Integrati per lo Sviluppo del Terzo. Settore

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1 Avviso 5/2001 Trasferimento buone pratiche Sistemi Integrati per lo Sviluppo del Terzo Settore sito internet: //dif dif.tno.it/sists

2 IL PROGETTO ha inteso trasferire in Puglia la buona pratica sperimentata all interno del progetto europeo Getting the framework right: Public Support strategies and measures for local finance and microfinance, promosso dalla direzione Generale Affari Sociali e Occupazione delle Comunità Europee sito internet: //

3 GLI OBIETTIVI p Favorire un approccio allo sviluppo locale e alla lotta all esclusione sociale basato su partnership fra soggetti pubblici e privati p Conoscere gli strumenti innovativi di finanza etica adatti alle caratteristiche della Pubblica Amministrazione e del Terzo Settore pugliesi p Formare gli operatori locali e scambiare le esperienze per consentire di lavorare con strumenti innovativi nella realizzazione degli obiettivi di politica sociale p Favorire la sostenibilità di microimprese e imprese sociali pugliesi con meccanismi finanziari di accesso al credito

4 I DESTINATARI p Pubblica Amministrazione Locale p Imprese sociali ed associazioni p Microimprese p Organizzazioni di Finanza Etica [OFE]

5 Possibili relazioni di rete tra i destinatari p Tramite protocolli di intesa e accordi fra Ente Pubblico e Organizzazioni di Finanza Etica vengono identificati strumenti finanziari idonei per il supporto all impresa sociale p Le OFE sono messe in grado di finanziare imprese sociali e microimprese, grazie a strumenti di garanzia e/o capitalizzazioni messi in atto dall ente pubblico p Si attiva un nuovo rapporto non più basato sulla dipendenza da contributi a fondo perduto, ma sulla partecipazione dell ente pubblico finalizzato al rafforzamento dell Impresa Sociale, tramite una maggiore facilità di accesso al credito

6 LE AZIONI Il progetto si è articolato nelle seguenti quattro macro fasi: p Ricerca e analisi sul territorio p Scambi p Creazione di un network p Formazione

7 FASE 1. Ricerca e Analisi sul territorio Rilevare problematiche e nodi critici che impediscono un rapporto fluido e continuo di cooperazione tra imprese sociali e la Pubblica Amministrazione La ricerca e l analisi sul territorio hanno coinvolto complessivamente 30 soggetti tra Enti Locali, Terzo Settore e Banche locali.

8 a. Criticità espresse dagli Enti Locali (nei confronti del terzo settore) esiguità dei fondi comunali; forte dipendenza dai fondi comunali e difficoltà di sopravvivenza al di fuori dei finanziamenti pubblici; capacità progettuale non molto efficace; assenza di strategie di cooperazione

9 b. Criticità espresse dal Terzo Settore: difficoltà a scegliere la banca sulla base delle condizioni più favorevoli ai loro bisogni; l offerta dei servizi finanziari è inadeguata; le organizzazioni del terzo settore sono per lo più scarsamente patrimonializzate e capitalizzate; le organizzazioni del terzo settore non sono in grado di creare partenariato per presentare progetti comuni

10 FASE 2. Scambi p scambi internazionali relativi a buone pratiche di utilizzo di strumenti finanziari pubblici, sperimentati in Paesi Europei che hanno consentito la soluzione di problemi analoghi a quelli rilevati nel contesto pugliese p scambi fra rappresentanti dei destinatari del progetto al fine di elaborare strategie di adattamento delle best practice europee al contesto locale e sviluppare nuove progettualità

11 FASE 3. 3 Creazione del network creazione di un network dei possibili attori delle nuove strategie di intervento di finanza locale 65 soggetti pubblici e privati (enti locali, cooperative sociali, associazioni di volontariato ed altre organizzazioni di interesse sociale)

12 FASE 4. Formazione Aumentare le competenze per capire il funzionamento e le potenzialità degli strumenti finanziari diversi dalla sovvenzione; per lavorare in rete; per aumentare la capacità progettuale mirata all attivazione di strumenti di ingegneria finanziaria. formazione di base (5 moduli di 2 giornate ciascuno in tre sedi: Bitritto, Cerignola, Barletta) formazione specialistica (1 modulo di 2 giornate) sito web (strumento per l aggiornamento e la formazione continua)

13 Formazione di base Moduli Finanza Etica: Gli strumenti finanziari al servizio del Terzo Settore Fondi strutturali Europei e Progettazione Partnership pubblico-privato per l Economia Sociale Il welfare mix e la sostenibilità delle imprese sociali Marketing sociale

14 Prodotti principali p Manuale delle Buone Prassi e CD di consultazione online p Sito WEB : //dif.tno.it/sists quale strumento di comunicazione, scambio e formazione continua

15 RISULTATI p miglioramento delle competenze degli amministratori pubblici e del terzo settore p conoscenza degli strumenti per una gestione più efficace della spesa per interventi di sviluppo locale o di lotta all esclusione sociale p nuova e rafforzata sinergia con le Organizzazioni di Finanza Etica p opportunità, per le imprese sociali e le microimprese, di progettare e sviluppare attività sostenibili, incrementando i livelli occupazionali e la qualità del lavoro

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