CLEANTECH 2006 MILANO NOVEMBRE AICARR Ing. Cesare Taddia CLEANTECH 2006

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CLEANTECH 2006 MILANO NOVEMBRE AICARR Ing. Cesare Taddia CLEANTECH 2006"

Transcript

1 MILANO NOVEMBRE 2006 AICARR Ing. Cesare Taddia 1

2 Quadro normativo europeo cenni Non esiste al momento una normativa o direttiva europea. Alcuni importanti paesi europei hanno in tempi recenti rinnovato o prodotto normative o linee guida nazionali spesso in contrasto tra loro. Principio discriminante (affermazione contenuta nelle norme CH, ND,A) Non esistono studi clinici seri che provino chiaramente la relazione tra concentrazione di germi nell aria e il tasso d infezioni intra e post operatorie, con la sola possibile eccezione nel caso di trapianti ortopedici (studio di Lidwell). Inoltre, i metodi di misurazione oggi utilizzati per la misurazione delle concentrazioni di germi nell aria a sala operatoria attiva non sono accettabili come metodo standard di misurazione e le misurazioni a sala ferma non dicono nulla sulla qualità degli impianti di ventilazione e contaminazione controllata. A tali conclusioni sono giunti anche i Centers for Diseases Control and Prevention degli USA 2

3 Quadro normativo europeo cenni Diretta conseguenza di questa affermazione è la rinuncia a fissare per le sale operatorie delle classi di pulizia in accordo con la normativa ISO Per contro chi non ha accettato questo assunto recupera nella propria norma i contenuti della normativa ISO o adotta classificazioni e procedure di controllo assimilabili. Il contrasto porta alcuni a estreme semplificazioni, altri a notevoli complessità di procedure di qualità e di controllo. Le seguenti tabelle illustrano l atteggiamento di alcuni norme nazionali nei confronti di: - analisi del rischio, - classi di pulizia, - flussi unidirezionali misti, - qualifiche. 3

4 ANALISI DEL RISCHIO Quadro normativo europeo cenni Paesi Creazione team di progetto Prescrizioni Documento di progetto Procedure di gestione Procedure di verifica F X X X X D (DI N) X X X X CH X X NL A X 4

5 CLASSI DI PULIZIA Quadro normativo europeo cenni Paese Tipo d intervento Tipo filtrazione Tipo di flusso Classe di pulizia F Definire nel documento di progetto la classe di rischio necessaria secondo ISO14644 NB: la norma individua le aree o zone a diverso rischio all interno della sala operatoria stessa F6+F7+H13 Unidir. misto (LPS 48 dba) unid/turbolento (LPS 45 dba) turbolento (LPS 40 dba) ISO 5 ISO 7 ISO 8 5

6 D (Norme DIN) Interventi complessi quali: Ortopedia e traumatologia (a.e. protesi dell anca, del ginocchio, chirurgia spinale),chirurgia generale (a.e. impianto di rete erniale), Chirurgia vascolare (a.e. protesi vascolari), Neurochirurgia, Chirurgia urologica (a.e. protesi del pene), Ginecologia (a.e. protesi della mammella), Trapianti di interi organi, Chirurgia oncologica con interventi a grande campo aperto Altre operazioni complesse definibili a rischio quali: Diagnostica artroscopica, Scopia del torace e del mediastino, Cateterismo cardiaco e Impianto di pacemaker CLASSI DI PULIZIA F5+F7+H13 Quadro normativo europeo cenni Unidir. misto turbolento 1a 1b 6

7 CLASSI DI PULIZIA Quadro normativo europeo cenni CH Impianto protesi chirurgiche vascolari, ortopediche e di neurochirurgia. Tutti gli altri interventi F5+F9+H13 Unidir. misto a Qa massima Unidir. misto a Qa ridotta solo protezione dinamica NL Tutte le aree a rischio (spazio operatorio e spazio per le preparazioni sterili) F7+F9+H13 Unidir. misto solo protezione dinamica A Trapianti, interventi cardiochirurgici e ortopedici F7+F8+H13 Unidir. misto (LPS 45dBA) I 10 CFU/m 3 Altri interventi non specificato (LPS 40 dba) II 200 CFU/m 3 UK Interventi ad alto rischio G2+F9+H13 Unidir. misto (LPS 55 dba) 7

8 Quadro normativo europeo cenni FLUSSI MISTI Paese Tutte le sale Solo in S.O. classificata Dimensione Ricircolo Minima portata aria esterna Velocità dell aria m/s T tra aria immessa e ambiente F ISO 5 50 v/h 6000m 3 /h SI 6 v/h 720m 3 /h > 0,20 D (norme DIN) 1 a 3,2x3,2 8500m 3 /h SI 1200 m 3 /h 0,18/0,25 racc. 0,23-0,5/3 K racc. 1 K CH X 9 m m 3 /h SI 100 m 3 /hp 1000 m 3 /h 0,20-1 K NL X 8/9 m 2 SI 20 r/h 0,24/-0,30-1/2 K 8500m 3 /h 2400m 3 /h A X SI 20 m 3 /hm 2 0,45 800m 3 /h UK 10 CFU/m 3 2,80x2,80 SI 0,20-0, m 3 /h 8

9 LE QUALIFICAZIONI Quadro normativo europeo cenni Paese Piano della qualità Qualifica del progetto Qualifica dell installazione Qualifiche igieniche Qualifica delle modifiche Verifiche periodiche Documentazione dal progetto alla fine ciclo vitale Manuale d uso F sì Revisioni dal preliminare alla validazione finale IQ (ISO) FQ (ISO) a riposo sì sì Interventi e incidenti sì cosa fare e se D (norme DIN) sì IQ (ISO) Test di tipo FQ + OQ operationa l per classe 1a sì sì Registro delle deviazioni modifiche e verifiche sì CH sì Qualificazio ne della pianificazio ne IQ OQ per la protezione da carichi esterni e da carichi interni al flusso operationa lsimulato sì Tutti gli avvenimenti devono essere registrati sì 9

10 LE QUALIFICAZIONI Quadro normativo europeo cenni Paese Piano della qualità Qualifica del progetto Qualifica dell installazione Qualifich e igieniche Qualifica delle modifiche Verifiche periodiche Documentazione dal progetto alla fine ciclo vitale Manuale d uso NL Calcolo fluidodinamico per la verifica in fase di progetto della stabilità del flusso unidirezionale in presenza dei carichi interni A sì Solo verifica del numero di particelle presenti sì 10

11 Su iniziativa INTRODUZIONE AL ITALIANO AICARR Associazione Italiana Condizionamento Aria Riscaldamento Refrigerazione accolta da UNI CTI è stato insediato un gruppo di lavoro denominato GL 03, inserito nel Sotto Comitato 05 UNI CTI presieduto dal presidente dell AICARR. Il GL 03 composto, su base volontaristica, da esperti di direzione sanitaria, progettisti, costruttori di impianti e componenti ed esperti di filtrazione, è al lavoro dal 2003 e la bozza qui presentata è in fase di rilettura e rifinitura per la consegna al CTI entro i primi mesi del Il GL 03 dopo lunghi studi e discussioni ha concordato sulle seguenti posizioni: 11

12 INTRODUZIONE AL ITALIANO Studi affermano che il contributo dei contaminanti biologici aerotrasportati sulle infezioni intra-post operatorie esiste, ma incide solo sul 2% delle infezioni. Nessuno è in grado ancora di dare garanzie certe sulla sua non influenza. I team chirurgici pretenderanno, anche a fini assicurativi, di essere garantiti che almeno all inizio di un intervento l ambiente in cui lavorano sia a livelli di decontaminazione noti e certificabili, meglio se potrà esserlo anche durante tutto il loro ciclo lavorativo. Ai fini delle responsabilità legate al rischio infezioni ogni attore del processo, sia committente o progettista o costruttore, gestore, operatore sanitario, deve essere tutelato al miglior livello possibile. Questo deve essere l obiettivo della norma. 12

13 INTRODUZIONE AL ITALIANO Il massimo produttore di particelle aerotraspotabili è l individuo e il principale veicolo di contaminazione è il contatto fisico, la prevenzione è quindi l azione più efficace. L esistenza di procedure di prevenzione atte a garantire la minimizzazione delle immissioni in ambiente deve essere certificata anche a progettisti, costruttori e manutentori. Questo richiede che vengano preliminarmente definite, per ogni processo chirurgico e in particolar modo per le aree critiche, chiare e scritte procedure su: livello di rischio dei processi chirurgici, organizzazione del lavoro nelle aree interessate, tipologie e qualità delle apparecchiature di supporto all attività medica, modalità d uso, di pulizia, di sanificazione e di manutenzione di tutte le superfici e apparecchiature. 13

14 INTRODUZIONE AL ITALIANO L attività chirurgica può essere allora considerata una attività di processo da svolgere in ambiente a contaminazione controllata. Oltre che dalla prevenzione delle immissioni biologiche umane, la qualità di un ambiente destinato ad attività chirurgica dipende dalla capacità di controllo di: inquinanti chimici, metabolici, biologici condizioni termo igrometriche velocità e qualità dell aria immessa e della sua movimentazione, inquinamento acustico, qualità dell illuminamento e dei colori, azioni di pulizia e di manutenzione e gestione. Questa è la garanzia che gli operatori tecnici devono a lor volta garantire a quelli sanitari. 14

15 INTRODUZIONE AL ITALIANO Il gruppo di lavoro è pertanto giunto alla conclusione che la norma dovrà dare risposta a queste problematiche e ha trovato, come del resto hanno fatto le più importanti normative europee, nell analisi del rischio connesso al processo chirurgico le sue fondamenta. La preventiva analisi del rischio deve allora almeno fissare le regole dell organizzazione del lavoro e le procedure che l equipe medico-infermieristica deve applicare, il livello degli interventi e l intensità d uso, le procedure di movimentazione delle merci, di pulizia, disinfezione e manutenzione delle superfici, ecc. fissando in un documento, che implementato nel tempo sarà guida e riferimento per tutta la vita del blocco operatorio,i dati di progetto, i diversi livelli di criticità, di verifica e di responsabilità e quant altro possa avere influenza sul risultato atteso. 15

16 INTRODUZIONE AL ITALIANO E sembrata pure garanzia irrinunciabile per tutti gli operatori che le verifiche e le certificazioni siano continue e ripetibili dall inizio alla fine del processo progettuale edificatorio e gestionale. Infine, poiché senza il supporto del particolato microbi, batteri, spore, funghi, virus, ecc, non si possono muovere nell aria e quindi l inquinamento biologico aerotrasportato è certamente controllabile con la filtrazione, si è raggiunta la conclusione che non accettare il principio del ricircolo d aria, per singole aree confinate, è scelta inutile e irresponsabile nei confronti dei costi di gestione. Ciò anche in considerazione del fatto che un corretto lavaggio per sostituzione dell aria delle zone critiche richiede tassi di ventilazione di gran lunga superiori a quanto fissato per il ricambio d aria dal DL 14 gennaio 1997 sui requisiti minimi per l accreditamento delle strutture ospedaliere. 16

17 INTRODUZIONE AL ITALIANO Ulteriore unanime convinzione è stata, per il GL03, quella di ritenere che i livelli di qualità e i valori da considerare critici, in una struttura così complessa come il blocco operatorio, non possano venire definiti a priori con una norma parametrica, ma solo attraverso uno studio specialistico, caso per caso, del processo chirurgico e delle sue esigenze ed evoluzioni/variazioni nel tempo. Pertanto la norma deve prescrivere un percorso virtuoso entro cui gli specialisti di ogni singolo caso scrivono le regole di quel caso. Accettata l esistenza di una probabile correlazione tra inquinamento microbiologico aerotrasportato e rischio di infezione post operatoria, la norma non può che definire attività di processo l attività chirurgica e accettare quindi il riferimento alle classi di pulizia della normativa UNI EN ISO

18 18

19 INDICE DELLA NORMA Scopo e campo di applicazione Riferimenti normativi Termini e definizioni Requisiti generali Progettazione, installazione e messa in funzione degli impianti Procedure di verifica Gestione e manutenzione Documentazione 19

20 Poiché la norma prescrive la scelta, il raggiungimento e il mantenimento di livelli qualitativi specifici per ogni processo, la stessa è corredata da una serie di appendici informative di riferimento. Esse sono: APPENDICE A: Concetti di controllo e segregazione della contaminazione, APPENDICE B: Esempi di classificazione degli ambienti. APPENDICE C: Test per la verifica dell impianto. APPENDICE D: Gli impianti VCCC: schemi e componenti APPENDICE E: Controllo dei parametri ambientali e della contaminazione dell aria APPENDICE F: Specificazioni aggiuntive dei requisiti APPENDICE G: Glossario termini tecnici 20

21 La norma si applica a tutte le nuove realizzazioni e alle ristrutturazioni edilizie e o impiantistiche dei blocchi operatori esistenti. Per i blocchi operatori esistenti non soggetti a interventi di rinnovo, la norma prescrive l effettuazione di test e verifiche, valutate caso per caso, almeno sufficienti ad accertare l idoneità a svolgere il compito assegnato. In particolare si dovrà ricostruire la documentazione tecnica, valutare quali gli scostamenti rispetto la norma ed effettuare un analisi dei rischi conseguenti cercando poi di sopperire con restrizioni procedurali ad eventuali gravi carenze strutturali. 21

22 I CONTENUTI INNOVATIVI Le attività chirurgiche sono attività di processo da svolgere in ambienti a contaminazione controllata. Gli impianti di ventilazione a servizio della Sala Operatoria sono a loro volta di processo e definiti: Impianti di Ventilazione e Condizionamento a Contaminazione Controllata(VCCC). La normativa UNI sul comfort ambientale è applicabile quindi solo se non in contrasto. E necessario utilizzare il ricircolo dell aria ambiente. Le classi di pulizia per gli ambienti a contaminazione controllata, sono quelle della normativa ISO Tutte le attività di progettazione, costruzione e gestione manutenzione devono essere soggette a certificazione di conformità. Non è possibile accettare, per ambienti definiti a contaminazione controllata, che si attuino solo le verifiche finali di collaudo. 22

23 I requisiti generali e tecnici vanno definiti in apposito documento, detto DOCUMENTO DI PROGETTO redatto dal Committente e concordato con il gruppo di progetto, e accettato e aggiornato in seguito da tutti gli operatori, in base alla norma e alle specifiche necessità del processo. Esso deve contenere tra l altro: l organigramma delle figure professionali coinvolte e il relativo livello di responsabilità; la definizione delle esigenze del processo chirurgico, la tipologia d intervento, l intensità d uso, il massimo affollamento ammesso, il tempo di ripristino delle condizioni iniziali, tutte le procedure comportamentali e di movimentazione e manipolazione delle cose; la fissazione dei parametri critici, sia termoigrometrici che di contaminazione, da rispettare e le condizioni di operatività in cui controllarli; scelta delle norme di riferimento; la scelta dei criteri di gestione e manutenzione dell impianto. 23

24 L aver accettato l ipotesi che l inquinamento biologico aerotrasportato può avere influenza sul risultato negativo di un processo chirurgico a elevato rischio, comporta la definizione delle CLASSI DI PULIZIA della sala operatoria in funzione dell analisi del rischio di quel determinato processo chirurgico. Pur lasciando al documento di progetto il compito di indicare quali sono i livelli di pulizia che i responsabili del servizio ritengono sia necessario garantire, vengono consigliate le classi di pulizia della normativa UNI EN ISO

25 Per le sale operatorie destinate a interventi chirurgici a elevato rischio quali quelle per: Trapianti di organi Impianto di protesi (vascolari, ortopediche,spinali, reti erniali, urologiche, ginecologiche, ecc.) Interventi di neurochirurgia complessa Interventi di oncologia complessa Interventi complessi con durata superiore ai 60 minuti. Il riferimento sarà la classe ISO 5 e devono essere dotate di impianti VCCC a flusso unidirezionale misto con ricircolo dell aria ambiente per rispondere alle seguenti prescrizioni. 25

26 I diffusori per flussi misti saranno di dimensione minima atta a coprire e proteggere tutta l area critica interna alla sala operatoria, corrispondente al tavolo operatorio, al tavolo porta strumenti e all area operativa chirurgica; la dimensione consigliata è di 3 x 3 m. L aria immessa dai diffusori sarà sempre a temperatura di 0,5/2 C inferiore all aria ambiente. Nessun sistema a convezione è considerato compatibile con i flussi unidirezionali e le macchine di trattamento dell aria devono essere prossime alla sala di utilizzo. I sistemi a ricircolo solo eccezionalmente possono prevedere l utilizzo del diffusore come camera di miscela tra aria esterna e aria di ricircolo e solo se non è possibile la soluzione con ricircolo convogliato alla unità di trattamento. 26

27 Per le sale destinate a interventi chirurgici senza impianto di materiali proteisici, ma richiedenti elevata protezione per interventi vascolari, di neurochirurgia, di ostetricia par taglio cesareo per cateterismi cardiaci e pacemakers a bassa invasività ma lunga durata. Il riferimento sarà la classe ISO 7 queste S.O. possono essere dotate di impianti VCCC a flusso misto o turbolento, ma sempre con filtrazione finale H13 e uso del ricircolo. 27

28 Saranno in classe ISO 8 tutte le restanti sale operatorie per Interventi su campo naturalmente contaminato (chirurgia viscerale, urologia), i locali chirurgici i depositi sterili le altre aree del B.O. 28

29 REQUISITI DI RISPARMIO ENERGETICO Otre all aria di rinnovo legislativamente prescritta, richiedendo gli impianti VCCC grandi masse d aria per l abbattimento della contaminazione particellare, è necessario ricircolare l aria ambiente nella quantità utile per l ottenimento della classe di pulizia prescritta ed una differenza di temperatura tra aria immessa e aria ambiente non superiore a 0,5 / 2 C. Con locali non operativi è ammesso ridurre le portate d aria ai valori minimi necessari per mantenere i locali protetti in sovrapressione rispetto ad altri ambienti e puliti rispetto a possibili rilasci di contaminazione dagli oggetti presenti o da contaminazione chimica 29

30 LE QUALIFICHE Accettate le classi di pulizia diventa obbligatorio procedere a verifiche di qualità. Queste devono essere effettuate secondo Protocolli di verifica costituiti da test di valutazione della rispondenza delle caratteristiche tecniche, funzionali e prestazionali dell impianto alle specifiche di progetto ed alle normative e linee guida applicabili. Per ciascuna fase del ciclo di produzione e vita dell impianto si procederà quindi alla: - DQ Qualifica del progetto - Precommisioning e Commissioning - IQ - Qualifica dell impianto - FQ Qualifica Funzionale - PQ Qualifica Prestazionale - Controlli periodici / Riqualifica. 30

31 Con il termine qualifica del progetto si intendono tutte le verifiche compiute durante la revisione del progetto, atte ad accertare e documentare: la conformità del progetto alla legislazione ed alle normative tecniche vigenti la conformità del progetto ai requisiti stabiliti all interno del Documento di Progetto la consistenza e la congruenza dei documenti progettuali sviluppati il rispetto, nello sviluppo della progettazione, di un piano di qualità approvato e di idonee procedure di controllo dei cambiamenti l idoneità della documentazione alla realizzazione dell impianto l idoneità della documentazione a supportare le successive fasi di verifica dell installazione e di qualifica. 31

32 A seguito delle attività di precommissioning e di comissioning si dovrà proceder alla qualifica dell impianto verificando: la conformità dell impianto alla documentazione di progetto; la corretta funzionalità dell impianto e dei relativi componenti; la conformità delle prestazioni dell impianto alle richieste e prescrizioni del documento di progetto. A seguito dell espletamento delle attività di IQ, l impianto può essere accettato e dichiarato utilizzabile, nel rispetto delle condizioni di progetto e degli eventuali vincoli e/o limitazioni emersi nel corso della qualifica stessa. 32

33 La Qualifica Funzionale deve accertare che l impianto operi come previsto dalle specifiche di progetto, in condizioni di funzionamento a riposo (at rest). Il positivo completamento della fase di FQ determina l accettabilità tecnica dell impianto, ovvero la chiusura tecnicoamministrativa del contratto (collaudo tecnico-amministrativo) e di procedere alla Qualifica Prestazionale. Devono essere effettuate verifiche di funzionalità delle logiche di regolazione e di calibrazione degli strumenti critici, verifiche di occlusione e di tenuta dei sistemi filtranti, verifiche del raggiungimento delle caratteristiche prestazionali previste a livello di ambiente. 33

34 La Qualifica Prestazionale accerta che l impianto funzioni come previsto dalle specifiche di progetto, in condizioni operative reali o simulate come tali (operational). Il positivo completamento della fase di PQ determina l accettabilità igienica dell impianto. Devono essere effettuate verifiche delle procedure (di uso, manutenzione, pulizia, ecc.) e verifiche del raggiungimento delle caratteristiche prestazionali previste a livello di ambiente. Le condizioni operative prevedono: apparecchiature di sala e sistemi di illuminazione in funzione (posizione delle apparecchiature conforme all uso reale, presenza del personale (affollamento, abbigliamento e posizione conformi ad uno schema reale o che simuli differenti condizioni operative ritenute significative), porte e vani di passaggio verso locali adiacenti chiusi. 34

35 una macchina di trattamento dell aria esterna e di ricircolo ed espulsione dedicata alla singola sala operatoria (ed eventualmente per i suoi locali ancillari), completata da ulteriore macchina di trattamento per gli altri locali componenti il blocco. 35

36 una unica macchina primaria di trattamento centralizzata per pretrattamento dell aria esterna ed espulsione, supportata da unità di ricircolo (interna o esterna alla sala) per ogni singola sala operatoria (ed eventualmente per i suoi locali ancillari), completata da ulteriore macchina di trattamento per gli altri locali componenti il blocco. 36

37 Una unica macchina primaria di trattamento centralizzata per trattamento dell aria esterna ed espulsione, supportata da unità di ricircolo per ogni singola sala operatoria (ed eventualmente per i suoi locali ancillari), che climatizza anche gli altri locali componenti il blocco. 37

L Ospedale nel Terzo Millennio 17/18/19 maggio 2006 Fondazione Ferrero

L Ospedale nel Terzo Millennio 17/18/19 maggio 2006 Fondazione Ferrero ASL 18 ALBA-BRA CONVEGNO INTERNAZIONALE L Ospedale nel Terzo Millennio 17/18/19 maggio 2006 Fondazione Ferrero LE NORME SUI BLOCCHI OPERATORI Dott. Ing. Cesare Taddia - Progettisti Associati Tecnarc S.r.l.

Dettagli

POLISANITA 2006 Progettazione e gestione delle strutture sanitarie e socio-sanitarie

POLISANITA 2006 Progettazione e gestione delle strutture sanitarie e socio-sanitarie POLISANITA 2006 Progettazione e gestione delle strutture sanitarie e socio-sanitarie Milano Bovisa 22.09.2006 Gestione degli interventi e controllo della qualità delle nuove strutture Qualità nel blocco

Dettagli

AZIENDA OSPEDALIERA FATEBENEFRATELLI E OFTALMICO

AZIENDA OSPEDALIERA FATEBENEFRATELLI E OFTALMICO AZIENDA OSPEDALIERA FATEBENEFRATELLI E OFTALMICO Milano 23-24 novembre 2006 Nuove tecnologie in sala operatoria L evoluzione tecnologica delle sale operatorie 1 L evoluzione tecnologica delle sale operatorie

Dettagli

27 aprile 2010 Azienda Ospedaliera S. Gerardo - Monza

27 aprile 2010 Azienda Ospedaliera S. Gerardo - Monza Impianti di ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata (VCCC) per il blocco operatorio Progettazione installazione, messa in marcia, qualifica, gestione e manutenzione 27 aprile 2010 Azienda

Dettagli

Seminario sulla Sanità STRUTTURE SANITARIE E IRCCS LA GESTIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO

Seminario sulla Sanità STRUTTURE SANITARIE E IRCCS LA GESTIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO Seminario sulla Sanità STRUTTURE SANITARIE E IRCCS LA GESTIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO negli impianti HVAC (Heating Ventilation Air Conditioning) e idrosanitari per minimizzare i rischi Comunicazione del

Dettagli

Le nuove raccomandazioni regionali sul trattamento dell aria nelle sale operatorie

Le nuove raccomandazioni regionali sul trattamento dell aria nelle sale operatorie Con il patrocinio di Prevenzione delle infezioni nel sito chirurgico Le nuove raccomandazioni regionali sul trattamento dell aria nelle sale operatorie Dr. Maurizio SALVATICO ASL CN1 A.Re.S.S. Perché classificare?

Dettagli

Classificazione delle sale operatorie secondo la normativa 14644

Classificazione delle sale operatorie secondo la normativa 14644 Ospedale S. CAMILLO Trento TRENTO, 20 OTTOBRE 2006 Classificazione delle sale operatorie secondo la normativa 14644 Qualità nel blocco operatorio, verso una normativa nazionale per il controllo della contaminazione

Dettagli

2. QUALI SONO I RIFERIMENTI SULLA BASE DEI QUALI POSSIAMO CERTIFICARE CHE UN AMBIENTE RISPETTA DETERMINATI REQUISITI

2. QUALI SONO I RIFERIMENTI SULLA BASE DEI QUALI POSSIAMO CERTIFICARE CHE UN AMBIENTE RISPETTA DETERMINATI REQUISITI 1. IN COSA CONSISTE LA VALIDAZIONE AMBIENTALE 2. QUALI SONO I RIFERIMENTI SULLA BASE DEI QUALI POSSIAMO CERTIFICARE CHE UN AMBIENTE RISPETTA DETERMINATI REQUISITI 3. QUALI SONO LE FASI SU CUI SI SVILUPPA

Dettagli

Genova 14/17 febbraio 2012 Valutazione di idoneità igienico sanitaria degli impianti aeraulici

Genova 14/17 febbraio 2012 Valutazione di idoneità igienico sanitaria degli impianti aeraulici Genova 14/17 febbraio 2012 Valutazione di idoneità igienico sanitaria degli impianti aeraulici IRCCS A.O.U. SAN MARTINO IST di Genova: gli impianti aeraulici nelle aree ospedaliere: monitoraggio, manutenzione

Dettagli

Toul flussi laminari mobili. Toul pensile

Toul flussi laminari mobili. Toul pensile Toul flussi laminari mobili Toul pensile Toul tavolo strumenti sterile Toul mobile «operio» Personale in sala operatoria In 30 minuti i soggetti sani depositano da 2 a 6 milioni di germi vivi Testa collo

Dettagli

Le nuove raccomandazioni regionali sul trattamento dell aria nelle sale operatorie

Le nuove raccomandazioni regionali sul trattamento dell aria nelle sale operatorie Con il patrocinio di Prevenzione delle infezioni nel sito chirurgico Le nuove raccomandazioni regionali sul trattamento dell aria nelle sale operatorie Arch. Ilaria Matta A.Re.S.S. - REGIONE PIEMONTE Progetto,

Dettagli

Le nuove raccomandazioni regionali sul trattamento dell aria nelle sale operatorie

Le nuove raccomandazioni regionali sul trattamento dell aria nelle sale operatorie Con il patrocinio di Prevenzione delle infezioni nel sito chirurgico Le nuove raccomandazioni regionali sul trattamento dell aria nelle sale operatorie Luigi Panebianco A.Re.S.S.- Piemonte Introduzione

Dettagli

Dr. Roberto Ricci Igiene Ospedaliera Ospedali Riuniti di Ancona

Dr. Roberto Ricci Igiene Ospedaliera Ospedali Riuniti di Ancona LA CENTRALE DI STERILIZZAZIONE E IL LUOGO DOVE AVVIENE IL RICONDIZIONAMENTO DEI DM RIUTILIZZABILI. I DM UTILIZZATI NELLA PRATICA MEDICA O CHIRURGICA VENGONO INVIATI ALLA CENTRALE DI STERILIZZAZIONE AFFINCHE

Dettagli

primaria importanza, specie quando ci si trova ad affrontare realtà a stretto contatto con la vita.

primaria importanza, specie quando ci si trova ad affrontare realtà a stretto contatto con la vita. } IL bisogno di ricerca e garanzia di sicurezza rivestono oggi un ruolo di primaria importanza, specie quando ci si trova ad affrontare realtà a stretto contatto con la vita. } Gli obbiettivi della Technodal,

Dettagli

IMPIANTI NELLE SALE OPERATORIE. Ing. Pietro Ernesto De Felice

IMPIANTI NELLE SALE OPERATORIE. Ing. Pietro Ernesto De Felice IMPIANTI NELLE SALE OPERATORIE L ASHRAE (società americana di riscaldamento refrigerazione e condizionamento) individua negli ospedali le camere a contaminazione controllata (clean space)ove vanno controllati:

Dettagli

In Italia non esiste attualmente una specifica legge di riferimento in materia di ventilazione degli edifici ad uso civile e/o terziario.

In Italia non esiste attualmente una specifica legge di riferimento in materia di ventilazione degli edifici ad uso civile e/o terziario. 14/10/2015 1 La normativa tecnica non è cogente, cioè ha valore di riferimento, ma non obbligatorietà di applicazione, fino al momento in cui sia recepita all interno di una legge o di un regolamento In

Dettagli

Aspetti igienico-sanitari degli Impianti di ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata VCCC per il blocco operatorio

Aspetti igienico-sanitari degli Impianti di ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata VCCC per il blocco operatorio Convegno Stato dell arte delle sale operatorie in Puglia: Progetto IM.PA.C.T Bari, 9 Luglio 2018 Aspetti igienico-sanitari degli Impianti di ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata

Dettagli

L ispezione tecnica degli impianti aeraulici alla luce della nuova normativa europea pr EN 15780

L ispezione tecnica degli impianti aeraulici alla luce della nuova normativa europea pr EN 15780 L ispezione tecnica degli impianti aeraulici alla luce della nuova normativa europea pr EN 15780 ANAM 3 BARI 17-02-2011 Dott. Ing. Giorgio Ziragachi Presidente AIISA Procedura standard (NADCA) Standard

Dettagli

PROGETTO IM.PA.C.T. IMproving the health of PAtients by supporting dynamic health systems and new technologies

PROGETTO IM.PA.C.T. IMproving the health of PAtients by supporting dynamic health systems and new technologies 2015 2017 PROGETTO IM.PA.C.T IMproving the health of PAtients by supporting dynamic health systems and new technologies (Air sampling standardization to assess microbial contamination in operating theatres)

Dettagli

Caratterizzazione batteriologica di ambienti ospedalieri critici: le sale operatorie dott. Francesca Giacobbi

Caratterizzazione batteriologica di ambienti ospedalieri critici: le sale operatorie dott. Francesca Giacobbi Caratterizzazione batteriologica di ambienti ospedalieri critici: le sale operatorie dott. Francesca Giacobbi Sezione Provinciale di Bologna Dipartimento Tecnico Interazioni tra ambiente indoor e occupanti

Dettagli

CAMERE BIANCHE. Travaglini. Travaglini_italiano.indd 22 05/07/

CAMERE BIANCHE. Travaglini. Travaglini_italiano.indd 22 05/07/ CAMERE BIANCHE Travaglini Travaglini_italiano.indd 05/07/ 5.0 Dal 950 la Travaglini S.p.A., presente nel settore agro-alimentare dei salumifici, caseifici e prosciuttifici, è all avanguardia nella realizzazione

Dettagli

Flusso laminare focalizzato.

Flusso laminare focalizzato. Flusso laminare focalizzato info@normeditec.com Sala ISO 5 Sterilità? La maggior parte degli strumenti, anche in una sala operatoria più moderna ISO 5, è già contaminata prima dell intervento perché la

Dettagli

UNI EN ISO 14644, UNI EN ISO Sala operatoria in ISO 5

UNI EN ISO 14644, UNI EN ISO Sala operatoria in ISO 5 UNI EN ISO 14644, UNI EN ISO 11425 Sala operatoria in ISO 5 trapianti di organi impianti di protesi (vascolari, ortopediche, spinali, reti erniali, oculari, urologiche, ginecologiche, ecc.) neurochirurgia

Dettagli

FILTRA L ARIA PER LA VITA PM1. Free

FILTRA L ARIA PER LA VITA PM1. Free FILTRA L ARIA PER LA VITA PM1 Free Noi non viviamo, in realtà, sulla cima della solida terra ma sul fondo di un oceano d'aria Perché filtrare l aria? L aria negli ambienti confinati è più inquinata dell

Dettagli

Programmi di manutenzione e qualificazione

Programmi di manutenzione e qualificazione Programmi di manutenzione e qualificazione Leader nella sicurezza Acquistare una cappa chimica significa investire nella tutela della salute degli operatori. Questi sistemi di protezione collettiva hanno

Dettagli

Programmi di manutenzione e qualificazione

Programmi di manutenzione e qualificazione Programmi di manutenzione e qualificazione Leader nella sicurezza Acquistare una cappa chimica significa investire nella tutela della salute degli operatori. Questi sistemi di protezione collettiva hanno

Dettagli

Impianti di condizionamento nelle strutture sanitarie Nozioni fondamentali ed esempi progettuali

Impianti di condizionamento nelle strutture sanitarie Nozioni fondamentali ed esempi progettuali Armando Ferraioli Impianti di condizionamento nelle strutture sanitarie Nozioni fondamentali ed esempi progettuali Armando Ferraioli IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO NELLE STRUTTURE SANITARIE ISBN 9788857908953

Dettagli

Esecutore COMPILARE IL RAPPORTO SOLO PER LE PARTI DI INTERESSE. Verifica delle condizioni igieniche 6 (condotte, UTA, serrande) Sito Ispezionato*

Esecutore COMPILARE IL RAPPORTO SOLO PER LE PARTI DI INTERESSE. Verifica delle condizioni igieniche 6 (condotte, UTA, serrande) Sito Ispezionato* Allegato 6 - RAPPORTO DI PROVA DELL ISPEZIONE TECNICA (da allegare al registro degli interventi di manutenzione) Data ------------------------------------- Esecutore Identificazione impianto (in caso di

Dettagli

Approccio integrato nella progettazione e gestione igienico-sanitaria delle sale operatorie

Approccio integrato nella progettazione e gestione igienico-sanitaria delle sale operatorie #1 Stato dell arte delle Sale operatorie in Puglia: Progetto IM.PA.C.T (IMproving the health of PAtients by supporting dynamic health systems and new technologies) Approccio integrato nella progettazione

Dettagli

Stefano Vitali. Responsabile Tecnico- S.D.S. S.r.l. CAM Centro Analisi Monza S.p.A. 15 maggio 2013

Stefano Vitali. Responsabile Tecnico- S.D.S. S.r.l. CAM Centro Analisi Monza S.p.A. 15 maggio 2013 L IMPORTANZA DI LAVORARE IN AMBIENTI A CONTAMINAZIONE CONTROLLATA: BLOCCHI OPERATORI (NUOVA NORMA UNI 11425) Stefano Vitali Responsabile Tecnico- S.D.S. S.r.l. CAM Centro Analisi Monza S.p.A. 15 maggio

Dettagli

Antonio Menditto e Marina Patriarca Dipartimento di Sanità Alimentare ed Animale Istituto Superiore di Sanità Roma

Antonio Menditto e Marina Patriarca Dipartimento di Sanità Alimentare ed Animale Istituto Superiore di Sanità Roma Riferibilità delle misure e stima dell incertezza di misura: criticità e approfondimenti sulla base delle esperienze maturate nel corso delle verifiche ispettive seconda parte: esempi pratici Antonio Menditto

Dettagli

Cosa si intende per validazione o qualifica?

Cosa si intende per validazione o qualifica? Cosa si intende per validazione o qualifica? Validazione (o qualifica nel caso di apparecchiature o di ambienti) significa la produzione di prove documentate, in grado di garantire con un elevato livello

Dettagli

La resistenza agli antibiotici e sale operatorie: Dott. Andreas Kunze

La resistenza agli antibiotici e sale operatorie: Dott. Andreas Kunze La resistenza agli antibiotici e sale operatorie: Dott. Andreas Kunze Klebsiella pneumoniae: percentuale di isolati invasivi resistenti alla terza generazione di cefalosporina 2005 2013 Escherichia coli:

Dettagli

PULIZIA E SANIFICAZIONE. Impianti Aeraulici HVAC PM1. Free

PULIZIA E SANIFICAZIONE. Impianti Aeraulici HVAC PM1. Free PULIZIA E SANIFICAZIONE Impianti Aeraulici HVAC PM1 Free CHI È OCM CLIMA dal 1962 Ocm Clima realizza impianti aeraulici HVAC per la climatizzazione e il ricambio dell aria indoor progettati per garantire

Dettagli

SISTEMI DI GESTIONE PER L AMBIENTEL. La Certificazione del sistema di gestione ambientale. ASSIMPREDIL ANCE Milano, 30 OTTOBRE 2009

SISTEMI DI GESTIONE PER L AMBIENTEL. La Certificazione del sistema di gestione ambientale. ASSIMPREDIL ANCE Milano, 30 OTTOBRE 2009 SISTEMI DI GESTIONE PER L AMBIENTEL La Certificazione del sistema di gestione ambientale ASSIMPREDIL ANCE Milano, 30 OTTOBRE 2009 OBIETTIVI DELL APPLICAZIONE ISO 14001 DIMOSTRAZIONE DELLA CONFORMITA AI

Dettagli

Azienda Ospedaliero-Universitaria Dipartimento Servizi Generali SOD Igiene Ospedaliera Direttore Prof. Marcello M. D Errico

Azienda Ospedaliero-Universitaria Dipartimento Servizi Generali SOD Igiene Ospedaliera Direttore Prof. Marcello M. D Errico Azienda Ospedaliero-Universitaria Dipartimento Servizi Generali SOD Igiene Ospedaliera Direttore Prof. Marcello M. D Errico Università Politecnica delle Marche Dipartimento di Scienze Biomediche Sez. Igiene,

Dettagli

REQUISITI SPECIFICI DI AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO AMBULATORIO CHIRURGICO

REQUISITI SPECIFICI DI AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO AMBULATORIO CHIRURGICO Per ambulatorio chirurgico (o ambulatorio per interventi chirurgici) si intende la struttura intra o extra-ospedaliera nella quale sono eseguiti interventi chirurgici o anche procedure diagnostiche o terapeutiche

Dettagli

27 aprile 2010 Azienda Ospedaliera S. Gerardo - Monza

27 aprile 2010 Azienda Ospedaliera S. Gerardo - Monza Impianti di ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata (VCCC) per il blocco operatorio Progettazione installazione, messa in marcia, qualifica, gestione e manutenzione 27 aprile 2010 Azienda

Dettagli

GLI IMPIANTI HVAC NELLE STRUTTURE SANITARIE

GLI IMPIANTI HVAC NELLE STRUTTURE SANITARIE GLI IMPIANTI HVAC NELLE STRUTTURE SANITARIE In una struttura sanitaria complessa come quella di un grande ospedale, sono presenti delle situazioni molto diverse tra loro che richiedono altrettante soluzioni

Dettagli

NOME ENTE 1 : PRESIDIO (*SOLO PER LE STRUTTURE PUBBLICHE): INDIRIZZO DEL PRESIDIO: UNITÀ OPERATIVA/COMPL. OPERATORIO CENTRALIZZATO 2 :

NOME ENTE 1 : PRESIDIO (*SOLO PER LE STRUTTURE PUBBLICHE): INDIRIZZO DEL PRESIDIO: UNITÀ OPERATIVA/COMPL. OPERATORIO CENTRALIZZATO 2 : SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE DELLE STRUTTURE CHE EROGANO PRESTAZIONI CONNESSE CON L ATTIVITÀ OPERATORIA -REPARTO OPERATORIO- REQUISITI STRUTTURALI, IMPIANTISTICI E TECNOLOGICI E ORGANIZZATIVI NOME ENTE 1

Dettagli

NOME ENTE 1 : PRESIDIO (*SOLO PER LE STRUTTURE PUBBLICHE): INDIRIZZO DEL PRESIDIO: CENTRALE DI STERILIZZAZIONE 2-3 :

NOME ENTE 1 : PRESIDIO (*SOLO PER LE STRUTTURE PUBBLICHE): INDIRIZZO DEL PRESIDIO: CENTRALE DI STERILIZZAZIONE 2-3 : SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE DELLE STRUTTURE CHE EROGANO PRESTAZIONI CONNESSE CON L ATTIVITÀ OPERATORIA -CENTRALE DI STERILIZZAZIONE- REQUISITI STRUTTURALI, IMPIANTISTICI E TECNOLOGICI E ORGANIZZATIVI NOME

Dettagli

Generalità sugli Impianti di Climatizzazione

Generalità sugli Impianti di Climatizzazione Generalità sugli Impianti di Climatizzazione Prof. Filippo de Rossi 1/20 Obiettivo di un IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE destinato ad impieghi civili è quello di realizzare e mantenere in ambienti confinati

Dettagli

ALLEGATO 3. 3 Percorsi formativi per le figure professionali operanti nelle piscine

ALLEGATO 3. 3 Percorsi formativi per le figure professionali operanti nelle piscine Allegato alla Delib.G.R. n. 6/28 del 5.2.2019 ALLEGATO 3 3 Percorsi formativi per le figure professionali operanti nelle piscine L Accordo tra Regioni e Province Autonome sancito in data 16 dicembre 2004

Dettagli

CONVALIDA DELLE CAPPE A FLUSSO LAMINARE

CONVALIDA DELLE CAPPE A FLUSSO LAMINARE Sessione 6 La Convalida degli ambienti nell eye-banking Moderatori: G. Mantegna P. Santoro CONVALIDA DELLE CAPPE A FLUSSO LAMINARE Maria Teresa Vicentini Dirigente Biologo c/o UOSD Banca degli Occhi dell

Dettagli

PERCORSI di CERTIFICAZIONE. «Fondazione di ricerca e cura Giovanni Paolo II»

PERCORSI di CERTIFICAZIONE. «Fondazione di ricerca e cura Giovanni Paolo II» PERCORSI di CERTIFICAZIONE L esperienza della Fondazione di ricerca e cura Giovanni Paolo II di Campobasso «Fondazione di ricerca e cura Giovanni Paolo II» Emodinamica- Elettrofisiologia Anestesia Terapia

Dettagli

GMP per RADIOFARMACI e AGENTI DIAGNOSTICI

GMP per RADIOFARMACI e AGENTI DIAGNOSTICI GMP per RADIOFARMACI e AGENTI DIAGNOSTICI PERCHÉ LE GMP? Perché sono un vincolo legislativo per i radiofarmaci e gli agenti diagnostici prodotti in regime galenico. Le normative vigenti, per utilizzo in

Dettagli

ENGINEERING SOLUZIONI PER LA VENTILAZIONE E IL TRATTAMENTO ARIA. per cucine professionali

ENGINEERING SOLUZIONI PER LA VENTILAZIONE E IL TRATTAMENTO ARIA. per cucine professionali ENGINEERING SOLUZIONI PER LA VENTILAZIONE E IL TRATTAMENTO ARIA per cucine professionali IL NOSTRO PUNTO DI PARTENZA Archè è un termine greco che identifica il punto d origine di una nuova realtà dalla

Dettagli

Requisiti degli ambienti destinati all osservazione ed al commiato, e delle camere mortuarie.

Requisiti degli ambienti destinati all osservazione ed al commiato, e delle camere mortuarie. Dr. Tecnico della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro Requisiti degli ambienti destinati all osservazione ed al commiato, e delle camere mortuarie. Corso ECM: novembre 2017 2^ parte Aggiornamento

Dettagli

Sistema a flusso laminare per Sale Operatorie

Sistema a flusso laminare per Sale Operatorie TAS.OP Sistema a flusso laminare per Sale Operatorie Caratteristiche Si tratta di un sistema di filtrazione e distribuzione dell aria per sale operatorie con flusso verticale unidirezionale, particolarmente

Dettagli

INDICE 1 Metodologia di valutazione del rischio 2 Cenni di legislazione sull incenerimento 3 Cicli di trattamento n. 5 4 Rischi professionali

INDICE 1 Metodologia di valutazione del rischio 2 Cenni di legislazione sull incenerimento 3 Cicli di trattamento n. 5 4 Rischi professionali L INAIL per il sistema rifiuti : aspetti tecnici e sinergie Focus sugli inceneritori L opuscolo "La sicurezza per gli operatori degli impianti di termovalorizzazione e di incenerimento " B. Principe Rimini,

Dettagli

Impossibile trovare nel file la parte immagine con ID relazione rid3. ORDINE degli INGEGNERI della PROVINCIA di CAGLIARI

Impossibile trovare nel file la parte immagine con ID relazione rid3. ORDINE degli INGEGNERI della PROVINCIA di CAGLIARI Impossibile trovare nel file la parte immagine con ID relazione rid3. ORDINE degli INGEGNERI della PROVINCIA di CAGLIARI CORSO di PREVENZIONE INCENDI Modulo 7.3 : Il Sistema di Gestione della Sicurezza

Dettagli

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Comune Fabriano Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Formazione per auditor interni 25 maggio 2009 1 SOMMARIO Il significato

Dettagli

ENTE DI CERTIFICAZIONE DI QUALITA S.O.I. S.r.l. con socio unico

ENTE DI CERTIFICAZIONE DI QUALITA S.O.I. S.r.l. con socio unico ENTE DI CERTIFICAZIONE DI QUALITA S.O.I. S.r.l. con socio unico V.I del 1-REQUISITI STRUTTURALI OBBLIGATORI CONSIGLIATI 1.1- Generali 1.1.1 E garantita una facile accessibilità Autorizzazione dall esterno

Dettagli

Profili professionali e competenze degli Esperti in edilizia sostenibile

Profili professionali e competenze degli Esperti in edilizia sostenibile Profili professionali e competenze degli Esperti in edilizia sostenibile Competenze generali Riconoscere gli aspetti di sostenibilità del progetto con particolare riferimento alle caratteristiche dei materiali

Dettagli

INDICE. TETRA ingegneria srl

INDICE. TETRA ingegneria srl INDICE 1. GENERALITA... 2 1.1 NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO... 2 1.2 DATI INIZIALI DI PROGETTO... 3 2. DETERMINAZIONE DELLA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA DI PROGETTO MEDIANTE L ANALISI DEI RISCHI... 3 2.1

Dettagli

salute e sicurezza nei luoghi di lavoro RISCHIO CHIMICO Sei pronto per la scadenza del 2015?

salute e sicurezza nei luoghi di lavoro RISCHIO CHIMICO Sei pronto per la scadenza del 2015? salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Sei pronto per la scadenza del 2015? Partner Tecnico Media Partner Patrocinio E dopo aver fatto la valutazione dei rischi? Come gestire la realizzazione degli interventi

Dettagli

La omologazione in ambito ferroviario: metodo di caratterizzazione di sale dinamometriche

La omologazione in ambito ferroviario: metodo di caratterizzazione di sale dinamometriche La omologazione in ambito ferroviario: metodo di caratterizzazione di sale dinamometriche 1, Luca Signorelli 1, Alessandro Tosi 1 1 Politecnico di Milano, Dipartimento di Meccanica Contenuti 2 1. Introduzione

Dettagli

SERVIZIO DI STERILIZZAZIONE

SERVIZIO DI STERILIZZAZIONE Il Servizio di sterilizzazione deve prevedere spazi articolati in zone nettamente separate di cui una destinata al ricevimento, lavaggio e confezionamento dei materiali, una alla sterilizzazione e, infine,

Dettagli

AGENTI CHIMICI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELLE ATTIVITA DI VERNICIATURA a cura di Mariacristina Mazzari e Claudio Arcari

AGENTI CHIMICI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELLE ATTIVITA DI VERNICIATURA a cura di Mariacristina Mazzari e Claudio Arcari Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro AGENTI CHIMICI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELLE ATTIVITA DI VERNICIATURA a cura di Mariacristina Mazzari e Claudio

Dettagli

CAPITOLATO D ONERI PER LA FORNITURA ED INSTALLAZIONE DI N. 1 SISTEMA LASER PER L UROLOGIA BLOCCO OPERATORIO DELL OSPEDALE INFERMI DI RIMINI

CAPITOLATO D ONERI PER LA FORNITURA ED INSTALLAZIONE DI N. 1 SISTEMA LASER PER L UROLOGIA BLOCCO OPERATORIO DELL OSPEDALE INFERMI DI RIMINI ALLEGATO A) CAPITOLATO D ONERI PER LA FORNITURA ED INSTALLAZIONE DI N. 1 SISTEMA LASER PER L UROLOGIA BLOCCO OPERATORIO DELL OSPEDALE INFERMI DI RIMINI 1 1. OGGETTO DELLA FORNITURA Lotto pos. Apparecchiatura

Dettagli

VOGLIO LA PISCINA! Breve guida per partire con il piede giusto!

VOGLIO LA PISCINA! Breve guida per partire con il piede giusto! VOGLIO LA PISCINA! Breve guida per partire con il piede giusto! 1 3 DA CHE COSA SI COMINCIA? Ho intenzione di costruire una piscina, posso fare come voglio? No, come in ogni situazione ci sono leggi e

Dettagli

DIF O.T. Plafoni filtranti per sale operatorie

DIF O.T. Plafoni filtranti per sale operatorie DIF O.T. Plafoni filtranti per sale operatorie Filtrazione e diffusione dell aria nelle sale operatorie Le sale operatorie rappresentano gli ambienti ospedalieri ove è richiesto il controllo più accurato

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE - VITERBO I RISCHI LAVORATIVI IN CAMERA OPERATORIA: PREVENZIONE E PROTEZIONE

AZIENDA SANITARIA LOCALE - VITERBO I RISCHI LAVORATIVI IN CAMERA OPERATORIA: PREVENZIONE E PROTEZIONE AZIENDA SANITARIA LOCALE - VITERBO CORSO DI FORMAZIONE OBBLIGATORIA (accreditato presso E.C.M. Min. Sanità) OBIETTIVI: I RISCHI LAVORATIVI IN CAMERA OPERATORIA: PREVENZIONE E PROTEZIONE 1) Fare acquisire

Dettagli

ENERGETICA. Realizzazione delle pratiche per l ottenimento degli incentivi fiscali in materia di risparmio energetico.

ENERGETICA. Realizzazione delle pratiche per l ottenimento degli incentivi fiscali in materia di risparmio energetico. ENERGETICA Diagnosi energetica degli edifici: analisi dell efficienza energetica dell edificio allo stato attuale, valutazione dei consumi, individuazione delle principali criticità, studio dei possibili

Dettagli

L'attività di prevenzione e controllo nell'azienda Ospedaliera Universitaria Federico II. Dott.ssa Emma Montella

L'attività di prevenzione e controllo nell'azienda Ospedaliera Universitaria Federico II. Dott.ssa Emma Montella L'attività di prevenzione e controllo nell'azienda Ospedaliera Universitaria Federico II Dott.ssa Emma Montella Sorveglianza Ambientale Procedure e check-list Sorveglianza clinica Prevenzione e controllo

Dettagli

Fabbricazione Industriale dei Medicinali

Fabbricazione Industriale dei Medicinali Universita degli Studi di Milano Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Fabbricazione Industriale dei Medicinali slides Dott. Vittorino Ravelli Prof. Andrea Gazzaniga ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

Dettagli

REGIONE VENETO / Segreteria regionale Sanità e Sociale- ARSS Agenzia Regionale Sanitaria e Sociosanitaria

REGIONE VENETO / Segreteria regionale Sanità e Sociale- ARSS Agenzia Regionale Sanitaria e Sociosanitaria Lista di verifica REQUITI MINIMI SPECIFICI E DI QUALITA' PER L'AUTORIZZAZIONE 1 - REQUITI STRUTTURALI STRUCH.AU.1.1 I locali e gli spazi sono correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate

Dettagli

La biblioteca di. - Bonifica

La biblioteca di. - Bonifica La biblioteca di dba 85 Il rumore industriale - Prevenzione e bonifica in ambiente di lavoro. Atti del Convegno di Modena del 14, 15 e 16 febbraio 1985 - Epidemiologia del danno uditivi, - Effetti uditivi

Dettagli

IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO. Allegato C

IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO. Allegato C P.T. 2004 Fondazione Santa Chiara Centro Multiservizi per la Popolazione Anziana Onlus Via Paolo Gorini, 48 26900 Lodi Tel. 0371/403.1 fax 0371/ 403448 IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO RELAZIONE TECNICA Allegato

Dettagli

Codice Progetto proposto UNI Adozione ISO. Titolo

Codice Progetto proposto UNI Adozione ISO. Titolo UNI1602194 Sistemi metallici di evacuazione fumi asserviti ad apparecchi e generatori a combustibile liquido o solido - Criteri di scelta in funzione del tipo di applicazione e relativa designazione del

Dettagli

Guida al ricondizionamento degli endoscopi termolabili. degli endoscopi termolabili

Guida al ricondizionamento degli endoscopi termolabili. degli endoscopi termolabili Guida al ricondizionamento degli endoscopi termolabili degli endoscopi termolabili Progetto UNI/CT 044/SC 12/GL 03 U42129870 CT 044 Tecnologie biomediche e diagnostiche SC 12 Sterilizzatrici ad uso medico

Dettagli

Qualifica di prestazione di una termodisinfettatrice serie UNI ENISO Una fase importante del processo di sterilizzazione.

Qualifica di prestazione di una termodisinfettatrice serie UNI ENISO Una fase importante del processo di sterilizzazione. ASSOCIAZIONE ITALIANA OPERATORI SANITARI ADDETTI ALLA STERILIZZAZIONE XII Congresso Nazionale AIOS Palazzo dei Congressi, Riccione (RN) Qualifica di prestazione di una termodisinfettatrice serie UNI ENISO

Dettagli

NUOVA AREA DI DEGENZA CHIRURGICA

NUOVA AREA DI DEGENZA CHIRURGICA CASA DI CURA POLISPECIALISTICA VILLA VERDE INAUGURAZIONE DELLA NUOVA AREA DI DEGENZA CHIRURGICA Venerdì 8 gennaio 2016 Via Lelio Basso, 1 Reggio Emilia RASSEGNA STAMPA Comunicazione e Relazioni Esterne

Dettagli

Contiene informazioni per supportare la corretta comprensione e l'uso di questa norma.

Contiene informazioni per supportare la corretta comprensione e l'uso di questa norma. UNI1604439 Prestazione energetica degli edifici - Ventilazione per gli edifici - Parte 18: Interpretazione dei requisiti nella EN 16798-17 - Linee guida per l'ispezione dei sistemi di ventilazione e condizionamento

Dettagli

SCHEDA QUALIFICAZIONE ATTREZZATURA

SCHEDA QUALIFICAZIONE ATTREZZATURA TIPOLOGIA APPARECCHIATURA FRIGOEMOTECA PROCESSO/ATTIVITÁ IN CUI L APPARECCHIATURA VIENE IMPIEGATA CONSERVAZIONE SANGUE ED EMOCOMPONENTI/IMMUNOEMATOLOGIA MODELLO PRODUTTORE IDENTIFICATIVO KBBR180 MEDICAL

Dettagli

LA GESTIONE DEGLI ANTIBLASTICI:

LA GESTIONE DEGLI ANTIBLASTICI: CORSO DI FORMAZIONE LA GESTIONE DEGLI ANTIBLASTICI: (le linee-guida per la sicurezza e la salute dei lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici in ambiente sanitario) LA CENTRALIZZAZIONE DELLE STRUTTURE

Dettagli

La resistenza agli antibiotici emergenza mondiale: conseguenze per le sale operatorie. Dott. Andreas Kunze

La resistenza agli antibiotici emergenza mondiale: conseguenze per le sale operatorie. Dott. Andreas Kunze La resistenza agli antibiotici emergenza mondiale: conseguenze per le sale operatorie Dott. Andreas Kunze Staphylococcus aureus Klebsiella pneumoniae Pseudomonas aeruginosa Nuovi antibiotici? Contaminazione

Dettagli

LINEA GUIDA ESTENSIONE DEL PERIODO DI UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DEI GAS MEDICINALI, DEL VUOTO E DI EVACUAZIONE DEI GAS ANESTETICI

LINEA GUIDA ESTENSIONE DEL PERIODO DI UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DEI GAS MEDICINALI, DEL VUOTO E DI EVACUAZIONE DEI GAS ANESTETICI LINEA GUIDA ESTENSIONE DEL PERIODO DI UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DEI GAS MEDICINALI, DEL VUOTO E DI EVACUAZIONE DEI GAS ANESTETICI I EDIZIONE - gennaio 2019 Il presente documento è stato

Dettagli

PROF. ING. FLAVIO FUCCI UNIVERSITÀ DEL MOLISE. Autore - Affiliazione

PROF. ING. FLAVIO FUCCI UNIVERSITÀ DEL MOLISE. Autore - Affiliazione PROF. ING. FLAVIO FUCCI UNIVERSITÀ DEL MOLISE EFFICIENZA ENERGETICA per edifici adibiti ad uso civile Minima energia da utilizzare per mantenere le condizioni di benessere EE = ---------------------------------------------

Dettagli

27 aprile 2010 Azienda Ospedaliera S. Gerardo - Monza

27 aprile 2010 Azienda Ospedaliera S. Gerardo - Monza Impianti di ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata (VCCC) per il blocco operatorio Progettazione installazione, messa in marcia, qualifica, gestione e manutenzione 27 aprile 2010 Azienda

Dettagli

LA GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTICENDIO. Prevenzione Incendi

LA GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTICENDIO. Prevenzione Incendi LA GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTICENDIO Nuovo Codice della Prevenzione Incendi GSA misura della strategia antincendio BS 9999-2008 Le misure previste nel «progetto antincendio» richiedono una corretta gestione

Dettagli

Dichiarazione del possesso dei requisiti minimi previsti per l esercizio di attività di SERVIZIO DI STERILIZZAZIONE (Lista di controllo n. 4.

Dichiarazione del possesso dei requisiti minimi previsti per l esercizio di attività di SERVIZIO DI STERILIZZAZIONE (Lista di controllo n. 4. Da allegare alla domanda di autorizzazione all esercizio di attività sanitaria e/o socio-sanitaria Dichiarazione del possesso dei requisiti minimi previsti per l esercizio di attività di SERVIZIO DI STERILIZZAZIONE

Dettagli

La struttura del corso

La struttura del corso La struttura del corso La struttura del corso STRUTTURA DEL CORSO Perché investire sulla Posa? Quadro Normativo Generale Normative specifiche Progettazione della Posa Materiali Prove di cantiere Test Perché

Dettagli

OGGETTO: Relazione tecnica descrittiva impianti tecnologici previsti per la nuova clinica Veterinaria sita in Via Bottini a Legnano.

OGGETTO: Relazione tecnica descrittiva impianti tecnologici previsti per la nuova clinica Veterinaria sita in Via Bottini a Legnano. OGGETTO: Relazione tecnica descrittiva impianti tecnologici previsti per la nuova clinica Veterinaria sita in Via Bottini a Legnano. Gli impianti di riscaldamento e condizionamento a servizio del Veterinario

Dettagli

RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA SERVIZIO DI CONDUZIONE E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI TERMOIDRAULICI, DI CONDIZIONAMENTO ED IDRICO-SANITARI PRESSO

RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA SERVIZIO DI CONDUZIONE E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI TERMOIDRAULICI, DI CONDIZIONAMENTO ED IDRICO-SANITARI PRESSO Direzione Regionale delle Marche Ufficio Risorse materiali RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA SERVIZIO DI CONDUZIONE E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI TERMOIDRAULICI, DI CONDIZIONAMENTO ED IDRICO-SANITARI PRESSO

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di laurea in ingegneria meccanica Modulo didattico Sicurezza degli impianti industriali Seminario Il documento di valutazione dei rischi (Ing.

Dettagli

PROGETTO IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE

PROGETTO IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE PROGETTAZIONE DEI LAVORI NECESSARI PER LA REALIZZAZIONE DI UN LABORATORIO C.Q.R.C. (controllo qualità e rischio chimico) PROGETTO IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE Palermo lì (Ing. Ferdinando Di Giorgi) 1 RELAZIONE

Dettagli

Riflessioni per la preparazione di un audit dell attività di sterilizzazione ospedaliera

Riflessioni per la preparazione di un audit dell attività di sterilizzazione ospedaliera Riflessioni per la preparazione di un audit dell attività di sterilizzazione ospedaliera Dr. sc. nat. Nicola Franscini, Divisione Dispositivi medici, Swissmedic Swissmedic Istituto svizzero per gli agenti

Dettagli

UNI la pulizia e la manutenzione dei contenitori; - la rimozione dei rifiuti abbandonati.

UNI la pulizia e la manutenzione dei contenitori; - la rimozione dei rifiuti abbandonati. UNI1601513 Veicoli raccolta rifiuti - Livelli di prestazione e modalità e condizioni di accettazione dei servizi di pulizia delle strade e di gestione dei rifiuti urbani - Parte 2: Metodologie di misura

Dettagli

Criteri di Progettazione in ambito sanitario

Criteri di Progettazione in ambito sanitario L organizzazione della sicurezza nella Sanità. La tutela del Cittadino e dell Operatore Sanitario. Sassari, 26 giugno 2014. Criteri di Progettazione in ambito sanitario Relatore: Roberto Manca Azienda

Dettagli

Igiene nella ventilazione

Igiene nella ventilazione Sulla funzionalità dell impianto di ventilazione non decidono solo il montaggio e il progetto, ma anche un suo corretto utilizzo e manutenzione. Per garantire la fornitura dell aria fresca all interno

Dettagli

LUOGHI e ATTREZZATURE di LAVORO TITOLO II DEL D.LGS 81/2008

LUOGHI e ATTREZZATURE di LAVORO TITOLO II DEL D.LGS 81/2008 LUOGHI e ATTREZZATURE di LAVORO TITOLO II DEL D.LGS 81/2008 LUOGHI DI LAVORO Luoghi destinati ad ospitare posti di lavoro ubicati all interno di un azienda nonché ogni altro luogo accessibile al lavoratore

Dettagli

I COLLAUDI Aversa 4 giugno 2013

I COLLAUDI Aversa 4 giugno 2013 I COLLAUDI Aversa 4 giugno 2013 P R E S E N T A Z I O N E D I Ing. Rosario Dietze_ Ordine ingegneri Caserta n 974_ COLLAUDI -DEFINIZIONI Perprova si intende ciascuna dei controlli/verifiche che si effettuano

Dettagli

PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ESPERTI DI IMPIANTI DI ALLARME INTRUSIONE E RAPINA (SCHEMA IMQ-AIR)

PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ESPERTI DI IMPIANTI DI ALLARME INTRUSIONE E RAPINA (SCHEMA IMQ-AIR) Titolo Riferimento Revisione e data entrata in vigore Approvato da PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ESPERTI DI IMPIANTI DI ALLARME INTRUSIONE E RAPINA (SCHEMA IMQ-AIR) PR.PART. PRS/IMQ-AIR

Dettagli

attrezzature conformi e idonee Garantire D. Lgs 81 / art. 71 e s.m.i.:

attrezzature conformi e idonee Garantire D. Lgs 81 / art. 71 e s.m.i.: Sicuri con Metodo Il datore di lavoro mette a disposizione dei lavoratori attrezzature conformi e idonee ai fini della salute e sicurezza adeguate al lavoro da svolgere. Esse devono essere utilizzate conformemente

Dettagli

Esperienze di climatizzazione per abitazioni, spazi commerciali, uffici

Esperienze di climatizzazione per abitazioni, spazi commerciali, uffici Seminario: IL CONDIZIONAMENTO DELL ARIA Nelle abitazioni di prestigio, negli uffici e negli spazi commerciali Esperienze di climatizzazione per abitazioni, spazi commerciali, uffici Relazione di Davide

Dettagli

GLOSSARIO. L azione da attuare ogni qualvolta si verifichino delle non conformità o deviazioni rispetto ai limiti critici individuati.

GLOSSARIO. L azione da attuare ogni qualvolta si verifichino delle non conformità o deviazioni rispetto ai limiti critici individuati. GLOSSARIO ANALISI DEL PERICOLO Il processo di raccolta e valutazione delle informazioni riguardanti i pericoli e le condizioni che ne provocano la presenza, per decidere quali necessitano di essere considerati.

Dettagli

Nuovo Codice della Prevenzione Incendi S.5 - LA GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTICENDIO

Nuovo Codice della Prevenzione Incendi S.5 - LA GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTICENDIO Nuovo Codice della Prevenzione Incendi S.5 - LA GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTICENDIO Misura Antincendio S.5 GSA misura della strategia antincendio BS 9999-2008 Le misure previste nel «progetto antincendio»

Dettagli

CONVEGNO CNA Installazione Impianti - Amitap

CONVEGNO CNA Installazione Impianti - Amitap CONVEGNO CNA Installazione Impianti - Amitap Tema: Circolare N. 101 Regione Lombardia Relatore: Vincenzo De Lucia Inoltre devono essere allegati la certificazione di corretto montaggio dell'impianto ed

Dettagli