SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE ALL ESTERO

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1 SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE ALL ESTERO ENTE 1) Ente proponente il progetto: CARITAS ITALIANA La Caritas Italiana è l'organismo pastorale della Cei (Conferenza Episcopale Italiana) con lo scopo di promuovere «la testimonianza della carità nella comunità ecclesiale italiana, in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell'uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica» (art.1 dello Statuto). È nata nel 1971, per volere di Paolo VI, nello spirito del rinnovamento avviato dal Concilio Vaticano II. Ha prevalente funzione pedagogica, cioè tende a far crescere nelle persone, nelle famiglie, nelle comunità, il senso cristiano della Carità. Nel 1977 ha stipulato la convenzione col Ministero della Difesa per accogliere obiettori di coscienza al servizio militare e nel 2001 è stata tra i primi enti a realizzare progetti di servizio civile nazionale. La Caritas Diocesana di Trapani rappresenta simbolicamente lo strumento pastorale della diocesi per la promozione di iniziative caritative e di sviluppo, sia all interno di specifiche competenze diocesane, che all Estero, in terra di missione. Dapprima in collaborazione con l Ufficio Missionario diocesano che già dal 1999, in seguito ad un gemellaggio con l ECAR - Arcidiocesi di Fianarantsoa ha intrapreso iniziative assistenziali in Madagascar con l ECAR - l Arcidiocesi di Fianarantsoa. Successivamente, nel Marzo 2004, la Caritas diocesana ha sottoscritto un accordo di partenariato con L ECAR e nel 2009 con le suore Nazarene (enti esteri- in Madagascar), per la realizzazione di progetti di servizio civile. Nello specifico il Progetto denominato Fianakaviana-famiglia-Trapani, è il quinto progetto che la Caritas diocesana di Trapani presenta come servizio civile all estero in terra di missione, a seguito dei precedenti denominati MISAOTRA, MIARAKA, NAMANSTIKA e MITSIKIA che attualmente vede impegnati a Fianarantsoa, 9 volontari, a sostegno dei poveri e dei bambini che vengono accolti nelle sedi degli enti partner di cui sopra. La diocesi di Trapani ha sostenuto diverse iniziative in Madagascar, quali: interventi socio-assistenziali, come la partecipazione anche economica alla costruzione di 1 preventorio per bambini rachitici, 2 lebbrosari, 1 dispensario, 1 orfanotrofio, case di accoglienza per ammalati ed anziani, 1 clinica cattolica, 1 casa di accoglienza per anziani; l apertura di scuole, centri sociali per i bambini e il sostegno ai poveri; adozioni a distanza di bambini per il diritto allo studio; sostegno di istituti di ordine religiosi presenti sul territorio. L Ente presso il quale devono essere indirizzate le domande per il presente progetto è: CARITAS DIOCESANA DI TRAPANI Via C.so Vittorio Emanuele 44 cap città Trapani Tel Fax caritas@diocesi.trapani.it - Persona di riferimento: Girolamo Marcantonio 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: NAZIONALE 1 classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Fianakaviana-famiglia-Trapani 5) Settore e area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: SERVIZIO CIVILE ALL ESTERO Area di intervento: Educazione e Promozione culturale Codice: F11

2 6) Descrizione del contesto socio politico ed economico del paese o dell area geografica dove si realizza il progetto; precedente esperienza dell ente proponente il progetto nel paese o nell area geografica anche in relazione alla propria mission; presentazione dei partner esteri: DESCRIZIONE DEL CONTESTO SOCIO POLITICO ED ECONOMICO DEL MADAGASCAR E DELL AREA GEOGRAFICA DOVE SI REALIZZA IL PROGETTO : CITTA DI FIANARANTSOA Premessa: Il Madagascar, è uno stato insulare situato nell'oceano Indiano, al largo della costa orientale dell'africa, di fronte al Mozambico. L'isola principale, anch'essa chiamata Madagascar, è la quarta più grande isola del mondo. Ospita il 5% delle specie animali e vegetali del mondo, l'80% delle quali si trovano solo in Madagascar. Fra gli esempi più noti di questa eccezionale bioversità ci sono la famiglia dei lemuri, tre famiglie endemiche di uccelli, le numerose specie di camaleonti, dei bovini a metà tra cammelli e mucche, in quanto ancora allo stato primordiale, i cosiddetti zebù e i tipici baobab. Le lingue principali sono il Francese ed il Malgascio ma il francese viene usato maggiormente nelle grandi città. La moneta di stato sono gli ARIARI, che hanno un valore pari a circa un terzo dell EURO. FONTE: EDSMD-IV Madagascar Tabella 1 Ripartizione (in %) di femmine e uomini per età Femmine Uomini Gruppi d età Percentuale d età ponderata Pondazione Non ponderazione Percentuale d età ponderata Ponderazione Non ponderazione , , , , , , , , , , , , , , na na na 6, na na na 4, Totale 100, , na = Non applicabile La proporzione delle femmine passa dal 23 % dai anni al 16 % dai anni e al 9 % dai anni. Per gli uomini la proporzione passa dal 20 % dai anni al 5 % dai anni. La situazione politica: La costituzione vigente (quella del 1998) prevede come istituzioni principali del paese il Presidente, il Parlamento (detto "Assemblea Nazionale"), il Senato, il Primo Ministro col suo gabinetto, e un potere giuridico indipendente. Il presidente viene eletto per suffragio universale e rimane in carica 5 anni; può essere riconfermato due volte. L'Assemblea Nazionale comprende centosessanta rappresentanti eletti con voto diretto ogni cinque anni. Il Senato comprende 90 senatori, due terzi dei quali eletti da legislatori locali e un terzo scelto dal presidente, tutti in carica per sei anni. Il Primo Ministro e un consiglio di altri ministri si occupano della gestione del governo e dell'applicazione della legge; il Primo Ministro è scelto dal Presidente. Il Presidente può sciogliere l'assemblea Nazionale; da parte sua, l'assemblea può votare una mozione di censura e rimuovere dall'incarico i ministri. La Corte Costituzionale ha lo scopo di giudicare della costituzionalità delle nuove leggi. Il Madagascar, che ha storicamente una posizione marginale rispetto alla vita politica africana, è tornato nel luglio del 2003 (dopo la crisi politica del 2002) a essere parte attiva dell'unione Africana. Durante la seconda guerra mondiale, truppe malgasce combatterono in Francia, Siria e Marocco. Quando la Francia cadde in mano ai tedeschi, il Madagascar passò sotto il controllo del governo di Vichy. Nel 1942 l'isola fu invasa dalla Gran Bretagna che la riconsegnò ai "francesi liberi" di de Gaulle l'anno dopo. Nel 1947, una rivolta indipendentista tenne impegnate per molti mesi le forze francesi. La rivolta fu stroncata brutalmente, si parla di morti, ma nei primi anni '50 la Francia diede inizio a una serie di riforme che consentirono al Madagascar una transizione verso l'indipendenza. Il 14 ottobre 1958 nacque ufficialmente la Repubblica del Madagascar nell ambito della Communauté Française. Il 26 giugno 1960 finalmente il Madagascar divenne indipendente, con Philibert Tsiranana come primo presidente. Tsiranana condusse una politica apertamente filo-francese e volta essenzialmente a preservare lo status quo, causando un

3 malcontento diffuso fra la popolazione malgascia. Dopo l'abbandono di Tsiranana e un breve periodo di transizione, il potere passò nelle mani di Didier Ratsiraka, che modificò profondamente lo stato e la politica estera malgascia in direzione di un socialismo filo-sovietico. Il partito di Ratsiraka divenne l'unico partito legalmente riconosciuto nel 1977, e la libertà di stampa fu fortemente ridotta. Il regime di Ratsiraka iniziò a vacillare negli anni '80, sotto la pressione di una forte crisi economica e del crescente isolamento internazionale del paese. Ratsiraka modificò gradualmente la propria politica, fino a indire le prime elezioni multi-partitiche nel Ratsiraka e il suo principale rivale, Albert Zafon, si alternarono alla guida del paese fino al Le elezioni del 2001, che vedevano contrapposti ancora Ratsiraka e Marc Ravalomanana, si conclusero con reciproche accuse di brogli e scontri anche armati nel paese. Ne uscì vittorioso Ravalomanana, e Ratsiraka fu costretto all'esilio. Il Presidente Marc Ravalomanana è stato costretto ad andare in esilio nel Marzo Andry Rajoelina, Sindaco della capitale Antananarivo, ha preso il titolo di Presidente dell alta autorità del governo di transizione. Questo accesso incostituzionale al potere è stato rigettato dalla comunità internazionale. Le ultime elezioni parlamentari sono state nel Luglio Hery Rajaonarimampianina è stato eletto Presidente con quasi il 54% delle preferenze. Questo trasferimento è stato riconosciuto come incostituzionale dalla comunità internazionale, causando un lungo periodo di blocco degli aiuti internazionali, con conseguente decrescita della scolarizzazione. Il 20-XII-2013 si sono svolte le elezioni per il rinnovo del parlamento e il ballottaggio delle elezioni presidenziali (il primo turno si era tenuto il 25-X), rimandate più volte a causa della crisi politica. Il 30-I-2014 il Madagascar è stato riammesso nella Comunità per lo Sviluppo dell Africa Meridionale (SADC), che ne ha revocato la sospensione in atto dopo il colpo di stato del La prima convocazione dell Assemblea nazionale neo-eletta (18-II-2014) ha segnato di fatto la fine del periodo di transizione, rimettendo il potere legislativo nelle mani del parlamento. L'istruzione in Madagascar è regolata secondo le linee impostate dalla riforma scolastica del 1978, voluta dal governo socialista di Ratsiraka con lo scopo di democratizzare, nazionalizzare e decentrare il sistema scolastico. Le scuole sono organizzate in quattro fasi: educazione di base (sei anni), formazione secondaria di base (quattro anni), formazione secondaria specializzata (tre anni) e formazione universitaria (impartita dall'università del Madagascar, fondata nel 1961 con sede nella capitale, o da altri istituti superiori equiparati). Nonostante gli sforzi messi in atto dai governi succedutisi alla guida del paese negli anni, il livello di analfabetismo in Madagascar è ancora piuttosto elevato (intorno al 60% della popolazione). La situazione Socio-Economica, dovuta anche alla crisi politica, non è migliore; dai dati sulla povertà della Banca Mondiale (Fonte) emerge che: - l economia è in fase di stallo, e il PIL pro capite scende rapidamente; con un tasso di aumento del 2,9% all anno, la popolazione del Madagascar è cresciuta di circa 3 milioni di persone tra il 2008 e il A causa della stagnazione economica, il PIL pro capite è tornato ai livelli del 2001; - Considerato l alto tasso di malnutrizione, i disastri naturali, l alto livello di corruzione presente nelle classi manageriali il Madagascar appare tra i paesi più poveri nel mondo; - Netto aumento della povertà; tra il 2008 e il 2013 l ammontare di persone che vivono sotto la soglia di povertà, già alto all inizio del periodo, è cresciuto di circa 10 punti percentuali. Con il 92% di persone che vivono con meno di 2 dollari al giorno, il Madagascar è uno dei paesi più poveri del globo; - Il numero di bambini che non vanno a scuola, anche a causa delle frequenti crisi politiche e delle loro conseguenze, è aumentato di circa unità. La malnutrizione in alcune aree è cresciuta del 50%. Il Madagascar non riuscirà a raggiungere gran parte degli obiettivi del millennio previsti per il 2015, anche quelli che più sembrerebbero a portata di mano (riduzione mortalità infantile, educazione primaria universale e sradicare povertà estrema); - 40% della popolazione vive in villaggi, a volte non identificati, all interno di capanne, fatte con fango e paglia (così detti villaggi di paglia); - Gli aiuti internazionali, nel periodo , sono diminuiti del 30%; - I frequenti shock dovuti a cicloni e alluvioni, hanno) peggiorato un sistema infrastrutturale già di per sé deficitario; - Secondo le stime ufficiali relative al 2010, con un tasso di povertà del 77% (rappresentativo di 15,6 milioni di persone), il Madagascar condivide con Haiti il più alto tasso di povertà mondiale. Il Madagascar è suddiviso amministrativamente in enti di quattro livelli principali (divisione politica interna): A. provincia (faritany mizakatena) regione (faritra) B. distretto (fivondrona o departemanta) C. comune (firaisana e kaominina) D. Ogni provincia prende il nome dal suo capoluogo: - La Provincia di Fianarantsoa comprende le regioni di Amoron'i Mania, Atsimo-Atsinanana, Haute Matsiatra, Ihorombe e Vatovavy-Fitovinany.

4 In questo contesto generale, qui di seguito si attenzionerà la città di FIANARANTSOA (sede del presente progetto), che si trova nella regione chiamata HAUTE MATSIATRA; questa è tra le più povere province del Madagascar e la seconda più popolata: Regione di Haute Matsiatra Localizzazione Stato Madagascar Provincia Fianarantsoa Amministrazione Capoluogo Territorio Fianarantsoa Superficie km² Abitanti Densità 53,55 ab./km² Distretti 5 Tabella 1.1 Povertà (EDSMD-III) - FONTE: Enquête Démographique Inchiesta Demografica (EDSMD III) sul Madagascar Caratteristiche socio-demografiche Percentuale di povertà Regioni Analamanga 66,8 Vakinankaratra 77,7 Itasy 78,6 Bongolava 65,6 Haute Matsiatra 79,9 Amoron'i Mania 74,4 Vatovavy Fitovinany 66,1 Ihorombe 65,5 Atsimo Atsinanana 67,4 Atsinanana 74,9 Analanjirofo 77,8 Alaotra Mangoro 79,8 Boeny 74,5 Sofia 71,3 Betsiboka 69,8 Melaky 79,8 Atsimo Andrefana 77,2, Androy 77,5 Anosy 77,3 Menabe 78,4 Diana 79,8 Sava 78,7 Tabella 1.2 Istruzione (EDSMD-III) FIANARANTSOA Livello d Istruzione Senza Istruzione 93,5 Primaria/Alfabetizz 36,8 Secondaria o più 26,4

5 Fianarantsoa, del 1830, viene attribuita alla regina dei Merina Ranavalona. Nelle intenzioni di Ranavalona, Fianarantsoa sarebbe stata una "seconda capitale" (dopo Antananarivo) e un avamposto militare a protezione della parte meridionale degli altopiani centrali. In effetti, l'urbanistica della città è evidentemente ispirata a quella di Antananarivo. Con l'arrivo dei missionari europei, Fianarantsoa divenne un importante centro di diffusione della regione cattolica, contrapposto ad Antananarivo, principalmente controllata da chiese protestanti. Gran parte della struttura moderna della città si è sviluppata negli anni venti, ancora ricalcando la struttura di Antananarivo, con una suddivisione in città alta (con la cattedrale di Ambozontany e gli edifici storici), una città media (sede di uffici e banche) e una città bassa (polo commerciale e sede della stazione ferroviaria). La città è sede di un aeroporto civile (Codice aeroportuale IATA - W: WFI). La Route nationale 7 la collega con Ambositra a nord e Ambalavao a sud. Città di Fianarantsoa - Situazione politica: il Presidente della Delegazione Speciale Pety Rakotoniaina, una sorta di Sindaco ad interim, è stato sostituito dopo lunghe proteste da parte della popolazione, in particolare degli impiegati che da più di dieci mesi aspettavano lo stipendio. Situazione degenerata anche a causa delle pessime condizioni igieniche ed infrastrutturali della città. Irma Juliandre, precedentemente chef del distretto di Alagnina, sostituirà Pety in vista delle elezioni, previste per il prossimo novembre c.a. Città di Fianarantsoa - Situazione socio-economica: - l accesso all acqua potabile, all elettricità e il tasso di spesa per persona sono i più bassi tra tutte le province (Fonte: data from U.S. Agency for International Development). - a Fianarantsoa le persone vivono con circa 1,7 dollari al giorno; - i senza tetto e abbandonati sono circa il 39,7% degli abitanti; - i bambini che non vanno a scuola sono circa il 42% dei bambini presenti in città; - la malnutrizione ha raggiunto un tasso del 79%; - 40,2% della popolazione vive dell artigianato locale; - 10,5% della popolazione viene formato verso attività produttive; - 10,1% della popolazione vive in condizioni agiate, o perché impegnato politicamente, o perché produttore di riso, di marmi o topazi, e addetti alla ristorazione e di questo 10% il 5% sono stranieri europei, in maggioranza francesi, che sono impegnati nelle cave di marmo, albergatori, ristoratori. - Sommariamente, la maggior parte della popolazione è impegnata nel settore agricolo. (73 %). Come si può notare, dalla tabella sotto riportata, l occupazione agricola diminuisce con l aumento dell istruzione scolastica. Infatti, il 91% senza istruzione si occupa di agricoltura a fronte dell 82% che ha un livello scolastico di scuola primaria e il 38% che possiede una formazione scolastica secondaria. Solo il 14% della popolazione ricopre ruoli direzionali. Tableau 1.3 Occupazione Ripartizione (in %) di uomini e donne dai anni (in riferimento ai 12 mesi prima precedenti all inchiesta) divisi per tipologia di occupazione - EDSMD-IV Madagascar Caratteristiche sociodemografiche Cadre/ technicien/ direction Employé Ventes et services Manuel qualifié Manuel non qualifié Agriculture Manquant Groupe d âges ,4 0,4 7,6 3,9 7,9 78,9 0, ,6 0,4 11,8 5,7 4,8 74,4 0, ,5 0,7 13,4 6,4 3,1 72,5 0, ,6 0,6 15,4 7,0 3,1 70,0 0, ,8 0,6 14,2 6,2 4,7 70,2 0, ,2 0,9 13,2 6,5 4,2 69,6 0, ,2 0,2 8,4 6,8 4,4 71,4 0,5 État matrimonial Célibataire 3,3 0,7 10,8 4,5 11,0 68,3 1,5 En union 3,6 0,5 12,2 6,4 3,3 73,7 0,3 En rupture d union 3,7 0,4 12,8 5,4 6,5 71,0 0,3 Nombre d'enfants vivants 0 4,1 1,0 12,7 6,2 9,3 65,6 1, ,2 0,7 14,2 6,5 4,2 69,9 0, ,9 0,5 13,7 6,4 3,8 71,4 0,3 5+ 1,7 0,1 6,9 4,7 2,4 84,1 0,1

6 LA DIOCESI DI TRAPANI ATTIVITA PREGRESSA IN TERRA DI MISSIONE TIPOLOGIA DI INTERVENTO Dal 2001 Esperienze di conoscenza e formazione missionaria in Madagascar con volontari della Diocesi di Trapani Dal 2001 ad oggi esperienze di evangelizzazione in terra di missione, animata dai volontari del Centro missionario Dal 2001 ad oggi sostegno alle missioni cattoliche presenti nella diocesi di Fianarantsoa Dal 2001 promuove adozioni a distanza Dal 2004 realizzazione del CDS (Dispensario) Dal 2006 avvio del progetto Casa di Amboaloboka Attivita di sensibilizzazione Assistenza e Sostegno Centro polivalente SCV all Estero PG MISAOTRA, MIARAKA, NAMANSTIKA, MITSIKIA Comunità Alloggio per minori e Associazione locale Interventi al Carcere di Fianarantsoa Animazione e adozioni a distanza c/o la Maison Des Enfants (struttura Diocesi di Fianarantsoa) ATTIVITA Viaggi Missionari in Madagascar; Conoscenza dei luoghi; Contatti con il popolo Malgascio; Contatti con le associazioni cattoliche in Madagascar; Contatti con l Arcidiocesi di Fianarantsoa animazione presso i villaggi a favore dei bambini; alfabetizzazione nelle scuole a favore dei bambini; animazione presso il preventorio delle Suore Teresiane di Fianarantsoa; animazione presso il villaggio dei catechisti di Padre Daniele- Gesuita a Fianarantsoa; animazione per i bambini presso il villagio di Zazafusi delle Suore Nazarene Villaggio dei catechisti: costruzione dei pannelli solari per riscaldare l acqua, costruzione dei servizi, Wc e docce, cucina, costruzione delle case; Preventorio per bambini rachitici: aiuti monetari; Lebbrosari: aiuti monetari; Dispensari: acquisto di medicine; Orfanotrofi: adozioni a distanza, aiuti monetari; Scuole cattoliche, invio di materiale didattico, libri, banchi; Centri sociali per il sostegno ai poveri: animazione e assistenza. Case di accoglienza per ammalati e anziani: animazione e assistenza. Istituti di ordini religiosi che operano nel territorio: Aiuti in denaro, invio di volontari Dal 2001 Il centro Missionario promuove adozioni a distanza, realizzando 522 adozioni, a favore di bambini che vanno a scuola, di ragazzi e giovani che vogliono iscriversi alle scuole superiori o nei corsi di formazione, a favore di seminaristi. Aiuti economici per la Costruzione di un ala della Clinica appartenente all Arcidiocesi di Fianarantsoa, e di tutto il dispensario che c è al suo interno. Costruzione della Casa della Speranza TRANO FANANTENANA di Accoglienza della diocesi ad Amboaloboka-Fianarantsoa, per l accoglienza di anziani e volontari in missione I momenti di sensibilizzazione sono organizzati dal Centro Missionario, in diocesi attraverso:momenti di preghiera, incontri per sensibilizzare la comunità alla missione;organizzazione di eventi pubblici per raccogliere fondi;cene di beneficenza; vendita di oggetti del Madagascar; Produzione e vendita di film sul Madagascar per raccolta fondi; Realizzazione di calendari; produzione di panettoni; Incontri con i giovani nelle scuole e nelle parrocchie. Distribuzione di coperte ai barboni e ai senza tetto; Distribuzione di cibo; acquisto di riso; Distribuzione di indumenti; Distribuzione di materiale didattico Dal 2007 è attivo un centro polivalente dell ufficio miss. della diocesi di Tp dove si svolgono le seguenti attività: formazione professionale, attività di alfabetiz., accoglienza per anziani e poveri, lab.igienico-sanitari. Dal Gennaio 2010, è iniziata la prima esperienza di servizio civile all estero, proseguita nel 2011 e nel 2012, 2013 con 4 Progetti che hanno visto impegnati 4 ed 9 volontari in servizio civile che hanno svolto attività di servizio civile volontario internazionale La Caritas ha fondato una comunità alloggio per 25 bambini di strada e orfani. Nel 2013 è nata l associazione locale, denominata Miaraka (insieme) che gestisce la comunità e le attività ad essa correlate Il nostro impegno al carcere è nato circa 2 anni e mezzo fa. Era cominciato con dei volontari che effettuavano attività varie all interno del reparto minori : giochi, attività manuali, cineforum. L anno scorso è stato formalizzato un accordo con la Responsabile della struttura carceraria e da quest anno i volontari svolgono attività anche nel reparto donne. Le attività variano da Laboratori di cucina (pasta fresca e torte) ad attività artigianali e di animazione. E nostra intenzione perfezionare e qualificare meglio il nostro intervento all interno del carcere, con proposte di assistenza legale. E una struttura diocesana locale gestita dalla Congregazione di Jeanne Delanou. Si hanno in carico circa 30 bambini pagando le spese scolastiche e le altre necessità accessorie (tenute, materiale scolastico, talvolta trasporti, etc. All interno della struttura vengono accolti altri bambini (in numero variabile, tra 20 e 35) che, di giorno, fanno attività varie con le suore, alfabetizzazione, sport, musica, teatro. I volontari diocesani svolgono attività presso tale struttura, offrendo il loro supporto per l organizzazione di tutto questo e di altri possibili eventi, nonché affiancando le suore nello svolgimento e creazione delle attività. Inoltre ogni sabato mattina i Volontari svolgono l attività delle docce e lavaggio vestiti rivolta ai bambini poveri che vivono in zone limitrofe alla struttura. Infine, ci si occupa di organizzare all interno della Maison des Enfants, un Grest Estivo di circa 2 mesi che coinvolge un gran numero di minori.

7 LA CARITAS DIOCESANA DI TRAPANI E I SUOI PARTNER La Caritas di Trapani in collaborazione in collaborazione con i PARTNER ESTERI (in MADAGASCAR) promuove il presente progetto denominato Fianakaviana-famiglia-Trapani. I Partner sono: - L ASSOCIAZIONE EDUCATORI SENZA FRONTIERE ONLUS E LE SUORE NAZARENE/CARMELITANE, con cui è stato formalizzato l accordo di partenariato presentato in fase di accreditamento; - L ASSOCIAZIONE MIARAKA, L ARCIDIOCESI DI FIANARANTSOA (con cui abbiamo un accordo di partenariato) E IL CARCERE - sezione DONNE e MINORI - attraverso apposite lettere di Partner per la specifica idea progettuale. I partner secondo quanto di seguito descritto garantiscono la realizzazione delle varie attività indicate nel presente progetto, grazie ad un attenta conoscenza dei bisogni del territorio. 1. L ARCIDIOCESI DI FIANARANTSOA PARTNER dal 2004 L ARCIDIOCESI SI FIANARANTSOA opera in territorio malgascio dal 1900, formando i preti diocesani in Europa, ed inviandoli presso i territori cattolici dell arcidiocesi, dove è necessario un apporto educativo, sociale e culturale, sia per la formazione degli adulti ed il loro accompagnamento e supporto cattolico e culturale, quanto per i bambini e la loro educazione. I preti diocesani, quindi svolgono un servizio molto attivo sul territorio, che permette loro di avere un monitoraggio costante dei bisogni presenti sul territorio, e facendo da ponte con varie associazioni mondiali, che possono essere d aiuto alla realtà malgascia. Proprio attraverso questo contatto tra il Centro missionario della diocesi di Trapani, ed alcuni preti malgasci che si trovavano in Italia è stato possibile prendere contatti con l arcidiocesi malgascia ed attivare, tutta una serie di aiuti umanitari, organizzare viaggi, e preparare container, fino ad arrivare all odierna collaborazione, grazie alla quale la diocesi di Trapani, già da anni gestisce dei contatti stabili che gli hanno permesso di realizzare quanto di seguito descritto ed ampiamente esplicitato nel seguente paragrafo. L arcidiocesi inoltre, sul territorio malgascio opera attraverso la collaborazione dei vari ordini di suore presenti nel territorio, quali le suore nazarene, carmelitane, francescane, ecc. ed i frati, gesuiti, e salesiani ecc. Tali collaborazioni consentono allo stato ecclesiale di avere un pieno controllo su tutte le realtà cattoliche che operano sul territorio, creando una rete completa ed efficiente di tutti i servizi ivi presenti, e che realmente vengono offerti. In tal modo questo pieno controllo e continuo monitoraggio, consente che tutti i servizi attivati arrivino a buon fine e vengono dispersi 2. SUORE NAZARENE (PARTNER dal 2008) Le Suore Nazarene sono presenti da tempo in Madagascar dal secondo dopo guerra. Esse collaborano con l arcidiocesi di Fianarantsoa, ed il loro carisma è quello di occuparsi, di bambini, per facilitare in loro in processo di scolarizzazione, della formazione professionale delle donne, infatti hanno in attivo corso di taglio, cucito, e si occupano anche degli anziani in stato di abbandono; inoltre nel territorio del Madagascar sono responsabili di lebbrosari. Il loro servizio è implementato dalla presenza do volontari che vanno in missione per periodi dell anno presso le loro case, da medici che li raggiungono durante l anno per avviare dei corsi di puericultura, educazione igienico-sanitaria, prevenzione. Tra le suore molte sono di origine italiana, altre sono consorelle africane, e quasi tutte sono in possesso di titoli di studio spendibili a favore della popolazione, tra di esse vi sono pedagogiste, infermiere, che a loro volta gestiscono scuole per i bambini e i corsi di alfabetizzazione e per i volontari corsi in lingua francese e malgascia. TIPOLOGIA INTERVENTI ED UTENTI COINVOLTI 3. Assistenza medico-sanitaria per anziani, donne e bambini: Un equipè medica si presta volontariamente ad offrire assistenza medica alle donne, egli anziani e ai bambini della città presso il centro polivante; 2. Lebbrosari: Le Suore Nazarene gestiscono diversi lebbrosari su tutto il territorio del Madagascar e si trovano tutti lontano dalle città, sono gestiti dalle suore, in tutto riescono a contenere i bisogni di 55 persone uomini, donne, bambini e anziani affetti dalla lebbra. Manca qualunque tipo di assistenza igienica ed educativa. Non ricevono alcun aiuto da paesi e organizzazioni occidentali, solo qualche sostegno economico da parte dei missionari (P. Zocco); 3. Gestione di preventori per il rachitismo: Le Suore Nazarene gestiscono diversi preventori in tutto il Madagascar per la cura del rachitismo; 4. Gestione di diverse case di accoglienza; 5. Gestione di Centri polivalenti: Le suore gestiscono dei centri polivalenti dove si svolgono diverse attività, che coinvolgono in media 100 adulti e 100 bambini: A. Formazione professionali per donne: Le Suore Nazarene oltre alla loro casa di accoglienza gestiscono un centro diurno polivalente dove si svolgono attività di formazione per le donne, quali, maglieria e ricamo, tali corsi sono gestiti da formatori ed esperti del luogo, accompagnanti dai volontari. B.

8 Alfabetizzazione: Corsi di alfabetizzazione rivolte ai bambini in età scolare,e alle donne, tali corsi sono gestiti dalle suore e dai volontari. C. Formazione per i volontari: Per i volontari vengono organizzati dei corsi in Lingua malgascia francese, inoltre vengono preparati dei corsi di primo soccorso e di conoscenza dei rischi possibili presenti nel territorio. D. Corsi di prevenzione socio-assistenziale: Periodicamente le suore vengono raggiunte da medici che vanno in missione in Madagascar, per fare percorsi di prevenzione a favore della popolazione femminile, sulle malattie veneree, corsi di puericultura, corsi di igiene e profilassi. E. Orfanotrofio ospita attualmente 350 bambini e bambine in età da 0 a 17 anni. In questo momento la presenza più significativa è rappresentata da 50 bambini in età inferiore/uguale a 1 anno. La struttura è diretta da Suore dell'ordine delle suore Nazarene e da Cooperanti. La madre superiora, detta Ma Mère è coadiuvata da 9 suore malgascie e alcune collaboratrici esterne. 3. L ASSOCIAZIONE Educatori senza frontiere onlus (Exodus) ESF (PARTNER dal 2013) Ambalakilonga è una comunità alloggio per giovani ed adolescenti. E nata per l accoglienza di ragazzi in difficoltà, provenienti da Fianarantsoa (Centro e periferia) e da altre città e villaggi del Madagascar. La provvidenza, come dice don Antonio Mazzi, ha portato tra le sue mani una richiesta di aiuto di una suora italiana, suor Annunziata, per 42 anni impegnata in terra malgascia, e il viaggio in avanscoperta del prof. Giuseppe Vico a Fianarantsoa, ha inaugurato l esperienza di Exodus ed Educatori senza Frontiere in questa grande isola dell oceano indiano.voluto dalle suore Nazarene, infatti, il Centro, dopo essere passato attraverso la gestione di varie realtà, è stato affidato alle cure della Fondazione Exodus da sempre impegnata nell educazione e nella prevenzione del disagio giovanile. Exodus è formato da diverse comunità. Ognuna con una propria storia. Le Comunità sono realtà stabili sul territorio, ognuna con propri educatori ed équipe, caratterizzate a seconda del contesto da attività specifiche (una comunità in alta montagna non si conforma allo stesso modo di una comunità in riva al mare. E non solo per il clima). Le Comunità offrono alle persone la possibilità di fare una esperienza totale conforme ai tempi e alle caratteristiche di ciascuno: Le nostre case sono piccole famiglie. L atmosfera è quella della serenità, della collaborazione, dell impegno personale e della fraternità. Ognuno è responsabile della casa: disordine, sporcizia, svogliatezza, brontolamenti, non fanno parte dello spirito della famiglia (don A. Mazzi). La comunità educativa è una struttura residenziale che può ospitare fino a trenta giovani, maschi, di età compresa prevalentemente dai quattordici ai ventitré anni. Vengono accolti ragazzi orfani o abbandonati, ex-ragazzi di strada e minori in situazione di disagio socio-familiare segnalati dai servizi sociali, dal Tribunale dei Minori o da altre realtà religiose o laiche che si occupano di giovani. L inserimento in comunità è temporaneo e vuole essere un occasione feconda per ri-attivare processi di maturazione e accompagnare il giovane verso una piena autonomia o, dove possibile, al rientro nella famiglia d origine. La comunità è accreditata presso il Ministero della Popolazione e degli Affari Sociali, con delibera numero 10775/10-MPAS del 16 aprile 2010, e fa parte della rete di protezione dei minori con le altre comunità educative e realtà del sociale locale e nazionale. La comunità è inserita all interno del villaggio che comprende anche la scuola di formazione professionale (CFP), il dispensario e una serie di servizi e attività indirizzate ai giovani ed alle famiglie del quartiere, della periferia della città e dei villaggi vicini. 4. L ASSOCIAZIONE MIARAKA (PARTNER dal 2013) L'associazione Miaraka, promossa dalla Caritas di Trapani in collaborazione con la Diocesi di Fianarantsoa, è stata creata principalmente per gestire il centro per minori nato nell'ottobre Dopo aver effettuato un intenso lavoro di strada, per conoscere il territorio, i suoi soggetti, le sue regole e dinamiche, grazie anche al supporto dei volontari in servizio civile inviati da Caritas Italiana per collaborare con la Diocesi locale, si è deciso di creare un centro che potesse ospitare un gruppo-target di minori in difficoltà. Ad oggi sono 21 i bambini che vengono ospitati nella comunità alloggio Miaraka, con cui si è avviato un percorso di assistenza e promozione sociale. La comunità alloggio Miaraka rappresenta un luogo sano dove i minori ivi seguiti, accomunati da deprivazione culturale, degrado sociale e da carenze educative, ritrovano un contesto socio ambientale capace di rispondere con modalità positive ai loro disagi e bisogni. La comunità si occupa di offrire poliedriche attività ed è luogo privilegiato: per la promozione dei diritti dei bambini (salute, cibo, vestiario, istruzione, gioco, educazione, alloggio, affetti); dell ascolto (dei bisogni e delle esigenze espresse ed inespresse dei/delle minori) per favorire una crescita personale armoniosa e consapevole anche attraverso lo stimolo alla riflessione sulle proprie esperienze; in cui avere occasioni per uno sviluppo della creatività e incentivi al gusto della ricerca; in cui creare momenti di promozione di singoli o di gruppi, per l emancipazione personale e la maturazione di abilità sociali che favoriscano l auto - organizzazione nel proprio contesto; in cui poter sperimentare rapporti e relazioni costruttive con i/le coetanei/e; in cui compiere un percorso educativo e di formazione, sostenuto da figure adulte significative che garantiscano la continuità dell esperienza anche attraverso il fare manuale, laboratori socializzanti e sportivi, attività di accompagnamento scolastico, attività di educazione alla legalità e all affettività, alla cittadinanza, laboratori di espressione artistica e corporea, attività culturali ed interculturali; costruire e mantenere i rapporti con

9 genitori e parenti dei minori, implementando le attività ordinarie con specifiche attività trasversali settimanali rivolte alle famiglie.i Cooperanti, con gli educatori e i minori coordinano delle riunioni settimanali per programmare le attività, capire e trovare soluzioni agli eventuali problemi, scambiare informazioni ed idee su come migliorare l'intera offerta formativa. L Associazione si occupa anche dell'iscrizione e pagamento delle scuole presso cui i bambini studiano, di fornire il materiale scolastico necessario, di monitorare il rendimento scolastico dei ragazzi mediante incontri con gli istituti scolastici. Inoltre, in collaborazione con la "Maison des Enfants", un centro diurno per minori gestito dalla Diocesi di Fianarantsoa, talvolta con la collaborazione di cooperanti francesi, fornisce supporto ad altri bambini e giovani in difficoltà. A tal fine l'associazione si è caricata del pagamento delle tasse scolastiche di un gruppo di 30 bambini, seguendoli anche nel loro percorso formativo attraverso riunioni con gli stessi e le loro famiglie, insieme ai responsabili della Maison des Enfants. I membri dell'associazione Miaraka sono otto, di cui due (un uomo e una donna trentenni) sono dei cooperanti italiani, ex volontari in servizio civile, che hanno maturato esperienza e conoscenze tali da poter gestire, grazie anche alle loro forti motivazioni, l'associazione ed il centro in collaborazione con il personale. I restanti sei sono uomini e donne malgasci (anch essi giovani adulti) che lavorano stabilmente all'interno del centro: due educatori, un uomo e una donna, 1 cuoco, 2 inservienti, 1 guardiano, 1 operaio. Il mix tra italiani e persone locali risulta essere importante per dare al centro, alla formazione dei bambini e a tutto il personale (italiano e malgascio), un'impronta multiculturale. 5. IL CARCERE DI FIANARANTSOA (PARTNER dal 2013) Il carcere di Fianarantsoa accoglie circa 700 detenuti, tra uomini, donne e minori. Il contesto igienico sanitario è insufficiente, gli spazi sono inadeguati. Nel reparto uomini, questi vivono in stanzoni che ospitano circa 100 persone per stanza, tutti ammucchiati con un solo bagno. Lo Stato garantisce ai detenuti solo una pietanza di manioca al giorno. Non vi sono attività e operatori del settore educativo ma solo un Responsabile e guardie. 7) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: 7.1 ANALISI DEL TERRITORIO SETTORE DI INTERVENTO - Servizio Civile All estero Il progetto denominato Fianakaviana-famiglia-Trapani, parola malgascia che in italiano vuol dire FAMIGLIA, è promosso dalla Caritas diocesana di Trapani in collaborazione con I PARTNER ESTERI, che in Madagascar, contribuiscono a rendere vari servizi a favore della popolazione malgascia. Tale intervento è stato pensato per sostenere le attività che la Diocesi di Trapani, ha già attivato dal 1996, con attività di sostegno economico a distanza e in loco, anche attraverso la realizzazione di una struttura sita in Fianarantsoa che da quest anno sarà gestita dalle Suore Nazarene e dai volontari della diocesi che periodicamente ormai da anni vanno in Madagascar a svolgere servizio. A tal proposito il presente progetto è stato pensato per dare continuità alle scorse esperienze di Servizio Civile cominciate nel 2010, grazie al progetto MISAOTRA, realizzato da 4 volontari, continuate nel 2011 con il progetto MIARAKA da 8 volontari e nel 2012 con il progetto NAMANSTIKA, da altri 8 volontari, e nel 2014 con il progetto MITSIKIA con altri 9 volontari ed inoltre per sostenere e accompagnare, il personale già esistente in loco, quali cooperanti, suore e volontari al fine di essere d aiuto nella gestione delle attività di servizio ivi previste, secondo i principi di una pedagogia dei fatti della Caritas, che attraverso il dono svela gli adempimenti di un servizio offerto al prossimo, nel segno della pace e della non violenza. Fianakaviana, infatti vuole essere per il territorio malgascio un opera segno, per promuovere delle forme di servizio all estero. AREA DI INTERVENTO - Educazione e Promozione culturale Il progetto Fianakaviana-famiglia-Trapani si realizzerà nell area dell educazione e della Promozione culturale, a favore di bambini, adolescenti, giovani e genitori, poveri, che devono essere sostenuti in un processo, costante e continuo di educazione anche all igiene, alimentare, assistenza medico sanitaria, sostegno nell alfabetizzazione, formazione scolastica e professionale. L intervento mira soprattutto al miglioramento della qualità della vita dei bambini e ragazzi a partire dal soddisfacimento di esigenze primarie e primordiali per l uomo, quali: miglioramento della condizione igienico sanitaria personale; miglioramento di una condizione ambientale e di gestione della vita; miglioramento del grado di alfabetizzazione e scolastico, promuovere stimoli educativi. Al fine di: aumentare il gap generazionale, e quindi diminuire la mortalità infantile; aumentare il numero dei bambini che vanno a scuola; promuovere la cure di sé, la famiglia e il patrimonio territoriale.

10 CONTESTO DI RIFERIMENTO Fianarantsoa si trova a metri sul livello del mare e a 600 km dalla costa, per cui, pur essendo una regione tropicale, presenta estati poco piovose e fresche ed inverni caldi ed umidi. La popolazione, composta da circa 100 mila abitanti, vive essenzialmente coltivando riso o altri ortaggi come manioca, carote, pomodori. Si tratta di agricoltura di sussistenza, e le famiglie sempre numerose, non sempre arrivano ad avere sufficiente riso per nutrirsi per sei mesi, dato che i raccolti sono 2 l anno. L assistenza sanitaria è svolta da medici dell unico ospedale in cui lavorano i Padri Camilliani, e da un dispensario sorti di recente grazie agli aiuti della Diocesi di Trapani. La provincia di Fianarantsoa è la seconda provincia più grande del Madagascar. Il suo capoluogo è la città di Fianarantsoa. La provincia si trova nella parte centromeridionale dell'isola, in una zona ricca di foreste e acqua, e ad ovest confina con la provincia di Toliara. Fianarantsoa è una zona turistica e ha numerose ricchezze naturali: fra queste anche due parchi naturali, il Parco Nazionale di Ranomafana e il Parco Nazionale dell'isalo.storicamente, con la dominazione dei Betsileo, Fiaranantsoa si divideva in cinque regni autonomi, ma adesso, anche per effetto della suddivisione del periodo coloniale, la provincia di Fianarantsoa è popolata da altri gruppi etnici, che in passato non vi risiedevano. Della provincia di Fiaranantsoa fanno parte le città di Mananjary, Manakara, Farafangana, Vangaindrano, Ikongo e Ihosy. Qui di seguito la descrizione dei QUARTIERI INTERESSATI DALLA PRESENTE IDEA PROGETTUALE: Città di Fianarantsoa: numero di abitanti Quartieri della città di Fianarantsoa interessati nel presente progetto Ankofafa, n Ambatomena/Tsumà, n abitanti Ambalakilonga - n abitanti abitanti Il Quartiere di Ankofafa si Il Quartiere di Ambatomena è tra i più È un quartiere con elevate trova a circa 40 minuti a popolati della città. Si trova nel cuore distese di risaie e villaggi rurali, piedi dal centro città. Vi è di Fianarantsoa ed è fornito di pieno di case-capanne e strutture la presenza solo di piccoli ristoranti, supermercati, negozi, decrepite costruite con la terra chioschi e di tante case scuole, parrocchie. Al nord del rossa. In questo quartiere vi è la costruite con la terra rossa, quartiere, nella zona Tsumà due volte presenza della comunità capanne e piccole strutture la settimana si allestisce il mercato educativa Ambalakilonga, del in mattoni. Vi è la presenza della città. Nella stessa zona vi è il Centro Don Bosco dei Salesiani, del Preventorio (struttura Carcere e il luogo più degradato della e dell Orfanotrofio gestito dalle della Diocesi di città: Il cosiddetto complex di suore nazarene. E distante dal accoglienza e cura dei Ambatomena. Al Complex vi abitano centro città, circa un ora a piedi. bambini rachitici) con una circa 100 persone in condizioni Vi è la presenza solo di piccoli piccola chiesetta. Non vi igieniche inesistenti e in baracche chioschi che vendono biscotti, sono scuole o negozi. decadenti. I bambini non vanno a sigarette, olio, pasta, succhi, scuola e sono tutti malnutriti. acqua, caramelle.

11 7.2 ANALISI DEI DATI GENERALI LE FONTI INTERNE ED ESTERNE DI RILEVAZIONE DEI DATI Il riferimento a quanto riportato sotto, si precisa che, come riportato dalle Fonti (Comune di Fianarantsoa - EDSMD-IV Madagascar, Fianarantsoa - Diocesi, Associazioni locali), non tutta la popolazione è censita. Fonte: Dati Comune di Fianarantsoa : Popolazione minorile/giovanile: - il 64,9% dei minori vive con la madre senza il padre in situazioni di sopravvivenza e in abitazioni precarie, capanne o baracche; - il 45,4% dei minori è privo di atto di nascita; - il 65,7% non completa l istruzione primaria per le difficoltà economiche e dell assenza di figure educative di orientamento alla cultura scolastica. - la scarsa igiene e la mal nutrizione che interessa il 69.8% della popolazione è causa anche di malattie endemiche e l accesso alla sanità è impedito dalle insufficienti condizioni economiche; - si registra una percentuale di mortalità infantile del 3,1% entro il primo anno di vita, il 4% non arriva al quinto anno di vita, il 3,4% muore durante l adolescenza; - il 77,7% delle bambine entro i 12 anni ha già rapporti sessuali; - una delle maggiori problematiche sociali riguarda l'elevata presenza di bambini che vivono in strada, circa il 36,2% dei minori presenti a Fianarantsoa, che sopravvivono grazie ad elemosina e piccoli furti, incrementando fenomeni quali prostituzione ed altre attività illegali; - la condizione del 49,8% della gioventù di Fianarantsoa è critica e rispecchia la situazione generale del Paese. I giovani si trovano a fare i conti con ristrettezze economiche, caos politico (clientelismi e favoritismi), giuridico, sociale e morale, corruzione, assenza di punti di riferimento, sfruttamento e criminalità, mancanza di prospettive e di lavoro. Poveri: - Il 69,8% della popolazione vive in condizioni di povertà estrema. Fonte: EDSMD-IV Madagascar, Fianarantsoa Natalità/Mortalità: Gli abitanti di Fianarantsoa, come per il resto della popolazione malgascia si caratterizzano per una fecondità ancora molto elevata. L Indice Synthétique de Fécondité (ISF) des femmes stima a 6,0 per donna secondo l EDS 1997 e a 5,2 bambini secondo l EDSMD I risultati sulla natalità e sulla fecondità sono rispettivamente il 42 ed il 208 perl EDSMD-1997 ed il 35 ed il 180 per l EDSMD Il livello di mortalità infantile è ancora molto elevato; infatti passa dal 93 nel1992 del (ENDS-92) al 58 % nel (EDSMD-III). Per quanto riguarda la mortalità giovanile, questa passa al 163 nel 1992 al 94 nel (EDSMD-III). Istruzione: Tableau Livello D Istruzione EDSMD-IV Madagascar - Fianarantsoa Caratteristiche sociodemografiche Senza istruzione Primaria incompleta Primaria Completa Secondaria incompleta Secondaire completa Superiore Gruppi d età ,2 42,9 5,7 24,6 1,2 2, ,8 39,5 6,2 31,4 0,7 0, ,1 47,3 5,2 25,8 1,9 4, ,0 49,6 5,7 19,3 1,8 4, ,5 50,3 4,6 22,5 1,2 2, ,9 44,8 7,5 28,1 2,4 3, ,2 38,3 5,3 36,4 2,4 4, ,7 43,4 4,8 25,0 2,1 5,0

12 Fonte: Diocesi di Fianarantsoa - CDS (Ospedale diocesano) Condizione Igienico Sanitaria: - 63,3% della popolazione non fa uso dell assistenza medico sanitaria - 69,2% della popolazione non conosce i servizi igienici (Bagni-docce) - 87,4% della popolazione versa in condizioni igieniche al di sotto della norma - scarsa presenza di servizi assistenziali pubblici (ospedali, preventori) - 79,9% della popolazione è a rischio delle malattie veneree - 21,8% della popolazione è affetta da malaria - 67,5% della popolazione è affetta da malattie gastro intestinali - 58,3% della popolazione è affetto da psoriasi - 79,8% della popolazione è affetto da carie - 49,7% della popolazione è affetto da malattie alle vie respiratorie Fonte: Carcere di Fianarantsoa (Ministere de la Giustice - Maison Centrale de Fianarantsoa) - il 32,5% dei minori in detenzione sono recidivi; - il 68,8% dei minori sono accusati per furti di galline, polli, tacchini; - il 12,8 dei minori sono accusati per spaccio di sostanze stupefacenti; - il 3% dei minori è accusato per violenza sessuale; - il 68,7% delle donne hanno commesso reati quali furti; - il 10,4% delle donne hanno commesso omicidi; - il 79,2% degli uomini sono accusati per furti; - il 12,4% degli uomini sono accusati di omicidi. l Fonte: Associazioni locali che si occupano di educazione Omeo Bon Bon - Maison des Enfant - Associazione Miaraka A Fianarantsoa, sono presenti diverse realtà che si occupano di minori poveri e di strada. Tali associazioni cercano di alleviare tale complessa situazione di disagio. L efficacia degli interventi non è sempre riscontrabile e a volte si registra un abbandono dalle iniziative promosse dalle associazioni da parte di alcuni dei minori coinvolti che ritornano in strada. Pertanto si è reso necessario un lavoro di rete con l obiettivo di fare da collante tra le varie strutture e organismi locali così da consolidare i rapporti di collaborazione e l'idea di obiettivi comuni tra gli appartenenti alle diverse organizzazioni. Si è reso pertanto necessario lo studio e la sperimentazione di un diverso approccio al fine di rintracciare l interesse dei bambini alla partecipazione alle attività educative proposte a loro favore. Queste associazioni, dopo aver consolidato il loro intervento nel territorio di Fianarantsoa, negli anni, hanno orientato la loro progettualità sui bambini orfani e di strada (poiché a Fianarantsoa il 76% dei minori e ragazzi presenti nelle strutture che hanno vissuto in strada sono privi di stimoli educativi e cognitivi) promuovendo la difesa dei diritti del fanciullo. La comunità per minori Omeo Bon Bon, ospita bambini disagiati o senza famiglia e gestisce le CLASS VERT (scuola di alfabetizzazione per i bambini di strada ; la struttura chiamata Maison des Enfant gestita dalla Diocesi locale, organizza classi di studio ed attività varie per bambini svantaggiati; la comunità di Ambalakilonga fondata dalla Fondazione Exodus, ospita giovani in difficoltà e gestisce una scuola professionale; l Associazione Koinonia gestisce un centro diurno per minori, proponendo attività ludico-ricreative e l Associazione Miaraka gestisce un centro per minori poveri e di strada e interventi di animazione territoriale ed in carcere. Queste associazioni promuovono i diritti del fanciullo condivisi tra gli obiettivi dell U.E. e nella Carta dei diritti fondamentali del fanciullo ed in rete, coordinate dal Ministero della Popolazione, continuano a sperimentare nuove strategie di aggancio dei bambini di strada. Inoltre il 60% dei giovani Italiani che arrivano ospiti nelle strutture di cui sopra per fare un esperienza nei paesi in via di sviluppo non sono consapevoli di ciò che fanno i missionari e i cooperanti italiani in Madagascar

13 7.3A. ANALISI DELLE RISORSE ESTERNE ED INTERNE Le risorse esterne vengono rappresentate da tutti quegli enti, associazioni, ordini religiosi, ecc, che svolgono attività umanitaria e sostegno anche economico alla realtà malgascia in Fianarantsoa, le risorse interne, dagli enti partner: 1. Suore Teresiane Le suore Teresiane che da tempo operano nel territorio del Madagascar, offrono il loro servizio a favore di minori affetti da rachitismo e dello loro mamme. I preventori si trovano su tutto il territorio dell isola. INTERVENTI OFFERTI 1. Gestione di preventori per il rachitismo; TIPOLOGIA INTERVENTI ED UTENTI COINVOLTI 1.Preventorio: gestito da 4 suore, di cui 2 rwandesi, si trova appena fuori città. Le suore accudiscono circa n. 70 bambini rachitici che hanno tra i 3 e ai 12 anni, per un periodo variabile che può andare dagli 11 mesi ai 2 anni, con un rientro nelle proprie case di un all anno. Il rachitismo è parecchio diffuso in Madagascar, per la scarsità dell allattamento al seno dovuto alle frequenti gravidanze delle madri e alla cattiva nutrizione (il formaggio, il latte e più in genere i derivati, non sono molto consumati, dal momento che acquistarli non è possibile per l eccessivo costo, rispetto ad una economia familiare molto povera, per altro gli zebù, che sostituiscono le mucche, producono poco latte). Inoltre le usanze prevedono che i bambini siano sempre molto coperti, e questo impedisce l azione dei raggi solari sulla calcificazione delle ossa. I bambini infatti vengono seguiti, durante il periodo che precede l intervento per prepararli all operazione, e per il periodo successivo allo stesso per la riabilitazione. Inoltre in questo servizio vengono affiancate dalle madri, per sostenere le suore nelle loro attività, soprattutto per il periodo estivo, quando il numero delle consorelle diminuisce per la pausa estiva. Il preventorio è fornito di una mensa, di camerette e di una grande sala per la fisioterapia con pochi elementari attrezzature. Durante la riabilitazione i bambini vengono coinvolti in varie attività; quali: laboratori ludico-ricreativi; educativi; alfabetizzazione. 2. Suore e Frati Trappisti- Maroumbe Le suore e i frati trappisti, nella provincia di Fianarantsoa gestiscono diverse strutture di comunità cattoliche, che una parte gestiscono sia come alloggi per i pellegrini, che per i seminaristi, nell altra parte invece vi abitano delle famiglie che hanno intrapreso un percorso di formazione professionale, infatti vi sono laboratori di falegnameria, e di artigianato in genere. In ogni villaggio vi è una chiesa, e circa 50 seminaristi, la messa della domenica e le attività di catechesi diventano momenti di condivisione, di festa e di crescita per l intero paese. INTERVENTI OFFERTI - 1. Formazione agricola per adulti; - 2. Alfabetizzazione per bambini TIPOLOGIA INTERVENTI ED UTENTI COINVOLTI - 1. Formazione agricola per adulti : la comunità cattoliche si predispongono come se fossero dei veri e propri villaggi, che si autogestiscono, attraverso un economia di sussistenza, e la produzione di artigianato locale. Gli adulti circa 200 tra uomini e donne sono occupati nella produzione agricola, organizzata in corsi di formazione. 2. Alfabetizzazione per bambini: Attività di accomp. scolastico per 100 bambini, inoltre sono adibiti degli spazi all aperto e degli spazi educativi, come scuole,e asili 3. Associazione Exodus - Don Mazzi L associazione Exodus, ha i sui campi base ad Ambalakilonga - Villaggio dei ragazzi, ed a Orphelinat Catolique di Fianarantsoa - Madagascar centro-sud. Il Villaggio "Ambalakilonga" è un villaggio sorto nelle vicinanze del Grande Orfanotrofio di Fianarantsoa, una delle maggiori città del Madagascar.Il fuoco del viaggio è comunque spostato verso Ambalakilonga, il villaggio dei ragazzi. La finalità di Ambalakilonga è fungere da cerniera tra l'orfanotrofio e la società sì da permettere un reinserimento sociale positivo. I ragazzi si trovano di fronte al disagio dell'assenza di una famiglia di origine e la durezza di una società (quella malgascia) particolarmente provata in termini di sviluppo economico, gestione politica, educazione e sanità. Il Villaggio, costruito da una famiglia di commercianti svizzeri (Famiglia Frigerio) è affidato per la gestione alla Fondazione Exodus, diretta da don Antonio Mazzi. Le strutture sono già ben avviate e sta prendendo vita la gestione continuativa da parte di un gruppo di educatori e volontari provenienti dalle Comunità Exodus. L'Esperienza ha il suo cuore nella coabitazione di tre realtà: L'Orphelinat Catolique, Ambalakilonga, la Fondazione Exodus. INTERVENTI OFFERTI 1. Casa famiglia per adolescenti

14 TIPOLOGIA INTERVENTI ED UTENTI COINVOLTI 1. Casa famiglia per adolescenti la casa famiglia accoglie 35 adolescenti e giovani maschi dai 14 ai 23 anni, offrendo loro un servizio di convitto intero, dormitorio, inserimento scolastico e lavorativo, attività socio-educative. I ragazzi lasciano la struttura quando sono diventati autonomi. 4. Trapani per il Terzo Mondo Nel febbraio dell'anno 2000 veniva costituita l'associazione Trapani per il Terzo Mondo. Dalla prima ricognizione effettuata nel marzo del 2000 i componenti dell associazione si erano resi conto, della gravità della situazione in cui verteva il territorio malgascio, dove la condizione igienica-assistenziale sicuramente molto grave, non era altro che un sintomo della situazione culturale, per cui bisognava agire su due fronti, prima su quello scolastico-educativo e di conseguenza su quello medico-igienico-sanitario. INTERVENTI OFFERTI 1.assistenza socio-sanitaria; 2. medici in missione; 3. adozioni a distanza TIPOLOGIA INTERVENTI ED UTENTI COINVOLTI 1. Assistenza socio-sanitaria: Scuola elementare Maneva-Alakamisy (Betafo), inaugurata il 12 novembre del 2000;Scuola di taglio e cucito presso l orfanotrofio di Ankofafa (Fianarantsoa);Acquisto, su donazioni, di attrezzature sanitarie oculistiche; Progetto tanto con poco diritto all acqua: n 5 pozzi d acqua a Bemaneviki; Spedizione di n 4 container ( abbigliamento, giocattoli, farmaci, materiale didattico, ecc ); Acquisto su donazione di attrezzature sanitarie per gli ospedali di Fianarantsoa, Bemaneviky Antsirabe; Acquisto su donazione di attrezzature sanitarie per il carcere di Antsirabe (sedie dentistiche, sterilizzatori, incubatrici; Progetto un caldo sonno : realizzazione di copertine per neonati presso lo studio del dott. Vito Accardo; Cure mediche a due bambine malgasce all ospedale Carlo Besta di Milano; Progetto Tonga Soa anno 2004: ospitalità a 8 bambini, 2 suore e 1 accompagnatore provenienti dall Istituto Cattolico di Ankofafa di Fianarantsoa. Progetto Tonga Soa anno 2005: ospitalità a 8 bambine, 2 suore missionarie dell Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Ivato. 2. Medici in missione: Ogni anno partono in Missione medici Trapani per dare avvio a processi di prevenzione e ad iterventi chirurgici per la popolazione malgascia che risulta affetta da queste patologie: infezioni cutanee, ferite lacerocontuse infette, pediculosi, scabbia, piritiryasi versicolor, aids, malattie virali, peste, bilharziosi, malaria, flogosi delle vie respiratorie. Inoltre, a causa della malnutrizione i bambini presentavano uno sviluppo somatico inferiore alla media. Una delle patologie particolarmente evidenti anche oggi durante le missioni che effettuiamo, è la carie, segno d'errata igiene alimentare e orale. Inoltre, il tasso di mortalità neonatale e quello per emorragia post-partum nella madre è tuttora elevatissimo. 3. adozioni a distanza: L associazione cura fino ad ora N 230 adozioni a distanza presso l orfanotrofio di Ankofafa (Fianarantsoa); 5. Associazione Reggio terzo mondo ONG RTM è un organismo di volontariato internazionale di ispirazione cristiana, collabora in piena comunione con la Chiesa locale attraverso il Centro Missionario Diocesano, Caritas, Case della Carità e Servi della Chiesa. Sostiene iniziative legate al Commercio Equo e Solidale attraverso progetti e collaborando con la Cooperativa Ravinala. RTM è un organismo riconosciuto idoneo dal Ministero Affari Esteri italiano, dall Unione Europea, dalla Repubblica del Madagascar, dalla regione Emilia-Romagna e dall UNMIK (in Kosovo).Collabora inoltre con organismi Nazionali ed internazionali: CARITAS, CEI, FAO, OMS, PAM. INTERVENTI OFFERTI 1. Preparare ed inviare volontari nei Paesi in via di sviluppo; 2. Attuare progetti di autosviluppo con comunità locali dei Paesi del Sud del mondo; 3. Promuovere la conoscenza e la sensibilizzazione sui problemi del sottosviluppo, interdipendenza Nord-Sud, dell Educazione alla Pace e all interculturalità. TIPOLOGIA INTERVENTI ED UTENTI COINVOLTI 1. Preparare ed inviare volontari nei Paesi in via di sviluppo: Ad oggi RTM ha inviato in 20 progetti più di 300 volontari (di cui più di 160 per un periodo di 2 anni), I progetti di volontariato sono predisposti ed attuati in collaborazione con le Chiese locali, associazioni, gruppi di base e ONG locali. Inoltre è promotore di progetti di servizio civile all estero; 2. Attuare progetti di autosviluppo con comunità locali dei Paesi del Sud del mondo: Promuove nel territorio, scuole-formazione per formare gli abitanti del posto a delle forme di produzione e di vendita, infatti si fa promotore della vendita dei prodotti artigianali attraverso delle forme di commercio equo e solidale; 3. Promuovere la conoscenza e la sensibilizzazione sui problemi del sottosviluppo, interdipendenza Nord-Sud, dell Educazione alla Pace e all interculturalità: Svolge attività di sensibilizzazione e conoscenza dei problemi legati al sottosviluppo dei paesi poveri attraverso l adesione e la collaborazione con diverse associazioni internazionali, quali: F.O.C.S.I.V. (Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontari), EURONAID (Associazione ONG europee attive nella sicurezza alimentare), CIDSE (Coordinamento ONG di sviluppo delegate delle conferenze episcopali), ONG Italiane.

15 6. Gesuiti ECAR- Diocesi di FianarantsoaIl 17 ottobre 1948 partì dalla Sicilia il primo gruppo di gesuiti italiani diretto alla diocesi di Fianarantsoa. Cinque anni più tardi arriveranno i gesuiti della Provincia di Torino per inserirsi nel lavoro apostolico della diocesi di Antananarivo, così è riferito dalla "memoria storica", cioè al P. Santo Zocco, amministratore della diocesi di Fianarantsoa, missionario veterano, grande conoscitore della storia della Compagnia di Gesù in quest'isola. "Nel comincia - c'era stato un movimento di ribellione contro il colonialismo francese, un movimento in favore dell'indipendenza, purtroppo soffocato nel sangue con massacri sia da parte francese, sia da parte malgascia. C'è chi parla di morti, ma nessuno è riuscito mai ad accertare con precisione la verità. Il vescovo di Fianarantsoa di allora, mons. François Xavier Troyer temette l'espulsione di tutti i francesi, compresi i missionari, che a quel tempo erano la quasi totalità del clero della sua diocesi. Si recò quindi a Roma, dal P. Janssens, superiore generale della Compagnia di Gesù, chiedendogli dei missionari che potessero rimpiazzare i francesi, se fosse stato necessario. Il generale inviò il vescovo dal superiore dei gesuiti di Sicilia che proprio in quel momento stava cercando un nuovo campo di apostolato per i confratelli che prima della guerra avevano lavorato nel Bengala indiano, ma che ora, per ragioni politiche, non potevano tornarvi. Da allora ad ora grandi cose sono state fatte in Madagascar dai padri gesuiti, ed è giusto annoverare tra i Missionari, oltre che P. Zocco, anche Padre Daniele, ch ormai da 50 anni cerca di fare apostolato nei villaggi malgasci formando gruppi di famiglie all evangelizzazione, da portare presso i villaggi. Inoltre nel villaggio, vi è un area riservata agli anziani, una ai bambini, i quali vengono scolarizzati ed educati fin dalla prima infanzia, e vengono anche accolte ragazze con bambini. Alla costruzione del villaggio dei catechisti ha anche contribuito la Diocesi di Trapani, con dei fondi raccolti attraverso l ufficio missionario. Padre Daniele nella Citta di Fianarantsoa, ha fondato un villaggio, dove forma delle famiglie sia professionalmente, che apostolicamente. Il tutto si svolge all interno di quello che viene denominati Villaggio dei Catechisti, dove 100 famiglie ricevono una formazione per un anno, successivamente alla quale sono inviti presso i villaggi ad evangelizzare e a formare quella parte del popolo malgascio, che è molto numerosa, a migliorare le proprie condizioni di vita, attraverso un accompagnamento costante di questi catechisti. INTERVENTI OFFERTI 1. Formazione professionale; 2. Scuola dei catechisti TIPOLOGIA INTERVENTI ED UTENTI COINVOLTI 1. Formazione professionale Il villaggio Gesuita presente a Fianarantsoa prepara gli ospiti del villaggio alla formazione professionale. I corsi sono rivolti sia agli uomini 50, quanto alle donne 50. Gli uomini sono impegnati in laboratori di falegnameria e saldatura dello stagno, le donne alla produzione di abiti merletti e capi in lana. 2. Scuola dei catechisti Sistema portante del villaggio è la scuola dei catechisti, dove vengono formate le 100 famiglie ospiti del villaggio. Il periodo di formazione dura 1 anno al termine del quale le famiglie si trasferiranno presso i villaggi del Madagascar più in difficoltà per educarli alla civiltà attraverso l evangelizzazione. 6.Le Suore Nazarene sono presenti da tempo in Madagascar dal secondo dopo guerra. Esse collaborano con l arcidiocesi di Fianarantsoa, ed il loro carisma è quello di occuparsi, di bambini, per facilitare in loro in processo di scolarizzazione, della formazione professionale delle donne, infatti hanno in attivo corso di taglio, cucito, e si occupano anche degli anziani in stato di abbandono; inoltre nel territorio del Madagascar sono responsabili di lebbrosari. Il loro servizio è implementato dalla presenza do volontari che vanno in missione per periodi dell anno presso le loro case, da medici che li raggiungono durante l anno per avviare dei corsi di puericultura, educazione igienico-sanitaria, prevenzione. Tra le suore molte sono di origine italiana, altre sono consorelle africane, e quasi tutte sono in possesso di titoli di studio spendibili a favore della popolazione, tra di esse vi sono pedagogiste, infermiere, che a loro volta gestiscono scuole per i bambini e i corsi di alfabetizzazione e per i volontari corsi in lingua francese e malgascia. TIPOLOGIA INTERVENTI ED UTENTI COINVOLTI 1. Assistenza medico-sanitaria per anziani, donne e bambini: Un equipè medica si presta volontariamente ad offrire assistenza medica alle donne, egli anziani e ai bambini circa 300 l anno della città presso il centro polivante; 2. Lebbrosari: Le Suore Nazarene gestiscono diversi lebbrosari su tutto il territorio del Madagascar e si trovano tutti lontano dalle città, sono gestiti dalle suore, in tutto riescono a contenere i bisogni di 55 persone uomini, donne, bambini e anziani affetti dalla lebbra. Manca qualunque tipo di assistenza igienica ed educativa. Non ricevono alcun aiuto da paesi e organizzazioni occidentali, solo qualche sostegno economico da parte dei missionari (P. Zocco); 3. Gestione di preventori per il rachitismo: Le Suore Nazarene gestiscono diversi preventori in tutto il Madagascar per la cura del rachitismo; 4. Gestione di diverse case di accoglienza; 5. Gestione di Centri polivalenti: Le suore gestiscono dei centri polivalenti dove si svolgono diverse attività, che coinvolgono in media 100 adulti e 100 bambini: A. Formazione professionali per donne: Le Suore Nazarene oltre alla loro casa

16 di accoglienza gestiscono un centro diurno polivalente dove si svolgono attività di formazione per le donne, quali, maglieria e ricamo, tali corsi sono gestiti da formatori ed esperti del luogo, accompagnanti dai volontari. B. Alfabetizzazione: Corsi di alfabetizzazione rivolte ai bambini in età scolare,e alle donne, tali corsi sono gestiti dalle suore e dai volontari. C. Formazione per i volontari: Per i volontari vengono organizzati dei corsi in Lingua malgascia francese, inoltre vengono preparati dei corsi di primo soccorso e di conoscenza dei rischi possibili presenti nel territorio. D. Corsi di prevenzione socio-assistenziale: Periodicamente le suore vengono raggiunte da medici che vanno in missione in Madagascar, per fare percorsi di prevenzione a favore della popolazione femminile, sulle malattie veneree, corsi di puericultura, corsi di igiene e profilassi. E. Orfanotrofio ospita attualmente 350 bambini e bambine in età da 0 a 17 anni. In questo momento la presenza più significativa è rappresentata da 50 bambini in età inferiore/uguale a 1 anno. La struttura è diretta da Suore dell'ordine delle suore Nazarene e da Cooperanti. La madre superiora, detta Ma Mère è coadiuvata da 9 suore malgascie e alcune collaboratrici esterne. LE SEDI Al momento la Caritas diocesana di Trapani, oltre agli interventi, di cui al punto 6, elencati come esperienze pregresse, per cui si fa riferimento a tutti gli interventi ivi messi in pratica a favore della popolazione malgascia, esercita, ed esplicita anche un servizio stabile, continuo e permanente, presso i tre centri polivalenti, qui di seguito ampliamente specificati, strutture presso le quali i 9 volontari in SCV andranno a svolgere il proprio servizio. Le sedi presso le quali i volontari andranno a svolgere il servizio sono tre CENTRI POLIVALENTI: 1. COMUNITA MIARAKA 3 volontari; 2. EKAR AMBALAKILONGA 3 volontari; 3.CASA SUORE NAZARENE 3 volontari. 1. COMUNITA MIARAKA - Promossa dalla Caritas di Trapani in collaborazione con la Diocesi di Fianarantsoa, è un centro per minori nato nell'ottobre Dopo aver effettuato un intenso lavoro di strada, per conoscere il territorio, i suoi soggetti, le sue regole e dinamiche, grazie anche al supporto dei volontari in servizio civile inviati da Caritas Italiana per collaborare con la Diocesi locale, si è deciso di creare un centro che potesse ospitare un gruppotarget di minori in difficoltà. Ad oggi sono 21 i bambini che vengono ospitati nella comunità alloggio Miaraka, con cui si è avviato un percorso di assistenza e promozione sociale. La comunità alloggio Miaraka rappresenta un luogo sano dove i minori ivi seguiti, accomunati da deprivazione culturale, degrado sociale e da carenze educative, ritrovano un contesto socio ambientale capace di rispondere con modalità positive ai loro disagi e bisogni. La comunità si occupa di offrire poliedriche attività ed è luogo privilegiato: per la promozione dei diritti dei bambini (salute, cibo, vestiario, istruzione, gioco, educazione, alloggio, affetti); dell ascolto (dei bisogni e delle esigenze espresse ed inespresse dei/delle minori) per favorire una crescita personale armoniosa e consapevole anche attraverso lo stimolo alla riflessione sulle proprie esperienze; in cui avere occasioni per uno sviluppo della creatività e incentivi al gusto della ricerca; in cui creare momenti di promozione di singoli o di gruppi, per l emancipazione personale e la maturazione di abilità sociali che favoriscano l auto - organizzazione nel proprio contesto; in cui poter sperimentare rapporti e relazioni costruttive con i/le coetanei/e; in cui compiere un percorso educativo e di formazione, sostenuto da figure adulte significative che garantiscano la continuità dell esperienza anche attraverso il fare manuale, laboratori socializzanti e sportivi, attività di accompagnamento scolastico, attività di educazione alla legalità e all affettività, alla cittadinanza, laboratori di espressione artistica e corporea, attività culturali ed interculturali; costruire e mantenere i rapporti con genitori e parenti dei minori, implementando le attività ordinarie con specifiche attività trasversali settimanali rivolte alle famiglie. I Cooperanti, con gli educatori e i minori coordinano delle riunioni settimanali per programmare le attività, capire e trovare soluzioni agli eventuali problemi, scambiare informazioni ed idee su come migliorare l'intera offerta formativa. L Associazione si occupa anche dell'iscrizione e pagamento delle scuole presso cui i bambini studiano, di fornire il materiale scolastico necessario, di monitorare il rendimento scolastico dei ragazzi mediante incontri con gli istituti scolastici. Inoltre, in collaborazione con la "Maison des Enfants", un centro diurno per minori gestito dalla Diocesi di Fianarantsoa, talvolta con la collaborazione di cooperanti francesi, fornisce supporto ad altri bambini e giovani in difficoltà. A tal fine l'associazione si è caricata del pagamento delle tasse scolastiche di un gruppo di 30 bambini, seguendoli anche nel loro percorso formativo attraverso riunioni con gli stessi e le loro famiglie, insieme ai responsabili della Maison des Enfants. I membri di Miaraka sono otto, di cui due (un uomo e una donna trentenni) sono dei cooperanti italiani, ex volontari in servizio civile, che hanno maturato esperienza e conoscenze tali da poter gestire, grazie anche alle loro forti motivazioni, il centro in collaborazione con il personale. I restanti sei sono uomini e donne malgasci (anch essi giovani adulti) che lavorano stabilmente all'interno del centro: due educatori, un uomo e una donna, 1 cuoco, 2 inservienti, 1 guardiano, 1 operaio. Il mix tra italiani e persone locali risulta essere importante per dare al centro, alla formazione dei bambini e a tutto il personale (italiano e malgascio), un'impronta multiculturale. Il centro

17 inoltre si occupa delle cure sanitarie e mediche delle famiglie dei bambini e dei poveri dl territorio, inoltre organizza in collaborazione con le altre sedi mense ed attività per i poveri e senza tetto. 2. EKAR AMBALAKILONGA COD. HELIOS IL CENTRO EKAR AMBALAKILONGA è una struttura residenziale che può ospitare fino a 30 giovani, maschi, di età compresa prevalentemente dai quattordici ai ventitré anni. Vengono accolti ragazzi orfani o abbandonati, ex-ragazzi di strada e minori in situazione di disagio socio-familiare segnalati dai servizi sociali, dal Tribunale dei Minori o da altre realtà religiose o laiche che si occupano di giovani. Offerta di una risposta adeguata ai bisogni primari di salute, cura della persona, divertimento, per il raggiungimento dell autonomia personale; Abituare ad un ordine e ad un metodo: la confusione genera insicurezza, errori, paure; Superamento del disagio relazionale e delle conseguenti problematiche esistenziali, accettando la realtà, vivendo in armonia con se stessi, con la propria storia e con gli altri; Rendere consapevole ciascuno della propria evoluzione personale; Far scoprire la ricchezza della personalità, aiutare ad imparare a conoscere, apprezzare e valorizzare il proprio carattere; Attenzione alla dimensione affettiva, fondamentale per lo sviluppo umano, spesso particolarmente problematica nell esperienza dei nostri ragazzi; Accompagnare nella ricerca di senso negli avvenimenti personali, accettando il proprio passato per superarne i limiti e valorizzarne le opportunità; Rendere ciascuno protagonista della sua vita. Spesso ci sentiamo oppressi da un destino sfortunato, altre volte ci conviene sentirci oppressi. E importante invece, riuscire a determinare le nostre azioni nella direzione che vogliamo, fondamentale per il passaggio da una vita infantile a una vita adulta; Accompagnamento nelle situazioni difficili; Sostegno alla ristrutturazione e rielaborazione delle capacità di socializzazione, attraverso il potenziamento di una rete di rapporti affidabili e funzionali alla crescita del minore; Favorire un adesione libera al messaggio cristiano, ispirazione e principio unificante del Progetto, dimensione essenziale della vita; Abituare alla verifica concreta, non è sufficiente voler migliorare, bisogna sapere cosa si deve fare per migliorare in base al tempo, alle circostanze, alle capacità; Imparare a distinguere gli aspetti positivi da quelli negativi (capacità di giudizio); Incoraggiare la relazione con la famiglia d origine, favorendone, dove possibile, il contato, in vista del ricongiungimento. La comunità inoltre si occupa delle cure sanitarie e mediche delle famiglie dei ragazzi e dei poveri dl territorio, inoltre organizza in collaborazione con le altre sedi mense ed attività per i poveri e senza tetto. 3.CASA SUORE NAZARENE COD. HELIOS IL CENTRO LA CASA DELLE SUORE NAZARENE Presso tale struttura afferiscono tutte le attività dell ordine ed è gestita dalla Superiora, suor Agnese Brusasco. Presso tale sede si propongono gli interventi per i poveri, gli anziani, l orfanotrofio per i bambini abbandonati, servizio mensa, con adeguati servizi igienici, locali per il sostegno scolastico dei bambini, stanze per fare visite mediche. Con un utenza che va dai 400 adulti ai 550 bambini. E un centro polivalente che accoglie donne in difficoltà, senza tetto, famiglie povere, poveri dei quartieri vicini, bambini. Tale struttura, esiste da circa 20 anni, originariamente era gestita da suore Carmelitane, adesso invece anch essa è stata assorbita dalla congregazione delle suore nazarene. Presso tale sede che è mantenuta e governata dalle sole suore e dalle novizie, sono stati destinati 3 volontari del presente progetto. La CASA è costituita da diversi piani e padiglioni. Nel piano terra, vi è un grande salone nel quale le suore fanno accoglienza ogni mattina alle donne e distribuiscono loro materiale didattico per i bambini, alimentari, materiale per l igiene personale. Inoltre vi è una grande mensa per i poveri. Al primo piano, vi sono delle camere dove a giorni alterni vi sono dei medici che fanno delle visite, e altre invece riservate a donne che con bambini si trovano senza casa, al secondo piano vi sono saloni adibiti per il sostegno scolastico dei bambini, e per le attività ludiche degli stessi.

18 INDIVIDUAZIONE DEGLI INDICATORI QUANTITATIVI CHE MISURANO LA PROBLEMATICA SPECIFICA SUI QUALI SI INTENDE INTERVENIRE PER APPORTARE CAMBIAMENTO* Dall analisi degli indicatori sopra riportati, LA PRESENTE IDEA PROGETTUALE INTENDE INTERVENIRE SULLE criticità qui di seguito riportate EMERSE NELLE FONTI DI CUI SOPRA (SONO EVIDENZIATE IN GIALLO) NEI SEGUENTI SETTORI: 1. A. MINORI 2. B. POVERI 3. C. CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE 4. D. MISSIONE INDICATORI DI BISOGNO INIZIALE A.1 il 65,7% non completa l istruzione primaria per le difficoltà economiche e dell assenza di figure educative di orientamento alla cultura scolastica. A.2 il 32,5% dei minori in detenzione sono recidivi; A.3 il 76% dei minori e ragazzi presenti nelle strutture che hanno vissuto in strada sono privi di stimoli educativi e cognitivi 1A. MINORI 2B. POVERI B. 1 - Il 69,8% della popolazione vive in condizioni di povertà estrema. 3C. CONTESTO SOCIO- SANITARIO C.1 63,3% della popolazione non fa uso dell assistenza medico sanitaria 4D. MISSIONE D.1 il 60% dei giovani Italiani che arrivano ospiti nelle strutture di cui sopra per fare un esperienza nei paesi in via di sviluppo non sono consapevoli di ciò che fanno i missionari e i cooperanti italiani in Madagascar DESTINATARI DIRETTI DEL PROGETTO UNIVERSO DEI DESTINATARI DIRETTI: 500 minori di età compresa tra i 3 e i 18 anni non compiuti; 300 adulti uomini e donne di età compresa tra i 30 e i 65 anni; CARATTERISTICHE DEI DESTINATARI DIRETTI Nella provincia di Fianarantsoa i minori che vanno a scuola sono circa il 30%, di cui il 10% è sostenuto dalle adozioni a distanza, e del restante 20% solo il 5% seguono delle scuole di formazione professionale e secondaria, qualcuno di essi è sostenuto dalla diocesi. Invece i bambini DI STRADA non vanno a scuola, e calcolare il numero dei dispersi risulta impossibile dal momento che di questi non vengono registrate nemmeno le nascite. L intervento educativo nei confronti di questa fascia della popolazione è senza dubbio di grande importanza, in quanto oltre ad una preparazione scolastica di base che può garantire una condizione lavorativa futura migliore, si propongono al minore attività educative quali il sostegno scolastico, attività di animazione, facendo in modo che il bambino trascorra parecchio del suo tempo in contesti educativi Ci si occupa inoltre dell accudimento, e assistenza dei poveri verso i quali si cercherà di tamponare le esigenze giornaliere: l offerta di un pasto caldo, di coperte durante l inverno, vestiario adeguato, assistenza socio-sanitaria BENEFICIARI il contesto territoriale cittadino terra di missione il territorio ecclesiale rete dei servizi assistenziali presenti a Fianarantsoa (associazioni, enti profit-no profit, ecc.) missionari che si trovano in loco i volontari che si trovano in loco ed in Italia

19 SOSTENIBILITA DEL PROGETTO Il progetto Fianakaviana-famiglia-Trapani riveste un importanza sociale, quella di provocare negli abitanti del posto una rivoluzione culturale, ma non data da motori di cambiamento esterni e fattori estranei ad essi stessi, ma a partire dal modo personale di condurre la vita. Il progetto infatti mira alla realizzazione di attività che oltre a strutturarsi in laboratorio, assolveranno ad una promozione culturale, al fine di causare delle innovazioni negli uomini per farsi essi stessi motori di cambiamento positivo nei confronti degli altri abitanti della città. Ciò è possibile agendo non su un sistema riproduttivo fine e se stesso, ma incidendo sul loro modo di vita, e quindi apportando una forma di cambiamento di tipo socio-culturale, atto alla crescita della comunità tutta. Il progetto infatti intende proporre dei nuovi stili di vita, che migliorino la qualità della stessa, al fine di dare un organizzazione ed una programmazione a partire dalla gestione della quotidianità e della vita familiare. 8) Obiettivi del progetto: PREMESSA Conformemente alla natura di organismo pastorale costituito dalla Conferenza Episcopale Italiana al fine di promuovere la testimonianza della carità della comunità ecclesiale italiana ( ) in vista ( ) della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica (art. 1 Statuto); accogliendo l appello del Santo Padre alla Giornata Mondiale della Gioventù dell Anno giubilare (" Nel corso del secolo che muore, giovani come voi venivano convocati in adunate oceaniche per imparare ad odiare, venivano mandati a combattere gli uni contro gli altri. Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo voi non vi presterete a essere strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario ); Caritas Italiana offre una seppur piccola risposta all anelito di pace che sale dalle popolazioni vittime di guerre, conflitti armati, vessazioni continue ed oppressioni, promuovendo la sperimentazione di forme di intervento nonviolente e non armate in situazioni di crisi. Il Progetto recepisce e valorizza l esperienza del servizio civile in zone di crisi che dal 2001 in avanti la Caritas Italiana ha proposto col Progetto Caschi Bianchi ad oltre 200 giovani obiettori di coscienza e volontarie/e in servizio civile unitamente agli interventi di Caritas italiana e delle Caritas diocesane in progetti a livello internazionale. Le prospettive aperte dalla legge 230/98 (Nuove norme in materia di obiezione di coscienza e servizio civile) e confermate dalla legge 64/2001 (Istituzione del servizio civile nazionale) relativamente alla possibilità di attuare progetti di servizio civile all estero e di sperimentare forme di difesa civile nonviolenta, concorrendo alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari, riconoscono alla componente civile un ruolo determinante nel lento e faticoso processo che da un conflitto (sia esso latente o palese) porta dal confronto al dialogo, fino alla riconciliazione e al perdono, sia sul terreno civile che religioso. Tale istanza, ha ottenuto il più alto riconoscimento nell Agenda per la Pace delle Nazioni Unite, attribuendo alla componente civile, denominata poi Caschi Bianchi, azioni di mantenimento della pace e ricostruzione della fiducia prima, durante o dopo un conflitto. Una proposta educativa per i giovani e le comunità. Il Progetto è concepito e realizzato come progetto formativo, a partire dalla ovvia constatazione che è rivolto prima di tutto a giovani nella fase delle decisioni per il proprio percorso di vita, rispetto al mondo del lavoro e l assunzione di responsabilità personali e sociali. Il progetto si propone quindi un coinvolgimento personale, ai fini di una ricaduta positiva sulle future scelte di vita. L obiettivo non è l invio di professionisti della pace, ma l accompagnamento di giovani all interno di esperienze che uniscano l autonoma responsabilità dei soggetti a momenti di verifica e tutoraggio individuali e di gruppo, valorizzando le risorse dei contesti specifici di inserimento. Oltre ad abilitare strettamente all attività all estero e ad un proficuo inserimento nel progetto, la formazione è finalizzata più ampiamente ad offrire percorsi di cittadinanza attiva, di confronto con la complessità della mondializzazione ed alla comprensione del rapporto tra problematiche internazionali e quelle locali. Destinatari dell attività formativa non sono considerati in maniera esclusiva i giovani che partecipano al progetto, ma anche le comunità di provenienza e di destinazione, come pure le realtà progettuali nei quali si inseriranno, favorendo e stimolando occasioni di confronto sui temi della pace, nonviolenza e obiezione di coscienza, mettendo a disposizione strumenti e competenze di base per collegarsi con iniziative all estero in aree di crisi o conflitto e/o svolgere attività di informazione sensibilizzazione in Italia.

20 In particolare per questo progetto Caritas Italiana vuole valorizzare la sua prevalente funzione pedagogica ponendo attenzione prioritaria alla crescita formativa della persona, accompagnando i giovani e le comunità in percorsi di responsabilità personale e di assunzione di impegni sociali. La proposta, rivolta a tutti i giovani, presuppone il coinvolgimento delle loro comunità di provenienza in un percorso che prevede: il confronto sulla dimensione valoriale della prossimità, condivisione e riconciliazione; la presenza attiva accanto e dentro le situazioni delle persone e delle popolazioni vittime della violenza; l acquisizione delle capacità di agire insieme ad altri, moltiplicando le forze nel lavoro di rete e nella metodologia della mediazione; con la necessaria attrezzatura culturale e motivazionale alla comprensione delle problematiche internazionali e delle radici storiche, psicologiche, religiose dei conflitti. Il percorso progettuale intende così privilegiare l ottica dell investimento e del reinvestimento, in modo da favorire un ritorno pedagogico, sia per i giovani che partecipano al progetto, che per la comunità di provenienza così che anch essa ne esca arricchita. In questa prospettiva si considerare fondamentale l azione di animazione e sensibilizzazione. Dentro al conflitto, insieme alla comunità. Nei limiti della sperimentazione di una nuova figura di operatore in situazione di crisi, il progetto lungi dall esaurirsi in una sorta di palestra di addestramento, ha come obiettivo qualificante quello di rispondere in maniera efficace ai bisogni delle realtà in cui si va ad operare, favorendo il positivo inserimento e l utile apporto alle comunità ed attivando con esse iniziative di dialogo e riconciliazione. Viene favorito uno stile di presenza improntato alla prossimità ed alla condivisione, in vista di azioni orientate al cambiamento culturale ed al coinvolgimento, nella misura del possibile, delle parti in conflitto, assumendo quale riferimento culturale ed esperienziale la difesa popolare nonviolenta. In questo quadro la finalità ultima del progetto è la difesa della patria in modo non armato e nonviolento attraverso la promozione della pace e la cooperazione internazionale. FINALITÀ GENERALI Perseguiti con modalità diverse, rispondenti ai differenti contesti dei paesi nei quali si realizza il progetto: Proporre ai giovani un percorso personale e comunitario, articolato in esperienza all estero in zone di crisi, prestazione del servizio in progetti di costruzione della pace e formazione, in continuità con i valori dell obiezione di coscienza al servizio militare; Sperimentare iniziative di prevenzione, mediazione, trasformazione dei conflitti e riconciliazione, attraverso la costituzione di comunità di giovani all estero in servizio civile, contribuendo alla definizione del profilo professionale di operatore internazionale denominato Casco Bianco ; Favorire l incontro in contesti internazionali di giovani in servizio civile e giovani locali, per promuovere la cultura della pace nella prospettiva del superamento delle cause strutturali della violenza e valorizzando le esperienze di base dei costruttori di pace; Inserire il servizio civile internazionale in cammini e progetti già avviati tra le chiese, favorendo lo scambio e l interazione fra e con le comunità e le istituzioni ecclesiali e civili locali, promuovendo sinergie e integrazioni nel rispetto delle identità di ciascuno; Favorire attraverso la crescita umana e professionale dei giovani all estero, occasioni di scambio e crescita reciproca tra comunità che inviano e comunità che accolgono, contribuendo alla sensibilizzazione delle Caritas diocesane e delle chiese locali alle problematiche internazionali della pace e della mondialità.

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