Esempi di domande ed esercizi assegnati nei compiti degli anni precedenti

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Esempi di domande ed esercizi assegnati nei compiti degli anni precedenti"

Transcript

1 Esempi di domande ed esercizi assegnati nei compiti degli anni precedenti Domande 1. Dato un insieme di simboli di funzione F, un insieme di simboli di predicato P ed un insieme di variabili V, spiegare come si costruiscono termini, atomi e formule ben formate della logica del prim ordine su F, P e V. 2. Spiegare il significato dei simboli = e. 3. Quando un sistema formale è corretto? Quando è completo? Il calcolo dei predicati del prim ordine è corretto? È completo? 4. Cosa è una sostituzione? Come si applica una sostituzione ad una espressione E? Come si compongono due sostituzioni? Illustrare mediante un esempio che la composizione di sostituzioni non è commutativa. 5. Definire il principio di risoluzione nel caso proposizionale ed illustrare come si applica mediante un esempio. 6. Come funziona il predicato di sistema is? Che differenza c è tra l istruzione n := n + 1 in un linguaggio imperativo e la chiamata di predicato N is N + 1 in Prolog? 7. Cosa è una clausola? Cosa è una clausola di Horn? Le formule logiche del prim ordine sono tutte esprimibili tramite clausole di Horn? Che relazione c è tra clausole di Horn e programmi Prolog? 8. Come si costruisce un albero SLD per un programma ed un goal, data una regola di selezione R? Illustrare mediante un esempio in cui il programma è composto da almeno 5 clausole, il goal è composto da almeno due atomi (per la cui risoluzione esistono clausole nel programma), e la regola di selezione è stabilita dallo studente (specificare chiaramente che regola si adotta). 9. Come funziona l interprete astratto per Prolog puro? 10. Quali tra i seguenti otto goal Prolog sono corretti (la loro chiamata ha successo) e quali sono errati (la loro chiamata causa un fallimento oppure solleva un errore)? Motivare le risposte. (a)?- N1 is 15, N2 is 12, N is N1 + N2. (b)?- N is N + 3. (c)?- N is N (d)?- CorsoIA is corso(docente(martelli), ore settimanali(5), semestre(1)). (e)?- N is 4, N1 is calcolaradicequadrata(n). Nota: si supponga che il predicato calcolaradicequadrata, con arietà 1, sia definito sui numeri naturali. (f)?- ListaWaltDisney is [pippo, [pluto, [paperino]]]. (g)?- ListaWaltDisney = [pippo, [pluto, [paperino]]]. (h)?- ListaWaltDisney = [pippo [pluto [paperino []]]]. 1

2 11. Cosa è un unificatore per un insieme di espressioni? Cosa è un most general unifier per un insieme di espressioni? Illustrare l algoritmo di unificazione visto a lezione. 12. Sulla base delle informazioni su Prolog apprese durante il corso, effettuare un confronto tra Prolog e linguaggi imperativi. Motivare le proprie affermazioni. 13. Discutere, mediante un esempio, in che modo l ordine delle clausole in un programma e l ordine degli atomi nel goal delle clausole possono influenzare l ordine delle soluzioni trovate e la possibilità di trovare soluzioni. 14. Che differenza c è tra regola di ricerca di un albero SLD e regola di selezione? Illustrare su un esempio il comportamento di almeno due regole di selezione diverse e di almeno due regole di ricerca diverse. 15. Quale tra i seguenti predicati implementa il not (inteso non come negazione logica ma come incapacità di provare un goal a partire dalle informazioni contenute nella base di conoscenza di Prolog)? Motivare la risposta. not1(x) :- X,!, fail. not1(x). not2(x) :-!, X, fail. not2(x). not3(x) :- X, fail,!. not3(x). 16. Si consideri la seguente definizione del predicato p(t,l). Che predicato built-in Prolog implementa? Quali parametri si assume siano di input e quali di output in questa implementazione? Motivare la risposta. p(t, [F Args]) :- functor(t, F, N), args(0, N, T, Args). args(i, N, T, [Arg Args]) :- I < N, I1 is I + 1, arg(i1, T, Arg), args(i1, N, T, Args). args(n, N, T, []). 17. Si considerino le seguenti definizioni del predicato minimum(x, Y, MinXY) che unifica MinXY con il minimo tra X ed Y. Sono entrambe corrette? Se sì, motivare la risposta. Se no, fornire un controesempio. minimum1(x, Y, X) :- X <= Y,!. minimum1(x, Y, Y) :- X > Y,!. minimum2(x, Y, X) :- X <= Y,!. minimum2(x, Y, Y). 18. Spiegare come funzionano i predicati Prolog freeze/2 e melt/ Spiegare come funziona il predicato Prolog call/ Quali sono i predicati per la manipolazione delle strutture sintattiche che Prolog fornisce? Tali predicati sono tutti necessari, o è possibile definire ciascuno di essi in funzione dei restanti predicati? 2

3 21. Quali sono i predicati metalogici che Prolog fornisce? Per quale ragione i predicati metalogici hanno questo nome? Come funzionano tali predicati? 22. Come funziona il predicato cut? Che differenza c è tra cut verdi e cut rossi? In che modo la posizione del cut nel body di una clausola influenza l esecuzione del body stesso? 23. Come si può usare il cut per implementare la negazione come fallimento? Come lo si può utilizzare per implementare il costrutto if then else? Che relazione c è tra cut verdi e determinismo? 24. Quali sono i predicati extralogici che Prolog fornisce? Per quale ragione i predicati extralogici hanno questo nome? Come funzionano tali predicati? 25. Elencare alcune valide ragioni per usare i predicati extra-logici. Elencare alcune valide ragioni per NON usare i predicati extra-logici. 26. Illustrare la tecnica di generazione dei lemmi. 27. Quali sono i predicati per programmazione al second ordine che Prolog fornisce? Per quale ragione si parla di programmazione al second ordine? Come funzionano tali predicati? 28. Come si può usare il predicato set of per implementare un predicato senza doppi(l1, L2) che unifica L2 con la lista L1 privata di tutti i doppioni? 29. Descrivere il funzionamento dei predicati extralogici clause, assert e retract. 30. Si consideri il seguente programma: f(a) :- assertz((f(x) :- q(x))), fail. q(a). ed il seguente goal:?- f(y). Illustrare in che modo scelte implementative differenti nella gestione del predicato assert possono influire sul successo o fallimento del goal dato, a partire dal programma dato. 31. Illustrare come funziona il predicato setof e spiegare in cosa differisce dal predicato bagof. 32. Quali sono le tecniche di ricerca sullo spazio degli stati? In cosa differiscono? 33. Cosa si intende per shell di un Sistema Esperto? 34. Quali sono i principali metodi di rappresentazione della conoscenza incerta? 35. In cosa consiste la metaprogrammazione? Quali sono alcuni campi di applicazione tipici per la metaprogrammazione? Quali sono i vantaggi dell uso di metainterpreti in Prolog? 36. Qual è la differenza tra il metainterprete banale, il metainterprete vaniglia ed il metainterprete che riprogramma la funzione di selezione? 37. In cosa consiste il forward reasoning? Che differenza c è tra backward e forward reasoning? 38. In cosa consiste la adduzione? 39. In che modo è possibile implementare meccanismi di ereditarietà tra teorie? 40. In cosa consiste il ragionamento approssimato? 41. Cosa si intende con euristica? 3

4 42. In che modo può essere rappresentato un problema in Prolog, in modo da adottare tecniche di AI per risolverlo? 43. Cosa sono gli and/or graph? Come si può applicare l euristica ai grafi and/or? 44. Illustrare lo schema generale di un programma Prolog che utilizza di alberi di ricerca per giochi. Illustrare l algoritmo minimax. 45. Come e quanto incide la rappresentazione del problema sulla capacità di risolvere problemi complessi? 46. Cosa si intende per tecniche di ricerca miste? Illustrare almeno una tecnica mista vista a lezione. 47. Si consideri il seguente programma (mostrato in una rappresentazione semplificata) appartenente alla teoria cred: (torta_bruciata:- rotto_termostato_forno), 0.1). (torta_bruciata:- dimenticata_torta_nel_forno), 0.9). (dimenticata_torta_nel_forno:- telefonato(x), tre_ore_al_telefono_con(x)), 0.9). (dimenticata_torta_nel_forno:- invasione_cavallette), 0.1). rotto_termostato_forno, 0.2). telefonato(alice), 0.3). telefonato(carla), 0.4). tre_ore_al_telefono_con(alice), 0.4). tre_ore_al_telefono_con(carla), 0.7). invasione_cavallette, 0.1). Quali sono le soluzioni del seguente goal??- demo(torta_bruciata, cred, X). 48. In cosa consiste la amalgamazione nel caso della logica delle clausole di Horn? 49. Che tipo di ragionamento (forward o backward) adottano i sistemi esperti implementati in Prolog? Sarebbe facile implementare in Prolog il meccanismo di ragionamento contario? 50. Illustrare i principi di riflessione nei linguaggi amalgamati. 51. Si consideri la seguente affermazione in linguaggio naturale: Se non si ha l evidenza che un mammifero deponga le uova (sia monotremo ) e non si ha l evidenza che esso abbia il marsupio (sia marsupiale ), allora si deve assumere che esso sia placentato. Si consideri la trasposizione della frase data in Prolog (senza multi-teorie): 4

5 placentato(x) :- mammifero(x), non_evidente(monotremo_o_marsupiale(x)). monotremo_o_marsupiale(x) :- ornitorinco(x). monotremo_o_marsupiale(x) :- echidna(x). monotremo_o_marsupiale(x) :- canguro(x). mammifero(pinco). non_evidente(affermazione) :- not(affermazione). Si illustri quale informazione ci fornisce il programma se (a) lo si interroga sul fatto che pinco sia un placentato, con la base di conoscenza invariata rispetto alla situazione iniziale; (b) lo si interroga sul fatto che pinco sia un placentato dopo avere inserito nella base di conoscenza l informazione che pinco è un ornitorinco (mediante assert(ornitorinco(pinco)).). 52. Quale tipo di ragionamento viene implementato da un metainterprete come quello illustrato nella domanda precedente? 53. Cosa è un sistema esperto? Quali sono le sorgenti di conoscenza dalle quali attingere per creare un sistema esperto? In cosa consiste la elicitazione? 54. Illustrare la teoria della probabilità bayesiana. 55. Cosa è un agente secondo la definizione debole? Cosa è un agente secondo la definizione forte? 56. Quali campi di ricerca hanno influito sulla nascita del paradigma ad agenti, ed in che modo? 57. Quali sono i problemi intrinseci del planning e per quali ragioni Brooks ha deciso di implementare robot intelligenti applicando tecniche diverse da quelle simboliche tipicamente usate nel planning? 58. Quali sono le differenze tra un agente ed un oggetto? Quali sono le differenze tra un agente ed un sistema esperto? Quali sono le differenze tra un agente ed una interfaccia che implementa la tecnica della manipolazione diretta? 59. Descrivere un interruttore come un agente dotato di volontà, desideri, capacità, credenze, intenzioni, ecc. Una tale descrizione sarebbe legittima? Sarebbe utile? 60. Cosa è una architettura per agenti? Quante tipologie di architetture per agenti esistono? In cosa differiscono queste tipologie di architetture? 61. Cosa è un MAS e quali sono le sue principali caratteristiche? In quali campi possono essere (o sono stati) utilizzati i MAS? Illustrare una applicazione di agenti o MAS. 62. Discutere quali caratteristiche della programmazione logica la rendono adatta a implementare prototipi di agenti e sistemi multi-agente. 63. Quali sono le principali ragioni per cui la logica del prim ordine deve essere estesa per poter correttamente modellare un agente intelligente? 64. Descrivere le principali caratteristiche di una logica adatto a modellare agenti intelligenti tra quelle visti a lezione (Situation calculus, Logica modale, Logica temporale FML, Logica deontica, Logica dinamica, Logica lineare). 5

6 Esercizi 1. Definire il predicato posizione n(n, ListaIn, ListaOut) che, presa una lista di elementi ground, ListaIn, restituisce la lista composta dagli elementi di ListaIn che si trovano in posizione multipla di N (assumiamo che il primo elemento di una lista occupi la posizione 1). Esempio: posizione n(3, [a, b(c), 7, [1,2,3], pippo, pluto, paperino], ListaOut) deve unificare ListaOut con [7, pluto]. 2. Definire il predicato sottoliste n(n, ListaIn, ListaOut) che, presa una lista di elementi ground, ListaIn, restituisce la lista composta dalle sottoliste di elementi contigui di ListaIn lunghe N. Esempio: sottoliste n(3, [a, b(c), 7, [1,2,3], pippo], ListaOut) deve unificare ListaOut con [[a, b(c), 7],[b(c), 7, [1,2,3]], [7, [1,2,3], pippo]]. 3. Considerando la definizione del predicato posizione n(n, ListaIn, ListaOut) data nell esercizio 1, costruire l albero SLD per il programma che definisce posizione n(n, ListaIn, ListaOut) e il goal posizione n(2, [pippo, pluto, topolino, paperino], ListaOut), assumendo come regola di selezione la leftmost. 4. Considerando la definizione del predicato sottoliste n(n, ListaIn, ListaOut) data nell esercizio 2, costruire l albero SLD per il programma che definisce sottoliste n(n, ListaIn, ListaOut) e il goal sottoliste n(3, [pippo, pluto, topolino, paperino], ListaOut), assumendo come regola di selezione la rightmost. 5. Si definisca, usando rigorosamente una sola clausola, un predicato my retract all(head) che elimina dalla base di conoscenza tutte le clausole la cui testa unifica con Head. Si assuma Head ground. 6. Si definisca un predicato non unifica(x, Y) che ha successo quando due termini X e Y non unificano. 7. Si supponga di avere un database di relazioni nodo(nodo) e arco(nodo1, Nodo2) che rappresentano un grafo. Si vuole realizzare un programma Prolog che calcola la relazione esiste cammino(nx, NY) che vale per tutte le coppie di nodi tra i quali esiste un cammino ed asserisce il risultato della dimostrazione in modo da riutilizzarlo nelle dimostrazioni successive. Se tale risultato era già presente nel database non deve essere asserito una seconda volta. 8. Si definisca un predicato leggi e asserisci(file) che legge da un file File una successione di atomi ed asserisce solo quelli che non sono conseguenza logica della base di conoscenza Prolog. 9. Definire il predicato my univ(term, List) che si comporta esattamente come il predicato builtin =.. di Prolog. La definizione di my univ deve includere solo arg e functor. Costruire l albero SLD con regola di selezione leftmost per il programma dato e per il goal my univ(f(a, b, c(h)), [Z, a, b, c(v)]). 10. Definire un predicato Prolog count unifying terms(t, L, Res) che dati una lista L non necessariamente ground ed un termine T non necessariamente ground, restituisce il numero di elementi della lista L che unificano con T. 11. Implementare un predicato asserisci(t) tale che la clausola T venga aggiunta alla base di conoscenza al momento della valutazione di asserisci(t); la clausola T viene rimossa nel momento in cui si effettua backtracking su asserisci(t) (che comunque fallisce in fase di backtracking). 12. Implementare un predicato rimuovi(t) tale che la clausola T venga rimossa dalla base di conoscenza al momento della valutazione di rimuovi(t); la clausola T viene riasserita nel momento in cui si effettua backtracking su rimuovi(t) (che comunque fallisce in fase di backtracking). 6

7 13. Implementare una variante di bag of, my findall(x, Goal, Instances), tale che Instances è il multinsieme delle istanze di X per cui Goal è vero. 14. Implementare un predicato ch(x, Cs) che colleziona nella lista Cs gli elementi S tali che l atomo father(x, S) è incluso nella base di conoscenza del programma (si tratta in pratica di una set of specializzata per il predicato father). Si utilizzino per l implementazione due tecniche diverse: chiamata ricorsiva del predicato ch e failure-driven loop. 15. Si implementi un metainterprete (senza multi-teorie) che cerca soluzioni ad un goal esplorando l albero SLD per al più N passi (N dato come input dall utente). Se non trova soluzioni entro la profondità data, fallisce. 16. Si implementi un metainterprete (senza multi-teorie) che chiede all utente quale clausola tra quelle applicabili per il processo di risoluzione va usata, ed utilizza la clausola indicata dall utente. 17. Si definisca un metainterprete per le teorie con ereditarietà multipla il cui funzionamento sia il seguente. Dato un goal atomico G da dimostrare in Th (G diverso da un predicato di sistema, G diverso da demo(g1, Th1)) (a) se esistono clausole nella teoria corrente Th la cui testa unifica con G, si utilizzano tali clausole in maniera standard, dimostrandone il body in Th; nel caso in cui tutte le clausole conducano ad un fallimento, il goal fallisce; (b) se non esistono clausole nella teoria corrente Th la cui testa unifica con G, si cerca una teoria Th1 superiore a Th in cui sia definita una clausola la cui testa unifica con G e si dimostra il body di tale clausola in Th. L interprete così definito cerca nelle teorie superiori solo se non ci sono clausole utilizzabili nella teoria corrente per il goal dato. Se esistono clausole utilizzabili, ma tutte portano ad un fallimento, il goal fallisce. Si ricorda che una teoria Th1 è superiore ad una teoria Th se esiste l informazione is a(th, Th1) nella teoria dizionario, oppure se esiste una teoria intermedia ThInt tale che ThInt è superiore a Th e Th1 è superiore a ThInt. 18. Si traduca in Prolog la seguente frase in linguaggio naturale: Se la macchina non parte ed è consistente pensare che il serbatoio contenga della benzina, allora si può assumere che sia scarica la batteria. 19. Si consideri la seguente estensione di Prolog con il link is a e l ereditarietà. % 0 % demo(true, _). % 1 % demo(g,_) :- syspred(g), call(g). % 2 % demo(demo(g,t), _) :- demo(g,t). % 3 % demo((g1,g2), Th) :- demo(g1,th), demo(g2,th). % 4 % 7

8 demo(g, Th) :- not(syspred(g)), G \== (_,_), G \== demo(_,_), clause_t(g,b,th), demo(b,th). % 5 % demo(g, Th) :- not(syspred(g)), G \== (_,_), G \== demo(_,_), seguilink(g, Th, Th, Thn), risolvi(g, Th, Thn). Si consideri inoltre il programma di esempio seguente: clause_t(p(a,a1), true, tisa1). clause_t(q(a,a2), true, tisa1). clause_t(q(b,b1), true, tisa1). clause_t(r(a,a3), true, tisa1). clause_t(r(c,c1), true, tisa1). clause_t(r(x,y), (t(x,y),true), tisa1). clause_t(s(c,c2), true, tisa1). clause_t(p(x,y),(q(x,y),true), tisa2). clause_t(p(x,y),(r(x,y),true), tisa3). clause_t(t(c,c3), true, tisa3). clause_t(p(x,y), (s(x,y),true), tisa4). clause_t(is_a(tisa1,tisa2),true, dizionario). clause_t(is_a(tisa2,tisa3),true, dizionario). clause_t(is_a(tisa2,tisa4),true, dizionario). (a) Definire il predicato seguilink in modo che le teorie superiori siano viste come delle estensioni delle teorie inferiori e contribuiscano a dare soluzioni in ogni caso. Definire il predicato risolvi(g,th,thn) in modo che la risoluzione del body avvenga nella teoria di partenza Th, lasciando la possibilità di riutilizzare il meccanismo di ereditarietà anche per la dimostrazione del body. Dire quali soluzioni vengono proposte per il goal seguente e spiegare in quale modo queste soluzioni sono ottenute:?- demo(p(x,y), tisa1). Cosa succederebbe se anziché chiamare demo con ereditarietà sul body, si chiamasse demo1 senza ereditarietà? Nota: per soluzioni proposte si intendono TUTTE le soluzioni che l interprete trova in backtracking. (b) Definire il predicato seguilink in modo che le teorie superiori si accedano solo quando non si trova una clausola nella teoria corrente la cui testa unifica con il goal da risolvere; se tale clausola esiste, le teorie superiori non possono essere accedute anche se la dimostrazione del goal nella teoria corrente fallisce. Definire il predicato risolvi(g,th,thn) in modo che la risoluzione del body avvenga nella teoria di partenza Th richiamando un predicato demo1 che effettua la dimostrazione senza ereditarietà. Dire quali soluzioni vengono proposte per i goals seguenti e spiegare in quale modo queste soluzioni sono ottenute: 8

9 ?- demo(p(x,y), tisa1).?- demo(t(x,y), tisa1). Nota: per soluzioni proposte si intendono TUTTE le soluzioni che l interprete trova in backtracking. 20. Si supponga che lo spazio degli stati di un determinato problema sia rappresentato da un albero finito. Definire una strategia di ricerca per questo problema che, dato uno stato di partenza, parta dagli stati finali e proceda a ritroso (scegliere se con una depth-first o una breadth-first o con qualunque altra stategia) fino a che incontra il nodo di partenza, oppure non può procedere ulteriormente. L output del programma deve essere uno stato finale raggiungibile dal nodo di partenza, con il path dal nodo di partenza a quello finale. 21. Si supponga che lo spazio degli stati di un determinato problema sia rappresentato da un albero finito in cui agli stati è associato un valore. Si definisca una strategia di ricerca che, dati un nodo di partenza ed un parametro P va in depth-first per P livelli, raccoglie tutti i nodi raggiungibili al livello P e richiama la strategia a partire dal nodo con valore maggiore, sempre con parametro P. L output del programma deve essere uno stato finale raggiungibile dal nodo di partenza, senza necessariamente il path. 22. Si definisca un metainterprete che consenta di chiamare il predicato retract solo sulle clausole esplicitamente asserite mediante assert; nel caso in cui venga chiamato retract su una clausola non asserita mediante assert, viene mostrato a video un messaggio di errore e NON viene effettuata la retract. Anche in questo caso, comunque, il goal NON fallisce. 23. Si consideri il seguente programma (mostrato in una rappresentazione semplificata) appartenente alla teoria cred: (puntini_rossi_in_faccia:- allergia_alimentare), 0.8). (puntini_rossi_in_faccia:- rosolia), 0.1). (puntini_rossi_in_faccia:- rara_malattia_tropicale), 0.1). (allergia_alimentare:- in_casa_si_trova(x), goloso(x)), 0.6). (allergia_alimentare:- mangiato_cibo_deteriorato, 0.4). (rosolia:- non_vaccinato), 0.9). (rosolia:- seconda_ricaduta_di_rosolia), 0.1). 9

10 non_vaccinato, 0.2). seconda_ricaduta_di_rosolia, 0.1). rara_malattia_tropicale, 0.1). mangiato_cibo_deteriorato, 0.1). in_casa_si_trova(cioccolata)), 0.1). in_casa_si_trova(minestra_di_verdura), 0.4). in_casa_si_trova(pollo_bollito)), 0.3). goloso(cioccolata), 0.8). goloso(minestra_di_verdura), 0.1). goloso(pollo_bollito), 0.1). Quali sono le soluzioni del seguente goal??- demo(puntini_rossi_in_faccia, cred, X). NOTA: NON svolgere i calcoli!!! È sufficiente indicare i fattori e gli addendi, e spiegare la ragione della espressione risultante. 24. Si modelli ed implementi in Prolog il gioco del bersaglio cosí definito: Data una parola di senso compiuto (stato iniziale), modificarla (eventualmente ripetutamente) in uno dei seguenti modi (mosse possibili) al fine di ottenere un altra parola di senso compiuto (stato finale): aggiungere una lettera in un punto qualunque della parola (purché la parola ottenuta sia sempre di senso compiuto e non sia più lunga di 8 lettere); rimuovere una lettera da un punto qualunque della parola (purché la parola ottenuta sia sempre di senso compiuto e non sia più corta di 3 lettere); cambiare una lettera della parola. 25. Realizzare un meta-interprete che modifica la strategia con cui vengono usate le clausole in un programma, utilizzando le clausole in ordine inverso (dal basso, ovvero dall ultima clausola che compare nel programma definente il predicato in oggetto, verso l alto, ovvero verso la prima clausola che compare nel programma per definire il predicato in oggetto). 26. Realizzare un meta-interprete che modifica l algoritmo di unificazione. Il nuovo algoritmo deve soddisfare le seguenti specifiche: due costanti non unificano mai (anche se sono uguali); nel caso in cui i termini da unificare siano entrambi variabili, o il termine da unificare sia una variabile ed il termine che unifica sia una costante, l unificazione avviene normalmente. Si noti che se il termine da unificare è una costante ed il termine che unifica è una variabile l unificazione fallisce; nel caso in cui i due termini siano entrambi composti, l unificazione avviene se i funtori ed il numero di argomenti sono identici, e gli argomenti unificano a due a due applicando ricorsivamente le suddette regole. 10

Ripasso di teoria ed esercizi in preparazione al secondo compito.??? Dicembre 2004

Ripasso di teoria ed esercizi in preparazione al secondo compito.??? Dicembre 2004 Ripasso di teoria ed esercizi in preparazione al secondo compito??? Dicembre 2004 Teoria: domande tipiche da compitino 1. Manipolazione delle strutture sintattiche: quali sono i predicati per la manipolazione

Dettagli

Programmazione Dichiarativa. Programmazione Logica. SICStus PROLOG PROLOG. http://www.sics.se/sicstus/ Bob Kowalski: "Algoritmo = Logica + Controllo"

Programmazione Dichiarativa. Programmazione Logica. SICStus PROLOG PROLOG. http://www.sics.se/sicstus/ Bob Kowalski: Algoritmo = Logica + Controllo Programmazione Logica Bob Kowalski: "Algoritmo = Logica + Controllo" nella programmazione tradizionale: il programmatore deve occuparsi di entrambi gli aspetti nella programmazione dichiarativa: il programmatore

Dettagli

Laboratorio di Progettazione di Sistemi Software Progetto: modellazione di un dominio e sue attività

Laboratorio di Progettazione di Sistemi Software Progetto: modellazione di un dominio e sue attività Laboratorio di Progettazione di Sistemi Software Progetto: modellazione di un dominio e sue attività Valentina Presutti (A-L) Riccardo Solmi (M-Z) Definizione del problema Modello di un dominio Si vuole

Dettagli

Sistemi Web per il turismo - lezione 3 -

Sistemi Web per il turismo - lezione 3 - Sistemi Web per il turismo - lezione 3 - Software Si definisce software il complesso di comandi che fanno eseguire al computer delle operazioni. Il termine si contrappone ad hardware, che invece designa

Dettagli

Ricerca non informata in uno spazio di stati

Ricerca non informata in uno spazio di stati Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Intelligenza Artificiale Paolo Salvaneschi A5_2 V2.4 Ricerca non informata in uno spazio di stati Il contenuto del documento è liberamente utilizzabile dagli

Dettagli

Agenti risolutori di problemi. Risolvere i problemi mediante ricerca Maria Simi a.a 2014/2015

Agenti risolutori di problemi. Risolvere i problemi mediante ricerca Maria Simi a.a 2014/2015 Agenti risolutori di problemi Risolvere i problemi mediante ricerca Maria Simi a.a 2014/2015 Agenti risolutori di problemi Adottano il paradigma della risoluzione di problemi come ricerca in uno spazio

Dettagli

Trasformazione in clausole

Trasformazione in clausole DEPARTMENT OF INFORMATION ENGINEERING UNIVERSITY OF PADOVACorso Principio di A.A. Intelligenza di 2005-2006 Risoluzione Artificiale ing. Marco Falda marco.falda@unipd.it atomi letterali) Una A1 A2 L An

Dettagli

ESERCIZI DEL CORSO DI INFORMATICA

ESERCIZI DEL CORSO DI INFORMATICA ESERCIZI DEL CORSO DI INFORMTIC Questa breve raccolta di esercizi vuole mettere in luce alcuni aspetti della prima parte del corso e fornire qualche spunto di riflessione. Il contenuto del materiale seguente

Dettagli

Fondamenti di Internet e Reti 097246

Fondamenti di Internet e Reti 097246 sul livello di Rete Instradamento. o Si consideri la rete in figura.. Si rappresenti, mediante un grafo, la rete per il calcolo dei cammini minimi (solo i nodi e gli archi no reti). Si calcoli il cammino

Dettagli

FONDAMENTI*DI*INTELLIGENZA*ARTIFICIALE*

FONDAMENTI*DI*INTELLIGENZA*ARTIFICIALE* FONDAMENTI*DI*INTELLIGENZA*ARTIFICIALE* *1 *parte*(6*cfu)* 14*Settembre*2011* *Tempo*a*disposizione:*2*h* *Risultato:*3232*punti* Esercizio*1*(6*punti)* Inlogicadeipredicatidelprimoordine,valelaseguenteconseguenzalogica:,,,

Dettagli

Il Metodo Scientifico

Il Metodo Scientifico Unita Naturali Il Metodo Scientifico La Fisica si occupa di descrivere ed interpretare i fenomeni naturali usando il metodo scientifico. Passi del metodo scientifico: Schematizzazione: modello semplificato

Dettagli

Universita' degli Studi di Udine UNA PROPOSTA PER L'INTRODUZIONE DI CAPACITA' DI META-RAPPRESENTAZIONE IN UN LINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONE LOGICA

Universita' degli Studi di Udine UNA PROPOSTA PER L'INTRODUZIONE DI CAPACITA' DI META-RAPPRESENTAZIONE IN UN LINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONE LOGICA Universita' degli Studi di Udine FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI UNA PROPOSTA PER L'INTRODUZIONE DI CAPACITA' DI META-RAPPRESENTAZIONE IN UN LINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONE LOGICA Relatore:

Dettagli

Riconoscere e formalizzare le dipendenze funzionali

Riconoscere e formalizzare le dipendenze funzionali Riconoscere e formalizzare le dipendenze funzionali Giorgio Ghelli 25 ottobre 2007 1 Riconoscere e formalizzare le dipendenze funzionali Non sempre è facile indiduare le dipendenze funzionali espresse

Dettagli

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE a.s. 2015/16 CLASSE 2^ ASA Indirizzo di studio Liceo scientifico Scienze Applicate Docente Disciplina

Dettagli

INTRODUZIONE ALLE BASI DATI RELAZIONALI

INTRODUZIONE ALLE BASI DATI RELAZIONALI INTRODUZIONE ALLE BASI DATI RELAZIONALI RELAZIONI E TABELLE Nelle BASI DI DATI RELAZIONALI le informazioni sono organizzate in TABELLE; Le tabelle sono rappresentate mediante griglie suddivise in RIGHE

Dettagli

ACCESSO ALLA POSTA ELETTRONICA TRAMITE OUTLOOK WEB ACCESS

ACCESSO ALLA POSTA ELETTRONICA TRAMITE OUTLOOK WEB ACCESS ACCESSO ALLA POSTA ELETTRONICA TRAMITE OUTLOOK WEB ACCESS Versione 1.2 9 Luglio 2007 Pagina 1 di 16 SOMMARIO 1. Cos è Outlook Web Access... 3 2. Quando si usa... 3 3. Prerequisiti per l uso di Outlook

Dettagli

Liceo Scientifico " C. CATTANEO " PIANO DI LAVORO DI INFORMATICA. CLASSE 3 LSA SEZ. B e D

Liceo Scientifico  C. CATTANEO  PIANO DI LAVORO DI INFORMATICA. CLASSE 3 LSA SEZ. B e D Liceo Scientifico " C. CATTANEO " PIANO DI LAVORO DI INFORMATICA CLASSE 3 LSA SEZ. B e D Sommario PIANO DI LAVORO DI INFORMATICA... 1 INDICAZIONI GENERALI... 2 PREREQUISITI... 2 CONOSCENZE, COMPETENZE

Dettagli

Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 3 Modelli di calcolo

Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 3 Modelli di calcolo Università Roma Tre Dipartimento di Matematica e Fisica Corso di Laurea in Matematica Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 3 Modelli di calcolo Marco Liverani (liverani@mat.uniroma3.it)

Dettagli

Matematica con il foglio di calcolo

Matematica con il foglio di calcolo Matematica con il foglio di calcolo Sottotitolo: Classe: V primaria Argomento: Numeri e operazioni Autore: Guido Gottardi, Alberto Battaini Introduzione: l uso del foglio di calcolo offre l opportunità

Dettagli

Ingegneria del Software

Ingegneria del Software Ingegneria del Software Analisi Object Oriented ed Elementi di Programmazione OO Origini Le metodologie ad oggi nascono negli anni 70 ma si affermano solo nelgi anni 80 grazie alla nascita dei linguaggi

Dettagli

FONDAMENTI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE (8 CFU)

FONDAMENTI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE (8 CFU) FONDAMENTI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE (8 CFU) 13 Febbraio 2015 Tempo a disposizione: 2 h Risultato: 32/32 punti Esercizio 1 (punti 6) Si esprimano in logica dei predicati del I ordine le seguenti frasi:

Dettagli

CAPITOLO V. DATABASE: Il modello relazionale

CAPITOLO V. DATABASE: Il modello relazionale CAPITOLO V DATABASE: Il modello relazionale Il modello relazionale offre una rappresentazione matematica dei dati basata sul concetto di relazione normalizzata. I principi del modello relazionale furono

Dettagli

Semantica dei programmi. La semantica dei programmi è la caratterizzazione matematica dei possibili comportamenti di un programma.

Semantica dei programmi. La semantica dei programmi è la caratterizzazione matematica dei possibili comportamenti di un programma. Semantica dei programmi La semantica dei programmi è la caratterizzazione matematica dei possibili comportamenti di un programma. Semantica operazionale: associa ad ogni programma la sequenza delle sue

Dettagli

PROVA FINALE V. AULETTA G. PERSIANO ALGORITMI II - -MAGIS INFO

PROVA FINALE V. AULETTA G. PERSIANO ALGORITMI II - -MAGIS INFO PROVA FINALE V. AULETTA G. PERSIANO ALGORITMI II - -MAGIS INFO 1. Load Balancing Un istanza del problema del load balancing consiste di una sequenza p 1,..., p n di interi positivi (pesi dei job) e un

Dettagli

7 Disegni sperimentali ad un solo fattore. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi

7 Disegni sperimentali ad un solo fattore. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi 7 Disegni sperimentali ad un solo fattore Giulio Vidotto Raffaele Cioffi Indice: 7.1 Veri esperimenti 7.2 Fattori livelli condizioni e trattamenti 7.3 Alcuni disegni sperimentali da evitare 7.4 Elementi

Dettagli

3.5.1 PREPARAZ1ONE I documenti che si possono creare con la stampa unione sono: lettere, messaggi di posta elettronica, o etichette.

3.5.1 PREPARAZ1ONE I documenti che si possono creare con la stampa unione sono: lettere, messaggi di posta elettronica, o etichette. 3.5 STAMPA UNIONE Le funzioni della stampa unione (o stampa in serie) permettono di collegare un documento principale con un elenco di nominativi e indirizzi, creando così tanti esemplari uguali nel contenuto,

Dettagli

Mobile Programming. Prova scritta del 22/01/2016. Prof. De Prisco. Corso di laurea in Informatica

Mobile Programming. Prova scritta del 22/01/2016. Prof. De Prisco. Corso di laurea in Informatica Corso di laurea in Informatica Mobile Prof. De Prisco Prova scritta del 22/01/2016 NOME: COGNOME: MATRICOLA: Domande Punti 1 /10 2 /10 3 /10 4 /10 5 /10 6 /10 7 /10 8 /10 9 /10 10 /10 TOTALE /100 Quesito

Dettagli

I metodi formali nel processo di sviluppo del software

I metodi formali nel processo di sviluppo del software I metodi formali nel processo di sviluppo del software I metodi formali consentono di creare una specifica più completa, uniforme e non ambigua di quelle prodotte usando i metodi convenzionali ed orientati

Dettagli

Le aree dell informatica

Le aree dell informatica Fondamenti di Informatica per la Sicurezza a.a. 2006/07 Le aree dell informatica Stefano Ferrari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO DI TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE Stefano Ferrari Università

Dettagli

Gestione di files Motivazioni

Gestione di files Motivazioni Gestione di files Motivazioni Un programma in esecuzione legge (sequenzialmente) una sequenza di caratteri prodotti "al volo" dall'utente (tramite tastiera) il programma in esecuzione scrive (sequenzialmente)

Dettagli

Il calcolatore. Architettura di un calcolatore (Hardware)

Il calcolatore. Architettura di un calcolatore (Hardware) Il calcolatore Prima parlare della programmazione, e' bene fare una brevissima introduzione su come sono strutturati i calcolatori elettronici. I calcolatori elettronici sono stati progettati e costruiti

Dettagli

Elaborato di Fondamenti di Informatica 2007/08. Claudio Guidi cguidi@cs.unibo.it

Elaborato di Fondamenti di Informatica 2007/08. Claudio Guidi cguidi@cs.unibo.it Elaborato di Fondamenti di Informatica 2007/08 Claudio Guidi cguidi@cs.unibo.it Perché e quando. Consente di comprendere come i risultati teorici della teoria dei linguaggi formali possano avere un impatto

Dettagli

Il Manuale di KXSLDbg. Keith Isdale Traduzione del documento: Samuele Kaplun Traduzione del documento: Simone Solinas

Il Manuale di KXSLDbg. Keith Isdale Traduzione del documento: Samuele Kaplun Traduzione del documento: Simone Solinas Keith Isdale Traduzione del documento: Samuele Kaplun Traduzione del documento: Simone Solinas 2 Indice 1 Introduzione 5 1.1 Funzionalità......................................... 5 2 Usare KXSLDbg 6 2.1

Dettagli

Laurea triennale - Comunicazione&DAMS - UNICAL. Dr. Marco Manna 1

Laurea triennale - Comunicazione&DAMS - UNICAL. Dr. Marco Manna 1 Corso di INFORMATICA Laurea triennale - Comunicazione&DAMS Dr. Marco Manna 1 1 Dipartimento di Matematica Università della Calabria Corso di laurea intercalsse in COMUNICAZIONE&DAMS http://elleboro.unical.it/drupalab/informatica2009/

Dettagli

RISOLUTORE AUTOMATICO PER SUDOKU

RISOLUTORE AUTOMATICO PER SUDOKU RISOLUTORE AUTOMATICO PER SUDOKU Progetto Prolog - Pierluigi Tresoldi 609618 INDICE 1.STORIA DEL SUDOKU 2.REGOLE DEL GIOCO 3.PROGRAMMAZIONE CON VINCOLI 4.COMANDI DEL PROGRAMMA 5.ESEMPI 1. STORIA DEL SUDOKU

Dettagli

MATEMATICA e COMPLEMENTI di MATEMATICA

MATEMATICA e COMPLEMENTI di MATEMATICA ALLEGATO N.8_b MATEMATICA e COMPLEMENTI di MATEMATICA DESTINATARI gli studenti delle classi: terze e quarte nuovo ordinamento RISULTATI DI APPRENDIMENTO DELL OBBLIGO D ISTRUZIONE, CHIAVE EUROPEA Padroneggiare

Dettagli

Rappresentazione della conoscenza. Lezione 11. Rappresentazione della Conoscenza Daniele Nardi, 2008Lezione 11 0

Rappresentazione della conoscenza. Lezione 11. Rappresentazione della Conoscenza Daniele Nardi, 2008Lezione 11 0 Rappresentazione della conoscenza Lezione 11 Rappresentazione della Conoscenza Daniele Nardi, 2008Lezione 11 0 Sommario Pianificazione Deduttiva nel calcolo delle situazioni (Reiter 3.3) Teoria del calcolo

Dettagli

Uso degli oggetti. Un programma Java. è un insieme di oggetti, ognuno istanza di una classe, che si inviano messaggi

Uso degli oggetti. Un programma Java. è un insieme di oggetti, ognuno istanza di una classe, che si inviano messaggi Uso degli oggetti Uso di oggetti predefiniti attraverso l'invio di messaggi. Il concetto di metodo; argomenti e restituzione di valori; segnatura e prototipo di un metodo. Il concetto di overloading. Le

Dettagli

Principi e Metodologie della Progettazione Meccanica

Principi e Metodologie della Progettazione Meccanica Principi e Metodologie della Progettazione Meccanica ing. F. Campana a.a. 06-07 Lezione 11: CAE e Ottimizzazione Strutturale Il ruolo dell ottimizzazione nell ambito della progettazione meccanica Durante

Dettagli

Lezione 6 Le pile. Informatica. 28 Aprile 2016

Lezione 6 Le pile. Informatica. 28 Aprile 2016 Lezione 6 Le pile Informatica 28 Aprile 2016 Il porto di Anversa Il terminal del porto merci di Anversa usa delle gru a cavaliere per movimentare i container: I container arrivano per nave e vengono messi

Dettagli

Manuale di configurazione e utilizzo Barcode card

Manuale di configurazione e utilizzo Barcode card Manuale di configurazione e utilizzo Barcode card Premessa... 3 Impostazioni Monetica... 3 Impostazioni... 3 Menu Barcode card... 5 Impostazioni... 6 Registrazione... 6 Elenco barcode card... 7 Configurazione

Dettagli

SECONDO BIENNIO ISTITUTO TECNICO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA

SECONDO BIENNIO ISTITUTO TECNICO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA SETTORE TECNOLOGICO ISTITUTO TECNICO INDIRIZZO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA ARTICOLAZIONE ELETTRONICA ESITI DI APPRENDIMENTO (competenze, abilità, conoscenze) Regolamento, Art.5, comma 1 Nota: Le Competenze,

Dettagli

PSICOMETRIA. Esercitazione n.1. C.d.L. Comunicazione e Psicologia a.a. 2012/13

PSICOMETRIA. Esercitazione n.1. C.d.L. Comunicazione e Psicologia a.a. 2012/13 PSICOMETRIA Esercitazione n.1 C.d.L. Comunicazione e Psicologia a.a. 2012/13 ESERCITAZIONE 1: INDICE 1. Informazioni di carattere generale sulle esercitazioni 2. Il foglio di calcolo (Excel) 3. Avviare

Dettagli

Il file system. Le caratteristiche di file, direttorio e partizione sono del tutto indipendenti dalla natura e dal tipo di dispositivo utilizzato.

Il file system. Le caratteristiche di file, direttorio e partizione sono del tutto indipendenti dalla natura e dal tipo di dispositivo utilizzato. Il File System Il file system È quella parte del Sistema Operativo che fornisce i meccanismi di accesso e memorizzazione delle informazioni (programmi e dati) allocate in memoria di massa. Realizza i concetti

Dettagli

Esercitazioni di Reti Logiche. Lezione 1 Rappresentazione dell'informazione. Zeynep KIZILTAN zkiziltan@deis.unibo.it

Esercitazioni di Reti Logiche. Lezione 1 Rappresentazione dell'informazione. Zeynep KIZILTAN zkiziltan@deis.unibo.it Esercitazioni di Reti Logiche Lezione 1 Rappresentazione dell'informazione Zeynep KIZILTAN zkiziltan@deis.unibo.it Introduzione Zeynep KIZILTAN Si pronuncia Z come la S di Rose altrimenti, si legge come

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Analisi Numerica

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Analisi Numerica Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Lucio Demeio Dipartimento di Scienze Matematiche 1 2 Analisi degli errori Informazioni generali Libro di testo: J. D. Faires, R. Burden, Numerical Analysis, Brooks/Cole,

Dettagli

PROGRAMMA DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2015/2016 Classe 2ª Sez. C Tecnologico

PROGRAMMA DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2015/2016 Classe 2ª Sez. C Tecnologico ISTITUTO TECNICO STATALE MARCHI FORTI Viale Guglielmo Marconi n 16-51017 PESCIA (PT) - ITALIA PROGRAMMA DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2015/2016 Classe 2ª Sez. C Tecnologico Docente PARROTTA GIOVANNI

Dettagli

AE RZT QSO RKPT SQZC

AE RZT QSO RKPT SQZC Laboratorio di Informatica Lezione 1: Introduzione al corso Prof. Riccardo Cassinis Dott. Marzia Tassi Siete seduti nel posto giusto? AE RZT QSO RKPT SQZC PRFGE BERTSZ KDTVSU ZQRPDE 2 1 Prima di cominciare,

Dettagli

Il sistema operativo UNIX/Linux. Gli script di shell

Il sistema operativo UNIX/Linux. Gli script di shell Il sistema operativo UNIX/Linux Gli script di shell Introduzione Le shell permettono La gestione di comandi su linea di comando La shell comprende automaticamente quando il costrutto termina e lo esegue

Dettagli

Comunicazione Digitale

Comunicazione Digitale Comunicazione Digitale Schema didattico di riferimento 1 1. Internet e le reti locali 1. Qual è la storia della rete Internet dagli albori ai giorni nostri 2. I tipi di rete, come si organizzano e agglomerano

Dettagli

Verifica parte IIA. Test (o analisi dinamica) Mancanza di continuità. Esempio

Verifica parte IIA. Test (o analisi dinamica) Mancanza di continuità. Esempio Test (o analisi dinamica) Verifica parte IIA Rif. Ghezzi et al. 6.3-6.3.3 Consiste nell osservare il comportamento del sistema in un certo numero di condizioni significative Non può (in generale) essere

Dettagli

Albero semantico. Albero che mette in corrispondenza ogni formula con tutte le sue possibili interpretazioni.

Albero semantico. Albero che mette in corrispondenza ogni formula con tutte le sue possibili interpretazioni. Albero semantico Albero che mette in corrispondenza ogni formula con tutte le sue possibili interpretazioni. A differenza dell albero sintattico (che analizza la formula da un punto di vista puramente

Dettagli

Ancora su diagnosi. Lezione 9 giugno. Conoscenza incompleta e senso comune. Frameworks per il ragionamento basato su assunzioni

Ancora su diagnosi. Lezione 9 giugno. Conoscenza incompleta e senso comune. Frameworks per il ragionamento basato su assunzioni Ancora su diagnosi Lezione 9 giugno Ancora su diagnosi Conoscenza incompleta, senso comune e ragionamento basato su assunzioni Cenni su pianificazione Abbiamo accennato alla diagnosi di guasti. Occorre

Dettagli

Università degli Studi di Udine Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Elettrica Gestionale Meccanica INTRODUZIONE ALLA TEORIA DEGLI AGENTI

Università degli Studi di Udine Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Elettrica Gestionale Meccanica INTRODUZIONE ALLA TEORIA DEGLI AGENTI Università degli Studi di Udine Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Elettrica Gestionale Meccanica INTRODUZIONE ALLA TEORIA DEGLI AGENTI Erika Bernardi 27 febbraio 2007 Struttura della lezione

Dettagli

FONDAMENTI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE 1 parte (6 CFU) 12 Luglio 2012 Tempo a disposizione: 2 h Risultato: 32/32 punti

FONDAMENTI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE 1 parte (6 CFU) 12 Luglio 2012 Tempo a disposizione: 2 h Risultato: 32/32 punti FONDAMENTI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE 1 parte (6 CFU) 12 Luglio 2012 Tempo a disposizione: 2 h Risultato: 32/32 punti Esercizio 1 (7 punti) Si formalizzi in logica dei predicati del primo ordine la seguente

Dettagli

FSM: Macchine a Stati Finiti

FSM: Macchine a Stati Finiti FSM: Macchine a Stati Finiti Introduzione Automi di Mealy Automi di Moore Esempi Sommario Introduzione Automi di Mealy Automi di Moore Esempi Sommario Introduzione Metodo per descrivere macchine di tipo

Dettagli

MUDE Piemonte. Nuove modalità salvataggio, firma istanza e gestione allegati

MUDE Piemonte. Nuove modalità salvataggio, firma istanza e gestione allegati MUDE Piemonte Nuove modalità salvataggio, firma istanza e gestione allegati STATO DELLE VARIAZIONI Versione Paragrafo o Pagina Descrizione della variazione V01 Tutto il documento Versione iniziale del

Dettagli

Nastro trasportatore con ribaltamento cassetta.

Nastro trasportatore con ribaltamento cassetta. Nastro trasportatore con ribaltamento cassetta. Il seguente progetto prevede il controllo di un nastro trasportatore (attraverso un PLC Siemens S71200 o S7-1500 programmato in LAD) in cui è presente un'isola

Dettagli

INFORMATICA 1 L. Mezzalira

INFORMATICA 1 L. Mezzalira INFORMATICA 1 L. Mezzalira Possibili domande 1 --- Caratteristiche delle macchine tipiche dell informatica Componenti hardware del modello funzionale di sistema informatico Componenti software del modello

Dettagli

Programmazione Orientata agli Oggetti in Linguaggio Java

Programmazione Orientata agli Oggetti in Linguaggio Java Programmazione Orientata agli Oggetti in Linguaggio Java Classi e Oggetti: Metafora Parte a versione 2.2 Questo lavoro è concesso in uso secondo i termini di una licenza Creative Commons (vedi ultima pagina)

Dettagli

Laboratorio di Basi di Dati

Laboratorio di Basi di Dati Laboratorio di Basi di Dati Docente: Alberto Belussi Lezione 10 Architettura Model-View-Controller (MVC) L'architettura MVC può essere applicata anche alla tecnologia PHP secondo diversi approcci. In questa

Dettagli

I servizi del SITR-IDT

I servizi del SITR-IDT I servizi del SITR-IDT Sistema Informativo Territoriale Regionale (SITR-IDT) Titolo Creatore I servizi del SITR-IDT SITR Data 05/02/10 Soggetto Tipo Editore Descrizione Autori Formato Riferimento Diritti

Dettagli

Elementi di semantica operazionale

Elementi di semantica operazionale Elementi di semantica operazionale 1 Contenuti sintassi astratta e domini sintattici un frammento di linguaggio imperativo semantica operazionale domini semantici: valori e stato relazioni di transizione

Dettagli

Files in C++ Fondamenti di Informatica. R. Basili. a.a. 2006-2007

Files in C++ Fondamenti di Informatica. R. Basili. a.a. 2006-2007 Files in C++ Fondamenti di Informatica R. Basili a.a. 2006-2007 Sintesi Motivazioni Definizione di file in C++ Un esempio Uso dei file Esempi Esercizi Motivazioni il programma in esecuzione legge (sequenzialmente)

Dettagli

Esercizi svolti Esperimentazioni di Fisica 2 A.A. 2009-2010 Elena Pettinelli

Esercizi svolti Esperimentazioni di Fisica 2 A.A. 2009-2010 Elena Pettinelli Esercizi svolti Esperimentazioni di Fisica A.A. 009-00 Elena Pettinelli Principio di sovrapposizione: l principio di sovrapposizione afferma che la risposta di un circuito dovuta a più sorgenti può essere

Dettagli

NUMERI COMPLESSI. Test di autovalutazione

NUMERI COMPLESSI. Test di autovalutazione NUMERI COMPLESSI Test di autovalutazione 1. Se due numeri complessi z 1 e z 2 sono rappresentati nel piano di Gauss da due punti simmetrici rispetto all origine: (a) sono le radici quadrate di uno stesso

Dettagli

Planning as Model Checking Presentazione della Tesina di Intelligenza Artificiale

Planning as Model Checking Presentazione della Tesina di Intelligenza Artificiale Planning as Model Checking Presentazione della Tesina di Intelligenza Artificiale di Francesco Maria Milizia francescomilizia@libero.it Model Checking vuol dire cercare di stabilire se una formula è vera

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA - MORI

SCUOLA PRIMARIA - MORI ISTITUTO COMPRENSIVO DI MORI Via Giovanni XXIII, n. 64-38065 MORI Cod. Fisc. 94024510227 - Tel. 0464-918669 Fax 0464-911029 www.icmori.it e-mail: segr.ic.mori@scuole.provincia.tn.it REPUBBLICA ITALIANA

Dettagli

TECNOLOGIE INFORMATICHE DELLA COMUNICAZIONE ORE SETTIMANALI 2 TIPO DI PROVA PER GIUDIZIO SOSPESO PROVA DI LABORATORIO

TECNOLOGIE INFORMATICHE DELLA COMUNICAZIONE ORE SETTIMANALI 2 TIPO DI PROVA PER GIUDIZIO SOSPESO PROVA DI LABORATORIO CLASSE DISCIPLINA MODULO Conoscenze Abilità e competenze Argomento 1 Concetti di base Argomento 2 Sistema di elaborazione Significato dei termini informazione, elaborazione, comunicazione, interfaccia,

Dettagli

SISTEMI OPERATIVI DISTRIBUITI

SISTEMI OPERATIVI DISTRIBUITI SISTEMI OPERATIVI DISTRIBUITI E FILE SYSTEM DISTRIBUITI 12.1 Sistemi Distribuiti Sistemi operativi di rete Sistemi operativi distribuiti Robustezza File system distribuiti Naming e Trasparenza Caching

Dettagli

Modellazione di sistema

Modellazione di sistema Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Informatica Corso di Ingegneria del Software A. A. 2008 - Modellazione di sistema E. TINELLI Contenuti Approcci di analisi Linguaggi di specifica Modelli di

Dettagli

Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione SCUOLA PRIMARIA INGLESE Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori Classe 5 comprendere

Dettagli

Data Base. Prof. Filippo TROTTA

Data Base. Prof. Filippo TROTTA Data Base Definizione di DataBase Un Database può essere definito come un insieme di informazioni strettamente correlate, memorizzate su un supporto di memoria di massa, costituenti un tutt uno, che possono

Dettagli

BASI DI DATI. basi di dati - introduzione ai sistemi informativi 1

BASI DI DATI. basi di dati - introduzione ai sistemi informativi 1 BASI DI DATI basi di dati - introduzione ai sistemi informativi 1 Sistema Informativo Insieme degli strumenti, risorse e procedure che consentono la gestione delle informazioni aziendali e' essenziale

Dettagli

LuCe (Logic Tuple Centres)

LuCe (Logic Tuple Centres) LuCe (Logic Tuple Centres) Oliviero Riganelli Andrea Vallorani LuCe è un modello per la coordinazione degli agenti Internet. sfrutta la nozione di logic tuple-based based, spazio di interazione per gli

Dettagli

ESAME 13 Gennaio 2011

ESAME 13 Gennaio 2011 ESAME 13 Gennaio 2011 Esercizio 1. Si consideri un operazione finanziaria che ha valore x 0 = 120 in t 0 = 0 e restituisce x 1 = 135 all istante t. Supponendo che l operazione in esame sia soggetta ad

Dettagli

Programmazione ad Oggetti

Programmazione ad Oggetti Programmazione ad Oggetti Informazioni generali Docente Giacomo Cabri Come contattarmi Via email (consigliato) giacomo.cabri@unimore.it Telefono 059/2058320 Ricevimento Lunedì dalle 15 alle 17 presso Matematica,

Dettagli

Gli appunti di scuola24ore

Gli appunti di scuola24ore Gli appunti di scuola24ore Usare la Casella combinata in un foglio EXCEL Il modello che ci si propone di creare, è finalizzato all'approfondimento della comprensione degli effetti di alcuni particolari

Dettagli

FONDAMENTI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE M 15 Luglio 2010 Tempo a disposizione 2h 45min Risultato 32/32 punti

FONDAMENTI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE M 15 Luglio 2010 Tempo a disposizione 2h 45min Risultato 32/32 punti FONDAMENTI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE M Luglio 2010 Tempo a disposizione 2h 45min Risultato 32/32 punti Esercizio 1 (punti 4) Si formalizzino il logica dei predicati del I ordine le seguenti frasi: Ogni

Dettagli

Ragionamento qualitativo

Ragionamento qualitativo Ragionamento qualitativo In molte applicazioni di Ai è necessario costruire modelli di sistemi reali Esempi: modelli di dispositivi per monitoraggio, diagnosi, modelli di processi per simulazione, gestione

Dettagli

Introduzione alle macchine a stati (non definitivo)

Introduzione alle macchine a stati (non definitivo) Introduzione alle macchine a stati (non definitivo) - Introduzione Il modo migliore per affrontare un problema di automazione industriale (anche non particolarmente complesso) consiste nel dividerlo in

Dettagli

Abstract Data Type (ADT)

Abstract Data Type (ADT) Abstract Data Type Pag. 1/10 Abstract Data Type (ADT) Iniziamo la nostra trattazione presentando una nozione che ci accompagnerà lungo l intero corso di Laboratorio Algoritmi e Strutture Dati: il Tipo

Dettagli

7 Esercizi e complementi di Elettrotecnica per allievi non elettrici. Circuiti elementari

7 Esercizi e complementi di Elettrotecnica per allievi non elettrici. Circuiti elementari 7 Esercizi e complementi di Elettrotecnica per allievi non elettrici Circuiti elementari Gli esercizi proposti in questa sezione hanno lo scopo di introdurre l allievo ad alcune tecniche, semplici e fondamentali,

Dettagli

Lezione 8. La macchina universale

Lezione 8. La macchina universale Lezione 8 Algoritmi La macchina universale Un elaboratore o computer è una macchina digitale, elettronica, automatica capace di effettuare trasformazioni o elaborazioni su i dati digitale= l informazione

Dettagli

PIANO DI LAVORO. a.s. 2015 / 2016

PIANO DI LAVORO. a.s. 2015 / 2016 PIANO DI LAVORO a.s. 2015 / 2016 Materia: INFORMATICA Classe: terza informatica- sez. A Data di presentazione: 15/10/2015 DOCENTI FIRMA Cerri Marta Bergamasco Alessandra Posta elettronica: itisleon@tin.it

Dettagli

la navigazione dei contenuti

la navigazione dei contenuti Chi sei? Come vuoi operare? la navigazione dei contenuti I contenuti informativi del portale sono organizzati senza l alberatura tradizionale rigida ma sono liberi di essere navigati secondo logiche e

Dettagli

Introduzione al NATTING

Introduzione al NATTING Introduzione al NATTING I Router CISCO sono in grado di svolgere funzioni proprie di un firewall, in particolare possono effettuare la trasformazione degli indirizzi IP PRIVATI usati dai pc della rete

Dettagli

GUIDA ALLA PREPARAZIONE DEGLI ESAMI

GUIDA ALLA PREPARAZIONE DEGLI ESAMI Laurea in Lingue e cultura per l impresa (a. a. 2005/2006) Corso di Informatica GUIDA ALLA PREPARAZIONE DEGLI ESAMI PROGRAMMA CFU 6 Corso di laurea / anno DU I o II anno, CL4 II anno Professore Roberto

Dettagli

Classi Oggetti public private this static static

Classi Oggetti public private this static static Programma Dott. Ing. Leonardo Rigutini Dipartimento Ingegneria dell Informazione Università di Siena Via Roma 56 53100 SIENA Uff. 0577233606 rigutini@dii.unisi.it http://www.dii.unisi.it/~rigutini/ Programma

Dettagli

Metodi formali per la verifica dell affidabilità di sistemi software (e hardware) (Peled, Software Reliability Methods, cap. 1) Importanza della

Metodi formali per la verifica dell affidabilità di sistemi software (e hardware) (Peled, Software Reliability Methods, cap. 1) Importanza della Metodi formali per la verifica dell affidabilità di sistemi software (e hardware) (Peled, Software Reliability Methods, cap. 1) Importanza della verifica di sistemi (safety-critical, commercially critical,

Dettagli

UD4 - MATLAB. M-file. Efficienza degli algoritmi. Formati d uscita

UD4 - MATLAB. M-file. Efficienza degli algoritmi. Formati d uscita UD4 - MATLAB M-file. Efficienza degli algoritmi. Formati d uscita M-files In MatLab è possibile eseguire istruzioni contenute in file esterni; Tali file sono chiamati M-file perché devono avere estensione.m

Dettagli

Ottimizzazione in ECLiPSe

Ottimizzazione in ECLiPSe OTTIMIZZAZIONE In molte applicazioni non siamo interessati a soluzioni ammissibili, ili, ma alla soluzione ottima rispetto a un certo criterio. ENUMERAZIONE trova tutte le soluzioni ammissibili scegli

Dettagli

Laboratorio di Informatica

Laboratorio di Informatica per chimica industriale e chimica applicata e ambientale LEZIONE 7 Le reti telematiche 1 Le reti telematiche Tra le tecnologie del XX secolo dominano l elaborazione e la distribuzione delle informazioni

Dettagli

Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova. Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova. Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova.

Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova. Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova. Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova. Programmi applicativi Un programma applicativo (o applicativo) è un eseguibile che può essere utilizzato dall utente e che ha funzionalità di alto livello (word processor, spreadsheet, DBMS) Univ. Milano-Bicocca

Dettagli

(1) (2) (3) (4) 11 nessuno/a 9 10. (1) (2) (3) (4) X è il minore tra A e B nessuno/a X è sempre uguale ad A X è il maggiore tra A e B

(1) (2) (3) (4) 11 nessuno/a 9 10. (1) (2) (3) (4) X è il minore tra A e B nessuno/a X è sempre uguale ad A X è il maggiore tra A e B Compito: Domanda 1 Per l'algoritmo fornito di seguito, qual è il valore assunto dalla variabile contatore quando l'algoritmo termina: Passo 1 Poni il valore di contatore a 1 Passo 2 Ripeti i passi da 3

Dettagli

3. Terza esercitazione autoguidata: progetto gestione voli

3. Terza esercitazione autoguidata: progetto gestione voli 9 3. Terza esercitazione autoguidata: progetto gestione voli Qui ci occupiamo di scrivere un programma abbastanza lungo, dedicato alla gestione di una tabella di dati. Una tabella e una struttura dati

Dettagli

Corso di Laboratorio di Basi di Dati

Corso di Laboratorio di Basi di Dati Corso di Laboratorio di Basi di Dati F1I072 - INF/01 a.a 2009/2010 Pierluigi Pierini Technolabs S.p.a. Pierluigi.Pierini@technolabs.it Università degli Studi di L Aquila Dipartimento di Informatica Technolabs

Dettagli

TERMINI, OPERATORI e METALIVELLO

TERMINI, OPERATORI e METALIVELLO TERMINI, OPERATORI e METALIVELLO In Prolog tutto è un termine: variabile, costante (numerica o atomica), struttura (lista come caso particolare con funtore. ) Ciascun termine struttura ha un funtore e

Dettagli

Prof. Pagani Corrado HTML

Prof. Pagani Corrado HTML Prof. Pagani Corrado HTML IPERTESTI E MULTIMEDIALITÀ Un ipertesto è un insieme di documenti messi in relazione tra loro per mezzo di parole chiave sensibili (link). Può essere visto come una rete; i documenti

Dettagli

Corso di INFORMATICA 2 (Matematica e Applicazioni)

Corso di INFORMATICA 2 (Matematica e Applicazioni) Università di Camerino Scuola di Scienze e Tecnologie Sezione di Matematica Corso di INFORMATICA 2 (Matematica e Applicazioni) Anno Accademico 2014/15 3 Anno Primo Semestre Docenti: Paolo Gaspari Roberto

Dettagli