A tu per tu con la Regione Newsletter a cura di Confapindustria Lombardia sull attività di Giunta e Consiglio

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1 A tu per tu con la Regione Newsletter a cura di Confapindustria Lombardia sull attività di Giunta e Consiglio Simone Rasetti Lunedì 4 novembre 2013, numero 12 ASSEMBLEA CONFAPI VARESE Aiutiamoci da soli, facciamo qualcosa noi: basta chiedere, perché sono anni che le nostre richieste rivolte alla politica sono rimaste inascoltate. E un intervento forte ma amaro quello del presidente di Confapi Varese Franco Colombo all Assemblea dell Associazione che raccoglie le piccole e medie imprese della provincia e che quest anno era dedicato al tema Nutrire le Imprese, Energia per il Lavoro. Colombo, che è anche presidente lombardo e vicepresidente nazionale di Confapi, non ha dubbi però nello sferzare l orgoglio delle moltissime aziende che ancora resistono in prima linea: Non possiamo, anche se ne avremmo tutte le ragioni, lamentarci perché abbiamo deciso di continuare a lavorare in questo Paese senza chiudere le nostre attività e senza ascoltare le sirene della delocalizzazione. è inutile andare con il cappello in mano a dire alla politica cosa dovrebbe fare per sostenere il lavoro perché comunque abbiamo visto che non lo fa. E quindi, riprendendo il tema dell assemblea, lo stesso Colombo è stato chiaro: Saremo dunque noi i primi a nutrire le nostre imprese, come facciamo con le nostre famiglie, a liberare energia e creare lavoro, saremo noi a dare forza al circolo virtuoso che ci farà uscire da questa crisi. L Assemblea, che si è tenuta al Centro congressi Ville Ponti, ha visto la prima parte riservata agli associati con l approvazione del Bilancio preventivo 2014, mentre nel secondo pomeriggio si è tenuta la parte pubblica con i saluti in apertura delle autorità presenti: il prefetto di Varese Giorgio Zanzi ha espresso

2 vicinanza alle imprese e al loro quotidiano lavoro sul campo, l assessore al Commercio del Comune di Varese Sergio Ghiringhelli ha sottolineato come il cuore pulsante del Paese sta qui nelle piccole e medie imprese e non nella grande industria, mentre il consigliere regionale Luca Marsico ha garantito la vicinanza di Regione Lombardia a Confapi. Dopo la relazione di Franco Colombo, il direttore di Innovare Marco Tenaglia ha dato la parola agli ospiti: il presidente Confapi nazionale Maurizio Casasco, il presidente di Expo Training srl Carlo Barberis, il direttore generale Confapi Lombardia Fidi Fabio Cutrera, il direttore Area Lombardia Ovest Intesa San Paolo Emanuele Zerega, il segretario Fiom Cgil Lombardia Lorenzo Chiodo Grandi e il consigliere Unionmeccanica Confapi Varese Giannino Pozzi. Sono felice e onorato di essere qui a Varese - ha sottolineato Maurizio Casasco - una terra dove si parla poco e si lavora tanto, felice anche perché ritrovo qui un amico come Franco Colombo, molto bravo, molto più bravo di me. E sempre il presidente di Confapi nazionale ha ricordato come in Italia manchi un progetto industriale complessivo, noi chiediamo al Governo di capire e non solo di copiare: vorremmo che le nostre imprese possano operare in un sistema competitivo e con regole certe, in un Paese in grado di dare risposte alle domande di lavoro e di sviluppo dei propri cittadini lavoratori o imprenditori. Confapi è da ora sempre più determinata a non lasciare da soli gli imprenditori. L assemblea si è chiusa con la premiazione delle aziende associate a Confapi Varese: Piotti Oleodinamica srl di Albizzate, Molina Mario srl di Solbiate Arno, Visco Gilardi srl di Arsago Seprio, Zambello Riduttori di Magnago, Molinati srl di Ferno, Liviero Lino srl di Crugnola di Mornago e Simplas spa di Arcisate. STIPENDIO MINIMO TIROCINANTI Ci sarà un'indennità al tirocinante, in capo all'azienda ospitante, di almeno 400 euro mensili, la limitazione della durata a 6 mesi per tirocini di orientamento, 12 mesi per quelli finalizzati all'inserimento lavorativo, il divieto di reiterazione di tirocini da parte della medesima impresa e il fatto che il tirocinante non può essere utilizzato in sostituzione di lavoratori né per professionalità elementari e

3 compiti ripetitivi". Sono queste le principali novità spiegate da Valentina Aprea, assessore all'istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia in merito ad una delibera approvata dall'esecutivo regionale in merito alla gestione dei tirocini. "La norma che abbiamo approvato - ha detto ancora Aprea - impone anche un limite al numero di tirocinanti per azienda: 10% del personale e collaboratori". "La Regione - ha concluso Aprea - sin dal 2006 ha promosso i tirocini formativi e di orientamento quale strumento per agevolare le scelte professionali e favorire l'inserimento e il reinserimento lavorativo per cui la nuova disciplina regionale ha introdotto alcune importanti novità". RICERCA, 3% PIL REGIONALE Per continuare a garantire la capacità attrattiva della Lombardia dobbiamo puntare sull'investimento in ricerca e sviluppo. Oggi il 90% degli investimenti nella ricerca viene dal privato, pertanto le istituzioni devono dare di più, non per sostituirsi ai privati ma per affiancarli in un collegamento virtuoso. Ritengo che l'investimento in ricerca sia un buon investimento: oggi l'apporto economico alla ricerca ammonta all'1,6% del nostro Pil ma voglio portarlo, e l'abbiamo scritto nel programma elettorale, entro il 2018 al 3% del Pil, ovvero al livello dei principali Paesi europei." Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, intervenendo insieme all'assessore regionale alle Attività Produttive, Mario Melazzini. Per Regione Lombardia "la ricerca è un'opportunità, uno stimolo e uno strumento fondamentale di innovazione". Nel programma per la X legislatura regionale e nel Programma regionale di sviluppo è specificato in maniera molto chiara, che Regione Lombardia "investe moltissimo in ricerca e innovazione, ritenendo queste le leve essenziali per il rilancio dell'economia: molto è stato fatto e molto sarà fatto in questi campi e, in particolare, per il settore farmaceutico, che in Lombardia è molto forte". Melazzini ha ricordato che il 60 per cento delle imprese farmaceutiche italiane ha sede in Lombardia, dove si svolge anche più del 60 per cento dei trial di ricerca. Sempre in Lombardia è presente il 70 per cento degli operatori italiani nel campo delle biotecnologie: "Regione Lombardia sta mettendo in campo tutti gli strumenti che ha a

4 disposizione per attrarre investimenti". A questo proposito, l'assessore ha ricordato la creazione della Fondazione regionale per la Ricerca biomedica, nata con l'obiettivo di sostenere il centro di ricerca di Nerviano ("lo stiamo rilanciando"), ma, soprattutto, di attivare un vero lavoro di rete ("è fondamentale il lavoro di squadra"). "Bisogna fare in modo - ha sottolineato Melazzini - di creare percorsi di non duplicazione, ossia realizzare piattaforme che possano essere utilizzate in una logica di filiera". "L'industria - ha concluso Melazzini ha bisogno di strumenti semplificanti. Dobbiamo fare in modo di attrarre sempre più le nostre imprese. Regione Lombardia sta lavorando per questo". MENO BUROCRAZIA PER APRIRE UN IMPRESA "Regione Lombardia - ha spiegato l'assessore Melazzini ha avviato un metodo nuovo di azione, basato sul lavoro di squadra e l'interlocuzione ex ante, per intercettare i bisogni delle imprese. Quello che abbiamo fatto è individuare percorsi concreti e adeguati per le necessità delle aziende, coinvolgendo tutti gli attori, attraverso consultazioni, ascolto, confronto e condivisione". "Gli obiettivi fondamentali della legge - ha aggiunto Melazzini, ricordando l'azzeramento dell'irap per le Start un innovative e lo stanziamento di 30 milioni per Start up e Re Start riguardano la sburocratizzazione e la semplificazione. Con gli Accordi per la competitività previsti dal progetto di legge vogliamo ridurre i costi per imprese, introducendo anche sgravi fiscali, rilanciare l'attrattività, introdurre una semplificazione della leva urbanistica per le aree dismesse, e anche ottenere una maggiore efficienza della Pubblica amministrazione". "Altre azioni - ha proseguito l'assessore - riguardano: le facilitazioni per l'accesso al credito (che sarà diversificato per le Micro, piccole, medie e grandi imprese anche con l'avvio di nuovi strumenti di ingegneria finanziaria); la semplificazione per l'avvio delle imprese con la 'Comunicazione Unica', una sorta di autocertificazione che comporterà minori costi per la burocrazia, oltre che la riduzione delle sanzioni e delle tempistiche; la rivisitazione complessiva del sistema dei controlli". Melazzini ha infine sottolineato in particolare l'attuazione dell'articolo 3 del Progetto di legge, che prevede la possibilità di attivare Programmi di sviluppo della

5 competitività finalizzati alla riduzione delle diseguaglianze e degli svantaggi che gravano sui territori lombardi di confine: "Noi vogliamo che i nostri imprenditori rimangano attratti dal nostro territorio. Crediamo molto inoltre negli investimenti in ricerca e innovazione: senza questo non c'è possibile rilancio". "Oltre alle norme sulla semplificazione - ha concluso - mettiamo a disposizione risorse economiche dedicate alle sperimentazioni per 20 milioni di euro. Ogni anno, con la Legge di bilancio, si potranno allocare risorse in base alle necessità che emergeranno". PROGETTO DI LEGGE SULLA COMPETITIVITA Il Progetto di legge sulla competitività e la libertà di impresa approvato dalla Giunta si compone di otto articoli. Questi i contenuti. ARTICOLO 1 - Definisce le finalità della legge: crescita competitiva, capacità di innovazione del sistema produttivo e attrattività del contesto territoriale e sociale della Lombardia, garantendo piena libertà di iniziativa economica in armonia con l'articolo 41 della Costituzione. ARTICOLO 2 - Introduce gli strumenti che si traducono in un vantaggio competitivo per le imprese: accordo per la competitività; credito di imposta; accesso al credito; agevolazioni. L'Accordo per la competitività è un'intesa tra Istituzioni e imprese sostitutivo di tutti i procedimenti amministrativi necessari all'avvio della nuova impresa. ARTICOLO 3 - E' istituito il Comitato congiunto Giunta-Consiglio regionale, che ha il compito di relazionarsi al nucleo operativo sulla gestione delle crisi aziendali e di settore. E' prevista anche la collaborazione dell'agenzia Regionale per la protezione dell'ambiente (Arpa) per agevolare l'insediamento di nuovi impianti produttivi o l'ampliamento significativo di quelli già esistenti. ARTICOLO 4 - Si introduce il più ampio e omnicomprensivo concetto di 'aggregazioni', in sostituzione dell'originario concetto di 'distretti'. ARTICOLO 5 - Con una comunicazione unica (senza oneri di allegazione), si introduce una nuova modalità per l'avvio dell'attività di impresa, sostitutiva di tutti i procedimenti amministrativi.

6 ARTICOLO 6 - 'Amministrazione Unica': è prevista la riorganizzazione e ottimizzazione del sistema degli Sportelli unici per le attività produttive (Suap) e la riqualificazione del personale. ARTICOLO 7 - E' previsto un sistema integrato dei controlli finalizzato a una azione ispettiva con minori oneri a carico delle imprese, da realizzare attraverso un piano pluriennale di coordinamento tra i controlli di competenza regionale (Asl, Arpa) e quelli di competenza sovraregionale (Vigili del Fuoco, Inps, Ministero del Lavoro). ARTICOLO 8 - Norma finanziaria: è prevista l'istituzione di un fondo dedicato alle sperimentazioni, stimato in circa 20 milioni di euro. Eventuali ulteriori spese si inseriranno nei limiti tracciati dalla Legge di bilancio annuale e pluriennale nonché dalla Legge di assestamento.

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