I.I.S.S. J.C. Maxwell I.P.S.I.A Settembrini / Milano. Verbale della Riunione Comitato dei Genitori del Aula Magna

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1 I.I.S.S. J.C. Maxwell I.P.S.I.A Settembrini / Milano Verbale della Riunione Comitato dei Genitori del Aula Magna Ordine del giorno: 1. Accoglienza e firma presenze 2. Approvazione verbale seduta precedente 3. Perfezionamento Iscrizioni al corso Mnemotecniche. 4. Presentazione dei nuovi componenti CdI 5. Approvazione del cambiamento dello statuto (art 11) 6. Spazio Segnalazioni: Argomenti diversi 7. Spazio Informazioni: Francesca Rolando (Collaborazione Comitato/Studenti) Gabriela Morlett Spettacolo Teatro fine anno 8. Spazio Presidenza: Il Dirigente Scolastico Prof Tornaghi, informa e risponde. 9. Saluti e ringraziamenti - Fine assemblea. Presiede il Presidente Gabriela Morlett che apre l assemblea ringraziando i presenti della partecipazione. 2. APPROVAZIONE VERBALE SEDUTA PRECEDENTE Si approva all unanimità il verbale della seduta precedente. 3. PERFEZIONAMENTO ISCRIZIONI AL CORSO MNEMOTECNICHE. Si perfezionano le iscrizioni e per motivi di posti esauriti si decide di chiuderle. Il tesoriere Laura Cipollini e il Vicepresidente Francesca Rolando, ricevono e assistono i genitori interessati al corso di Mnemotecniche, Public Speaking, Problem Solving (Raccolta moduli compilati e firmati, raccolta piccolo contributo di 5.00). 4. PRESENTAZIONE DEI NUOVI COMPONENTI CDI Il Presidente del CdG comunica l esito delle votazioni per la componente genitori del Consigli d Istituto ed invita i genitori eletti a presentarsi:

2 I nuovi componenti sono: - Francesca Prato (il figlio frequenta la 1BLS) - Rossella Bucca (il figlio frequenta la 2CLS) - Nadia Ratti (il figlio frequenta la 4AR) - Franca Rinaldi (il figlio frequenta la 5AR) Genitori che nella loro breve presentazione dimostrano entusiasmo e voglia di iniziare la collaborazione con la scuola. 5. APPROVAZIONE DEL CAMBIAMENTO DELLO STATUTO Il Presidente Morlett spiega l importanza di comunicare e coinvolgere i più possibili genitori, dando a TUTTI la stessa opportunità. Prosegue raccontando che dalla sua esperienza, solo quando il figlio frequentava la seconda, ha saputo dell esistenza di un Comitato dei Genitori, (visto che era stata nominata rappresentante di classe). Per un anno intero ha frequentato le assemblee sotto l invito-convocazione del ex Presidente Barca. Questa sua esperienza personale l ha aiutata a comprendere l importanza di contattare i genitori, soprattutto delle classi prime. Con il totale appoggio del Dirigente Scolastico sono due anni che tramite il sito ufficiale del Maxwell ha la possibilità di farsi contattare dai genitori di tutte le classe, questo anno ha avuto un enorme successo nelle adesioni, riuscendo ad avere soprattutto numerosi genitori di prima, i quali sono già stati inserite nella mailing list del Comitato. Nell assemblea si fa un sondaggio chiedendo ai rappresentanti di classe di alzare la mano per costatare quanti siano presenti, poi si chiede ai genitori NON rappresentanti di farlo, è evidente il risultato. Il numero dei genitori presenti supera il raddoppio. Rispettando però il ruolo del rappresentanti, il Presidente Morlett si rivolge SOLTANTO a loro spiegando che può anche succedere che non tutti i rappresentanti di classe si prendano così a cuore la trasmissione in informazioni delle assemblee, magari per problematiche personali o semplicemente perché capita anche che il rappresentante si candidi solo perché non c era nessun altro disponibile a farlo. Per evitare che i genitori non rappresentanti vengano esclusi, si chiede la modifica dello Statuto del Comitato Genitori, aprendo il diritto di voto a tutti i presenti, indipendentemente dal fatto che siano rappresentanti di classe o meno. Prosegue chiedendo all assemblea di esprimere le proprie opinioni a riguardo, sottolineando nel contempo l importanza cruciale dei rappresentanti di classe ed il massimo rispetto per il loro ruolo, ma evidenziando anche il fatto che tutti i genitori con la loro presenza alle assemblee del Comitato, esprimono un sentimento di partecipazione nei confronti della scuola e dei loro figli. Il Presidente Morlett, si è confrontata anche con l ex presidente Giovanni Barca, (utile consigliere e appoggio nel percorso scuola), volendo capire il motivo degli art. che escludono i genitori non rappresentanti di classe dalle votazioni, la risposta fu: quella di non depotenziare il rappresentante di classe. C è però da considerare anche il fatto che non tutti i rappresentanti di classe lavorano allo stesso modo ricoprendo appieno il proprio ruolo, e talvolta lo fanno solo perché nessun altro era disposto a farlo, ed il voto poteva essere visto come un strumento per far comprendere meglio l importanza del ruolo. Interviene una mamma (Rossella Bucca) affermando che ha scoperto solo in assemblea del diritto di voto riservato solo ai rappresentanti di classe ma, pur essendo

3 rappresentante, non si sente affatto sminuita, se i genitori non rappresentanti votassero tutti. Ritiene comunque che il rappresentante di classe non venga eletto per rappresentare i genitori al Comitato ma in altre sedi. Interviene un genitore di 5 (Antonio Tuzzi), che era presente all assemblea di anni fa, dove si è votato per art. 11. La perplessità era che chi votava poteva non essere ben informato tanto quanto i rappresentanti di classe (se il genitore veniva saltuariamente nelle assemblee). Ora anch egli concorda che forse si era solo un troppo assecondata quella che era stata un abitudine precedente. Un altro genitore, (Daniela Pavesi), da quest anno è rappresentante di classe e segnala che l anno scorso i suoi rappresentanti di classe non potevano partecipare alle riunioni del Comitato, quindi al resto dei genitori le informazioni del Comitato non sono mai arrivate. Ritiene che più persone collaborative ci siano meglio è conclude dicendo che non siamo alle assemblee del parlamento, o dei partiti politici, che siamo genitori e che tutti gli argomenti trattati competono tutti, nella votazione. Dopo ulteriori interventi, Gabriela Morlett legge le modifiche allo Statuto da approvare per estendere il diritto di voto a tutti ( art. 2 + art. 8 + art. 11 ). Art. 2 (VECCHIO) Il Comitato dei Genitori elegge un Presidente e un Vice-Presidente. La votazione avviene a maggioranza semplice. Gli aventi diritto di voto sono i Rappresentanti di Classe o suoi delegati ed i Rappresentanti dei Genitori all interno del C.d.I. Hanno diritto di voto anche il Presidente del C.d.G., il Vice-Presidente del C.d.G. ed il Tesoriere se non Rappresentanti di Classe. Sarà Presidente chi ottiene il maggior numero di preferenze. Viene poi eletto il Vice-Presidente. In entrambi i casi ogni Classe può esprimere al massimo due preferenze attraverso i propri rappresentanti di classe o suoi delegati. Ogni presente può essere portatore al massimo di due deleghe. In caso il C.d.G. debba iniziare la propria attività prima dell elezione annuale dei R.d.C., in deroga alla procedura appena prevista, sono ammessi al voto tutti i genitori presenti alla prima riunione annuale. Art. 2 (NUOVO) Il Comitato dei Genitori elegge un Presidente e un Vice-Presidente. La votazione avviene a maggioranza semplice. Sarà Presidente chi ottiene il maggior numero di preferenze. Viene poi eletto il Vice-Presidente. In entrambi i casi ogni Classe può esprimere al massimo due preferenze. Tutti i genitori presenti in assemblea, (con carica nella scuola o senza carica) hanno diritto di voto. Tutti i genitori (con carica nella scuola o senza carica alcuna), possono eventualmente esprimere il proprio voto anche se non presenti, tramite delega. Ogni presente può essere portatore al massimo di due deleghe. Art. 8 (VECCHIO) Sono approvate le delibere che abbiano ricevuto il voto favorevole della maggioranza semplice dei presenti con diritto di voto. In caso di parità il voto del Presidente vale doppio. E facoltà del Presidente del Comitato estendere il diritto di voto in una Assemblea a tutti i Genitori della Scuola, dandone esplicita informazione nella Convocazione. Art. 8 (NUOVO) Sono approvate le delibere che abbiano ricevuto il voto favorevole della maggioranza semplice dei presenti. In caso di parità il voto del Presidente vale doppio.

4 Tutti i genitori presenti in assemblea hanno diritto di voto. Tutti quanti possono eventualmente esprimere il proprio voto anche se non presenti, tramite delega. Ogni presente può essere portatore al massimo di due deleghe. Art. 11 (VECCHIO) Le Riunioni del Comitato dei Genitori sono aperte a tutti i Genitori dell Istituto che possono partecipare con diritto di parola ma non di voto salvo diversa indicazione di cui alla Convocazione come da Art.8. Il Vice-Presidente, se non rappresentante di Classe, acquisisce il diritto di voto. Alle Riunioni possono intervenire il Dirigente Scolastico, il Personale ATA e i Docenti, qualora ne facciano richiesta al Presidente o se invitati dal Comitato. Art. 11 (NUOVO) Le Riunioni del Comitato dei Genitori sono aperte a tutti i Genitori dell Istituto. Alle Riunioni possono intervenire il Dirigente Scolastico, il Personale ATA e i Docenti, qualora ne facciano richiesta al Presidente o se invitati dal Comitato. SI PASSA ALLE VOTAZIONI, CHIEDENDO SOLO AI RAPPRESENTANTI DI CLASSE DI VOTARE, I RISULTATI: 26 favorevoli + zero contrari + 1 astenuto. Le modifiche proposte vengono approvate. 6. SPAZIO SEGNALAZIONI: ARGOMENTI DIVERSI Un genitore segnala che alcune classi non hanno docenti disposti ad accompagnare i ragazzi alle gite scolastiche di più giorni: il Presidente Morlett segnala che questo è uno degli argomenti che tratterà il Preside durante il suo intervento. Registro Elettronico: i problemi iniziali sono superati. Una mamma segnala che sarebbe opportuno verificare è capire se i Professori scrivono i compiti e le verifiche da svolgere, sul giorno di assegnazione o sul giorno di in cui devono essere consegnati. Durante il consiglio della sua classe i docenti non hanno trovato un accordo, chiede quindi se possibile che sia la Dirigenza Scolastica a stabilirlo. Chiusura della scuola nel giorno di SABATO: un genitore informa che nel suo consiglio di classe al momento di toccare l argomento sabati senza scuola i Professori l hanno detto che è un argomento del quale il CdG si deve occupare, il Presidente Morlett risponde che non è affatto un argomento facile da trattare e che non lo risolvono né i genitori, nè il CdG, nel personalmente dice che a Lei sarebbe comodo poter partire qualche sabato con il figlio, però questo suo parere lo considera di poco conto, perché le problematiche da considerare sono molte e diventerebbe un problema concreto che colpirebbe a diverse famiglie: mezzi di trasporto, utenza che arriva dalla provincia, attività pomeridiane dei ragazzi per lo sport o altro, la problematica spazio palestre che sono troppo poche per riuscire a concentrare le ore su 5 giorni settimanali, e ricalca che nel momento in cui ha iscritto il proprio figlio all Istituto Maxwell, sapeva che per 5 anni, i sabati sarebbero stati occupati, crede fermamente che il problema sia enorme e che va valutato con la massima attenzione e disponibilità da parte di tutti i componente

5 della scuola, un genitore ricorda che due anni fa è stato fatto un sondaggio tra le classi ed era emerso che i ragazzi preferiscono venire a scuola il sabato per una migliore qualità di vita. Essendo i ragazzi l obiettivo primario, sarebbe giusto assecondarli. Qualcuno segnala che sia necessario valutare il numero delle attuali assenze del sabato per motivi logistici e valutare anche quelle possibili in caso di cambiamento. Si conclude di attendere l arrivo del Preside e sentire la sua versione, dice Morlett, in quanto lui conosce e ha già valutato l aspetto a 360. Un genitore riporta la sua esperienza positiva di quando frequentava le magistrali all Istituto Virgilio negli anni in cui fu decisa la lexio brevi, cioè guadagnare un ora al sabato con le lezione che terminavano alle ore Un altro genitore ricorda che due anni fa, quando se ne era parlato, era emerso anche il problema mensa, perché aumentando il nr di ore pomeridiane si renderebbe necessario considerare una pausa pranzo più ampia. Alternanza scuola-lavoro: con la nuova riforma è aumentato il nr di ore per alternanza scuola-lavoro che è diventata obbligatoria. La tendenza è di fare in 3 e 4 le 120/130 ore di alternanza, in modo da tenere più libera la 5 in vista degli esami di maturità. Nelle assemblee precedenti è emersa la difficoltà della scuola nel reperire azienda disponibili e da qui la necessità di estendere le ore di alternanza anche ai mesi di giugno e luglio. Giù la testimonianza e intervento a richiesta dal Presidente Morlett di un genitore: Nell'ultima riunione del CdG, è emerso il " problema " stage ed alternanza scolastica... invitata dal Presidente del Comitato, scrivo il mio parere ed esperienza: Innanzitutto non va visto come un problema", ma come una vera opportunità offerta agli studenti. La nostra scuola ha già attuato percorsi formativi negli anni passati, i così detti stage, segno di riconoscimento di quanto questa esperienza formativa potesse essere complementare al programma didattico svolto " in classe ". Da quest'anno gli stage sono obbligatori, ma non viviamola e non facciamo che i nostri figli la vivano come una costrizione, come una cosa in più da fare. Ma di cosa si tratta nello specifico? Il MIUR definisce così l'alternanza scuolalavoro : "... consiste nella realizzazione di percorsi progettati, attuati, verificati e valutati, sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro art.4 D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 77 " Ma quali sono le finalità? Perché è così utile? L'alternanza scuola - lavoro è un percorso formativo che: - potenzia l'autonomia scolastica; - qualifica l'offerta formativa;

6 - esalta le potenzialità individuali rispondendo ai bisogni diversi degli alunni dovendo loro relazionarsi in ambito extrascolastico e al di fuori del contesto classe. - agisce per la forte valenza orientativa, come mezzo di contrasto alla dispersione scolastica e di presa di consapevolezza se l'orientamento scolastico intrapreso non risponde alle aspettative di un inquadramento professionale futuro. Nella mia esperienza professionale mi sono occupata sia di tutoraggio all'interno di scuole superiori, sia all'interno di aziende, sia nell'ambito dei progetti formazione lavoro che di alternanza scuola-lavoro, i così detti stage. Esperienza gratificante e bellissima, ma se ben indirizzata. Per un'azienda avere ragazzi da formare è un costo in termini economici e organizzativi. Ai ragazzi va dedicato tempo, vanno affiancati da qualcuno che per forza di cose rallenta il proprio lavoro, vanno monitorati perché spesso non sanno muoversi in ambienti nuovi (officine, reparti produttivi) e potrebbero involontariamente fare danni o farsi male... Perché quindi accettare di collaborare con le scuole, visto che non è prevista ALCUNA forma di contribuzione o rimborso spese? Le aziende meno serie lo fanno per avere manovalanza gratis per tot ore...poi arriverà un altro stagista... Ma le Aziende serie hanno capito che per loro è una vera opportunità per entrare in contatto con le " forze nuove ", conoscerle, vedere come rispondono all'apprendistato e quindi avere risorse a disposizione nel momento del bisogno. Una selezione del personale più attendibile e mirata rispetto alle consuete forme di ricerca del personale (vedi agenzie, supervisione curriculum ecc.) Questo è vero tanto più il settore in cui l'azienda opera è specialistico. Il contatto generalmente avviene con la prima esperienza in 3à. Qui si prendono un pò le " misure " reciprocamente. Nessuno si aspetta che i ragazzi sappiano fare qualcosa, e non ha nessuna importanza se a scuola hanno un profitto buono o meno... vengono richieste e valutate essenzialmente l'educazione, la disponibilità, la capacità di relazionarsi con i colleghi. Si testa la loro autonomia, attenzione e predisposizione... da lì in poi è un dareavere reciproco. Lo stage assume una significativa valenza formativa di verifica "sul campo "delle proprie attitudini e dei propri interessi. Questo è il lavoro che azienda e studente fanno insieme... ma per far funzionare questo, c'è un altro tipo di lavoro a monte, un lavoro che non si vede ma richiede un'organizzazione complessa: quello dell'accordo fra la scuola e l'azienda. Innanzitutto trovare delle aziende (serie disponibili non è semplice per i motivi detti sopra. Poi molto spesso i posti a disposizione non sono tanti, noi prendevamo uno, massimo due stagisti per volta (a fronte di un organico di un centinaio di dipendenti). Questo sia per motivi organizzativi che pratici (non sempre ci sono disponibili postazioni di lavoro dove farli lavorare). Per una scuola collocare tutti gli studenti è un'impresa non da poco. Poi c'è il problema impegni scolastici/aziendali. La scuola ha un programma già stabilito e definito, per cui in alcuni periodi dell'anno i ragazzi sono impegnati a scuola e l'attività esterna potrebbe non essere compatibile (chiusure quadrimestrali, stage linguistici... ecc.). Ma anche le Aziende hanno la loro organizzazione per cui sono disposte ad accogliere i ragazzi solo in alcuni periodi. E' qui che noi come genitori possiamo giocare il nostro ruolo, collaborando attivamente perché per i nostri figli questa diventi una vera opportunità. Cerchiamo di non ostacolare le proposte fatte dalla scuola se l'azienda scelta è lontana o scomoda da raggiungere...o se gli orari o i giorni prefissati vanno in contrasto con la nostra organizzazione... Cerchiamo invece di capire se nostro figlio lì si trova bene, se si integra con i colleghi, se le cose che

7 fa gli piacciono e lo interessano. Raccontategli del vostro lavoro, dategli dei consigli su come porsi, spiegategli le regole non scritte dei luoghi di lavoro, perché per noi sono cose scontate, ma per loro no. Se poi una sera ci toccherà prendere la macchina ed andargli a recuperare al lavoro perché gli è stato chiesto di fermarsi un pò di più per completare, o vedere il completamento di un lavoro che hanno seguito, questo lo stiamo facendo per loro come le 1000 altre cose che facciamo per loro ogni giorno. Ho voluto portarvi la mia esperienza come solo contributo e condivisione, e credo che avere la possibilità di confronto fra noi possa solo esserci d'aiuto nel guidare, seguire ed educare i nostri figli. Daniela Pavesi 7. SPAZIO INFORMAZIONI: FRANCESCA ROLANDO (COLLABORAZIONE COMITATO/STUDENTI) GABRIELA MORLETT SPETTACOLO TEATRO NOTA: IL PUNTO 7 DELL ORDINE DEL GIORNO NON VIENE AFFRONTATO, PER LO SCARSO TEMPO A DISPOSIZIONE 8. SPAZIO PRESIDENZA: IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof FrancoTornaghi, informa e risponde Circa le ore 11,40 arriva il Dirigente Scolastico Prof. Franco Tornaghi. Il Preside augura ai genitori nuovi eletti nel Consigli d Istituto un buon lavoro, si auspica una buona collaborazione tra di loro e con le varie componenti della scuola. Il Preside inizia collegandosi all argomento che è in corso al suo arrivo: Alternanza scuola-lavoro: è diventato un obbligo che impone almeno 400 ore per gli istituti tecnici e professionali, ed almeno 200 ore per i licei. Il Preside sta girando tra le classi per spiegare a docenti e genitori che la scuola sta facendo del proprio meglio per trovare i posti necessari ma non riesce a dare la garanzia di poter fornire tale opportunità a tutti i ragazzi, motivo per cui chiede la collaborazione dei genitori, nel segnalare alla scuola i nominativi/contatti di eventuali aziende disponibili ad accogliere i ragazzi. La norma obbliga la scuola a fornire tale opportunità formativa, quindi la scuola è tenuta a dare la massima disponibilità al fine di adeguarsi alle esigenze lavorative dell azienda, in modo da facilitare l accettazione del progetto da parte delle aziende stesse. Quindi, nei casi in cui l azienda sia disposta ad accogliere i ragazzi solo nei periodi estivi, la scuola non può rifiutare tale proposta. Ad esempio questo anno, molto probabilmente ci sarà un intera classe che farà alternanza scuola-lavoro nel mese di luglio, il che è anche meglio da un punto di vista didattico e di sospensione ore di lezione. Nonostante le difficoltà pratiche, questa innovazione va assolutamente interpretata in maniera positiva, perché l esperienza di contatto col mondo del lavoro è fondamentale per la crescita personale dei ragazzi in quanto permette loro, il contatto con la realtà. Il Preside, prosegue rispondendo ai quesiti che i genitori hanno chiesto tramite il Presidente del CdG

8 Bandi PON Scuola Sicura: siamo di fronte ad un momento molto particolare per la scuola, stranamente sembra che ora i soldi per le scuole ci siano. L Italia ha già ricevuto negli anni scorsi, fondi dalla Comunità Europea per 4 regioni del Sud Italia, ora per la programmazione 2014/2020 tali fondi sono stati estesi a tutte le regioni, motivo per cui in meno di 3 mesi sono stati fatti 2 bandi PON (Programma Operativo Nazionale), di cui 1 bando per migliorare le aule per la didattica + 1 bando per aumentare la capacità della rete wi-fi e renderla più sicura. Ogni scuola aveva la possibilità di partecipare ai bandi, ma da un punto di vista pratico le procedure non sono così snelle; il problema dei bandi è che la rendicontazione è veramente terribile ed in caso di errore/imprecisioni, si rischia alla fine della procedura trovarsi o col bando non accettato, o, peggio, quando il bando si è vinto e la a scuola si è già esposta per il necessario avviamento del relativo progetto, senza la copertura finanziaria, negata per errori di rendicontazione o fatturazione. A questo punto per mantenere gli impegni presi bisogna poi trovare i fondi in altro modo, attingendoli al bilancio ordinario. La legge 107, legge Buona Scuola, prevede il finanziamento di 100 milioni da destinarsi all Alternanza Scuola-Lavoro. Questi soldi stanno arrivando nelle casse delle scuole, ma anche qui la rendicontazione è complicata. Dall inizio dell anno scolastico, siamo a quota 4 tentativi, spiega il DS. Altro Bando che la scuola sta monitorando è un Bando per le LIM, grazie al quale la scuola potrebbe fornire anche le ultime 7 classi attualmente scoperte del Settembrini. Uscite didattiche/gite di più giorni: argomento piuttosto spinoso in quanto si intersecano diversi aspetti. Il Preside per illustrare l argomento parte prendendo come esempio due paradossi: Posizione 1: il docente che afferma che le gite siano inutili, ma chi me lo fa fare, i rischi e le responsabilità sono estreme, con quello che si legge sui giornali negli ultimi tempi, ecc. Posizione 2: il genitore che lo vede come un diritto per gli studenti, se una scuola non è in grado di farlo allora non vale niente, sarebbe meglio che i docenti imparassero a prendersi le responsabilità, fa parte del loro lavoro, ecc. Altro aspetto, da non trascurare: le procedure burocratiche che se seguite alla lettera, sono una complicazione. La norma prevede si fare un bando, dopo l apertura della buste bisognerebbe attendere 35 giorni per permettere alle agenzie non vincenti di ricorrere in caso di eventuali irregolarità e riproporre una propria offerta diversa; rispettando tali tempi i preventivi delle agenzie con i costi volo più concorrenziali, ovvero basati sulle compagnie low-cost, non sarebbero più validi. La flessibilità nell interpretazione delle norme talvolta diventa necessaria, ma non appena si presenta un granello imprevisto, ad esempio un infortunio ad un piede a Berlino, c è chi impugna ogni piega del regolamento che non è stato rispettato correttamente. L opinione personale del PresideTornaghi riguardo alle gite didattiche è che sono un aspetto fondamentale del programma scolastico, in quanto il rapporto affettivo che si crea in queste occasioni.

9 La sua conclusione è che le gite didattiche hanno una valenza molto importante ma pretende anche una programmazione seria, pur con un oggettiva elasticità quando necessario. La programmazione da parte dei docenti deve prevedere una motivazione didattica + una selezione delle agenzie di viaggio + il nome di un eventuale docente accompagnatore e sostituto per imprevisti dell ultimo minuto. Evase le domande pervenute al Preside, lo stesso si rende disponibile ad eventuali domande dei presenti. - Un genitore porta l esempio del figlio che frequenta una scuola media teatrale dove si fanno 2 gite al mese e l accompagnatore talvolta viene fornito dall agenzia di viaggi oppure si offrono dei genitori come accompagnatori. Nel caso dell accompagnatore turistico i costi aumentano, mentre il caso del genitore accompagnatore non è possibile per motivi di normativi e responsabilità. - Un genitore porta l esempio della classe 4 ALS dove i ragazzi sono rimasti molto delusi dal non poter partecipare alla tanto agognata gita di 2/3 giorni in quanto non erano riusciti a parteciparvi nemmeno negli anni precedenti. I docenti nell ultimo consiglio di classe chiuso di aprile/maggio, hanno esposto le loro posizioni affermando che il lavoro di programmazione della gita non è retribuito e cosa più importante è l aspetto della responsabilità, che da parte dei docenti è molto forte e non se la sentono. I ragazzi vivono molto male la situazione, hanno anche pensato di organizzarsi da soli (cosa non appoggiata dai genitori), ed i genitori si sono anche offerti di accompagnarli ma ciò non è possibile. Il Preside afferma che, pur sinceramente dispiaciuto della cosa, non può obbligare il docente a partecipare alle gite e non ritiene giusto che un docente vi partecipi se non personalmente convinto di farlo. Conferma che non è previsto un pagamento ulteriore per le ore di accompagnamento ma è anche vero che il docente accompagnatore non paga la propria quota di viaggio, quindi se il viaggio è vissuto come una piacevole opportunità, nonostante le difficoltà oggettive e personali di lasciare a casa figli e famiglia e l aggravio di responsabilità, anche per il docente può essere vista come una positiva occasione. - Anche alla 4 CR non è stata offerta dai docenti l opportunità della gita di più giorni. Il Preside, a seguito di espressa domanda da parte dei genitori, spiega che tradizionalmente nel biennio si fanno gite di pochi giorni mentre gite di più giorni o la settimana, di solito si effettuano nel triennio, ma c è spazio per le eccezioni. La politica del Preside è di mettere paletti chiari ma di considerare anche le valide eccezioni. Ad esempio dei docenti hanno chiesto solo ora di aggiungere alla programmazione una gita al Vittoriale, il Preside, seppur contrariato dall immotivato ritardo nella richiesta, l ha accolta onde assecondare gli studenti.

10 Un genitore chiede conferma che tutto quanto sopra esposto sia riferito unicamente a uscite didattiche e viaggi di istruzione, mentre l organizzazione dei soggiorni linguistici segue una gestione diversa. Il Preside conferma. APP per Registro Elettronico: Luzzi Giuseppe, uno studente di 5 LS ha inventato un app funzionante su android, che migliora le prestazioni del Registro Elettronico. Il Preside invita i genitori a scaricare l app gratuita da google play - registro elettronico - Axios. Il Presidente Morlett, chiede al Preside prima che finisca e saluti tutti i presenti, se può gentilmente spiegare ai genitori (visto l animata discussione di prima) l argomento dei sabati di lezione: Il Preside spiega che il problema è legato al fatto che la Città Metropolitana di Milano è la proprietaria degli edifici scolastici Maxwell e Settembrini. Da più anni la Città Metropolitana spinge affinché si chiuda la scuola il sabato per motivi di risparmio energetico. Affermano che il costo del riscaldamento per una giornata di ottobre, per tutte le scuole di Milano, sia pari ad euro ,00 al giorno e ,00 per un giorno di gennaio. Il problema principale è quindi la difficoltà di far combaciare le esigenze della proprietà con quelle della scuola. Per il momento, fino a che la Città Metropolitana non lo impone, la scuola ha la facoltà di decidere se chiudere il sabato o meno. La chiusura del sabato ed il conseguente spalmare le ore settimanali, in particolar modo per i tecnici che hanno 32 ore settimanali, su 5 giorni anziché 6, comporta aspetti negativi quali: - difficoltà maggiori per utenze che vengono da molto lontano (tanti dalla provincia) in quanto il giorno lungo comporta arrivare a casa molto tardi e con la chiusura del sabato i giorni con orario prolungato da 1 passerebbero a 2/3. - la programmazione anche x verifiche/interrogazioni su concentrerebbe su meno giorni. - un altro fattore molto importante è lo spazio palestre: attualmente già in alcuni casi ci sono 2 classi che devono condividere una sola palestra, togliendo il sabato il problema aumenta. Tra le varie proposte viene suggerito anche di proporre alla Città Metropolitana di usare i fondi derivanti dal risparmio energetico per costruire/ampliare le palestre: il Preside evidenzia che i fondi della ex Provincia sono nulli, ci sono debiti a cui attingere e si hanno grosse difficoltà anche per le manutenzioni e riparazioni ordinarie, come testimonia una recente problematica relativa alla sostituzione di una scheda dell ascensore. Alle ore 12,30 il Preside Tornaghi saluta e ringrazia i presenti. Visto l abbondanza nella quale l assemblea è fuori orario, con effetto immediato il Presidente Morlett la dichiara chiusa. Si conclude l assemblea. Il Segretario Nadia Ratti Il Presidente Gabriela Morlett

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