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1 This article was downloaded by: [ ] On: 05 July 2015, At: 11:57 Publisher: Taylor & Francis Informa Ltd Registered in England and Wales Registered Number: Registered office: 5 Howick Place, London, SW1P 1WG Bolletino di zoologia Publication details, including instructions for authors and subscription information: Spigolatute di critica sopra la posizione sistematica di alcuni Crostacei Isopodi terrestri A. Arcangeli a a Università di Torino Published online: 25 Sep To cite this article: A. Arcangeli (1961) Spigolatute di critica sopra la posizione sistematica di alcuni Crostacei Isopodi terrestri, Bolletino di zoologia, 28:2, , DOI: / To link to this article: PLEASE SCROLL DOWN FOR ARTICLE Taylor & Francis makes every effort to ensure the accuracy of all the information (the Content ) contained in the publications on our platform. However, Taylor & Francis, our agents, and our licensors make no representations or warranties whatsoever as to the accuracy, completeness, or suitability for any purpose of the Content. Any opinions and views expressed in this publication are the opinions and views of the authors, and are not the views of or endorsed by Taylor & Francis. The accuracy of the Content should not be relied upon and should be independently verified with primary sources of information. Taylor and Francis shall not be liable for any losses, actions, claims, proceedings, demands, costs, expenses, damages, and other liabilities whatsoever or howsoever caused arising directly or indirectly in connection with, in relation to or arising out of the use of the Content. This article may be used for research, teaching, and private study purposes. Any substantial or systematic reproduction, redistribution, reselling, loan, sub-licensing, systematic supply, or distribution in any form to anyone is
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3 A. ARCANGELT Profeesore emerito di Zoologis nells Universiti di Torino Spigo1atnr.e rli criticn sol~~*i\ In posizioae siste~nittica di itlctlili Crostacei Isopodi terrestri. 10 sono costrctto a scrivere queste poclie riglie per il fatto gih una volta clenunziato (ma non peso in consitlcrazione (la alcuno) clie rnolti Isopoclologi di cliiara famn, come per escrnpio BUDDE - LUKD, con il proscguirc dei lor0 stucli, invcce cli inigliorare illustrazioni c concctti, li lianno pcggiorati'fino a1 punto cli creare entith sistc~naticlic cervclloticlie, 'inconcepibili, guardantlosi bcnc clal forindare i criteri cli tali entiti. Lasciarno da partc il vcccliio Conspectus gencrum fainiliac Oniscicluruni clcl 1904 tli BUDDE-LUND nel quale (Bibl. 4, pp ) Egli si guarrli, bene di darci i carattcri delle diverse tribii (e forse lion li clctte perclii: iton poteva) in cui coiiiprese geiieri scnza alcuna reciproca affiniti. Prcncliarno in considerazione il silo gcnere Olibrinus. Fu ncl 1912 (Bibl. 3, p. 379) clie Egli institui un Trichoniscics antennatiis sopra eseiiiplari raccolti nella Malay Peninsula, senza inclicazione di localiti c tanto iiicno cli notizie ecologiclie. Poi ncl 1912 (Bilil. 5, pp ) avcnclo avuto a clisposizione niateriale piii abbondante, Egli si accorse clie tutte le specie rinvenute di tale forma, pure csscnclo riiolto affiiii fra di lor0 no11 potevano appartenere alla fauiiglia dei Trichoninisciclae, ma alla famiglia dcgli Oniscoidae'); per6 sicconie (secondo hi) per le antennc e la struttura tlei rrophi (?) forniavano una traiisizione alla fainiglia dei Ligiidue, credette neccssario distinguere una nuova sottofaniiglia, quella clegli Olibrinae. Furolio cosi tre ~e specie del nuovo genere OZibrinus, tipo cli qucsta sottofaniiglia : 1. OZibrinrcs cmtennatus (ibidem, pi. 22, figg ) della Penisola nialesc (sciiipre senza indicazionc di localiti) , pigmentatrts dcll'arcipelago Cliagos : Salonion, 1 es.; Coin, Peros, 4 es. cli scsso ignoto olivaceus, di cui alcuni csernplari furono raccolti a Djibouti (Somalia franccee). Quc- ---_-- - (1) hin certaincnte vnleva (lire Oniscitlue.
4 sto ultimo reperto potera indicare clie si trattava di un genere litoraneo. Riguarclo ai caratteri clie BUDDE-LUXD Iia clato sia per il genere sia per la siia sottofaniiglia si pub (lire clie certo no11 si pub trattare tli Triconiscidi, se non altro per la presenza,all apice clcl 10l)o interno della iiiascella clel 1.pi0 cli due penicilli (e iioii tre). BIa tale presenza noii b caratteristica solo dcgli Oniscidae e iicin~iieno caratteristica b la iiiaiicanza cli pseeudotracliee. Iiisoiiiiua l unico carattere intliscutibile sarebbe la presenza di antenrie estcrne lungliissinie, con un flagello di iiiolti articoli ( 10.15). Inrero questo Olibririiis si presentara cosi eccezionale clie non si capisce perclib lo stesso BUDDE-LUXD non abbia scntito il dovere di eseguire iiii esariie piii aceurato, piii pnrticolareggiato e si sia liiilitato a dare solo tre figure (l antenna esterna, la partc tlistale tlel esterno tlella iiiascella sinistra rlcl 1 paio e l uropode sinistro : ma quali figure!). Nb 1 Autore si cur6 di dare una idea dclla forma coniplessiva tlel corpo e dei rapporti fra pleoi~ e pereion. E con una dcscrizionc cosi infelice non so come si possa parlare di una forma rli transizione coil i Ligiidne, faiuiglia clie Olibriniis fa ricortlare solo per la lungliezza clcllc antcniie esterne e (lei nuiiierosi articoli tlcl flagello clello stcsso. Ora senil)ra clie Olibriniis fosee ignoto a BARNARD qiiando iicl 1936 (Bihl. 2, , 10 testfigg.) institiii e tlescrisse 1111 genere nuoro, Caniorta, con C. riicobaricn sopra due eseiiiplari (18-19 ) raccolti nelle isole Nicobare a Cariiorta. Qucsto genere Egli erroiieaiiiente assegn6 alla faniiglia Detoriitlae (erroneamente ritenuta sinoninia clclla farniglia Scyphncidae). La tlcscrizione e lc figure ( tutte infelicissiiiie) fanno ricordare il genere Olibrirlus, tanto clie VAXDEL (Bibl. 7, ) lie riterine Caniorta sinoiiinio tli Olibririiis ed ariiriiise la faiiiiglia clegli Olibririidue clie Egli consitlerb affirie ai Ligiidae (ina tion dissc il perchi). Per6 lie (Bibl. 8, p. 111) canibib opiiiione pcrclib riport6 gli Olibriniis a1 graclo cli sottofaiiiiglia degli Oniscidae e ciob agli Olibrininue. QLICsto concetto Egli torn6 at1 cspriniere lie (Bibl. 10, p. 480), aggiungenrlo a tale sottofaiiiiglia un secor~tlo genere, ritlorris, coil Ad. ve1o.r clclla Grotta di Dalir el Aiti presso Tripoli, Dico subito clie questa foriiia lion pub appartcnere agli Olibrininae e ne vetlrcino la ragione. Veniarno allora ai caratteri die, secondo VAXUEL, avrebbero gli Olibrininne. Gli iincini clie distinguerebbero ( se son reri) cpe-
5 sto genere sarebbero i pezzi boccali (< I oisines rle celles tie Scyphacinae : eiiclite interne cle la niasille terniin6e par tine ioriffe de soies (oii cleirx penicille.~ peic distincts, d a1)ri.s Btctlrle Lund) )) (iliid. p.,180). Ma allora qiianto lianno raffigiirato rispetto ai pezzi Iioccali, BUDDE-LUKD per Olibriniis antennatiis, BARCARD per Caniorta nicobaricn (clie secontlo VAXDEL sarehbe Olibrinus) e VAX- DEL per ridonisciis uelox nnn corrispoiide alla defixiizione cli VAY I DEL copra riportata. E no11 corrispontle pcrclii tutti tre Eli Autori lianiio visto e tlisegiiato male. E cosi l iinico carattere valido per distixiguere gli Olibriniis i q~iello delle antennc esterne con flagello etl articoli da 10 a 15: ilia per unico non inteiirlo altro clie qiiello noniinato dagli Autori, perclii chi sa qiianti altri carattcri ha il genere Olibrinris clie non sono stati riiiiarcati dagli stcssi. E allora io rorrei sapere per quali ragioiii gli Olibrininae tlovrebbero essere essegnati alla faiiiiglia clcgli Oniscidrie. Eppure vi era ixn carattere, qiiello ecologico, elie avrelhc clovato indirizzare il sistematico. Dunquc BARXARD per Camorta nicobaricn (clic VAXDEL ritenne per genere sinoniiiio cli Olibriniis) scrisse (Blibl. 2, p. 190): << Rest of jetty D, il clie accenna at1 un habitat litoraneo. AIa piii esplicito 2: stato VAXDEL clic a proposito della repartizione geografica della sua sottofainiglia Olibrininae (Bild. 9, p. 481) scrissc : (( les seules clonne es Ccologiqiies qiie l on possi.de siir cette soiisfamille sont relatiues ii C. violaceus. L eseniplaire 6tiiclii por ilfonod (1933, p. 214) et qiie j ai moi-mlrne exainirii., a 6tC re coltk par R. Ph. Dollfils ii I iie de Senafra duns iina fente cle rocher, air niceaii siipcrieirr dc l eau en conipagnie tle Dynarnenopsis dumeril. Olpiuiii etc. C est dona iine esp6ce liolopliile, et re mode de vie - qiii este aiissi probablernent celici des aiitres spcces dic genre - rapproche, toiit comnie la miorphologie, les Olibrinae des Scypliacinae D. E va hene. Gli Olibriniis (ocamorta) sono alopetrofili o meglio litoranei c litoranei secondari (cia; Isopodi terrcstri clie prowmgono dalla zona marginale, cioi fornie reiininigranti : solo il genere Ligia dovendosi considerare cniiie litoraneo primitivo). Ala allora VAXDEL dovera peiisarci prima cli ascrivere agli Olibrininae il niiovo genere Adonis coil la specie Ad. uelos raccolta (2-39 nella Grotta cli Dalir el Aiii presso Tripoli (cli Siria) (Bilil. 10, pp , figg ). bii pcriiiettn intaiito tli osservare clic finora xion sono stati riconoscinti in una mxaa sottnfainiglia foriiie litoranee e troglobe. E implieito il concetto clie una specie troglobia alhia aviito originc (la lina foriiia cpigea clie iion poteva esserc litoranea: e d altra parte
6 non 2 possibile concepire clie (la iina forma troglobia alibia aviito origine una fdrma litoranea. Ne tlerira clie ai due lialitat, troglobio c litoraneo, debbono conipetere foririe con caratteri n~orfologici tliffercnti. Vediamo allora alcuni carattcri niorfologici piii appariscenti nei due gencri Olibriniis e Adonis. Vedianio die cosa disse BUDDE-LUXD (Bild. 5, pp ) per il plcotelson. In 01. antennatiis : (( Telsuiii brew, media leuiter rotundate triangiilo prodnicto D. In 01. pignientutics : (( Telsrini brevissiiiiiiiii, niedio uiigiiste rotundato N. in 0. olivuceus : (( Telsuiii breve, niedio seinicirciclatini prodiicto n. E BAHXARD per Cnmortu nicobarica : v Telsori very short, sic-triangular, but apex ruth roiiiided, with (I minute miediun indent D. E nella Tesfig. 10-b Egli ra rappresentato a semplice coiitorno lo stcsso plcotelson clie apparisce conipletaiiiente ahliracciato dal iiiargine posteriore del 5" pleonite. E passianio ad Adoniscris velox tli VAXDEL. Questo Autore nel parlare (lei caratteri del genere si occupa tlcl pleotelson. Nel tratlare della specie dice solaniente: (( Telson (fig. 16 A): le bord poste'rieur fornie rim pointe obtuse D. Troppo poco perb, perclii: tale figura clin~ostrerelihc quello clie lo stesso Autore lion ha rilevato. clic cioi: il pleotclson, a differenza cli Olibriniis, 2 tutt'altro clie hreve, anzi apparisce (nella figura data) tanto sviluppato in lungliezza (la presentare allo scoperto i suoi neopleuron. E non lmta. Egli aggiunge : (( Des pores glandiilaires nombreiix siir les ne'oplerirons 4, 5 et 6 (Iig. 16 A) D. Ma allora i pori gliiandolari mancliere1il)ero su tiitto il resto anteriore clel corpo? L'Autore lo dice, ilia lo sottintende. E come carattcre la presenza di pori gliiandolari solo nei neopleurons 4, 5 e 6, se fosse vero (ma non lo 6) sarelibe rli una iiiiportaiiza granclissinia (e YA.XDEL ci ha pensato). AIa tali pori gliiandolari (si tranq~illizzi il lettore) noii esistono, alineno come li lia raffigurati per posizione, forilia e nun~ero lo stesso VAX- DEL. VAXDEL riguardo ai pori gliiaiidolari i: tli nuovo cacluto in 11na illusioi~e ottica. Se poi si considerano tutti quelli organi del ceplla clie VAXDEL ci lia raffipirato (ibid. figg. 14 e lj), l'iinico clle potrebbe fare pensarc per Adonis ad uii rappresentante della sottofainiglia clegli OIibrinris sarel)l)e l'antenna esterna per il suo flagello tli sette articoli, un ni~niero per6 molto interiore a quello degli Olibrinris e con forma clegli articoli dcllo scapo assai differenti. Di piii nel flagello di Adonis Egli avreblie rivelatola prescnza clegli aestetasco (0 bastoncelli sensori) ncgli articoli 3 e 4. JIa noi no11 possianio (lire clie questi liastoncelli Inancano nel flcgelln delle
7 antcnne di olibrinus pcrchd eviclentenicnte gli Autori non se nc sono occupati. In Adonis t.ez0.r poi VAXDEI. ha trovato : (( Coloration : blanche, pas cle pignient. Appureil ociiluire absent n. Dunqiie iiiorfologia tli vero troglobio. Si rioti clie negli Isopotli litoraiiei clclla serie ligiana pigmento ed occlii esistono setnpre (c cosi in Olibrinirs). In concliisione niorfologia ed habitat cli Jcloniscirs ccl Olibrintis sono cosi differenti da clovcrsi cscliiclere la pertinenza di questi due generi alla stcssa sottofaniiglia. Ma potrclbero appartenere alla stessa Famiglia? 10 no11 credo. Se lo si volesse, come La fatto VANDEL, bisognerelbe allora clie Egli ci dicesse quali sono i carattcri clie un Isopoclo tcrrcstre dcvc presentare per assegiiarlo iiiec~uivocabilme~lte agli Oniscitlae; in altre parole qiiali sono i caratteri della famiglia degli Oniscidne qmle i: (la lui aiuniessa. rldoriisciis verisiinilnieiitc ha avuto orgine (per mntazione) (la iina forriia epigea lion itoranea, fornia clie oggi scmbra cstinta. Per Olibrinus si pub pensarc ciie, come litoraiieo sccondario o reimmigraiite sia clerivato da una forina piire scomparsa. I due progenitori di Adonis ed Olibrirzris rappresentavano lince fitcticlie intlipendenti clie trovarono la lor0 cstinzione sia con il passarc (per Aclonis) alla vita cavernicola, sia con il passarc dalle tcrre interne alla zona litoranea (per Olibrinzis). Si pub pensare clic tali progeiiitori rappresentasscro forriic epigee male riuscite, clie lion avevario acquistato iiiia niorfologia clic potcsse permettere iina ulteriore evoluzionc, evolnzione chc invece fu perriiessa ad iina liiica filetica cli foriiie hcne riuscite quale quella tlegli Oniscidae. Inso~ii~iia Aclonis etl Olibrintcs si clebhono considerare come entiti inclipendenti, la cui posizione sisteniatica potri (cd anclic non potri) essere cliiariti altro clie tlopo stucli pi& approfonditi e noii superficiali qiiali risultano qiielli finora eseguiti clagli Autori. In quest0 inoclo la faiiiiglia degli Oniscidoe pertleri quella eterogciiciti die fjnora Iia tliinostrato e clie d stata la caiisa di tante clivergerize sistematiclie. E vcniamo at1 altra q~icstione. 31; dispiace di essere costretto a torriare sopra un argoniento sul qiiale 110 dovuto insistere in 1111 rcceiite lavoro soopra il genere HaZoporceZlio (Bibl. 1). Inteiiclo parlare dei pori escrctori dellc gliiantlole tegurnentali, tlella crii ir~~portanza per la sisternatica io gii parlai, facendo notare per6 clie occorreva prima tli tiitto individuare la ubieazione e la clisposizione degli stessi con esattezza. Un autore farebbe nieglio a prenderli in considerazionc quando ci dovesse fornirc cognizioni e figure inesattc. La critiea, sp~cialrncnte quaiitlo 2: indirizzata a ricerclic fattc
8 (la un Autore cli ralore indiscusso, i: estreniaiiiente antipatica (clirei anclie clolorosa) per chi la fa, ccl io preferirei astenertncne se no11 mi costringesse il clorere cli ricercatore onesto. Intendo parlare specialmente dei sueltletti pori, qiiali sono stati tlescritti c raffigurati tlall illustrc Prof. VAXDEL in 1111 iniportantc lavoro siii Triconiscitli clcll eniisfero autrale (Billl. 9). Lascianio cla parte la classificazione tlella supcrfaniiglia (lei Spnocheta ( LEGRAKD, 1946) nclla qiiale \ T ~ i u (ibitl. ~ ~ 13. ~ 94) riconoscc iina prima Eerie stilonisciana con tre faiiiiglie fra le tpiali cpella clegli Styloniscitlae, clie secontlo I Autore sarelilic conipletamctitc staccata dalla farniglia tlei Tricoriiscidae facenclo parte cli iina secontla serie tricimosciana, anclie per qiianto rignarcla la repartizione geografica. Cib clie a nie intcressa cli iiietterc in eviclenza sono certe particolariti di cui VASDEL parla per cpiaiito riguarda i pori gltianrlolari nclla siia faiiiiglia tlegli Styloniscidae. Queste particolariti sc, fossero vcre (ma non lo sono) avrel)bero clovuto fornire all illustre Isopodologo iin elenicnto prezioso per carattcrizzare gli stcssi Styloniscidae, tanto piii clie IIOII sono state rileratc COIIIC tali in altre faniiglie, per quatito io eappia. Eel E curioso il fatto clie alle stesse Egli non abbia tlato c~ida iniportanza sistciiiatica clie clovrchhero avere se... fossero vere. Aggiungo peraltro clie tuttc le figure clic I autore ci Iia fornite ncl citato lavoro (senza preoccnparsi tli notificare l ingradiniento clelle inirnagini) per qiiclla pratica che io 110 accpistato iiel giutlicare i tliscgni tlati clagli Autori e nella escciizione tla parte mia tli consiniili clisegni per tante altre specie eli Isopodi, mi portano a ritencrc clie noh corrispontlano alla veriti. Per lo meno niolte eli essc, specialniente quellc clie riguartlano i pleopotli inaschili c la miiscolatura clic presiede a$ stessi non nii conviticoiio affatto... non sono affatto cliiare. Ma toriiianio cpi ai pori gliiantlolari. Per Styloniscus mngellaniccts Dana (specie propria clella Terra tlel Fuoco, (lei territori inagellanici e patagonici, salendo fino a1 Cile) VASDEL (lice (ibitl. p. 21): (( Les plionites 4 et 5 portent tle chaqiie c&d pores glaridrihires n. Per Styloniscus tzibiilue (BARXARD, 1922) di Cape Town in Cape Province Egli scrivc (ibid. p. 26): (( Les pores glnndiilaires qzii s ow vrent stir les ~ 6 t h cles ~ derniers pldonites sont trcs nonibreux. On en corripte 70 environ sir le pldonite 4 (fig. 15 D), 40 environ s w le pl6onite 5, et 6-8 stir le pldotelson (fig. 17 if). Ora le figure prcsentate i~on conviiicono affatto. Intanto i pori glliandolari COUIC
9 sono in esse rapprescntati, cioi: qiiali tronco tli con0 rivolti all'intlietro, non si possono osservare in nessiina altra specie appartenente at1 altra faniiglia. Si noti poi clie, siccome a ciascun poro gliiantlolare, per quanto 2 noto, compete iina ghiaritlola (cd ilna sola) e sicconie per le proporzioni tli granrlezza i corpi gliiantlolari dcbbono superare tli iiiolto in granclezza i pori relativi, non si riescc a capire come c dove possono cssere collocati qiicsti corpi gliiantlolari lie1 rispettivo pleonite. E nor1 1)asta. VAXDEL parla di pori gliianclolari lie1 pleotelson, particolariti die non i: niai stata segnalata in altre specie (la altri Autori. Ed ancora. L'autore noxi parla clella csisteiiza cli pori ghianrlolari e tlella lor0 ubicazione nei pcreioniti! Ed i pori gliiantlolari (e naturalmente anclie i corpi relatiri) ii trovere1)ixro proprio sul <lo, sill So pleonitc e sul pleotelson? AIa allora noii esistere1)bern sugli altri soiiiiti c cpincli nei pereioniti? Sari, inn non ci crctlo. Ed allora ricortlerij, tanto per citare 1111 Autore niolto scrupoloso, clie HEROLD (Bibl. 6, p. 487) riguardo ai Trichonisciis clisse : a Die Epimerendriisen sincl iiieist iceniger tiel eingeschnitten gelappt, gleichen aber sonst diirchaiis den Urostjl-wid den Teberschen Driisen. lch farit1 die Epimerendriisen in allen Segnienten. Sie niiirtdeten lei den voii niir iintersucliten Form einzelrt am obereri Aiisserirande der Epirnerite iind iuuren om zahlrichsten in den Thorocalsegnienten vorhanden D. Ed HEROLD si rifcrira ai Trichonisciis ceri, cioe a qixelli clie sono propri dell'enxisfero scttentrionale. ive tleriva clie se fose vero quanto V~DEL Iin riferito, noi avreniitio nella sitiiazione dci pori gliiaiiclolari un altro carattere tliffcrenziale fra gli Styloniscidae ed i Trichoniscidae tli VANDEL. AIa allora perclil: VAXDEL stesso xiel tlefiriire i caratteri clelle due fainiglic lion parla alfatto (lei pori gliiandolari ni: tlelle ghiandole relative? Continuiamo. Per StyZoriisciis riiclioisi n. sp. rlel nordovest dclla Tasinaxiia VASDEL (hid., p. 33) dice: (( Les pldonites 4 et 5 portent, de choqiie ~616, iirie Jenii-doiizaine Je pores glanclulaires B. Per fortuna non li raffigura. A h allora qiii i pori manclicrebliero nel pleotelson? Per Stylonisciis tlionzsoni ( CIIILTON, 1883) del Sud della Nuova Zelanda, tlelle Isolc Auckland e tli Rap, la pia meridionale tlellc isole poliriesiano (ibirl. p. 40) Egli trovb: (( Le pldonite 4 porte de chaqiie c6te' 9 pores glandrrlaires, le ple'onite 5 de 11 ii 12 pores, et le p~e'oiel50ii 2 D. In Styloniscus otah-ensis (CIIILTON, 1883 pro parte) c~la Solit11 Islanc1 dells Xuova Zclantla, inoit& delle isnlc Auckland e Cliatliain c del sudovest clcll'australia 1'Autore
10 (ibitl. p. 45) trova: (( Le pldonite 4 porte rle chaqrie cbt6 10 pores glanditlaires et le pldonite 5, 9pores N. Anclie qui clunque i pori manclicrelibcro sill pleotclson. Per Stylonisciis phormianiis ( CIIIL- TON, 1901) della A'riorci Zelancla VANDEL (ihitl. p. 50) dice : (( J'ai conipti icne dizaine de pores glanditlaires sitr le cdd drt pldonite 4 (Fig. 41 B) et cinq siir le pldonite 5 (Fig. 41 C)D. Di niiovo allora nianeanza di pori nel pleotclson. Per Stylonisciis spinosiis (PA- TIEXCE, -907) trovato in una scrra tli Glasgow in Scozia C poi iiella le de RCunion e nel JIadagascar VAXDEL non parla cli pori gliianclolari. Ed allora in questa specie noii esisterel)bcro? Per Sfylonisciis (Triclioniscits) iiiaitritensis ( BARNRD, 1936) di blauritius e Madagascar \'A;\DEL (ihicl. p. 58) dice : N J'ai coniptd line tlaitzairie de pores glaritlrtlaires srir chacun des cdds dri pldonite 4, et cinq ci six siir le plconite 5 1). In Cordionisciis steblirigi (PATIEXcC, 1907)' unica specie del genere raccolta dapprinia in iiiolti parclii e giardini di Ingliilterra, Scozia, Irlantla, Belgio, Olanda e Stati Uniti, poi rinvenuta nella Spagna.orientale ((la ARCAXCELI conic Trichoniscrts ( h'esiotoiiiscrts) t.alentiae) 1'Autore (hid ) trova : (( Le bord Iat6rd des p16onites 4, 5 ct 6 prbente line plage allongde qiii renfernie de iionibreiix pores glariririlaires (iine cinqitantnine sitr 4; de 25?t 30 sitr 5 et 6). E siccoiiie questa specie sarehlw sinoninia tli quella clie io nel 1935 clescrissi conic Nesiotoniscrcs Valentioe, ne tleriva die io noii avrei vitso questi nunierosi pori gliiandolari. Per6 l'dutore non ci lia fornito figure e credo clie abbia fatto Ilene. Per Clauigeronisciis Riqitieri Arc. 1930, die fu raccolto (lap prima in Costa-Rim, poi nell'isola tli Barro Colorado nella zona dcl canale tli Panama, poi in diverse stazioni tlella Cortligliera veiiczuelana, genere e specie clie VAKDEL assegna alla sottofaniiglia Styloriiscinae, Egli no11 parla cli pori gliiantlolari, come non ne parlai io quaiitlo descrissi la specie. Nella sottofaiiiiglia (lei A'otonisciriae (degli Styloniscidue) VAK- DEL (iliid. p. 94) ricnosce tre generi: 1. A'otomiscrts con Sot. helnisi ( CHILTOX, 1901), specie propria clell'isola niericlionak dells Nuova Zelantla : 2. Pnranotonisciis con Par. caperisis BARXARD 1933 cli Capetwn nella Provincia tlel Capo : 3. Chiltonella ARCANCELI Per tutti questi tre generi VAX'DEL lion parla rli pori gliiandolari. Dunque di sei generi clie costituiscono la famiglia degli Stynoniscidae i pori gliiandolari sarebbero stati osservati solo in clue : in Styloniscrts ccl in Corclioniscus, ma ncl prirno qualclie specie ne
11 inanclierellie. Per le altre due famiglie della serie stylonisciana, Titanidae e Schoblitlae VAXDEL non fa parola tli pori gliiandolari. Da qiiaiito sopra risulta (~LICS~O. Poichi: la prcsenza (lei pori gliianrlolari i I intlice sieuro clella esistenza cli gliiandole tegumentali ad essi pertinenti, si clovrclhe clccliirre clie nelle specie in cui non sono stati osservati tali gliianclole non esistono? Ma neiiiineno per sopo. I1 male 6 che quelle forniazioni clre come pori gliianrlolari sono state interpretate sono pori gliiandolari : eon cih non si pi, concludere elie inanchino le gliiaiitlolc in parole, i ciii pori gliiandolari possoiio avere iiiia ubicazione etl una conforniazioiie clic li reiitlc tlifficili at1 inclivicluare. E allora noi ribattianio. 0 si cl5 iinportanza ai pori gliiandolari o la si (15. e VAAD,EL ha fatto inenzione tlegli stcssi in diverse specie, ei6 vorrebbe dire clic Egli asegn6 importanza agli stessi. Ma no11 si i accorto cl~e qi~csta iniportanza si dileguava ncl rifcrire la iiiaiicanza (lei pori in specie cieho stesso genere o cii generi affini. Egli non Iia parlato cli pori gliiantlolari siigli epiiiieri (lei pcreioniti. Ma allora se iicgli Styloniscidae noii esistono si avreblicro in essi clclle conclizioni spcciali rlella repartizione clelle gliiandole tegunientali. E di c~ncste coritlizioiii Egli lion ha parlato affatto. Ed b percib cl~e 11el laroro in parola tli \ ARDEL noi troviaino referti fatti c riportate.figllrc clie ci clcbbono far cliilitare rnolto clella writ5 clcgli stessi. Per 11x1 lavoro qualc si era prefisso 1 Isopotlologo franccse a ine semljra clie si richieclcssc quella esattezza clie clorcra foriiiare la ]lase a conclusioni tli indiscntibile valore per la sisteinatica. E perei6 elk io credo clic Egli non sia riuscito ncll intento, pure riconoscenclo clle si E trovato tlaranti a grancli difficolti. Per iina eritica docuincntata era necessario clle io riportassi integralniente i reperti tli VA;\DEL sui pori gliiantlolari, pur snpentlo cli riuscirc asmi iioioso.
12 n I D L T O G It A F I A ( 1) AB(:.~XLELI, I1 sottngciicrc (cli Porccllio) Ilnloporcellio I erliocff dcvc csscrc ronsiclerato come un gciicrc a si (Crostarci Tsopotli tcrrestri): Afti.,fccotf. Scirare cii Torino, ( ), pp (2) DARSARU, K Isopotls collcctcc Ly the R.I.3I.S. tt Invcstiylnr N: I(erort1s fncliori Miis. Yol. XXWIII, Part 11, Calcutta, 1936, pp , 10 textfig. (3) Iil.I)DE-LUSD, G. - Terrestrial Isopocla in: Lanclicstcr, N. F thc Crustaccn collcctctl cliiriiig the n Skcat Exi)ctlition II to >May Pcnineula: Pro. red. %ool. SOC. Loritfort, 1902, I1 (2), , PI. SXSIV-SXSV.. with aclclitions ant1 illristrztions. 2. Splicrilloniiiac. 3. Ar~natlillo. KjGbenhorrt 1901, 111) , l.nl (I) A rcvision of it Crustacca Isopocla tcrrcstria II (5) Tcrrcstrial Isopocla pnrticulary conzitlcrcil in rclation to the clistrihition of tlic Soutlicrri.IiitlnPnrific species, in: TIic percy sl;lilcn trust cxpctlition to tlir Inclinn Occan in 1903 iintlcr the lcacler ship of Slr. 1. Sttrnley Crirtfncr, 111. d., : Tratisact. of tlic Linn. Soc. London, 2 Ser. Zoology, I ol. SS, Part 3, 1912, pp , PI (6) IIEROLD, W. - Bcitrsgc ziir Anatomic untl Physiologic ciniger Lantk-isoiicdcri - IIantung - Sckrctioii - Atniting: Zool. Jokrb. Abt. 1. rinof. Utf. 35, Ilcft 1, 1913, 1 1) , Tnf , 15 Tcxtnlhilcl. (i) VASIIEL, A. - La rkpartition gengraphiqiie cles Oniecnitlea (CrutnrQ tcrrcstrcs): Drill. biol. t l ~ In Frnnre et C ~ C , 13 fig. In Bclgiqiir, T. LSXIX, 1915, Fnsc. -1,.I)II. (8) Ctiicle clcs 1sopotlc.i tcrrcstrcs recctltes a11 \ EnEzucla par le.dr. G. JIarcuzzi: llfeni. Xrrs. Cir. St. A nt. Verona, Vol. 111, 1952, p , 97 figg. (9) \.AXDEL, A. - Les Trirlio~iisritlrs ( CriistacOs-Iseipoelcs) tlc l%&ini3ph6rc aii%trd: Jfcni. Nits. Knt. tlist. A. S. Ser. A, Zool. T. J l, Fasc. 1, Paris, 1952, pi) , i9 fig. (10) Bioapbologira LSSI. JIission IIcnri Coilfait au Lilmn (1951). 8. Isopotks tcrrcatres: Arch. Zool. expl;r. et gdn. T. 91, Fils(*..I, 1955, 111)., , 32 figg.
13 R I t\ S S U N T 0 Si clirnostra clie il grnerc OliLrintrs ~ncltlc-lunci (191 3) per i caratteri e~mnciati e per le figure rlie accorn~iagnarono la clcscrizionc, non pnb cssere aswgnato alla fonii:.lia clrgli Oniscitlae. La istituzione eli una sottofamiglia clcgli Olibrininoe faccntc parte tlella famiplia sucldetta, istituzione fatta da Vanclel nel 1952 diventa aiicorii pii~ inaccettaliile se \ antlcl \-nolc assesnarc a& Olibrirtinae il suo generc Adonis (1955). Qrresto Adonis propria clalla clirczione cli esso clnta da i andel risulta conir iinii ciititi clic awn i. affatto affinc ngli Olibrinrrs. Inoltrc lc condi. zioni in cui furolio raccolti Olibrinus ecl Adonis l~asterelhrro per cliniostrarc quc. stit nianviiiiza cli afliniti Ira i clue gciieri quanclo si pensi clic il primo 6 tin gcncrr litoicrneo ctl il sccanclo un genere cncernicolo. OIiLrirrr~s cci AcIorris si ciehiiouo considerare conic cntiti inciii)cnclenti, la cni posizionr. sistcmatica i: ancora cln clcfinirc. Knn si possono ncccttnre senza riscrvc Ie cuuc~lusioni cli \ AXEL (195,) rclntivc ai Triconiscidi dell cmisfero autralc, i qnali tloviclil)ero costituire nna famiglia a s5, qriella degli Sty)-lonisrirloe. Lc tlrscrizioni r Ic figure atlclottc dall Autore,laseinno molti clubbi relativi alla csat. tczza delle etcssc. La questione clella prcsrnza cli pori gliiantlolari nei pleoriiti e net pleotrlson quale stata arnniessa (InlIoistcsso I ASDEL i. stain trattata con moita Irgcrrzza, tanto die le specie trnttatc clovrrbliero essere riprese in esaine per potcre ronfcrrrlare quanto I Autorc ll;~ sostenuto, nia scnza lornire 1irob.e convinccnti. It is shown that gentis O!ibrinrts Bnclcle-I.rrnel (1912) cannot lie assignet1 to tlrc:.latrlily Oniseicine owing to the ennnciatecl features and the figures which illudrate the clcscription. The institution - establishctl Ly \ anclcl (19.3) - of a new snlifsmily, lielonging to the aliove nientionecl family, Iiecoincs more nnarceptalile if Vanelrl attrilibtc his new grnns Adonis (1955) to the Olibrininac. Just on ac. count of the cleseription given by \ anclel, Adonis cannot at all lie cori~ielerecl allietl to Olibrirtcrs. To dernonstratc the uiilikeness bet\+-ecn Olibrinr~s and Adonis soflicr. it to m y that they were collected in con~pletcl~ clifferent conditions, Iicing tlic former a Iittornf form, the latter a subterranean one. (llibritr1r.p aid.4c/onis must he COIiSickred as Itnrehled forms, dlosc SySlCtiintic. position has not yet been defined. It is not possililc to accept withollt reserve tlie conclusions of \ anclel (195 3). In his opinion the anstrnl Triclroniscitloc uiust lic consiclerecl as a quite dcetinct family named Styyloniscitloe. But Iiotll descriptions ant1 illustrations giben by tl~e Autor leave sonre donlits aliout their cxa&css. The problem of the existence of glandular porcs, aclnlittecl 1))- \ anclcl himself, on pleoniti and pleotclson has I~crn facctl with some levity, so that the clc~~crilivti species must lie exaniinccl spin to ronfirni what the Xnthor has niaintainccl witl10u1 giving proliativc argunients.
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