L economia digitale in Italia. Gli scenari dopo i Piani del Governo

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1 Roundtable I Com L economia digitale in Italia. Gli scenari dopo i Piani del Governo Silvia COMPAGNUCCI Direttore Area Comunicazioni I Com 25 febbraio 2015 Sede I Com, Piazza dei Santi Apostoli, 66 Roma 1

2 Agenda Il mercato nel contesto europeo Il mercato digitale in Italia Lo sviluppo delle reti e delle infrastrutture di TLC in Italia La domanda di connettività Gli scenari futuri 2

3 Il mercato digitale in Europa (valori in mld di euro) EUROPA Dispositivi e sistemi ,90% 1,90% Software e soluzioni ICT ,20% 5,20% Servizi ICT ,00% 3,50% econtent e digital advertising ,40% 7,60% Totale mercato digitale europeo ,60% 0,90% Fonte: Assinform/Netconsulting 3

4 Il mercato digitale in Italia (valori in mld di euro) Fonte: Assinform/Netconsulting ITALIA Contenuti e Pubblicità Digitali ,20% 5,60% Servizi di Rete TLC ,50% 10,20% Servizi ICT ,40% 2,70% Software e soluzioni ICT ,40% 2,70% Dispositivi e sistemi ,00% 2,30% Totale Mercato Digitale ,80% 4,40% Il mercato dei software e delle soluzioni ICT e dei contenuti e pubblicità digitali hanno registrato un incremento pari, rispettivamente, al 2,7% e 5,6% Il segmento dei dispositivi e sistemi, dei servizi ICT e dei servizi di rete TLC rilevano, al contrario, una contrazione del 2,3%, 2,7% e 10,2% (complice un contesto economico incerto, la messa in atto di strategie concorrenziali aggressive ed una regolamentazione che ha parzialmente eroso i ricavi degli operatori) Il mercato dei dispositivi e sistemi subisce il calo delle vendite nei segmenti enterprise & specialized system e home & office device (in particolare i PC) conseguenza della predilezione degli utenti per i device mobili, della riduzione degli investimenti delle aziende e della P.A., e del rallentamento registrato dal segmento dei personal & mobile device, conseguenza dell andamento negativo di notebook e cellulari Il segmento personal & mobile device nel 2013 ha subito un calo dello 0,9%. La straordinaria diffusione di smartphone e tablet non è riuscita, infatti, ad arginare la forte contrazione di PC notebook e telefoni cellulari tradizionali. I tablet - e gli accessori ad essi connessi - dimostrano invece di possedere le maggiori potenzialità registrando una crescita del 65,7% rispetto al 2012

5 Lo stato delle infrastrutture di TLC in Italia Il Piano Strategico per la banda ultralarga posto in consultazione pubblica a dicembre ha fissato per il 2020 obiettivi ambiziosi: copertura fino all 85% della popolazione con una connettività ad almeno 100 Mbps; per il restante 15% della popolazione, una connettività ad almeno 30 Mbps in download La copertura banda larga base in Italia ha raggiunto il 99% con una penetrazione del 23% La copertura banda larga superiore a 30 Mbps (sulle abitazioni) è ferma al 21% (62% a livello UE) con una penetrazione (sulla popolazione) inferiore all 1% (6% a livello UE) Per quanto riguarda i servizi a banda ultralarga (FTTB/FTTH), Milano è l unico caso di copertura estensiva. Nell ultimo anno si è tuttavia registrato un rapido incremento della copertura dei servizi a 30 Mbps, disponibili a metà 2014 in circa 70 città La copertura dei servizi mobili di quarta generazione (LTE), è arrivata a coprire, a metà 2014, oltre il 50% della popolazione e oltre 900 comuni Dall analisi dei piani degli operatori di telecomunicazioni emerge come nel 2016, il livello di copertura delle reti NGA sarà attorno al 60%, mentre per le reti LTE potrebbe raggiungere il 90% Dalla relazione Telecom emerge il superamento dei target annuali del piano , con oltre l 80% della popolazione raggiunta dal 4G e circa il 30% di copertura del territorio nazionale con l infrastruttura di rete in fibra ottica 5

6 Le caratteristiche della domanda di connettività in Italia 1/2 I comportamenti degli individui e delle imprese condizionano fortemente gli investimenti nello sviluppo delle reti a banda larga ed ultra-larga incidendo, in ultima analisi, sulla competitività dell intero sistema Paese Il 68% delle famiglie italiane è connesso tramite reti fisse e/o mobili (Digital Agenda Scoreboard 2014). Di queste, il 29,5% ha solo una connessione da casa, il 42,6% delle famiglie dispone anche (almeno) di una connessione in mobilità, il 27,8% ha solo di una connessione mobile (Eurobarometer) Banda ultra-larga su rete fissa: l Italia si colloca, insieme a Cipro e alla Grecia, tra gli Stati Membri dell UE dove la percentuale di individui che ha sottoscritto un abbonamento (velocità media di trasmissione dei dati in download 30 Mbps) è inferiore all 1% (a fronte di una media europea del 21,2%) Banda larga in mobilità: in Italia la diffusione della banda larga mobile è superiore alla media dell Unione Europea e più elevata rispetto a quella rilevata in Paesi quali Francia e Germania, con un tasso di penetrazione del broadband mobile che ha superato nel 2014 il 66%, grazie anche al livello molto alto di copertura delle popolazione con tecnologia di trasmissione mobile 3G 6

7 Le caratteristiche della domanda di connettività in Italia 2/2 I dati Eurostat mostrano come nel 2014 ancora il 32% degli individui non abbiano mai utilizzato internet a fronte di una media UE del 18%. Oltre al ritardo nell utilizzo di Internet si aggiunge anche il divario negli skills digitali. In Italia, il 61% degli individui nella fascia anni possiede un livello di skills ICT basso (21%) o nullo (40%), contro il 46% della Spagna, il 42% del Regno Unito, il 40% della Germania e il 37% della Francia, fino ad arrivare a valori inferiori al 30% per Finlandia, Svezia, Olanda, Danimarca e Lussemburgo (Digital Agenda Scoreboard 2014) Le indagini mostrano che le maggiori cause del mancato utilizzo di internet sono l assenza di competenza informatica (45%) ed una mancanza di interesse verso i servizi fruibili (63,1%) (Fonte: AGCOM) Il costo di installazione è un elemento importante per gli utenti italiani. Il livello massimo di dati che può essere scaricato è rilevante, invece, solo per il 20% degli utenti italiani, mentre la velocità massima della connessione solo per il 30%. Solo il 20% degli utenti Internet è poi consapevole della velocità massima della propria connessione a fronte di una media UE del 34% (Eurobarometer) 7

8 La diffusione delle smart tv e dei contenuti online A livello globale nel 2013 sono state venduti 76 mln di unità pari al 33% di tutti gli apparecchi televisivi (stima Business Insider) Il 75% dei consumatori globali fruisce regolarmente di contenuti in streaming In Italia nel 2013 le smart TV con milioni di euro hanno rappresentato la componente con la maggiore incidenza nel segmento dei device home & office (48,5%) ed anche l unica a registrare progressi (+13,2%) (Assinform/Netconsulting) Nel 2011 il tasso di penetrazione delle smart-tv in Italia era pari al 6% delle famiglie mentre nel 2013 ha raggiunto una percentuale del 18%, superiore al livello di penetrazione raggiunta in Francia, nel Regno Unito e negli Stati Uniti Permane un gap con il resto d Europa per quanto riguarda i canali di fruizione: l 85% degli spettatori utilizza la tv tradizionale per la ricerca dei programmi, solo l 8% le smart tv Nonostante i limiti infrastrutturali e culturali, si prevede una crescita dell on demand italiano del 65% per arrivare a 50 mln nel 2018

9 Lo sviluppo dell e commerce in Italia 1/2 Il 34,1% degli individui di almeno 14 anni che hanno navigato su Internet nei 12 mesi precedenti l intervista ha effettuato transazioni commerciali, ordinato e/o comprato merci e/o servizi per uso privato Gli uomini (36,6%) sono più propensi ad effettuarne rispetto alle donne (31,3%), e lo sono anche le persone tra i 25 e i 44 anni (circa il 40%) e quelle residenti nelle regioni del Nord Italia (39,7%) Dal 26,4% del 2010 si è passati al 34,1% del 2014 con una crescita del 2,6% nell ultimo anno Una porzione importante di utenti diffida ancora delle transazioni commerciali online: il 54,3% degli utenti ha dichiarato di non aver mai effettuato l acquisto di beni o servizi attraverso Internet Fonte: Istat,

10 La diffusione dell e commerce in Italia 2/2 pernottamenti per vacanza abiti e articoli sportivi viaggi e soggiorni libri (inclusi ebook) articoli per la casa biglietti per spettacoli attrezzature elettroniche film e musica servizi di TLC software per computer e/o hardware per computer videogiochi e/o loro prodotti alimentari 7,5 6,4 8,5 9,9 13,5 12, ,5 25,4 27,6 33,4 35,3 37, ,9 12,3 Uomini 13, ,3 4,7 2,3 3,9 Donne 31,6 24,6 15,1 10,1 32,2 39,4 Fonte: Istat,

11 Lo sviluppo dell e Government (2014) Fonte: Eurostat Lo sviluppo dell E-Government in Italia è ancora agli albori A fronte di una media europea del 47% in Italia solo il 23% degli individui nel 2014 ha usato internet come strumento di interazione con le Autorità pubbliche La differenza con la Danimarca capolista è di oltre 60 punti percentuali 11

12 L utilizzo dei social network nei Paesi UE (2014) Fonte: Eurostat Permane il ritardo dell Italia anche nell utilizzo dei social network A fronte di una media europea del 46% in Italia nel 2014 soltanto il 36% degli individui di età compresa tra 16 e 74 anni ha usato i social network 12

13 Le prospettive di sviluppo della domanda video streaming applicativi web-based Tv via internet Mondo consumer cloud computing servizi M2M social media formazione a distanza Mondo Mondo business business smart grid conference call telelavoro e-government 13

14 Tra presente e futuro IL MERCATO DIGITALE IN ITALIA ED IN EUROPA Quali saranno i segmenti con le maggiori potenzialità di sviluppo che offriranno, dunque, alle imprese le più interessanti opportunità di business? Quale sarà effettivamente il contributo offerto allo sviluppo dell economia digitale da parte delle smart-tv e, più in generale, dall industria dei contenuti? Quali saranno le potenzialità e gli ambiti di sviluppo dell e-commerce? In un contesto di convergenza dei diversi segmenti dell economia digitale, quale rilevanza assume la questione del level playing field regolatorio e come è possibile assicurarla? GLI INVESTIMENTI NELLE RETI Anche senza contestare la scelta di valorizzare la fibra, individuata come soluzione di first best in considerazione degli sviluppi futuri del settore, i tempi ed i costi di sviluppo necessari per implementare le reti in fibra, unitamente ad una domanda ancora molto immatura ed alla necessità di assicurare che le scelte tecnologiche traggano origine dalle esigenze del mercato, non potrebbero forse suggerire ulteriori approfondimenti circa le applicazioni tecnologiche in grado di valorizzare la performance delle reti ad oggi disponibili? Quali sono gli interventi normativo-regolamentari prioritari che potranno agevolare il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Strategia? Quali i rischi che i modelli di intervento previsti dal piano ed attualmente al vaglio della Commissione europea si scontrino con la disciplina europea sugli aiuti di Stato? Quali previsioni è possibile formulare circa la struttura di mercato tecnicamente ed economicamente efficiente nei diversi Cluster individuati dal Governo? E ipotizzabile una valorizzazione degli stranded asset sulla base del piano di investimenti in fibra e potrebbe essere economicamente e regolatoriamente sostenibile? 14

15 Tra presente e futuro IL RUOLO DELLA DOMANDA Quali sono ad oggi le prospettive di sviluppo della domanda di servizi a banda larga ed ultralarga? Quanto saranno in grado di incidere in questo processo di maturazione della domanda le forme di incentivazione previste dai Piani del Governo? Quale è/sono la/le killer application in grado di guidare lo sviluppo delle reti? Conterà maggiormente la domanda pubblica (es. e-government) o privata (es. contenuti audiovisivi)? 15

16 Grazie!! 16