UTI SILE e MEDUNA. Piano di Zona 2013/2015. PROGRAMMA ATTUATTIVO ANNUALE Obiettivi sociali e di integrazione sociosanitaria

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1 UTI SILE e MEDUNA UNIONE TERRITORIALE INTERCOMUNALE SILE e MEDUNA AZZANO DECIMO - FIUME VENETO - CHIONS PRAVISDOMINI PROGRAMMA ATTUATTIVO ANNUALE Obiettivi sociali e di integrazione sociosanitaria Piano di Zona 03/05 dicembre 07

2 INDICE REGIONALE N N... (L)... 5 N... (L)...6 REGIONALE N N... (L)... 7 REGIONALE N N... (L)... 8 REGIONALE N N. 3.. (L)... 0 REGIONALE N N REGIONALE N N REGIONALE N N REGIONALE N N REGIONALE N N REGIONALE N N REGIONALE N N N N REGIONALE N N N LOCALE N N N REGIONALE N N REGIONALE N N

3 N N N REGIONALE N N REGIONALE N N N N Locale N REGIONALE N N N N REGIONALE N N LOCALE N Locale N Locale N

4 SCHEDE del Programma Attuattivo Annuale

5 REGIONALE N.. Rafforzare il coinvolgimento della comunità nella realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali di tipo solidale e universalistico/selettivo Sociale Sociosanitario N... (L) Azioni di area Attivazione e rafforzamento degli strumenti per il coinvolgimento delle persone e delle loro organizzazioni nella progettazione, realizzazione e valutazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali di ambito distrettuale Politiche sanitarie, abitative, dei trasporti, dell'educazione, formative, del lavoro, culturali, ambientali e urbanistiche, dello sport e del tempo libero, nonché finalizzate al benessere della persona e alla prevenzione delle condizioni di disagio sociale Sono riferite agli obiettivi: 4., 4.5, 5., 5., 0., 6., 7., 7., 8., 9. SSC 6.3 (Ufficio direzione e, Servizio sociale professionale), AAS5 Distretto sanitario Sile e Meduna, Soggetti istituzionali, Terzo Settore, organizzazioni for profit Il SSC ha sviluppato nella sostanza quanto previsto dalla per 0/05. Le attività del 06 si collocano in continuità con l anno e sono volte al loro consolidamento o perfezionamento Aggiornamento annuo del Profilo di comunità dell UTI Sile e Meduna Prosecuzione dell attività dei Tavoli tematici: Minori e Famiglia, Adulti (Povertà spreco sobrietà - inclusione sociale) e del Tavolo istituzionale- Anziani; INDICATORI DI RISULTATO IN- DIVIDUATI PER IL TRIENNIO l anno 07/08 - N. tavoli di concertazione, consultazione e coprogettazione attivati - N. intese operative sottoscritte con i partner della co-progettazione (distinte per tipologia) - N. riunioni operative coprogettazione (distinte per tipologia) - Evidenza di un documento Profilo di comunità dell UTI Sile e Meduna anno Evidenza dei contenuti trattati o dei verbali di attività dei Tavoli tematici; 5

6 N... (L) Azioni di area Attivazione e rafforzamento degli strumenti per l informazione, la comunicazione e la rendicontazione delle attività sociali nel territorio dell ambito distrettuale sud 6.3 Politiche socio assistenziali e sanitarie, per la famiglia, il lavoro, l immigrazione, la mobilità, i trasporti, la casa Le azioni di cui agli obiettivi: 5., 7., 8., 9. SSC (Ufficio direzione e, Servizio sociale professionale), Uffici Relazioni Pubbliche (URP) Comunali, AAS5 Distretto sanitario Sile e Meduna, Terzo settore Il SSC nel corso del 06 ha proseguito nell azione di consolidamento dei propri strumenti di comunicazione e informazione (newsletter, sito internet, pagina facebook, ecc) utile anche per la rendicontazione delle proprie attività 3 Consolidamento degli strumenti di comunicazione interna ed esterna del SSC: newsletter, sito internet, pagina facebook, ecc. Stesura di una guida ai servizi, cartacea e on-line, sulla base delle informazioni ricavate dall aggiornamento del catalogo dell offerta (Nomenclatore dei sociali) cfr. obiettivo regionale n.4.5, macroazione n (anno 08) Redazione del Relazione annuale sulle attività del SSC anno 07; anno 08 l anno 07/08 - Consolidamento del sito internet del SSC e della newsletter (ambitovivo) - Guida ai servizi del SSC (anno 08) - Relazione annuale delle attività del SSC anno 07 / anno 08 6

7 REGIONALE N.. Favorire nell ambito dei percorsi di assistenza, di protezione e promozione sociale, la messa a sistema delle attività di soggetti non istituzionali operanti nel territorio, beneficiari di contributi economici regionali, provinciali e comunali erogati a sostegno delle attività degli stessi soggetti a favore di persone in stato di bisogno, allo scopo di capitalizzare, in un ottica di sinergia e di coordinamento, le risorse finanziarie pubbliche erogate Sociale Sociosanitario N... (L) Azioni di area Realizzazione di collaborazioni (partnership) con soggetti privati, beneficiari o meno di contributi pubblici (regionali, di UTI e comunali), anche attraverso la stipula di convenzione e protocolli operativi, per una gestione sinergica e coordinata di interventi e dei servizi sociali e lo sviluppo di buone pratiche Politiche assistenziali e sociosanitarie, dell immigrazione, della famiglia Sono riferite agli obiettivi: 5., 0., 6., 6., 7., 7., 8., 9. SSC, Uffici comunali erogatori, AAS5, Distretto sanitario Sile e Meduna, Regione FVG, Centro Servizi Volontariato, Terzo settore Il SSC ha continuato nel 06 le azioni per lo sviluppo delle collaborazioni, anche nei tavoli tematici di PDZ, con soggetti privati beneficiari o meno di contributi pubblici, anche attraverso la partecipazioni a progettualità comuni Aggiornamento della mappatura dei soggetti pubblici e privati con i quali si realizzano delle collaborazioni, formalizzate e non formalizzate (anno 08) INDICATORI DI RISULTATO IN- DIVIDUATI PER IL TRIENNIO l anno 07/08 - N. progetti condivisi con i soggetti non istituzionali per l ottenimento di contributi regionali. - N. intese operative sottoscritte con i partner della co-progettazione beneficiari di finanziamenti pubblici (distinte per tipologia) - Valore atteso - Nel triennio almeno il 70% dei soggetti non istituzionali beneficiari di contributi economici pubblici sottoscrivono protocolli operativi con il SSC. Il raggiungimento del valore atteso è condizionato alla reale disponibilità degli elenchi dei soggetti beneficiari di contributi da parte degli erogatori dei contributi (Regione, Comuni, ASS), alla collaborazione con il SSC manifestata dai soggetti beneficiari di contributi e infine alla possibilità reale di attivare con i soggetti disponibili progettualità condivise e formalizzate in protocolli operativi.. Elenco dei soggetti pubblici e privati partner in iniziative sociali nel corso dell anno 08 7

8 AZIONE DI SISTEMA - CONSOLIDAMENTO DEL GOVERNO DEL SISTEMA INTE- GRATO - SCHEDA PDZ N. REGIONALE N.. Consolidare il sistema associato di governo del sistema locale degli interventi e dei servizi sociali Sociale Sociosanitario N... (L) Azioni di area Razionalizzazione e rafforzamento delle risorse umane, strumentali e organizzative volte al consolidamento del sistema associato di governo locale Politiche assistenziali e sociosanitarie Sono riferite agli obiettivi: 5., 5., 0., 6., 7., 7., 8., 9. SSC (Ufficio direzione e ), Uffici comunali (URP), ASS6, Distretto sanitario Sile e Meduna, AAS5, Soggetti for profit, ASP, Terzo settore Il SSC ha realizzato nel 06 un percorso di supervisione tecnica per gli operatori della POA, assistenti sociali e amministrativi, che ha portato alla reda- zione di un documento con le funzioni dei componenti l Ufficio di direzione e e dell organigramma del Servizio Prosecuzione dell implementazione del modello organizzativo e funzionale del SSC, consolidando l Ufficio di direzione e (anni 07-08) Realizzazione di un percorso di formazione professionale per gli assistenti sociali e del personale amministrativo e domiciliare (anno 08) (es. sul tema della presa in carico delle persone immigrate straniere) Stesura di un piano formativo per gli operatori della POA (per l anno 08) Attivazione di una razionalizzazione e rafforzamento del sistema informativo del SSC (CSI, traporti, amministratore di sostegno ecc.) (anno 08) Realizzazione di un percorso di supervisione tecnica per il personale POA (con eccezione degli assistenti domiciliari), per rafforzare l organizzazione funzionale del Sistema associato (anno 07) INDICATORI DI RISULTATO IN- DIVIDUATI PER IL TRIENNIO - N. operatori equivalenti dedicati all attività dell Ufficio di direzione e - N. modelli regionali di documentazione/rendicontazione adottati e compilati; - Valore atteso: - L Ufficio di direzione e del SSC è dotato di risorse professionali dedicate. - I sistemi informativi previsti dalla regione vengono alimentati sistematicamente. - Vengono adottati modelli regionali di documentazione/rendicontazione. - È presente e continuamente aggiornato un regolamento per l accesso e la compartecipazione degli utenti al costo dei servizi. 8

9 l anno 07/08. Evidenza di un documento di illustrazione della composizione e funzionamento dell Ufficio di direzione e ; (anno 07). Evidenza di un percorso formativo per gli assistenti sociali e personale amministrativo; (anno 08) 3. Evidenza di un documento con la descrizione delle attività svolte per il consolidamento del sistema informativo del SSC; (anno 08) 4. Percorso di supervisione tecnica per gli operatori POA (anno 07) 9

10 REGIONALE N. 3. Stabilizzare e consolidare le prestazioni e gli interventi di cui all art. 6 della legge regionale 6/006, definendo un sistema di offerta per tipologie di servizi e prestazioni, trasversale alle aree di bisogno, articolato in: - welfare d accesso, con il ruolo fondamentale riconosciuto al servizio sociale professionale, che ricomprende il servizio di segretariato sociale, le attività di presa in carico e gestione sociale del caso (case management), il servizio di pronto intervento per le situazioni di emergenza sociale; - servizi domiciliari, di tipo educativo, socioassistenziale e di assistenza integrata; - servizi a carattere comunitario semiresidenziale, compresa la rete delle strutture e dei servizi a ciclo diurno; - servizi a carattere comunitario a ciclo residenziale, comprendente la rete delle strutture e dei servizi a ciclo interamente residenziale anche a carattere temporaneo; - misure di sostegno e assistenza economica, nelle diverse forme previste dalla regionale Sociale Sociosanitario N. 3.. (L) Azioni di area Consolidamento del livello degli interventi e delle prestazioni erogate dal Servizio sociale dei comuni, adeguandole alle mutevoli e crescenti richieste, attraverso azioni di razionalizzazione delle risorse e di miglioramento della loro efficienza ed efficacia Politiche sanitarie, del lavoro, dell immigrazione, abitative, dei trasporti, della famiglia, della formazione e dell istruzione Sono riferite agli obiettivi: 5., 5., 0., 6., 7., 7., 8., 9. SSC, Servizio sociale professionale (SSP), Comuni di riferimento del SSC, AAS5 Distretto sanitario Sile e Meduna PUAD, ASP Solidarietà, ASP Casa Lucia, Fondazione Micoli Toscano, Cooperativa Sociale Acli, Cooperativa Sociale Abitamondo, Polizia Municipale, Forze dell ordine (Carabinieri), Caritas Diocesana Il SSC nel corso del 06 ha focalizzato il proprio impegno per il consolidamento delle Unità Operative Territoriali (UOT) di Servizio sociale, dei Coordinatori sociali e dell Area amministrativa 0

11 Il Servizio sociale dei comuni consolida i servizi e le prestazioni, apportando anche azioni correttive e di innovazione, definisce gli obiettivi standard, monitora e valuta gli scostamenti rispetto ai valori target, nelle seguenti aree: Welfare d accesso. Consolidamento dei livelli raggiunti e potenziamento dell accesso nelle Unità Operative Territoriali (UOT) Servizio sociale professionale. Consolidamento attività dei Coordinatori sociali e dei referenti di area (anno 07-08) Segretariato sociale. Consolidamento degli orari per il pubblico da parte degli assistenti sociali (anno 07-08) Pronto intervento sociale Servizi domiciliari, di tipo educativo, socioassistenziale, compresa la rete delle strutture e dei servizi a ciclo diurno:. Consolidamento degli attuali livelli di offerta;. Implementazione del Programma PIPPI;. Stesura del Regolamento di accesso al Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) e sua adozione (anno 07/08);. Adozione del Regolamento unico del Servizio di trasporto sociale e monitoraggio della sua applicazione (anno 07-08) Servizi a carattere comunitario semiresidenziale Servizi a carattere comunitario a ciclo residenziale Misure di sostegno e assistenza economica. Rafforzamento dei livelli d offerta l implementazione delle disposizioni nazionali e regionali (SIA/ReI e MIA) INDICATORI DI RISULTATO IN- DIVIDUATI PER IL TRIENNIO l anno 07/08 Valori target definiti nelle schede di cui all Allegato 3) delle Linee guida regionali. Valori attesi Gli scostamenti dei valori target registrati annualmente sono oggetto di valutazione.. Valori target degli anni 06 e 07 implementati e valutati nei loro scostamenti. Regolamento di accesso al Servizio di Assistenza Domiciliare; (anno 07/08) 3. Regolamento unico del servizio di trasporto sociale; (anno 07)

12 AZIONE DI SISTEMA INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA : OBIETTIVI COMUNI A TUTTE LE AREE - SCHEDA PDZ N. 4 REGIONALE N. 4. N. 4.. Definire/migliorare un sistema di accesso integrato ai servizi sociosanitari Sociale Sociosanitario Confermare il Punto unico di accesso come strumento di accesso ai servizi socio-sanitari integrati REGIONALE N. 4. N. 4.. Sviluppare e qualificare le Unità di valutazione multiprofessionale in tutte le aree di integrazione sociosanitaria Rivedere le procedure in uso, migliorandole Sociale Sociosanitario REGIONALE N. 4.3 N Utilizzare sistematicamente la valutazione multidimensionale e adottare progressivamente strumenti uniformi e standardizzati Sociale Sociosanitario Promuovere uniformità innanzitutto sul territorio provinciale secondo le modalità indicate dalla Regione e condivise tra gli ambiti e distretti provinciali REGIONALE N. 4.4 N Programmare le risorse ritenute appropriate e disponibili attraverso il dispositivo del progetto personalizzato di intervento o del piano di assistenza/intervento Sociale Sociosanitario Per tutti i casi che a seguito della valutazione multidisciplinare sortiscono una presa in carico, si configuri un progetto secondo format condivisi REGIONALE N. 4.5 N Definire/aggiornare la descrizione dell offerta dei servizi e interventi sociosanitari disponibili per i cittadini in ciascun territorio di riferimento Sociale Sociosanitario Redazione dei cataloghi di servizio integrati ambito-distretto per ciascuna area di integrazione socio-sanitaria, sia cartacei che digitali REGIONALE N. 4.6 N Migliorare i livelli organizzativi e operativi di integrazione sociosanitaria finalizzati alla presa in carico integrata assicurando la continuità assistenziale tra ospedale e territorio/domicilio, tra diversi tipi di servizi sanitari e tra servizi sanitari e servizi sociali, in modo particolare nel momento del passaggio all età adulta Sociale Sociosanitario Confermare, modificare o condividere tra SSC, AAS5 e privati convenzionati/accreditati protocolli relativi alla continuità assistenziale, sia riferita ai passaggi correlati alle varie fasi di età sia ai passaggi tra strutture di ricovero e territorio

13 Azioni di area Sono riferite agli obiettivi: 5.; 6.; 7.; 7.; 8.; 9. SSC, ASS6 (tutti i Servizi e Dipartimenti) Distretto sanitario sud Tutte le azioni dell Obiettivo 4 si considerano concluse, ad eccezione dei gruppi di lavoro che continuano ad operare nelle diverse aree, con relativa formalizzazione in Cabina di Regia, sebbene necessitino di una ri coerente con quanto fatto e con le rinnovate configurazioni istituzionali ed operative. Si sono mantenuti nel 06 i livelli, gli standard e le attività previste Mantenimento dei livelli, degli standard e delle attività sviluppate nel periodo 03-6 Aggiornamento del catalogo dell offerta (Nomenclatore dei sociali) e sua diffusione sia in versione cartacea che sul sito internet del SSC e dell AAS l anno 07/08 - Il 00% dei soggetti non autosufficienti che accedono alla rete dei servizi residenziali e semiresidenziali sono valutati dalle Unità multi professionali integrate; - Tutti i soggetti sono valutati secondo modalità standardizzate definite dalla Regione; - il catalogo dell offerta è e disponibile in cartaceo e consultabile sui siti del SSC e dell AAS; 3

14 INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA: AREA MATERNO INFANTILE INFANZIA E ADOLESCENZA - SCHEDA PDZ N. 5 e N. 0. REGIONALE N. 5. Promuovere la permanenza dei minori in famiglia Sociale Sociosanitario N. 5.. Azioni di sistema Rivalutazione e qualificazione dei percorsi valutativi tramite apposita équipe di valutazione multiprofessionale dedicata ai minori e ai nuclei familiari connotati da multiproblematicità Politiche per la famiglia Sono riferite agli obiettivi: 4.4; 4.6 SSC dell area vasta del pordenonese, AAS5: C.F., SNPI, Dip. dipendenze, DSM Definiti e applicati strumenti valutativi omogenei su tutto il territorio dell AAS5. Atteso monitoraggio. Prevista armonizzazione dell applicazione del protocollo. Il tavolo minori verrà convocato ad inizio 08 Definizione dell organizzazione dell AAS5 in riferimento all area minori Monitoraggio dell applicazione dei nuovi strumenti valutativi condivisi ed eventuale rivalutazione 3 Coinvolgimento del DSM e del Dipartimento delle Dipendenze (DDD) nelle UVMF dei 5 SSC/Distretti 4 Convocazione del tavolo provinciale Minori come luogo di monitoraggio dell azione e l anno 07/08 - evidenza del sistema organizzativo dell AAS5 in riferimento all area; - Documento di monitoraggio dell applicazione delle nuove prassi valutative; - Le UVMF si strutturano uniformemente in tutti i territori, comprendendo il DSM e il DD; - Evidenza dell attività del Tavolo minori di area vasta. 4

15 N. 5.. Azioni di sistema Definizione delle modalità di presa in carico, nonché di protocolli per il trattamento dei minori e delle loro famiglie con priorità a favore degli adolescenti con esordi psichiatrici Politiche per la famiglia Le azioni di cui agli obiettivi: 4.4, 4.6 SSC e AAS5: CF, S.NPI, Dip. Dipendenze, DSM Le azioni previste per il 06 (ob PAL 06) non sono state raggiunte, di seguito sono riproposte Bozza del documento descrittivo le nuove modalità operative per l avvio della rete dei servizi di salute mentale dell età evolutiva (ob PAL 06). Confronto in cabina di regia sui primi risultati dell azione l anno 07/08 - Bozza documento di cui all azione - Su tutto il territorio provinciale si sperimentano le nuove modalità di presa in carico N Azioni di sistema Ridefinizione delle modalità di presa in carico e di trattamento dei minori e delle loro famiglie nelle situazioni di adozioni problematiche Politiche per la famiglia Le azioni di cui agli obiettivi: 4.4; 4.6 SSC e AAS5: CF, S.NPI, Dip. Sipendenze, DSM Definizione dell organizzazione dell AAS5 in riferimento all area minori Definizione delle prassi operative rispetto alle adozioni problematiche l anno 07/08 - evidenza del sistema organizzativo dell AAS5 in riferimento all area; - documento sulle prassi operative rispetto alle adozioni problematiche 5

16 REGIONALE N. 5. Potenziare e qualificare il processo di sostegno e allontanamento del minore nonché il sistema di accoglienza dei minori collocati all esterno della propria famiglia di origine Sociale Sociosanitario N. 5.. altre politiche Azioni di sistema Sviluppo di un progetto di sensibilizzazione, reperimento, supporto e accompagnamento delle famiglie affidatarie sul territorio locale Politiche per la famiglia (LR /006); Progetti dell area famiglia e genitorialità Le azioni di cui agli obiettivi:.;. AAS5: Consultorio Familiare, SSC e associazioni che già si occupano di affido a livello dell area vasta del pordenonese e locale I singoli Servizi sociali dei Comuni si sono mossi a livello autonoma nel corso del 06, programmando e realizzando iniziative locali Integrazione dell attività sull affido con le linee regionali Terzo settore Recepimento nei servizi locali della modulistica inserita nelle Linee guida regionali (Locale) Prosecuzione delle iniziative in atto nei singoli Servizi sociali dei Comuni Terzo settore Almeno un incontro di confronto all anno a livello provinciale (Tavolo Minori) a) Prosecuzione delle collaborazioni con le realtà del privato sociale che si occupano di accoglienza e affido minori; (AV) (Locale) b) Prosecuzione degli interventi socioeducativi a favore dei minori in affido; (Locale) a) Conclusione del Programma nazionale di Intervento per la Prevenzione dell Istituzionalizzazione (PIPPI); (anno 07) (Locale) b) Consolidamento delle modalità di presa in carico e delle azioni avviate nel 07 dal programma PIPPI l anno 07/08 (anno 08) (Locale) Terzo settore Terzo settore. Evidenza delle attività implementate;. Evidenza del verbale dell incontro di confronto nel Tavolo provinciale minori; 3. Documento descrittivo delle collaborazioni con le ONP sul tema dell affido; (L) 4. Evidenza di un documento di sintesi delle attività realizzate dal Programma nazionale di Intervento per la Prevenzione dell Istituzionalizzazione (PIPPI) (L) 6

17 N. 5.. Azioni di sistema Definire le comunità di accoglienza secondo tipologie diversificate. Garantire il proseguo della presa in carico del nucleo secondo una linea di continuità prima dell inserimento, durante e dopo la dimissione del minore in comunità e/ in situazione di affido Politiche della famiglia (L.R. /006) Le azioni di cui agli obiettivi: 4.4; 4.6 SSC, CF, S. NPI, DSM, Dip. Dipendenze, Terzo Settore impegnato nell accoglienza di minori Nel corso del 06 l ambito 6. ha definito i requisiti di funzionamento delle comunità per minori funzionalmente agli standard di accoglienza. Le azioni previste dal documento PDZ non sono state implementate, anche in forza della mancanza di LG regionali. Recepimento delle LG regionali e prima applicazione in tutti i territori l anno 07/08 - Evidenza sperimentazione criteri LG regionali su tutto il territorio Terzo settore 7

18 LOCALE N. 5.3 Promuovere e realizzare interventi e servizi a sostegno dei minori e della famiglia, attivando e mettendo in rete le risorse comunitarie Sociale Sociosanitario N Azioni di sistema Realizzazione di attività a sostegno dell integrazione sociale di minori e dei loro familiari, e della conciliazione dei tempi di lavoro e cura della famiglia Politiche per la famiglia, educative, formative Le azioni di cui agli obiettivi:.,.,., 3., 4. SSC, Uffici dei Comuni di riferimento del SSC, AAS5 Distretto sanitario sud, Scuole materne, primarie e secondarie di I grado dell ambito distrettuale, Terzo Settore (Ass. Scarabeo onlus, Ass. Mediatori di comunità onlus, Coop. Sociale Itaca) Il SSC nel 06 ha proseguito le iniziative di pre e post scuola e il progetto Monitor Dis-agio. Le altre azioni realizzate per il sostegno di minori e delle loro famiglie fanno riferimento agli interventi socioeducativi a domicilio; la mediazione culturale a favore di persone di etnia rom e sinti; iniziative per il contrasto alla devianza dei minori e volti al loro reinserimento sociale; azioni del progetto Nuovi cittadini Nuove relazioni 3 finanziate con fondi del programma immigrazione regionale A) Prosecuzione del servizio di pre e post scuola (anno 07 giugno 08); (LOCALE) B) Recepimento degli indirizzi dell Assemblea dei Sindaci per il proseguimento dell attività per la seconda metà del 08; (LOCALE) Prosecuzione e razionalizzazione del progetto Monitor Dis-agio (PDZ) per la promozione dell agio e la prevenzione del disagio minorile (LOCALE) Mantenimento degli interventi di sostegno socio educativo a domicilio dei minori in difficoltà (multiproblematici) (07/8); (LOCALE) a) Prosecuzione degli interventi di mediazione culturale a favore di minori e adulti stranieri e di Rom Sinti e verifica partecipata del percorso decennale finora svolto (anni 07/08) (LOCALE) b) Realizzazione del progetto Scuole di inclusione (Azione 3, finanziato con fondi del programma regionale immigrazione 07), con interventi specifici rivolti a minori e adulti stranieri e italiani, con particolare riferimento alle donne immigrate (LOCALE) Consolidamento degli interventi di contrasto alla devianza dei minori e volti al reinserimento sociale (finanziati con una quota del Fondo Sociale regionale), attraverso il sostegno socio educativo, le consulenza psicosociale e psicoterapeutica) (anni 07/08) (LOCALE) 8

19 6 7 Partecipazione del SSC al partenariato del progetto presentato dalla Federazione Italiana Scuole Materne (FISM) della provincia di Pordenone, in risposta al bando nazionale della Impresa sociale CON I BAM- BINI, per il contrasto alla povertà educativa dei bambini della prima infanzia 0-6 anni attraverso il potenziamento dei servizi educativi (anno 07/08) (LO- CALE) Partecipazione all avviso regionale per la presentazione delle domande per l abbattimento delle rette di frequenza dei servizi per la prima infanzia per l anno educativo 07-8 finanziate con le risorse del POR FSE Programma specifico 3/5 Azione (anno 06/07/08) (LOCALE) l anno 07/08. Prosecuzione del servizio di pre e post scuola; (L). Realizzazione di un documento di sintesi delle attività integrate del progetto Monitor Dis-agio ; (L) 3. Prosecuzione degli interventi di sostegno socio educativo domiciliare per i minori in stato di disagio; (L) 4. Interventi di mediazione transculturale a favore di minori e adulti stranieri e di etnia Rom Sinti; (L) 5. Realizzazione del progetto Scuole d accoglienza (L) 6. Realizzazione di iniziative di contrasto alla devianza dei minori (L) 9

20 N Azioni di sistema Realizzazione di azioni di sensibilizzazione dei portatori di interesse e di attivazione di comunità a sostegno e a promozione dei minori e della famiglia Politiche per la famiglia, educative, formative Le azioni di cui agli obiettivi:.,., 4., 4.4, 4.5 SSC, Scuole, Terzo Settore Sono proseguite nel 06 le iniziative di sviluppo di comunità del SSC per favorire il coinvolgimento e l attivazione delle realtà territoriali, pubbliche e private Consolidamento degli interventi di sviluppo di comunità a favore dei minori e delle famiglie, sulla base di una valutazione delle priorità e delle risorse e delle connessioni possibili sul territorio (anno 07/08) (Locale) A) Partecipazione al tavolo tematico del terzo settore (Coop. Sociale Il ponte) educazione alimentare obesità e movimento; (anno 07/08) (Locale) B) Partecipazione a tavoli territoriali in collaborazione con la rete dei soggetti della realtà locale (es. Tavoli l anno 07/08 educativi) (anno 07/08) (Locale). Evidenza di un documento con i contenuti delle attività di sviluppo di comunità svolte nel corso del 07/08; (L). Evidenza di un documento con i contenuti delle attività svolte nei tavoli territoriali in collaborazione con la rete dei soggetti locali (L) 0

21 REGIONALE N. 0. N. 0.. Azioni di sistema Collegare gli interventi sociali e sociosanitari programmati nei PDZ con specifiche azioni inerenti le politiche familiari Sociale Sociosanitario Creare sinergia e coordinamento tra i vari interventi socio-sanitari programmati da SSC e AAS a favore delle famiglie e le attività messe in atto da soggetti non istituzionali beneficiari di risorse pubbliche Politiche della famiglia Le azioni di cui agli obiettivi:., 4.5 SSC, AAS5, Associazioni locali che intervengono a favore della famiglia Nel 06 il SSC ha partecipato alla valutazione dei progetti presentati dalle associazioni familiari, attestando il raccordo con la territoriale Consolidamento delle relazioni tra il SSC e le associazioni familiari che hanno partecipato al bando regionale per il Sostegno ai progetti delle associazioni familiari con progetti realizzati in raccordo con la territoriale del Servizio sociale dei Comuni (anno 07/08) (Locale) l anno 07/08. evidenza di un documento di sintesi del raccordo tra il SSC e le associazioni familiari che hanno risposto al bando regionale

22 INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA: AREA DISABILITÀ - SCHEDA PDZ N. 6 REGIONALE N. 6. N. 6.. N. 6.. N N Azioni di sistema Avviare un percorso di riqualificazione dei Centri diurni per persone con disabilità finalizzato a: - diversificare il sistema semiresidenziale per adulti disabili con offerte adattabili alle esigenze dei soggetti - promuovere soluzioni innovative alternative o integrative dei centri diurni maggiormente in grado di promuovere, in continuità educativa con la scuola e la famiglia, percorsi di autonomia personale e di inclusione sociale nei diversi contesti comunitari Sociale Sociosanitario Definizione di un assetto organizzativo modulare nel Centro diurno di Poincicco (Fiume Veneto) per favorire una presa in carico delle persone più flessibile e congrua, e legata al loro percorso evoluto in un ottica di governo partecipato territoriale Individuazione di contesti comunitari inclusivi nei quali sperimentare processi di autonomia individuale e promuovere nuovi modelli organizzativi alternativi a quelli dei centri diurni Sviluppo del modello organizzativo a rete delle fattorie sociali come modello inclusivo innovativo da attuare in contesto rurale Avvio di un processo di sperimentazione finalizzato alla diversificazione dei sistemi residenziali e semiresidenziali, attraverso soluzioni integrative e orientate ad offrire una risposta mirata alle persone disabili adulti con prevalenza di bisogni assistenziali legati all età Politiche dei trasporti Politiche dell abitare Le azioni di cui agli obiettivi: 4., 4., 4.4, 4.5, 7. SSC, Servizi in Delega per la disabilità, Sportello Amministratori di sostegno, Regione FVG sportelli Assistenti familiari, AAS5: Distretti sanitari, Medici di Medicina Generale, Strutture residenziali e semiresidenziali (ASP D. Moro di Morsano al T.), Terzo Settore Le attività previste in area disabilità risultano tutte in linea n. Azioni SSC AAS5 3 4 Prosecuzione delle attività sviluppate nel triennio e monitoraggio A) Elaborazione nuovo atto di Delega all AAS5 per i servizi a favore di persone con disabilità (LR 4/996, art. 6 lett. e-i); B) Avvio di un gruppo di lavoro dedicato responsabili del SSC, di distretto e DSS Analisi e sviluppo di nuove LG per gli interventi integrati per le persone con disabilità Presentazione delle linee guida della L /06 (Dopo di noi) e prima sperimentazione delle attività AAS5 Servizi aziendali AAS5 Servizi aziendali AAS5 Servizi aziendali Altri soggetti Terzo settore Comuni Comuni Terzo settore

23 l anno 07/08. Un numero crescente di disabili sperimenta percorsi educativi e di inclusione alternativi ai centri diurni;. N beneficiari delle esperienze avviate articolati per tipologia di attività e classi di età; 3. Bozza del nuovo atto di delega; 4. Sperimentazione prime attività sul Dopo di noi 3

24 INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA: AREA ANZIANI - SCHEDA PDZ N. 7 REGIONALE N. 7. Promuovere interventi di promozione della salute e di prevenzione delle disabilità nell anziano Sociale Sociosanitario N. 7.. Azioni di area Sviluppo di opportunità inerenti la promozione di stili di vita sani (almeno un programma all anno), attraverso la costituzione di una rete territoriale di soggetti portatori di interesse per la promozione della salute e la prevenzione degli incidenti domestici nella terza età Politiche relative all inclusione delle persone anziane e delle persone disabili. Politiche culturali che sviluppano il tema del ruolo dell anziano nella comunità locale. Politiche educative che sviluppano il tema dell intergenerazionalità Le azioni di cui agli obiettivi:., e 3. nei punti: servizi domiciliari; servizi a carattere comunitario e semiresidenziale SSC, AAS5 (Distretto Sile e Meduna, Coordinamento socio-sanitario, Dip. della Prevenzione), Comuni di riferimento del SSC che attuano già iniziative in materia di promozione alla salute e di stili di vita sani, Terzo Settore Il SSC ha proseguito nel 06 il sostegno al progetto Oltre i vetri per il contrasto alla solitudine degli anziani nel comune di Fiume Veneto Continuazione delle attività anche in relazione alle linee regionali (terzo settore) l anno 07/08 Partecipazione al progetto locale Oltre i vetri per la prevenzione e il contrasto alla solitudine degli anziani, in collaborazione con realtà del privato sociale del Comune di Fiume Veneto (anno 07/08) (Locale) (terzo settore). Evidenza delle attività di prevenzione degli incidenti domestici e dei gruppi di cammino;. Evidenza di un documento di sintesi delle attività svolte dal progetto Oltre i vetri (anno 07/08) (L) 4

25 REGIONALE N. 7. Sviluppare la domiciliarità, sostenere le famiglie, qualificare il lavoro di cura degli assistenti familiari, sperimentare soluzioni innovative di risposta residenziale (es. utilizzo condiviso di civili abitazioni per favorire forme di convivenza per anziani soli ) per ampliare le possibilità anche di coloro che necessitano di assistenza e cure di vivere in contesti di vita non istituzionalizzanti Sociale Sociosanitario N. 7.. Azioni di sistema Azioni di sistema per la promozione della domiciliarità Politiche del lavoro e della formazione professionale Politiche a sostegno della famiglia e della non autosufficienza Politiche abitative Mobilità e trasporti Le azioni di cui agli obiettivi:., 3., 4., 4., 4.3, 4.4, 4.5, 4.6 SSC, Sportello Amministratori di Sostegno, AOSMA Centro di valutazione Neurologico di San Vito al T., AAS5 (Distretto Sile e Meduna, Coordinamento socio-sanitario, Dip. Prevenzione, DSM), ASP Casa Lucia, ASP Solidarietà, Fondazione Micoli Toscano, Terzo Settore, Telesoccorso e Teleassistenza Nel corso del 06 il SSC ha avviato la consultazione dei portatori di interesse per la definizione dei contenuti dei Regolamenti del Servizio di trasporto sociale e del Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) A) Aggiudicazione della gara per l affidamento del Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) (anno 07) e avvio del nuovo contratto con il fornitore di servizi; (LOCALE) B) Prosecuzione dell appalto SAD (anno 08); (LO- CALE) Stesura del Regolamento del Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) (anno 07); e sua adozione (anno 08) (LOCALE) (cfr. azione 3.) 3 Stesura regolamento unico servizio di trasporto sociale (cfr. azione di sistema) (anno 07) e sua adozione (anno 08); (LOCALE) (cfr. azione 3.) Terzo settore 4 Stipula delle Convenzioni regolanti, per gli anni 07 e 08, i rapporti tra il SSC e i soggetti del terzo settore per la gestione di un sistema integrato e razionalizzato di trasporti socio-assistenziali; (LOCALE) Terzo settore l anno 07/08. Regolamento unico del servizio di trasporto sociale; (L). Regolamento del servizio di assistenza domiciliare (SAD); (L) 3. Convenzioni regolanti negli anni 07 e 08 la gestione del sistema integrato e razionalizzato di trasporti socio-assistenziali; (L) 5

26 N. 7.. Azioni di sistema Messa a regime della lista unica e monitoraggio delle liste d attesa per ingressi nelle strutture residenziali Politiche per la famiglia Politiche a sostegno della non-autosufficienza Le azioni di cui agli obiettivi: 3., 4.5, 4.6 AAS5, SSC, ASP Casa Lucia, ASP Solidarietà, Fondazione Micoli Toscano Monitorate le procedure di accesso e avviato il coordinamento interservizi Continuazione del raccordo interservizi (SSC-AAS5- Distretto-Strutture per anziani) per il miglioramento dell integrazione e contestuale verifica dell applicazione dei LEA Enti gestori delle strutture residenziali Definizione della quota di autosufficienza per i casi integrati dai Comuni Comuni l anno 07/08 - Evidenza delle quote di autosufficienza per i casi integrati dai Comuni 6

27 N Azioni di sistema Potenziamento di funzioni respiro orientate alla domiciliarità, unitamente alla qualificazione del lavoro delle assistenti familiari, sperimentando formule di assistenza diversificate ed innovative Politiche della formazione professionale Politiche di sostegno alla famiglia Politiche a sostegno della non-autosufficienza Le azioni di cui agli obiettivi: 4., 4.3, 4.4 SSC, AAS5, Distretto sanitari, Terzo Settore, Regione FVG (Sportelli Assistenti familiari ) Nel corso del 06 sono proseguite le attività di animazione nei Centri diurni presenti nel territorio dell UTI 3 Prosecuzione delle attività di animazione con educatori professionali nei tre Centri diurni dell UTI (anni 07/08) (LOCALE) Supporto al riconoscimento regionale dell accreditamento del Centro diurno di Azzano Decimo (anno 07) (LOCALE) Valutazione di fattibilità per l avvio di un percorso formativo congiunto SSC e Distretto sanitario sud per i care givers, finalizzato al miglioramento dell intervento domiciliare a favore degli utenti del Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD); (anno 08) (LOCALE) l anno 07/08. Realizzazione di attività di animazione con educatori professionali nei tre Centri diurni presenti nel territorio dell UTI 7

28 Locale N Azioni di sistema Implementazione delle reti locali a supporto della domiciliarità Politiche a sostegno della non-autosufficienza Politiche a sostegno della famiglia Politiche formative Le azioni di cui agli obiettivi:.,., 4.5 SSC, AAS5, Tribunale Ordinario, Ass. di Volontariato San Pietro Apostolo, Amministratori di Sostegno Nel corso del 06 è proseguita l attività dello sportello dell Amministratore di sostegno conformemente a quanto programmato 3 Prosecuzione delle iniziative per il consolidamento dell istituto dell Amministratore di sostegno (anni 07/08) (LOCALE) a) Prosecuzione dell attività dello Sportello Amministratori di Sostegno (anno 07/08) (es. informazione e formazione) b) Presa d atto dell indirizzo dell Assemblea dei Sindaci per il finanziamento dell attività dello sportello A.D.S. (anno 07/08) (LOCALE) Consolidamento del Tavolo Istituzionale Anziani con la presenza di figure del Distretto sanitario sud per il rafforzamento della integrazione sociale e sanitaria (anno 07/08) (CFR. Azione 3.) (LOCALE) l anno 07/08. Evidenza di un documento di sintesi dell attività di sensibilizzazione per incentivare il potenziamento dell istituto Amministratore di sostegno, con il reclutamento di nuovi volontari; (L). Evidenza di un documento di sintesi dell attività realizzata dallo sportello Amministratori di Sostegno e delle azioni volte al Evidenza dei verbali degli incontri del Tavolo istituzionale Anziani (L) 3. Evidenza di un documento con gli incontri del Tavolo istituzionale Anziani (L) 8

29 INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA: AREA DISABILITÀ, DIPENDENZE, SALUTE MENTALE IN TEMA DI INSERIMENTO LAVORATIVO - SCHEDA PDZ N. 8 REGIONALE N. 8. N. 8.. N. 8.. N Favorire lo sviluppo di opportunità lavorative e di inclusione sociale per le persone svantaggiate nell ambito di nuovi accordi pubblico-privato, di reti locali di economia solidale e di filiere produttive di economia sociale Sociale Sociosanitario Incremento delle opportunità di integrazione lavorativa delle persone svantaggiate attraverso forme di integrazione funzionale dei servizi che si occupano istituzionalmente di percorsi d inclusione e di reinserimento lavorativo di persone disabili, con patologie psichiatriche o con problematiche di dipendenza Incremento delle opportunità di integrazione lavorativa delle persone svantaggiate attraverso progetti di sviluppo dell agricoltura sociale e di contesti sperimentali osservativi con particolare attenzione alle azioni propedeutiche di sviluppo di autonomie Incremento delle opportunità di integrazione lavorativa delle persone svantaggiate in carico con progetti personalizzati ai servizi socio sanitari attraverso progetti di sviluppo di servizi di comunità Azioni di sistema Altre azioni o per offrire personale volontario per ADS Politiche del lavoro Politiche della formazione Politiche scolastiche ed educative Le azioni di cui agli obiettivi:., 3., 4., 4.3, 4.4,4.6 Altre azioni : - 6., 9. Linee Guida Regionali - Accordo operativo tra gli Enti gestori dei Servizi sociali dei Comuni dell area vasta del pordenonese (ex. Provincia di Pordenone), l AAS5 Friuli occidentale per la realizzazione delle azioni nell area della disabilità e del Piano Triennale Sperimentale della disabilità Sistema d inserimento lavorativo l.68/99 Legge per il collocamento mirato disabili AAS5, (DSM, D.D. SIL), SSC Gli obiettivi sono stati raggiunti, i livelli di offerta mantenuti Definizione e speerimentazione di un sistema di valutazione dedicato all inclusione lavorativa delle persone con disabilità in carico al SIL l anno 07/08. Evidenza di un report sull applicazione dello strumento valutativo 9

30 MISURE DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ INTEGRAZIONE CON LE POLITICHE DEL LAVORO - SCHEDA PDZ N. 9 REGIONALE N. 9. Promuovere misure di contrasto alla povertà che accanto agli interventi di integrazioni economiche prevedano l utilizzo di strumenti di re-inserimento lavorativo-sociale secondo una logica di attivazione che miri all autonomia della persona Sociale Sociosanitario N. 9.. Azioni di sistema Realizzare un progetto provinciale di sistema finalizzato a migliorare la capacità dei territori di realizzare l inclusione sociale e lavorativa di persone in carico al SSC, a rischio di povertà ed esclusione sociale, attraverso l attivazione di una rete di accompagnamento e la promozione e ridefinizione dei servizi per l inclusione socio lavorativa Politiche della famiglia, della casa, dell immigrazione, del lavoro, della formazione, dell'istruzione e orientamento Azioni di cui agli obiettivi:.; 3.; 4.; 4.3; 4.4; 4.6 Altre azioni : - 8./. Linee Guida Regionali per la predisposizione del Piano di Zona - 8./.,., 3. Linee Guida Regionali per la predisposizione del Piano di Zona Documento di provinciale: Sistema provinciale per l integrazione e l inserimento lavorativo delle persone in condizione di svantaggio sociale e lavorativo Regione FVG (Centri per l Impiego, Centro di Orientamento) AAS5 (SIL, Servizi sanitari), SSC e Terzo Settore (cooperazione sociale, Associazioni di volontariato e di promozione sociale), Associazioni di categoria dei datori di lavoro (artigiani, commercianti, industriali, ecc.), Organizzazioni Sindacali Tutta l attività sviluppata nel corso del triennio è stata propedeutica all applicazione della Legge regionale della MIA, della SIA e del REI finalizzate all elaborazione e lo sviluppo di progetti personalizzati di presa in carico. Si conferma pertanto quanto sviluppato nel periodo, adeguandolo alle indicazioni derivanti dallo Stato e dalla Regione Consolidamento delle attività sperimentate in area vasta durante il triennio, integrandole con le indicazioni e le misure regionali e nazionali Mantenimento della collaborazione SSC-AAS sulla formazione dei borsisti in materia di sicurezza CPI, terzo settore 3 Messa a regime delle visite mediche in assenza di un medico del lavoro nei contesti inclusivi 4 Potenziamento delle piante organiche a valere su fondi ministeriali, con la partecipazione all avviso pubblico per la presentazione di progetti a valere sul Fondo Sociale Europeo (04/00) Programma Opeativo Nazionale (PON), proposte di intervento per l attuazione del Sostegno per l Inclusione Attiva (SIA) (anno 06/07/08) 30

31 INDICATORI DI RISULTATO IN- DIVIDUATI PER IL TRIENNIO SSC e CPI promuovono strumenti e percorsi di re-inseriment lavorativo - sociale. Un maggior numero di persone a rischio di povertà e di esclusione sociale trae beneficio in termini di opportunità lavorative tramite: - l attuazione della Misura attiva di sostegno al reddito LR 5/05 e DPReg 6/05 e nello specifico lo sviluppo della presa in carico e della valutazione congiunta tra SSC, CPI e COR e nei casi in cui risulti necessario con altri servizi e in particolare con le AAS (anche in raccordo con l obiettivo regionale 8.); - le collaborazioni, gli accordi e i partenariati locali in grado di sostenere percorsi di economia locale inclusiva; - la sperimentazione di nuove modalità di gestione degli strumenti destinati all inserimento lavorativo (borse lavoro, tirocini, ecc.) anche attraverso un più efficace raccordo con i percorsi di integrazione lavoro; - l utilizzo di lavori socialmente utili (LSU) e lavori di pubblica utilità (LPU). N. di persone a rischio di povertà e di esclusione sociale per le quali è stato previsto un percorso di reinserimento lavorativo. VALORE ATTESO Con riferimento ai dati di flusso 03, nel triennio 0 / 05 un maggior numero di persone a rischio di povertà e di esclusione sociale intercettate dai servizi potranno sperimentare percorsi di re-inserimento lavorativo l anno 07/08. N. delle persone valutate idonee all inserimento lavorativo dalle ETO che trovano effettivamente collocamento in percorsi di avvicinamento al lavoro e/o nel mercato del lavoro grazie anche all intermediazione del CPI;. N. corsi realizzati nel corso dell anno; 3. N. di visite mediche effettuate nell anno. 3

32 LOCALE N. 9. Promuovere misure di contrasto alla povertà che prevedano l utilizzo di strumenti di inclusione sociale e la realizzazione di interventi secondo una logica di attivazione comunitaria che miri all autonomia della persona Sociale Sociosanitario Locale N. 9.. altre politiche Azioni di sistema Realizzazione di interventi e servizi per il sostegno abitativo delle persone svantaggiate Politiche della famiglia, della casa, dell immigrazione, della formazione Azioni di cui agli obiettivi:.,., 3., 4. SSC, Uffici tecnici dei comuni di riferimento del Servizio sociale dei Comuni dell UTI Sile e Meduna, Ater, Terzo Settore Sono proseguite nel 06 realizzate con il progetto Sistema cerco casa cofinanziato dalla Regione FVG con fondi del programma immigrazione 06 Prosecuzione del progetto Sistema Cerco Casa per il contrasto al disagio abitativo attraverso servizi di mediazione sociale per la locazione, assistenza, consulen- za, accompagnamento e compartecipazione alla progettazione sociale individualizzata (anno 07/08) (Locale). Evidenza di una relazione sintetica delle attività svolte dal progetto Sistema Cerco Casa (L) l anno 07/08 3

33 Locale N. 9.. Azioni di sistema Realizzazione di progetti e servizi di contrasto alla povertà e all esclusione sociale promuovendo interventi di politica integrata, rafforzando i legami di solidarietà familiare e sociale, valorizzando le risorse comunitarie, le interazioni sinergiche e approfondendo la conoscenza della dimensione territoriale della povertà Politiche della famiglia, della casa, del lavoro, della formazione, della cultura Azioni di cui agli obiettivi:.,., 3., 4. SSC, Uffici dei comuni dell UTI Sile e Meduna, Imprese for profit, Terzo Settore, Associazioni di categoria dei datori di lavoro (Artigiani, commercianti, industriali, ecc.), e di rappresentanza dei lavoratori, Associazioni e reti di economia solidale Il SSC nel corso del 06 ha proseguito nelle attività sui temi legate alla povertà e all esclusione sociale, anche attraverso azioni volte a fornire risposte concrete alle crescenti difficoltà economiche della popolazione. Le attività 07 si pongono in stretta continuità con quanto fatto nell anno Prosecuzione delle iniziative di contrasto alla devianza (contributi regionali) e per l inclusione sociale delle persone adulte a rischio di marginalità sociale A) Prosecuzione e conclusione delle iniziative di inclusione sociale previste dal progetto Nuovi cittadini e nuove relazioni 3, co-finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia sul programma immigrazione 07; B) Stesura del progetto/i sul nuovo bando regionale per l inclusione sociale dei cittadini stranieri immigrati, anno 07 (azione n. 3 e azione n. 4), e avvio delle attività (se cofinanziate) (anno 07/08); Prosecuzione nel biennio 07/08 delle iniziative/progetti di contrasto alla povertà e per l inclusione sociale, in collaborazione con le realtà del territorio, quali: a) Centro di Solidarietà Alimentare (CSA), b) Orti sociali, c) Mensa solidale ad Azzano Decimo; Conclusione del progetto denominato Alla pari sul tema delle pari opportunità, cofinanziato dalla Regione FVG (anno 07) Conclusione del progetto denominato La buona terra sul tema dell inclusione sociale attraverso la rete delle fattorie sociali, realizzato in partenariato con il SSC dell UTI Tagliamento e cofinanziato dalla Provincia di Pordneone (anno 07) Partecipazione in qualità di partner al progetto realizzato su Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FA- MI), con il SSC dell UTI Noncello, finalizzato ad incrementare le azioni di inclusione sociale della popolazione straniera attraverso azioni di supporto alla gestione del budget familiare (small economy) (anno 07) 33

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