L analisi di esito in chirurgia ginecologica
|
|
- Paola Motta
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il Programma di Osservazione degli Esiti Osservare per partecipare al miglioramento L analisi di esito in chirurgia ginecologica Francesca Collini, Letizia Bachini, Silvia Forni, Fabrizio Gemmi, Mario Franchini Osservatorio Qualità ed Equità silvia.forni@ars.toscana.it Firenze, 15 ottobre 2017
2 Valutazione della qualità Cose c è Indicatori di struttura dotazioni strutturali, tecnologiche, organizzative e professionali Cosa viene fatto Indicatori di processo attività del processo assistenziale Donebedian Con quali effetti Indicatori di esito effetto dell intervento sanitario sullo stato di salute o sul benessere
3 Quale ESITI in chirurgia ginecologica Esiti finali (es. miglioramento delle funzionalità) Esiti intermedi (es. modificazioni comportamentali) Soddisfazione (es. degli utenti su vari aspetti dell assistenza)
4 Differenze negli ESITI? Rischio di riammissioni a 30 giorni da dimissione in vita per intervento di chirurgia ginecologica per ospedale in regime ordinario, Toscana, ,5 4,0 3,5 3,0 3,9 3,6 3,3 3,1 3,1 2,5 2,0 2,3 2,2 2,2 2,0 1,9 1,9 1,7 1,7 1,6 1,6 1,6 1,5 1,0 0,5 0,0 1,0 1,0 0,9 0,7 0,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,
5 Differenze negli ESITI? Rischio di riammissioni a 30 giorni da dimissione in vita per intervento di chirurgia ginecologica per zona distretto di residenza in regime ordinario, Toscana, ,0 5,0 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 3,93,8 3,6 3,6 3,4 3,43,33,33,23,2 3,0 2,82,6 2,3 2,01,9 1,61,51,51,4 1,31,1 0,9 0,60,50,5 0,00,00,00,00,00,00,00,
6 Valutazione Comparativa di Esito Valutazione comparativa tra soggetti erogatori: ci sono criticità organizzative o clinico assistenziali? gruppi di popolazione: è garantita l equità di esito?
7 Efficacia nella pratica clinica Rischio di riammissioni a 30 giorni da dimissione in vita per intervento di chirurgia ginecologica per zona distretto di residenza in regime ordinario, Toscana, ,0 5,0 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 3,93,8 3,6 3,6 3,4 3,43,33,33,23,2 3,0 2,82,6 2,3 2,01,9 1,61,51,51,4 1,31,1 0,9 0,60,50,5 0,00,00,00,00,00,00,00,
8 Efficacia nella pratica clinica Rischio di riammissioni a 30 giorni da dimissione in vita per intervento di chirurgia ginecologica per ospedale in regime ordinario, Toscana, ,5 4,0 3,5 3,0 3,9 3,6 3,3 3,1 3,1 2,5 2,0 2,3 2,2 2,2 2,0 1,9 1,9 1,7 1,7 1,6 1,6 1,6 1,5 1,0 0,5 0,0 1,0 1,0 0,9 0,7 0,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,
9 Esito clinico e studio osservazionale Gravità della patologia Comorbiltià Capacità di comprendere e seguire le indicazioni Contesto socio economico Risk adjustment Charlson Analisi per strati Benigne vs Oncologico
10 Ci sono differenze significative? Rischio aggiustato di riammissioni a 30 giorni da dimissione in vita per intervento di chirurgia ginecologica per ospedale in regime ordinario, Toscana, 2017 (ref. 1,58%) Patologie benigne Patologie oncologiche
11 Esito clinico e percorso di cura
12 Quali pazienti e perché tornano in ospedale? cause mediche (52%) 1 ogni 3 per un infezione altro: sintomi specificati associati agli organi genitali femminili cause chirurgiche (48%) 17% ha diagnosi di infezione Procedure: riparazione di fistola, risutura di diastasi postoperatoria della parete addominale, altra sutura della parete addominale altra e non specificata isterectomia addominale totale
13 Il valore della valutazione di esito per i clinici Motivare e valutare il cambiamento. Comprendere la dimensione e la natura dei processi dalla prospettiva dei professionisti e dei pazienti Portare nuove conoscenze nella pratica quotidiana Solberg L, Mosser G, McDonald S. The three faces of performance improvement: Improvement, accountability and research. Joint Commission Journal on Quality Improvement. Mar 1997;23(3):
14 Programma di Osservazione degli Esiti Tempestività Dettagli Circa 100 indicatori per ospedale (per reparto a richiesta), AUSL e zona distretto Volumi di attività per ospedale e reparto Benchmark regionale Aggiornamento annuale e monitoraggio semestrale di alcuni indicatori Sviluppo e condivisione periodica con un gruppo di esperti regionali
Il Programma di Osservazione degli Esiti
Il Programma di Osservazione degli Esiti Osservare per partecipare al miglioramento Silvia Forni Osservatorio Qualità ed Equità silvia.forni@ars.toscana.it Firenze, 4 maggio 2017 Temi trattati Cosa èil
DettagliDimensione ed esiti dei pazienti dimessi con diagnosi sintomatologica dai Dipartimenti di Emergenza
Dimensione ed esiti dei pazienti dimessi con diagnosi sintomatologica dai Dipartimenti di Emergenza Letizia Bachini¹, Alessandro Coppa², Maurizio Zanobetti³, Silvia Forni¹, Andrea Vannucci¹, Alessandro
DettagliProgramma Nazionale Esiti - PNE
Programma Nazionale Esiti - PNE EDIZIONE 2015 ANALISI PER STRUTTURA OSPEDALIERA Risultati per la Regione Veneto Azienda ULSS 22 Bussolengo Uoc Controllo di Gestione, Qualità ed Accreditamento Il Programma
DettagliProgramma Nazionale Esiti - PNE
Programma Nazionale Esiti - PNE EDIZIONE 2015 ANALISI PER STRUTTURA OSPEDALIERA Risultati per la Regione Veneto Azienda ULSS 22 Bussolengo Uoc Controllo di Gestione, Qualità ed Accreditamento Il Programma
DettagliProgramma Nazionale Esiti - PNE
Programma Nazionale Esiti - PNE Edizione 2016 ANALISI PER STRUTTURA OSPEDALIERA AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 29 giugno 2016 AZ. OSP. DI PADOVA 29 giugno 2016 PRESENTAZIONE La misura e la valutazione comparativa
DettagliI SESSIONE Diverse prospettive di osservazione del fenomeno. I reingressi nei dati epidemiologici della ASF
Giornate Mediche di Santa Maria Nuova 204 Azienda Sanitaria Firenze IL FENOMENO DEL REINGRESSO OSPEDALIERO Progressione della malattia o defaillance della rete assistenziale? I SESSIONE Diverse prospettive
DettagliINDICATORI PROCEDURE CHIRURGICHE
INDICATORI PROCEDURE CHIRURGICHE PRESENTAZIONE La misura e la valutazione comparativa degli esiti degli interventi sanitari sono considerate strategie fondamentali per promuovere la qualità e l equità
DettagliAGE.NA.S Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali
AGE.NA.S Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali Programma Nazionale Esiti Azienda ULSS 12 Veneziana 27 giugno 2013 Valutazione osservazionale dell efficacia teorica di interventi sanitari Valutazione
DettagliCONDIZIONI NECESSARIE (PRE-OBIETTIVI)
Allegato n.2 Obiettivi e relativi pesi percentuali per la valutazione delle performance dei direttori per la programmazione di area vasta per l attività svolta nell anno 2016 La determinazione del punteggio
DettagliINDICATORI AREA CARDIOVASCOLARE
INDICATORI AREA CARDIOVASCOLARE PRESENTAZIONE La misura e la valutazione comparativa degli esiti degli interventi sanitari sono considerate strategie fondamentali per promuovere la qualità e l equità dell
DettagliStandard per l accreditamento dei centri flebologici. Giampaolo Sozio Day Surgery Multidisciplinare P.O. Alta Val D Elsa Poggibonsi ( SI )
Giampaolo Sozio Day Surgery Multidisciplinare P.O. Alta Val D Elsa Poggibonsi ( SI ) garantire che siano soddisfatti i criteri per la qualità la corretta gestione delle risorse la sicurezza per i pazienti
DettagliMonitoraggio della qualità del servizio: Indicatori del Programma Nazionale Esiti (PNE)
30 giugno 2018 Monitoraggio della qualità del servizio: Indicatori del rogramma Nazionale Esiti (NE) Il rogramma nazionale esiti (NE), sviluppato da Age.Na.S. per conto del Ministero della Salute, è un
DettagliINDICATORI APPARATO RESPIRATORIO
INDICATORI APPARATO RESPIRATORIO PRESENTAZIONE La misura e la valutazione comparativa degli esiti degli interventi sanitari sono considerate strategie fondamentali per promuovere la qualità e l equità
DettagliUNITÁ OPERATIVA CHIRURGIA TORACICA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO
UNITÁ OPERATIVA CHIRURGIA TORACICA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO 1/9 Attività L unità operativa di Chirurgia Toracica è ubicata presso gli ospedali Maggiore e Bellaria di Bologna. Essa svolge un attività finalizzata
DettagliAlcuni progetti dalle nostre Regioni
Alcuni progetti dalle nostre Regioni Progetto Valutazione Aziende sanitarie/sotto progetto 2 - CRISP e Rapporto OASI Regione Lombardia Progetto Ninfea. Livello nazionale on line Progetto Valutazione Performance
DettagliBest practice: l esperienza della rete oncologica toscana
IL GOVERNO DELL ASSISTENZA SANITARIA Best practice: l esperienza della rete oncologica toscana Gianni Amunni Direttore Generale ISPRO Motore Sanità Biblioteca del Senato 28 novembre 2018 Insieme in Toscana
DettagliLA GOVERNANCE DELLA RETE E LA SUA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
ONCORETE SHARING AND INNOVATION SYSTEM LA GOVERNANCE DELLA RETE E LA SUA STRUTTURA ORGANIZZATIVA Gianni Amunni Direttore Generale Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica Motore Sanità
DettagliINDICATORI APPARATO DIGERENTE
INDICATORI APPARATO DIGERENTE PRESENTAZIONE La misura e la valutazione comparativa degli esiti degli interventi sanitari sono considerate strategie fondamentali per promuovere la qualità e l equità dell
DettagliRazionale e Finalità delle Reti Oncologiche
Periplo L importanza delle reti oncologiche nei percorsi di diagnosi e cura Razionale e Finalità delle Reti Oncologiche Prof Gianni Amunni Dir. Istituto Toscano Tumori 23 giugno 2017, Palazzo Montecitorio.
DettagliAZIENDA USL RIETI UOSD Audit Clinico e SIS P.RE.VAL.E. PRESENTAZIONE DATI DEL PRIMO SEMESTRE 2015
AZIENDA USL RIETI UOSD Audit Clinico e SIS P.RE.VAL.E. PRESENTAZIONE DATI DEL PRIMO SEMESTRE 2015 La valutazione della qualità dell assistenza P.Re.Val.E. 17 dicembre 2015 P.RE.VAL.E Programma Regionale
DettagliTempi di attesa: DGR 272 del 15/02/2017
Tempi di attesa: DGR 272 del 15/02/2017 Indice Stato dell arte Road map CAPITOLO 1 Stato dell arte GANTT 1 Nomina del RUA 2 Completamento del sistema unico informatizzato centralizzato 2 Monitoraggio volumi
DettagliVocabolario e contenuti
Firenze 8 maggio 2013 La presa in carico dell anziano non autosufficiente in Toscana Indicatori di monitoraggio Vocabolario e contenuti francesco.profili@ars.toscana.it dal dato all informazione i criteri
DettagliMonitoraggio della qualità del servizio: Indicatori del Programma Nazionale Esiti (PNE) (Legge 28 dicembre 2015 n. 208, art.
Qualità e Gestione del Rischio Clinico Direttore: Dott.ssa Paola Goretti Via dell Eremo, 9/11 23900 Lecco Tel. 0341.489540 Fax. 0341.489546 e-mail: qualita@asst-lecco.it Monitoraggio della qualità del
DettagliL INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE
L INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE L ospedale e il territorio: opportunità e criticità nell integrazione socio-sanitaria Francesca Busa Direttore Distretto
DettagliIl governo dell assistenza primaria nel nuovo contesto del servizio socio sanitario lombardo Ruolo di indirizzo e governo dell ATS
Il governo dell assistenza primaria nel nuovo contesto del servizio socio sanitario lombardo Ruolo di indirizzo e governo dell ATS Marco Bosio Direttore Generale ATS Milano Città Metropolitana 2 Popolazione
DettagliModelli operativi a confronto La Rete Oncologica Toscana
Le reti oncologiche regionali Presente, problematiche e prospettive future Roma, 29 settembre 2009 Modelli operativi a confronto La Rete Oncologica Toscana Prof. G. Amunni Direttore Istituto Toscano Tumori
DettagliL integrazione tra Rischio clinico e Rischio infettivo in Regione Emilia-Romagna
L integrazione tra Rischio clinico e Rischio infettivo in Regione Emilia-Romagna Giornata Regionale sulle BUONE PRATICHE per la SICUREZZA DELLE CURE Enrico Ricchizzi Carlo Gagliotti Pietro Ragni Il Programma
DettagliRiabilitazione dopo frattura femore
ARS Dipartimento di Sanità Pubblica Università di Firenze Firenze 4 Novembre 2011 Convegno La gestione delle cronicità sul territorio in Toscana: evidenze dalla banca dati MaCro Approfondimenti descrittivi
DettagliATTIVITÁ DI ANESTESIA IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA
ATTIVITÁ DI ANESTESIA IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA Dipartimento Servizi 1/9 Attività Le unità operative Anestesia e Terapia Intensiva forniscono il supporto specialistico anestesiologico alle Chirurgie
DettagliFabrizio Starace 17/05/2018
Cosa è oggi la psichiatria, a quali domande deve rispondere? Lo stato dei servizi, le criticità del sistema e le culture dominanti, le risorse finanziarie Fabrizio Starace Direttore DSM-DP AUSL Modena
DettagliLa situazione delle Cure Palliative in Toscana. Francesca Collini Agenzia Regionale di Sanità della Toscana
La situazione delle Cure Palliative in Toscana Francesca Collini Agenzia Regionale di Sanità della Toscana La sfida per il Sistema Sanitario Garantire percorsi assistenziali che permettano l individuazione
DettagliI quattro nuovi ospedali: l impatto sulla popolazione
Ospedale San Jacopo di Pistoia: l esperienza di un cambiamento Pistoia, 4 aprile 2014 I quattro nuovi ospedali: l impatto sulla popolazione paolo.francesconi@ars.toscana.it alessandro.sergi@ars.toscana.it
Dettagli- BOEHRINGER INGELHEIM - ELI LILLY - MENARINI DIAGNOSTICI - NOVO NORDISK
La dr./sa DANILA FAVA dichiara di aver ricevuto negli ultimi due anni compensi per partecipazione ad eventi ECM dalle seguenti Aziende Farmaceutiche e/o Diagnostiche: - BOEHRINGER INGELHEIM - ELI LILLY
DettagliAudit Audit clinico. Segnalare, un dovere etico. Segnalare, un dovere etico. Segnalare, un dovere etico. Unità di crisi.
Audit Audit clinico Il sistema di segnalazione toscano L audit clinico è un processo di miglioramento della qualità, finalizzato a migliorare i servizi sanitari tramite la revisione sistematica dell assistenza
DettagliPronto Soccorso Blocchi operatori
Scheda di dimissione ospedaliera Pronto Soccorso Blocchi operatori Tracciabilità del farmaco Anatomia Patologica Consulenze ricoverati Laboratorio Analisi Diagnostica Immagini Consumi Farmaci Presidi ecc
DettagliALLEGATO A. Raccomandazioni per la realizzazione di un programma di Antibiotic Stewardship in ospedale
ALLEGATO A Raccomandazioni per la realizzazione di un programma di Antibiotic Stewardship in ospedale Premessa In Toscana, negli ospedali durante il 2014 sono stati consumati 88,9 DDD di antibiotici per
DettagliProgramma Nazionale Esiti: quali punti di contatto con gli ESI. Marina Davoli
Programma Nazionale Esiti: quali punti di contatto con gli ESI Marina Davoli QUALITA DELLE CURE AVERE LE CURE MIGLIORI IN TERMINI DI EFFICACIA E SICUREZZA AL MINOR COSTO POSSIBILE CON LA MIGLIORE SODDISFAZIONE
DettagliLo sviluppo delle RETI ASSISTENZIALI Uno Strumento Per La Riqualificazione Sostenibile Dei Servizi Sanitari Regionali
MECOSAN Lo sviluppo delle RETI ASSISTENZIALI Uno Strumento Per La Riqualificazione Sostenibile Dei Servizi Sanitari Regionali Andrea Piccioli Ministero della Salute Direzione Generale della Programmazione
DettagliAppropriatezza organizzativa, specialistica e prescrittiva. Fabrizio Ciaralli Direttore Distretto 5-7 ASL Roma2
Appropriatezza organizzativa, specialistica e prescrittiva Fabrizio Ciaralli Direttore Distretto 5-7 ASL Roma2 Il modello organizzativo ospedaliero può essere riprodotto in modo omogeneo ed è codificato
DettagliI percorsi di presa in carico delle persone fragili. L esperienza della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento.
Congresso CARD Regioni Nord Italia Trieste 7 dicembre 2012 I percorsi di presa in carico delle persone fragili. L esperienza della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento. Paola Maccani Direzione
DettagliGli Indicatori del Programma Nazionale Esiti (PNE) edizione (dati anni )
Sede legale: Via Mazzini, 117-28887 Omegna (VB) Tel. +39 0323.5411 0324.4911 fax +39 0323.643020 e-mail: protocollo@pec.aslvco.it - www.aslvco.it P.I./Cod.Fisc. 00634880033 Direzione Generale Referente
DettagliIl portale e il suo razionale.
Il portale e il suo razionale paolo.francesconi@ars.toscana.it PrOTer: un Programma per l Osservazione del Territorio La gestione delle cronicità La presa in carico dell anziano non autosufficiente La
DettagliGli indicatori di monitoraggio: dal Piano Nazionale Esiti alle misurazioni della Regione Lombardia. PNE: Metodi e caratteristiche
Gli indicatori di monitoraggio: dal Piano Nazionale Esiti alle misurazioni della Regione Lombardia PNE: Metodi e caratteristiche Vigevano, 26 ottobre 2015 Dott.ssa Anna Patrizia Barone Il Programma Nazionale
DettagliChiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale
Chiara Volpone I PDTA: A come Assistenziale in un contesto ad elevata complessità e con risorse limitate come quello del SSN, la Pianificazione e la Programmazione sono di estrema rilevanza ai fini del
DettagliIl ruolo del percorso di cura nella sopravvivenza ad un anno dopo infarto acuto del miocardio
Il ruolo del percorso di cura nella sopravvivenza ad un anno dopo infarto acuto del miocardio Paolo Sciattella XXXIX Congresso AIE, Milano, 30 Ottobre 2015 LINEE GUIDA. Trattamento dell infarto miocardico
DettagliObiettivi e relativi pesi percentuali per la valutazione delle performance delle aziende sanitarie per l attività svolta nell anno 2016
Allegato n.1 Obiettivi e relativi pesi percentuali per la valutazione delle performance delle aziende sanitarie per l attività svolta nell anno 2016 La determinazione del punteggio conseguente alla valutazione
DettagliIntegrazione Ospedale-Territorio:
Integrazione Ospedale-Territorio: il nuovo modello operativo del Distretto S.S. 1 della ASL Taranto Distretto SS 1 P.O. di Castellaneta Capparella O.; Clemente G.; Tempesta M.; Lonoce M.; Carlucci M. Firenze
DettagliI Report UVM. sintesi regionale
I Report UVM sintesi regionale La struttura dei report La popolazione osservata. Gli indicatori: Accessibilità Continuità assistenziale Tempestività Efficacia Appropriatezza Caratteristiche demografiche
DettagliUniversità di Milano Ospedale Luigi Sacco Milano
IL CAMBIAMENTO DI DIREZIONE IN UNA UNITA' OPERATIVA ACCREDITATA (TESTIMONIANZA) Marco Cicardi Università di Milano Ospedale Luigi Sacco Milano Patologie considerate Scompenso cardiaco Broncopneumopatia
DettagliCaposala U.O. Ortopedia e Traumatologia Azienda Garibaldi. Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università di Catania
F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Sebastiano Rastelli 33, Via Tropea, 95025, Aci Sant Antonio, Catania Telefono 3381782417 Fax E-mail sebastianorastelli@yahoo.it
DettagliL INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA PUNTI DI FORZA E CRITICITA
L INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA SANITARIA PUNTI DI FORZA E CRITICITA G. Pilati Provincia Autonoma di Trento Workshop per Amministratori Locali In Materia di Salute e Sanità Trento - 19 Maggio 2006 ARGOMENTI
DettagliGli Indicatori del Programma Nazionale Esiti (PNE) edizione 2016 dati anno 2015
Direzione Generale SOS Organizzazione Sistema Qualità Accreditamento Responsabile Dott.ssa Margherita BIANCHI tel. 0323/868301-541535 Sede legale: Via Mazzini, 117 28887 Omegna (VB) e-mail: margherita.bianchi@aslvco.it
DettagliL infermiere in sala operatoria tra cultura, tecnologia e clima organizzativo Pesaro, Aprile 2015
L infermiere in sala operatoria tra cultura, tecnologia e clima organizzativo Pesaro, 17-18 Aprile 2015 Patient Safety in sala operatoria: il modello Joint Commission Internationale 1 Dott. Enrico Malinverno
DettagliClostridium difficile in Toscana
Sara D Arienzo, Eleonora Riccobono SEZIONE 3 Le infezioni da Clostridium difficile : Obiettivo Misurare la validità della scheda di dimissione ospedaliera nella stima del numero di pazienti ricoverati
DettagliLE SDO COME FONTI INFORMATIVE PER GLI STUDI EPIDEMIOLOGICI ISS CNESPS. SDO e OUTCOME. Roma 26 Gennaio Paola D Errigo CNESPS-ISS
LE SDO COME FONTI INFORMATIVE PER GLI STUDI EPIDEMIOLOGICI SDO e OUTCOME Roma 26 Gennaio 2006 Paola D Errigo -ISS NASCITA DEGLI STUDI SUGLI ESITI DA ACCREDITAMENTO SU STRUTTURE E PROCEDURE AD ACCREDITAMENTO
Dettagli8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance
8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance Bologna, 15 marzo 2013 Il paziente con BPCO dall'ospedale al territorio Un percorso di presa in carico globale Giacinto Di Gianfilippo UOC
DettagliFrancesca Ierardi. Le cure di fine vita nella popolazione Toscana. Prato, 7 febbraio 2019
Le cure di fine vita nella popolazione Toscana Francesca Ierardi Prato, 7 febbraio 209 La persona in RSA affetta da malattie croniche verso la fine della la vita Pio Istituto S. Caterina de' Ricci Il contesto
DettagliFocus su Multimorbilità e fragilità 4 luglio 2019
Focus su Multimorbilità e fragilità 4 luglio 2019 Maria Chiara Corti Programma Nazionale Esiti AGENAS Invecchiamento, multimorbidità e complessità Le sfide e gli strumenti per il cambiamento Transizione
DettagliStrategie per l applicazione delle pratiche per la sicurezza del paziente in pediatria
Seminario Europeo sulla sicurezza delle cure in ambito pediatrico Napoli 30-31 ottobre 2013 Strategie per l applicazione delle pratiche per la sicurezza del paziente in pediatria La Rete OPBG 2 Lazio:
DettagliL identificazione precoce in ospedale Applicazione di interrai Contact Assessment nel protocollo di dimissione protetta.
L identificazione precoce in ospedale Applicazione di interrai Contact Assessment nel protocollo di dimissione protetta Tiziana Bacelli Direzione regionale Salute e Coesione sociale Servizio Mobilità sanitaria
DettagliREQUISITI RETI INTEGRATE DI CURA TIPO SI NO D.A.
REQUISITI RETI INTEGRATE DI CURA Vengono indicati i contenuti del Piano e i requisiti della Rete Integrata di Cura. Tutti i requisiti sono obbligatori ai fini del funzionamento della rete, alcuni devono
DettagliInformatizzazione e Monitoraggio delle Performance Assistenziali nella Rete Diabetologica Regionale: a che punto siamo?
Informatizzazione e Monitoraggio delle Performance Assistenziali nella Rete Diabetologica Regionale: a che punto siamo? Graziano Santantonio UOSD Diabetologia PO San Paolo - Civitavecchia Il DR. GRAZIANO
DettagliLa valutazione partecipata nel progetto «Una Community per le malattie rare»
Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali Area funzionale Qualità e Accreditamento Stato dell assistenza alle persone con malattia rara in Italia: il contributo delle Regioni La valutazione partecipata
DettagliLa qualità dell'assistenza nelle cure di fine vita i dati della Toscana
La qualità dell'assistenza nelle cure di fine vita i dati della Toscana Francesca Collini, Sara D Arienzo, Vieri Lastrucci (UNIFI), Silvia Forni, Alfredo Zuppiroli, Andrea Vannucci Agenzia regionale di
DettagliPROGETTO LOTTA ALLA SESPI ASR EMILIA ROMAGNA AUSL CESENA. Team LASER 21 maggio 2009
PROGETTO LA ALLA SESPI ASR EMILIA ROMAGNA AUSL CESENA Team LASER 21 maggio 2009 ANALISI DEL CONTESTO Anno 200 Iniziative per la prevenzione e controllo delle infezioni presenti in ambito sanitario. Mancanza
DettagliOBIETTIVI 2014 DELLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE BASILICATA IRCCS CROB
OBIETTIVI 2014 DELLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE BASILICATA IRCCS CROB 2014 SOMMARIO PREMESSA E LOGICHE DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE 2014... 3 AREA N. 1... 6 OBIETTIVO 1.1: PREVENZIONE SECONDARIA...
DettagliUtilizzo delle scheda di dimissione ospedaliera per l'identificazione delle infezioni post-operatorie
Utilizzo delle scheda di dimissione ospedaliera per l'identificazione delle infezioni post-operatorie Luigi Fonte Maria Quattrocchi Antonio Giampiero Russo Osservatorio Epidemiologico e Registri Specializzati
DettagliIndicatori di esito nell ambito del Programma Regionale di Valutazione degli Esiti (P.Re.Val.E.) METODOLOGIE e RISULTATI.
Indicatori di esito nell ambito del Programma Regionale di Valutazione degli Esiti (P.Re.Val.E.) METODOLOGIE e RISULTATI Nera Agabiti Workshop Registro Regionale Dialisi e Trapianto Lazio Sala del Commendatore
DettagliRegistro del Diabete in Età Pediatrica: integrazione sociale e coinvolgimento familiare
Registro del Diabete in Età Pediatrica: integrazione sociale e coinvolgimento familiare Simona Di Mario SaPeRiDoc Servizio assistenza distrettuale, medicina generale, pianificazione e sviluppo dei servizi
DettagliIL PROGETTO MATTONI DEL SSN
IL PROGETTO MATTONI DEL SSN Corso: Bioingegneria Docente: prof. Mauro Giacomini INTRODUZIONE Nel 2002 il Ministero della Salute avvia la progettazione del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS), con
DettagliSDO E FONTI INFORMATIVE SULLA SICUREZZA DELLE CURE
SDO E FONTI INFORMATIVE SULLA SICUREZZA DELLE CURE Ottavio Nicastro Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare Regione Emilia Romagna «Norme per la copertura dei rischi derivanti da responsabilità
DettagliQualità e Rischio Clinico
Qualità e Rischio Clinico 8 luglio 2016 Dott.ssa Paola Zuliani Direzione Sanitaria S.O.S. Qualità, Accreditamento e Rischio Clinico Argomenti 1. L Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 3 «Alto Friuli,
DettagliAccessibilità Tempestività Continuità
Firenze 8 maggio 2013 La presa in carico dell anziano non autosufficiente in Toscana Indicatori di monitoraggio Accessibilità Tempestività Continuità massimogiraldi@usl11.toscana.it I1a Rapporto tra anziani
DettagliTECNICHE OPERATORIE UO GINECOLOGIA CESENA
TECNICHE OPERATORIE UO GINECOLOGIA CESENA 1) LAPAROSCOPIA La laparoscopia operativa è una tecnica che utilizza uno strumento a fibre ottiche (laparoscopio), che viene inserito attraverso un piccola incisione
DettagliPIANO FORMATIVO ANNO 2018 REGIONE SARDEGNA TRIMESTRE DI RIFERIMENTO (1/2/3/4) TITOLO
REGIONE SARDEGNA La prevenzione delle complicanze nella chirurgia mininvasiva colon rettale 4 Linee Guida - Protocolli Procedure Anestesia e Rianimazione Gastroenterologia Teamwork 3 Integrazione Interprofessionale
DettagliLa chirurgia oncologica nel Programma Nazionale Esiti. Maria Chiara Corti AGENAS- PNE Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali
La chirurgia oncologica nel Programma Nazionale Esiti Maria Chiara Corti AGENAS- PNE Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali Perché si misurano le performance? La misurazione pone le organizzazioni
DettagliRilevamento delle infezioni del sito chirurgico
Rilevamento delle infezioni del sito chirurgico Programma nazionale svolto da Swissnoso su incarico dell ANQ Versione breve del rapporto comparativo nazionale 2013-2014 Periodo di rilevamento: dal 1 ottobre
DettagliI dati dei RT per la valutazione della qualità assistenziale. Silvia Candela, Unità di Epidemiologia Azienda USL di Reggio Emilia
I dati dei RT per la valutazione della qualità assistenziale Silvia Candela, Unità di Epidemiologia Azienda USL di Reggio Emilia I parametri della Qualità Assistenziale I dati RT: incidenza epidemiologia
DettagliMODELLI ORGANIZZATIVI PER IL PAZIENTE CHIRURGICO PSSR PRIMI INDIRIZZI DI PROGRAMMAZIONE PER IL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE CHIRURGICO
MODELLI ORGANIZZATIVI PER IL PAZIENTE CHIRURGICO PSSR 2019-2023 PRIMI INDIRIZZI DI PROGRAMMAZIONE PER IL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE CHIRURGICO Claudio Pilerci Il sistema di rete ospedaliero aspetti programmatori
DettagliOsservatorio Regionale per l Innovazione. Responsabile: Luciana Ballini
Osservatorio Regionale per l Innovazione Responsabile: Luciana Ballini luballini@regione.emilia-romagna.it Obiettivi Prima sessione 12 aprile Presentazione di casi modello Discussione Seconda sessione
DettagliCopia tratta dal sito Ufficiale della G.U.R.S Copia non valida per la commercializzazione
50 21-9-2018 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 41 DECRETO 10 settembre 2018. Approvazione delle Linee di indirizzo per la gestione del sovraffollamento nelle strutture di pronto
DettagliRELAZIONE EVENTI AVVERSI 2017
RELAZIONE EVENTI AVVERSI 2017 ai sensi dell art. 2 comma 5 della Legge 8 Marzo 2017 n. 24 Indice Introduzione pag. 3 Sistema Aziendale di Incident Reporting pag. 4 Monitoraggio degli Eventi Sentinella
DettagliRuolo dell Università (in collaborazione con ASL e Comune)
Ruolo dell Università (in collaborazione con ASL e Comune) Definizione del profilo clinico funzionale del paziente con demenza e alto utilizzo di risorse (Osservatorio Geriatrico SIV) Formazione specifica
DettagliOspedale S. Stefano Prato
Ospedale S. Stefano Prato L ospedale per intensità di cure: Il modello di organizzazione assistenziale infermieristico. Monica Chiti Responsabile U.O. Assistenza Infermieristica Ospedaliera Ospedale S.
DettagliTiziana Frittelli. Gestione per processi nelle Aziende da reingegnerizzare
Tiziana Frittelli Gestione per processi nelle Aziende da reingegnerizzare Criticita interne Grave deficit Organizzazione tradizionale per reparti specialistici Scarsa cultura di processo Forte urgenza
DettagliUNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO
UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO 1/9 Attività L unità operativa di Psicologia Ospedaliera assicura interventi psicologici per: 1. Garantire, quando richiesto, il supporto
Dettagli4 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance
4 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance Bologna, 6 febbraio 2009 Efficacia dell Osservazione Breve Intensiva in Medicina d Urgenza Uno studio before-after Primiano
DettagliFabrizio Gemmi ARS Toscana
Fabrizio Gemmi ARS Toscana Il SSR mi mantiene in salute? Consumo di tabacco, alcol fuori pasto e frutta e verdura per Ausl di residenza prevalenza per 100 abitanti età 18 64 anni Consumo di tabacco,
Dettaglila riabilitazione dopo ictus e frattura di femore metodi e risultati dell indagine
auditorium di s. apollonia, firenze 17 aprile 2012 la riabilitazione dopo e frattura di metodi e risultati dell indagine francesco profili paolo francesconi osservatorio di epidemiologia agenzia regionale
DettagliL impatto dell assistenza cardiochirurgica dei grandi anziani sul Sistema Sanitario Veneto
Regione Veneto Assessorato alle Sanità Direzione Programmazione Socio Sanitaria Mestre - Venezia 17 dicembre 2005 L impatto dell assistenza cardiochirurgica dei grandi anziani sul Sistema Sanitario Veneto
DettagliCOLECISTECTOMIA LAPAROSCOPICA IN REGIME ORDINARIO: DEGENZA POST-OPERATORIA INFERIORE A 3 GIORNI PROTOCOLLO OPERATIVO
COLECISTECTOMIA LAPAROSCOPICA IN REGIME ORDINARIO: DEGENZA POST-OPERATORIA INFERIORE A 3 GIORNI PROTOCOLLO OPERATIVO - Definizione Per struttura di ricovero o ASL di residenza: proporzione di colecistectomie
DettagliObiettivo MIGLIORAMENTO DEGLI ESITI
Obiettivo MIGLIORAMENTO DEGLI ESITI Allegato n 6 L obiettivo Miglioramento degli esiti prevede i seguenti due indicatori: 1. gestione delle criticità: ridurre il rischio di morte rispetto al benchmark
DettagliStrumenti di monitoraggio degli indicatori PNE nella regione del Veneto
Strumenti di monitoraggio degli indicatori PNE nella regione del Veneto Maria Chiara Corti Francesco Avossa, Angela De Paoli 27 Marzo 2017 Sistema Epidemiologico Regionale Regione del Veneto Il contesto
DettagliAudit Clinico ASL RmF Distretto F2
AZIENDA USL ROMA F Audit Clinico ASL RmF Distretto F2 indicatori: criticità e validità Cerveteri 27 Ottobre 2012 Case Grifoni Dr Giuseppe DONATO MMG ASL-RmF - 1 indicatore L indicatore è un numero in genere
DettagliMODELLI ASSISTENZIALI, ADERENZA A LINEE GUIDA ED EQUITÀ NEGLI ESITI DEL DIABETE
MODELLI ASSISTENZIALI, ADERENZA A LINEE GUIDA ED EQUITÀ NEGLI ESITI DEL DIABETE Picariello R, Giorda C, Costa G, Gnavi R Bari, 29-31 Ottobre 2012 Background Il diabete mellito presenta, nella popolazione
DettagliAnalisi degli scenari, dei problemi correlati e definizione delle azioni
Analisi degli scenari, dei problemi correlati e definizione delle azioni 1 6 7 2 5 8 3 4 9 9 ELENCO OBIETTIVI - AZIONI PROCESSO di Analisi degli scenari, dei problemi correlati e definizione delle azioni
DettagliMario Braga Agenas Roma, 24 Maggio 2017
Mario Braga Agenas Roma, 24 Maggio 2017 Breve descrizione del contesto Finalità della valutazione esterna Soggetti valutati Soggetti valutatori Metodologia e processo di valutazione Punti di forza e principali
Dettagli