docenti che hanno le competenze per sviluppare i contenuti deliberati dal POF; definire le modalità di assegnazione degli incarichi (lettere, decreti dirigenziali); 21 etc.. criteri per l assegnaz. del personale docente alle sezioni, ai plessi e sezioni staccate Per il personale docente i criteri possono essere: continuità, attuazione di progetti di scuola, anzianità, criteri per la rotazione nei plessi scomodi e per la definizione del numero massimo di plessi assegnabili ad uno stesso docente, Per il personale ATA maggiore anzianità di servizio, mantenimento della continuità nella sede occupata l a.s. precedente, disponibilità del personale a svolgere funzioni aggiuntive da attivarsi nelle diverse sedi
12 ricadute sull organizz. del lavoro per effetto dell unità didattica o rientri pom. Se il Collegio docenti ha deliberato una diversa articolazione dell unità oraria di lezione non coincidente con l unità oraria di 60 minuti, le RSU devono contrattare le ricadute sull organizzazione del lavoro e del servizio della diversa definizione dell unità didattica, 23 ricadute sull organizz. del lavoro per effetto dell unità didattica o rientri pom. Ad esempio il modo in cui i docenti verranno impiegati nelle frazioni orarie non prestate, nel caso di riduzione dell ora di lezione, ma potrebbero esserci ricadute anche per quel che riguarda l organizzazione del lavoro degli ATA. In sostanza, si tratta di garantire che, qualunque sia il regime orario o giornaliero (ritorni pomeridiani) delle lezioni adottato autonomamente dall istituto, i lavoratori non lavorino di più (o di meno) e in maniera diversa rispetto a quanto stabilito dai contratti nazionali. Ritorni pomeridiani; Si tratta di stabilire il numero e l articolazione dei rientri pomeridiani del personale in funzione delle esigenze del POF
13 criteri e modalità di applicaz. dei diritti sindacali contingente personale l. 146/2001 Scioperi Si tratta di individuare la consistenza del personale da includere, in caso di sciopero, nei contingenti in servizio presso la scuola, tenuti alle prestazioni indispensabili ed esonerati dallo sciopero stesso per garantire la continuità delle prestazioni. 25 d) Modalità e criteri di applicazione dei diritti sindacali I diritti sindacali non si contrattano e non sono in discussione.compete al DS assicurarne l applicazione. Con il contratto di scuola è opportuno e necessario regolamentarne l esercizio e le modalità applicative
14 d) Modalità e criteri di applicazione dei diritti sindacali I diritti sindacali sono individuati da: dal CCNL artt. 3,4,5,6,7,8; Dal CCNQ 7 agosto 1998; Le libertà sindacali sono disciplinate dagli artt. 54 e 55 del D.L.vo n. 29 del 1993, e successive modificazioni, dalla legge 20 maggio 1970, n. 300 (Statuto dei lavoratori) 27 d) Modalità e criteri di applicazione dei diritti sindacali Ad esempio l albo sindacale, l utilizzo di locali e di armadi per l attività sindacale, la raccolta di materiale e la possibilità di riunione, le modalità di effettuazioni di assemblee in orario di lavoro e non, 28 14
15 d) Modalità e criteri di applicazione dei diritti sindacali le modalità di effettuazione dell informazione preventiva e successiva e le modalità degli incontri a questo scopo tra DS e RSU, le modalità di comunicazione e trasmissione al personale di informazioni, circolari, ecc, 29 attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro La RSU deve designare al suo interno il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). È intervenuta la legge 123/2007 che delega il Governa ad emanare uno o più decreti legislativi: interessa anche l elezione dell RLS Si possono stabilire le iniziative da promuovere per l informazione dei lavoratori sui rischi e sulle misure di prevenzione da adottare
16 criteri generali per la ripartiz. delle risorse del FI e per l attribuz. dei compensi access. art.45/165 I criteri generali per la ripartizione del Fondo dell istituzione scolastica, da definire nella d istituto sono, appunto, criteri generali e non misure o quantità. Dove la deve stabilire le misure e le quantità, è detto nel CCNL. Non è, per esempio, un criterio generale di ripartizione, bensì una misura di ripartizione che spetta al Consiglio di istituto, stabilire, in sede di d istituto, una quota percentuale di Fondo per i docenti e una per gli ATA. 31 criteri generali per la ripartiz. delle risorse del FI e per l attribuz. dei compensi access. art.45/165 La deve definire le linee guida della ripartizione delle risorse, tenendo conto della consistenza del personale, dei diversi ordini e gradi di scuola (materna, elementare, media, diversi istituti e/o indirizzi, e della tipologia di attività (EDA, scuola ospedaliera, carceraria, corsi serali, convitti), deliberate dai competenti organi collegiali. Le risorse del fondo delle istituzione scolastica vengono suddivise tra le diverse figure professionali presenti nella scuola sulla base delle esigenze organizzative e didattiche che derivano dalle attività curricolari ed extracurricolari previste dal POF e dalle schede del Programma annuale, 32 16
17 criteri generali per la ripartiz. delle risorse del FI e per l attribuz. dei compensi access. art.45/165 I criteri di ripartizione possono essere: stabilire che all intermo dei progetti e delle attività formative siano sempre considerati gli apporti di docenti e ATA per le loro specifiche competenze di docenza e di supporto all attività didattica; chiedere agli organi competenti di tener conto della consistenza delle aree (docenti e ATA), dei vari ordini e gradi di scuola eventualmente presenti nell unità scolastica, e delle diverse tipologie di attività (EDA, scuola ospedaliera, carceraria, corsi serali, convitti, etc.) come recita l art. 86 del CCNL 2003,in modo da indicare una linea di comportamento agli organi cui compete la progettazione del POF e la redazione delle schede del Programma; evitare di retribuire sempre e solo alcune attività e non altre, alcune figure e non altre; evitare la distribuzione a pioggia ma retribuire le attività che migliorano o allargano l offerta formativa agli alunni e alla 33 comunità in cui la scuola è inserita. criteri generali per la ripartiz. delle risorse del FI e per l attribuz. dei compensi access. art.45/165 Criteri di attribuzione dei compensi accessori. Nella d istituto si può ribadire che i compensi accessori possono essere attribuiti al personale con certe tipologie del contratto: ai docenti e ATA con contratto a tempo indeterminato; ai docenti e ATA con contratto a tempo parziale purché si tratti di attività aggiuntive non continuative (art. 36 c.8 e art. 57 c.8 del CCNL 2003) ai docenti di religione; ai supplenti annuali; ai supplenti temporanei se svolgono attività non rinviabile al ritorno in servizio del titolare
18 criteri generali per la ripartiz. delle risorse del FI e per l attribuz. dei compensi access. art.45/165 Sono esclusi: il dirigente scolastico che un contratto onnicomprensivo; chi non ha un rapporto di lavoro dipendente con la scuola (Lsu, Lpu, ditte di appalto delle pulizie). I criteri possono far riferimento alla tipologia di attività alle quali può essere attribuito il compenso da Fondo di istituto, specificando che attività aggiuntiva è un attività: svolta oltre l orario obbligatorio, oppure oltre i normali impegni, anche se nell orario obbligatorio; 35 criteri generali per la ripartiz. delle risorse del FI e per l attribuz. dei compensi access. art.45/165 inserita nel piano delle attività e/o nel POF, deliberati dal Collegio docenti, o nel Programma deliberato dal Consiglio di Istituto, o nel piano adottato dal dirigente scolastico se si tratta di personale amministrativo, tecnico e/o ausiliario; assegnata dal dirigente scolastico con lettera di incarico
19 criteri generali per la ripartiz. delle risorse del FI e per l attribuz. dei compensi access.art.45/165 Ai docenti viene attribuito il Fondo d istituto per: attività funzionali all insegnamento, quali la progettazione e la produzione di materiali utili alla didattica con particolare riferimento ai prodotti informatici, e quelle eccedenti le 40 ore annue dell art. 42 comma 3 lettera a) del CCNL 95 (ancora in vigore); attività aggiuntive di insegnamento (IDEI) attività di collaborazione con il dirigente scolastico (anche per personale ATA); Al personale ATA viene attribuito il Fondo d istituto per: straordinario maggiori carichi nell orario di lavoro ordinario, 37 connessi all organizzazione del lavoro. criteri generali per la ripartiz. delle risorse del FI e per l attribuz. dei compensi access. art.45/165 L art. 45 della 165/2001 al comma i dice che il trattamento economico fondamentale ed accessorio è definito dai contratti collettivi Al comma 5 dice che i dirigenti sono responsabili dell attribuzione dei trattamenti economici accessori 38 19
20 la RSU definisce la misura dei compensi quando si tratta di Art. 30-Funzioni strumentali al piano dell offerta formativa Art. 31-Attivitò di collaborazione con il Dirigente scolastico Art. 86-Indennità e compensi a carico del FI c. a) flessibilità compenso forfetario: prestazioni connesse alla turnazione ed a particolari forme di flessibilità dell orario, particolare scansione oraria, ampliamento attività didattica 39 criteri e modalità relativi alla organizzazione del lavoro e all articolazione dell orario del personale docente,educativo ed ATA. Definire i criteri e le modalità di utilizzo dei docenti in rapporto al normale orario curricolare (vedi Contratto di Istituto) 40 20
21 criteri per individuare il personale docente ed ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il FI Per l individuazione del personale si può far riferimento a: Disponibilità. Non e possibile né conveniente affidare un incarico aggiuntivo a una persona non disponibile per quell incarico; Competenze e professionalità certificata dal curriculum professionale e/o già verificate sul campo in esperienze precedenti Affidabilità. Per i principi di efficacia ed efficienza di tutte le attività del servizio scolastico, oltre al criterio della competenza, si assume anche il criterio della affidabilità dimostrata nello svolgimento delle precedenti attività aggiuntive; Valorizzazione e possibilità di accesso al Fondo per tutto il personale, favorendo il più possibile la crescita professionale di ciascuno. 41 Informazione successiva Nominativi di personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto L informazione riguarda i nominativi e non gli emolumenti corrisposti ed erogati ai soggetti. Tale regolamentazione coniuga trasparenza e privacy. Questo punto dell informazione successiva è però oggetto di forte contestazione per via di un passaggio introdotto nella decentrata regionale di comparto 42 21
22 CCDR Marche Comparto scuola Art. 14 Patrocinio e patronato Comma 6. Allo scopo di consentire alle OO.SS. l effettivo esercizio dei diritti di informazione successiva, previsti dall art. 6 comma 2 lettere j) k) l) del C.C.N.L. 24 luglio 2003 il Dirigente scolastico è tenuto alla consegna alle RSU e alle OO. SS. aventi titolo, dei prospetti riepilogativi dell utilizzo del fondo dell istituzione scolastica, con l indicazione dei nominativi, attività, impegni orari e relativi compensi. 43 Informazione successiva Nominativi di personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto Ci sono state sentenze di giudici in senso favorevole e in senso contrario Pronunciamento del Garante della privacy 44 22
23 Informazione successiva criteri di individuazione di modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da leggi, accordi, convenzioni, La RSU deve essere informata su come è stato scelto e utilizzato il personale impiegato nelle attività diverse da quelle retribuite con il fondo d istituto, ma che hanno comunque comportato una retribuzione risultante da finanziamenti pubblici o privati. 45 Informazione successiva verifica dell attuazione della collettiva integrativa di istituto sull utilizzo delle risorse Le RSU prendono a pretesto anche questo punto per sostenere che deve essere consegnato loro il prospetto nominativo del compenso accessorio assegnato a ciascun dipendente Noi riteniamo che la verifica vada fatta sull utilizzo dei badget delle varie voci di FI inserite nel contratto di istituto
24 Esempio di Contratto 47 Esempio di Contratto 48 24
25 Il contratto di istituto Il dirigente scolastico deve formalizzare la proposta. La RSU non viene convocata dal DS; le riunioni sono concordate e il DS avvisa le altre OO.SS. della data di riunione. Se non si stipula un contratto il dirigente scolastico decide discrezionalmente come utilizzare il personale o come utilizzare il fondo di istituto Quindi è anche interesse della RSU stipularlo 49 Compensi accessori da FdI I compensi accessori per attività aggiuntive di insegnamento (IDEI), per attività non di insegnamento previste nei progetti e per attività di organizzazione della didattica (commissioni) si devono indicare nelle schede POF1 dei progetti e delle attività e nella Scheda POF 2 Sintesi di progetto attività 50 25
26 Compensi accessori da FdI La scheda POF 1 è un documento del POF ed elaborato di docenti che valutano, nella loro competenza, anche le ore necessarie per svolgere le attività didattiche e, assieme al personale ATA interessato, le ore necessarie per svolgere le attività di supporto alla didattica 51 Compensi accessori da FdI La scheda POF 2 viene redatta dagli uffici amministrativi sulla base della progettazione dei docenti A questo punto risulta difficile capire la pretesa di molte RSU, di determinare in sede di di istituto i compensi del fondo di istituto per ciascun dipendente 52 26
27 Compensi accessori da FdI Considerato che il Fondo di istituto deriva da progetti e attività risulta difficile comprendere anche come la di istituto possa stabilire una percentuale di ripartizione tra docenti e ATA. Quindi anche solo giungere a stabilire una percentuale precisa (60 e 40?) significa determinare in maniera impropria il POF e invadere le competenze di altri OO.CC
28 finanziamenti Compensi accessori costi 55 28
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