La nostra voce per don Lorenzo Turbigo, 29 maggio 2010

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2 Istituto Comprensivo Statale La nostra voce per don Lorenzo Turbigo, 29 maggio 2010

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4 Non c è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali. 4 di 40

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6 È solo la lingua che rende uguali. Uguale è chi sa esprimersi e intendere l espressione altrui. 6 di 40

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8 Vorremmo che tutti i poveri del mondo studiassero lingue per potersi intendere e organizzare fra loro. Così non ci sarebbero più oppressori, né patrie, né guerre. 8 di 40

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10 La povertà dei poveri non si misura a pane, a casa, a caldo. Si misura sul grado di cultura e di funzione sociale. 10 di 40

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12 Se si perde loro [i ragazzi più difficili] la scuola non è più scuola. É un ospedale che cura i sani e respinge i malati. 12 di 40

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14 [I ragazzi bocciati alla scuola media di Vicchio] consideravano il gioco e le vacanze un diritto, la scuola un sacrificio. Non avevano mai sentito dire che a scuola si va per imparare e che andarci è un privilegio. 14 di 40

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16 Su una parete della nostra scuola c è scritto grande "I CARE". È il motto intraducibile dei giovani americani migliori: "Me ne importa, mi sta a cuore". È il contrario esatto del motto fascista "me ne frego". 16 di 40

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18 Ognuno deve sentirsi l unico responsabile di tutto. 18 di 40

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20 Voi [professori] dite che Pierino del dottore scrive bene. Per forza, parla come voi. Appartiene alla ditta. Invece la lingua che parla e scrive Gianni è quella del suo babbo. Quando Gianni era piccino chiamava la radio lalla. E il babbo serio: Non si dice lalla, si dice aradio. 20 di 40

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22 Fate scuola, fate scuola; ma non come me, fatela come vi richiederanno le circostanze. [ ] Guai a voi se vi diranno: Il priore avrebbe fatto in un altro modo. Non dategli retta, fateli star zitti, voi dovete agire come vi suggerirà l ambiente e l epoca in cui vivrete. 22 di 40

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24 Chi sa volare non deve buttar via le ali per solidarietà con i pedoni, deve piuttosto insegnare a tutti il volo. 24 di 40

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26 E allora il maestro deve essere per quanto può profeta, scrutare i segni dei tempi, indovinare negli occhi dei ragazzi le cose belle che essi vedranno chiare domani e che noi vediamo solo in confuso. 26 di 40

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28 La scuola [ ] siede tra il passato e il futuro e deve averli presenti entrambi. 28 di 40

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30 Io non sono un sognatore sociale e politico: io sono un educatore di ragazzi vivi e educo i miei ragazzi vivi a essere buoni figlioli, responsabili delle loro azioni, cittadini sovrani. 30 di 40

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32 Ho voluto più bene a voi che a Dio, ma ho speranza che lui non stia attento a queste sottigliezze e abbia scritto tutto al suo conto. 32 di 40

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34 E poi ci sono gli anni che passano. Gli uomini che sbagliano invecchiano e muoiono: quelli che hanno ragione non invecchiano. 34 di 40

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36 Se voi però avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall altro. 36 di 40

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38 Ogni anima è un universo di dignità infinita. 38 di 40

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40 Gli alunni della scuola primaria di Robecchetto vi invitano a vedere anche il bel lavoro preparato dai compagni della classe prima ed esposto in mostra. 40 di 40

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