18/12/2013 Franco Raineri
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2 Dipendenze: Aspetti Clinici, Normativi, Assistenziali. Martedì e Mercoledì Centro Servizi Volontariato Via Ravetti 6/b Biella
3 Codice Deontologico dell Infermiere Approvato dal Comitato Centrale della Federazione Nazionale Collegi IPASVI con deliberazione n 1/09 e dal Consiglio Nazionale della Federazione Nazionale Collegi IPASVI nella seduta svoltasi a Roma in data 17/01/09. 18/12/2013 Franco Raineri
4 Il Codice Deontologico definisce, diffonde e tutela i valori etici oltre che le finalità e le responsabilità della Professione e contestualmente guida il singolo infermiere nel suo agire professionale. 18/12/2013 Franco Raineri
5 Il Codice Deontologico può essere paragonato a una bussola a cui ci si riferisce costantemente. 18/12/2013 Franco Raineri
6 Anche chi lavora nel campo delle dipendenze patologiche trova nel Codice Deontologico riferimenti significativi per la sua operatività. L articolato, infatti, evidenzia che, l Infermiere: 18/12/2013 Franco Raineri
7 Riconosce l importanza dell interazione e dell integrazione interprofessionale e del lavoro in equipe. (Art. 14 L Infermiere riconosce che l interazione fra professionisti e l integrazione interprofessionale sono modalità fondamentali per far fronte ai bisogni dell assistito. Art. 41 L I. collabora con i colleghi e gli altri operatori di cui riconosce e valorizza lo specifico apporto all interno dell equipe.) 18/12/2013 Franco Raineri
8 Promuove la cultura della salute e stili di vita sani. (Art. 19 L I. promuove stili di vita sani, la diffusione del valore della cultura della salute e della tutela ambientale, anche attraverso l informazione e l educazione. A tal fine attiva e sostiene la rete dei supporti tra servizi e operatori.) 18/12/2013 Franco Raineri
9 Opera per attivare le risorse della persona e per sostenerla nel raggiungimento della maggiore autonomia possibile, soprattutto quando vi è svantaggio, fragilità. (Art. 7 L I. orienta la sua azione al bene dell assistito, di cui attiva le risorse sostenendolo nel raggiungimento della maggiore autonomia possibile, in particolare, quando vi sia disabilità, svantaggio, fragilità.) 18/12/2013 Franco Raineri
10 Coinvolge l assistito nel progetto di cura e lo aiuta ad esprimere la propria scelta. (Art. 20 L I. ascolta, informa, coinvolge l assistito e valuta con lui i bisogni assistenziali, anche al fine di esplicitare il livello di assistenza garantito e facilitarlo nell esprimere le proprie scelte. 18/12/2013 Franco Raineri
11 Favorisce i rapporti della persona con il proprio contesto di vita e sociale. (Art. 21 L I., rispettando le indicazioni espresse dall assistito, ne favorisce i rapporti con la comunità e le persone per lui significative, coinvolgendole nel piano d assistenza. Tiene conto della dimensione interculturale e dei bisogni assistenziali ad essa correlati.) 18/12/2013 Franco Raineri
12 Tutela l assistito che vive situazioni famigliari, sociali e di contesto che limitano le sue possibilità di sviluppo o di espressione. (Art. 32 L I. si impegna a promuovere la tutela degli assistiti che si trovano in condizioni che ne limitano lo sviluppo o l espressione, quando la famiglia e il contesto non siano adeguati ai loro bisogni.) 18/12/2013 Franco Raineri
13 Garantisce la continuità assistenziale. (Art. 27 L I. garantisce la continuità assistenzialeanche contribuendo alla realizzazione di una rete di rapporti interprofessionali e di una efficace gestione degli strumenti informativi.) 18/12/2013 Franco Raineri
14 Contribuisce a garantire un utilizzo equo ed ottimale delle risorse disponibili. (Art. 10 L I. contribuisce a rendere eque le scelte allocative, anche attraverso l uso ottimale delle risorse disponibili.) 18/12/2013 Franco Raineri
15 Ricerca la qualità attraverso un aggiornamento continuo delle proprie conoscenze e competenze, nonché promuovendo la ricerca e la sperimentazione nell interesse dell assistito. (Art. 11 L I. fonda il proprio operato su conoscenze validate e aggiorna saperi e competenze attraverso la formazione permanente, la riflessione critica sull esperienza e la ricerca. Progetta, svolge e partecipa ad attività di formazione. Promuove, attiva e partecipa alla ricerca e cura la diffusione dei risultati. Art. 12 L I. riconosce il valore per l evoluzione delle conoscenze e per i benefici sull assistito.) 18/12/2013 Franco Raineri
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17 Il Ruolo E La Responsabilità Dell Infermiere Nei Servizi dedicati alle Dipendenze 18/12/2013 Franco Raineri
18 I Servizi Tossicodipendenze (SERT) sono d istituzione relativamente recente. Sono stati istituiti in seguito all approvazione della legge 26 giugno 1990, n /12/2013 Franco Raineri
19 Le norme regolamentari sono state approvate con il Decreto del Ministro della Sanità 30 novembre 1990, n /12/2013 Franco Raineri
20 I SERT sono definiti come le strutture di riferimento delle UUSSLL per i tossicodipendenti e per le loro famiglie e garantiscono agli interessati la riservatezza degli interventi e, ove richiesto, l anonimato. 18/12/2013 Franco Raineri
21 I SERT provvedono a: - Attuare interventi di primo sostegno e orientamento per i tossicodipendenti e le loro famiglie. - Attuare interventi d informazione e prevenzione, particolarmente nei confronti delle fasce giovanili della popolazione. - Accertare lo stato di salute psicofisica del soggetto anche con riferimento alle condizioni sociali. - Certificare lo stato di tossicodipendenza ove richiesto dagli interessati o per le finalità di cui alla legge 162 del /12/2013 Franco Raineri
22 - Definire i programmi terapeutici individuali, compresi gli interventi socio-riabilitativi. - Realizzare direttamente o in convenzione con le strutture di recupero sociale, il programma terapeutico e socio-riabilitativo. - Attuare gli interventi di prevenzione della diffusione delle infezioni da HIV e delle patologie correlate alla tossicodipendenza. 18/12/2013 Franco Raineri
23 - Valutare periodicamente l andamento e i risultati del trattamento e dei programmi d intervento sui singoli tossicodipendenti in riferimento agli aspetti di carattere clinicopsicologico e sociale, nonché in termini di cessazione di assunzione di sostanze stupefacenti. - Rilevare i dati statistici ed epidemiologici relativi alla propria attività e al territorio di competenza. 18/12/2013 Franco Raineri
24 I SERT sono classificati, in base al numero di tossicodipendenti giornalmente trattati, in servizi di: BASSA UTENZA (fino a 60 trattamenti al giorno) MEDIA UTENZA (da 60 a 100 trattamenti al giorno) ALTA UTENZA (da 100 a 150 trattamenti al giorno) 18/12/2013 Franco Raineri
25 Il relativo organico cambia in relazione alla classificazione e comprende necessariamente: medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, educatori professionali. Possono essere compresi anche sociologi e altri operatori ancora. 18/12/2013 Franco Raineri
26 Non è impresa semplice delineare con precisione le competenze dell infermiere all interno dei Servizi Tossicodipendenze, perché 18/12/2013 Franco Raineri
27 1) In questi servizi c è un alto tasso di interdisciplinarietà; l infermiere opera, perciò, in un contesto in cui agiscono operatori appartenenti a numerose professioni. Da qui, la difficoltà d individuare lo specifico in una professione versatile come quella dell infermiere. 18/12/2013 Franco Raineri
28 2) Vi sono frequenti cambi di normativa, che partono da concezioni differenti (proibizionismo, antiproibizionismo, politiche di riduzione del danno). 3) La tossicodipendenza è un problema considerato, a livello di collettività, solo da poco più di due decenni. 18/12/2013 Franco Raineri
29 Il Profilo Professionale dell Infermiere fornisce alcuni spunti per la definizione del ruolo di questo professionista all interno del SERT. 18/12/2013 Franco Raineri
30 Art. 1, secondo comma l assistenza infermieristica è preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa, è di natura tecnica, relazionale, educativa Al terzo comma dell art. 1, si specifica che l infermiere partecipa all identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività e formula i relativi obiettivi. 18/12/2013 Franco Raineri
31 Particolare attenzione va posta al verbo partecipare, che indica chiaramente che queste sono azioni che l infermiere fa insieme agli altri operatori. perciò vi è un pieno riconoscimento del suo ruolo all interno dell equipe SERT. 18/12/2013 Franco Raineri
32 Nell ambito della sua azione, non autonoma, ma collaborativa, nel Profilo Professionale, il punto 4 del terzo comma, specifica che l infermiere garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche. Questo punto è importante per quanto riguarda, ad esempio, le modalità di esecuzione di alcuni esami diagnostici, quali ad esempio la raccolta dei campioni urine. 18/12/2013 Franco Raineri
33 Uno dei momenti più impegnativi, quantomeno in ordine di tempo, dell attività infermieristica nei SERT, è la somministrazione del metadone cloridrato sciroppo, come farmaco sostitutivo degli stati di tossicodipendenza. 18/12/2013 Franco Raineri
34 All interno dei trattamenti con metadone, si possono distinguere due distinte situazioni: 1 trattamento di disintossicazione, caratterizzato dalla somministrazione o la distribuzione di metadone come sostitutivo dei narcotici, in dosi progressivamente decrescenti, sino a raggiungere uno stato drug free. 18/12/2013 Franco Raineri
35 2 Trattamento di mantenimento, caratterizzato dalla sostituzione terapeutica dell eroina con il metadone, in soggetti di comprovata dipendenza stabilizzata, per un periodo di tempo non definito e non limitato, con l obiettivo di rendere il paziente heroin free e, solo dopo un periodo generalmente protratto (mesi, anni) di cura, possibilmente integrata da idonei interventi psicosociali, anche drug free in senso lato. 18/12/2013 Franco Raineri
36 Il trattamento di mantenimento serve, perciò, a far diminuire o cessare, nell utente, il cosiddetto craving, ovvero la ricerca compulsiva dell eroina o altra sostanza. 18/12/2013 Franco Raineri
37 Per quanto riguarda l infermiere, è da ricordare che l analisi delle urine per la ricerca di eventuali droghe assunte, è da considerarsi parte integrante del trattamento di mantenimento con metadone (Circolare del Ministero della Sanità 30 settembre 1994, n 20 Gazzetta Ufficiale del 14 ottobre 1994). 18/12/2013 Franco Raineri
38 L art. 120 del DPR 9 ottobre 1990, n 309, riconosce al tossicodipendente che si sottopone a un programma terapeutico e socio-riabilitativo presso un SERT, il diritto all anonimato. 18/12/2013 Franco Raineri
39 Il tossicodipendente ha diritto all anonimato nei rapporti con: - I servizi - I presidi - Le strutture delle unità sanitario locali - I medici - Gli assistenti sociali - Tutto il restante personale 18/12/2013 Franco Raineri
40 La riservatezza, peraltro, è anche un obbligo previsto dal Codice Deontologico. Il diritto all anonimato viene meno in casi in cui sia necessario stilare un referto o una denuncia. 18/12/2013 Franco Raineri
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42 Il Counseling Capita a tutti, prima o poi, d attraversare un periodo difficile. Non è sempre possibile trovare dentro di noi o nelle persone vicine, le risorse per affrontarlo. Un professionista può, allora, prestare un ascolto attento e qualificato, aiutare ad affrontare i problemi con maggiore consapevolezza. 18/12/2013 Franco Raineri
43 Cos è il Counseling? Si verifica quando vi è un incontro tra due persone in cui una si trova in condizioni di sofferenza/confusione/disabilità rispetto a un determinato problema. 18/12/2013 Franco Raineri
44 A cosa serve il Counseling? Offre alla persona la possibilità di aumentare il proprio livello di consapevolezza utilizzando al meglio le proprie risorse rispetto ai propri bisogni. 18/12/2013 Franco Raineri
45 Il Counseling professionale. E svolto da una figura professionale nello specifico del proprio ambito d intervento lavorativo. 18/12/2013 Franco Raineri
46 Counseling e infermiere. L infermiere opera prevalentemente ai seguenti livelli. - Informativo generale: si pone in un ottica di ascolto per capire le reali conoscenze della persona sulla malattia/problema fornendo indicazioni precise e personalizzate. - Informativo specifico: si tratta di fornire tutte le conoscenze relative all argomento trattato (es. informazioni sulle modalità di contagio delle malattie a trasmissione ematica ). 18/12/2013 Franco Raineri
47 - Delle abilità preventive: attraverso azioni finalizzate alla creazione di abilità pratiche che mettono realmente la persona in una condizione di saper attuare il cambiamento. - Motivazionale: l infermiere, dopo le informazioni generali, attraverso la relazione, sostiene la persona a prendersi cura della propria salute e favorisce l attivazione di strategie comportamentali consapevoli e durature. 18/12/2013 Franco Raineri
48 E da considerare che L infermiere arriva al SERT senza una preparazione specifica. Il lavoro, all interno del SERT, per un infermiere, è fonte di stress per il carico emotivo/relazionale e di responsabilità, concentrato, generalmente, in un tempo limitato. 18/12/2013 Franco Raineri
49 L approccio a questo tipo di utenza espone al rischio di lasciarsi guidare dai sentimenti, quali: - aggressività in risposta a atteggiamenti violenti. - Senso di delusione/impotenza nel caso di ricaduta e/o il non rispetto degli impegni. - L eccesso di compassione. 18/12/2013 Franco Raineri
50 Va fatta grande attenzione a mantenere un equilibrio nella relazione con l utente, evitando investimenti emotivi eccessivi o nulli, evitando collusioni o atteggiamenti espulsivi. 18/12/2013 Franco Raineri
51 Le convinzioni, le credenze, i punti di vista guidano la persona nel proprio agire Nel campo delle tossicodipendenze questo è molto importante, condiziona notevolmente l atteggiamento e può creare conflitti fra operatori. 18/12/2013 Franco Raineri
52 Ad esempio La tossicodipendenza è un vizio e il tossicodipendente è uno che non sa controllare il desiderio. La tossicodipendenza è un modo per stare meglio, il tossicodipendente, con la droga, cerca di curare un disagio. La tossicodipendenza è un problema sociale dovuto a una società che ascolta il piacere. La tossicodipendenza è causata da genitori che non sanno più trasmettere i valori. 18/12/2013 Franco Raineri
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54 Attività Dell Infermiere In Un SERT Educare l utente al rispetto delle regole inerenti l orario d accesso al servizio, le modalità di assunzione delle terapie, le consegne dei campioni urinari, il comportamento rispettoso sia nei confronti degli operatori, sia nei confronti degli altri utenti. 18/12/2013 Franco Raineri
55 Deve saper cogliere variazioni sia in positivo, sia in negativo, della condizione emotiva dell utente, dovuta ad eventi (es. perdita del lavoro, fine di una relazione, lutti ) e cogliere la condizione fisica, psichica e/o sociale, per un adeguato invio all operatore specifico per il bisogno emerso. 18/12/2013 Franco Raineri
56 Costruisce la relazione e l alleanza terapeutica attraverso l assistenza rivolta non solo al segno/sintomo/patologia, ma considerando la persona con il suo vissuto e i suoi bisogni, anche se differenti dalle nostre convinzioni morali. 18/12/2013 Franco Raineri
57 Attua ascolto attivo, che consente espressione sincera e spontanea delle emozioni senza finzione o diffidenza. Attua counseling all utente, per favorire l autonomia nel prendere le decisioni, formulare scelte analizzando le possibili conseguenze. Corregge informazioni errate. 18/12/2013 Franco Raineri
58 Informa utenti e famigliari sui rischi correlati alla tossicodipendenza. Contribuisce a favorire il raccordo, eventualmente, con le comunità garantendo continuità terapeutica e con la sua presenza, ha un ruolo rassicurante. 18/12/2013 Franco Raineri
59 Diagnosi Infermieristiche Nutrizione inferiore al fabbisogno, correlata ad anoressia. Rischio di insufficiente volume di liquidi, correlato a perdita anormale secondaria a vomito e diarrea. Rischio di lesione, correlato a disorientamento, tremori e compromessa capacità di giudizio. Rischio di autolesionismo, correlato a disorientamento, tremori e compromessa capacità di giudizio. Rischio di violenza, correlato (per esempio) a comportamento impulsivo, disorientamento, tremori e compromessa capacità di giudizio. 18/12/2013 Franco Raineri
60 Disturbo del modello di sonno, correlato a irritabilità, tremori e incubi. Ansia, correlata a perdita del controllo, perdita della memoria e paura dell astinenza. Coping inefficace (collera, dipendenza e/o negazione), correlato a incapacità di gestire in maniera costruttiva i fattori di stress senza ricorrere a droghe/alcol Disturbo del concetto di sé, correlato a senso di colpa, sfiducia e ambivalenza. Compromissione delle interazioni sociali, correlata (per esempio) a immaturità emotiva, irritabilità, ansia elevata, comportamento compulsivo e risposte aggressive. 18/12/2013 Franco Raineri
61 Isolamento sociale, correlato a perdita del lavoro e evitamento dei contatti sociali. Inefficace modello di sessualità, correlato a impotenza/perdita della libido secondaria ad alterato concetto di sé e abuso di sostanze. Coping inefficace della famiglia, correlato a disunione della diade coniugale e incoerente fissazione dei limiti. Rischio di inefficace gestione del regime terapeutico, correlato a insufficiente conoscenza della condizione, dei trattamenti disponibili, delle situazioni ad alto rischio e delle risorse della comunità. 18/12/2013 Franco Raineri
62 Concludendo Un infermiere che lavora presso un SERT deve avere (costruire) una professionalità basata sull acquisizione di capacità relazionali, di integrazione e di responsabilità specifiche che permettano di assistere in modo adeguato un utenza difficile e di superare la diffidenza di colleghi, altri operatori e talvolta, cittadini. Ciò al fine di poter lavorare con soddisfazione, fornendo un servizio adeguato alle necessità mutevoli di un ambito complesso e impegnativo. 18/12/2013 Franco Raineri
63 Grazie per l attenzione Grazie per l ascolto. 18/12/2013 Franco Raineri
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