IL VERSAMENTO DEL SALDO ICI 2009

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1 IL VERSAMENTO DEL SALDO ICI 2009 a cura di Antonio Gigliotti Entro mercoledì 16 dicembre 2009 i detentori di fabbricati, aree fabbricabili o terreni agricoli sul territorio dello Stato devono provvedere al versamento del saldo ICI relativo al periodo d imposta 2009, con eventuale conguaglio sulla prima rata. Si ricorda che il D.L. 93/2008 (conv. con modif. dalla L. 126/2008) ha previsto l esclusione dall ICI dell unità immobiliare adibita ad abitazione principale, ad eccezione delle abitazioni di tipo signorile, delle ville e dei castelli e palazzi di eminente pregio artistico o storico. L ICI e le date per i versamenti L Imposta Comunale sugli Immobili (ICI), tributo dovuto al Comune in cui è sito l immobile, va versata, in linea generale, in 2 rate (acconto e saldo). La prima rata dell imposta, a titolo di acconto, ammonta al 50% dell imposta dovuta, calcolata sulla base dell aliquota e delle detrazioni dei dodici mesi dell anno precedente, e deve essere versata entro il 16 giugno dell anno di riferimento (quest anno, quindi, la 1^ rata dell imposta dovuta a titolo di acconto 2009 andava versata entro il sulla base dell aliquota e delle detrazioni del 2008). La seconda rata, a saldo dell imposta dovuta per l intero anno, deve essere versata entro il 16 dicembre dell anno di riferimento (2009, nel caso di specie) ed è calcolata applicando le aliquote e le detrazioni deliberate per l'anno in corso (2009) e sottraendo quanto già versato a titolo di acconto. 1

2 Di conseguenza qualora non vi siano stati mutamenti nella proprietà immobiliare o modifiche degli altri parametri, il saldo è dello stesso importo di quanto già versato a giugno (quindi, il restante 50%). Diversamente, il saldo sarà un conguaglio sulla rata di acconto già versata. Nei Comuni che lo hanno espressamente previsto in virtù della potestà regolamentare loro conferita dagli artt. 52 e 59, D. Lgs. n. 446/1997, era consentito anche il pagamento in un unica soluzione, entro il 16 giugno 2009, dell imposta complessivamente dovuta per l anno in corso; in tal caso, tuttavia, dovevano essere applicate le aliquote e le detrazioni previste per l anno in corso (2009) anziché quelle per l anno precedente (2008). Le persone fisiche non residenti nel territorio dello Stato possono effettuare il versamento dell ICI, in un unica soluzione, entro la data del 16 dicembre 2009, anziché in due rate, con applicazione degli interessi nella misura del 3% (C.m. n. 118/E del ). Presupposto dell imposta e ambito oggettivo Si ricorda che, ai sensi dell articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 504/1992, istitutivo dell imposta comunale sugli immobili, il presupposto dell imposta è il possesso di fabbricati, di aree fabbricabili e di terreni agricoli siti nel territorio dello Stato a qualsiasi uso destinati, ivi compresi quelli strumentali o alla cui produzione o scambio è diretta l attività d impresa. L esonero per l abitazione principale non di lusso Tuttavia, per effetto di quanto stabilito dall art. 1 del D.L. n. 93/2008, convertito nella Legge n. 126/2008, dal 2008 sono esonerati dal pagamento dell Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) i titolari/possessori di abitazioni principali non di lusso e rispettive pertinenze, nei limiti eventualmente previsti da regolamento comunale. 2

3 Definizione di abitazione principale In merito, si rammenta che il comma 2 dell art. 1 del D.L. n. 93/2008 ha specificato che per unità immobiliare adibita ad abitazione principale si deve intendere quella considerata tale ai sensi dell art. 8, comma 2, D. Lgs. n. 504 del , quindi l abitazione dove il soggetto passivo d imposta ha la propria residenza anagrafica, salvo prova contraria (incombe, quindi, un onere sul contribuente che abbia interesse a dimostrare che la dimora abituale sia costituita da una unità diversa da quella di residenza anagrafica, come nel caso di sede lavorativa diversa da quella anagrafica); nonché quella assimilata all abitazione principale dal Comune con regolamento vigente alla data di entrata in vigore del D.L. n. 93/2008 in esame (ad esempio, alcuni Comuni possono, ai sensi dell art. 3, comma 56, Legge n. 662/1996, assimilare all abitazione principale l immobile non locato appartenente ad anziani e disabili residenti in istituti di ricovero; ovvero, possono, ai sensi dell art. 59, D. Lgs. n. 446/1997, assimilare all abitazione principale la casa concessa in comodato d uso a parenti, precisando nella delibera il grado di parentela che consente di usufruire dell agevolazione, etc.). Pertinenze dell abitazione principale Per quanto riguarda le pertinenze dell abitazione principale, nonostante in linea generale le stesse debbano essere trattate come l abitazione principale, in osservanza del potere regolamentare dei Comuni, l esenzione dall ICI trova applicazione limitatamente al numero e/o alla tipologia di pertinenze che il Comune riconosce come tali, fermo restando l obbligo di riconoscerne almeno una. Abitazione principale di lusso I soggetti che per la propria abitazione principale (in quanto accatastata come casa signorile, villa, castello o palazzo di pregio) sono tenuti al versamento dell imposta possono ancora beneficiare della detrazione prevista per l abitazione principale dall art. 8, D.Lgs. n. 504/92 nella misura di 103,29 (eventualmente innalzata, fino ad un massimo di 258,23 dal Regolamento ICI comunale, il quale può, in alternativa, affiancare alla detrazione base di 103,29 la riduzione fino al 50% dell imposta dovuta). Non è, invece, più applicabile l ulteriore detrazione statale dell 1,33 per 3

4 l abitazione principale introdotta dalla Finanziaria 2008, in quanto la stessa è stata abrogata dal citato DL n. 93/2008). Esenzione rapportata al periodo in cui l immobile è stato adibito ad abitazione principale L esenzione spetta per il periodo dell anno nel quale l immobile posseduto è stato adibito ad abitazione principale. Conseguentemente, se un immobile è posseduto per l intero periodo d imposta ed è destinato ad abitazione principale nel corso dell anno, l esenzione compete solo per i mesi in cui l immobile ha costituito l abitazione principale. Per il restante periodo non opera l esenzione e deve essere valutato l assoggettamento all ICI in base alla destinazione dell immobile (a disposizione, locato, ecc.). Soggetti obbligati al versamento dell ICI Sono, invece, tuttora tenuti a versare l ICI i titolari/possessori di immobili di tipo diverso da quelli sopracitati, quindi di: immobili classificati nelle categorie catastali: A1 (abitazioni di tipo signorili); A8 (ville); A9 (castelli); seconde e terze abitazioni; capannoni e immobili commerciali e industriali; terreni edificabili; terreni agricoli; concessioni demaniali; negozi; studi professionali. In particolare, ai sensi dell art. 3, D. Lgs. n. 504/1992, sono tenuti al versamento dell imposta i seguenti soggetti: 4

5 proprietari di fabbricati, aree edificabili e terreni agricoli situati nel territorio dello Stato (nel caso di trasferimento di proprietà, l acquirente diventa soggetto passivo di ICI a partire dalla data di sottoscrizione del rogito notarile, a nulla rilevando l eventuale presenza di un contratto preliminare); dai titolari di diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie) sugli stessi beni; dai locatari in caso di locazione finanziaria (leasing); dai concessionari di aree demaniali. Si precisa che il mese nel quale il possesso si è protratto per almeno 15 giorni è computato per intero. Per le abitazioni assegnate dalla cooperativa edilizia a proprietà divisa, la soggettività passiva passa in capo all assegnatario a partire dal momento dell assegnazione provvisoria. In caso di contitolarità dei suddetti diritti sul medesimo immobile, ciascun contitolare è obbligato al pagamento dell Ici per la quota di cui è titolare. Il Comune, tuttavia, può adottare una disposizione regolamentare in base alla quale può considerare regolare il pagamento effettuato da un contitolare anche per conto degli altri. Si fa presente che per gli immobili utilizzati dagli enti non commerciali, destinati esclusivamente allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, di attività religiose o di culto ancorché le stesse attività abbiano natura commerciale, l art. 39, D.L. n. 223/2006 (convertito nella Legge n. 248/2006) ha precisato che essi sono esenti dall ICI, a condizione che le attività non siano svolte esclusivamente in forma commerciale. Si ricorda, inoltre, che il decreto milleproroghe (D.L. n. 207/2008) ha posto fine alla querelle tra Comuni (che insistevano per il pagamento dell'imposta, forti anche di una circolare dell'anci Emilia-Romagna dello scorso ottobre) e governo ed ha stabilito l esenzione dal tributo per i fabbricati rurali, cioè quelle unità immobiliari, anche iscritte o iscrivibili nel catasto fabbricati, per le quali ricorrono i requisiti di ruralità previsti dall'art.9 del D. Lgs. n. 557/

6 Per il calcolo dell imposta da versare, si deve procedere all individuazione della base imponibile, ricorrendo a determinati coefficienti, diversi per ciascuna tipologia di immobile, come riportato nella seguente tabella: 140 se categoria B fabbricati rendita catastale rivalutata del 5% moltiplicata x 100 se categoria A, C 50 se categoria A/10 34 se categoria C/1 50 se categoria D con rendita terreni agricoli reddito dominicale rivalutato del 25 % moltiplicato x 75 aree fabbricabili Valore venale in comune commercio all' Una volta individuata la base imponibile, ad essa andrà applicata l aliquota secondo quanto deliberato dal Comune di riferimento, quello cioè in cui è situato l immobile o il terreno oggetto d imposta. I Comuni, infatti, ogni anno stabiliscono le aliquote Ici da applicare: è comunque previsto dal decreto legislativo n. 504/1992, all articolo 6, comma 2, che queste debbano essere fissate in misura non inferiore al quattro per mille né superiore al sette per mille. Immobili di categoria D privi di rendita Per gli immobili di categoria D di proprietà di imprese, privi di rendita catastale, la base imponibile è rappresentata dal costo di acquisto (al lordo degli ammortamenti) maggiorato delle spese incrementative iscritte in bilancio, moltiplicato per gli specifici coefficienti fissati con DM

7 I COEFFICIENTI Per l anno 2009 = 1,04 Per l anno 2008 = 1,09 Per l anno 2007 = 1,12 Per l anno 2006 = 1,16 Per l anno 2005 = 1,19 Per l anno 2004 = 1,26 Per l anno 2003 = 1,30 Per l anno 2002 = 1,35 Per l anno 2001 = 1,38 Per l anno 2000 = 1,43 Per l anno 1999 = 1,45 Per l anno 1998 = 1,47 Per l anno 1997 = 1,50 Per l anno 1996 = 1,55 Per l anno 1995 = 1,60 Per l anno 1994 = 1,65 Per l anno 1993 = 1,68 Per l anno 1992 = 1,70 Per l anno 1991 = 1,73 Per l anno 1990 = 1,81 Per l anno 1989 = 1,90 Per l anno 1988 = 1,98 Per l anno 1987 = 2,14 Per l anno 1986 = 2,31 Per l anno 1985 = 2,47 Per l anno 1984 = 2,64 Per l anno 1983 = 2,80 Per l anno 1982 e anni precedenti = 2,97 Modalità di versamento Il versamento dell ICI può avvenire: tramite bollettino di c/c/p intestato al Concessionario presso agenzie postali, concessionari o banche convenzionate; tramite bollettino di c/c/p intestato al Comune presso agenzie postali, concessionari o banche convenzionate; utilizzando il Modello F24 con modalità telematiche per i titolari di partita IVA, ovvero, il modello F24 cartaceo o telematico per i non titolari di partita IVA. Canali di riscossione Il contribuente può utilizzare il bollettino per effettuare il versamento dell'imposta: tramite servizio telematico gestito da Poste Italiane S.p.a.; in tal caso, riceve la conferma dell'avvenuta operazione con le modalità previste per il Servizio di collegamento telematico. Unitamente alla conferma di avvenuta operazione, il contribuente riceve l'immagine virtuale del bollettino, ovvero una comunicazione in formato testo contenente tutti i dati identificativi del bollettino e del bollo virtuale di accettazione. L'immagine virtuale del 7

8 bollettino o la comunicazione in formato testo costituisce la prova del pagamento e del giorno in cui esso è stato eseguito; ovvero, presso le aziende di credito convenzionate con gli enti impositori o con gli affidatari del servizio di riscossione (agente della riscossione o soggetto a cui l'ente locale ha affidato la riscossione del tributo). Nel caso di: riscossione diretta il conto corrente postale per il versamento dell'imposta comunale sugli immobili deve essere intestato al Comune, seguito dalla dicitura "ICI"; riscossione indiretta, tramite gli "affidatari del servizio di riscossione" il conto corrente postale per il versamento dell'imposta comunale sugli immobili deve essere intestato a questi ultimi, seguito dall'indicazione del comune di ubicazione dell'immobile e dalla suddetta dicitura. La denominazione dell'ente locale riportata nell'intestazione del conto deve identificare in maniera univoca il comune competente, che deve essere riconducibile ad uno specifico numero di conto appositamente dedicato Sanzioni e omesso versamento Nel caso di omesso o tardivo versamento del saldo dell ICI, il contribuente dovrà versare: l importo dovuto a saldo dell imposta; gli interessi moratori, fissati al tasso legale del 3%, con maturazione giorno per giorno; la sanzione amministrativa, pari al 30% dell ammontare del tributo da versare. Tuttavia, è prevista per il contribuente la possibilità di regolarizzare la propria posizione, sanando la violazione attraverso l istituto del ravvedimento operoso ai sensi dell art. 13, D. Lgs. n. 471/1997, come modificato dal D.L. n. 185/2008, sempreché la stessa non sia stata già contestata e, comunque, non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di 8

9 accertamento delle quali l autore o i soggetti solidalmente obbligati, abbiano avuto formale conoscenza. In tal caso: se la regolarizzazione dell omesso o parziale pagamento dell'imposta viene eseguita entro 30 giorni (15 gennaio 2009), la sanzione si riduce a 1/12 del minimo pari al 2,5%; se, invece, il ravvedimento, sia per gli omessi versamenti che per le altre violazioni, viene eseguito entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all'anno in cui la violazione è stata commessa, la sanzione si riduce a 1/10 del minimo pari al 3%. Antonio Gigliotti 9 Dicembre