Piccole grandi storie di cittadini stranieri. Un percorso narrativo per l'insegnamento dell'italiano

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1 Piccole grandi storie di cittadini stranieri Un percorso narrativo per l'insegnamento dell'italiano

2 ITACO ITAliano EmpatiCO Palestra linguistica e Umbria, contaminazioni Direzione culturali Salute e (2016) è un Coesione progetto Sociale - finanziato Servizio dalla Regione Programmazione socio-sanitaria. e sviluppo della rete dei servizi sociali e integrazione Le donne partecipanti: Souad Assouka, Fatima Assouka, Yassmine Admi, Khaddouj Inador Sellak, Harbia, Hassnia Saasia Rabh, Darid, Najema Chafia El Najih, Amani Hannaoui, Bjoue, Ibtissam Fatiha Drissi, Eladra, Majda Mourhit, Lo Naima staff di Laazir, Dounia progetto: Haitout Edi Peterle, insegnante / Benedetta Lupatteli, insegnante / Guy mediatore Yves Arnaud culturale Aman, mediatore culturale / Valentina Pannacci, Progetto grafico: Luca Minchiatti Testi e fotografie: Matteo Baraldo Traduzioni dall'italiano: dott.ssa Fethia Moussa Stampa: FlyerAlarm s.r.l Si ringraziano per la collaborazione: Gigi Bori e la Biblioteca ALTREMENTI, Marta Il volume Massini, è dott. stato Roberto realizzato da Bussi. IPO & POLIS con il La contributo della riproduzione, Regione anche Umbria. parziale, è Distribuzione consentita gratuita, vietata la esclusivamente dietro vendita. preventiva autorizzazione rilasciata da IPO.

3 L'ITALIANO PER L'ABC DELLA CONVIVENZA Questo breve volume ha lo scopo di raccontare un'esperienza non convenzionale di insegnamento dell'italiano a cittadini stranieri. Invece di partire dalla lavagna, dalla grammatica, dall'uso dell'acca e dagli accenti, ci si è allenati nell'utilizzo della lingua che serve per la vita di tutti i giorni.

4 È questo l'italiano che interessa molti cittadini stranieri da tempo residenti in Italia, i quali spesso non hanno necessità di superare esami o l'ambizione personale di ottenere un titolo di studio. L'italiano che è fondamentale per la loro vita è quello che gli permette di capire cosa dicono i propri figli, specie quelli nati in Italia, l'italiano che li facilita a relazionarsi con la comunità in cui vivono, spesso fatta di gente semplice, magari un po' diffidente, ma che a volte si farebbe in quattro se solo sapesse che è possibile scambiare qualche parola quando ci si incontra sul pianerottolo. È l'italiano che gli consente di parlare con gli insegnati e di spiegare loro le proprie ragioni di genitori, anche quando si tratta solo di difendere un figlio che non ha avuto voglia di studiare. È l'italiano che si usa per farsi capire dal medico, evitando di dover sempre dipendere da qualcuno che possa fare da interprete. all'apprendimento dell'italiano per tutti i giorni tramite l'uso del racconto. Perché, a ben vedere, altro non sono se non racconti quegli usi della lingua che si fanno per dire al medico che cosa è capitato il giorno prima quando si è fatto indigestione, per raccontare alla maestra che il proprio figlio digiuna e durante il mese di Ramadam può avere delle difficoltà in più, per rendere partecipe il proprio vicino di casa di quello che si è fatto nelle ultime due settimane in cui le finestre della propria abitazione sono rimaste chiuse perché la famiglia era andata in Africa a trovare i parenti. Per far questo non è bastato allenarsi ed imparare le strutture linguistiche utilizzate in italiano per la narrazione. Per prime sono state le insegnanti a doversi mettere a nudo, a raccontare di loro, a condividere le Concentrandosi su queste necessità comunicative, il progetto ha cercato di sviluppare le capacità necessarie

5 proprie esperienze. Poi, via via con sempre minor timore, le donne straniere hanno iniziato a mettersi in gioco e a parlare di sé: dei propri matrimoni, del cibo, delle loro usanze, del viaggio che le ha portate in Italia e di quello che di tanto in tanto le riporta nei loro paesi come emigrate in un luogo che, pur se dall'altra sponda del Mediterraneo, visto dai loro villaggi di provenienza sembra lontanissimo. Utilizzando l'italiano proprio per cercare di raccontare queste piccole e grandi storie che ognuno di noi vive tutti i giorni, la palestra linguistica pone, ancor prima della grammatica, la priorità di imparare un italiano per l'abc della convivenza che inevitabilmente prende sempre avvio dalle lingue dei luoghi che ospitano sia quelli che ci sono nati, sia quelli che ci sono arrivati per vie traverse. Anche le donne che all'inizio erano più in difficoltà ed erano maggiormente imbarazzate si sono via via decise a tentare, buttandosi, senza paura di far ridere gli altri. Nel fare questo non hanno rafforzato solo le proprie competenze linguistiche, ma anche la propria autostima ed al tempo stesso hanno iniziato ad aprirsi verso l'esterno. Ormai quando incontrano i vicini al mercato del giovedì, possono raccontargli delle lezioni non convenzionali d'italiano che seguono assiduamente e magari invitarli a prendere un thé alla menta per conoscersi meglio, per parlarsi, per ascoltarsi.

6 COME SI LEGGE QUESTO VOLUME L'intento della pubblicazione non è quello di presentare un testo in italiano con la rispettiva traduzione in arabo. O almeno non solo. Anche per questo il volume ne contiene in verità due distinti: uno che si sfoglia come un classico libro in italiano, l'altro che invece è in arabo ed inizia letteralmente capovolgendo il volume. Cambiare prospettiva, a questo siamo invitati.

7 La scrittura italiana ed arabica s'incontrano infine nelle pagine centrali che vedono riunite queste due anime della pubblicazione e raccontano per immagini e con l'ausilio di didascalie bilingui l'esperienza condotta nel corso del progetto. Lo scopo di questa pubblicazione è quello di far leggere in arabo grandi e piccole storie di vita raccontate da italiani e di far leggere in italiano altre storie parallele raccontate dalle donne straniere che hanno preso parte al progetto. Venire in contatto con queste storie è un modo per avvicinarsi. Questi racconti ci dicono molto di una cultura, delle incomprensioni e delle difficoltà di vivere assieme che si creano spesso solo perché non ci si conosce abbastanza. L'obiettivo a cui si mira è molto più ambizioso di un semplice corso di lingua per stranieri. E' quello di scambiarsi storie diverse, ma ciascuna con un minimo comune denominatore: si tratta di racconti che molto ci dicono sulle identità, sui valori, sul carattere, L'arabico La scrittura araba conta ventotto caratteri. Viene letta da destra a sinistra, al contrario della scrittura latina. Salvo che nei testi coranici, l'arabico che è un alfabeto consonantico viene scritto senza vocali. Le vocali sono segnalate da tratti (segni diacritici) che vengono aggiunti per facilitare la lettura. La scrittura araba si è diffusa rapidamente nel mondo, spesso formalizzandosi in splendide calligrafie. Queste scritture si prestano alla realizzazione di motivi decorativi sulle superfici architettoniche.

8 sulle aspettative delle persone che li narrano. Così i racconti di italiani e di stranieri rimangono distinti. Le diversità esistono e creano difficoltà che è inutile negare. Non c'è solo un'uguaglianza di fondo, sterile, che nasconde tutta una serie di diffidenze e di ostacoli. C'è anche una più matura e consapevole presa di consapevolezza dell'importanza di questa diversità che è ormai alla base delle nostre attuali società. Questo breve volume vuole porre due culture, quella italiana e quella marocchina non a confronto, ma semplicemente in dialogo, ricreando così quella situazione che si ha nella vita di tutti i giorni in cui ognuno di noi convive ormai con vicini che non parlano lingue a noi note, le cui cucine emanano odori diversi, le cui abitudini possono persino infastidirci, specie quando non le capiamo affatto. In fondo si tratta solo di vederci noi tutti e tutte queste comunità altre così diverse come ospiti del luogo e del tempo in cui tutti viviamo. LE STORIE

9 Il mio piccolo segreto Oggi ho invitato Valentina a casa. Si è stupita che appena entrata in salotto mi sia tolta il velo. Ho preparato il thé alla menta e le ho offerto dei biscotti che avevo cucinato la sera prima. Mentre elogiava le mie capacità di pasticciera, ha iniziato a chiedermi se ci fossero eccezioni all'uso del velo. Magari se esci un attimo sul terrazzo? mi ha chiesto incuriosita. Oppure se sei sul pianerottolo, appena fuori la porta di casa? ha aggiunto poi sicura che dovessero esserci dei casi in cui la donna si mostrava a capo scoperto. Le ho spiegato che nell intimità della casa il velo può essere tolto, ma che non ci sono altre eccezioni. Volevo farle capire che non è un peso, una condanna come sembrava a lei, ma solo una questione d abitudine. E per di più è stata una mia scelta: sin da bambina mi piaceva l'idea di poterlo indossare. Ma come fai a ricordatelo sempre, quando magari hai mille pensieri per la testa ed esci di fretta? Ti sarà di certo capitato di uscire senza! mi ha chiesto. Allora le ho rivelato il mio piccolo segreto: lo tengo appeso a fianco al portone di casa. Souad Un favore inaspettato So che ad Edi piacciono particolarmente i dolci. Non i dolci in genere, ma quelli che mentre li mangi ti fanno viaggiare in posti lontani. Zaffate di zenzero, effluvi di cannella, granelli di sesamo sono in grado di trasformare un cibo semplice in un'esperienza straordinaria. Nella nostra cultura non si aspetta di sapere se l'ospite ha appena mangiato o se gradisce qualcosa di fresco o di caldo. Dal momento che varca la soglia di casa si mette subito in tavola ciò che si è preparato per l'occasione o semplicemente ciò che si ha in dispensa. Però io sono qui da molti anni, allora cerco di comportarmi da italiana. Le chiedo se posso offrirle qualcosa, ma lei dice di no. Non mi pare convinta e allora insisto, sapendo quanto le piaccia il nostro modo di preparare il

10 thé ed i dolciumi. Alla fine si arrende e porto in tavola tutto quello che ho preparato in gran varietà ed abbondanza, certa di farle piacere. Prende un solo pasticcino e mi chiede gli ingredienti. Mentre le rispondo la spingo ad assaggiarne altri, ma vedo che è riluttante. Vista la mia insistenza, cede e si confida. Mi dice che si sente in imbarazzo a mangiare di fronte a me, sapendo che durante il mese di Ramadam io digiuno dall'alba al tramonto. Aggiunge che aveva cercato di resistere, ma alla fine ne aveva assaggiato uno per via della golosità. Allora, mentre le incarto dei dolcetti da portare a casa le spiego che mi sta invece facendo un favore. Infatti se vedi persone che mangiano o bevono e riesci a resistere, il valore del gesto di digiunare assume ancora maggior importanza. Fatima Un agnello, due agnelli Ero arrivata da poco in Italia quando sono rimasta incinta. Durante la gravidanza non ho avuto accanto mia madre che mi insegnasse a diventare mamma e, lontana dalla casa dei miei genitori, ho dovuto fare a meno dei consigli di zie, nonne e cugine. Quando il tempo stava per volgere al termine, la ginecologa mi ha consegnato una lista di cose che erano richieste per l'ospedale: un cambio, delle vestaglie, una cuffietta e altro ancora. Io mi sono subito allarmata. L'ospedale? Cosa c'è che non va? Mio figlio ha qualche malattia? ho chiesto concitata. La dottoressa mi ha spiegato che partorire in una struttura ospedaliera pubblica è la norma, che è più sicuro per la madre e per il bambino. A questo punto si è interrotta e ha aggiunto: Ovviamente bambino...o bambina. Sa già il sesso del nascituro? Nessuna delle mie amiche che aveva partorito in Marocco aveva fatto l'ecografia. Troppo cara e troppo lontana

11 perché bisognava andare in città. La dottoressa mi informò che avrei potuto sapere il sesso immediatamente, se solo lo volevo, e ovviamente senza pagare. Allora, tentata, le dissi che ero curiosa e che sì volevo saperlo. È femmina disse la ginecologa dopo aver spalmato del gel e aver passato un marchingegno sulla mia pancia. Allah sia lodato! Una femmina. Ero felicissima. La sera ho provato a parlarne con mio marito. Non sapevo bene come introdurre il discorso. Anzitutto il fatto che avessi scelto di sapere il sesso. Ho iniziato allora a parlare dell'ospedale. Non era molto d'accordo, ma alla fine, stanco da una giornata di lavoro intensa mi ha detto che potevo partorirci. Allora, preso coraggio per questa piccola vittoria, gli ho detto del sesso. Non sapevo se si sarebbe arrabbiato e come avrebbe preso il fatto che non fosse il maschio che attendeva. Stai tranquillo gli dissi, per questa volta dovrai comprare solo un agnello, non due! È femmina!. Poi sono rimasta in silenzio ad attendere la sua reazione. Non so come prese la cosa, nemmeno lui disse niente. Ma di certo lo vidi sollevato per il fatto di non dover comprare due agnelli. Najma Appuntamento a sopresa Qualche volta vado a trovare le mie amiche senza telefonare. D'altronde a cosa serve l'amicizia? Se si tratta di una mia amica posso andare quando voglio. Qui invece è tutto un appuntamento, dal parrucchiere, dal dottore: sempre appuntamenti da fissare. Oppure da disdire, da posticipare, da anticipare. Mi stupisce che le persone alla fine s'incontrino davvero. Anche oggi Souad non mi aspetta, le voglio fare una sorpresa, sperando che sia in casa. Quando apre la porta un sorriso le illumina il volto. Ci auguriamo pace a vicenda come fanno i i musulmani quando s'incontrano. Mi dice di accomodarmi. Le faccio vedere la grande sopresa. Me l'ha regalato mio marito dico mostrando orgogliosa un cellulare semplice, ma nuovo.

12 Souad si dice felice per me, lei d'altronde aveva lavorato ed il telefono se lo era comprata da sola prima di sposarsi. È una bella cosa, ma attenzione che si rischia di spendere molto, specialmente una chiacchierona come te!. Le dico che non ho messo soldi. In effetti lei controlla: una voce dice che il mio credito è zero. Lei mi chiede come posso usare il telefono senza soldi. A cosa serve? le rispondo. Se devo venire a trovare te non ho bisogno di chiamare. Ridiamo forte assieme. Così ora potrai farti qualche amica italiana! dice Souad. Ridiamo così forte che non ci accorgiamo nemmeno che il telefono sta squillando. Vedo il numero quando è troppo tardi: è di Benedetta, l'insegnante d'italiano. Avevamo un appuntamento, ma mi ero completamente scordata! Yassmine Il progetto raccontato per immagini

13 L'incontro con la comunità di Ponte Felcino Un momento del laboratorio لقطة في المختبر الل قاء مع جالية بونتي فلتشينو

14 Laboratorio di lettura italiano / arabo con madri e figli Il gruppo di madri e figli con una delle insegnanti مجموعة من الا م هات والا بناء مع إحدى المدر سات مختبر القراءة بالايطالي ة / بالعربي ة مع الا م هات والا بناء

15 Un momento conviviale organizzato dalla mediatrice culturale: la comunità marocchina e quella italiana s'incontrano مجموعة من المبتدي ات مع المدر سة الثانية لحظة ود ي ة نظ مها الوسيط الثقافي : تلتقي خلالها الجاليتان المغربي ة والا يطالي ة Il gruppo di principianti con la seconda insegnante

16 L'insegnante con il gruppo di donne nell'elaborazione del percorso di storytelling الانقطاع عن السرد: ميث ل إحدى اللحظات للتعم ق في قواعد اللغة وتوضيحها المدر سة مع مجموعة نساء خلال الا عداد لمسار رواية القص ة Si fermano i racconti: uno dei momenti di approfondimento grammaticale

17 أريد أن أشرح لها سبب اختيار ينطوي على جوانب الاستدامة البيي ي ة والصح ية دون إضافة تلك العوامل الا خلاقية العالية التي تدعو إلى عدم ارتكاب العنف ضد الكاي نات الحي ة الا خرى. لكن على الرغم من عدم إجابتي على سو الها بادرت هي بتبرير نفسها قاي لة إن ها لا تحب الل حم وبا ن ها نادرا ما تا كله وعليه أن ها تتفه مني. وواصلت قولها مضيفة بصوت متقط ع تكاد الع برة تخنقها: "وفي نهاية الا مر أنا أيضا أود أن أصبح نباتية وكم تبذير يسب ب إنتاج اللحوم! وكيف تصل المضادات الحيوية في الا طباق التي نستهلكها! ". وبعد ما سمعته تظاهرت با ن هناك شخص ينتظرين واستا ذنت لا نصرف لحالي. نظرت إليها خلسة ورأيتها تتمع ن في صحنها وتا كل بسرعة شريحة من لحم الخنزير يقينا منها أن لا أحد لمحها ثم انصرفت تاركة الطبق ملا نا على الطاولة ستيفانو سرد المشروع بالصور

18 (كالمجوهرات والقب عات والحقاي ب والا وشحة). يصبح الل باس بالنسبة لي نوعا من الل عب... ففي.نهاية الا مر أنا أستمتع بذلك الملابس تضيف لي شيي ا جديدا وتجعلني في علاقة متناغمة مع البيي ة التي تحيط يب: ففي فصل الشتاء مثلا ليس هناك أفضل من سترة دافي ة ووشاح من الصوف لتدفي ة الجسم والروح. في الصيف أشعر بالخف ة والبساطة ولهذا أفض ل لباسا خفيفا مارتا كام يقول المثل الشعبي "لا لحام "ولا سمكا اقتربت من ماي دة الوليمة وأنا أتظاهر بعدم المبالاة وأن فكري مشغول با شياء أخرى. كان بود ي أن أملا الصحن في أسرع وقت ممكن ولكن كل هذه الما كولات الشهي ة والتي تخفي لا أدري أي مكو نات أجبرتني أن أطرح سو الا على السي د المسو ول عن الما دبة والذي كان يقف عن بعد من الطاولة. همست إليه حتى يدل ني فقط على الما كولات الخالية من اللحوم. ولكن قد فات الا وان لم ا أدركت أن سي دة شاب ة كانت بجانبي قد سمعت كل شيء. فسا لني النادل عام إذا كنت نبايت وأجبته با ن ني لست كذلك. وعليه أشار لي با كلة غريبة بالبيض تبدو وكا ن ها دخيلة. وأضاف ساي لا "هل تا كل السمك ". فا جبته با ين آكله. في نفس الوقت كانت السي دة تواصل سريها دون شفقة في ات جاهي وسا لتني ساخرة وبلهجة حاد ة: "ولكن كيف لك تا كل السمك وأنت نبايت أي عقل ذلك أنا لا أرى في ذلك خيارا مستقيام". وبدون مقد مات حتى من باب التعارف فقط تكو نت فكرة عن شخصي. أنا لا

19 أفراح المخاض وآلامه... إلى الزوج مل مير وقت طويل بعدما أنجبت صوفية مولودة جديدة جميلة. جوفاين أبو المولودة ورفيق صوفيا هي ا الكثري للاحتفاء بهذا الحدث السعيد فثق ف نفسه وكر س وقته لقراءة الكتب وحضور دورة للا عداد للولادة. وفك ر أب المستقبل أن الغناء والموسيقى يساعدان المرأة أثناء المخاض ولكن في الواقع كان الحدث مثريا أكرث مام كان يتوق عه: فلحظة المخاض بالنسبة للمرأة هي لحظة ساحرة على الرغم من الصعوبة الجسدي ة والفكري ة التي تواجهها. كان جوفاين يود البقاء بالقرب من رفيقته أثناء تلك اللحظات السعيدة وأن يخلق لها جو ا هادي ا بالا غاين والموسيقى ولكن العاطفة اجتاحته وفجا ة وللا سف وجد نفسه خارج غرفة الولادة بجهاز القسطرة الوريدي ة للتخفيف من التوت ر الذي أثارته فيه لحظة المخاض. بعد رؤية المولودة الجديدة استرجع قواه وهو الا ن مستعد كل الاستعداد لتربيتها وإحاطتها بالحب والطأمنينة بينيديتا اليوم لون إحساسي... أصفر اليوم رآين ماركو من بعيد وبدأ يتمع ن في. فبادر يعانقني وقبل ني قبلتني على الخد ين وهو يقول أين أبدو مثل عب ادة الشمس وأنا أرتدي هذه التن ورة. لا أفهم إن كانت لهجته هذه ساخرة. في غالب الا حيان أصدقايئ والا شخاص الذين أعرفهم يعل قون على طريقة لباسي. أنا لا أعرف إن كان هذا يرضيني أم لا ففي بعض الا حيان حقيقة وصراحة هذه التعاليق تزعجني. ما هو مو ك د هو أن لباسي يجلب الانتباه رمب ا لا ن ني أحب كثريا الملابس المزركشة. نادرا ما أرتدي الا لوان التي لا معنى لها بالنسبة لي: فا ذا كنت أشعر بشحنة أحب ذ الا لوان الساطعة مثل اللون الا حمر إذا كنت أود الاختفاء في ذلك اليوم وألا أجلب الانتباه فا رتدي الا سود أو الرمادي وإذا كنت أشعر با ن طاقتي محدودة فا فض ل الا صفر أو البرتقالي إذا كنت أريد الشعور بالراحة والاسترخاء فتراين أرتدي الا خضر أو الا زرق. حق ا كم يعجبني أن أخلق الانسجام والمواءمة بني الا لوان وبني الا لوان وأشكال الملابس مع كل الل وازم التي تكم لها

20 مصافحة با حساس عميق قبل عامني عندما أ ح لت على التقاعد كنت في نزهة رفقة زوجتي حني التقينا سي دة مغربي ة كن ا قد تعر فنا عليها منذ أكرث من عشر سنوات. وقد كانت أم ا لطفلة مصابة مبرض خطري وكانت حالتها الصح ي ة تزداد سوء مع مرور الزمن. وقد كان من الصعب علي أن أتابع الحالة ليس فقط من منطلق الجانب المتعل ق بالرعاية بل خصوصا بالنسبة للجوانب التنظيمية للعلاج والعلاقة مع جميع الا طراف المعنية (الفحوصات التواصل مع الا طب اء الاخص اي ي ني والعلاج الطبيعي والنفسي والدمج المدرسي ناهيك عن الجوانب البريوقراطية كالا عفاءات من المصاريف الصح ية والمساعدات المالية الا قليمية الخ...). كانت البداية صعبة حيث أن الا م مل تكن واثقة ومقتنعة بالحصول على كل ما تحتاجه طفلتها من إحاطة صح ي ة بصفتها أجنبي ة. ومع مرور الوقت تغريت الا مور. وفي تلك المناسبة كن ا سعداء با ن نلتقي وانتهزت هي الفرصة لتخبرين عن الوضع. وفي نهاية لقاي نا عانقت المرأة زوجتي وقب لتها. بالنسبة لي كا يطالي وكطبيب التحي ة والمصافحة هام علامة هام ة ودليل على الاحترام: فكنت أتساءل كيف ينبغي أن أتصر ف معها هل من المفروض أن أتقلم أنا مع عادات وتقاليد ثقافة أخرى أو على العكس من ذلك ومبعنى آخر أن أتجاوز ذلك الحاجز بكسر ذلك الجمود وأصافح المرأة. بينام كنت أفك ر في حل شعرت السي دة با ن ه من الواجب أن تبر ر تصر فها مضطر ة إلى توضيح أن عدم تحي تها لي خلافا عن تحي تها لزوجتي يرجع إلى أسباب ثقافي ة وديني ة ) "نحن لا ميكننا") وأن ه لا يجب أن أعاتبها على تصر فها هذا أو أظن بها سوء! وكا ن ها تقول بطريقة أخرى "أعانقك مبود ة كبرية بفكري وني تي روبريتو

21 وبهذه الطريقة ميكن التمييز بني قصص الا يطالي ني وقصص الا جانب. إن وجوه الاختلاف تخلق تلك الصعوبات التي لا ينبغي تجاهلها. لا يجب التعل ق بتلك المساواة الظاهري ة والتي تحمل في طي اتها سلسلة من الا فكار تتجلى في انعدام الثقة والعقبات. في المقابل أصبح الوعي با هم ية هذا التنو ع والاختلاف الذي ميث ل اليوم أساس مجتمعنا الحالي أكرث نضجا. لا يهدف هذا الكتاب إلى المقارنة بني الثقافة الا يطالي ة والمغربي ة بل إلى خلق الحوار بينهام وذلك با عادة خلق تلك الا وضاع التي يعيشها الا فراد في الحياة اليومي ة حيث صار كل من ا يتعايش مع جريان يتكل مون لغات نجهلها وتنبعث من بيوتهم رواي ح مختلفة للا كل ورمب ا نرى في عاداتهم محل إزعاج لنا خصوصا عندما يصعب علينا فهمها. كل ما في الا مر هو أن يرى جميعنا هذه المجتمعات "الا خرى" المختلفة مبا فيه أنفسنا كضيوف في مكان وزمان يسعان البشري ة با سرها القصص

22 على عقب. وبهذه الطريقة نجد أنفسنا مدعوين لتغيري منظورنا في النهاية وفي الصفحات الوسطى تلتقي الا حرف الا يطالي ة بالا حرف العربي ة ونجد أنفسنا أمام مشهد راي ع متتزج فيه روح لغة با خرى بفضل هذا الكتاب الذي يحيك بالصورة والتعليق الازدواجي الل غة التجربة التي جرت خلال المشروع إن الهدف من هذا الكتاب هو أن نقرأ بالعربي ة قصص حياة قصرية راي عة يقص ها علينا الا يطاليون و أن نقرأ بالا يطالية قصصا أخرى موازية تحكيها لنا النساء الا جنبيات الل وايت شاركن في المشروع. ويكمن غرضنا من هذه القصص في تقليص وتذليل المسافات بني الثقافات. فهي قصص متد نا بالكثري عن ثقافة م ا وسوء الفهم وصعوبات التعايش التي تواجه المجتمعات في كثري من الا حيان لا لشيء إلا لنقص في التعارف بشكل كاف. إن الهدف الذي نطمح إليه يتعد ى تلك الدورة البسيطة في تعليم الل غة الا يطالي ة للا جانب لريتقي بنا إلى تبادل قصص مختلفة بشرط أن يجمع بينها قاسم مشترك: فهي قصص تطرح من خلال مضمونها الكثري عن الهوي ة والقيم وطباي ع البشر وتوق عات الا فراد الذين يقص ونها الا حرف اللا تينية تتكو ن الا بجدية اللاتينية من ثلاثة وعشرين حرفا ت كتب من اليسار إلى اليمني. كان الاتروريون أو ل الشعوب التي اعتمدت الا بجدي ة اللاتينية نقلا عن اليوناني ني وذلك حوالي القرن الثامن قبل الميلاد. وإن الا بجدية المسام ة باللاتينية والتي ألفناها في الكتابة الا يطالية ليست سوى تحو لا للا بجدية الا تروري ة وقد شهدت الكتابة اللاتينية رواي ع فن ي ة مذهلة من خلال المخطوطات في حقبة أولى ثم من خلال فن الخط وذلك بفضل الجاملي ة التي تضفيها الا حرف الكبرية والمتامثلة

23 كيف نقرأ هذا الكتاب هذا ليس كتابا مزدوج الل غة إن القصد من هذا المنشور لا يقتصر فقط على تقديم النص بالل غة الا يطالية مع ترجمة إلى العربي ة بل يتعد ى ذلك حتى أن الكتاب يحتوي بالفعل على جزءين: جزء يقع تصف حه كا ي كتاب عادي بالل غة الا يطالية وجزء آخر بالل غة العربي ة يبدأ بالعكس متاما وكا ن نا "نقلب" الكتاب ظهرا

24 لرواية القصص مل تكن كافية. ولذلك وفي البداية لعبت المعل امت الدور الا و ل في الحكاية والحديث عن أنفسهن وتقاسم تجاربهن الشخصي ة. ثم تدريجي ا ومع تقل ص هاجس الخوف حان دور النساء الا جنبيات في المشاركة والتحد ث عن أنفسهن من خلال تجارب الحياة كحفلات الزفاف وعادات الا كل والتقاليد والرحلة التي جمعت بينهن في إيطاليا وكل ما يحيي فيهن الذكرى من حني إلى آخر ويرحل بهن إلى بلدانهن كمهاجرات في أرض على الرغم من متوقعها في الضف ة الا خر ى من المتوسط تبدو من منظارهن بعيدة كل البعد عن قراهن الا صلي ة فعلا باستخدام الا يطالية لمجر د أن نحاول حكاية هذه القصص الصغرية والكبرية التي يعيشها كل من ا في حياته اليومي ة وحتى قبل تعل م قواعد اللغة يقترح جمناسيوم اللغة أولوي ة تعل م لغة إيطالي ة مبثابة أبجدي ة للتعايش تا خذ حتام في اعتبارها وتنطلق دامئا من لغات تلك الا ماكن التي يعيش فيها سواء أولي ك الذين ولدوا هناك أو الذين وصلوا إليها بطريقة أو با خرى. وحتى النساء اللوايت كن في البداية يشعرن بصعوبة في الحديث وكن أكرث حرجا قر رن تدريجيا المحاولة وذلك بالتخل ص من تخو فهن من فكرة سخرية الا خرين منهن. وفي حي ز الفعل إضافة إلى تعزيز مهاراتهن اللغوية فقد زادت أيضا ثقتهن با نفسهن وفي نفس الوقت انفتحن على البيي ة الخارجي ة. وبالتالي عندما يلتقني جريانهن في سوق الخميس مثلا يخبرنهم عن دروس الا يطالي ة غري التقليدية التي يواظنب على متابعتها ورمب ا يدعينهم إلى شرب الشاي بالنعناع لخلق فرصة أفضل للتعارف عن قرب ولتجاذب أطراف الحديث والاستامع المتبادل

25 هذه هي اللغة الا يطالي ة التي يطمح لتعل مها الكثري من الا جانب المقيمني منذ زمن طويل في إيطاليا والذين غالبا ما لا يحتاجون لاجتياز امتحانات أو تكون لهم طموحات شخصي ة في الحصول على شهادات علمي ة في الل غة. إن الايطالية التي تعتبر ضروري ة في حياتهم هي تلك التي تسمح لهم بفهم ما يقوله وبنطق به أبناؤهم وخاصة أولي ك الذين ولدوا في إيطاليا وهي أيضا تلك اللغة التي تساعدهم على التواصل مع المجتمع الذي يعيشون فيه والذي غالبا ما يتكو ن من أناس بسطاء رمب ا لا يثقون كثريا في الغري إلا أن هم يطوقون أحيانا للتواصل والتخاطب لو علموا أن ه بالا مكان تبادل بضع كلامت عندما تسمح الصدفة بالل قاء. إن ها تلك اللغة الا يطالية التي تسمح لهم باجراء محادثات مع المعل مني وشرح الا سباب التي تدفعهم بصفتهم أولياء حتى لو استدعى الا مر للدفاع عن أطفال ليست لديهم رغبة في الدراسة أحيانا. هي تلك الل غة التي تساعدهم في التخاطب مع الطبيب وتجن ب الحاجة المستمر ة إلى الاعتامد على المترجم ومن خلال التركيز على هذه الاحتياجات التواصلي ة سعى المشروع إلى تطوير المهارات والقدرات اللا زمة لتعل م الا يطالية في الحياة اليومي ة من خلال استخدام القص ة. فلو متعن ا لات ضح لنا أن تلك الاستعاملات الل غوي ة كا علام اللطبيب عن توع ك صح ي أو أن نخبر المدر سة أن ابننا يصوم شهر رمضان وهو بذلك يجد أكرث صعوبة في الدرس في تلك الفترة أو أن نجعل الجارة تجاذبنا أطراف الحديث عام حدث خلال الا سبوعني الا خريين لم ا أغلقت نوافذ المنزل لا ن الا سرة قد سافرت إلى إفريقيا لزيارة الا قارب ليست سوى قصصا وحكايات ولبلوغ هذا الهدف فا ن التدريبات وتعل م التراكيب اللغوية المستخدمة في ا لا يطا لي ة

26 الا يطالي ة لا بجدي ة التعايش يهدف هذا الكتاب المتواضع ل "سرد" ورواية تجربة غري معهودة في تعليم الا يطالية للمواطنني الا جانب. وبدلا من الشروع في الدرس بالوساي ل acca التقليدية كالسبورة والنحو وحرف الهاء واللهجات تم "التدريب" باستخدام الل غة التي يحتاجها المتعل م في الحياة اليومي ة

27 (2016) هو مشروع ممو ل من إقليم والصح ية الاجتامعية والتا ثريات الثقافي ة الل غوي شبكة الخدمات الجمنازيوم وتطوير الوجداني ة التخطيط بالمشاركة مصلحة إيطاكو للا يطالي ة أومبريا وإدارة الصح ة والتامسك الاجتامعي سلاك حسنية رابح نجمة ناجح أماين بجوة الاجتامعي خدوج والاندماج نعيمة لعازر دنيا آدمي مرحيط ياسمني ماجدة أسوكة دريسي فاطمة ابتسام شافية الحناوي : سعاد أسوكة النساي ي ة داريد المشاركات فتيحة العادرة إنادور حربية ساسية / جيو إيف أرنو أمان وسيط ثقافي / فالنتينا باناتشي حيتوت فريق المشروع : إيدي بيتريل مدر سة / بينيديت ا لوباتيلي مدر سة وسيط ث التصميم الجرافييك: لوقا منكيايت النصوص والصور : ماتيو بارالدو الترجمة للعربي ة : الا ستاذة فتحية موسى بوسي المسو ولي ة ود. روبرتو شركة محدودة ماسيني - ومارتا فليري ألارم ألترامانتي الطبع: و مكتبة قبل جمعي ة بوري من ل: جيجي هذا الكتاب على التعاون تا ليف الشكر IPO تم بجزيل &.نتوج ه نع البيع POLIS عن جمعي ة مجاين مي صادر التوزيع مسبق أومبريا. وبا ذن منطقة استثناي يا من بذلك بدعم IPO والاستنساخ حتى جزي ي ا يسمح

28 قصص قصرية راي عة للجالية الا جنبي ة مسار روايئ لتعليم الل غة الا يطالي ة

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