Dr.ssa Martina Barban
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- Valentino Bassi
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1 LA PELLE Dr.ssa Martina Barban
2 UN PO DI TERMINOLOGIA La cute è l organo che, rivestendo completamente il corpo umano, è uno dei più estesi rappresentando circa il 16% del peso totale del corpo. La sua funzione principale è quella di fare da barriera tra il mondo esterno e l interno del nostro corpo. Quindi è fondamentale per proteggere il nostro organismo dal caldo e dal freddo, da lesioni, da agenti patogeni esterni. Inoltre svolge funzioni essenziali per il nostro corpo, quali la termoregolazione e il ricambio idrico. Infine possiede numerosi centri nervosi per ricevere stimoli tattici dall esterno. Le mucose sono il rivestimento delle cavità dell'organismo che comunicano con l'esterno tramite orifizi (aperture) naturali.
3 STRUTTURA DELLA CUTE La cute è formata da due strati: l epidermide ed il derma. L epidermide. L epidermide è la parte più esterna della cute, formata da più strati di cellule che man mano che si sale dagli strati più profondi, si trasformano in cellule praticamente morte ma resistenti agli agenti esterni. Il derma. Il derma è la parte sottostante l epidermide. Fondamentalmente ha la funzione di sostegno della cute. Nel suo interno si trovano vasi sanguigni che danno nutrimento alla cute stessa, le ghiandole sudoripare e sebacee che hanno la funzione di regolare la temperatura corporea, terminali nervosi che servono a ricevere gli impulsi che passano attraverso l epidermide, e i bulbi dei peli.
4 LE FUNZIONI DELLA CUTE Le principali funzioni dell epidermide sono: formare una barriera fisica agli agenti esterni; impedire la disidratazione del corpo; impedire la penetrazione di batteri o altri agenti patogeni; proteggersi da eventuali scottature solari per mezzo di cellule, chiamate melanociti, che posseggono la proprietà di produrre una proteina, la melanina, che è la responsabile della colorazione della nostra pelle; la capacità di potersi riparare velocemente in presenza di ferite. Interagire col mondo esterno
5 Nel suo interno si trovano: vasi sanguigni che danno nutrimento alla cute stessa le ghiandole sudoripare che hanno la funzione di regolare la temperatura corporea LE FUNZIONI DELLA CUTE La principale funzione del derma è quello di sostegno della cute. le ghiandole sebacee che idratano e rendono elastica la cute terminali nervosi che servono a ricevere gli impulsi che passano attraverso l epidermide i bulbi dei peli.
6 LE FUNZIONI DELLE MUCOSE APPARATO RESPIRATORIO: lungo le vie aeree provvede a riscaldare l aria e a liberarla dalle particelle sospese e nelle vie aeree provvede agli scambi gassosi STOMACO: secerne l acido cloridrico, indispensabile per la digestione INTESTINO: assorbe gli alimenti digeriti
7 LE FERITE Soluzione di continuo del mantello di rivestimento cutaneo, della pelle o delle mucose, che può accompagnarsi a lesioni dei tessuti più profondi (muscoli, vasi, nervi, tendini)
8 CLASSIFICAZIONE DELLE FERITE Ferita da punta: è causata da un oggetto appuntito e tende a richiudersi dopo l estrazione dello stesso (grazie alla elasticità della cute). La gravità dipende dalla profondità Ferita da taglio: è causata da un oggetto tagliente e tende a aprirsi con l aspetto a barca (a causa della elasticità della cute). La gravità dipende dalla profondità Ferita da punta e taglio: è causata da un oggetto che abbia entrambe le caratteristiche
9 CLASSIFICAZIONE DELLE FERITE Ferita lacero-contusa: è causata da un urto violento contro una superficie dura per cui la cute rimane schiacciata fra l agente e l osso sottostante Ferita da strappamento: è causata da un agganciamento della pelle che viene strappata Ferita da arma da fuoco: la gravità dipende dal tragitto del proiettile all interno del corpo
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11 CLASSIFICAZIONE DELLE FERITE ABRASIONE ED ESCORIAZIONE: è lesione degli strati più superficiali della cute, senza soluzione di continuo FERITA SUPERFICIALE: il danno interessa solo la cute FERITA PROFONDA: il danno coinvolge gli organi e le strutture sottostanti la cute FERITA PENETRANTE: vi è una breccia verso una cavità interna del corpo umano (torace, scatola cranica, ) FERITA COMPLICATA: quando alla ferita si associa un altra lesione (emorragia, frattura)
12 COSA FARE DI FRONTE A UNA FERITA Il pericolo principale di una ferita è l INFEZIONE Il primo compito del soccorritore è quello di NON PEGGIORARNE l inquinamento IGIENE DEL SOCCORRITORE LAVARSI LE MANI
13 MEDICAZIONE DELLE FERITE NON TOCCARE LA FERITA A MANI NUDE lavare abbondantemente con l acqua lavare i margini in maniera centrifuga, in modo da non far colare nulla all interno della ferite non toccare l interno della ferita coprire con garze sterili o un fazzoletto pulito fissare la garza con cerotto senza farlo passare sopra la ferita non stringere in modo da non creare un laccio far tenere la regione colpita sollevata non usare i comuni disinfettanti dentro la ferita non strappare l oggetto che ha causato la ferita se è al suo interno trasportare in ospedale
14 FERITE PARTICOLARI FERITE DEL CUOIO CAPELLUTO Tendono a sanguinare molto essendo una zona molto vascolarizzata Sono mascherate dai capelli Quasi sempre si associano a un TRAUMA CRANICO NECESSITANO DI UNA MEDICAZIONE COMPRESSIVA IN CASO DI SCALPO RECUPERARE IL PEZZO DI CUTE, AVVOLGERLO IN UN TELO PULITO E PORTARLO IN OSPEDALE
15 FERITE PARTICOLARI FERITE DELL OCCHIO LAVARE ABBONDANTEMENTE SENZA TOCCARE COPRIRE CON UNA GARZA STERILE FERITE DELLA FACCIA SANGUINANO ABBONDANTEMENTE QUINDI FAR ASSUMERE AL PAZIENTE UNA POSIZIONE PER NON FAR REFLUIRE IL SANGUE NEL NASO O NELLA BOCCA COPRIRE CON UNA GARZA STERILE SENZA OSTRUIRE NASO E BOCCA LIMITANDO COSI LA RESPIRAZIONE
16 FERITE PARTICOLARI FERITE DEL TORACE SE PENETRANTE: allora è stato colpito il polmone e quindi il paziente RESPIRA MALE (cianosi labiale, respiro superficiale e frequente), oppure può TOSSIRE ED EMETTERE SCHIUMA MISTA A SANGUE DALLA BOCCA E BOLLICINE DI ARIA DALLA FERITA. COPRIRE CON UNA GARZA STERILE LA FERITA E FISSARLA SU TRE LATI SE IL PAZIENTE è COSCIENTE METTERLO IN POSIZIONE SEMISEDUTA SE IL PAZIENTE è INCOSCIENTE POSIZIONA LATERALE DI SICUREZZA SUL LATO FERITO
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18 FERITE PARTICOLARI FERITE DELL ADDOME SE PENETRANTE: allora sono stati colpiti gli organi interni e quindi il paziente DEVE ESSERE TRASPORTATO URGENTEMENTE IN OSPEDALE PER DUE MOTIVI: 1. Elevato rischio di emorragie 2. Elevato rischio di infezione e quindi di peritonite e di sepsi COPRIRE CON UNA GARZA STERILE LA FERITA E NON CERCARE DI FAR RIENTRARE EVENTUALI ORGANI CHE ESCONO DALL ADDOME SE IL PAZIENTE è COSCIENTE METTERLO IN POSIZIONE SEMISEDUTA CON GLI ARTI SEMIFLESSI SE IL PAZIENTE è INCOSCIENTE POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA EVENTUALMENTE CON LA TESTA SU UN PIANO PIU BASSO NON DARE DA BERE ALL INFORTUNATO
19 REGOLE GENERALI DI FRONTE A FERITE PARTICOLARI Far assumere al paziente la posizione corretta a seconda della ferita Mettere sempre il paziente in posizione laterale di sicurezza se è incosciente Non dare da bere al paziente se è semicosciente, vomita o ha una ferita di bocca, addome, ma anche torace grave Nelle ferite complicate da fratture, dopo aver medicato la ferita bisogna immobilizzare la frattura
20 AMPUTAZIONE Rimozione di una parte del corpo o di tessuto a seguito di un trauma o di un intervento chirurgico. Nel caso di un provvedimento chirurgico viene effettuata per controllare il dolore o un processo di malattia nell'arto interessato in casi di tumore o cancrena o, in determinati casi, viene eseguita per prevenire particolari problemi.
21 AMPUTAZONE: COSA FARE? Il pezzo amputato va raccolto, messo in un contenitore di plastica chiuso e posto in un contenitore di acqua e ghiaccio Il moncone di amputazione va medicato come una ferita Se il moncone sanguina va fatta una medicazione compressiva e si cerca di far tenere sollevato l arto colpito
22 USTIONI L'ustione è una lesione dei tessuti cutanei causata dall'esposizione del tessuto stesso a fonti termiche, a sostanze chimiche (causticazione) o a sorgenti elettriche. La profondità del tessuto e l'estensione della superficie corporea colpita determinano la gravità dell'ustione.
23 CAUSE DI USTIONI AGENTI FISICI: Radiazione solare, infrarossa o ultravioletta Calore (fiamma, liquido bollente, vapore, oggetto incandescente) Corrente elettrica (elettrocuzione) Freddo
24 CAUSE DI USTIONI AGENTI CHIMICI: Sostanze acide Sostanze basiche
25 I GRADI DELL USTIONE
26 FATTORI DI GRAVITA L estensione della superficie ustionata Il grado di ustione La sede L età: neonati e anziani, donne gravide L inalazione (peli del naso e sopracciglia bruciate, sputo carbonaceo) Lo stato mentale
27 Il malato ustionato è un malato grave perché può perdere molti liquidi dalle lesioni e quindi andare incontro a disidratazione e shock Le complicanze più temibili in immediato sono quelle a carico delle vie aeree e polmonari, successivamente compaiono anche quelle renali La complicanza più comune è l INFEZIONE L ELETTROCUZIONE può esternamente non dare segno di sé, ma al interno dell organismo può causare seri problemi, fino all arresto cardiaco
28 TERAPIA DELLE USTIONI Lavare abbondantemente la parte lesa (soprattutto in caso di agenti chimici) Coprire la lesione con garze sterili non compressive Non aprire le flittene o coprire con pomate la lesione
29 TERAPIA DELLE USTIONI In caso di incendio estrarre l individuo dal luogo incriminato e soffocare le fiamme dei vestiti con coperte Non rimuovere i vestiti se aderiscono all ustione, eliminare solo eventuali oggetti metallici, coprire il malato IL PAZIENTE VA POI PRONTAMENTE OSPEDALIZZATO
30 LESIONI DA AGENTI CLIMATICI 1. COLPODISOLE 2. COLPODICALORE 3. CONGELAMENTO 4. ASSIDERAMENTO
31 COLPO DI SOLE E dovuto ad una eccessiva e prolungata esposizione diretta ad una sorgente di calore, soprattutto il sole Attenzione ai climi particolarmente caldi e asciutti L azione diretta dei raggi solari sul capo aumenta la temperatura intracranica e può portare ad uno stato di incoscienza
32 COLPO DI SOLE MANIFESTAZIONI 1. Pallore 2. Sudorazione profusa 3. Debolezza progressiva fino alla perdita di coscienza 4. Nausea e dolori crampiformi allo stomaco COME COMPORTARSI 1. Distendere l infortunato all ombra 2. Slacciare gli indumenti stretti 3. Sollevare gli arti inferiori 4. Somministrare bevande non troppo fredde se cosciente 5. Posizionare il soggetto in posizione laterale di sicurezza con testa inclinata verso il basso se incosciente DA NON FARE: Far bere bevande ghiacciate Mettere il soggetto seduto
33 COLPO DI CALORE E dovuto ad un aumento anormale delle temperatura corporea per eccessivo riscaldamento del corpo con arresto della sudorazione Attenzione alle alte temperature e all alto tasso di umidità dell ambiente perché IMPEDISCONO LA SUDORAZIONE Si verifica nelle auto posteggiate e chiuse al sole, negli incolonnamenti, nelle cucine dei ristoranti. Le persone più a rischio sono i bambini e gli anziani, ma anche le donne gravide.
34 COLPO DI CALORE 1. Mal di testa e vertigine 2. Crampi muscolari 3. Vomito 4. Temperatura elevata 5. Arresto della sudorazione 6. Volto arrossato 7. Respiro affannoso SEGNI CLINICI
35 COLPO DI CALORE COME COMPORTARSI 1. Mettere l infortunato in un luogo fresco e ben ventilato 2. Se è incosciente metterlo in posizione laterale di sicurezza 3. Se è cosciente metterlo in posizione seduta 4. Abbassare la temperatura con spugnature fredde sul capo, ascelle e regione inguinale 5. Agitare l aria
36 CONGELAMENTO E una lesione cutanea dovuta all esposizione a basse temperature Le zone più colpite sono le estremità degli arti e le zone scoperte I fattori predisponenti sono l immobilità prolungata, la stazione eretta, scarpe e abiti troppo stretti, la stanchezza
37 LE FASI DEL CONGELAMENTO PRIMA FASE 1. ARROSSAMENTO DELLA PARTE INTERESSATA 2. FORMICOLIO 3. INSENSIBILITA AL TATTO 4. PALLORE GRIGIASTRO NON C E DOLORE!!
38 LE FASI DEL CONGELAMENTO SECONDA FASE 1. ARROSSAMENTO DELLA PELLE 2. GONFIORE 3. FLITTENE (BOLLE) 4. ESCARE (ZONA DI COLOR NERO, SECCA E DI ASPETTO PERGAMENACEO C E DOLORE E MOLTO FORTE!!
39 COSA FARE IN CASO DI CONGELAMENTO 1. ALLENTARE TUTTO CiO CHE RALLENTA LA CIRCOLAZIONE 2. COPRIRE LA ZONA INTERESSATA CON COTONE O LANA IN MODO NON TROPPO STRETTO 3. SE E COSCIENTE DARE DA BERE LIQUIDI CALDI 4. TENERE IL PAZIENTE IN UNA LUOGO RISCALDATO 5. TOGLIERE GLI INDUMENTI BAGNATI E SOSTITUIRLI CON PANNI ASCIUTTI 6. TRASPORTARE IN OSPEDALE
40 COSA NON FARE IN CASO DI CONGELAMENTO 1. FRIZIONARE LA PARTE CONGELATA 2. DARE DA BERE ALCOOLICI 3. ESPORRE LA PARTE CONGELATA A CONTATTO O IN VICINANZA DI SORGENTI DI CALORE 4. IMMERGERE LA PARTE IN ACQUA CALDA 5. BUCARE LE FLITTENE 6. RITARDARE IL TRASPORTO IN OSPEDALE
41 ASSIDERAMENTO o IPOTERMIA E dovuto al raffreddamento generale di tutto il corpo con vasocostrizione dei tessuti superficiali prima e più profondi successivamente L infortunato presenta un rallentamento progressivo psicomotorio fino alla sonnolenza e al coma. I fattori predisponenti sono l esposizione prolungata a temperature medio-basse, l immersione prolungata in acqua, l esposizione al vento e l alterazione dello stato di coscienza (droghe, alcool, trauma, )
42 CLASSIFICAZIONE DELL IPOTERMIA LIEVE (34 ) riscaldamento passivo (coperte e metalline) + riscaldamento attivo esterno (sorgente di calore, aria calda) MODERATA (30-34 ) riscaldamento passivo + riscaldamento attivo esterno DEL TRONCO SEVERA (<30 ) riscaldamento attivo interno) in caso di arresto cardiaco si può eseguire un unico shock e ricorda che il morto non è morto finché non è caldo!
43 ASSIDERAMENTO COME COMPORTARSI 1. Coprire l infortunato per evitare ulteriore perdita di calore 2. Impedire che si addormenti 3. Se è cosciente somministrare bevande tiepide 4. Se è incosciente metterlo in posizione laterale di sicurezza 5. Trasferirlo in un ambiente non troppo caldo per evitare lo shock
44 ASSIDERAMENTO COSA EVITARE 1. Porre il paziente vicino a fonti di calore o porre la cute a contatto con agenti caldi, perché ciò può causare ustioni 2. Dare da bere alcolici, essi causano vasodilatazione superficiale con ulteriore perdita di calore
45 non fermarti, non arrenderti, datti da fare perché il mondo ha bisogno di persone migliori che facciano sì che la pace sia una realtà e non soltanto un idea Daniele Nardi (24 giugno 1976-circa 25 febbraio 2019)
46 FINE
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