GESTIONE DEI RIFIUTI NELLE UDR
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- Corrado Rocchi
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1 Pag. 1 a 7 INDICE 1 SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE RIFERIMENTI DEFINIZIONI RESPONSABILITA MODALITÀ OPERATIVE CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI RIFIUTI CHE DEVONO ESSERE RACCOLTI E SMALTITI APPLICANDO PRECAUZIONI PARTICOLARI PER EVITARE INFEZIONI (RIFIUTI POTENZIALMENTE INFETTI PROVENIENTI DALLE UNITA DI RACCOLTA) AGHI E TAGLIENTI CHE DEVONO ESSERE RACCOLTI E SMALTITI APPLICANDO PRECAUZIONI PARTICOLARI PER EVITARE INFEZIONI (RIFIUTI POTENZIALMENTE INFETTI PROVENIENTI DAI PUNTI DI RACCOLTA) ROTTURA ACCIDENTALE DEL CONTENITORE CON FUORIUSCITA DEL MATERIALE SMALTIMENTO DEFINITIVO DOCUMENTAZIONE...8 COPIA CONTROLLATA COPIA NON CONTOLLATA EMISSIONE FUNZIONE FUNZIONE NOME E COGNOME DATA FIRMA REDAZIONE CON/RGQ Dr.ssa Gabriela Gugliara/Dott.ssa Paola Romano 10/08/2017 VERIFICA RGQ Dr.ssa Paola Romano 10/08/2017 APPROVAZIONE RUO Dr. Francesco Spedale STATO DELLE REVISIONI REV. DATA MOTIVO 00 Prima 1
2 Pag. 2 a 7 SCOPO Lo scopo della presente Istruzione Operativa è quello di definire le regole e le modalità per l effettuazione delle operazioni relative alla gestione e smaltimento dei rifiuti prodotti dalle Unità di Raccolta afferenti ai SIMT dell ASP di Enna. CAMPO DI APPLICAZIONE La seguente istruzione si applica alla fase di organizzazione raccolta sangue. RIFERIMENTI Norme Nazionali - Legge 21 ottobre 2005 n.219 Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati - D.A. 3 Marzo 2005 Protocolli per l'accertamento della idoneità del donatore di sangue e di emocomponenti. (GU n. 85 del ) - Decreto Ministeriale 3 Marzo 2005 Caratteristiche modalità per la donazione di sangue ed emocomponenti - Ordinanza del Ministero della Salute, 10 giugno Misure precauzionali atte ad evitare il rischio di trasmissione di SARS attraverso la trasfusione di sangue e di emocomponenti - Decreto legislativo del 19 agosto 2005 n.191 Attuazione della direttiva 2002/98/CE che stabilisce norme di qualità e sicurezza per la raccolta, il controllo, la lavorazione, la conservazione e la distribuzione del sangue umano e dei suoi componenti; - Direttiva 2004/33/CE della Commissione del 22 marzo 2004 che applica la direttiva 2002/98/CE del parlamento europeo e del Consiglio relativa a taluni requisiti tecnici del sangue e degli emocomponenti - Ministero della salute, Decreto 21 dicembre 2007 Istituzione del sistema informativo dei servizi trasfusionali - Ministero della salute, Decreto del 27 marzo 2008 Modificazione all allegato 7 del decreto del 3 marzo 2005, in materia di esami obbligatori ad ogni donazione di sangue e controlli periodici; - D.A. 890/2002 Direttive per l accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie della 2
3 Pag. 3 a 7 Regione Siciliana. - D.M. 2/11/2015 Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti Linee guida e raccomandazioni - Raccomandazione n R (95) 15 del Comitato dei Ministri del Consiglio d Europa agli Stati membri sulla Preparazione, Uso e Garanzia di Qualità degli Emocomponenti (adottata dal Comitato dei Ministri il 12 ottobre 1995 al 5450 Meeting), V Edizione, Versione 1998, Parte 8 Raccolta del sangue pubblicata su Il Servizio n 1 - gennaio-febbraio 1999 pagine COUNCIL RECOMMENDATION of 29 June 1998 (R 98/463/CE) on the suitabìlity of blood and plasma donors and the screening of donated blood in the European Community, pubblicato su Official Journal of the European Communities del , L 203/14 L 203/2; - AABB Standard fòr Blood Banks and Transfusion Services; - Linee Guida CNS 02 rev.0 del 07/07/2008; - Linee guida CNS 01 del 07/07/2008. DEFINIZIONI Rifiuto: Qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l obbligo di disfarsi. I rifiuti sono classificati secondo l origine in rifiuti urbani e rifiuti speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi Luogo di produzione dei rifiuti: Area delimitata in cui si svolgono le attività di produzione dalle quali originano i rifiuti. Detentore dei rifiuti: Persona fisica o giuridica che li detiene. Gestione dei rifiuti: La raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento di rifiuti, compreso il controllo di queste operazioni, nonché il controllo delle discariche e degli impianti di smaltimento dopo la chiusura. 3
4 Pag. 4 a 7 Deposito temporaneo: Operazione di raggruppamento e stoccaggio dei rifiuti effettuato, prima della raccolta, in uno o più luoghi individuati nell ambito del reparto in cui sono prodotti nel rispetto delle condizioni fissate nel D.L.GS 152/2006 PRE: Presidente UdR PR: Persona Responsabile RGQA: Responsabile Gestione Qualità Associativa RFQ: Referente di Presidio del Sistema di gestione qualità MED: Medico Selezionatore INF: Infermiere Professionale RESPONSABILITA MATRICE DELLE RESPONSABILITA Attività RUOC PR RGQA MED INF Ditta esterna autorizzata Produzione rifiuti R C C Raccolta rifiuti R Deposito temporaneo rifiuti R Trasporto e smaltimento rifiuti C R LEGENDA: R: Responsabilita Diretta; C: Responsabilità Condivisa MODALITÀ OPERATIVE Ogni UdR deve smaltire a suo carico i rifiuti speciali derivanti dall attivita di raccolta del sangue, per cui ha l obbligo di stipulare regolare contratto con una ditta specializzata nello smaltimento di detti rifiuti. La persona responsabile dell UdR deve vigilare sulla corretta conservazione dei rifiuti speciali nell area individuata come deposito temporaneo. L accesso e consentito solo a personale autorizzato (Infermieri, ausiliari e personale della ditta di smaltimento). 4
5 Pag. 5 a 7 CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI I rifiuti sono così distinti: assimilati agli urbani (e quindi assoggettati al regime giuridico e alle modalità di gestione dei medesimi, sulla base di caratteristiche quali quantitative definite da ciascun Regolamento Comunale); non pericolosi; che richiedono particolari modalità di smaltimento (ad es., sostanze stupefacenti e altre psicotrope); pericolosi a rischio infettivo (tutti i rifiuti contaminati con sangue o altri liquidi biologi e contenenti sangue in quantità visibile); pericolosi non a rischio infettivo (a rischio chimico). Presso le U.d.R. vengono prodotte due tipologie di rifiuti sanitari: assimilati agli urbani (il cui smaltimento viene effettuato secondo la normativa vigente); pericolosi a rischio infettivo. RIFIUTI CHE DEVONO ESSERE RACCOLTI E SMALTITI APPLICANDO PRECAUZIONI PARTICOLARI PER EVITARE INFEZIONI (RIFIUTI POTENZIALMENTE INFETTI PROVENIENTI DALLE UNITA DI RACCOLTA) La raccolta di questa tipologia di rifiuto avviene all interno di appositi contenitori di cartone o plastica rigidi con sacchetto di plastica al loro interno secondo le seguenti modalità: I contenitori non devono essere introdotti rifiuti liquidi sfusi. I contenitori non si possono inserire aghi o taglienti. Il sacco interno non deve mai essere riempito oltre la propria capacità e devono essere evitate manovre di compressione dei rifiuti contenuti. Il sacco una volta pieno deve essere sigillato con cerotto. Il contenitore deve essere identificato scrivendo sull apposita etichetta la provenienza e la data di chiusura. Il contenitore deve essere manipolato con cura. 5
6 Pag. 6 a 7 AGHI E TAGLIENTI CHE DEVONO ESSERE RACCOLTI E SMALTITI APPLICANDO PRECAUZIONI PARTICOLARI PER EVITARE INFEZIONI (RIFIUTI POTENZIALMENTE INFETTI PROVENIENTI DAI PUNTI DI RACCOLTA) La raccolta di questa tipologia di rifiuto avviene all interno di appositi contenitori rigidi in plastica che sono esclusivamente utilizzati per contenere aghi o taglienti potenzialmente infetti secondo le seguenti modalità: Assemblare correttamente il contenitore rigido, ponendo particolare attenzione ad incastrare i vari componenti; Non utilizzare contenitori difettosi (es. è vietato assemblare le parti con nastro adesivo), in tal caso conservarli per la restituzione alla ditta con la quale e stata stipulato il contratto segnalandone la non conformità; Inserire il materiale pungente e tagliente senza comprimerlo, fino al raggiungimento dei ¾ del volume, senza manipolare o rimettere il cappuccio agli aghi; Smaltire tutti i rifiuti taglienti e pungenti (anche se non sono venuti a contatto con fluidi biologici) all interno dei contenitori rigidi; Non smaltire rifiuti di altro tipo (es. guanti, cotone) che riducono la capienza del contenitore e possono favorire una disposizione pericolosa dei presidi taglienti e pungenti (es. aghi che fuoriescono dall imboccatura del contenitore); Utilizzare la chiusura temporanea, di cui sono dotati i contenitori, al termine dell attività lavorativa, allo scopo di ridurre il rischio di fuoriuscita del materiale in caso di rovesciamento del contenitore; La raccolta e la movimentazione dei contenitori di questa tipologia di rifiuto è esclusivamente a carico dell infermiere, che dopo averlo riempito provvede a conservarlo con cura nell area temporanea di scarto ROTTURA ACCIDENTALE DEL CONTENITORE CON FUORIUSCITA DEL MATERIALE In caso di rottura accidentale del contenitore con fuoriuscita del materiale in esso contenuto, procedere secondo le seguenti modalità: allontanare le persone estranee; indossare dispositivi di protezione individuale (mascherina, guanti monouso e occhiali); 6
7 Pag. 7 a 7 assemblare un nuovo contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo; raccogliere il materiale fuoriuscito con l ausilio di strumenti monouso da destinare successivamente allo smaltimento come rifiuto potenzialmente infetto (scope, palette, stracci, ecc.) e collocarlo nel nuovo contenitore; togliere il sacco interno dal contenitore rotto e collocarlo con cautela nel nuovo contenitore; decontaminare l area con soluzione di ipoclorito di sodio, lasciare agire per almeno 10 minuti; rimuovere il liquido decontaminante con panno monouso e smaltire nel contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo; chiudere il nuovo contenitore secondo le modalità definite; lavare accuratamente l area inquinata con detergente/disinfettante SMALTIMENTO DEFINITIVO La ditta specializzata nello smaltimento ritirera dall area temporanea di conservazione dei rifiuti dell U.d.R. tutti i contenitori, con cadenza almeno mensile, provvedendo al definitivo smaltimento e lasciando ricevuta di avvenuto ritiro. La ditta incaricata dall UdR deve fornire all atto del contratto l iscrizione all Albo dei Gestori dei Rifiuti (per la categoria di trasporto relativa al rifiuto da smaltire) e la data di rilascio della stessa che autorizza il soggetto a ricevere i rifiuti. DOCUMENTAZIONE TIPO DOCUMENTO Registro di carico e scarico rifiuti Copia della quarta copia del formulario RESPONSABILE REGISTRAZIONE LUOGO DI CONSERVAZIONE TEMPO DI CONSERVAZIONE RGQA Area Deposito rifiuti 30 anni RGQA Area Deposito rifiuti 30 anni 7
ETICHETTATURA ETICHETTATURA INDICE. Lo scopo della presente istruzione di lavoro è quello di descrivere le modalità di applicazione delle SCOPO
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