Lego: ingegno e creatività.

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1 27/04/2017 Lego: ingegno e creatività. Valeria Paleari LICEO SCIENTIFICO F. ENRIQUES, LISSONE

2 SCELTA INFANTILE E AZZARDATA? Agli studenti del liceo scientifico è stato sempre criticato il fatto che, senza attività pratica, si ritrovano estranei a quello che sarà il mondo del lavoro. Ciò è dimostrato anche dalla difficoltà di questo indirizzo scolastico a trovare iniziative coerenti ad esso per la famosa alternanza scuola-lavoro, mentre licei artistici e delle scienze umane propongono rispettivamente concorsi per l ideazione di progetti di design per aziende di interni delle case e settimane di stage agli asili per comprendere meglio i comportamenti dei bambini. Da questa piccola riflessione è nata l idea di costruire un piccolo plastico di Lego di una facciata della Villa Mirabello del Parco di Monza, già oggetto di rilevazioni termografiche per il programma di alternanza scuola-lavoro con le materie di fisica e storia dell arte. Volevo sfatare questo mito per cui gli studenti del Liceo Scientifico provano astio nei confronti della manualità: non è vero che non vogliamo sporcarci le mani! Non è vero che i liceali si limitano all analisi teorica senza un riscontro pratico, semplicemente l indirizzo scolastico non prevede laboratori in cui sia testata l abilità pratica. Ma perché usare i Lego? La scelta di questi semplici mattoncini non è casuale, anzi. Prima di tutto, essi mi ricordano la mia infanzia, mi ricordano le giornate di Santo Stefano passate ad assemblare i piccoli pezzi del complesso regalatomi a Natale, mi ricordano i pomeriggi trascorsi con il mio migliore amico a realizzare costruzioni fantasiose per la nostra città fantastica. Per questo ritengo che i Lego siano un gioco dal grande valore formativo, poiché esso non consiste solamente nel mettere insieme dei frammenti a caso, ma ti obbliga ad avere un idea di ciò che vuoi realizzare, quelle idee che tanto mancano ai bambini di oggi perché immersi nelle tecnologie. Tuttavia in un progetto non basta solo l idea, devi anche trovare i pezzi che ti servono, oppure devi inventarli tu. Ed è proprio quello che ho dovuto fare per comporre questo plastico: infatti, a metà dell opera, mi sono ritrovata a corto di pezzi grigio scuro destinati alla realizzazione dei cornicioni e ho dovuto impiegare mattoncini sempre di quel colore in modo alternativo, come si può notare se si osserva il retro della costruzione. Retro del plastico in Lego

3 Mi si potrà dire Avresti potuto comprare dei pezzi nuovi!, ma la verità è che in quel modo mi sarei arresa, avrei preso la strada più facile quando invece volevo trovare una soluzione con i mezzi che avevo, e risvegliare quella creatività e quella capacità di risolvere i problemi propri di un bambino. Troppo facile ottenere ciò che si vuole senza far fatica: se non inizi da piccolo ad affrontare gli ostacoli, chiedendo sempre aiuto alla mamma, non arriverai mai solo al traguardo, grazie ai tuoi sforzi. E tanta fatica ha dovuto fare l inventore dei Lego, Ole Kirk Kristiansen, che a poco a poco ampliò la sua piccola falegnameria di Billund, in cui si occupava della costruzione di abitazioni e arredi interni. A causa delle difficoltà economiche e alla ricerca di un metodo per abbassare i costi, pensò di fabbricare i suoi prodotti riducendone le dimensioni in modo da velocizzare il processo: tali miniature furono l'ispirazione per la produzione di giocattoli che sarebbe cominciata di lì a poco. Kristiansen, infatti, iniziò a fabbricare quei giocattoli (veicoli da trainare, salvadanai, automobili) per i quali nel 1934 coniò il nome LEGO, prendendo spunto dall espressione in lingua danese leg godt ("gioca bene"). In seguito fu fondata all'interno dell'impresa la divisione Futura in cui un piccolo staff era responsabile della creazione di nuove idee per lo sviluppo del prodotto creativo (da sottolineare l attuale presenza di set di Lego che, con gli stessi pezzi, danno origine a tre costruzioni diverse, ossia i Lego creator ). Dopo la diffusione dell'utilizzo della plastica nel commercio internazionale, la produzione aumentò esponenzialmente fino a quando, a seguito di un incendio che distrusse gran parte del magazzino di giocattoli di legno, la fabbricazione di questi ultimi fu abbandonata per una maggior solidità della linea dei mattoncini in plastica. Dagli anni 60 in poi aprirono i Parchi Legoland, primo fra tutti quello di Billund, a cui altri parchi dello stesso marchio in Inghilterra, California, Germania, Florida e Giappone. Legoland di Billund (Danimarca) Legoland di Windsor (Inghilterra)

4 Legoland di San Diego (California) Legoland di Winter Haven (Florida) Legoland di Günzburg (Germania) Legoland di Nagoya (Giappone) Recentemente alcuni artisti hanno utilizzato i Lego per le proprie creazioni producendo statue, mosaici e macchine complesse come l artista americano Nathan Sawaya, che dal 2007 crea incredibili opere d arte realizzate con il Lego. L arte di Sawaya consiste infatti in sculture tridimensionali e ritratti di grandi dimensioni utilizzando solo mattoncini Lego e la sua capacità di trasformarli in qualcosa di nuovo e la sua passione gli permettono di elevare ad arte quello che agli occhi altrui è apparentemente un gioco. Nathan Sawaya, a partire da sinistra "Kiss", "Green" e "Stairway" Nathan Sawaya, "My Boy"

5 Nathan Sawaya, a partire da sinistra "La Venere di Milo", "Augusto di Prima Porta" e "David" Nathan Sawaya, "Tyrannosaurus Rex" E Il mio plastico mirava allo stesso obiettivo. Poiché, seppur ad occhi esterni sembri una costruzione infantile, devo sottolineare come colori e proporzioni siano stati scelti in base a precisi criteri: la parete è ovviamente bianca e non si poteva fare altrimenti; il grigio chiaro del basamento deriva dal fatto che quello della villa è costituito di cemento, mentre il grigio scuro dei cornicioni riprende la composizione in granito di tali parti. Bisogna anche ricordare che i plastici vanno sempre fatti in scala: mentre nelle riproduzioni 3D i calcoli vengono eseguiti dal computer dando così il prodotto finito in meno di un secondo, nei vecchi modellini concreti bisogna scegliere una scala appropriata anche in base alla quantità di materiale a disposizione. La scala del mio plastico è la seguente: un mattoncino 40 cm nella realtà. E mentre io mi esalto per questa piccola realizzazione, c è chi assembla milioni di mattoncini per creare costruzioni a grandezza naturale, fino ad arrivare a edificare una casa interamente costituita di Lego! SITOGRAFIA E FOTOGRAFIE Casa a grandezza naturale interamente costruita in Lego, Inghilterra (2009) per riferimenti storici; per materiale inerente Nathan Sawaya; per immagini delle opere di Nathan Sawaya; per informazioni su costruzioni in Lego a grandezza naturale.