EVOLUZIONE DEL SISTEMA SOCIOSANITARIO LOMBARDO Stato dell arte e prospettive. Dr.ssa Mara Azzi, Direttore Generale ATS Bergamo
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1 EVOLUZIONE DEL SISTEMA SOCIOSANITARIO LOMBARDO Stato dell arte e prospettive Dr.ssa Mara Azzi, Direttore Generale ATS Bergamo
2 La Legge regionale 23/2015: il difficile compito di migliorare l eccellenza Dal 1 gennaio 2016, la Legge regionale n. 23 del 2015 ha apportato alcune modifiche al Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità (Legge regionale n. 33 del 2009), dando il via all evoluzione del Servizio Sociosanitario Lombardo con l obiettivo di spostare l asse di cura dall ospedale al territorio attraverso: 1. maggiore integrazione tra gli interventi sanitari, sociosanitari e sociali; 2. messa a sistema di interventi per la presa in carico e la continuità assistenziale delle cronicità e delle fragilità; 3. separazione delle funzioni di programmazione, erogazione e controllo.
3 La necessità della riforma: la transizione epidemiologica In sanità negli ultimi anni si è registrato lo spostamento del baricentro assistenziale dall acuzie alla cronicità e alla multimorbilità. Per effetto dell invecchiamento e delle patologie cronico degenerative, è in significativo e preoccupante aumento la disabilità, con un incremento destinato a creare una fortissima pressione sul versante della domanda di servizi. Questo spostamento è dettato dall evoluzione demografica ed epidemiologica della popolazione e incide naturalmente anche sul consumo delle risorse a disposizione del sistema sociosanitario: le malattie croniche in Lombardia incidono per più del 70% sulla spesa sanitaria globale (pari a circa 18 miliardi di euro) e riguardano circa 3,5 milioni di pazienti, il 30% della popolazione regionale.
4 Il nuovo quadro organizzativo del Servizio Sociosanitario Lombardo Regione Assessorato unico al Welfare: funzioni di programmazione, riparto delle risorse, indirizzo, coordinamento, controllo e supporto nei confronto dei soggetti del SSR. - Agenzia di controllo del sistema sociosanitario lombardo - Agenzia per la promozione del sistema sociosanitario AREU - garantisce l emergenza sanitaria ATS Agenzie di Tutela della Salute: funzioni di programmazione territoriale sanitaria, sociosanitaria e sociale in collaborazione con i Comuni, accreditamento, contrattualizzazione delle strutture e dei servizi sanitari e sociosanitari; controllo e vigilanza dell assistenza e della tutela della salute umana e animale. ASST Aziende Socio Sanitarie Territoriali: funzioni di erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria e sociosanitaria: assistenza ospedaliera, continuità assistenziale territoriale (Polo ospedaliero e Rete territoriale).
5 La gestione della transizione A seguito dell entrata in vigore della L.R. 23/2015 si sono costituite: 8 Agenzie di Tutela della Salute che attuano la programmazione regionale sul territorio di competenza. 27 Aziende Socio Sanitarie Territoriali articolate in due settori aziendali: Rete Territoriale e Polo Ospedaliero. Rete territoriale dedicata alle prestazioni distrettuali attraverso POT e PreSST. Polo Ospedaliero dedicato al trattamento del paziente in fase acuta e all offerta sanitaria specialistica. L attuazione della L.R. 23/2015 ha richiesto uno stretto coordinamento tra ATS, in qualità di soggetto cedente funzioni, e le ex Aziende Ospedaliere nella loro nuova veste di Aziende Socio Sanitarie Territoriali. Il passaggio di competenze tra ATS e ASST, per un periodo transitorio, è stato gestito attraverso numerosi tavoli interaziendali che hanno individuato le soluzioni organizzative più opportune per garantire un passaggio di consegne senza nocumento per la continuità quali-quantitativa dei servizi prestati alla collettività.
6 Le principali funzioni delle ATS analisi e governo della domanda governo dell offerta programmazione per l integrazione delle prestazioni sociosanitarie con quelle sociali governo e promozione dei programmi di promozione della salute e di prevenzione negoziazione e acquisto delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie dalle strutture accreditate governo dell assistenza primaria sanità pubblica veterinaria prevenzione e controllo della salute negli ambienti di vita e di lavoro attuazione degli indirizzi regionali e monitoraggio della spesa in materia di farmaceutica, dietetica e protesica. vigilanza e controllo sulle strutture e sulle unità d offerta sanitarie, sociosanitarie e sociali.
7 Come ci siamo organizzati nell ATS di Bergamo Per rispondere al suo nuovo mandato, l ATS ha dovuto dotarsi di un nuovo Piano di Organizzazione Aziendale Strategico, che è stato approvato da Regione Lombardia con DGR 6325 del Il POAS è il documento organizzativo con cui l Agenzia, nell ambito territoriale di competenza, attua la programmazione definita dalla Regione e assicura, anche attraverso le articolazioni distrettuali, la corretta erogazione dei LEA da parte di soggetti accreditati e contrattualizzati, che erogano prestazioni sanitarie e sociosanitarie. L ATS inoltre esercita un ruolo di governo e di integrazione con il territorio portando a compimento la piena separazione del ruolo di committenza dal ruolo di erogazione di servizi e prestazioni agendo un ruolo programmatorio orientato alla presa in carico della persona fragile nel suo complesso e all integrazione della dimensioni sanitaria, sociosanitaria e sociale.
8 Il quadro della cronicità nel territorio dell ATS di Bergamo Il quadro epidemiologico estratto dalla Banca Dati Assistiti dell ATS di Bergamo conferma il dato regionale sulla cronicità, dato che in provincia di Bergamo il 29,5% della popolazione (gli assistiti cronici ) consuma il 76,9% delle risorse sanitarie a disposizione del sistema. Consumi totali per cronicità CRONICITA vs NON CRONICITA n.assistiti % assistiti Media consumo procapite Consumo totale Consumo % NON CRONICI ,5% 336, ,1% CRONICI ,5% 2.679, ,9%
9 Accompagnamento dello sviluppo della Riforma nel territorio Al fine di promuovere un modello in cui la presa in carico si basa sulla capacità di mettersi accanto al paziente, accompagnandolo ed indirizzandolo, in una logica di unica responsabilità di presa in carico rispetto ad una molteplicità di attività e servizi, e superare la logica verticale delle cure, intese come una somma di singoli atti diagnostici, terapeutici ed assistenziali a cui corrisponde un numero uguale di responsabilità, nel territorio dell ATS di Bergamo si sono messe in atto le seguenti azioni: 1. Informativa 2. Operativa 3. Organizzativa 4. Professionale
10 1. Attività Informativa-conoscitiva - Incontri della Direzione Generale con il territorio (da gennaio a giugno 2016 e di nuovo da marzo a luglio 2017) per condividere, a livello di Ambito distrettuale, con Amministratori locali, Uffici di Piano, medici, pediatri e farmacisti tutte le novità relative all attuazione della L.R. 23/ Attività di governance Intesa con il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, i Presidenti delle Assemblee dei Sindaci e le 3 ASST della provincia di Bergamo per attivare: - la Cabina di Regia per la gestione dei processi di integrazione sociosanitaria - l équipe integrata di valutazione multidimensionale per assicurare a tutti i cittadini un luogo e uno strumento di valutazione dei bisogni, 3. Attività gestionale-organizzativa - Costituzione della Comunità di prassi, una tipologia di governance sociosanitaria integrata territoriale che vede lavorare congiuntamente le 4 Direzioni Sociosanitarie della provincia di Bergamo coordinate dall ATS
11 4. Attività Tecnico-Operativa - Sviluppo di dati di conoscenza (epidemiologia del territorio) con l integrazione dei dati sociosanitari con quelli sociali - Integrazione dei Sistemi Informativi per la gestione degli applicativi prima utilizzati dagli ex Distretti ASL, il cui personale e le cui attività sono transitate alle 3 ASST. Per salvaguardare l operatività degli applicativi (es. Consultori, Vaccinazioni ) - implementazione di attività territoriali di prevenzione e promozione della salute - progetto "Scambi-Amo" per lo scambio di dati sensibili tramite la rete SISS - Attivazione negli Ambiti Territoriali di 4 Tavoli di Sistema per la Salute composti dagli stakeholders territoriali più significativi (Comuni, ASST, UdO sociosanitarie, farmacie, cooperazione sociale,associazionismovolontariato)
12 L ATS di Bergamo ha tre Distretti: 1. Bergamo (Direttore: Dott. Pierluigi Capolino) Articolazione territoriale ATS: i Distretti L ATS sviluppa la sua attività territoriale attraverso i Distretti, il cui territorio corrisponde alle ASST, che esercitano una programmazione territoriale con l obiettivo di assicurare prioritariamente la continuità assistenziale della cura e del prendersi cura delle persone e delle comunità, attraverso: l analisi della domanda per migliorare e/o ridefinire l offerta; il governo del percorso della presa in carico integrata della persona in tutta la rete dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali; la promozione delle attività di prevenzione. Ambiti Territoriali: Bergamo, Valle Brembana, Valle Imagna-Villa d Almè 63 Comuni abitanti 2. Bergamo Ovest Ovest (Direttore: Dott. Aldo Rovetta) Ambiti Territoriali: Treviglio, Romano di Lombardia, Dalmine, Isola Bergamasca 76 Comuni abitanti 3. Bergamo Est Est (Direttore: Dott. Renato Bresciani) Ambiti Territoriali: Seriate, Grumello, Val Cavallina, Alto Sebino, Basso Sebino, Valle Seriana, Valle Seriana Superiore-Val di Scalve 103 Comuni abitanti
13 Le rappresentanze dei Sindaci In coerenza con lo sviluppo della riforma sociosanitaria a livello territoriale e nell ottica dell implementazione dell auspicata integrazione delle politiche sanitarie e sociosanitarie con quelle sociali di competenza delle autonomie locali,si è proceduto a definire e nominare le rappresentanza istituzionale dei Sindaci. A tal fine l ATS di Bergamo ha supportato l organizzazione e la gestione: della Conferenza dei Sindaci (12 ottobre 2016) con l elezione delle relative cariche istituzionali del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci; recepito il Regolamento di funzionamento dell Assemblea dei Sindaci del Distretto e dell Assemblea dei Sindaci dell Ambito distrettuale, approvato dalla Conferenza stessa (Delibera ATS 674/2016); costituito le 3 Assemblee dei Sindaci dei Distretti (da novembre a dicembre 2016) con l elezione delle relative cariche istituzionali; ricostituito le 14 Assemblee dei Sindaci degli Ambiti distrettuali (da ottobre a dicembre 2016) con l elezione delle relative cariche istituzionali.
14 Le prospettive L elemento fortemente innovativo della L.R. 23/2015 riguarda la volontà di operare un cambio di paradigma evolvendo da un sistema centrato sull offerta verso un sistema orientato alla presa in carico di fasce diverse di utenza in relazione ai rispettivi bisogni di cura e assistenza, finalizzato a migliorare l accessibilità ai servizi e a assicurare la gestione integrata dell intero percorso del paziente: in sintesi, attivare modalità innovative di presa in carico della persona. A diciotto mesi dalla sua entrata in vigore effettiva, la Riforma del Servizio Sociosanitario Lombardo è ancora in fase di assestamento e si accompagna a una molteplicità di provvedimenti. Di cui ne evidenzio per importanza ed impatto due: -a livello sociosanitario, il Governo della domanda ; -a livello sociale, i Piani di Zona
15 Il governo della domanda La DGR 6164 del Governodella domanda:avviodellapresa in carico di pazienti cronici e fragili. Determinazioni in attuazione dell art.9 della legge n. 23/2015 prevede: a) l attivazione di modalità organizzative innovative per l avvio della presa in carico dei pazienti cronici e fragili; b) la realizzazione di un sistema di classificazione delle malattie croniche per categorie clinicamente omogenee e significative; c) l attivazione di piani di cura e costruzioni di rete che integrino prestazioni sanitarie sociosanitarie e sociali. La Direzione Welfare di Regione Lombardia: - ha stratificato la popolazione in livelli di complessità, suddividendo i pazienti cronici in 3 classi a complessità crescente, in ognuna delle quali sono rappresentate 62 categorie di cronicità; - ha definito i requisiti per la presa in carico, e la relativa tariffa, ed i criteri di idoneità dei gestori.
16 La DGR 6551 del Riordino della rete di offerta e modalità di presa in carico dei pazienti cronici e/o fragili in attuazione dell art. 9 della legge regionale N. 33/2009, ha approvato la modalità di presa in carico dei pazienti cronici e fragili volta a garantire il coordinamento della presa in carico e del percorso di cura attraverso connessione e interdipendenze organizzative tra i diversi livelli di erogazione, prevedento la partecipazione di più attori che, sulla base della stratificazione della domanda, interagiscono nella gestione di attività complesse quali l'arruolamento e la presa in carico, l'organizzazione del percorso di cura, il monitoraggio e la remunerazione. La DGR ha stabilito altresì le modalita per la selezione degli idonei da parte delle ATS. Titolare del percorso di presa in carico è il Gestore, cioè il soggetto che garantisce il coordinamento e l integrazione tra i differenti livelli di cura e tra i vari attori coinvolti. Il gestore in particolare: - sottoscrive il patto di cura con il paziente e redige il Piano Assistenziale Individuale (PAI); -prende in carico proattivamente il paziente, anche attraverso la prenotazione delle prestazioni; -eroga le prestazioni previste dal PAI, direttamente o tramite partner di rete accreditati; -monitora l aderenza del paziente al percorso programmato.
17 In attuazione delle DGR n.6164 e n.6551, l ATS di Bergamo ha emanato, entro la scadenza prevista del 31/05/2017, apposito Avviso per l iscrizione, da parte dei soggetti interessati, nell elenco degli idonei per il ruolo di gestore/co-gestore/erogatore per la presa in carico dei pazienti cronici e/o fragili. Le candidature dovevano pervenire entro il termine del 31/07/2017. La DGR n. 7038/2017 ha successivamente integrato parte del cronoprogramma per la valutazione dell idoneità dei gestori, dei co-gestori e degli erogatori: - il 30/09/2017 (invece del 15/09/2017) quale termine ultimo per la valutazione dell idoneità di gestori, co-gestori ed erogatori e per la predisposizione e pubblicazione dei relativi elenchi da parte dell ATS; - il 30/09/2017 (in luogo del 31/07/2017) quale termine ultimo per i MMG/PLS per la presentazione della propria candidatura sia in qualità di gestore che di co-gestore; - il 31/10/2017 (in luogo del 15/10/2017) quale termine ultimo per i MMG/PLS che hanno presentato la propria candidatura quali gestori in forma aggregata per esplicitare la filiera erogativa (da trarsi dall elenco degli erogatori idonei); -il 30/11/2017 (in luogo del 31/10/2017) quale termine ultimo entro cui l ATS valuta la filiera erogativa dei MMG/PLS in forma aggregata. Per supportare il processo di sviluppo della nuova visione di presa in carico, da Ottobre ATS promuoverà un percorso formativo di accompagnamento destinato, nella prima fase, ai medici ospedalieri.
18 Piani di Zona Il Piano di Zona è lo strumento di programmazione in ambito locale della rete d offerta sociale: in esso sono definiti le modalità di accesso alla rete, gli obiettivi e le priorità di intervento, gli strumenti e le risorse necessarie alla loro realizzazione. Alla vigilia della scadenza dei Piani di Zona , le Assemblee dei Sindaci degli Ambiti Territoriali sono già al lavoro con i Distretti ATS per l elaborazione dei Piani per il triennio che, in base alle indicazioni regionali, aggiungono alla sfida posta dalla riforma dell integrazione sociosanitaria, anche: - la programmazione dei sistemi abitativi (l art. 6 della L.r. 16/2016 attribuisce nuove funzioni ai Comuni prevedendo una programmazione dell offerta abitativa pubblica che interessa gli Ambiti Territoriali - L.r. 3/2008, coordinata ed integrata con la rete dei servizi sociali e attuata dai Comuni); - il Reddito di Inclusione, che prenderà il via dal 1 gennaio 2018, misura nazionale di contrasto alla povertà che destina una quota non inferiore al 15% dei fondi al rafforzamento dei servizi sociali degli Ambiti Territoriali; - il Dopo di Noi per i quali i singoli Ambiti Territoriali stanno predisponendo le Linee Operative Locali, coerentemente al Piano nazionale e regionale.
19 Una programmazione territoriale integrata La complessità dei problemi da affrontare cresce costantemente, a fronte di risorse sempre più esigue. Per far fronte a questo è necessario rafforzare la capacità di elaborare ed attuare programmazioni sinergiche e condivise, è necessario cioè consolidare la nostra capacità di fare rete. L ATS sceglie di realizzare il processo programmatorio in una logica inclusiva e territoriale approfondendo, insieme ai Comuni/Ambiti Territoriali, alle ASST, ai medici di famiglia e a tutti gli attori del welfare territoriale i dati a sua disposizione al fine di individuare priorità e politiche di sviluppo adeguate ad un territorio provinciale caratterizzato da una grande estensione geografica con significative differenze orografiche e un offerta diffusa ma sensibilmente diversificata.
20 Grazie per l attenzione Dott.ssa Mara Azzi
per tra ANFFAS BERGAMO
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