"Sperimentiamo per conoscere"

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1 Istituto Comprensivo Pescara 3 "Sperimentiamo per conoscere" CURRICOLO VERTICALE DI SCIENZE Anno Scolastico

2 Indice generale PRESENTAZIONE...3 Traguardi per lo sviluppo delle competenze...3 SCUOLA DELL INFANZIA...5 Finalità...5 Obiettivi di apprendimento...5 Scelte metodologiche...6 Allestimento del contesto...6 Strumenti e mezzi...6 Percorso metodologico...6 Modalità organizzative...7 Modalità e tempi di realizzazione...7 Verifica e valutazione...7 Tempi...7 Modi...8 Documentazione...8 SCUOLA PRIMARIA...9 Premessa...9 Destinatari...9 Gruppo di coordinamento...9 Finalità...9 Nuclei fondanti della disciplina...10 Percorsi operativi...10 Metodologia...10 Modalità di verifica e valutazione...11 Monitoraggio...11 Documentazione...11 ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO PER LA SCUOLA PRIMARIA...12 PROGETTI SCUOLA PRIMARIA...15 COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA...15 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO...16 Finalità della disciplina...16 Nuclei fondanti della disciplina...17 Obiettivi di apprendimento...17 CLASSE TERZA...21 Argomenti per la preparazione del quesito di scienze per l esame di terza media:...23 Certificazione delle competenze e criteri in uscita dalla Scuola Secondaria di I Grado...23 Strategie d insegnamento...23 Metodologia...24 Attività...24 Verifica del processo formativo...26 BIBLIOGRAFIA

3 PRESENTAZIONE Sperimentiamo per conoscere è un progetto verticale per l'insegnamento delle Scienze rivolto a tutti gli alunni della Scuola dell Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo Grado dell'istituto Comprensivo Pescara 3. L'assetto metodologico e organizzativo del progetto si basa sui campi di esperienza della Scuola dell'infanzia e sulle discipline scientifiche della Scuola Primaria e Secondaria di primo Grado. Inoltre, si pone come finalità il raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze. S'intende, infine, utilizzare un percorso unitario valido per i tre ordini di Scuola che favorisca un apprendimento consapevole ed efficace delle Scienze secondo quanto indicato nelle Nuove Indicazioni Nazionali del Traguardi per lo sviluppo delle competenze Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo grado Il bambino sviluppa la curiosità e il piacere della scoperta Raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo proprietà, confronta e valuta quantità, esegue misurazioni usando L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l aiuto dell insegnante, dei L alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; trova soluzioni ai problemi con ricerca autonoma, utilizzando le conoscenze acquisite. strumenti alla sua compagni, in modo Sviluppa semplici portata. autonomo, osserva e schematizzazioni e modelli Osserva con attenzione il descrive lo svolgersi dei di fatti e fenomeni suo corpo, gli organismi fatti, formula domande, ricorrendo, quando è il viventi e i loro ambienti, i anche sulla base di ipotesi caso, a misure appropriate fenomeni naturali, personali, propone e e a semplici accorgendosi dei loro realizza semplici formalizzazioni. cambiamenti. esperimenti. Riconosce nel proprio Si interessa a macchine e Individua nei fenomeni organismo strutture e strumenti tecnologici, sa somiglianze e differenze, fa funzionamenti a livelli scoprirne le funzioni e i misurazioni, registra dati macroscopici e possibili usi. significativi, identifica microscopici, è relazioni spazio/temporali. consapevole delle sue Individua aspetti potenzialità e dei suoi quantitativi e qualitativi nei limiti. fenomeni, produce Ha una visione della rappresentazioni grafiche e 3

4 schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi e ha cura della sua salute. Ha atteggiamenti di cura verso l ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell ambiente sociale e naturale. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano. complessità del sistema dei viventi e della sua evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. E consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell ineguaglianza dell accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico 4

5 SCUOLA DELL INFANZIA Finalità Nella Scuola dell Infanzia "fare scienze" significa attivare un passaggio graduale dal percettivo al concettuale; significa creare un processo attivo di costruzione della conoscenza per sviluppare le competenze e raccordarle con la realtà. Obiettivi di apprendimento PER I BAMBINI DI 5 ANNI DECLINATI IN CONSCENZE E ABILITÀ NUCLEI FONDANTI CONOSCENZE ABILITÀ Conoscenza del mondo Il corpo in movimento il proprio ambiente di vita nella sua dimensione naturale Coglie la funzione alimentare del cibo e ne sperimenta la trasformazione. La piramide alimentare La funzione degli organi di senso Intuisce l importanza di una dieta sana ed equilibrata. Distingue le proprietà degli alimenti Utilizza i sensi per esplorare l ambiente nella propria dimensione naturale. 5

6 Scelte metodologiche Per favorire l apprendimento inteso come pensiero convergente si predisporranno situazioni problematiche ricche di domande curiose, motivanti e aperte, tali da favorire l evoluzione verso aspetti sempre più formali di comunicazione. Partendo sempre dalle esperienze concrete dei bambini, favorendone anche il pensiero divergente, l insegnante, durante il processo di insegnamento-apprendimento, assumerà atteggiamenti di proposta, di stimolo, di coordinamento, di osservazione, di partecipazione, di conduzione, di verifica e valutazione, ponendo particolare attenzione ai bisogni formativi-affettivi dei bambini. Allestimento del contesto SPAZI - Tutti gli spazi interni ed esterni della scuola. Strumenti e mezzi Materiali strutturati e non. Percorso metodologico Per ciascun nucleo tematico, il percorso progettuale seguirà le seguenti fasi operative: Suscitare la curiosità dei bambini attraverso esperienze dirette e domande stimolo. Conversazione in circle time. Raccolta dei saperi spontanei. Sintesi delle opinioni espresse. In base alle attività, verranno attuate fasi di ricerca e/o di sperimentazione per verificare le ipotesi. Confronto e socializzazione dei risultati ottenuti. Condivisione della conoscenza. Proposta di una nuova situazione problematica partendo dalla competenza acquisita. 6

7 Modalità organizzative L intervento didattico si avvale di strategie organizzative per piccoli e grandi gruppi di sezione o di intersezione, secondo un modello di didattica laboratoriale. Modalità e tempi di realizzazione Il progetto si svolge nell anno scolastico nell ottica della progettazione verticale dei curricoli e, in relazione alle dimensioni di sviluppo e ai campi di esperienza, si esplicherà in UDA specifiche per la fascia di età dei 5 anni. Verifica e valutazione Saranno soprattutto i discorsi dei bambini, le loro idee e proposte, che ci faranno comprendere quanto essi abbiano interiorizzato l esperienza. Ci proponiamo, pertanto, di raccogliere le verbalizzazioni, le idee e le riflessioni emerse e, in relazione a quanto dicono, si potranno modificare e integrare i percorsi, per intervenire nel caso in cui si presentino situazioni di disagio o difficoltà. In particolare osserveremo: Se modificano i comportamenti nelle relazioni, collaborando,accettando le regole, attivando modalità di scambio e confronto; Se formulano ipotesi sulle relazioni causali tra fatti e conseguenze; Se trovano soluzioni ai problemi; Se ricordano qualche concetto importante tra quelli sperimentati; Se conoscono le caratteristiche percettive delle cose, cogliendo uguaglianze, differenze e relazioni; Se intuiscono concetti relativi alle trasformazioni come possibilità di cambiamento della materia; Tempi Iniziale: osservazione diagnostica finalizzata alla conoscenza dei bambini. In itinere: alla fine del primo quadrimestre per verificare il progetto e l andamento educativo-didattico. 7

8 Finale: alla fine dell anno scolastico per la verifica sommativa dei progetti e dell andamento educativo-didattico. Modi Osservazione occasionale e partecipe. Documentazione Elaborati. Registro di sezione. Verifiche quadrimestrali. Eventuale socializzazione alle famiglie del percorso educativo e didattico. 8

9 SCUOLA PRIMARIA Premessa L elaborazione di un curricolo verticale è dettato dalla necessità di offrire un sistema di insegnamento/apprendimento, in linea con l evoluzione qualitativa e quantitativa dei saperi, che comporta una scelta didattica dei saperi essenziali che siano adeguati alle strutture cognitive degli alunni. Tale scelta è fatta tenendo conto dei nuclei fondanti della disciplina, da cui scaturiscono le competenze, le abilità e le conoscenze specifiche, ma con valenza educativa e trasversale. Altro aspetto fondamentale e innovativo è la condivisione da parte dei docenti della didattica laboratoriale che è l insieme di metodologie e modalità relazionali innovative che rendono l alunno attivo, in grado di formulare ipotesi e di verificarle, di argomentare e di costruire conoscenze; un laboratorio non inteso come luogo dove recarsi per effettuare esperimenti, ma laboratorio della mente stimolata a costruire il proprio sapere. L'Istituto Comprensivo Pescara 3 ha aderito già da alcuni anni alle iniziative Regionali e Nazionali per la formazione degli insegnanti al fine di potenziare l insegnamento scientifico (GaliLeonardo 2 ISS PO FSE Abruzzo 2007/ Scienza Under 18 Rete Oltre il colore ). Destinatari Destinatari del progetto sono tutti gli alunni dell'istituto Comprensivo Pescara 3 con il coinvolgimento di tutti i docenti che curano l ambito scientifico. Gruppo di coordinamento Per la realizzazione del Progetto sono stati coinvolti tutti i docenti che curano l ambito scientifico che, nel corso dell anno, si riuniranno durante le ore di progettazione concordate. È stato, inoltre, previsto un gruppo di coordinamento composto dagli insegnanti dei tre ordini di scuola. Finalità Sviluppare competenze osservativo- logico-linguistiche Individuare, in contesti reali, situazioni problematiche prospettando anche soluzioni alternative Acquisire la capacità di utilizzare il metodo scientifico Superare i pre-concetti scientifici 9

10 Acquisire conoscenze specifiche della disciplina Arricchire il lessico specifico Sviluppare alcuni aspetti della formazione democratica Nuclei fondanti della disciplina Oggetti, materiali e trasformazioni Osservazione e sperimentazione sul campo L'uomo, i viventi e l'ambiente Percorsi operativi Gli obiettivi e le attività sono state progettate per fasce d età nella Scuola dell Infanzia e per classi nella Scuola Primaria; i percorsi operativi specifici saranno invece definiti dai docenti coinvolti con un più approfondito riferimento alle attività e ai tempi di realizzazione. La progettazione specifica terrà conto delle risorse che il territorio offre per l'approfondimento di alcune tematiche, quali la salvaguardia ambientale, le varietà faunistiche e botaniche tipiche della regione. Sono previsti incontri con personale esperto di associazioni no-profit come il Centro Recupero Cetacei. Inoltre, alcune classi di Scuola Primaria parteciperanno alla manifestazione finale organizzata da Scienza under 18. Metodologia Il modello metodologico per l educazione scientifica a cui fa riferimento il Progetto è articolato in cinque fasi precedute da una fase di individuazione del problema e formulazione delle ipotesi 1 : 1. Sperimentazione osservazione: si basa su fenomeni che si possono sperimentare od osservare. 2. Verbalizzazione scritta individuale: descrizione scientifica (con i cinque sensi) e non magica dell esperienza. Il docente, attraverso domande e consegne chiare ed essenziali, permette all alunno di costruire le proprie conoscenze, con l uso del linguaggio scritto. 3. Discussione collettiva: permette, attraverso l intervento dei pari e del 1 C. Fiorentini, Il ruolo del laboratorio nell insegnamento scientifico della scuola di base, in Scuola e Didattica, n.6,

11 docente con correzioni e completamenti, di affinare la costruzione delle conoscenze. 4. Affinamento della concettualizzazione: sicuramente la fase più complessa, in cui ogni alunno cerca di rivedere ciò che ha scritto per correggere, modificare o integrare. 5. Sintesi collettiva: gli alunni e l'insegnante raccolgono il materiale prodotto e costruiscono una sintesi finale condivisa. Questo approccio metodologico, che costituisce il rinnovamento del processo di insegnamento/apprendimento scientifico, sarà integrato da lezioni interattive supportate dall'utilizzo dei diversi media. Modalità di verifica e valutazione osservazioni sistematiche prove di verifica elaborati individuali e collettivi Monitoraggio I docenti provvederanno a monitorare le attività svolte secondo le seguenti modalità: per la Scuola dell Infanzia tutti i docenti durante le riunioni previste. per la Scuola Primaria una volta al mese tutti i docenti durante gli incontri per Dipartimenti. La Valutazione avrà la funzione di: Regolare l attività didattica Accertare l efficacia dell intervento didattico Valorizzare i processi di apprendimento Documentazione Lezioni aperte Mostra di elaborati Riprese video Presentazioni multimediali Drammatizzazioni Partecipazione a eventi scientifici 11

12 ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO PER LA SCUOLA PRIMARIA Classe Prima NUCLEI FONDANTI CONOSCENZE ABILITÀ L'uomo, i viventi e l'ambiente Oggetti e materiali Classe Seconda Gli oggetti visti attraverso l uso dei cinque sensi Alcuni materiali Il corpo e i sensi Esseri viventi e non viventi Mondo animale e vegetale Conosce il proprio corpo e i cinque sensi Sperimenta con oggetti e materiali Osserva, descrive e confronta elementi della realtà circostante, riconoscendo regolarità e periodicità Individua somiglianze e differenze tra viventi e non viventi Coglie somiglianze e differenze tra animali e vegetali Nuclei fondanti Conoscenze Abilità Oggetti, materiali e trasformazioni Osservazione e sperimentazione sul campo L'uomo, i viventi e l'ambiente I materiali di cui sono fatti gli oggetti di uso comune Classificazione di oggetti in base al materiale, a una o due caratteristiche e/o qualità Esseri viventi Ciclo vitale Interazione tra viventi in un ambiente Fenomeni atmosferici e stagioni Avvio all'educazione Alimentare Individua proprietà e qualità di oggetti Individua le caratteristiche di un ambiente naturale Distingue e classifica gli esseri viventi in base alle loro caratteristiche Conosce il ciclo vitale di animali e vegetali Acquisisce familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici Distingue i principali nutrienti dei diversi cibi Conosce la funzione dei diversi alimenti per la tutela della propria salute Comprende l'importanza di una corretta alimentazione 12

13 Classe Terza Nuclei fondanti Conoscenze Abilità Stati della materia : l'acqua Il ciclo dell acqua Passaggi di stato La solubilità L'ecosistema dei diversi ambienti: adattamento, mimetismo, catena alimentare... Le trasformazioni dell'ambiente a opera dell'uomo e della natura Il regno animale e le principali classificazioni tra famiglie e specie Le specie animali a rischio d'estinzione che popolano il territorio locale Carta dei Diritti del Mare Oggetti, materiali e trasformazioni Osservare e sperimentare sul campo L'uomo, i viventi e l'ambiente Individua le proprietà correlate alle trasformazioni di oggetti e materiali Individua le proprietà di alcuni materiali in situazioni sperimentabili, riproducendo miscele, soluzioni, passaggi di stato Riconosce le diversità tra i viventi, differenze e somiglianze tra piante, animali e altri organismi Distingue e classifica le principali specie e famiglie animali Osserva e interpreta le trasformazioni ambientali naturali e a opera dell'uomo Classe Quarta Nuclei fondanti Conoscenze Abilità Oggetti, materiali e trasformazioni Osservare e sperimentare sul campo L'uomo, i viventi e l'ambiente Il regno dei viventi: ciclo vitale, nutrizione e respirazione Le piante: classificazione e riproduzione Gli animali: classificazione e riproduzione La materia L'aria e la sua composizione Le proprietà dell'aria Distingue e ricompone le componenti ambientali grazie anche all esplorazione dell ambiente circostante Conosce la struttura del suolo sperimentando con rocce, sassi e terricci. Riconosce, attraverso l'esperienza di coltivazioni, allevamenti, ecc. che la vita di ogni organismo è in relazione con altre e differenti forme di vita Elabora i primi elementi di classificazione animale e 13

14 La pressione atmosferica La dilatazione dell'aria vegetale sulla base di osservazioni personali. Conosce le variazioni ambientali conseguenti all azione modificatrice dell uomo Individua, attraverso l'esperienza, alcuni concetti scientifici quali: forza, movimento, pressione, ecc. Conosce la composizione dell'aria Acquisisce il concetto di pressione atmosferica Acquisisce il concetto di dilatazione termica dell'aria e del movimento e formazione dei venti Individua le cause dell'inquinamento, gli effetti sull'aria e sul nostro Pianeta. Classe Quinta Nuclei fondanti Conoscenze Abilità Oggetti, materiali e trasformazioni Osservare e sperimentare sul campo L'uomo, i viventi e l'ambiente L energia: fonti e forme Il sistema solare Il corpo umano: apparati e funzioni Individua, attraverso l'esperienza, alcuni concetti scientifici quali: forza, movimento, pressione, temperatura, calore ecc. Conosce le fonti energetiche, rinnovabili e non e sperimenta alcune forme di energia Ricostruisce e interpreta il movimento dei diversi oggetti celesti, rielaborandoli anche attraverso giochi col corpo Comprende le conseguenze, positive e negative, dell'intervento dell'uomo sull'ecosistema Conosce la struttura e il funzionamento dei principali apparati del corpo umano e l'importanza di tutelare la propria salute. 14

15 PROGETTI SCUOLA PRIMARIA Classi Prime Classi Seconde Classi Terze Classi Quarte Classi Quinte "Scuola in movimento" "Il gusto di muoversi" "Gocce... preziose" Dall aria tutto move "Tutto è energia... l'energia è tutto" COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA 2 Profilo delle competenze Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare e organizzare nuove informazioni. Competenze chiave Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia. Imparare a imparare 2 CM 3 del 13 febbraio 2015 e allegati. 15

16 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Finalità della disciplina Il Dipartimento di Scienze della Scuola Secondaria di Primo Grado Mazzini I.C. Pescara 3, è da molti anni luogo privilegiato di una consolidata tradizione di riflessione sull epistemologia della scienza e di ricerca di modalità efficaci per l insegnamento apprendimento di una disciplina tanto ampia (come tipologia e numero di contenuti) e tanto plastica (in quanto in continua evoluzione) e che rischia, a volte, nonostante gli sforzi eccezionali dei docenti, di diventare asettica, noiosa, fredda e molto complessa, come recitano con drammaticità i risultati OCSE- PISA per l apprendimento delle materie scientifiche in Italia. Partendo dal presupposto che non è possibile insegnare le scienze in maniera antiscientifica (G. Giorello), si è giunti alla necessità di procedere, nell insegnamento delle scienze, per nodi e snodi epistemologici, cercando di trasmettere agli alunni passione e fascinazione, in una sorta di contaminazione intellettuale, che ha lo scopo di far percepire o almeno intravedere loro la tensione emotiva e storico-culturale degli scardinamenti di pensiero delle grandi rivoluzioni scientifiche. Una possibile risposta- proposta, è stata l elaborazione, condivisa all interno del Dipartimento, del curricolo verticale di scienze, un curricolo verticale adattato al target sia degli alunni della scuola sia degli insegnanti che afferiscono da lauree di diversa tipologia e che proprio in tale diversità, trovano il loro punto di forza e di desiderio di confronto. Il curricolo verticale dell Istituto Comprensivo Pescara 3, reso possibile grazie a un accurato lavoro di continuità sia in entrata sia in uscita che ha consentito di sperimentare su campo la verticalità didattico-pedagogica delle Scienze Sperimentali, anche attraverso il Progetto regionale Galileonardo 1 e 2 che ha avviato a una visione costruttivista e laboratoriale delle scienze le scuole della provincia di Pescara. Inoltre, grazie al Progetto Scienza under18, che in un certo qual modo caratterizza, qualifica e rende operativo il fare Scienze secondo un denominatore comune, il curricolo verticale di scienze si basa su: Impostazione: fenomenologico-operativa (fenomenologica rispetto ai contenuti, operativa rispetto alla metodologia didattica riferita all operatività della mente e non alla superficiale operatività manuale volta a effettuare in prima persona il maggior numero possibile di esperimenti) Riferimento pedagogico metodologico: costruttivismo: l apprendimento si realizza solo se lo studente è posto al centro del processo di costruzione 16

17 della sua conoscenza e quindi solo se è attivo sul piano cognitivo e tale attivazione si realizza se si lavora su: motivazione- affettività- interesse. Comunicazione della scienza in pubblico: Dal tavolo della didattica al tavolo della comunicazione Su18 è un progetto sull educazione scientifica composto da due moduli diversi correlati. Il primo si svolge in classe, dove la scienza viene analizzata e costruita, cioè appresa; il secondo si svolge fuori dalla scuola, in spazi organizzati da Su18, dove la scienza viene appresa in forme diverse in virtù del fatto che deve essere riproposta- dagli studenti ad altri studenti visitatori. In questi spazi espositivi la comunicazione pubblica della scienza prodotta a scuola si trasforma in un nuovo contesto di apprendimento per gli studenti stessi (espositori e visitatori) e di ricerca e formazione per gli insegnanti. Nuclei fondanti della disciplina Fisica e chimica Biologia Astronomia e Scienze della Terra Obiettivi di apprendimento (DIVISI PER ANNO E DECLINATI IN CONOSCENZE E ABILITÀ) CLASSE PRIMA affrontare concetti fisici come gli stati della materia, temperatura e calore effettuando esperimenti e comparazioni, raccogliendo e correlando dati costruzione del concetto di trasformazione chimica e fisica, effettuando esperienze pratiche diversificate, ponendo l attenzione anche su sostanze di uso domestico individuare l unità e la diversità dei viventi, effettuando attività a scuola, in laboratorio, sul campo,e in musei scientifico-naturalistici comprendere il senso delle grandi classificazioni individuare la rete di relazioni e i processi di cambiamento del vivente introducendo il concetto di organizzazione microscopica a livello della cellula (per esempio : respirazione cellulare, fotosintesi, crescita, sviluppo). 17

18 NUCLEO FONDANTE Fisica Chimica Biologia CONOSCENZE Concetto di misura e sua approssimazione; Principali strumenti e tecniche di misurazione Le proprietà della materia I passaggi di stato Il peso e la massa Concetto di calore e temperatura Proprietà dell aria, dell acqua, del suolo unità e diversità dei viventi le principali teorie sulla nascita della vita la struttura di una cellula animale e vegetale Le principali categorie di piante Le principali caratteristiche di animali invertebrati Le principali caratteristiche di animali vertebrati ABILITÀ Raccogliere dati attraverso l osservazione diretta dei fenomeni naturali Distinguere il peso dalla massa Organizzare e rappresentare i dati raccolti Confrontare e distinguere le proprietà della materia; Riconoscere una materia nei suoi diversi stati di aggregazione Usare un linguaggio lineare ed essenziale con terminologia scientifica Distinguere il calore dalla temperatura Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico Realizzare una scaletta scegliendo le informazioni più importanti Confrontare teorie diverse sulla nascita della vita Preparare un vetrino per l osservazione al microscopio Riconoscere le piante più comuni in base a semi, radici, foglie, fiori, frutti Collegare le caratteristiche dell organismo di animali e piante con le condizioni e le caratteristiche ambientali 18

19 CLASSE SECONDA Affrontare concetti fisici come forza ed energia, effettuando esperimenti e comparazioni, raccogliendo e correlando dati Completare il concetto di trasformazione chimica e fisica, effettuando esperienze pratiche diversificate, ponendo l attenzione anche su sostanze di uso domestico (a esempio reazioni di acidi e basi con metalli, combustione di materiali diversi) Individuare la rete di relazioni e i processi di cambiamento del vivente riprendendo il concetto di organizzazione microscopica a livello della cellula Apprendere una gestione corretta del proprio corpo; interpretare lo stato di benessere e di malessere che può derivare dalle sue alterazioni; attuare scelte per affrontare i rischi connessi con una cattiva alimentazione, con il fumo, con le droghe e connessi con una cattiva alimentazione, con il fumo, con le droghe. 19

20 NUCLEO FONDANTE Fisica e Chimica Biologia CONOSCENZE Gli elementi e i composti Il concetto di legame chimico Il concetto di reazione chimica I principali composti organici Il concetto di forza e le sue caratteristiche Il concetto di equilibrio Il concetto di leva e i vari tipi Gli elementi caratteristici del moto La struttura e le funzioni degli apparati vitali del corpo umano ; le dipendenze nelle diverse accezioni (alcol, droghe, web ); disturbi alimentari L importanza igienico sanitaria degli apparati esaminati ABILITÀ Distinguere gli elementi e i composti attraverso le formule chimiche Riconoscere in una reazione chimica i reagenti e i prodotti Esporre le conoscenze con la terminologia specifica Interpretare e rappresentare modelli e grafici Risolvere problemi riguardanti le conoscenze apprese Realizzare una scaletta scegliendo le informazioni più importanti Riconoscere e descrivere le caratteristiche dei vari apparati usando la terminologia specifica Riconoscere e descrivere la fisiologia dei vari apparati 20

21 CLASSE TERZA affrontare concetti fisici come densità, concentrazione, velocità, forza, lavoro ed energia, calore e temperatura, carica elettrica, effettuando esperimenti e comparazioni, raccogliendo e correlando dati completare la costruzione del concetto di trasformazione chimica e flusso di energia che attraversa l universo individuare l unità e la diversità dei viventi, con particolare riferimento alla riproduzione, alla genetica e alle sue implicazioni, effettuando attività a scuola, in laboratorio, sul campo, e in musei scientifico-naturalistici comparare le idee di storia naturale e di storia umana; riconoscere gli adattamenti e la dimensione storica della vita, intrecciata con la storia della terra e dell uomo individuare la rete di relazioni e i processi di cambiamento del vivente introducendo il concetto di organizzazione microscopica a livello della cellula condurre a un primo livello l analisi di rischi ambientali e di scelte sostenibili nei trasporti, nell agricoltura, nell industria, nello smaltimento dei rifiuti approfondire la conoscenza, sul campo e con esperienze concrete di rocce, minerali, fossili per comprendere la storia geologica ed elaborare idee e modelli interpretativi della struttura terrestre elaborare idee e modelli interpretativi dei più evidenti fenomeni celesti attraverso l osservazione del cielo con l aiuto di planetari. 21

22 NUCLEO FONDANTE Scienze della Terra Energia CONOSCENZE La struttura interna della Terra:I fenomeni esogeni e endogeni della Terra Problematiche relative all inquinamento dell aria, dell acqua e del suolo ABILITÀ Riconoscere, con ricerche su campo, i principali tipi di rocce e i processi geologici da cui hanno avuto origine Avvalorare con prove la teoria della deriva dei continenti Confrontare la teoria di Wegener con la teoria della tettonica a zolle, attraverso la scoperta della struttura dei fondali oceanici Individuare geograficamente le aree interessate a fenomeni di vulcanesimo e di terremoti Raccogliere informazioni sul problema dell inquinamento Biologia Forme di energia La struttura e le funzioni degli apparati vitali del corpo umano ;le dipendenze nelle diverse accezioni ( alcol, droghe, web );disturbi alimentari La riproduzione; cenni di educazione alla sessualità La genetica e la trasmissione dei caratteri; la genetica applicata alla tecnologia Conoscere differenza tra malnutrizione e denutrizione, sviluppo sostenibile Realizzare una scaletta scegliendo le informazioni più importanti Riconoscere e descrivere le caratteristiche dei vari apparati usando la terminologia specifica Riconoscere e descrivere la fisiologia dei vari apparati Affrontare problematiche sociali legate alla trasmissione dell AIDS e delle altre malattie sessualmente trasmesse Assumere atteggiamenti coerenti con la ricerca del benessere sociale L importanza igienico sanitaria degli apparati esaminati 22

23 Argomenti per la preparazione del quesito di scienze per l esame di terza media: Conoscere e applicare le formule fisiche che legano peso, volume e peso specifico Conoscere e applicare le formule che legano forza, superficie e pressione Conoscere e applicare le formule che legano velocità, spazio e tempo nel moto rettilineo uniforme Conoscere e applicare le formule per calcolare la probabilità semplice o totale Certificazione delle competenze e criteri in uscita dalla Scuola Secondaria di I Grado Alla fine del triennio saranno certificate le seguenti competenze: Utilizzare conoscenze e metodi di indagine formalizzati per leggere e interpretare i fenomeni naturali, assumendo comportamenti idonei alle problematiche connesse. Strategie d insegnamento Per favorire un processo d insegnamento apprendimento il più efficace possibile e per trasmettere agli alunni la passione per la scienza, i docenti ricorrono a tutti i mezzi per creare un clima relazionale positivo nel rispetto delle regole della buona convivenza civile. Il docente: esplicita con chiarezza gli obiettivi dell insegnamento e il percorso che intende intraprendere e informa gli alunni su cosa ci si aspetta da loro e su come saranno valutati. fa ricorso a tutte le possibili modalità per instaurare in classe un clima relazionale positivo (apprendimento cooperativo, assegnazione di ruoli, clima di fiducia reciproca nei rapporti con le famiglie,chiamate a far parte della squadra educante insieme ai docenti; attenzione ai bisogni affettivi, educativi degli alunni). presta attenzione agli stili cognitivi degli alunni con l alternanza delle attività didattiche favorevoli agli uni o agli altri (visivo uditivo analitico sintetico) attiva un approccio metacognitivo che permetta di riflettere sul proprio percorso di apprendimento. 23

24 Metodologia L evoluzione umana è sin dalle origini, un inscindibile integrarsi di mani e mente. Una buona fusione è rappresentata proprio dal curricolo verticale, grazie a: Una didattica laboratoriale, dove il laboratorio non è un luogo fisico appositamente allestito, o almeno non solo, ma luogo della mente, nel quale l alunno fa, oppure vede fare, argomenta, fa ipotesi, affina il linguaggio concettualizza, è autore del suo apprendimento. Anche la classe può diventare laboratorio, e i materiali e oggetti più poveri i reagenti e gli strumenti più sofisticati. Si sceglieranno infatti solo quegli esperimenti che possano permettere agli studenti di concettualizzare, La scelta coraggiosa dei saperi essenziali adeguati alle strutture cognitive degli alunni avendo ben chiaro il contesto di riferimento del pensiero convergente in questa fascia d età Attività 1. Lezione introduttiva, dialogata, nella quale si possono evidenziare le conoscenze e i concetti già posseduti e guidando gli alunni a porre le domande giuste vincendo la tentazione di addestrarli a dare le risposte giuste 2. Predisposizione di semplici esperimenti, anche utilizzando materiali poveri, riciclati, di uso comune, attentamente preparati, dopo un accurata scelta dei contenuti più adatti alle capacità cognitive degli alunni 3. Guida alla concettualizzazione da parte del docente e affinamento del linguaggio che diventerà via via più rigoroso 4. Avvio al pensiero divergente, grazie anche all apporto di funzioni matematiche (per esempio per le leggi di proporzionalità diretta e inversa) 5. Visualizzazione di quanto detto (lavagna, appunti, schemi, cartelloni, ) 6. Coinvolgimento degli alunni (interventi di questi, domande dell insegnante ) 7. Clima relazionale della classe (rapporti tra gli alunni e con l insegnante ) 8. Impiego di linguaggi integrati (film, immagini, computer, ecc.) 9. Lavoro di gruppo (gruppi omogenei, eterogenei, apprendimento cooperativo, piccolo/grande gruppo ) 24

25 10.Simulazioni comportamentali (giochi di ruolo, drammatizzazioni) 11.Far scaturire ipotesi di soluzione dal confronto (brainstorming) Le attività laboratoriali, progettate sulla metodologia del problem posing e problem solving e sul metodo dell apprendimento cooperativo concorrono al raggiungimento dei seguenti obiettivi Comprendere che la scienza è uno dei tanti modi possibili con cui l uomo interagisce con se stesso e con l ambiente che lo circonda Acquisire nuove modalità di approccio ai problemi attraverso la costruzione di una forma mentis che faciliti la formulazione di domande e di ipotesi di soluzione Abituarsi al lavoro organizzato, personale o di gruppo, per valorizzare la cultura del prodotto e per realizzare apprendimenti significativi Saper osservare in modo sistematico, raccogliere dati, esaminarli e rielaborarli Acquisire correttamente gli strumenti del linguaggio scientifico. Tale metodo promuove: Un miglioramento delle relazioni interpersonali tra gli studenti Il rispetto e il riconoscimento delle potenzialità di ciascuno come persona Maggiore consapevolezza dell esistenza di punti di vista differenti e di prospettive diverse Il pensiero creativo Un percorso laboratoriale si potrebbe articolare secondo la seguente scaletta: 1. Momento di verifica delle conoscenze e dei concetti già posseduti dall alunno 2. Presentazione di oggetti e fenomeni che l alunno viene invitato a osservare e descrivere 3. Presentazione di semplici esperimenti che l alunno conduce o vede condurre, individualmente o in gruppo 4. Momento in cui l alunno riflette su un concetto da ricordare 5. Discussione guidata collettiva per condividere, eventualmente correggere, quindi formalizzare i risultati 6. Prove di verifica in cui l alunno e il docente possono valutare il livello di 25

26 apprendimento raggiunto. Verifica del processo formativo Per la valutazione si possono utilizzare vari tipi di test sia formativi sia sommativi. Si può ricorrere a verifiche di prestazioni verbali, scritte e/o operative per accertare il raggiungimento dei vari obiettivi che si riferiscono ai seguenti criteri: CONOSCENZA DELLE TEMATICHE TRATTATE CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE DI FATTI E FENOMENI ;LORO ORGANIZZAZIONE E COLLEGAMENTO USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI Una verifica formalizzata potrebbe essere così strutturata: quesiti finalizzati alla valutazione delle conoscenze del linguaggio e dei contenuti quesiti finalizzati alla valutazione delle abilità, come osservare, spiegare e applicare i concetti appresi attraverso lo svolgimento di esercizi che presentano aspetti problematici risolvibili con procedimenti matematici. Per ogni esercizio potrebbe essere assegnato un punteggio ai fini di una valutazione di tipo quantitativo. In base al punteggio, l alunno potrà riflettere sul proprio grado di apprendimento, ma anche sui propri interessi per gli argomenti trattati, sulle difficoltà incontrate e sul grado di soddisfazione. Si tratta di un momento particolarmente importante per la valenza formativa orientativa in vista del prosieguo degli studi. 26

27 BIBLIOGRAFIA Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione, in Annali della Pubblica Istruzione, LXXXVIII CM n. 3 del 13/02/2015 ( Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo d'istruzione C. Fiorentini, Il ruolo del laboratorio nell insegnamento scientifico della scuola di base, in Scuola e Didattica, n.6, 20 C. Petracca, La costruzione del curricolo per competenze, Gruppo Lisciani,

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