PROGETTO DI ECCELLENZA

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1 PROGETTO DI ECCELLENZA Legge 27 dicebre 2006, n. 296, articolo 1 coa 1228 odificato dalla Legge 18 giugno 2009, n. 69, articolo 18 Presentazione dell iniziativa progettuale coe da Protocollo d intesa del 24 giugno 2010 Monti Dauni : valorizzazione integrata dei giacienti ateriali e iateriali lungo la Via Francigena e sui passi di Padre Pio Giunta Regionale

2 SEZIONE 1. SCHEDA ANAGRAFICA DELL INTERVENTO 1.1 Titolo dell iniziativa Monti Dauni : valorizzazione integrata dei giacienti ateriali e iateriali lungo la Via Francigena e sui passi di Padre Pio 1.2 Soggetti presentatori Regione Puglia - Area Politiche per la Proozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti Servizio Turiso: Dirigente Maiellaro Anna Maria Referente di progetto: Telefono Fax e.ail: a.aiellaro.turiso@regione.puglia.it Altri Partner associati pubblici: Couni dei Monti Dauni (29 Couni) e GAL Meridaunia. Referente e capofila la Provincia di Foggia. Ente: Ainistrazione Provinciale di Foggia Referente Telefono Fax e.ail Altri Partner associati privato sociale: Sezioni locali delle seguenti associazioni nazionali e reti di Città: Touring Club Italiano, Club Alpino Italiano, Borghi più Belli d Italia, Borghi Autentici d Italia, Slow Food, Fondo per l Abiente Italiano, Città del Bio, Città dell Olio e Città del Vino.

3 Data inizio 1 gennaio Tepi di realizzazione del progetto Data fine 31 dicebre 2013 Durata in esi 36 esi 1.4 Abito territoriale di riferiento Multiregionale Regionale Gli interventi a progetto sono localizzati nella zona settentrionale della Puglia, all interno dei confini ainistrativi della Provincia di Foggia. Si tratta di un territorio appenninico, finora eno interessato dai rilevanti flussi turistici che pure raggiungono le ete di turiso balneare (Gargano) e religioso (San Giovanni Rotondo e Monte Sant Angelo) della edesia provincia. Proprio per questo, in ragione dei nuerosi attrattori potenziali giacienti ateriali e iateriali si tratta di un territorio in cui ogni ipotesi di sviluppo turistico è destinata a contribuire al potenziaento dell offerta turistica regionale, con la particolare virtù di presentarsi forteente orientata a segenti e stagionalità diversificate. turiso congressuale e fieristico; turiso e natura; 1.5 Settori specifici di intervento turiso religioso, valorizzando in particolare le radici storiche e cristiane; turiso sociale con particolare riferiento ai circuiti di turiso accessibile o sociale, coprendenti località di are, ontagna e laghi; turiso culturale, città d'arte e patrionio diffuso, valorizzando il patrionio artistico e storico del paese attraverso nuovi itinerari che tocchino località che non hanno ancora conosciuto uno sviluppo aturo del turiso culturale; turiso balneare e ontano, nonché di laghi e fiui con particolare riferiento alle realtà inori; turiso della salute e benessere sviluppo di servizi turistici nel Mezzogiorno e nelle aree depresse o colpite da eventi calaitosi; sviluppo del potenziale turistico ancora parzialente inespresso, con particolare riferiento all'offerta di itinerari di turiso enogastronoico, turiso sportivo e golf, turiso legato allo shopping ed al lusso delle grandi città, turiso giovanile, turiso delle faiglie; realizzazione di nuovi porti turistici e progetti di servizio alle strutture turistiche portuali; realizzazione di circuiti ed itinerari di offerta turistica alla quale possono accedere anche turisti con il proprio aniale doestico al seguito.

4 1.6 Criteri di eccellenza carattere e qualità dei processi innovativi dell'offerta turistica, con particolare riferiento alle etodologie di progettazione e attuazione L aspetto inerente la progettazione certaente più innovativo è legato al odello botto up : la Regione si fa interprete di esigenze territoriali eerse in fase di riconosciento dei Sistei Turistici Locali per realizzare attraverso il coordinaento della Provincia e la partecipazione dei Couni e delle sezioni locali delle associazioni aggiorente rappresentative a livello nazionale una destinazione intessuta di percorsi verdi, di caini, di piste ciclabili e di itinerari enogastronoici che innervano il territorio, da attraversare lentaente alla scoperta dei suoi giacienti: città d arte, beni culturali, aree archeologiche, onuenti, luoghi di devozione e produzioni di eccellenza. Ne consegue che, anche dal punto di vista etodologico, il progetto preveda il coinvolgiento diretto degli operatori locali, turistici, culturali, delle produzioni tipiche e artigianali di eccellenza. I quali, insiee agli Enti Locali e territoriali, non saranno soltanto protagonisti a anche destinatari di azioni tese a qualificare l offerta attraverso azioni di tutoraggio e accopagnaento all acquisizione di certificazioni turistiche e abientali. sostenibilità abientale e capacità di ipatto sociale degli interventi Il subappennino Dauno, sotto la nuova denoinazione Monti Dauni che vuole rappresentare il Marchio d Area e unitaente il sottoinsiee del Sistea Turistico Locale provinciale, è un territorio straordinariaente autentico: poco antropizzato, profondaente rurale, originalente legato ai riti della terra coe a quelli spirituali, pagani e cristiani. Una fascia di terra il cui paesaggio richiaa altre zone d Italia dal grande pregio (quali il Chianti senese), costellato di borghi dove la vita scorre ancora lenta, scandita dalle abitudini, dalle stagioni, da ritualità e consuetudini che ancora sopravvivono ai fenoeni della globalizzazione. E, in altre parole, un territorio straordinariaente preservato che può candidarsi ad offrire eozioni autentiche. Ogni intervento del progetto non può prescindere da queste inclinazioni naturali a le deve rafforzare, integrare e prouovere. Anche gli interventi strutturali sono tesi a ridurre il consuo di suolo a favore di una infrastrutturazione leggera che preveda soltanto l individuazione, la essa in sicurezza e la segnaletica di una rete di sentieri, caini e piste ciclabili. Quanto sopra, naturalente, spiegherà un grande valore sociale e culturale. Attraverso il coinvolgiento diretto delle counità locali, delle Diocesi e del terzo settore, si irerà a realizzare le condizioni per arrestare lo spopolaento soprattutto delle fasce più giovani della popolazione e ad introdurre nuovi eleenti di consapevolezza, di aturità, di attaccaento all identità locale, di orgoglio territoriale. capacità di utilizzare le nuove tecnologie Una rete di caini e di itinerari non può dirsi ultiata con la era apposizione di segnaletica. Né la proozione può dirsi garanzia di efficacia se liitata alla orai tradizionale vetrina sul web. Il progetto prevede la appatura georeferenziata dei tratturi e dei percorsi, a anche dei borghi e delle attrazioni turistiche e, in una terza fase, finanche dei servizi e degli operatori econoici convenzionati. La consultazione e la lettura del circuito potrà avvenire da un qualsiasi sartphone e sotto copertura di qualsiasi operatore. ipatto sull'attrazione dei flussi turistici dall'estero, in particolare dai nuovi ercati di provenienza della doanda turistica, e sulla destagionalizzazione

5 La Puglia è una destinazione variegata e coplessa, in ragione della sua estensione in lunghezza a anche della varietà di scenari e di paesaggi che vi si riscontrano. Tra le criticità si annovera una stagionalità ancora olto spinta, che vede considerare il tacco d italia una eta prevalenteente estiva, legata ai suoi 865 k di coste, di cui l 83% è balneabile. Il progetto non ira a copetere con il segento balneare a ad affiancarlo e ad integrarlo con un offerta di territorio che costituisca nuova otivazione di viaggio e riunisca, coe perle di una collana, i nuerosi otivi di attrazione dell entroterra ancora da spiegare, da narrare e da scoprire. Anche in stagioni turistiche diverse dall estate e presso differenti segenti potenziali di ercato, in particolare nel Nord del Paese e d Europa, interessati a short break, vacanze verdi e percorsi dello spirito. stretta interrelazione geografica e funzionale con reti infrastrutturali e di trasporto Le connessioni infrastrutturali sono fondaentali, soprattutto per la generazione di un offerta short break. Il progetto si inserisce perfettaente nel Piano Regionale della Mobilità e nel Piano per la Mobilità sicura e sostenibile. Ma anche nel Piano degli investienti della Società Aeroporti di Puglia, la quale investirà 14 ilioni di euro nel potenziaento del vicino scalo aeroportuale di Foggia. nel caso di progetti che non esauriscano la loro finalità in un'unica soluzione, la capacità di prosecuzione in autofinanziaento dell'iniziativa al terine del periodo assistito da contributo statale Il progetto coprende due azioni che non si esauriscono nel periodo. La pria, rivolta agli E.E.L.L., riguarda azioni di accopagnaento al raggiungiento di certificazioni turistico- abientali ( Bandiere Arancioni, Città Slow, Città del Bio, Borghi più Belli d Italia, Borghi Autentici d Italia, ecc.). La seconda, rivolta al terzo settore ed alle fasce giovanili della popolazione residente, concerne azioni di tutoraggio e avviaento allo startup di forule societarie iprenditoriali per l erogazione di servizi di accoglienza, inforazione, ospitalità, guide, noleggio bici, ecc. progetti a valenza pluriennale La finalità intrinseca del progetto va ben oltre i 36 esi previsti per la sua realizzazione, irando a costituire un archio d area ( Monti Dauni ) la cui governance verrà attribuita peranenteente ai Couni dell area quale sottoinsiee del Sistea Turistico Locale provinciale. 1.7 Tipologie di intervento realizzazione di opere strutturali e infrastrutturali (per gli interventi infrastrutturali specificare il livello di progettazione esistente: preliinare definitivo esecutivo) Infrastrutturazione leggera del tratto foggiano dell itinerario storico- religioso Via Francigena. Dopo la fase di appatura e georeferenziazione, dovranno essere poste in essere opere di essa in sicurezza del percorso pedonale (adeguaento di tratturi, realizzazione di piste ciclabili, attraversaento di strade statali e di torrenti) e di segnaletica coordinata. Progetto esecutivo nella disponibilità degli Enti.

6 creazione di servizi Nella seconda fase progettuale si prevede il finanziaento di interventi di odesta diensione, quale la segnaletica coordinata per gli itinerari ed i percorsi, a anche per le città e i borghi che al terine dell attività di accopagnaento avranno acquisito nuove certificazioni turistico- abientali. Nella terza fase, il progetto prevede di intervenire a sostegno dell occupazione per influire sulla aggiore criticità del territorio, ovvero la tendenza all abbandono del territorio con fenoeni di eigrazione che colpiscono soprattutto le fasce di popolazione giovanile con aggiore scolarità. Guidare, accopagnare e sostenere la nascita di nuove fore iprenditoriali, cooperative e associazionistiche per la popolazione residente appare non soltanto struento utile a contrastare il fenoeno a anche ad arricchire l offerta turistica con servizi di inforazione, accoglienza, ospitalità, guida e piena valorizzazione delle eccellenze territoriali, anche artigianali ed enogastronoiche. realizzazione di strutture - riqualificazione di quelle esistenti - acquisizione di ipianti, attrezzature, arredi per l'erogazione di servizi turistici Sviluppare turiso nel subappennino dauno non significa iaginare flussi tali da deterinare uno sconvolgiento del tessuto territoriale, né delle fragili connessioni tra potenziali attrattori. Il progetto, quindi, uove i suoi passi dal rispetto dell abiente e del paesaggio, dalla sostenibilità dello sviluppo e dall accessibilità di segenti specifici della doanda nazionale e internazionale. Gli interventi del presente asse di azione saranno dunque incardinati nella disponibilità a sostenere iniziative di adeguaento qualitativo dell offerta, soprattutto in terini di accessibilità per i soggetti portatori di abilità diverse e di fruibilità anche per chi vede liitata la propria obilità. attività di coercializzazione e di proozione integrata Il progetto prevede la nascita di un centro servizi Monti Dauni Turiso. Una sorta di agenzia che interagisca da un lato con gli Enti Locali e territoriali e dall altro con il Sistea Turistico Locale di Capitanata e, per questo traite, antenga vive le connessioni con le attività regionali di proozione nazionale e internazionale. prioritario è l identificazione del circuito dell offerta territoriale, coposto non soltanto dalle diverse tipologie di itinerario e dai diversi teatisi di percorso a dalla approfondita integrazione tra settori e coparti produttivi ed econoici. Per raggiungere tale scopo, il centro servizi dovrà necessariaente individuare forule di interazione con gli enti, le associazioni, i consorzi e le altre realtà rappresentative del ondo produttivo, nonché con gli uffici di Accoglienza Turistica (IAT), con le Pro Loco, con gli agriturisi, con le asserie didattiche e con tutti i fornitori di servizi turistici, procedendo alla progressiva appatura ed alla costruzione delle più apie sinergie territoriali. A tal fine, il Centro Servizi svolgerà quattro tipologie di azione: analisi e integrazione, inforazione e proozione, coercializzazione e onitoraggio/fidelizzazione. ANALISI E INTEGRAZIONE: studio della doanda e coposizione del circuito territoriale dell offerta; INFORMAZIONE E PROMOZIONE: gestione del Marchio d Area e costruzione di canali inforativi e proozionali; COMMERCIALIZZAZIONE: costruzione dei pacchetti di offerta integrata e posizionaento nei ercati; MONITORAGGIO/FIDELIZZAZIONE: azioni di custoer satisfaction e attivazione servizi di fidelity. sviluppo e proozione attraverso le nuove tecnologie La appatura digitale e la georeferenziazione dei otivi di attrazione, pubblici e privati, consentirà lo sviluppo di un applicazione per dispositivi obili (sartphone, tablet e navigatori satellitari) tale da consentire agli ospiti di poter apprezzare, oltre alle bellezze naturalistiche, storiche, architettoniche ed artistiche, le varie eccellenze produttive locali, fornendo l opportunità di partecipare alle esperienze più autentiche del territorio.

7 adeguaento e sviluppo degli standard qualitativi, organizzativi, gestionali e coerciali Il subappennino dauno è una realtà cui sono stati riconosciuti, in questi anni, diversi archi di qualità turistico- abientale: Alberona, Bovino, Orsara di Puglia, Pietraontecorvino, Roseto Valfortore e Sant Agata di Puglia sono stati insigniti dei archi Città Slow, Borghi più Belli d Italia e Bandiere Arancioni. L azione di accopagnaento richiesta alla copetenza delle associazioni nazionali del turiso ed alle reti di città e di borghi è pensata per consentire alle altre piccole cittadine del subappennino di raggiungere il traguardo della certificazione per contribuire alla diffusione di una cultura dello sviluppo sostenibile, oltre che al posizionaento strategico dell area nei ercati nazionali e internazionali. Anche la nascita del Centro Servizi, già descritto al punto precedente, va nella direzione di adeguare l offerta turistica territoriale, nei etodi, negli struenti e nelle strategie, alle esigenze del visitatore. interventi di qualificazione e riqualificazione delle risorse professionali Il Centro Servizi, così coe le azioni di incubatore di ipresa, vanno coe si è descritto nella direzione di qualificare il capitale uano coinvolto nei processi di inforazione, accoglienza, ospitalità e servizi. Le attività saranno svolte direttaente dagli E.E.L.L. che, trovando nella Provincia di Foggia l ente coordinatore, potranno avvalersi delle copetenze rilevate presso le associazioni nazionali di riferiento e nel territorio alientando lo scabio di buone prassi. 1.8 Sintesi dell intervento L intervento prevede la costruzione di una fitta rete di caini, di percorsi, di itinerari e di piste ciclabili che innervino il territorio del subappennino dauno consentendo al visitatore di scegliere tra i nuerosi teatisi presenti: il caino della Via Francigena, il percorso dei Santuari di Padre Pio, i Tratturi della Trasuanza, la Via del Latte, la Strada dell Olio, la Strada del Vino, oltre a disporre di un ricco scenario di borghi, città d arte, aree archeologiche, straordinari beni culturali, onasteri, conventi. Pensare ad un attraversaento lento di un territorio autentico coe il subappennino, poco antropizzato e ancora forteente legato alle sue atrici rurali, alle sue tradizioni ed ai suoi riti, significa ricostruire un reticolo di straordinarie eozioni da percorrere preferibilente a piedi, in bicicletta ed a cavallo, iparando a riconoscere ed apprezzare le produzioni artigianali e gastronoiche di qualità. Un reticolo che può essere appato e georeferenziato con il contributo delle associazioni di volontariato, il sostegno degli Enti Locali e sotto l egida delle principali associazioni turistiche nazionali, chiaate peraltro ad accopagnare i Couni in percorsi di qualificazione ed a fornire copetenze per potenziare il capitale uano da coinvolgere nei processi di inforazione, proozione e servizi al turiso. Monti Dauni diventa dunque un archio d area di grande evocazione. Con lo sviluppo di un Centro Servizi dedicato che si occupi di produrre analisi utili a connettere il subappennino, traite la Regione, con i ercati nazionali e internazionali. Il progetto non si consua nel solo arco dei trentasei esi indicati a costruisce le condizioni per la identificazione e la proozione di una destinazione turistica efficace che si integri con il grande appeal delle aree contigue, quale è il Gargano e più in generale il brand Puglia.

8 SEZIONE 2. PIANO OPERATIVO 2.1 Descrizione dell intervento Il progetto si pone al centro di un territorio appenninico e preappenninico che, negli ultii anni, sta copiendo un grande sforzo per uscire non soltanto da un endeica situazione di arretratezza a per evitare nuovi fenoeni di spopolaento e di eigrazione. Sono ben visibili i segni di un desiderio di affrancarsi dal ancato sviluppo del Novecento per riappropriarsi, oggi, delle atrici rurali e contadine e delle produzioni di eccellenza coe fattori identitari di grande suggestione; delle iportanti aree archeologiche coe patrionio finalente da valorizzare e condividere; dei riti e delle consuetudini della tradizione coe sinonio di qualità della vita; di un abiente che, poco antropizzato, si presenta ancora agli occhi coe igliaia di anni fa; dei borghi ontani e delle città d arte coe otivi di attrazione turistica. Vi sono aleno tre eleenti che testioniano la piena rivitalizzazione dell area: a) la presenza sepre più nuerosa di visitatori che ripercorrono i illenari caini della Via Francigena, la Via Sacra Longobardoru e i tratturi della transuanza, che nell insiee costituiscono uno straordinario reticolo di percorsi e di itinerari da scoprire a piedi, in bicicletta, a cavallo, in caper, in un connubio di arte, cultura, religione, storia, tradizione, abiente, obilità lenta, sport ed enogastronoia. b) la concentrazione di ainistrazioni counali che hanno sposato la filosofia slow ed hanno raggiunto iportanti certificazioni turistico- abientali ( Bandiere Arancioni, Borghi più Belli d Italia, Borghi Autentici d Italia, Città Slow, ecc.). c) la diffusione - in ogni periodo dell anno - di anifestazioni ed eventi di qualità che hanno saputo tessere una traa iportante di collaborazione e cooperazione interistituzionale, associativa e iprenditoriale, fino a diventare appuntaenti in grado di richiaare decine di igliaia di persone. Il tutto costituisce un segento eergente, non ancora aturo né consolidato, a che contiene in nuce tutte le potenzialità per rappresentare una straordinaria buona prassi: dalla depressione del ancato sviluppo alla beatificazione dell autenticità, passando per la green econoy e la qualità dei prodotti della terra, arrivando per questa via a proporsi coe una grande spa a cielo aperto, in grado di generare benessere per la popolazione stabilente residente e per quella teporanea, desiderosa di fare esperienze iportanti, di ritrovare se stessa nel relax di un abiente ontano, sulle sponde di un fiue o di un lago, oppure attraverso la profonda spiritualità che s incontra lungo un caino di fede. Definire questi territori di eccellenza, per l appunto, significa riconoscere siano luoghi in cui il concetto di cittadinanza teporanea diventa espressione genuina pria ancora che odello econoico. Eccellenza di un abiente incontainato, di un paesaggio non feroceente antropizzato, di riti lenti, di usanze antiche, di gesti rituali, di devozione autentica, di spiritualità inarrivabile, di silenzi ininterrotti, di genuinità e qualità delle produzioni. Il progetto si articola in tre acro fasi, ognuna delle quali propone attraverso azioni che di seguito verranno illustrate criteri di innovazione di etodo, di struenti, di governance e di risultato: PRIMA FASE Obiettivi: identificazione del partenariato. Creazione di un Centro Servizi. Censiento attrattori lungo il reticolo dei percorsi e delle Vie. Con il coordinaento di Regione Puglia, saranno individuati i soggetti pubblici e privati che istituiranno il partenariato di progetto. Un successivo protocollo di intesa tra soggetti pubblici e del privato sociale (associazioni e cooperative) vedrà nascere il centro servizi, che si avvarrà prevalenteente delle copetenze rinvenibili negli Enti Locali (valorizzando il capitale uano e le best practice) e presso le esistenti Associazioni e le Cooperative turistiche e abientali (learning on the job: tutoraggio e forazione al lavoro dei giovani).

9 Mappatura dei percorsi storici, religiosi, abientali ed enogastronoici (Via Francigena, Via Sacra Longobardoru, Caino dei Santuari di Padre Pio, Tratturi della Transuanza, Strada del Vino e Strada dell Olio), da incrociare con un sistea di città d arte, aree archeologiche e borghi rurali e ontani in possesso di certificazioni di qualità turistico- abientali. Lo studio verrà condotto avvalendosi delle copetenze rinvenibili presso le sezioni locali delle associazioni nazionali di riferiento (CAI, FAI, Slow Food, Touring Club Italiano, Borghi più Belli d Italia, Borghi Autentici d Italia, Città del Vino, Città dell Olio, Città del Bio) e associazioni locali, nonché Enti Locali e Territoriali tra cui l Ainistrazione Provinciale di Foggia. SECONDA FASE Obiettivi: infrastrutturazione leggera, georeferenziazione. Attività di aniazione territoriale. La costruzione degli itinerari prevede la realizzazione di infrastrutture leggere, prive di ipatto, volte a ettere in sicurezza e rendere accessibili e transitabili a piedi, a cavallo e in bicicletta i percorsi e i tratturi appati. Una fase nella quale si procederà sepre coinvolgendo i volontari delle associazioni, delle parrocchie e delle counità locali alla georeferenziazione degli itinerari. Sarà svolta anche un iportante attività di aniazione territoriale per analizzare l offerta territoriale in terini di accoglienza, inforazione, ospitalità, ristorazione, artigianato, agricoltura, allevaento e servizi per il turista, così da copletare e arricchire la appatura a disposizione dei viaggiatori. TERZA FASE. Obiettivi: azioni di accopagnaento degli E.E.L.L., alle iprese e ai futuri iprenditori. Attività di proozione e coercializzazione. La terza fase, ancora strutturale, prevede un insiee di azioni volte a garantire tutoraggio ai Couni e agli Enti che intendono raggiungere nuove certificazioni etiche, abientali e turistiche. Tale azione sarà svolta direttaente con il supporto delle copetenze delle Associazioni nazionali (e loro sedi locali). La terza fase, nel terzo anno, dopo le azioni di infrastrutturazione e analisi dell offerta territoriale, consentirà di avviare le attività di proozione e conseguenteente di coercializzazione. Il centro servizi, con le organizzazioni pubbliche e private convenzionate e il supporto della Regione Puglia, parteciperà a fiere nazionali e internazionali. E prouoverà presso i tour operator pugliesi nuovi pacchetti di offerta integrata. ARTICOLAZIONE PER LINEE DI INTERVENTO, RISULTATI ATTESI E INDICATORI DI PERFORMANCE Fase 1 azione 1: offrire una governance stabile al progetto Si vuole costruire e testare una buona prassi cui fare riferiento per attuare non soltanto processi di proozione turistica a di Sviluppo Locale integrato, adottando un azione innovativa originale già a partire dalla fase di ideazione per altri processi e progetti di cabiaento - iglioraento per: - aiutare la classe dirigente locale attraverso eleenti per un integrazione virtuosa di azioni e interventi pubblici e privati (alveo ideale per accogliere e sedientare nuove fore di governance locale); - facilitare processi di eulazione o di containazione virtuosa nel territorio (favorendo la integrazione di segenti e prodotti attraverso la valorizzazione dei luoghi e dei percorsi con un processo concreto e diretto, in cui persone appartenenti a organizzazioni diverse si confrontano sul concreto delle loro esperienze, trovando soluzioni ed ipleentazioni ai odelli di riferiento); a questo scopo sarà decisiva l esperienza delle Associazioni turistiche e abientali, nazionali e locali; - sviluppare la cooperazione orizzontale nel territorio. Si vuole perseguire una vera esperienza eccellente, che si caratterizzi per aleno quattro ordini di fattori:

10 1. l attivazione, in conteporanea, di azioni di innovazione del odo di fare Oroozione e Sviluppo Locale; 2. la focalizzazione di un processo e di uno sforzo ideativi sulle caratteristiche, sulle risorse e sulle tipicità del territorio, assegnando ad ognuna di esse un valore strategico; 3. l orientaento a supportare i processi di Proozione turistica e Sviluppo Locale possibili nell abiente di riferiento, attraverso il iglioraento del sistea di relazioni fra organizzazioni diverse; 4. lo sviluppo e la gestione di una forte cooperazione e fiducia tra gli attori sociali. In sintesi: una concreta prassi di innovazione sul versante interno per sostenere lo sviluppo reale del territorio, che costruisce e sperienta una rete con la quale opera e isura la propria capacità di governance. In altri terini: A. prouovere un partenariato stabile tra soggetti locali, basandosi sulla volontà reciproca posta alla base dello sviluppo dell idea progettuale; B. ideare azioni e collocare strutture di sperientazione e operative quali in particolare il Centro Servizi; C. lavorare con un orientaento a fare rete e per fare sistea, tra attori pubblici e operatori privati, e tra questi e le persone che agiscono sul territorio, pria ancora che con chi lo visiterà; D. predisporre il terreno allo sviluppo di una vera e propria cittadinanza teporanea per gli ospiti. Obiettivi operativi e paraetri di verifica in progress : 1. Identificare gli attori del processo; 2. Stabilire un partenariato stabile tra gli attori del processo; 3. Definizione delle odalità operative; 4. Nascita del Centro Servizi; 5. Corsi di forazione del personale (anche degli E.E.L.L) coinvolto nel processo. Fase 1 azione 2: individuazione dei percorsi storici, religiosi, abientali ed enogastronoici Il Centro Servizi avrà prioritariaente il copito di censire e catalogare attrattori ed eventi di interesse turistico lungo il tracciato dei percorsi che s intendono appare e georeferenziare (Via Francigena, Via Sacra Longobardoru, Caino dei Santuari di Padre Pio, Tratturi della Transuanza, Strada del Vino e Strada dell Olio). Si intende costruire e rendere fruibile un reticolo di percorsi che diventi otivazione di viaggio e di esperienza sul territorio, partendo dagli eleenti di eccellenza, per andare a generare un ix di offerta con aleno 6 itinerari che andranno a costituire l offerta territoriale. Per ognuno di essi dovranno essere individuati i otivi di attrazione, i servizi e le opportunità di svago, divertiento e acquisto. Obiettivi operativi e paraetri di verifica in progress : 1. Identificazione e appatura dei sei itinerari; 2. Costruzione di un database di attrattori (in senso quanto più apio possibile); 3. Definizione dei percorsi e delle odalità di fruizione; 4. Integrazione territoriale degli itinerari, delle produzioni di eccellenza, degli eventi e dei servizi ( Marchio d Area ); 5. Creazione di ateriale proozionale integrato e studio dell architettura di un portale web territoriale. Fase 2 azione 1: appatura e georeferenziazione degli itinerari

11 S intende appare e georeferenziare l intero reticolo dei percorsi per realizzare applicativi fruibili dal turista per eglio conoscere la destinazione Monti Dauni. In questa fase si intendono attivare anche interventi a supporto della qualificazione dell offerta in terini di accessibilità, fruibilità, sostenibilità abientale, certificazione e creazione di servizi a valore aggiunto. Fase 2 azione 2: nuova segnaletica d area coordinata con progetti nazionali e internazionali Il Centro Servizi sarà affiancato da un tea di esperti del Touring Club Italiano e del Club Alpino Italiano che provvederanno a redigere un piano per la segnaletica orizzontale e verticale da realizzare per l identificazione dei percorsi, degli itinerari e degli attrattori. Rispetto al più noto Caino di Santiago, in cui la flecha aarilla (la freccia gialla inventata da un parroco galiziano) accopagna il pellegrino lungo tutto l itinerario, l orientaento lungo la Via Francigena è più difficoltoso poiché in particolare a sud di Roa è ancora oggi segnalata scarsaente e non sepre in odo univoco. E infatti recente in Puglia la certificazione di un itinerario ufficiale, riconosciuto dalle Ainistrazioni locali (a Foggia anche nel Piano Territoriale di Coordinaento Provinciale) e consegnato a Opera Roana Pellegrinaggi. La segnaletica da installare lungo l itinerario sarà di tre tipologie, differenziate per itinerario: - cartello confore al codice della strada, e che viene quindi installato lungo i tratti di percorso in cui transitano anche veicoli a otore; - piccolo cartello che si presta all installazione lungo strade capestri e sentieri; - supporto in alluinio giallo su cui viene installato un segnavia, unito di una freccia. E stato concepito sia coe segnavia di confera, sia coe segnale direzionale da installare in aree di particolare pregio abientale. Fase 2 azione 3: Aniazione territoriale La gestione di un progetto così articolato e coplesso, dal oento della sua ideazione e proseguendo nel corso della stesura della parte esecutiva fino alla sua attuazione, che dovrà fare necessariaente riferiento a un partenariato diffuso, richiede un orientaento che dovrà avere una sua coerenza interna a anche una vision generale di riferiento per l intero territorio. Motivare e coinvolgere i nuerosi portatori di interesse, dalle Diocesi alle Parrocchie, dagli artigiani agli allevatori, dai ristoratori ai gestori di servizi, pubblici e privati, certaente richiede il ricorso a etodologie già apiaente sperientate con successo in altre destinazioni turistiche: - Project Manageent; - Change Manageent; - Analisi di processo; - Progettazione organizzativa; - Learning on the job; - Epowerent; - Cohesion; - Progettazione di Reti. Fase 3 azione 1: Valorizzazione delle copetenze e accopagnaento degli E.E.L.L. al conseguiento di nuove certificazioni turistico- abientali.

12 Questa azione del progetto, che non si esaurisce nel periodo a è da intendersi strutturale, coprende attività da svolgersi verso due segenti target. - Verso gli E.E.L.L., con azioni di accopagnaento al raggiungiento di certificazioni turistico- abientali ( Bandiere Arancioni, Città Slow, Città del Bio, Borghi più Belli d Italia, Borghi Autentici d Italia, ecc.); - Verso il terzo settore e le fasce giovanili della popolazione residente, con azioni di tutoraggio e avviaento allo startup di forule societarie iprenditoriali per l erogazione di servizi di accoglienza, inforazione, ospitalità, guide, noleggio bici, ecc. Fase 3 azione 2: attività di proozione del Marchio d Area e coercializzazione degli itinerari La seconda azione della terza fase, dopo le precedenti isure strutturali e infrastrutturali, prevede le attività di proocoercializzazione del territorio obiettivo: i Monti Dauni. Attraverso la redazione di ateriali di counicazione (tradizionali, ultiediali, web e social network), la partecipazione alle fiere nazionali e internazionali, l ipleentazione di struenti ausiliari per il visitatore (audioguide, applicativi per palari e apparecchi satellitari, ecc.). La coercializzazione degli itinerari avverrà attraverso il pieno coinvolgiento dei tour operator locali, cui saranno offerte piattafore di prodotto già coplete, che potranno essere tradotte in pacchetti di soggiorno coprensivi di ogni opportunità di viaggio e di esperienza sul territorio. Fase 3 azione 3: onitoraggio, diagnostica e valutazione dell efficacia L insiee del know how diffuso, praticato e appreso dai soggetti pubblici e privati che ne saranno beneficiari, corrisponde a una trasissione continua del sapere per creare orientaenti all'innovazione dalla cultura e dalla tradizione locali, per fare eergere, dunque, nuove fore e nuove odalità orientate a perseguire in terini concreti uno sviluppo turistico integrato e sostenibile, che inizi a costruire e rinsaldare il sistea territoriale attraverso il rafforzaento del senso di appartenenza, dell'identità e delle risorse dei luoghi. Il risultato finale degli interventi è una qualificazione sisteica del territorio quale risultante dell'integrazione delle attività poste in essere nell'area e funzionali al suo potenziale sviluppo turistico. I risultati che il progetto genera e trascina negli obiettivo che persegue dovranno essere onitorati e valutati in terini di: - avvio di azioni sperientali a livello locale in un area oggi soltanto potenzialente attrattiva; - odelli e prassi nazionali acquisite a livello di counità locale (E.E.L.L., operatori e nuove generazioni); - esperienza disponibile e visibile per l intera Regione Puglia e per altre regioni italiane ed europee con analoghe potenzialità di sviluppo turistico. In estrea sintesi, il progetto è finalizzato a una sperientazione di una governance del turiso in grado di valorizzare tutte le risorse disponibili (agricole, turistiche, culturali, abientali) a in particolare quelle iateriali, attraverso una forte integrazione da realizzarsi con l apporto di attività educative, forative e abilitanti integrando il tea trasversale della qualità e dell integrazione, facendo leva sulla cultura locale, la storia e le tradizioni. Questo vissuto (che sarà percorso in uno spazio di tepo pari a 36 esi) non esaurirà il progetto, i cui struenti riarranno a disposizione del territorio e potranno essere utilizzati in futuro. Le odalità di approccio consentono di intervenire su una delle questioni doinanti in tea di sviluppo turistico nelle aree rurali: la riduzione della distanza tra responsabilità, partecipazione e concertazione di tutti gli attori sociali e istituzionali, fra l indirizzo- orientaento generale e la effettiva capacità gestionale. Per questo otivo, il progetto delineato vuole ettere in atto azioni concrete in cui si individuino odalità già sperientate in altri abiti, per ipleentare buone soluzioni alle esigenze del territorio.

13 Il onitoraggio dei risultati sarà garantito dal Centro Servizi sia ex ante che in progress. La valutazione, di copetenza regionale, avverrà a cura del Servizio Turiso presso l Assessorato al Turiso di Regione Puglia, così coe la diffusione dei risultati e la relativa redazione di ateriale divulgativo. 2.2 Rappresentazione grafica del Quadro Logico

14 2.3 Pianificazione teporale PROGRAMMAZIONE PIANIFICAZIONE TEMPORALE Linea di intervento /Obiettivi Indicatore di realizzazione Codific a Descrizione Denoinazione U.tà di isur a Valor e target I II III. IV I II III IV I II III IV 1 LINEA DI INTERVENTO: Governance e definizione prodotto territorio 1.R1 RISULTATO Partenariato Sogge tti coinvo lti 20 1.R1.1 Definizione partner 1.R1.2 Definizione struenti 1.R2 RISULTATO Itinerari perco rsi 50 1.R2.1 Definizione itinerari 2 LINEA DI INTERVENTO: Analisi e infrastrutturazione dell offerta 2.R1 RISULTATO Definizione ix offerta itinera ri 6 2.R1.1 Individuazione attrattori (eleenti di eccellenza) 2.R1.2 Mappatura GPS Itinerari 2.R1.3 Infrastrutture e segnaletica 2.R1.4 Aniazione territoriale 3 LINEA DI INTERVENTO: Tutoraggio, qualificazione e proozione 3.R1 RISULTATO Qualificazion e dell offerta e dei servizi Enti e aziend e 10 3.R1.1 Couni da certificare 6 3.R1.2 Aziende da qualificare / fondare 4

15 3.R1.3 Operatori da forare 20 3.R2 RISULTATO Proozione e coerciali zzazione Fiere 5 3.R2.1 Partecipazione a fiere 5 3.R2.2 Coinvolgient o T.O R2.3 Pacchetti realizzati 6 3.R3 RISULTATO Monitoraggi o e valutazione 3.R3.1 3.R3.2 Monitoraggio Valutazione 3.R3.3 Diffusione dei risultati 2.5 Gantt di progetto SCHEDULAZIONE OBIETTIVI/ATTIVITA Codifica Descrizione DATA INIZIO DATA FINE I II III. IV I II III IV I II ri III IV 1 LINEA DI INTERVENTO * Governance e definizione prodotto territorio 2 LINEA DI INTERVENTO Analisi dell offerta 3 LINEA DI INTERVENTO Tutoraggio, qualificazione e proozione * Alla data dell si sono avviati i contatti con gli E.E.L.L. e le associazioni nazionali e locali: gli interventi che coportano spese sono stati posticipati alla sottoscrizione dell Accordo di Prograa e potranno iniziare a seguito dell otteniento del prio acconto.

16 SEZIONE 3. PIANO ECONOMICO E FINANZIARIO 3.1 Scheda di sintesi di costi LINEA DI INTERVENTO ATTIVITA IMPORTI PARZIALI LINEA DI INTERVENTO 1 Governance e definizione prodotto territorio Definizione partner Definizione struenti Definizione itinerari TOTALE LINEA LINEA DI INTERVENTO 2 Analisi e infrastrutturazione dell offerta Individuazione attrattori (eleenti di eccellenza) Mappatura GPS Itinerari Infrastrutture e segnaletica Aniazione territoriale TOTALE LINEA LINEA DI INTERVENTO 3 Tutoraggio, qualificazione e proozione Certificazione Couni, Qualificazione Iprese, Corsi di Forazione Proozione e coercializzazione Monitoraggio e valutazione TOTALE LINEA TOTALE GENERALE Piano finanziario Linea di intervento LINEA DI INTERVENTO 1 Governance e definizione del prodotto territorio Investienti Quota a carico legge 27 dicebre 2006, n. 296 Regione/ Provincia autonoa Altro TOTALE ANNO 2011 * LINEA DI INTERVENTO 2 Analisi e infrastrutturazione dell offerta LINEA DI INTERVENTO 3 Tutoraggio, qualificazione e proozione TOTALE

17 Linea di intervento LINEA DI INTERVENTO 1 Governance e definizione del prodotto territorio LINEA DI INTERVENTO 2 Analisi e infrastrutturazione dell offerta LINEA DI INTERVENTO 3 Tutoraggio, qualificazione e proozione TOTALE Investienti Quota a carico legge 27 dicebre 2006, n. 296 Regione/ Provincia autonoa Altro TOTALE ANNO 2012 ** Linea di intervento LINEA DI INTERVENTO 1 Governance e definizione del prodotto territorio LINEA DI INTERVENTO 2 Analisi e infrastrutturazione dell offerta LINEA DI INTERVENTO 3 Tutoraggio, qualificazione e proozione TOTALE Investienti Quota a carico legge 27 dicebre 2006, n. 296 Regione/ Provincia autonoa Altro TOTALE ANNO 2013 *** * 2011 (20% della spesa coplessiva per ciascuna linea di intervento) ** 2012 (40% della spesa coplessiva per ciascuna linea di intervento) *** 2013 (40% della spesa coplessiva per ciascuna linea di intervento)

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