TEREX Novembre 2010 Documento d impianto

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1 Tuscany Earthquake Relief EXercise TEREX Novembre 2010 Documento d impianto

2 INDICE PREMESSA... 2 OBIETTIVI... 3 SCENARIO DELL ESERCITAZIONE... 4 L evento storico di riferimento... 4 L evento simulato... 5 IL MODELLO DI INTERVENTO Il sistema di coordinamento Svolgimento generale delle attività Le Working area (WA) Le Aree di emergenza Gli Entry Point Gli Switch Point Flusso delle comunicazioni radio L intervento internazionale I PARTECIPANTI COMPOSIZIONE DELLE SQUADRE INTERNAZIONALI CRONOPROGRAMMA DELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ ACRONIMI

3 PREMESSA Nell'ambito dell'attività dell'unione Europea, con la Decisione del Consiglio del 23/10/2001, è stato istituito un "Meccanismo Comunitario" di protezione civile inteso ad agevolare la cooperazione tra gli Stati Membri per interventi di soccorso in caso di gravi emergenze. Al Directorate General Environment della Commissione Europea è stato affidato il compito di implementare il Meccanismo e dare attuazione a quanto previsto dalla Decisione, lavorando in stretto raccordo con le Autorità competenti di protezione civile degli Stati Membri. Sin dall inizio del 2010 l unità di protezione civile, attraverso la quale viene implementato il Meccanismo, è stata trasferita presso la Directorate General for Humanitarian Aid Echo. Nel novembre 2009 la Commissione Europea ha approvato il progetto italiano che prevede l organizzazione e lo svolgimento di una esercitazione internazionale che si propone, quali obiettivi principali, la verifica del modello italiano per l Accoglienza e l Impiego delle squadre estere di Search and Rescue S.a.R. nonché l attivazione delle risorse nazionali nell ambito del Meccanismo Comunitario. L esercitazione rappresenta, quindi, un importante occasione per sperimentare l interoperabilità tra le squadre estere anche mediante l impiego dei moduli S.a.R. registrati presso la Commissione Europea, seguendo la normativa generale del Meccanismo in materia, definita quale unità di intervento costituita da personale e mezzi con requisiti specifici, adeguati ad operare in modo autosufficiente. Al progetto hanno aderito cinque Paesi tra cui quattro europei - Francia, Slovenia, Croazia e Austria, cui si è aggiunta la Federazione Russa i cui rappresentanti hanno lavorato, come Core Group, alla fase di preparazione dell esercitazione e le cui squadre di intervento ed esperti partecipano attivamente all attività addestrativa sul territorio italiano. Lo scenario dell esercitazione è un evento sismico di elevata intensità, che il giorno Giovedì 25 novembre alle ore 11 colpisce una vasta area appenninica della Toscana Settentrionale, causando gravi danni al territorio delle Province di Lucca e Massa Carrara con importanti risentimenti anche in quelle di Pistoia e Pisa. Alla prima risposta operativa sul territorio si attiva anche il Servizio nazionale della Protezione Civile con l arrivo sul posto delle risorse provenienti da tutto il Paese con l allestimento di un centro di coordinamento nazionale (Direzione di Comando e Controllo - Di.Coma.C), ubicato in posizione strategica rispetto al luogo delle operazioni presso Cittadella del Carnevale di Viareggio. A poche ore dall evento, considerata la complessità del quadro che si va delineando, l Italia chiede, attraverso il Dipartimento della protezione civile, contact point per il Monitoring and Information Centre (M.I.C.) della Commissione Europea, l intervento degli Stati Membri con squadre di search and rescue in ambito urbano (U.S.A.R. teams) ed esperti per l attività di valutazione del danno. Sul territorio sono previsti diversi scenari operativi che vedono l impiego delle risorse nazionali e locali, con il coinvolgimento della popolazione. Le squadre europee operano in stretto raccordo con quelle italiane in aree di simulazione appositamente allestite nei comuni di Barga, Camporgiano e Sillano in Provincia di Lucca, Villafranca in Lunigiana in località Irola in Provincia di Massa Carrara, Pescia e Pistoia in Provincia di Pistoia (cfr. pag. 18). Il coordinamento dell impiego delle squadre e degli esperti europei è garantito dall Italia in quanto Paese richiedente, così come indicato dalla Decisione del Consiglio in caso di intervento in uno degli Stati Membri. Il Dipartimento della protezione civile, già responsabile della direzione di tutte le attività a carattere nazionale, assume dunque anche il coordinamento delle risorse 2

4 internazionali assicurando, attraverso la Di.Coma.C, l accoglienza, lo smistamento e l impiego di squadre ed esperti. L esercitazione ha una durata complessiva di quattro giorni; Giovedì 25 novembre è impegnata esclusivamente la componente nazionale, mentre a partire da Venerdì 26 operano anche i cinque Paesi esteri con la presenza degli osservatori italiani ed internazionali per i quali è previsto un percorso guidato attraverso i diversi eventi esercitativi pianificati. La giornata di Domenica 28 novembre è dedicata, infine, all attività di valutazione dell esercitazione con il workshop di chiusura. OBIETTIVI L esercitazione, nella sua componente nazionale, intende mettere alla prova l efficacia del sistema di risposta delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale di Protezione Civile a livello centrale e periferico, avendo cura in particolare di verificare: - l attivazione coordinata dei modelli di intervento dei diversi enti e strutture partecipanti; - la tempistica e le modalità di attivazione dei centri operativi (cfr. pag. 13 e schema 1 pag. 14) per la gestione dell emergenza (Direzione di Comando e Controllo- Di.Coma.C., 4 Centri di Coordinamento dei Soccorsi (CCS)/Sale Operative Provinciali Integrate (SOPI), 24 Centri Operativi Misti (COM)/Centri Operativi Intercomunali (COI) e 113 Centri Operativi Comunali (COC)- tab. pag. 13). I COM vengo organizzati in una Segreteria di coordinamento e 5 funzioni di supporto: 1. Tecnica di Pianificazione e censimento danni 2. Sanità, 3. Volontariato, 4. Materiali e Mezzi, 5. Strutture operative e viabilità; - il sistema di comunicazioni di emergenza; - la risposta operativa della catena di soccorso ed assistenza sanitaria mediante: l attivazione dei piani di emergenza sanitari per la risposta sia intraospedaliera che territoriale; l allertamento, l attivazione e il dispiegamento dei moduli sanitari; il coordinamento, da parte del Servizio Sanitario Regionale e del DPC, delle risorse sanitarie nazionali provenienti dalle Regioni limitrofe e delle risorse provenienti dall estero; la partecipazione del Servizio Sanitario Regionale all attività di coordinamento dei centri operativi (SOUP, CCS, COM/COI). - il gemellaggio con le Regioni; - l operatività delle organizzazioni nazionali e locali di volontariato; - l ubicazione, l idoneità e la funzionalità delle aree di emergenza; - la verifica della funzionalità della rete viaria principale e secondaria e delle ferrovie; - la migliore gestione del traffico soprattutto per favorire il flusso dei mezzi dei soccorritori; - le modalità di intervento delle aziende erogatrici di servizi essenziali; - il modello per il rilievo del danno e la verifica dell agibilità degli edifici; - il modello di impiego della componente aerea; - il modello per il rilevamento dei danni e la messa in sicurezza dei beni culturali; - la risposta della popolazione all evento; Per quello che riguarda più direttamente l intervento internazionale gli obiettivi sono: - fornire ai partecipanti la possibilità di apprendere il Meccanismo Comunitario di protezione civile; 3

5 - verificare il sistema per l accoglienza, il coordinamento e lo smistamento delle squadre USAR attraverso l attivazione di un Reception desk presso l entry point; - verificare l efficacia delle telecomunicazioni tra le squadre; - coinvolgere esperti del Meccanismo; - verificare l invio e l impiego dei moduli di protezione civile; - allestire l area di ammassamento in maniera adeguata alle esigenze delle squadre; - facilitare l interoperabilità tra le squadre; - definire gli apprendimenti dall esercitazione; - documentare le attività della protezione civile europea. SCENARIO DELL ESERCITAZIONE L evento storico di riferimento 1 La scossa principale è avvenuta il 7 settembre 1920 alle ore 5:56 GMT (ora di Greenwich), per una durata di circa 20 secondi. I morti furono 171, i feriti 650 e alcune migliaia i senzatetto. La scossa principale era stata preceduta da alcune scosse minori, la più forte delle quali avvertita alle ore GMT del 6 settembre. Il terremoto causò effetti distruttivi in un area di circa 160 km 2 estesa dalla Lunigiana alla Garfagnana (cfr. Fig. 1). Circa 70 di paesi, fra cui Fivizzano (MS) e Piazza al Serchio (LU), subirono crolli estesi a gran parte del patrimonio edilizio. In altri 160 paesi ci furono numerosi crolli e gravi danni estesi a gran parte del patrimonio edilizio e un centinaio di altre località subirono danni di media entità. I villaggi di Capraia, Montecurto, Vigneta e Villa Collemandina furono distrutti quasi completamente. Quanto al patrimonio ecclesiastico, è attestato che nella diocesi di Massa, che comprendeva le località più colpite, il terremoto danneggiò in modo irreparabile oltre 20 chiese, causando danni ad oltre 200 edifici di proprietà ecclesiastica. L area dei danni (cfr. fig. 1) fu molto vasta e comprese la Riviera ligure di levante, la Versilia, le zone montane del Parmense, del Modenese, del Pistoiese e la provincia di Pisa. L area di risentimento si estese dalla Costa Azzurra al Friuli e, a sud, a tutta la Toscana, all Umbria e alle Marche settentrionali. In moltissime località le acque si intorbidarono e variarono la portata; avvennero inoltre frane e cadute di massi, in particolare la frana avvenuta alle cave di Carrara causò la morte di alcuni operai. Alla scossa principale seguirono moltissime repliche, fino all agosto del Catalogue of strong earthquakes in Italy (CFTI 4 MED INGV; ). 4

6 Fig. 1: Terremoto della Garfagnana Lunigiana del 1920 Intensità MCS. L evento simulato L esercitazione prevede la simulazione di un evento sismico di magnitudo 6.4, il cui Comune epicentrale è Piazza al Serchio (LU), analogo a quello verificatosi nella stessa zona il 7 settembre del La stima degli effetti è stata eseguita tramite il codice di calcolo FaCES (Fault- Controlled Earthquake Scenario), considerando una sorgente lineare orientata N125 (azimuth) e centrata sull epicentro, con una magnitudo di 6.4. Coordinate epicentrali: Lat , Long Lunghezza utilizzata nelle stime: circa 15 km Comune epicentrale: Piazza al Serchio (LU) Intensità: I = IX MCS Magnitudo: M = 6.4 Popolazione coinvolta: circa persone (circa nelle 4 province) 5

7 Il territorio provinciale maggiormente colpito risulta essere quello di Lucca, non solo in quanto area epicentrale, ma anche per la concentrazione di costruzioni con la maggiore propensione al danno. I Comuni maggiormente danneggiati, secondo quanto previsto dallo scenario in cui si registra un intensità macrosismica pari a 9 sono: Per la Provincia di Lucca - Sillano, Giuncugnano, Careggine, San Romano in Garfagnana, Camporgiano, Villa Collemandina, Piazza al Serchio, Castiglione di Garfagnana, Vagli Sotto, Minucciano, Pieve Fosciana, Fosciandora, Vergemoli, Molazzana, Castelnuovo di Garfagnana, Gallicano e Stazzema. Per la Provincia di Massa Carrara - Casola in Lunigiana, Fivizzano e Comano. Di seguito si riportano gli effetti sulle abitazioni, sulla popolazione, sugli ospedali, sul sistema delle infrastrutture di comunicazione viaria, sulla telefonia mobile e fissa e sui centri storici. Effetti sulle abitazioni e sulla popolazione Provincia Imax Abitazioni Coinvolti in Senza Pop. tot. Crolli Inagibilità tot. crolli tetto residente Lucca Massa Pistoia Pisa Totale 4 Province Effetti sugli ospedali I principali complessi ospedalieri nell area maggiormente colpita sono 4: 2 in Garfagnana e 2 in Lunigiana. In merito ai danni è possibile avanzare le seguenti considerazioni: 1. Escludere il collasso delle strutture dell Ospedale di Barga in quanto sufficientemente lontano dall area epicentrale e sul quale sono in corso interventi di adeguamento sismico. 2. Escludere il collasso delle strutture dell Ospedale di Castelnuovo di Garfagnana in quanto interessato da interventi di adeguamento sismico. 3. Prevedere il collasso di alcuni edifici nell Ospedale di Fivizzano in quanto in zona epicentrale e sul quale non sono stati ancora eseguiti interventi di adeguamento sismico. 4. Escludere il collasso delle strutture per l Ospedale di Pontremoli in quanto sufficientemente lontano dall area epicentrale. Area Ospedali Probabilità di collasso Probabilità di perdita di funzionalità per danni strutturali e non strutturali Lunigiana Fivizzano (MS) Alcuni edifici Bassa Pontremoli (MS) No No Barga (LU) No Si Garfagnana Castelnuovo di Garfagnana (LU) No Si Gli ospedali nei comuni di Massa, Carrara, Viareggio e Lucca, pur se esterni all area maggiormente colpita, potranno essere interessati da lievi danni strutturali e soggetti al temporaneo mancato funzionamento di alcune strutture e servizi. 6

8 Effetti sui bacini artificiali Di seguito vengono elencate le dighe di competenza del Registro Italiano Dighe: Nome diga Comune Provincia Turrite Cava Borgo a Mozzano Lucca Rio Salita Borgo a Mozzano Lucca Isola Santa Careggine Lucca Vagli Careggine Lucca Vinchiana Lucca Lucca Gramolazzo Minucciano Lucca Pontecosi Pieve Fosciana Lucca Vicaglia Sillano Lucca Gangheri Vergemoli Lucca Corfino Villa Collemandina Lucca Paduli Comano Massa Carrara Rocchetta Pontremoli Massa Carrara Giaredo Pontremoli e Zeri Massa Carrara Muraglione Montecatini Val di Cecina Pisa Santa Luce Santa Luce Pisa Giudea a Gello Pistoia Pistoia Tistino San Marcello Pistoiese Pistoia La Lima San Marcello Pistoiese Pistoia Verdiana San Marcello Pistoiese Pistoia San_Vito_Pistoiese San_Marcello_Pistoiese Pistoia Una particolare attenzione viene posta alla diga di Vagli, nel Comune di Careggine in Provincia di Lucca. Viene simulata la presenza di una condizione idraulica critica nel bacino del Serchio, con il livello dell invaso di Vagli prossimo alla quota di massima di esercizio. L evento sismico simulato comporta, oltre all attivazione degli specifici controlli sul comportamento e sull integrità della diga e delle sponde dell invaso, previsti dal Piano dei Controlli Enel, anche uno svaso rapido simulato del serbatoio. Tale manovra è necessaria al mantenimento delle quote di sicurezza dell invaso attraverso l attivazione delle procedure previste dal Piano di sicurezza della diga, dal momento che, ad aggravare la situazione, si verifica anche l arresto della Centrale elettrica di Torrite. Effetti dell evento sulla Telefonia mobile e fissa Si ipotizza che si possano avere guasti alla telefonia mobile e fissa pubblica per tutta la Provincia di Lucca e parte della Provincia di Massa Carrara. Effetti sui Centri storici e i beni culturali L area colpita, oggetto di esercitazione, è sede di numerosi centri storici la cui distribuzione deriva, oltre che dalle caratteristiche morfologiche dell area, dal periodo del loro insediamento nonché dall assetto urbanistico che risente di un impianto medioevale, finalizzato alla difesa e al controllo dei traffici commerciali. Si tratta in prevalenza di centri arroccati sulle pendici sia delle Alpi Apuane sia dell Appennino. Nel caso di un evento analogo a quello simulato tali centri subirebbero una perdita notevole di beni culturali in termini di edifici storici di civile abitazione ed architettonici. Di seguito viene e evidenziato il numero di centri storici per provincia. Provincia N. centri storici Lucca 235 Massa Carrara 242 Pisa 117 Pistoia 69 7

9 Effetti dell evento sul sistema delle infrastrutture di comunicazione stradale e ferroviaria La viabilità principale dell area (cfr. Fig. 2) è costituita dalla Strada Statale (S.R.) n. 445 della Garfagnana, in riva destra del fiume Serchio, che interseca a sud la S.S. 12 dell Abetone e del Brennero, all altezza di Bagni di Lucca, a nord la S.S. 63 Aulla Reggio Emilia, all altezza di Aulla, e la S.P. 324 che, attraverso il passo del Cerreto conduce in Emilia. La strada provinciale S.P.20, detta di fondovalle, collega i centri abitati posti in riva sinistra del fiume Serchio, con quelli posti in riva destra. A tali strade si innesta la maglia secondaria delle strade comunali di collegamento con i singoli centri abitati. La viabilità della zona colpita presenta le caratteristiche tipiche delle zone montane: elevata tortuosità, dimensioni ridotte delle carreggiate e difficili attraversamenti dei centri abitati. SS62 SP665 SP324 SR445 SS12 SS12 SS63 SP13 SP10 SP20 SP2 SP2 A12 Area di ammassamento LE TAGLIATE Fig. 2 Principali direttrici stradali della Lunigiana e della Garfagnana A11 Il sistema viario e ferroviario è fortemente caratterizzato dalla presenza di ponti, viadotti, muri opere di sostegno e opere di regimazione delle acque. Le Direttrici di accesso all area della Lunigiana e della Garfagnana possono essere interessate da interruzioni per instabilità dei versanti, oltre che per il sisma, anche per piogge intense e quindi per allagamento, neve e ghiaccio a causa dell inizio del periodo invernale. 8

10 Di seguito si riportano le principali direttrici e le relative criticità che potrebbero interessare la viabilità 2 delle aree colpite dall evento sismico: AREA DELLA LUNIGIANA BACINO DEL FIUME MAGRA Direttrici di accesso da Nord, A15 Autostrada della Cisa e SS 62 della Cisa nella Valle del Magra: Criticità: neve, vicinanza della zona epicentrale Direttrici di penetrazione all area della Lunigiana da Villafranca Lunigiana lungo una valle per Bagnone da Ovest da Aulla: - risalire la Valle del Lucido per i comuni di Licciana Nardi lungo la SP 665 Massese e Comano. - risalire per il Comune di Fivizzano lungo la SS 63 del Valico del Cerreto (SP 63 R) e prendere la diramazione per Casola Lunigiana (SR 445 della Garfagnana). Quest ultima direttrice fa da collegamento con i comuni della Garfagnana. Criticità: instabilità dei versanti per crolli. da Nord vi sono quattro collegamenti con l Emilia Romagna: su Pontremoli (Passo del Cirone), su Licciana Nardi (Passo del Lagastrello), su Comano (Passo di Camporaghena), su Fivizzano (Passo del Cerreto). Criticità: elevato dislivello, ridotta sezione stradale, neve. da Ovest l Autostrada A12 da Genova per Livorno e alcune Statali. Minori problemi di collegamento in quanto esterna alla zona epicentrale e meno interessata dall innevamento. Da Sud l autostrada A12 Livorno Genova. Criticità: possibili danni alle opere. AREA DELLA GARFAGNANA BACINO DEL FIUME SERCHIO Direttrici di accesso da Nord SR 445 attraverso la Lunigiana (Comune di Casola Lunigiana); da Nord Est vi sono due strade su altrettanti passi appenninici con problemi per neve, probabili danni sulla viabilità e instabilità dei versanti: a) il primo sul Comune di Sillano (Passo di Pradarena) porta a Piazza al Serchio; b) il secondo sul Comune di Castiglione di Garfagnana (Passo delle Radici) porta a Castelnuovo di Garfagnana (SR 445). da Est vi è la SS12 dell Abetone da Ponte La Lima, nel Comune di Piteglio, al Comune di Bagni di Lucca. da Sud attraverso a Media Valle del Serchio vi è un sistema binario (SR 445 e SP 20) che però presenta un restringimento tra Barga e Castelnuovo di Garfagnana. Criticità: neve, probabili danni per instabilità dei versanti e alle opere. da Ovest vi è la SP 10 sul passo delle Apuane che attraverso la Galleria del Cipollaio porta su Seravezza e la Versilia e attraverso il Passo della Fioba su Massa. La SP13 collega Massa con Castelnuovo di Garfagnana. Criticità: neve, ghiaccio e probabili danni per instabilità dei versanti, strada stretta con numerose curve. 2 Ferrini M. (marzo 2003) Progetto terremoto in Garfagnana e Lunigiana Valutazione del rischio sismico in Garfagnana e Lunigiana Scenari di danno per la pianificazione di emergenza Rapporto tecnico n

11 Il sistema delle ferrovie Il sistema ferroviario è, come il sistema viario, fortemente caratterizzato dalla presenza di ponti, viadotti, muri opere di sostegno e opere di regimazione delle acque. Le direttrici principali sono assicurate dalla linea tirrenica Genova/Roma e da quella di collegamento tirrenico sulla pianura Padana (Pontremolese). All interno dell area è presente una linea non elettrificata a binario unico che collega Lucca con Aulla. Tale linea, lunga 85 km, collega i principali comuni della Garfagnana con la città di Lucca e, dopo Piazza al Serchio, penetra nella Lunigiana attraverso la galleria del Lupacino, congiungendosi ad Aulla con la ferrovia Pontremolese (Parma La Spezia). Questa linea, classificata come secondaria, ha un unico binario e non è ancora elettrificata. Lungo il percorso si trovano numerose opere d arte dovute alle caratteristiche geomorfologiche dell area: 31 gallerie per un totale di oltre 18 Km tra cui la galleria del Lupacino che misura 7 Km; circa 20 tra ponti e viadotti di lunghezza superiore ai 70 metri tra cui è opportuno ricordare il ponte sul Serchio, a Villetta San Romano che, con i suoi 408 metri, risulta tra i ponti più lunghi della rete ferroviaria italiana. L intervento aereo In considerazione dell elevata criticità del sistema stradale a seguito del sisma simulato, l intervento aereo rappresenta la strategia più importante per garantire la rapidità dei soccorsi, in un area epicentrale, della Lunigiana e Garfagnana, caratterizzata da un numero elevato di piccole località (circa 600) e di edifici sparsi. Tale organizzazione garantisce il raggiungimento delle zone più impervie e riduce sensibilmente i tempi per il soccorso e l assistenza alla popolazione interessata ed un immediato supporto tecnico logistico alle autorità locali. Gli elicotteri dovrebbero partire da aree attrezzate da Nord per la Lunigiana e l alta Garfagnana e da Sud per la Media Valle del Serchio. Oltre all aeroporto di Tassignano, previsto come eliporto dal DPC nel quadro dell emergenza sismica, si ritiene di valutare ulteriori possibilità tenendo in considerazione ad esempio anche l aeroporto di Pisa e l elisuperficie di Viareggio che però nel periodo invernale potrebbe avere delle limitazioni dovendo superare le Alpi Apuane. TEREX & GMES-ERS Il servizio GMES-ERS (Global Monitoring for Environment and Security Emergency Response Service) è un servizio europeo di fornitura di cartografia derivata da dati satellitari a supporto della gestione di situazioni emergenziali, siano esse da evento naturale o indotte dall attività dell uomo. Questo servizio è attualmente in costruzione, in particolare in fase pre-operativa, attraverso progetti europei dedicati, ai quali il Dipartimento partecipa in qualità di partner. In occasione dell esercitazione il DPC vuole per la prima volta sperimentare l intera catena di attivazione del costruendo servizio GMES-ERS (Global Monitoring for Environment and Security Emergency Response Service), dimostrando e sperimentando concretamente ciascun passaggio del processo stesso, dall iniziale richiesta di prodotti cartografici (derivati da dati satellitari) da parte dell utente (DPC) fino al loro utilizzo in campo, ai fini delle attività di censimento del danno. Ai fini dell esercitazione sono state scelte delle aree test. In particolare, il servizio GMES-ERS sarà testato nelle seguenti aree di interesse prescelte: 1. Diga di Vagli: verrà acquisita un immagine satellitare ottica di alta risoluzione di un area circolare, di raggio 3 km, a valle della diga, dove è previsto uno scenario di alluvione. Il test del servizio GMES-ERS consisterà nella individuazione -sulle 10

12 immagini satellitari acquisite- delle strutture e infrastrutture danneggiate dall evento alluvionale. 2. Camporgiano working area e Sillano working area: verrà acquisita un immagine satellitare ottica di alta risoluzione -a base circolare con raggio 3 km- di ciascuna delle due aree di lavoro, dove è previsto il reale abbattimento degli edifici delle due scuole. Il test del servizio GMES-ERS consisterà nella individuazione -sulle immagini satellitari acquisite- degli edifici abbattuti e di tutte le connesse modifiche dell area circostante (aree di ammassamento, distribuzione mezzi di soccorso, ). 3. Fivizzano: verrà acquisita un immagine satellitare ottica di alta risoluzione di un area rettangolare di 157 km2, nell ambito del territorio del comune di Fivizzano, dove è previsto che le squadre di censimento danni vadano a verificare lo stato di danneggiamento degli edifici presenti. Il test del servizio GMES-ERS consisterà nella produzione delle necessarie carte di riferimento per le squadre, sui cui saranno riportati i perimetri dell edificato individuati sulle immagini satellitari acquisite. Il vantaggio di farlo utilizzando il servizio GMES-ERS consiste nella certezza dell individuazione di tutti gli edifici presenti nell area, dato l aggiornamento dell informazione risalente alla data di acquisizione dell immagine stessa. La perimetrazione degli edifici fornita dal servizio GMES-ERS sarà quindi il framework di riferimento per la codifica univoca dell edificato che sarà fatta da parte delle squadre e alla quale sarà associata l informazione sul livello di danneggiamento da essi stimato sul campo. 4. Di.Coma.C.: verrà acquisita un immagine satellitare ottica di alta risoluzione -a base circolare con raggio 1km- tutto intorno alla Di.Coma.C., dove si vuole realizzare un test del tutto analogo a quello previsto per l area di Fivizzano sul tema del censimento danni e codifica dell edificato. Il vantaggio di farlo anche in un area intorno alla Di.Coma.C. consiste nella possibilità di reiterazione dei rilievi fino alla completa messa a punto dei dettagli di una procedura efficace per il censimento stesso, senza il disagio di lunghi spostamenti. 11

13 IL MODELLO DI INTERVENTO Il sistema di coordinamento Il coordinamento dell esercitazione è garantito dal Dipartimento della Protezione Civile DPC ed è strutturato a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale, come riportato nello schema 1 (cfr. pag. 14). A livello nazionale opera il Comitato Operativo attivato presso il DPC, ove sono riuniti i rappresentanti delle componenti e strutture operative nazionali e delle regioni. Il Comitato operativo rappresenta l organo decisionale per la gestione delle risorse nazionali e delle Regioni necessarie a fronteggiare l emergenza. Il DPC si avvale della Sala Situazione Italia e Monitoraggio del Territorio (SISTEMA), per l acquisizione delle informazioni provenienti dall area interessata dall evento e per mantenere costanti collegamenti con le altre sale operative nazionali, regionali e locali. Presso SISTEMA è presente il collegamento con il MIC per la notifica dell evento ed lo scambio delle informazioni sulle risorse disponibili, mediante l impiego del sistema informativo protetto di comunicazione CECIS (Common Emergency Communication and Information Exchange System). La Direzione di Comando e Controllo (Di.Coma.C.), viene istituita dal DPC in accordo con la Regione presso la Cittadella del Carnevale di Viareggio, per la gestione del coordinamento nazionale in posizione avanzata rispetto ai luoghi colpiti dall evento simulato. La Di.Coma.C. opera in collegamento con il MIC e, oltre al coordinamento nazionale, provvede alla direzione delle attività delle squadre internazionali, come un On- Site Operations Coordination Centre (OSOCC). La Di.Coma.C. inoltre comunica con la Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP) della Regione e con i Centri di Coordinamento dei Soccorsi (CCS) tramite le Sale operative Provinciali integrate (SOPI) delle quattro province. A livello regionale la Regione, in coordinamento con la Di.Coma.C., gestisce le proprie risorse sulla base delle informazioni acquisite dalle Amministrazioni provinciali e comunali ed i relativi centri operativi attraverso la propria Sala operativa regionale - SOUP. A livello provinciale i CCS di Lucca, Massa Carrara, Pistoia e Pisa definiscono la strategia degli interventi di emergenza attuata dalle Sale Operative Provinciali Integrate attraverso i Centri Operativi Misti (COM)/Centri Operativi Intercomunali (COI), che supportano le operazioni di uno o più Centri Operativi Comunali (COC) attivati dai Sindaci. I COM sono organizzati in funzioni di supporto, specifici settori di attività necessari a garantire un adeguata risposta operativa sul territorio. Lo standard minimo prevede l attivazione presso ciascun COM/COI della Segreteria di coordinamento e delle seguenti funzioni di supporto: 1. Tecnica di Pianificazione e censimento danni, 2. Sanità, 3. Volontariato, 4. Materiali e mezzi, 5. Strutture operative e viabilità. 12

14 CCS/SOPI COM/COI COMUNI AFFERENTI/COC Castelnuovo Garfagnana Careggine, Castelnuovo Garfagnana, Castiglione Garfagnana, Fosciandora, Gallicano, Molazzana, Pieve Fosciana, Vergemoli, Villa Collemandina. Borgo a Mozzano Barga, Borgo a Mozzano, Coreglia, Pescaglia, Fabbriche di Vallico, Villa Basilica, Bagni di Lucca. Lucca Seravezza Seravezza, Stazzema, Forte dei Marmi, Pietrasanta. San Romano in Garfagnana Camporgiano, Giuncugnano, Minucciano, Piazza al Serchio, San Romano in Garfagnana, Sillano, Vagli di Sotto. Viareggio Camaiore, Massarosa, Viareggio. Capannori Lucca, Capannori, Montecarlo, Porcari, Altopascio. Aulla Aulla, Licciana Nardi, Podenzana, Tresana. Carrara Carrara Massa Carrara Fivizzano Casola in Lunigiana, Comano, Fivizzano, Fosdinovo. Massa Massa, Montignoso. Pontremoli Bagnone, Filattiera, Mulazzo, Pontremoli, Villafranca in Lunigiana, Zeri. Pistoia Pistoia Quarrata Agliana, Serravalle Pistoiese, Quarrata, Montale. Pistoia Pescia Chiesina Uzzanese, Uzzano, Pescia, Ponte Buggianese, Buggiano, Massa e Cozzile, Montecatini Terme. Monsummano Larciano, Lamporecchio, Monsummano, Pieve a Nievole. San Marcello Pistoiese Abetone, Marliana, San Marcello Pistoiese, Piteglio, Cutigliano, Sanbuca Pistoiese. Valle del Serchio Vecchiano, San Giuliano Terme. Monte Pisano Calci, Vicopisano, Buti. Valdarno Inferiore Pontedera, Bientina, Calcinaia Valdarno Superiore Santa Croce sull Arno, Castelfranco di Sotto, San Miniato, Montopoli Val D Arno, Santa Maria a Monte. Valdera Ponsacco, Capannoli, Terricciola, Casciana Terme, Lajatico, Palaia, Pisa Peccioli, Chianni. Colline Pisane e Val della Tora Lari, Crespina, Fauglia, Lorenzana. Comunità Montana, Volterra, Alta Val di Cecina Pomarance, Montecatini Val di Cecina, Castelnuovo di Val di Cecina, Monteverdi Marittimo. Riparbella, Orciano Pisano, Santa Colline Marittime e bassa Val di Cecina Luce, Guardistallo, Castellina Marittima, Casale Marittimo, Montescudaio. 13

15 Il sistema di coordinamento generale si configura nel seguente schema: COMITATO OPERATIVO DPC SISTEMA DPC MIC Di.Coma.C. DPC/Regione Toscana CCS/SOPI COM/COI COM/COI COM/COI COM/COI COC COC COC COC COC COC - Schema 1 - Svolgimento generale delle attività Alle ore 11:00 del giorno 25 novembre 2010 un forte terremoto colpisce un ampia zona dell Appennino settentrionale che comprende la Garfagnana e la Lunigiana. Gli strumenti della rete dell Istituto di Geofisica e Vulcanologia (I.N.G.V.) cominciano a registrare un segnale sismometrico che indica un evento di magnitudo elevata, il cui epicentro è localizzato nella zona dell alta Garfagnana, in Toscana Settentrionale. Gli operatori comunicano le prime informazioni disponibili alla Sala Situazione Italia e monitoraggio del territorio (SISTEMA) del DPC che rappresenta il centro di coordinamento nazionale, attivo h24, con il compito di monitorare e sorvegliare il territorio al fine di individuare le situazioni emergenziali, nonché di allertare ed attivare le diverse componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile che concorrono alla gestione delle emergenze. A SISTEMA nel frattempo stanno pervenendo telefonate da privati cittadini e da diverse sale operative. A livello locale si attiva immediatamente la macchina dei soccorsi; le singole strutture che operano ordinariamente sul territorio e che non risultano coinvolte nell evento cominciano ad intervenire in modo spontaneo per prestare soccorso e prima assistenza alla popolazione, comunicando esclusivamente con le proprie sale operative. Le prime notizie indicano un area di risentimento assai ampia, con gravi danni. La prima elaborazione dello scenario di danno, presso il DPC, con il Sistema Informativo per la Gestione dell Emergenza (S.I.G.E.) sulla base dei parametri comunicati dall I.N.G.V. (Magnitudo e coordinate dell epicentro), fornisce un quadro preliminare degli effetti del sisma. 14

16 Intanto, sul territorio si attivano i primi centri operativi comunali, cui segue progressivamente l attivazione dei centri operativi provinciali. La SOUP invia propri rappresentanti presso i centri operativi attivati sul territorio per garantire il necessario supporto all attività di coordinamento e gestione dell emergenza. Le Prefetture Uffici Territoriali del Governo (UTG) garantiscono l attivazione e l impiego delle risorse statali disponibili nel territorio di propria competenza. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, data l eccezionalità della situazione emergenziale in atto, dispone il coinvolgimento delle strutture operative nazionali per fronteggiare l emergenza, affidandone il coordinamento al Capo del Dipartimento della Protezione Civile (art.3, L. 286/02) che, quindi, convoca il Comitato Operativo nazionale della protezione civile. L Italia attraverso il Dipartimento della protezione civile informa il M.I.C. sull evento avvenuto. Alle ore 12:00 si riunisce in seduta permanente, presso il DPC, il Comitato Operativo che, sulla base dell evoluzione dello scenario e dei continui aggiornamenti che arrivano dal territorio alla Sala Situazione Italia, ha il compito di definire le strategie di intervento e di garantire l impiego coordinato delle risorse nazionali. In particolare vengono assunte le prime decisioni: - attivazione in loco, presso la città del Carnevale di Viareggio, della Di.Coma.C., centro di coordinamento nazionale dell emergenza, per dare attuazione a quanto stabilito dal Comitato Operativo; - attivazione dei piani di emergenza per il massiccio afflusso dei feriti in alcuni degli ospedali italiani; - richiesta alle Regioni delle risorse immediatamente disponibili in termini di uomini, mezzi e materiali da inviare verso le aree colpite; - attivazione delle organizzazioni nazionali di volontariato; - interruzione delle linee ferroviarie nell area colpita fino alla verifica della funzionalità delle infrastrutture; - attivazione di tutti i canali di comunicazione disponibili compresi gli SMS degli operatori di telefonia mobile, per la diffusione delle informazioni alla popolazione; - chiusura al traffico stradale ordinario. Contestualmente si riunisce la Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi, settore rischio sismico (per posti di comando). Nel corso delle ore, in funzione di quanto stabilito dal Comitato Operativo, le diverse componenti e strutture operative di protezione civile, ognuna secondo le proprie procedure e operando in stretto raccordo e coordinamento, attuano gli interventi di propria competenza. Il Servizio Nazionale della Protezione Civile risponde con le attività di seguito riportate svolte sia per posti di comando che a scala reale. Le Regioni italiane e le Province Autonome di Trento e Bolzano inviano: - tecnici per la valutazione delle situazioni di rischio ed il censimento del danno; - tecnici per la valutazione delle aree da adibire ad accoglienza della popolazione; - operatori sanitari e strutture mobili (Posti Medici Avanzati PMA) ad integrazione delle risorse regionali impiegate nell attività di soccorso ed assistenza sanitaria. 15

17 Servizio sanitario Regione Toscana effettua: - l attivazione delle risorse proprie e dei piani di emergenza extraospedaliera 12 PMA di primo livello della Regione Toscana e 1 PMA con chirurgia PISARTE - ed ospedaliera. - il coordinamento con il DPC delle risorse nazionali ed internazionali costituite da: 1 ospedale da campo della Federazione Russa, 1 PMA di secondo livello della Regione Lombardia,1 PMA di secondo livello della Regione Marche, 4 PMA di primo livello delle Regioni Liguria, Umbria, Lazio ed Emilia Romagna. Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco garantisce: - l intervento tecnico urgente e l attività di ricerca e soccorso anche con unità cinofile - l impiego di squadre Speleo Alpino Fluviali (S.A.F.) con elicottero per i recuperi in ambiente impervio - l attivazione delle colonne mobili regionali - uomini e mezzi per la verifica di agibilità e la messa in sicurezza dei beni culturali. - il coordinamento operativo nelle aree di lavoro delle squadre U.S.A.R. internazionali Le Forze Armate mettono a disposizione: - squadre e velivoli in configurazione SAR per l attività di ricerca e soccorso della popolazione anche in ambiente impervio - mezzi aerei per il rilievo aero-fotografico, anche in infrarosso notturno, dell area interessata dall evento - automezzi per il trasporto dei soccorritori - mezzi speciali per movimento terra utili all allestimento di campi base dei soccorritori e aree di accoglienza per la popolazione e alla rimozione di macerie Le Forze di Polizia impiegano: - uomini e mezzi per il presidio del territorio (ordine e sicurezza pubblica, controllo della viabilità, segnalazione ed isolamento delle zone a rischio); - uomini e mezzi per garantire la sicurezza dei centri operativi, delle working area, aree di ammassamento dei soccorritori e delle risorse; - squadre per identificazione di eventuali salme. - squadre per la delimitazione e il controllo degli accessi nelle aree di lavoro - unità cinofile per il concorso alle diverse attività - personale per i controlli doganali presso porti e aeroporti - squadre e velivoli in configurazione S.A.R. per l attività di ricerca e soccorso La Croce Rossa Italiana (C.R.I.) invia: uomini e mezzi per il soccorso e l assistenza sanitaria cucine da campo e moduli per l assistenza alla popolazione Le organizzazioni di volontariato assicurano - il supporto alle altre strutture operative - l assistenza alla popolazione - l individuazione delle aree per l accoglienza della popolazione - i collegamenti radio tra le aree di ammassamento dei soccorritori e i Centri operativi; Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (C.N.S.A.S.) garantisce: l impiego di squadre e mezzi per l attività di ricerca e soccorso. 16

18 Le Aziende che operano nel settore dei trasporti e della mobilità, impiegano: - squadre di tecnici per la verifica e il ripristino delle infrastrutture e delle opere d arte viarie e ferroviarie e degli edifici funzionali alla gestione delle reti - uomini e mezzi per l istituzione e il presidio dei cancelli e l individuazione di viabilità e servizi di trasporto alternativi a livello locale e nazionale - pannelli a messaggio variabile, canali di comunicazione radiofonica e televisiva e call centre per la diffusione dell informazione ai viaggiatori. In particolare il Gruppo Ferrovie dello Stato effettua: - la verifica dell agibilità delle linee ferroviarie - l allontanamento simulato della popolazione, dei feriti e di eventuali opere d arte - l allestimento simulato di un area di accoglienza presso una Stazione adeguata - l evacuazione dei viaggiatori e delle vittime presenti su un treno all interno della galleria dell Ugliancaldo. - La verifica tecnica-strutturale di una galleria in prossimità della stazione di Aulla con l impiego di nuove tecnologie. Le Aziende del sistema elettrico ed energetico nazionale, effettuano: la regolamentazione della distribuzione di energia elettrica sul territorio colpito; l invio di squadre di tecnici per il ripristino delle linee interrotte ; l assistenza tecnica per l allestimento dei centri operativi di coordinamento (Di.Coma.C. dei CCS dei COM/COI) e delle aree di ammassamento dei soccorritori. Il Servizio postale nazionale attiva: attiva le procedure previste dalla direttiva per la gestione delle emergenze nazionali Le Aziende del settore delle telecomunicazioni, garantiscono: - la funzionalità della rete di telefonia mobile; - il potenziamento della rete radiomobile; - la funzionalità delle linee telefoniche fisse presso i centri di coordinamento e le aree di ammassamento dei soccorritori e delle risorse. L Unione Nazionale Comuni e Comunità Enti Montani UNCEM effettua: - il monitoraggio della stabilità delle opere d arte e degli edifici L Associazione Bancaria Italiana ABI provvede a: - coordinare le attività degli istituti bancari per garantire la continuità del servizio. 17

19 Le Working area (WA) Per le attività di ricerca e soccorso delle squadre nazionali ed internazionali sono state allestite le seguenti aree (cfr. Fig. 3): Provincia Comune Denominazione/ Ubicazione Lucca (LU) Massa Carrara (MS) Pistoia (PT) Barga WA 1 (squadre nazionali e internazionali) Sillano WA2 (squadre nazionali e internazionali) Camporgiano WA3 (squadre nazionali e internazionali) Villafranca in Lunigiana WA 1 (squadre nazionali e internazionali) Carrara WA 2 (Solo squadre nazionali) Pescia WA1 (squadre nazionali e internazionali) Pistoia WA2 (squadre nazionali e internazionali) Pistoia WA3 (squadre nazionali e internazionali) Ex scuola materna Località Fornaci di Barga Long. E Lat. N Ex scuola materna Long. E Lat. N Ex scuola elementare Long. E Lat. N Irola Long. E Lat. N Cave di Gioia Long. E Lat. N Long. E Lat. N Zona industriale Long. E Lat. N Pracchia Long. E Lat. N Scenario/Attività Campo macerie - Ricerca e soccorso Campo macerie - Ricerca e soccorso Campo macerie - Ricerca e soccorso Esplosione ed incendio all interno di un fabbricato Crollo virtuale di due edifici con persone imprigionate sotto le macerie. Ostruzione viabilità a seguito crollo edificio Recupero persone a bordo di auto caduta nell alveo del torrente Recupero persone dentro auto travolta da movimento franoso Fuga di gas tossico da capannone industriale Recupero persone rimaste isolate in un edificio a causa dell interruzione della viabilità ordinaria Realizzazione della sala regia e di controllo di tutta l esercitazione nella WA Riconoscimento salme. Recupero persone intrappolate dentro un cunicolo a seguito di crollo di inerti con occlusione dell ingresso della galleria. Recupero persone intrappolate sotto le macerie Recupero persone intrappolate al terzo piano a seguito del crollo del vano scale Incendio all interno di una parte dell edificio non crollato e recupero persone. Recupero persone intrappolate dentro un cunicolo a seguito di crollo di una galleria. Recupero persone investite da una frana con teleferica per attraversamento del Fiume Reno. 18

20 Su ciascuna delle aree, opportunamente presidiate dalle Forze di Polizia, il coordinamento operativo è affidato al direttore tecnico dei soccorsi (DTS) dei Vigili del Fuoco, che lavora in stretto raccordo con il direttore dei soccorsi sanitari (DSS) del 118 e il responsabile dell ordine pubblico e definisce, con i team leader internazionali, la strategia di intervento. Le squadre internazionali S.a.R. operano insieme alle squadre italiane per la ricerca e il soccorso di persone intrappolate sotto le macerie. Squadre sanitarie avanzate e presidi mobili assicurano l assistenza agli operatori e il primo soccorso e triage ai feriti. Le Aree di emergenza Per garantire l ottimizzazione dell impiego delle risorse locali e di quelle esterne alle province colpite, sono state individuate 4 aree di ammassamento dei soccorritori e delle risorse: Coordinate Provincia Comune Località/denominazione Long. E Lat. N Lucca Lucca Le Tagliate Lucca Castelnuovo di Garfagnana Massa Carrara Carrara Area Fiera Marmo Macchine 10 1'37" 44 2'37" Pistoia Pistoia Sede provinciale Misericordie L allestimento di tali aree, che rappresenta una delle prime azioni di risposta all emergenza avviene ad opera della Colonna Mobile della Regione Toscana. Nelle aree che sono sotto il controllo e la gestione dei COM vengono radunati uomini materiali e mezzi, delle diverse strutture operative e delle squadre internazionali. Per le attività di evacuazione della popolazione a livello locale sono state previste, secondo le pianificazioni comunali, delle aree di attesa e di accoglienza della popolazione. Gli Entry Point Per accogliere le squadre internazionali attivate dal MIC e dirette verso l area epicentrale sono stati individuati i seguenti entry point localizzati in corrispondenza delle frontiere del Nord Italia: - sulla autostrada A4 a Gorizia per accogliere le squadre internazionali di Slovenia e Croazia; - presso Como per accogliere la squadra internazionale dell Austria; - presso Ventimiglia per accogliere una parte della squadra internazionale della Francia; - presso il Porto di Livorno per accogliere la restante parte della squadra internazionale francese che arriverà dalla Corsica; - presso l Aeroporto di Pisa per la squadra russa e la squadra di esperti europei EUCPT. Le suddette squadre saranno accolte da una staffetta che dalla frontiera accompagnerà le squadre verso gli switch point. 19

21 Gli Switch Point Per la sosta e la registrazione delle squadre internazionali nonché per gestire il flusso dei mezzi dei soccorritori diretti verso l area epicentrale sono state individuate le seguenti aree: - in Liguria, presso il polo di protezione civile di S. Stefano in Magra, per la Francia; - in Emilia Romagna a Sasso Marconi per Austria, Slovenia e Croazia. - ad Arno Est per le eventuali colonne mobili provenienti dal Sud Italia. Flusso delle comunicazioni radio Alle ore del 25 novembre 2010, ricevuta la notizia dell evento sismico, il Servizio Telecomunicazioni, con il supporto della sezione ARI di Roma, attiva la stazione radio HF del DPC per i primi contatti con le Prefetture interessate dall evento. L operatività della stazione HF è prevista fino all insediamento della Di.Coma.C. sul territorio toscano (giovedì 25, ore 15.00) Il Servizio TLC del Dipartimento organizza quindi la maglia radio dei centri operativi attivati con il volontariato e altro personale secondo lo schema sotto riportato. Per la sede Di.Coma.C. si prevede l impiego di tre operatori ARI e due operatori FIR-CB per turno. Di.Coma.C. DPC/Regione Toscana ARI/Regione ARI/Regione ARI/Regione CCS/SOPI (PI) CCS/SOPI (LU) CCS/SOPI (PT) CCS/SOPI (MS) Rete radio provinciale ARI ARI ARI ARI ARI Area Ammassamento (2) Area Ammassamento Area Ammassamento FIR-CB COM/COI (8) COM/COI (6) COM/COI (5) COM/COI (5) Risorse Radio COI FIR-CB ARI FIR-CB Working Area Working Area Working Area FIR-CB FIR-CB/AV COC (35) COC (35) COC (18) COC (17) Il Servizio TLC del DPC realizzerà una rete radio digitale a copertura del territorio interessato all evento, mettendo a disposizione due canali radio, che verranno impiegati uno per il coordinamento generale delle attività e l altro per la componente internazionale. Si prevede l impiego di circa 120 radio portatili e 10 stazioni radio base. 20

22 L intervento internazionale Premessa All intervento nazionale si associa il supporto delle squadre provenienti da Francia, Slovenia, Croazia, Austria e Federazione Russa. Il modello generale di intervento ipotizzato prevede oltre al raccordo con il M.I.C., il dispiegamento sul territorio di squadre U.S.A.R. affiancate a squadre italiane. Il modello internazionale si basa su: - Individuazione dell entry point e organizzazione di una staffetta che dalla frontiera accompagni le squadre verso gli switch point (Slovenia e Croazia con entry point sulla autostrada A4 a Gorizia, Austria con entry point presso Como, Francia con entry point a Ventimiglia). - Utilizzo di aree switch point, per la sosta e la registrazione delle squadre internazionali (in Liguria, presso il polo di protezione civile di S. Stefano in Magra, per la Francia e in Emilia Romagna a Sasso Marconi - in alternativa Parma - per Austria, Slovenia e Croazia). La Federazione Russa giungerà direttamente a Pisa. - Le Aree di ammassamento dei soccorritori e delle risorse per ciascuna Provincia interessata (cfr. pag. 19) verso cui far convergere le risorse nazionali e internazionali. - Le Working Area (WA; cfr. pag. 18) su cui devono lavorare, in differenti scenari, le squadre nazionali e internazionali. - Un ospedale da campo allestito dalla Federazione Russa presso l area di ammassamento dei soccorritori a Lucca, in località Le Tagliate. Attivazione del piano nazionale per l accoglienza delle squadre estere L assistenza alle squadre internazionali verrà attivata dall arrivo delle stesse agli entry point (porti, aeroporti e accessi di confine). Le colonne mobili vengono scortate fino ai switch point per un primo briefing e la sistemazione per la notte. Le squadre vengono registrate presso gli stessi punti. Le date previste di arrivo agli entry point e ai switch point è il seguente: Squadra Entry point Data Switch point Francia 1 Ventimiglia 25 nov Liguria - S. Stefano di Magra Francia 2 Livorno Porto 25 nov BoO Slovenia 1 Gorizia 25 nov Emilia Romagna Sasso Marconi Slovenia 2 Gorizia 25 nov Emilia Romagna Sasso Marconi Croatia 1 Gorizia 25 nov Emilia Romagna Sasso Marconi Croatia 2 Gorizia 25 nov Emilia Romagna Sasso Marconi Austria 1 Como 26 nov Emilia Romagna Sasso Marconi Austria 2 Como 26 nov Emilia Romagna Sasso Marconi Russia 1 Pisa airport 25 nov BoO Russia 2 Pisa airport 25 nov BoO Il piano prevede la costituzione, per ciascuna Provincia interessata, di una squadra composta da personale DPC, liason officer delle squadre straniere e personale dell EUCPT che garantirà il supporto alle squadre internazionali. Le squadre USAR verranno condotte inizialmente nelle aree di ammassamento dei soccorritori come segue: 21

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