Tumori leiomuscolari

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1 Tumori leiomuscolari

2 Leiomioma dei tessuti molli profondi Raro Può insorgere nel retroperitoneo o nella cavità addominale (mesentere, omento, parete addominale), quasi esclusivamente in donne giovani o di età media. Può raggiungere notevoli dimensioni Per le altre localizzazioni (ancora più rare) M:F=1:1

3 Leiomioma dei tessuti molli profondi Istologia: fasci di cellule fusate con citoplasma eosinofilo e nuclei uniformi a sigaro. Assenza di atipie e rare mitosi. Molte lesioni sono paucicellulari. Quelli retroperitoneali e addominali della donna sono molto simili ai leiomiomi uterini Immunofenotipo: positività per actina e desmina. Quelli retroperitoneali e addominali della donna sono positivi per ER, PR e WT1 Prognosi: chirurgia curativa. Recidive locali in < 10% dei casi

4 Leiomiosarcoma Sede: la localizzazione più frequente è il retroperitoneo (pelvi compresa). Un altra sede importante è costituita dai grossi vasi (vena cava inferiore e sue vene tributarie e grosse vene degli arti inferiori). Terza localizzazione: tessuti molli profondi o sottocute degli arti inferiori. Istologia: fasci intersecati di cellule fusate eosinofile. Elevata cellularità. Ipercromasia e atipie nucleari. Presenza di numerose mitosi anche atipiche. Morfologia epitelioide, cellule giganti multinucleate, e infiltrato infiammatorio si osservano in una parte dei casi. Talora sono presenti aree tipo sarcoma pleomorfo indifferenziato (leiomiosarcoma dedifferenziato). Immmunofenotipo: positività per actina, desmina e altri marker muscolari Prognosi: recidive locali e metastasi a distanza. I più importanti fattori prognostici sono la sede e le dimensioni, tra loro correlate. I retroperitoneali sono quasi sempre fatali. Anche quelli dei grossi vasi hanno una cattiva prognosi, mentre le altre localizzazioni, in particolare quelli sottocutanei, hanno una prognosi migliore (controllo locale). E il sarcoma che più spesso metastatizza alla cute.

5 Leiomiosarcoma I leiomiosarcomi che si sviluppano nei soggetti immunodepressi costituiscono un sottogruppo a parte Insorgono nei parenchimi in bambini o giovani adulti HIV+ o nei trapiantati e sono associati a infezione da EBV Molti casi sono multicentrici Istologicamente presentano minori atipie Prognosi migliore

6 Tumori del muscolo scheletrico

7 Rabdomiosarcoma embrionale Definizione: neoplasia maligna con caratteristiche fenotipiche e biologiche delle cellule muscolari scheletriche embrionali Il rabdomiosarcoma è il principale sarcoma dei TM dei bambini e degli adolescenti (4,5 casi x milione di persone di < 20 anni) e il RMSE è il sottotipo più frequente Insorge soprattutto in bambini di età < 10 anni e il 35% dei casi in età < 5 anni; solo il 20% dei casi insorgono in adolescenti. Il RMSE rappresenta il 20% dei rabdomiosarcomi dell adulto. M:F=1,4:1 Una piccola % di casi insorge in sindromi ereditarie, ad esempio il RMSE delle cervice uterina insorge insieme al blastoma polmonare nella sindrome da mutazione di DICER1 < 10% dei casi sono localizzati nella muscolatura degli arti. Quasi la metà dei casi hanno sede nella regione testa-collo, e una % analoga nell apparato genito-urinario. Sedi caratteristiche sono: vescica, prostata, orbite, orofaringe, parotide, condotto uditivo e orecchio medio, fossa pterigoidea, rinofaringe, seni paranasali, e inoltre vie biliari, retroperitoneo, pelvi, rene e cuore.

8 Rabdomiosarcoma embrionale Macro: forma masse carnose poco circoscritte. Il rabdomiosarcoma botrioide ha un caratteristico aspetto polipoide con cluster di piccoli noduli sessili o peduncolati che sporgono da una superficie mucosa (vescica, vie biliari, faringe, cervice, etc) Istologia: cellule mesenchimali primitive in vari stadi di miogenesi e variabile contenuto di rabdomioblasti. Cellule stellate con scarso citoplasma anfofilo rappresentano la componente primitiva indifferenziata. Differenziandosi i rabdomioblasti acquisiscono progressivamente forma allungata e citoplasma eosinofilo; intensa eosinofilia, striature trasversali, periferizzazione dei nuclei e multinucleazione indicano differenziazione terminale (spesso più evidente dopo chemioterapia). Stroma e cellularità variano da zona a zona e alcune forme sono ricche di stroma mixoide. La variante anaplastica è caratterizzata da marcate atipie cellulari. Rara la differenziazione eterologa (in genere cartilaginea)

9 Rabdomiosarcoma embrionale Immunofenotipo: vimentina, actina, desmina. Anticorpi anti MyoD e miogenina hanno la maggiore specificità e sensibilità per il rabdomiosarcoma. Comunque i RMSE presenta una reattività molto inferiore per la miogenina rispetto al tipo alveolare Genetica: geni oncosoppressori localizzati in 11p15.5 sembrano avere un ruolo importante nella genesi del RMSE. Numerose alterazioni, ma nessuna utilizzata in ambito clinico Prognosi: stadio, istologia, sede ed età sono fattori prognostici e in base a questi di distinguono a fini terapeutici forme a rischio basso, intermedio o elevato Età: 1-9 anni prognosi migliore Istologia: RMSE ha prognosi migliore rispetto al tipo alveolare e la varietà botrioide ha decorso particolarmente favorevole

10 Rabdomiosarcoma alveolare Definizione: neoplasia maligna altamente cellulare costituita da una popolazione monomorfa di cellule primordiali con aspetti di arresto della miogenesi. La maggior parte dei casi presentano il gene di fusione PAX3-FOXO1 o PAX7-FOXO1 Insorge a tutte le età; rispetto al RMSE è più frequente negli adolescenti e giovani adulti e meno frequente nei bambini più piccoli. Comunque nel complesso il RMSA è < frequente del RMSE e costituisce il 20% dei rabdomiosarcomi dell età pediatrica Molto raramente insorge nell ambito di sindromi ereditarie Sede più frequente sono gli arti, seguono le regioni paravertebrale e perineale e i seni paranasali

11 Rabdomiosarcoma alveolare Istologia: elevata cellularità, costituita da cellule indifferenziate con nuclei rotondi. Nei casi tipici setti fibrovascolari separano nidi cellulari discoesi alla periferia. Cellule multinucleate con differenziazione rabdomioblastica possono essere presenti. La variante solida manca dei setti e forma lamine di cellule con scarsa differenziazione rabdomioblastica. Immunofenotipo: marker muscolari (actina, miosina, mioglobina) spesso solo focale. Diffusa e intensa positività nucleare per miogenina

12 Rabdomiosarcoma alveolare Citogenetica. Traslocazioni specifiche: t(2;13)(q35;q14) molto frequente t(1;13)(p36;q14) in una bassa % di casi Fusione del gene PAX3 (cromosoma 2) o PAX7 (cromosoma 1) col gene FOXO1 (cromosoma 13) con formazione di geni chimerici che codificano per proteine di fusione con funzione di potenti attivatori trascrizionali ed effetto oncogenico Prognosi. Il RMSA ha una prognosi peggiore del RMSE, probabilmente a causa delle fusioni PAX-FOXO1 (PAX7 decorso migliore di PAX3). I casi senza traslocazione hanno decorso simile al RMSE. Lo stadio è un importante fattore prognostico.

13 Rabdomiosarcoma pleomorfo Sarcoma alto grado composto da cellule bizzarre poligonali, fusate o rotondeggianti con differenziazione muscolare scheletrica, marcate atipie e spesso multinucleate, senza componenti embrionale o alveolare Adulti, 6-7 decade Localizzazione più frequente: arti inferiori Non alterazioni specifiche del cariotipo Prognosi sfavorevole: la maggioranza dei casi metastatizza entro 5 anni

14 Rabdomiosarcoma a cellule fusate/sclerosante 5-10% dei RMS Bambini e adulti, sesso maschile (M:F=6:1) Istologia. Fasci di cellule fusate con scarso citoplasma eosinofilo, ipercromasia e atipie nucleari, con rari rabdomioblasti. La variante sclerosante è caratterizzata da estese aree di sclerosi Immunofenotipo. Espressione di desmina, actina, myod1 e miogenina. La variante sclerosante è spesso positiva solo per myod1 Prognosi. In età pediatrica è favorevole, mentre nell adulto recidiva e metastatizza nel 40-50% dei casi

15 Tumori vascolari

16 Sarcoma di Kaposi Si riconoscono quattro differenti forme clinico-epidemiologiche A) KS classico (indolente). Uomini anziani. Europa orientale e del bacino mediterraneo o Ashkenazi B) KS endemico africano. Adulti e bambini, Africa equatoriale C) KS iatrogeno. Soggetti sottoposti a trapianto d organo e terapia immunosoppressiva e soggetti trattati con farmaci immonosoppressivi (corticosteroidi) per varie patologie D) KS associato a AIDS. E la forma più aggressiva, che insorge in individui con infezione da HIV, particolarmente frequente in uomini omo o bisessuali. Rischio ora notevolmente ridotto con l avvento della terapia antiretrovirale ad alta attività (HAART) Agente etiologico di tutte le forme è HHV8 La localizzazione tipica è la cute. Durante il corso della malattia possono essere colpite le mucose, i linfonodi e i visceri. Tutti gli organi possono essere colpiti, anche se il cervello e le ossa sono interessati di rado

17 Sarcoma di Kaposi Forma classica. Macule, placche e noduli cutanei, estremità distali degli arti. Decorso indolente, raro interessamento linfonodale e viscerale Forma endemica. In genere cutanea con decorso protratto. Variante linfoadenopaticadel bambino rapidamente progressiva e letale Forma iatrogena. Infrequente e con decorso imprevedibile. Può risolversi con l interruzione della terapia, ma anche interessare i visceri con decorso letale. Forma associata a AIDS. È quella più aggressiva. Cute: viso, genitali, gambe. Mucosa orale, linfonodi, tratto gastro-intestinale e polmoni spesso coinvolti. Possibile l interessamento linfonodale e viscerale senza manifestazioni cutanee.

18 Sarcoma di Kaposi Istopatologia. Quadro istologico uguale in tutte le forme Cute. Lesioni precoci; stadio di chiazza; stadio di placca; stadio di nodulo Immunofenotipo. Le cellule che delimitano gli spazi vascolari e le cellule fusate sono positive per CD31, CD34 e podoplanina (marker vasi linfatici); espressione nucleare di HHV8 Prognosi. Determinata dalla forma. I casi con diffuso interessamento viscerale rispondono poco alla terapia.

19 Tumori dei nervi periferici (Nerve sheath tumours)

20 Malignant peripheral nerve sheath tumour (MPNST) Definizione: tumore maligno che insorge da un nervo periferico, da un preesistente tumore benigno dei nervi periferici (di solito un neurofibroma) o in un paziente con NF1. In assenza di queste condizioni la diagnosi si basa su una costellazione di aspetti istologici, IHC e ultrastrutturali che suggeriscono una differenziazione in cellule di Schwann MPNST costituisce < 5% dei sarcomi dei tessuti molli La metà dei casi insorge in pazienti con NF1 e il 10% sono indotti da RT. Nella NF1 i pazienti con neurofibromi plessiformi hanno il rischio maggiore. Rara l insorgenza da schwannomi o ganglioneuromi Sede: estremità > tronco > testa-collo. Il nervo sciatico è quello più spesso interessato

21 Malignant peripheral nerve sheath tumour (MPNST) Istopatologia: fasci di cellule fusate, talora con marcato ed esteso pleomorfismo. Le cellule tendono a concentrarsi intorno ai vasi. Nel 15% differenziazione eterologa. Malignant Triton Tumor: MPNST con differenziazione muscolare striata Glandular MPNST: differenziazione ghiandolare Immunofenotipo: positività per S100 in < 50% dei casi e per GFAP nel 20-30% Prognosi: tumore aggressivo con prognosi sfavorevole

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