PIANO URBANISTICO ATTUATIVO COMPARTO D1.02 DEL VIGENTE P.R.G ai sensi dell'art. 26 L.R. n. 16 del 22 dic e s.m.i - NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

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2 Art. 1 Ambito di applicazione ed obiettivi del P.U.A Art. 2 Riferimenti Legislativi... 2 Art. 3 Convenzione urbanistica di cui alla Legge 17/08/1942 n Art. 4 Elaborati del P.U.A Art. 5 Strumenti di attuazione degli interventi... 4 Art. 6 Destinazioni d uso ammesse nel comparto D Art. 7 Tipologie edilizie... 4 Art. 8 Progetto plano volumetrico dell intervento... 5 Art. 9 Caratteristiche costruttive, materiali e finiture... 5 Art Misure da adottare per la mitigazione ambientale degli interventi progettati... 6 Art. 11 Realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria... 7 Art. 12 Sistemazione delle aree da cedere al Comune di Castelnuovo Cilento... 7 Art Utilizzazione delle aree pubbliche monetizzate... 8 Art Tempi di realizzazione delle opere di urbanizzazione in relazione al rilascio delle singole concessioni od autorizzazioni Art. 15 Parametri urbanistici... 8 Art Indice di fabbricabilità fondiaria (If = Vc/Sf) e Rapporto di copertura... 9 Art. 17 Parcheggi interni ai lotti Art. 18 Distanze delle nuove costruzioni dalle strade - fascia di rispetto stradale Art. 19 Distanze delle nuove costruzioni dai confini e tra gli edifici Art Altezze consentite Art. 21 Norma finale di 11

3 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DEL COMPARTO D1-02. Art. 1 Ambito di applicazione ed obiettivi del P.U.A. Il PRG vigente, approvato con decreto del presidente provincia Salerno n. 760 del 28/08/2001, individua nell area denominata Coppola il comparto D1.02 per attività produttive artigianali e commerciali. L ambito di applicazione del presente P.U.A. è il comparto D1.02; l area oggetto dell intervento è pari mq. Il 23,00% dei mq (3.112 mq) sono destinati agli Spazi pubblici, attrezzature comuni, parcheggi e viabilità; la rimanente porzione di area (77,00 % per complessivi mq) rappresenta la superficie dei lotti edificatori. L obiettivo del presente piano è quello di attuare le previsioni dello strumento urbanistico generale che ha destinato all area oggetto di intervento una destinazione per attività produttive artigianali e commerciali. Tuttavia la trasformazione edilizia dell area è subordinata al completamento delle infrastrutture a rete dell area per servire le nuove aree produttive. Art. 2 Riferimenti Legislativi Il presente Piano Urbanistico Attuativo è redatto in conformità ai dettami normativi nazionali, regionali e locali, ed in particolare risponde a: Legislazione nazionale: Legge Urbanistica n del e s.m. e i. D.M. 2 aprile 1968, N Nuovo Codice della Strada Legge 26 ottobre 1995, n. 447 e s.m. e i. D.M. 23 febbraio 1971 n Legislazione regionale: Legge Regionale n.14/1982 Legge Regionale n. 9/1983 Legge Regionale n. 19/2001 Legge Regionale n. 16/2004 DGR n. 834 del 11/05/2007- Norme tecniche e direttive riguardanti gli elaborati da allegare agli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica, generale ed attuativa, come previsto dagli artt. 6 e 30 della legge regionale n. 16 del 22 dicembre 2004 "Norme sul governo del territorio" Pianificazione comunale Piano Regolatore Generale vigente Norme di attuazione del P.R.G. Regolamento edilizio 2 di 11

4 Piano di zonizzazione acustica comunale In particolare si richiamo le definizioni e le norme di carattere generale delle NTA del vigente P.R.G., rinviando alla consultazione delle seguenti: Norme generali (Titolo I - art delle N.T.A.); Norme di comparto (Titolo II - art. 12 delle N.T.A.); Norme specifiche per la zona omogenea D1 (Titolo III delle N.T.A.); Norme particolari per il comparto D1.02 (scheda comparto D1.02) Le norme succitate sono raccolte nell Elaborato n.09 E.09 del presente P.U.A - Planimetria Catastale - Stralcio PRG - Norme di attuazione. Le presenti N.T.A. del P.U.A. del comparto D1.02 integrano e sostituiscono, ove in contrasto, le previsioni del vigente P.R.G. Art. 3 Convenzione urbanistica di cui alla Legge 17/08/1942 n Si intendono integralmente richiamati gli obblighi assunti dai promotori del P.U.A. con la sottoscrizione della convenzione urbanistica di cui alla Legge 17/08/1942 n e successive modificazioni. Art. 4 Elaborati del P.U.A. Oltre alla presenti NTA specifiche del P.U.A., il piano urbanistico attuativo si compone degli elaborati di cui al seguente elenco: E.01 - RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA E.02 - STUDIO GEOLOGICO E CARATTERIZZAZIONE SISMICA DELL'AREA E.03 - STUDIO IDROLOGICO E IDRAULICO - STUDIO INTERDISCIPLINARE AREE DI ATTENZIONE E.04 - RELAZIONE PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO E.05 - RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE E.06 - RELAZIONE TECNICA OPERE DI URBANIZZAZIONE E.07 - SCHEMA DI CONVENZIONE E.08 - INQUADRAMENTI - ORTOFOTO - COROGRAFIA - PLANIMETRIA QUOTATA Stralcio AREA SIC, Carta delle fasce fluviali, Carta del rischio e Carta delle aree di attenzione E.09 - PLANIMETRIA CATASTALE - STRALCIO DI P.R.G.- NORME DI ATTUAZIONE E.10 - NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE SPECIFICHE DEL PUA D1.02 E.11 - INDIVIDUAZIONE AREA D'INTERVENTO - PIANO QUOTATO (planimetria e sezioni con sovrapposizioni schema di progetto) E.12 - INDIVIDUAZIONE AREE PUBBLICHE E COMPARTI EDIFICATORI E.13 - INDIVIDUAZIONE LOTTI PARAMETRI EDIFICATORI (PLANOVOLUMETRICO) E.14 - VIABILITA' E FASCE DI RISPETTO STRADALE E.15 - URBANIZZAZIONE PRIMARIA: RETE STRADALE - RETE IDRICA - RETE FOGNARIA - RETE PLUVIALE (PLANIMETRIA - PROFILO - PART. COSTRUTTIVI) E.16 - URBANIZZAZIONE PRIMARIA: ILLUMINAZIONE PUBBLICA - RETE ENEL - RETE TELECOM (PLANIMETRIA - PART. COSTRUTTIVI) E.17 - TIPOLOGIE COSTRUTTIVE EDILIZIE, DESTINAZIONE D'USO, SAGOMA INGOMBRO EDIFICI - PROGETTO PLANO-VOLUMETRICO, AREE PUBBLICHE, SISTEMAZIONE AREE LIBERE 3 di 11

5 Art. 5 Strumenti di attuazione degli interventi Il presente P.U.A. individua soltanto i lotti edificatori ed i relativi parametri urbanistici; dunque, ai sensi dell art. 26, comma 5, della legge regionale 16/2004, la delibera di Giunta Municipale di approvazione del PUA non costituisce permesso di costruire abilitante la realizzazione degli interventi ivi previsti, e pertanto gli interventi edificatori futuri sono soggetti al rilascio del permesso di costruire. Il responsabile del Provvedimento, rilascerà i singoli permessi di costruire, a norma dell art. 10 del DPR 380/2001, alle scadenze e modalità previste dalla convenzione urbanistica stipulata con il comune di Castelnuovo Cilento. Art. 6 Destinazioni d uso ammesse nel comparto D1.02 La zona è destinata prevalentemente ad insediamenti di carattere artigianale di servizio non in contrasto con la destinazione d uso delle zone adiacenti, e commerciale. Le destinazioni d uso ammesse sono quelle indicate dal vigente PRG del comune di Castelnuovo Cilento e sono indicate come H-U-C-L-F : H Alberghi, pensioni, residenze collettive, ristoranti U uffici pubblici e privati C attrezzature per il commercio L attività artigianale non moleste e non inquinanti e di servizio alla residenza F attrezzature per l assistenza dell infanzia attrezzature per l istruzione d obbligo o superiore attrezzature d interesse comunale, pubbliche, e di uso pubblico attività educative, associative, politiche, ricreative e culturali, attrezzature pubbliche e d uso pubblico per il tempo libero e lo sport, verde a scala urbana territoriale attrezzature pubbliche per la sanità e l assistenza Le destinazioni d uso indicate nella tavola E.17 non sono vincolanti ai fini della successiva attuazione dei lotti edificatori; è ammessa infatti la possibilità da parte degli attuatori dei singoli lotti o anche in forma associata di più lotti o porzione degli stessi di proporre variazioni della destinazione d uso purché compatibile con le destinazioni indicate dal PRG (H-U-C-L-F) e nel rispetto degli standards urbanistici previsti dal PUA. Art. 7 Tipologie edilizie Le tipologie edilizie ammesse nei lotti dovranno rispondere ai tipi sotto elencati: Tipologia edilizia produttiva commerciale e uffici La tipologia edilizia adottata è quella di edificio civile, di norma con struttura in c.a. gettata in opera, (altezza massima H=8.00 m) con piano interrato adibito a deposito o a parcheggio interrato, piano terra, con eventuali portici ad uso pubblico, destinato ad attività commerciali (vendita al dettaglio, esercizi di vicinato, ecc..), piano primo destinato ad uffici. La copertura dell edificio sarà preferibilmente piana, ma al fine di favorire l isolamento termico della struttura potrà essere realizzata anche mediante copertura tradizionale a due o più falde. E ammessa anche la tipologia di edificio prefabbricato monopiano o pluripiano per le attività esclusivamente commerciali (vendita all ingrosso o deposito merci). 4 di 11

6 Tipologia edilizia produttiva turistica La tipologia edilizia adottata è quella di edificio civile, di norma con struttura in c.a. gettata in opera, (altezza massima H=8.00 m) con piano interrato adibito a depositi o a parcheggio interrati, piano terra, e piano primo. La copertura dell edificio sarà preferibilmente piana, ma al fine di favorire l isolamento termico della struttura potrà essere realizzata anche mediante copertura tradizionale a due o più falde. Di tale tipologia non si dà alcuno schema tipologico, in ragione soprattutto dei particolari limiti cui deve soggiacere la progettazione, onde poter rispondere alle esigenze funzionali connesse con tale tipo di edificazione. Tipologia edilizia produttiva artigianale Di tale tipologia non si dà alcuno schema tipologico, in ragione soprattutto dei particolari limiti cui deve soggiacere la progettazione, onde poter rispondere alle esigenze funzionali connesse con tale tipo di edificazione. Art. 8 Progetto plano volumetrico dell intervento Nell Elaborato n E.17 - TIPOLOGIE COSTRUTTIVE EDILIZIE, DESTINAZIONE D'USO, SAGOMA INGOMBRO EDIFICI e PROGETTO PLANO-VOLUMETRICO, AREE PUBBLICHE, SISTEMAZIONE AREE LIBERE è riportato lo schema plano volumetrico dell insediamento produttivo con indicazione delle sagome a terra degli edifici da realizzare, con la distinzione della destinazione d uso degli stessi. Tali sagome sono da riguardarsi come indicative del massimo ingombro della struttura da realizzarsi, avendo tenuto conto di vincoli progettuali quali la distanza dai confini e dagli altri edifici, altezze degli edifici, fasce di rispetto stradali. In fase di progetto esecutivo del singolo intervento tali sagome potranno essere variate fermo restando che dovranno essere rispettati gli allineamenti proposti dal progetto plano volumetrico. Art. 9 Caratteristiche costruttive, materiali e finiture Le nuove costruzioni devono essere realizzate con materiali e tecniche costruttive tali da armonizzarsi nel contesto tipico dell area. Strutture verticali Sono ammesse i seguenti tipi di strutture portanti: - telaio in cemento armato - telaio in elementi prefabbricati - muratura portante Coperture Sono ammesse le seguenti tipologie - coperture di tipo tradizionale a falda con manto di copertura in laterizio; canali di gronda e pluviali dovranno essere in rame o lamiera preverniciata; sono escluse la plastica e l acciaio - tetto a copertura piana - tetto rovescio 5 di 11

7 Pareti perimetrali esterne Sono ammesse: - Murature in laterizio - Murature in Poroton - Pannelli prefabbricati in cemento liscio colorato, granigliato colorato Materiali di finitura - I materiali che sono possono essere utilizzati per i tamponamenti esterni sono i seguenti: - intonaco di tipo civile coibente - Tinteggiature con intonaci colorati in pasta - Pitture a calce Infissi I materiali per gli infissi ammessi sono: - Legno - Pvc - Alluminio e legno Sistemazioni esterne - Tutte le eventuali recinzioni devono essere realizzare in laterizio o in elementi in cls intonacati - Le pavimentazioni esterne ammesse sono del tipo autobloccante ad esclusione dei piazzali di manovra e della viabilità interna per i quali potrà essere utilizzato il conglomerato bituminoso - La sistemazione a verde con area a seminato e vegetazione autoctona. Colore e tinteggiature - Colori tenui che non siano in contrasto con gli edifici esistenti o di precedente realizzazione Art Misure da adottare per la mitigazione ambientale degli interventi progettati Tutti gli interventi di trasformazione edilizia dei lotti previsti nel P.U.A. saranno rispettosi della vigente normativa in materia di risparmio energetico, ed in generale della normativa ambientale vigente alla data del rilascio del Permesso a Costruire (scarico delle acque, emissione in atmosfera). Per la mitigazione ambientale degli interventi si prevede che la sistemazione esterna degli edifici risponda a quanto richiesto dalle stesse N.T.A. delle zone omogenee D1, ed in particolare: - indice di piantumazione Tp di 200 unità per ettaro (20 unità minime per ogni 1000 mq di superficie fondiaria); - le aree da destinare al verde e a parcheggio dovranno essere non inferiori ai 25% dell'intera area da impegnare a scopo produttivo (superficie fondiaria); Si prevede inoltre l attenuazione del rumore nelle fascia di rispetto acustico, così come individuate nella tavola E.04 Previsione di impatto acustico, ottenuta in via prioritaria mediante schermatura vegetale (siepi, alberature), in via secondaria mediante sistemi passivi quali pannelli fonoassorbenti in materiali sintetici. 6 di 11

8 Resta fermo l obbligo, da parte di chi voglia impiantare una attività produttiva nei lotti edificatori formati dal presente P.U.A., di dimostrare anche con misure fonometriche il rispetto dei limiti di immissione definiti sia dalla pianificazione comunale che dal presente P.U.A. Art. 11 Realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria La superficie per opere di urbanizzazione primaria è la somma di tutte le superfici complessivamente destinate alle diverse opere di urbanizzazione primaria, e cioè alle opere necessarie per assicurare ad un area edificabile l idoneità insediativa in senso tecnico. Le opere di urbanizzazione primaria da realizzare a cura dei proponenti del P.U.A sono: a) le strade e gli spazi di sosta e parcheggio; b) allacciamenti alla rete fognaria nera e bianca esistenti (sistema separato); c) allacciamenti alla rete di distribuzione dell'acqua esistente; d) la predisposizione impiantistica delle reti di distribuzione dell'energia elettrica, e rete telefonica; e) la pubblica illuminazione; f) il verde attrezzato. Le opere succitate verranno realizzate nel rispetto delle previsioni progettuali del P.U.A. (tavole E.15 ed E.16 Urbanizzazione primaria) e secondo le modalità e tempistica previsti dalla convenzione urbanistica di cui al precedente Art.2 delle presenti norme. Il dettaglio esecutivo delle opere di urbanizzazione da realizzarsi sarà definito con apposito progetto costruttivo che i lottizzanti sono tenuti a presentare al Comune di Castelnuovo Cilento prima dell effettivo inizio dei lavori; eventuali modifiche sostanziali ed integrazioni apportate alle opere di urbanizzazione per intervenute prescrizioni e/o variazioni della disposizione delle aree pubbliche per una migliore fruizione delle stesse e/o razionalizzazione dell accesso ai lotti edificatori potranno essere recepite da parte della Amministrazione sia nella fase di approvazione del progetto esecutivo che all atto della formale consegna delle opere da parte del lottizzante, a condizione tassativa che siano rispettati i parametri urbanistici del PUA; non sono considerate modifiche sostanziali le variazioni di dettaglio e/o costruttive rimesse alla discrezionalità della direzione lavori confermate tali all atto del collaudo finale preliminare alla consegna formale. Art. 12 Sistemazione delle aree da cedere al Comune di Castelnuovo Cilento Le aree da cedere gratuitamente al comune sono meglio specificate negli elaborati grafici di progetto del P.U.A.; per il relativo calcolo si faccia invece riferimento alla relazione tecnica generale di progetto. Le aree da cedere gratuitamente sono relative a: Viabilità (Vi) superficie destinata alla viabilità mq ,0 Attrezzature comuni (Ac) - Parcheggi (Pa) e Spazi pubblici (Sp) superficie destinata a parcheggio Pa mq. 271,0 7 di 11

9 superficie destinata agli spazi pubblici attrez. Sp mq ,0 superficie destinata ad attrezzature comuni Ac mq. 271,0 totale aree destinate alle opere di urbanizzazione primaria/secondaria mq ,0 Le sistemazioni da realizzarsi variano a seconda della destinazione dell area e sono ampiamente e compiutamente descritte negli elaborati di progetto del P.U.A. cui si rimanda. Art Utilizzazione delle aree pubbliche monetizzate Le aree pubbliche che l Amministrazione Comunale avrà ritenuto opportuno monetizzare saranno assimilate alla zona omogenea F e pertanto suscettibili di trasformazione in conformità alle norme che regolano la zona F. E comunque consentita la sistemazione a parcheggio non pavimentato (al massimo 50% della superficie) e a verde privato (rimante area). Art Tempi di realizzazione delle opere di urbanizzazione in relazione al rilascio delle singole concessioni od autorizzazioni. L'edificazione viene autorizzata in base ai tempi e quote legate alla realizzazione delle opere di urbanizzazione, fermo restando che le autorizzazioni di abitabilità e di agibilità non potranno comunque essere rilasciate fino a quando le costruzioni a cui si riferiscono, siano servite da regolare strada di accesso, da impianto di smaltimento delle acque, da rete idrica potabile e da rete di distribuzione di energia elettrica. I tempi di attuazione delle previsioni del progetto urbanistico del comparto sono pertanto definiti come segue: si dovranno eseguire contemporaneamente alle costruzioni e comunque prima del rilascio della relativa autorizzazione di abitabilità e di agibilità le seguenti opere: a) Rete stradale e di illuminazione nella misura necessaria alle relative aree interessate dalla autorizzazione in oggetto; b) Impianti di acqua potabile, con realizzazione delle opere nella misura minima necessaria al servizio delle aree interessate dalla autorizzazione in oggetto; c) Fognatura ed impianti, realizzazione delle opere nella misura necessaria al servizio delle aree interessate alla autorizzazione in oggetto; d) Impianti di energia elettrica, realizzazione delle opere nella misura minima necessaria al servizio delle aree interessate alla autorizzazione in oggetto; Le opere di urbanizzazione primaria si dovranno completare e rendere agibili con relativa cessione e consegna delle opere e degli impianti nel termine massimo di anni tre a decorrere dalla data di rilascio dei Permessi a Costruire relativi ai suddetti fabbricati. Resta comunque stabilito che sia i fabbricati, sia le opere di urbanizzazione primaria facenti parte del P.U.A., dovranno essere ultimati nel termine massimo di anni dieci. Art. 15 Parametri urbanistici Per la progettazione degli interventi edificatori nei lotti del P.U.A. del comparto D1.02 dovranno adottarsi i seguenti parametri: 8 di 11

10 It - Indice di fabbricabilità territoriale:..mc/mq Ai Area per l istruzione: mq/mq --- Ac Attrezzature d interesse comune: mq/mq Sp Spazi pubblici attrezzati...mq/mq Pa Parcheggi pubblici mq/mq If Indice di fabbricabilità fondiaria (*) mc/mq Rc Rapporto di copertura (*) mq/mq Sm Superficie minima del lotto. mq 1000 Np Numero massimo dei Piani.. n 2 Vm Volume massimo mc. --- H Altezza massima...mt PI Parcheggio del lotto.... mq./mc. 1/10 Dc Distanza dai confini..mt H De Distanza dagli edifici....mt H Dss Distanza dalle strade secondarie (viabilità previste dal PUA) mt Dsp Distanza dalla ex SS447 (**)....mt Lp - Lunghezza massima dei prospetti.mt Si Spazi interni...co-cr-pa-ch Tp Indice di piantumazione.....n x ha 200 Du Destinazione d uso ammesse..h-u-c-l-f Dv- Divieti Aa-An-Am Sa- Strumento di attuazione preventivo..piano P.I.P o PL Sd-Strumento di attuazione diretto.. CE-AU Per le definizioni dei succitati parametri si rinvia alla consultazione della parte generale delle NTA del vigente PRG. (*) Per gli impianti produttivi compatibili con le destinazioni di cui al precedente art.6, ai sensi dalla Legge Regionale 27 aprile 1998, n. 7 Modifica Legge Regionale 20 marzo 1982, n. 14, il rapporto di copertura è elevabile al valore di 0,50 mq; per tali attività non è previsto alcun limite alla volumetria, se non quello derivante dalla superficie coperta (al massimo 50% del lotto) e dalla altezza massima di cui al successivo art.20. (**) E consentita la deroga a tale distanza fino alla distanza minima di 10 m imposta per le strade extraurbane (tipo C) dal regolamento (D.P.R. 495/1992) del codice della strada, art. 26. Tale deroga, in mancanza di specifico regolamento dell ente gestore della ex SS447, dovrà essere preventivamente assentita dalla Provincia di Salerno Ufficio Viabilità e Concessioni. Art Indice di fabbricabilità fondiaria (If = Vc/Sf) e Rapporto di copertura Nella tabella di seguito riportata è indicato il rapporto di copertura Rc e l indice di fabbricabilità fondiaria If di singoli lotti formati. 9 di 11

11 Lotto: così come numerato nella allegata planimetria di progetto - Tav. E.14 - LOTTO 01 LOTTO 02 LOTTO 03 LOTTO 04 LOTTO 05 LOTTO 06 Superficie fondiaria (Sf) Indice di fabbricabilità fondiaria (If = Vc/Sf) 1,20 1,20 1,20 1,20 1,20 (*) 1,20 (*) Rapporto di copertura (Rc) 0,20 0,20 0,20 0,20 0,20/0,50(*) 0,20/0,50(*) Per i lotti a destinazione produttiva non artigianali (destinazione commerciale, uffici, turistica e terziaria in generale) il rapporto di copertura previsto è fissato nel limite del 20% della superficie dei lotti formati con un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 1,20 mc/mq. (*) Per i lotti a destinazione produttiva artigianale il rapporto di copertura è elevabile al valore di 0,50 mq; per tali attività non è previsto alcun limite alla volumetria, se non quello derivante dalla superficie coperta (al massimo 50% del lotto) e dalla altezza massima di cui al successivo art.20. Art. 17 Parcheggi interni ai lotti Lo standard minimo di parcheggio nel lotto è di 1 mq ogni 10 mc in conformità alle NTA del vigente PRG; per la destinazione d uso commerciale è previsto che tale standard minimo sia incrementato di 0,80 mq per ogni metro quadrato di superficie di vendita, al fine di ottemperare a quanto disposto D.M. n. 1444/68 e s.m. e i. Art. 18 Distanze delle nuove costruzioni dalle strade - fascia di rispetto stradale Per le nuove costruzione previste dai piani esecutivi poste lungo le strade veicolari, devono essere rispettate dalle strade secondarie (viabilità previste dal PUA) le distanze di: - mt per strade con larghezza minore di mt mt per strade con larghezza compresa tra di mt e mt per strade con larghezza maggiore di mt All interno di tale fascia non è consentita la costruzione di alcun manufatto con la sola eccezione di: - recinzioni perimetrali dei lotti, le quali dovranno essere posizionate almeno 1,50 m rispetto al limite della carreggiata stradale (salvo le recinzioni perimetrali esistenti); - opere di arredo urbano e opere a verde; - viabilità carrabile e pedonale; - piccoli manufatti per alloggiamento contatori/manufatti tecnologici ENEL/ TELECOM; - tettoie e pensiline per parcheggi coperti o per alloggiamento pannelli fotovoltaici; - cancelli carrabili e pedonali anche coperti; - insegne e cartelli stradali e pubblicitari; 10 di 11

12 Art. 19 Distanze delle nuove costruzioni dai confini e tra gli edifici Le nuove costruzioni dovranno distare dai confini almeno 5 m e comunque dovranno essere posti ad una distanza minima pari all altezza H dell edificio. Le nuove costruzioni dovranno distare dagli altri edifici almeno 10 m e comunque dovranno essere posti ad una distanza minima pari a due volte l altezza H dell edificio. Art Altezze consentite L altezza massima consentita H, così come definita dalle NTA del vigente PRG, è fissata in 8.00 mt dal piano campagna come modificato dal progetto. E ammessa la deroga a tale limite per esigenze particolari legate al processo produttivo (presenza di carroponti, apparecchiature e macchinari, vani extra corsa ascensori, ecc.); in ogni caso non potrà essere superata l altezza di 10,50 metri dal piano campagna. Art. 21 Norma finale Per quanto non richiamato o previsto nelle presenti norme tecniche del PUA del comparto D1.02 valgono le norme generali del P.R.G. vigente contenute nelle relative N.T.A. nonché il Regolamento Edilizio. 11 di 11

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