Percezione. 1. Meccanismi cerebrali della percezione visiva. 2. Percezione visiva degli oggetti. 3. Percezione visiva dello spazio e del movimento

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Percezione. 1. Meccanismi cerebrali della percezione visiva. 2. Percezione visiva degli oggetti. 3. Percezione visiva dello spazio e del movimento"

Transcript

1 LA PERCEZIONE

2 Percezione 1. Meccanismi cerebrali della percezione visiva 2. Percezione visiva degli oggetti 3. Percezione visiva dello spazio e del movimento

3 Meccanismi cerebrali della percezione visiva Corteccia visiva primaria Corteccia associativa visiva Effetti delle lesioni cerebrali sulla percezione visiva

4

5 Corteccia visiva primaria La geografia del campo visivo è mantenuta all interno della corteccia visiva primaria (tanti tasselli o moduli, e ciascuno riceve info da una piccola regione del campo visivo) Campo recettivo: Regione dello spazio nella quale deve essere localizzato uno stimolo sensoriale affinché un neurone possa rispondere. All interno del campo recettivo, neuroni diversi rispondono a caratteristiche diverse dello stimolo

6 Corteccia visiva primaria Figure 7.2: Responses of a Single Cortical Neuron to Lines of Particular Orientations That are Passed Through its Receptive Field

7

8 8

9 PERCEZIONE VISIVA: le vie visive del what e del where (Ungerleider & Miskin, 1982)

10 PERCEZIONE VISIVA: aree e vie di elaborazione

11 What and where Via del where (dorsale): elaborazione della localizzazione spaziale e del movimento Via del what (ventrale): percezione tridimensionale di grandezza, forma inclinazione, colore e dunque riconoscimento degli oggetti

12 Effetti di lesioni cerebrali sulla percezione visiva Se la corteccia visiva primaria è danneggiata, l individuo diventa cieco per una porzione di campo visivo La localizzazione precisa dipende dalla sede lesionale Lesioni alla corteccia associativa visiva generano difficoltà nel riconoscimento di forme ed oggetti

13 Effetti di lesioni cerebrali sulla percezione visiva Acromatopsia (visione normale di tutto ma in bianco e nero, unilaterale o completa) Agnosia visiva Disturbo nel riconoscimento degli oggetti dalla forma Sindrome di Balint Riconoscimento di un singolo oggetto per volta, deficit nella percezione del movimento Prosopoagnosia Difficoltà a riconoscere i volti noti

14 La percezione visiva degli oggetti Figura e sfondo Le leggi della Gestalt sull organizzazione percettiva Modelli di percezioni di pattern Elaborazione bottom-up e top-down: elaborazione delle caratteristiche e del contesto Sistema percettivo ( What ) e dell azione ( Where ): Una possibile integrazione

15 Raggruppamento percettivo Articolazione figura sfondo non dipende solo dalle caratteristiche intrinseche dell oggetto. Bordo: se il campo visivo presenta cambiamenti nitidi e definiti in luminanza, colore o tissitura, percepiamo un bordo. Se il bordo è continuo è probabile che percepiremo lo spazio all interno del bordo come figura e non sfondo. Completamento amodale: tendenza delle aree minori a diventare figura

16 Interposizione necessità di un organizzazione figura sfondo (Figura illusoria di kanizsa, 1976)

17 Leggi di organizzazione percettiva della Gestalt 1.Legge della prossimità 2.Legge della similarità 3.Legge della continuità 4.Legge della chiusura 5.Legge del destino comune

18 Legge della prossimità Elementi più vicini tra di loro vengono percepiti come appartenenti alla stessa fonte Es: 5 colonne vs. 5 righe

19 Legge della similarità Gli elementi che hanno un aspetto simile vengono percepiti come parte dello stesso oggetto

20 Legge della buona continuazione

21 Legge della chiusura Il nostro sistema visivo spesso sopperisce alle informazioni mancanti e chiude i bordi di una figura incompleta

22 Legge del destino comune Gli elementi che si spostano nella stessa direzione sono percepiti come maggiormente correlati rispetto a quelli che si spostano in direzioni diverse o sono statici.

23 Organizzazione gerarchica

24 Elaborazione bottom-up e top-down: Il ruolo delle caratteristiche e del contesto Elaborazione bottom-up guidata dai dati o dale caratteristiche dello stimolo Elaborazione top-down elaborazione guidata dai concetti utilizzo di informazioni contestuali Esperimento di Palmer, 1975 (cucina e tachistoscopio)

25 Effetto contesto: Palmer (1975) ha dimostrato che forme generali di contesto influiscono sulla percezione degli oggetti. Palmer nel suo esperimento prima mostrava contesti generici come una cucina. Poi utilizzando un tachitoscopio-> mostrava le immagini di singoli oggetti.

26

27 Effetto contesto: Palmer (1975) ha dimostrato quando gli oggetti erano coerenti alla scena di contesto l'84% delle persone li riconosceva. Quando non lo erano le prestazioni cadevano sotto il 50%. Il contesto adeguato facilitava il riconoscimento e quello inadeguato lo interferiva. Questi processi sono inconsapevoli e automatici.

28

29 Milner e Goodale (1995) Proposta di sintesi: le vie dorsale e ventrale analizzano gli stessi attributi degli oggetti ma per scopi diversi Via ventrale: percezione consapevole dell identità degli oggetti e della loro configurazione spaziale Via dorsale: controllo visivo delle azioni Evidenze dalla neuropsicologia

30 Il caso di DF: agnosia visiva Avvelenamento da monossido di carbonio Lesione alla corteccia occipitale laterale

31 AGNOSIA VISIVA DF: lesione corteccia occipitale ventro-laterale (che aveva risparmiato l area visiva primaria) Era incapace di riconoscere i volti familiari e amici (prosopoagnosia) forme, dimensioni ed orientamento di semplici figure geometriche

32

33 Difference in orientation Goodale et al., 1991

34 ATASSIA OTTICA Pazienti con lesione della parte superiore della corteccia parietale (via visiva dorsale) Errori di direzione quando muovono l arto superiore e/o gli occhi sugli oggetti del campo visivo Non un problema visivo: descrivono bene identità e posizione relativa degli oggetti che non riescono a raggiungere Non un problema motorio (ce la fanno quando le informazioni sono uditive o propriocettive..) DEFICIT VISUO-MOTORIO

35 Atassia ottica

36

37 Doppia dissociazione Visione per percezione (via ventrale) Visione per azione (via dorsale) Agnosia visiva Deficitario intatto Atassia ottica intatto deficitario

38 PbtY (prosopagnosia) 6vtU&list=PLtL9h8PhB_DJJ1_Da544k6ZKnaWX DYdZc (atassia ottica) pyw8 (agnosia appercettiva)

39 Illusione di Ebbinghaus

40 Illusione di Ebbinghaus come evidenza dell indipendenza delle due vie Esperimenti di Goodale: 1. Stima di grandezza (cerchio a sinistra stimato come più grande rispetto a quello di destra) 2. Compito di afferramento (nessuna differenza di ampiezza nell apertura delle dita della mano)

41 CIO CHE VEDIAMO (O CHE PENSIAMO DI VEDERE) NON E UGUALE A CIO CHE GUIDA LE NOSTRE AZIONI

42 Modelli di riconoscimento di pattern (o configurazioni)

43 Rappresentazione mentale degli oggetti PROBLEMI PRINCIPALI: Variabilità dell informazione sensoriale relativa ad un solo oggetto (grandezza, distanza, luce, prospettiva)

44

45 Sistema di riferimento per il riconoscimento (vistadipendente o vista-indipendente)

46 Riconoscimento di oggetti Energia fisica dell oggetto trasformata dai recettori periferici e tramessi al SNC Viene modificata l attività di una rete di neuroni (rappresentazione interna) che corrisponde allo stimolo Si dirige il fuoco dell attenzione sullo stimolo Isolamento dello stimolo dallo sfondo Raffronto con l informazione contenuta in memoria

47 Modelli di percezione di pattern Sagome e prototipi Caratteristiche distintive

48 Teoria delle sagome L informazione stimolo è direttamente confrontata con varie copie in miniatura (MLT). Se si trova una corrispondenza il pattern viene riconosciuto come familiare La MLT fornisce il nome dell oggetto, la sua funzione, ecc

49 Teoria delle sagome Modello molto semplice ma... LIMITI: esiste una sagoma separata per ciascuna configurazione (diverse dimensioni, colore etc.)?? Sarebbe molto dispendioso per il nostro sistema cognitivo

50

51 Teoria dei prototipi Confronto degli stimoli con i prototipi (modello originale): Il prototipo è un pattern ideale: somiglia ad una sagoma ma può essere utilizzato in modo più flessibile Descrizioni strutturali o schemi: forme astratte che rappresentano gli elementi più basilari di un insieme di stimoli Il sistema visivo accede accede a ricordi di pattern visivi prototipici e ne identifica la categoria (es albero)

52

53 Teoria dei prototipi LIMITI: poca specificazione (quanto deve essere completa la rappresentazione di un prototipo?) È possibile che il modello valga per alcuni oggetti ma non per altri, che invece devono necessariamente essere rappresentati da più di un prototipo.

54 Gibson (1969) percezione diretta: analisi delle caratteristiche delle lettere: più tempo a dire che P e R sono diverse rispetto a G e W Teoria delle caratteristiche distintive Configurazione consiste in un insieme di attributi o caratteristiche fisiche specifiche di ciascun oggetto La A: due linee dirette ed una barretta orizzontale

55 N N N N N N N N

56 Da Neisser (1964): compito di ricerca visiva lettera Z Lista 1 Lista 2 IMVXEW ODUGQR WZMEIX GROZUG VXWIEM DUROGQ IWZXEM RGOUDQ WXEIMV UZQDRO

57 RICONOSCIMENTO PER COMPONENTI Numero prestabilito di elementi primordiali localizzati nel cervello per specifiche forme geometriche tridimensionali Marr e Nishihara (1978): il riconoscimento si basa sull identificazione di forme quali «cilindri generalizzati» Gli oggetti sono descritti come un gruppo di cilindri con la loro corrispondente relazione

58 Marr e Nishihara (1978)

59 cylinder arm dog man bird

60 RICONOSCIMENTO PER COMPONENTI Marr e Nishihara (1978): problemi: La descrizione non è sufficiente per caratterizzare l oggetto Molti oggetti non si decompongono naturalmente in parti

61 RICONOSCIMENTO PER COMPONENTI (Biederman 1987) Teoria dei geoni estensione della teoria precedente 36 possibili geoni (ioni geometrici: cubi, cilindri, sfere etc..) con cui è possibile identificare qualsiasi informazione visive, anche la più complessa Così come bastano 44 fonemi per identificare un numero enorme di parole Nessuna evidenza neurofisiologica

62 Geons Objects

63 Modelli più recenti Ulman e Basri (1991): costruzione di immagini mentali basate su diversi punti di vista La dipendenza dal punto di vista dipende dall omogeneità/similarità tra gli oggetti (es rondine vs passero oppure rondine vs macchina) Potrebbero essere due meccanismi diversi o un solo meccanismo che si adatta n base alle caratteristiche del compito.

64 Ruolo del contesto

65 The Margaret Thatcher illusion

66 The Margaret Thatcher illusion

67 Thompson, The Margaret Thatcher illusion

68 -CARATTERISTICHE GLOBALI DELLO STIMOLO (Gestalt) EVIDENZE SPERIMENTALI:» NAVON (1977): intero prima delle parti s s s s s s s s s s s s s s s s s

69 E impossibile sopprimere l elaborazione dell intero s s s s s s s s s s s s s s s s s Compito: Identificare la lettera grande Identificare la lettera piccola Su lettera grande: nessuna influenza della piccola Su lettera piccola: influiva la lettera grande

70 Percezione dello spazio e del movimento Percezione della profondità Indizi binoculari Indizi monoculari Percezione del movimento

71 James Turrell Afrum 1966

72

73 Percezione della profondità Come l immagine retinica bidimensionale viene trasformata nella percezione di un mondo tridimensionale Indizi monoculari Indizi binoculari Indizi oculomotori: contrazione dei muscoli perioculari

74 Indizi monoculari (indizi pittorici) prospettiva lineare Tessitura o densità Interposizione Ombreggiatura Familiarità delle dimensioni Parallasse di movimento

75 Prospettiva lineare È la tendenza di due linee parallele che si allontanano rispetto a noi a convergere in uno stesso punto

76 GRADIENTE DI TESSITURA: una tessitura più grossolana appare più vicina, mentre una tessitura più fina ci sembra più lontana INTERPOSIZIONE: se un oggetto si posiziona tra noi e un altro oggetto così da oscurarne una parte, possiamo subito percepire quale dei due è più vicino a noi

77 Ombreggiatura Ombreggiatura Fornisce indizi su quali parti dell oggetto sono più vicine, interpretandole come concave o convesse.

78 Dimensioni degli oggetti Ombreggiatura Il nostro sistema visivo calcola automaticamente la distanza approssimativa degli oggetti sulla base della grandezza dell immagine retinica

79 Parallasse di movimento Ombreggiatura Il sistema visivo calcola le distanze a cui si trovano gli oggetti basandosi sulla rapidità con cui sembrano muoversi da noi mentre noi ci muoviamo. Più vicino è l oggetto maggiore sarà il cambiamento in relazione allo sfondo.

80 a b c d e

81 Indizi binoculari ed oculomotori Convergenza: gli occhi convergono per guardare lo stesso punto. Se l oggetto è vicino gli occhi si rivolgono verso l interno, altrimenti verso l esterno. La posizione degli occhi viene utilizzata per interpretare la posizione degli oggetti Accomodamento: cambiamento nello spessore del cristallino che alterano il suo potere di rifrazione della luce Disparità retinica: due immagini parzialmente diverse sulle due retine. L ampiezza della disparità viene utilizzata per interpretare la posizione degli oggetti

82 Convergenza

83 Far Stereopsis in two stages: Matched features in the input to the two eyes need to be identified The retinal disparities between these sets of features need to be calculated Near Accommodation Convergence Involves cells in area MT 83

84 Visione tridimensionale che origina dalla stimolazione simultanea di elementi retinici disparati orizzontalmente La distanza con cui un oggetto viene fissato non sono perfettamente uguali nei due occhi

85 Costanza di grandezza Gli oggetti mantengono la medesima grandezza nonostante cambi la grandezza della loro immagine retinica Variabile di confusione: distanza Un oggetto dà origine ad un immagine retinica tanto più piccola quanto esso è più lontano. Tuttavia noi attribuiamo il cambiamento ad una variazione della distanza tra noi e l oggetto e non ad una variazione delle dimensioni dell oggetto. 85

86 Costanza di grandezza

87 87

88 Costanza di forma Gli oggetti mantengono la medesima forma nonostante cambi la forma della loro immagine retinica Variabile di confusione:inclinazione dell oggetto rispetto alla direzione dello sguardo 88

89 89

90 Percepiamo variazioni - costanza di bianchezza I due quadrati grigi appaiono uguali pur riflettendo una quantità di luce molto diversa. Una superficie mantiene la medesima bianchezza (colore di superficie) nonostante cambino i valori di luminanza della immagine retinica 90 90

91 Percezione del movimento Movimento è cambiamento di posizione del tempo

92 Detettori di movimento in V1

93 Percezione del movimento Movimento è cambiamento di posizione del tempo Il cambiamento può essere di due tipi: gli occhi sono fermi e l oggetto si sposta sulla retina Gli occhi inseguono un oggetto in movimento (in questo caso lo stimolo sulla retina resta fermo) Area cerebrale MT in cui la maggior parte dei neuroni è sensibile ad una particolare direzione e velocità di movimento

94

95 Da esperimenti sulle scimmie (Newsome and Pare, 1988) Utilizzavano scimmie addestrate a percepire il movimento di punti correlati Le aree MT delle scimmie venivano lesionate Risultati: Le scimmie necessitavano di un livello di segnale (in termini di robustezza del movimento in una direzione dei pallini) 10 volte più alto rispetto a prima

96 Svantaggi dell usare i metodi di lesionamento selettivo per lo studio del moto: Sono metodi invasivi Le lesioni possono essere incomplete o danneggiare altre aree oltre a quelle di interesse Successivi studi hanno utilizzato metodi di registrazione dell attività di singoli neuroni, studi di pazienti e tecniche di neuroimmagine

97 Deficit nelle aree MT portano, sia nelle scimmie che nell uomo, a gravi deficit nella percezione del movimento Nell inseguimento oculare di una mira

98

99 Biological motion Point light motion, Johansson Forte relazione con le proprie esperienze personali (es: maggiore sensibilità al movimento biologico della danza se osservato da danzatori esperti)

Sensazione Percezione

Sensazione Percezione Percezione Sensazione Percezione registrazione interpretazione A parità di informazione sensoriale, cambia la percezione A che serve la Percezione? Congregare informazioni Unire frammenti per dare loro

Dettagli

Il Sistema Nervoso. Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE

Il Sistema Nervoso. Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE Il Sistema Nervoso Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE NEURONI 10 MILIARDI? 100 Miliardi? Terra Luna 380.000 Km NEURONI I messaggi

Dettagli

DOVE COSA via ventrale non è in grado di riconoscere agire

DOVE COSA via ventrale non è in grado di riconoscere agire IL MOVIMENTO Percepire per riconoscere e percepire per agire Le informazioni sensoriali non servono solo a riconoscere, identificare e comprendere il mondo. Servono anche per pianificare le azioni, interagire

Dettagli

Francesca Berardi. Classe IV MONTESSORI. Una ricerca. La fotografia

Francesca Berardi. Classe IV MONTESSORI. Una ricerca. La fotografia Francesca Berardi Classe IV MONTESSORI Una ricerca La fotografia Per scattare una buona foto, occorre molto più che premere un pulsante. Bisogna imparare ad usare la macchina fotografica e a gestire la

Dettagli

Tour guidato nel nostro cervello. Cento miliardi di neuroni Ogni neurone forma in media da 1000 a 10.000 sinapsi

Tour guidato nel nostro cervello. Cento miliardi di neuroni Ogni neurone forma in media da 1000 a 10.000 sinapsi Tour guidato nel nostro cervello Cento miliardi di neuroni Ogni neurone forma in media da 1000 a 10.000 sinapsi Lobo limbico Gazzaniga et al., NEUROSCIENZE COGNITIVE, Strutture sotto-corticali TALAMO:

Dettagli

i nostri occhi ricevono vaghe immagini delle cose, rovesciate e distorte, ed il risultato è che noi vediamo il mondo che ci circonda pieno di oggetti

i nostri occhi ricevono vaghe immagini delle cose, rovesciate e distorte, ed il risultato è che noi vediamo il mondo che ci circonda pieno di oggetti i nostri occhi ricevono vaghe immagini delle cose, rovesciate e distorte, ed il risultato è che noi vediamo il mondo che ci circonda pieno di oggetti solidi e ben distinti e questo è poco meno che un miracolo

Dettagli

PSICOLOGIA DELLO SPORT 13/11/2012

PSICOLOGIA DELLO SPORT 13/11/2012 PSICOLOGIA DELLO SPORT 13/11/2012 La vittoria non dipende solo dalla prestanza fisica, ma anche da caratteristiche proprie dell atleta. 1925: Coleman Griffit istituisce il primo laboratorio di psicologia

Dettagli

Elettroencefalogramma

Elettroencefalogramma a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Elettroencefalogramma 2/5/2006 Casa è? L elettroencefalogramma (EEG) corrisponde a variazioni dell attività elettrica cerebrale registrate

Dettagli

I processi attentivi. L attenzione selettiva o focale: Attenzione visiva selettiva

I processi attentivi. L attenzione selettiva o focale: Attenzione visiva selettiva I processi attentivi L attenzione selettiva o focale: Attenzione visiva selettiva 1 Sommario L attenzione visiva selettiva e le sue caratteristiche funzionali Lo studio sperimentale dell orientamento attentivo:

Dettagli

Laboratorio 1. Stereoscopia e anaglifi

Laboratorio 1. Stereoscopia e anaglifi Laboratorio 1 Stereoscopia e anaglifi Stereoscopia Inizialmente due immagini stereoscopiche potevano essere visualizzate attraverso uno stereoscopio Le immagini stereoscopiche sono dunque immagini a due

Dettagli

Corteccia cerebrale aree del linguaggio e asimmetria emisferica

Corteccia cerebrale aree del linguaggio e asimmetria emisferica Corteccia cerebrale aree del linguaggio e asimmetria emisferica Asimmetria emisferica Esplorazione della asimmetria emisferica a) anatomica (autoptica e neuro-immagini) b) studio di lesioni c) test di

Dettagli

GLI EFFETTI DELL INSEGNAMENTO SULL APPRENDIMENTO. Valentina Tobia Università degli Studi di Milano-Bicocca

GLI EFFETTI DELL INSEGNAMENTO SULL APPRENDIMENTO. Valentina Tobia Università degli Studi di Milano-Bicocca GLI EFFETTI DELL INSEGNAMENTO SULL APPRENDIMENTO Valentina Tobia Università degli Studi di Milano-Bicocca DI COSA PARLEREMO? Struttura del cervello e tecniche per studiarlo Processi cognitivi implicati

Dettagli

IL CORPO LA MENTE LA COMUNICAZIONE 2

IL CORPO LA MENTE LA COMUNICAZIONE 2 IL CORPO LA MENTE LA COMUNICAZIONE 2 www.ani.ac Jared Blackburn, 1997 Cosa pensano dell Autismo le persone che hanno Autismo. I sintomi dell autismo possono variare ampiamente da un individuo all altro.

Dettagli

TESEO Sistema di Realtà Virtuale per la diagnosi e la riabilitazione neurologica

TESEO Sistema di Realtà Virtuale per la diagnosi e la riabilitazione neurologica TESEO Sistema di Realtà Virtuale per la diagnosi e la riabilitazione neurologica L.L.Locche*,C.Caltagirone* e J.Manzano * Sezione Robotica, Roma Introduzione Verrà di seguito descritto un Ambiente Virtuale

Dettagli

5.Controllo Motorio SNC 1. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona

5.Controllo Motorio SNC 1. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona 5.Controllo Motorio SNC 1 Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona Obiettivi Funzioni del tronco encefalico nel controllo della postura Vie

Dettagli

PRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA

PRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA PRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA Corteccia cerebrale ed aree associate: da 12 a 15 miliardi di neuroni Cervelletto: 70 miliardi di neuroni

Dettagli

AUTISMO Un percorso di fede possibile A cura della do+.ssa Daniela Bertozzi

AUTISMO Un percorso di fede possibile A cura della do+.ssa Daniela Bertozzi AUTISMO Un percorso di fede possibile A cura della do+.ssa Daniela Bertozzi Psicologa Assistente educa1vo-culturale Specializzanda in Psicoterapia cogni1va autismo L autismo è una sindrome cerebrale complessa

Dettagli

La Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico

La Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico La Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico Dott.ssa Sara Fascendini Centro Alzheimer, Fondazione Europea di Ricerca Biomedica (FERB), Ospedale Briolini, Gazzaniga (BG) CHE COSA È LA DEMENZA?

Dettagli

Percepire e riconoscere gli oggetti

Percepire e riconoscere gli oggetti 4 Percepire e riconoscere gli oggetti 4 Perceiving and Recognizing Objects Trovare i bordi Processi di Integrazione e di segmentazione basati sulla texture Assegnazione figura-sfondo Bordi, parti, e interezza

Dettagli

Il file system. Le caratteristiche di file, direttorio e partizione sono del tutto indipendenti dalla natura e dal tipo di dispositivo utilizzato.

Il file system. Le caratteristiche di file, direttorio e partizione sono del tutto indipendenti dalla natura e dal tipo di dispositivo utilizzato. Il File System Il file system È quella parte del Sistema Operativo che fornisce i meccanismi di accesso e memorizzazione delle informazioni (programmi e dati) allocate in memoria di massa. Realizza i concetti

Dettagli

Sensazione e percezione

Sensazione e percezione Sensazione e percezione Per valutare il criterio di decisione vengono presenta2 in varie prove s2moli di basse intensità, e in talune prove non sono presenta2 s2moli. Risposta sogge9o S2molo presente

Dettagli

Patologie delle vie ottiche postchiamsatiche e della corteccia visiva

Patologie delle vie ottiche postchiamsatiche e della corteccia visiva Patologie delle vie ottiche postchiamsatiche e della corteccia visiva Optic radiation: anatomy Patologie delle vie ottiche postchiamsatiche e della corteccia visiva Caratterizzati da emianopsia omonima.

Dettagli

Numerosi studi hanno dimostrato che non è il solo fattore responsabile delle associazioni.

Numerosi studi hanno dimostrato che non è il solo fattore responsabile delle associazioni. 1. Apprendimento e Condizionamento Associazioni S-S Condizionamento classico o pavloviano Uno stimolo incondizionato, (cibo) produce una risposta incondizionata, (salivazione) se associamo al suono di

Dettagli

http://perception02.cineca.it/q4/perception.dll

http://perception02.cineca.it/q4/perception.dll link simulazione http://perception02.cineca.it/q4/perception.dll username: studente bisazza password: bisazza La nocicezione, risultato di una somma algebrica L intensità dell informazione nocicettiva

Dettagli

ATTIVITA :attività e movimenti che permettono di percepire,sentire e conoscere il proprio corpo.

ATTIVITA :attività e movimenti che permettono di percepire,sentire e conoscere il proprio corpo. CLASSE I UdA:schema corporeo PERIODO:settembre-novembre OBIETTIVO FORMATIVO:sviluppare lo schema corporeo. ATTIVITA :attività e movimenti che permettono di percepire,sentire e conoscere il proprio corpo.

Dettagli

Attenzione e Funzioni Esecutive Definizione Psicologica, Basi Neurali, Valutazione neuropsicologica

Attenzione e Funzioni Esecutive Definizione Psicologica, Basi Neurali, Valutazione neuropsicologica Attenzione e Funzioni Esecutive Definizione Psicologica, Basi Neurali, Valutazione neuropsicologica Cosimo Urgesi Università di Udine e IRCCS E. Medea L attenzione Sottende un ampia classe di processi

Dettagli

La memoria. È la capacità di immagazzinare informazioni e di recuperarle nel corso del tempo

La memoria. È la capacità di immagazzinare informazioni e di recuperarle nel corso del tempo La memoria È la capacità di immagazzinare informazioni e di recuperarle nel corso del tempo La codifica: trasformare le percezioni in ricordi Test della memoria numerica: 28 691 0473 87454 902481 5742296

Dettagli

Cosa si intende per Visione?

Cosa si intende per Visione? La Visione Cosa si intende per Visione? Visione: Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere [ ], visione binoculare quella dell uomo e dei vertebrati superiori

Dettagli

Capitolo 4 I metodi di indagine

Capitolo 4 I metodi di indagine Capitolo 4 I metodi di indagine NEUROSCIENZA COGNITIVA = indaga i processi mentali sia nelle caratteristiche psicologiche che nella loro base neurale. La mente è costituita da componenti distinte, localizzate

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Biennio: PRIMO (classe prima e seconda scuola primaria) COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Traguardi di sviluppo della competenza a fine biennio 1. Conoscere e padroneggiare il proprio corpo (consapevolezza

Dettagli

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica Strumenti di indagine per la valutazione psicologica Esercitazione dott. Davide Massidda D1. Qual è lo scopo delle tecniche di analisi fattoriale applicate ai test psicologici? Qual è la differenza tra

Dettagli

ANCHE L OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE : correlazioni tra dislessia e disturbi visivi

ANCHE L OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE : correlazioni tra dislessia e disturbi visivi ANCHE L OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE : correlazioni tra dislessia e disturbi visivi Castelfranco Emilia 23/04/2008 Dr.ssa Roberta Leonetti Neuropsichiatra Infantile Anna Maggiani Ortottista Difficoltà scolastiche:

Dettagli

APPROCCI METODOLOGICI ALLA PSICOLOGIA COGNITIVA. M. Cristina Caratozzolo Università di Siena Dipartimento di Scienze della Comunicazione

APPROCCI METODOLOGICI ALLA PSICOLOGIA COGNITIVA. M. Cristina Caratozzolo Università di Siena Dipartimento di Scienze della Comunicazione APPROCCI METODOLOGICI ALLA PSICOLOGIA COGNITIVA M. Cristina Caratozzolo Università di Siena Dipartimento di Scienze della Comunicazione PSICOLOGIA COGNITIVA Studia le reazioni ed i comportamenti di soggetti

Dettagli

L esperienza dei genitori: dinamiche emotive e familiari

L esperienza dei genitori: dinamiche emotive e familiari L esperienza dei genitori: dinamiche emotive e familiari Dr. Emanuele Basile Psicologo Terapeuta Familiare Servizio di Psicologia della famiglia IRCCS E. Medea Ass. La Nostra Famiglia Bosisio Parini (Lc)

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria A.A. 2009/10

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria A.A. 2009/10 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria A.A. 2009/10 Corso di Disegno Tecnico Industriale per i Corsi di Laurea triennale in Ingegneria Meccanica e in Ingegneria dell Energia Sistemi di

Dettagli

La comunicazione e il linguaggio

La comunicazione e il linguaggio Linguaggio = sistema di simboli, suoni, significati e regole per la loro combinazione che costituisce la modalita primaria di comunicazione tra gli esseri umani Caratteristiche fondamentali del linguaggio:

Dettagli

Sviluppo del tronco encefalico

Sviluppo del tronco encefalico Tronco encefalico Sviluppo del tronco encefalico Proencefalo mesencefalo rombencefalo mesencefalo ponte bulbo cervelletto midollo Tronco encefalico Tronco Encefalico: visione esterna VISIONE VENTRALE VISIONE

Dettagli

7 Disegni sperimentali ad un solo fattore. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi

7 Disegni sperimentali ad un solo fattore. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi 7 Disegni sperimentali ad un solo fattore Giulio Vidotto Raffaele Cioffi Indice: 7.1 Veri esperimenti 7.2 Fattori livelli condizioni e trattamenti 7.3 Alcuni disegni sperimentali da evitare 7.4 Elementi

Dettagli

Già negli nella prima metà del 900 la ricerca mostrò che copiare forme geometriche correlava in modo significativo con determinate funzioni

Già negli nella prima metà del 900 la ricerca mostrò che copiare forme geometriche correlava in modo significativo con determinate funzioni Già negli nella prima metà del 900 la ricerca mostrò che copiare forme geometriche correlava in modo significativo con determinate funzioni psicologiche. L autore del V.M.I. Test rilevò,negli anni 60,

Dettagli

La Visione Artificiale. La vis ione delle macchine La vis ione umana Acquis izione di immag ine

La Visione Artificiale. La vis ione delle macchine La vis ione umana Acquis izione di immag ine La Visione Artificiale La vis ione delle macchine La vis ione umana Acquis izione di immag ine Copyright Alcune slide sono tratte dal testo: Digital Image Processing Materiale didattico relativo si trova

Dettagli

Lateralizzazione e linguaggio

Lateralizzazione e linguaggio Lateralizzazione e linguaggio SCIENZE MOTORIE A.A. 2007-2008 Docente: M.Stella Valle SPLIT BRAIN Individuo normale Individuo con cervello diviso LATERALITA MANUALE E LATERALIZZAZIONE CEREBRALE 90% POPOLAZIONE

Dettagli

Agostinetti Piero (425902/IM)

Agostinetti Piero (425902/IM) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica LABORATORIO DI ANALISI STRUTTURALE CON ANSYS 5.6: VERIFICHE STRUTTURALI PER IL BILANCERE DELLA PIATTAFORMA

Dettagli

(VALORE DI VERITA O VALORE DI ORIENTAMENTO AFFIDABILE, MA PROVVISORIO)

(VALORE DI VERITA O VALORE DI ORIENTAMENTO AFFIDABILE, MA PROVVISORIO) POSSONO ESSERE RITENUTI IN CONTRAPPOSIZIONE O IN SINERGIA O IN ALTERNATIVA O INDIPENDENTI. COME INFLUISCONO LE VISIONI DEL MONDO E LE TEORIE SCIENTIFICHE DI RIFERIMENTO? (VALORE DI VERITA O VALORE DI ORIENTAMENTO

Dettagli

Ruolo della Corteccia Cerebrale del Lobulo Parietale Superiore nel Comportamento Visuo-Motorio

Ruolo della Corteccia Cerebrale del Lobulo Parietale Superiore nel Comportamento Visuo-Motorio UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TRIESTE Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Scienze Biologiche Dipartimento di Fisiologia e Patologia TESI DI LAUREA IN FISIOLOGIA GENERALE Ruolo

Dettagli

Bisogni Educativi Speciali Il punto di vista delle Neuroscienze

Bisogni Educativi Speciali Il punto di vista delle Neuroscienze Bisogni Educativi Speciali Il punto di vista delle Neuroscienze Alberto Granato - Università Cattolica - Milano alberto.granato@unicatt.it La notevole estensione della corteccia cerebrale nella nostra

Dettagli

PERCEZIONE E ATTENZIONE NELL AUTISMO: UN APPROCCIO BASATO SULLE NEUROSCIENZE EVOLUTIVE COGNITIVE. Verona, 04 Aprile 2014

PERCEZIONE E ATTENZIONE NELL AUTISMO: UN APPROCCIO BASATO SULLE NEUROSCIENZE EVOLUTIVE COGNITIVE. Verona, 04 Aprile 2014 Verona, 04 Aprile 2014 PERCEZIONE E ATTENZIONE NELL AUTISMO: UN APPROCCIO BASATO SULLE NEUROSCIENZE EVOLUTIVE COGNITIVE Andrea Facoetti Dipartimento di Psicologia Generale, Università di Padova & E. Medea,

Dettagli

La mappatura dei geni umani. SCOPO conoscere la localizzazione dei geni per identificarne la struttura e la funzione

La mappatura dei geni umani. SCOPO conoscere la localizzazione dei geni per identificarne la struttura e la funzione La mappatura dei geni umani SCOPO conoscere la localizzazione dei geni per identificarne la struttura e la funzione Un grande impulso alla costruzione di mappe genetiche è stato dato da le tecniche della

Dettagli

Serie L-730/740. Sistemi Laser per allineamenti geometrici. Singolo asse/multi asse Analisi e allineamenti precisi

Serie L-730/740. Sistemi Laser per allineamenti geometrici. Singolo asse/multi asse Analisi e allineamenti precisi Sistemi Laser per allineamenti geometrici Serie L-730/740 Singolo asse/multi asse Analisi e allineamenti precisi PERCHE UN ALLINEAMENTO LASER? PLANARITA Prima o poi ogni cosa ha bisogno di essere allineata.

Dettagli

NUCLEI FONDANTI COMPETENZE CONTENUTI ABILITA METODOLOGIE E STRUMENTI METODO SCIENTIFICO VEDERE

NUCLEI FONDANTI COMPETENZE CONTENUTI ABILITA METODOLOGIE E STRUMENTI METODO SCIENTIFICO VEDERE NUCLEI FONDANTI COMPETENZE CONTENUTI ABILITA METODOLOGIE E STRUMENTI METODO SCIENTIFICO VEDERE OSSERVARE COMPARARE CLASSIFICARE FORMULARE E VERIFICARE IPOTESI UTILIZZANDO SEMPLICI SCHEMATIZZAZIONI Relazione

Dettagli

Che cosa sentiamo. Componenti del sistema uditivo

Che cosa sentiamo. Componenti del sistema uditivo Che cosa sentiamo Intensità -> Ampiezza dell onda sonora Tonalità -> Frequenza fondamentale dell onda sonora (Hz) Timbro -> Particolare insieme di frequenze contenute in un suono Componenti del sistema

Dettagli

I MOVIMENTI OCULARI. Funzione CLASSIFICAZIONE. Roberto Volpe. CONDURRE LA FOVEA SUL BERSAGLIO e MANTENERLA SU DI ESSO per il tempo necessario

I MOVIMENTI OCULARI. Funzione CLASSIFICAZIONE. Roberto Volpe. CONDURRE LA FOVEA SUL BERSAGLIO e MANTENERLA SU DI ESSO per il tempo necessario Funzione I MOVIMENTI OCULARI Roberto Volpe roberto.volpe@unifi.it CONDURRE LA FOVEA SUL BERSAGLIO e MANTENERLA SU DI ESSO per il tempo necessario DIRIGERE la fovea sui vari particolari dell ambiente circostante

Dettagli

GuardLand RGA. Sistema di rilevazione ed identificazione sul territorio di focolai d incendi. Scheda tecnica

GuardLand RGA. Sistema di rilevazione ed identificazione sul territorio di focolai d incendi. Scheda tecnica GuardLand RGA Sistema di rilevazione ed identificazione sul territorio di focolai d incendi Scheda tecnica Le componenti del sistema sono: - Postazioni Periferiche di Telerilevamento (PPT) - Centrali Operative

Dettagli

Psicosociologia della Tossicodipendenza. Cap. 1a Tossicodipenza Aspetti neurobiologici

Psicosociologia della Tossicodipendenza. Cap. 1a Tossicodipenza Aspetti neurobiologici Psicosociologia della Tossicodipendenza Cap. 1a Tossicodipenza Aspetti neurobiologici Terminologia NEURONE Il neurone rappresenta l unità funzionale del sistema nervoso ed il suo ruolo consiste nel trasmettere

Dettagli

PERDITA DELL UDITO E DEMENZA

PERDITA DELL UDITO E DEMENZA PATROCINATO DAL COMUNE DI MESORACA 1 CORSO FORMATIVO INFORMATIVO 24 /30 MAGGIO 2016 PERDITA DELL UDITO E DEMENZA DOTT. GIUSEPPE GRANO DOTT.SSA ANASTASIA CARCELLO INTRODUZIONE Le difficoltà uditive possono

Dettagli

Realtà Virtuale. Realtà Virtuale. Realtà Virtuale

Realtà Virtuale. Realtà Virtuale. Realtà Virtuale Realtà Virtuale Realtà Virtuale Lo scopo della realtà virtuale (VR) è quello di ricreare, tramite un computer, mondi e oggetti che sono la trasposizione digitale di ambienti reali o di fantasia. Realtà

Dettagli

IL GIOCO DI FINZIONE COME CONTESTO DI INTEGRAZIONE DANIELE FEDELI. Ricercatore di Pedagogia Speciale. Università degli Studi di Udine

IL GIOCO DI FINZIONE COME CONTESTO DI INTEGRAZIONE DANIELE FEDELI. Ricercatore di Pedagogia Speciale. Università degli Studi di Udine IL GIOCO DI FINZIONE COME CONTESTO DI INTEGRAZIONE DANIELE FEDELI Ricercatore di Pedagogia Speciale Università degli Studi di Udine daniele.fedeli@uniud.it Gioco e riabilitazione Il gioco è motivante per

Dettagli

Scuola tedesca (1912) Si contrappone all elementismo di Wundt. Analisi vs sintesi

Scuola tedesca (1912) Si contrappone all elementismo di Wundt. Analisi vs sintesi Psicologia della forma (Gestalt) Scuola tedesca (1912) Si contrappone all elementismo di Wundt Esperienza Analisi vs sintesi Gestaltisti: quando una persona guarda fuori della finestra, essa vede immediatamente

Dettagli

GLI ASPETTI PSICOLOGICI DELLA VISIONE

GLI ASPETTI PSICOLOGICI DELLA VISIONE GLI ASPETTI PSICOLOGICI DELLA VISIONE Molto importante è il ruolo della memoria (cultura visiva ed esperienze percettive vissute in precedenza) nella comprensione dell'immagine. Questa facoltà della nostra

Dettagli

Workshop n 11 La dimensione non verbale nel trattamento precoce dell autismo: il corpo restituito

Workshop n 11 La dimensione non verbale nel trattamento precoce dell autismo: il corpo restituito Workshop n 11 La dimensione non verbale nel trattamento precoce dell autismo: il corpo restituito Autori: O. Capirci, S. Cuva, G. Gison, E. Minghelli, P. Venuti Gruppo di lavoro Olga Capirci: ricercatrice

Dettagli

Bellavite sperimentazione Gelsemium. Scuola Omeopatia Classica Dulcamara - Faculty of Homeopathy of the United Kingdom

Bellavite sperimentazione Gelsemium. Scuola Omeopatia Classica Dulcamara - Faculty of Homeopathy of the United Kingdom Bellavite sperimentazione Gelsemium E stato pubblicato su Psychopharmacology 2010; [DOI 10.1007/s00213-010-1855-2], ad opera di Magnani P et al (Dipartimento di Patologia e Dipartimento di Medicina e Sanità

Dettagli

Tecniche di misurazione

Tecniche di misurazione Tecniche di misurazione Analisi del movimento oculare e Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione Overview Tecniche di misurazione nel marketing Le misure psicofisiologiche

Dettagli

IL CERVELLO E IL SUO SVILUPPO. Generazione In- Dipendente

IL CERVELLO E IL SUO SVILUPPO. Generazione In- Dipendente IL CERVELLO E IL SUO SVILUPPO Il Cervello e il suo sviluppo IL SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO Il Sistema Nervoso (SN) viene suddiviso in due parti, che svolgono funzioni specifiche e agiscono sinergicamente

Dettagli

TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE

TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE S.C. Medicina di Base e Specilistica S.C. Centro di Terapia del Dolore e Cure Palliative Nella diagnosi del dolore cronico si distinguono i seguenti punti:

Dettagli

Guida alla terapia con Gloreha

Guida alla terapia con Gloreha Guida alla terapia con Gloreha Introduzione Questo documento vuole essere un supporto per tutti coloro che desiderano effettuare riabilitazione con Gloreha a casa propria. Non è un manuale d uso tecnico

Dettagli

Di cosa si occupa lo studio sul movimento

Di cosa si occupa lo studio sul movimento Di cosa si occupa lo studio sul movimento Attività motoria e controllo motorio sono funzioni importanti e indispensabile sia da un punto di vista filogenetico che ontogentico. ontogenesi è l'insieme dei

Dettagli

L'animazione 3D. Le basi dell'animazione 3D. Informatica Grafica per le arti. Le basi dell'animazione 3D. Le basi dell'animazione 3D

L'animazione 3D. Le basi dell'animazione 3D. Informatica Grafica per le arti. Le basi dell'animazione 3D. Le basi dell'animazione 3D Informatica Grafica per le arti L'animazione 3D Marco Gribaudo marcog@di.unito.it L'animazione 3D si basa sugli stessi principi dell'animazione tradizionale. Il filmato viene realizzato attraverso una

Dettagli

L. Bressan. luciana.bressan@unimi.it LA COSTRUZIONE DEL LINGUAGGIO E I SUOI IMPEDIMENTI

L. Bressan. luciana.bressan@unimi.it LA COSTRUZIONE DEL LINGUAGGIO E I SUOI IMPEDIMENTI L. Bressan luciana.bressan@unimi.it LA COSTRUZIONE DEL LINGUAGGIO E I SUOI IMPEDIMENTI 1 Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) www.who.int CIM / ICD 10 Classificazione Internazionale delle Malattie

Dettagli

La percezione e le illusioni ottiche

La percezione e le illusioni ottiche 1 Timossi Maria Grazia, classi di abilitazione: 47,48,49,59 1 anno corso SSIS, N. Matricola: 1540365 Laboratorio di Didattica della fisica, classe 59 Prof. Miranda Pilo, Dott. Maria Teresa Tuccio La percezione

Dettagli

I percetti, lungi dall essere una copia fedele della realtà, costituiscono il prodotto di due processi: la codificazione dell informazione

I percetti, lungi dall essere una copia fedele della realtà, costituiscono il prodotto di due processi: la codificazione dell informazione La percezione La percezione è la capacità di recepire, elaborare e interpretare l informazione contenuta nello stimolo estraendone rappresentazioni organizzate, significative e utili. Lo studio della percezione

Dettagli

Moduli di base e di perfezionamento 510 Moduli d ampliamento/approfondimento 30 Moduli di altri ambiti di competenza 60

Moduli di base e di perfezionamento 510 Moduli d ampliamento/approfondimento 30 Moduli di altri ambiti di competenza 60 Panoramica dei moduli e dei di specialista clinico Fisioterapia generale come pure quello di Fisioterapia generale basata sugli aspetti psicosomatici Per la ripartizione, vengono applicati i seguenti moduli

Dettagli

Comunicazioni. Percepire per Riconoscere o per Agire sugli oggetti 14/03/2011. Corso di Psicologia Generale e dello Sport. Discriminare, Nominare

Comunicazioni. Percepire per Riconoscere o per Agire sugli oggetti 14/03/2011. Corso di Psicologia Generale e dello Sport. Discriminare, Nominare Università degli Studi di Roma Foro Italico Corso di Psicologia Generale e dello Sport Profssa. Sabrina Pitzalis Contatti: E-mail: sabrina.pitzalis@uniroma4.it Home-page: http://psicologia-uniroma4.it/sab/index.htm

Dettagli

Esercitazioni di statistica

Esercitazioni di statistica Esercitazioni di statistica Misure di associazione: Indipendenza assoluta e in media Stefania Spina Universitá di Napoli Federico II stefania.spina@unina.it 22 ottobre 2014 Stefania Spina Esercitazioni

Dettagli

MIASTENIA GRAVIS. l 80% Approssimativamente

MIASTENIA GRAVIS. l 80% Approssimativamente MIASTENIA GRAVIS La miastenia gravis è un disordine di origine immunologico che frequentemente esordisce determinando deficit della muscolatura legata all apparato apparato visivo (muscolatura oculare

Dettagli

Valutazione efficacia della terapia con campi magneto-elettrici ultradeboli ODONTOIATRIA. Risultati definitivi Marzo 2014

Valutazione efficacia della terapia con campi magneto-elettrici ultradeboli ODONTOIATRIA. Risultati definitivi Marzo 2014 Valutazione efficacia della terapia con campi magneto-elettrici ultradeboli ODONTOIATRIA Risultati definitivi Marzo 2014 1. Analisi descrittive sul campione Il campione è composto da 20 partecipanti, con

Dettagli

1. Psicolinguistica: caratteri generali. 2. Psicolinguistica: apprendimento del linguaggio

1. Psicolinguistica: caratteri generali. 2. Psicolinguistica: apprendimento del linguaggio Sommario LEZIONE 8 1. Psicolinguistica: caratteri generali 2. Psicolinguistica: apprendimento del linguaggio 3. Neurolinguistica Che cosêè la psicolinguistica...compito della psicolinguistica (o psicologia

Dettagli

*DISTURBI DELLO SPETTRO DELL AUTISMO

*DISTURBI DELLO SPETTRO DELL AUTISMO *DISTURBI DELLO SPETTRO DELL AUTISMO *DSM: Manuale Diagnostico e Statistico delle malattie mentali APA *DSM IV : DISARMONIE COGNITIVE DELLO SVILUPPO *DSM-5: DISTURBO DEL NEUROSVILUPPO *DISTURBO NEUROBIOLOGICO

Dettagli

Ricostruzione stereo. Il nostro obiettivo. Ricostruzione del Cenacolo Vinciano. Ricostruire la profondità. d Y

Ricostruzione stereo. Il nostro obiettivo. Ricostruzione del Cenacolo Vinciano. Ricostruire la profondità. d Y Il nostro obiettivo Daniele Marini Ricostruzione stereo Ricostruire scenari 3D da più immagini per inserire oggetti di sintesi Ricostruire la profondità Ricostruzione del Cenacolo Vinciano Solo se abbiamo

Dettagli

Meccanismi Biochimici delle Neurodegenerazioni

Meccanismi Biochimici delle Neurodegenerazioni Meccanismi Biochimici delle Neurodegenerazioni Lesson1 Lesson2 Lesson3 Lesson4 Lesson5 Lesson6 INDEX Intro Aggregazione proteica: ripiegamento delle proteine sistema di controllo qualità delle proteine

Dettagli

Matera 19-20-21 giugno

Matera 19-20-21 giugno Matera 19-20-21 giugno Movimenti saccadici, movimenti di inseguimento (riflesso ottico-cinetico) Vincenzo Marcelli I movimenti oculari di origine visiva Scopo Stabilizzazione angolo di sguardo (OKN) Variazione

Dettagli

Anatomia Umana, Lezione 13

Anatomia Umana, Lezione 13 Anatomia Umana, Lezione 13 TRONCO ENCEFALICO Il tronco encefalico (TE) è costituito da bulbo o midollo allungato, dal ponte e dal mesencefalo. Rappresenta la continuazione del MS e il piano di demarcazione

Dettagli

Neuroscienze e Psicologia della musica Tomaso Vecchi

Neuroscienze e Psicologia della musica Tomaso Vecchi Neuroscienze e Psicologia della musica Tomaso Vecchi Department of Brain and Behavioral Sciences, Università di Pavia Brain Connectivity Center, IRCCS Mondino I fondamenti psicologici dell esperienza musicale

Dettagli

1.Visione_01 Ottica geometrica. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona

1.Visione_01 Ottica geometrica. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona 1.Visione_01 Ottica geometrica Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona Obiettivi Principi di refrazione delle lenti, indice di refrazione

Dettagli

Classificazione fibre muscolari

Classificazione fibre muscolari Classificazione fibre muscolari Tipo fibra II B II A I Colore bianca rosa rossa Tipo di contrazione scossa rapida scossa rapida scossa lenta Affaticabilità rapida intermedia scarsa Metabolismo glicolitico

Dettagli

Visione stereoscopica

Visione stereoscopica Capitolo 2 Visione stereoscopica In questo capitolo verranno introdotti i concetti fondamentali riguardanti l osservazione dello spazio circostante, partendo da un analisi del sistema visivo, per poi trasporne

Dettagli

Visual Search & Augmented Reality Market

Visual Search & Augmented Reality Market Simone Chiavola Torino, 8 ottobre 2013 Visual Search & Augmented Reality Market Applicazioni e mercato di riferimento Obiettivi dell'intervento Fornire un quadro generale dei possibili ambiti applicativi

Dettagli

SISTEMA VESTIBOLARE. La posizione del corpo e relativamente delle sue varie parti (testa, tronco e arti) fra di loro

SISTEMA VESTIBOLARE. La posizione del corpo e relativamente delle sue varie parti (testa, tronco e arti) fra di loro SISTEMA VESTIBOLARE FUNZIONI DEL SISTEMA VESTIBOLARE Mantenimento dell'equilibrio In stazione e in movimento RIFLESSI POSTURALI La posizione del corpo e relativamente delle sue varie parti (testa, tronco

Dettagli

Il Metodo Scientifico

Il Metodo Scientifico Unita Naturali Il Metodo Scientifico La Fisica si occupa di descrivere ed interpretare i fenomeni naturali usando il metodo scientifico. Passi del metodo scientifico: Schematizzazione: modello semplificato

Dettagli

Facolta di Scienze Motorie Universita dell Aquila

Facolta di Scienze Motorie Universita dell Aquila Facolta di Scienze Motorie Universita dell Aquila Metodi e tecniche della rieducazione motoria nell eta evolutiva Progetto su LA STRUTTURAZIONE SPAZIO TEMPORALE NEL SOGGETTO DOWN IN ETA EVOLUTIVA Francesco

Dettagli

La Realtà Virtuale e la simulazione motoria nell'elaborazione dei verbi d'azione

La Realtà Virtuale e la simulazione motoria nell'elaborazione dei verbi d'azione La Realtà Virtuale e la simulazione motoria nell'elaborazione dei verbi d'azione Claudia Repetto, PhD Dipartimento di Psicologia Università Cattolica di Milano Premesse: l embodiment Teorie tradizionali

Dettagli

Principal. component analysis. Dai volti agli spettri di galassie

Principal. component analysis. Dai volti agli spettri di galassie Principal component analysis Dai volti agli spettri di galassie SCOPO: PCA for beginners Ridurre il numero di variabili all interno di una collezione di oggetti per descriverli piu facilmente, sulla base

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE DI GEOGRAFIA SCUOLA DELL INFANZIA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

CURRICOLO VERTICALE DI GEOGRAFIA SCUOLA DELL INFANZIA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CURRICOLO VERTICALE DI GEOGRAFIA SCUOLA DELL INFANZIA Orientamento Collocare se stessi, oggetti e persone nello spazio. Seguire correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Linguaggio Utilizzare

Dettagli

FACILITAZIONE NEUROMUSCOLARE PROPRIOCETTIVA (METODO HERMAN KABAT)

FACILITAZIONE NEUROMUSCOLARE PROPRIOCETTIVA (METODO HERMAN KABAT) FACILITAZIONE NEUROMUSCOLARE PROPRIOCETTIVA (METODO HERMAN KABAT) MECCANISMI ALLA BASE DELLA PLASTICITÀ DEL S.N.C. 1 RIORGANIZZAZIONE DELLE FUNZIONI PERDUTE O UTILIZZAZIONE DI ALTRE AREE CORTICALI (Lurija)

Dettagli

STRATEGIE PER L AUTONOMIA NEL PAZIENTE ANZIANO CON STROKE. Spalek Renata Terapista Occupazionale Centro di Riabilitazione ONLUS Moncrivello (VC)

STRATEGIE PER L AUTONOMIA NEL PAZIENTE ANZIANO CON STROKE. Spalek Renata Terapista Occupazionale Centro di Riabilitazione ONLUS Moncrivello (VC) STRATEGIE PER L AUTONOMIA NEL PAZIENTE ANZIANO CON STROKE Spalek Renata Terapista Occupazionale Centro di Riabilitazione ONLUS Moncrivello (VC) 1 La Terapia Occupazionale nel Trattamento dei Pazienti con

Dettagli

EYE TRACKING TOBII 1750 I MOVIMENTI OCULARI

EYE TRACKING TOBII 1750 I MOVIMENTI OCULARI EYE TRACKING TOBII 1750 I MOVIMENTI OCULARI I movimenti oculari! I movimenti oculari sono i movimenti umani più frequenti (Bridgeman, 1992)! Tutti gli animali che hanno sviluppato un sistema visivo controllano

Dettagli

Gaze disorders in cerebral palsy (anomalie dello sguardo nelle paralisi cerebrali infantili)

Gaze disorders in cerebral palsy (anomalie dello sguardo nelle paralisi cerebrali infantili) Riccardo Frosini Gaze disorders in cerebral palsy (anomalie dello sguardo nelle paralisi cerebrali infantili) XXII INCONTRO DI STRABOLOGIA E NEUROFTALMOLOGIA Bosisio Parini 2015 Paralisi cerebrali infantili

Dettagli

Aberrazioni. Aberrazioni

Aberrazioni. Aberrazioni Aberrazione Sferica o di Apertura Minimizziamo la AS: 2. impiego di superfici asferiche (vd dopo applicazione in telescopi) Aberrazione Sferica o di Apertura Minimizziamo la AS: 2. impiego di superfici

Dettagli

2 corso per preparatori fisici di pallavolo

2 corso per preparatori fisici di pallavolo 2 corso per preparatori fisici di pallavolo norcia 20/26-06-05 Titolo della relazione: Principi del lavoro di instabilità Relatore: Prof.Roberto Benis Il movimento è la prima strategia preventiva Esercizi

Dettagli

IM-6145. Un sistema di misurazione completamente nuovo. p osi z iona re e. Sistema di misurazione dimensionale tramite immagini. Esempi di misurazione

IM-6145. Un sistema di misurazione completamente nuovo. p osi z iona re e. Sistema di misurazione dimensionale tramite immagini. Esempi di misurazione IM-6145 Un sistema di completamente nuovo È su ffi c iente p osi z iona re e preme re Sistema di dimensionale tramite immagini Esempi di Panoramica del sistema di dimensionale tramite immagini Obiettivo

Dettagli

AREA LOGICO - MATEMATICA TEMA PARI E DISPARI

AREA LOGICO - MATEMATICA TEMA PARI E DISPARI ESTENSIONE DEL METODO BRIGHT START UNITA COGNITIVE DI RIFERIMENTO RELAZIONI QUANTITATIVE CONFRONTI CLASSE SECONDA A TEMPO PIENO- SCUOLA ELEMENTARE C. CAVOUR SANTENA AREA LOGICO - MATEMATICA TEMA PARI E

Dettagli