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1 Agenzia del Lavoro Via R. Guardini, Trento (TN) Corso di formazione per esperti verificatori Ponti sospesi e relativi argani (Anno 2010) dott. Matteo Bettega dott. Paolo Ducati Ponti sospesi e relativi argani (verifica biennale) Manuali Motorizzati Sono costituiti da impalcati, in grado di portare una o più persone, appesi a funi azionate da argani per il movimento di salita e discesa. Le funi terminano in alto ad ancoraggi fissi (travature) oppure traslanti in senso orizzontale (carrello mobile). L'installazione può essere provvisoria oppure permanente. 1

2 Ponti sospesi e relativi argani MANUALI Si tratta di impianti non più diffusi come un tempo le cui caratteristiche di sicurezza sono regolamentate dall art. 70 c.2 allegato V punto 4.4 Ponti sospesi e loro caratteristiche- del D.Lgs 81/2008 (ex DPR 547/55 Capo III art. 23 e ex DPR 164/56 Capo VI dall'art. 39 all art. 50). Ponti sospesi e relativi argani MANUALI 2

3 Ponti Sospesi A seconda della portata e delle dimensioni queste attrezzature si distinguono in ponti leggeri (100 kg/mq, larghezza m. 1, 2 argani) e pesanti (portata a seconda dell omologazione richiesta, larghezza m.1.50, 4 argani). (art. 39 DPR 164) Gli aspetti salienti legati alla sicurezza di un ponte sospeso possono identificarsi nei seguenti: struttura; argani; sostegni; utilizzo. La struttura, che é normalmente mista vale a dire costituita da elementi metallici e in legno, si articola in unità di ponte, non superiori a m. 3 di lunghezza, che possono essere collegate fra loro in modo diretto e contiguo, ossia senza inserzione di passerelle intermedie. Ponti sospesi Il piano di calpestio, se in legno, deve essere composto da tavole con spessore non inferiore a cm. 4, assicurate contro gli spostamenti. (art. 40 DPR 164) Per i ponti leggeri su tutti i lati verso il vuoto ci devono essere dei parapetti normali, con distanze libere verticali fra gli elementi non maggiori di cm. 30. Per i ponti pesanti, a condizione che la distanza dal fabbricato non superi i cm. 10 o l'eventuale maggiore vuoto risultante sia protetto sino a tale misura, il parapetto prospiciente la costruzione può omettersi salvo mantenere una sponda di arresto al piede di almeno cm. 5. (art. 41 DPR 164) 3

4 Ponti sospesi e relativi argani MOTORIZZATI Si intendono piattaforme o navicelle, di qualunque forma geometrica, sollevate da argani a motore, a mezzo di organi flessibili, destinate al sollevamento di persone e materiali inerenti il lavoro da eseguire con esclusione di altri materiali. Ponti sospesi e relativi argani MOTORIZZATI 4

5 Ponti sospesi e relativi argani MOTORIZZATI Il loro uso non é frequente e vengono soprattutto installati in modo permanente sulle coperture di edifici con grandi superfici vetrate, al fine di poterne curare pulizia e manutenzione. Possono comunque trovare applicazione provvisoria durante il lavoro di cantiere come valida alternativa ad altri mezzi provvisionali destinati a lavori da eseguire in quote differenziate. TIPOLOGIE Attrezzature mobili: sono attrezzature trasportabili facilmente da un luogo di lavoro ad un altro. 5

6 TIPOLOGIE Attrezzature ed impianti permanenti: sono attrezzature progettate e costruite specificatamente per operare in un luogo (edificio) in cui vengono installate in forma permanente. Attrezzatura che scorre orizzontalmente su parapetti in cemento armato. Attrezzatura che non può appoggiare la navicella sulla parte anteriore del telaio. Attrezzatura che può appoggiare la navicella sulla parte anteriore del telaio. TIPOLOGIE Attrezzature speciali: ponteggio sospeso composto da gru e navicella per manutenzione di pareti verticali od inclinate. Sono attrezzature progettate e costruite per esigenze speciali di utilizzo come in generatori di vapore, lavori su paramenti delle dighe, viadotti autostradali ecc.. L'attrezzatura può essere montata su un rimorchio per percorsi stradali, oppure montata su un camion per il servizio su più dighe. 6

7 TIPOLOGIE Sono considerati apparecchi speciali: o piattaforme con portata utile superiore a 350 kg.; o piattaforme a più piani di lavoro; o piattaforme aventi lunghezza superiore a 4 m.; o apparecchi asserviti ad altro apparecchio di sollevamento; o apparecchi con circuiti ausiliari e di azionamento di tipo fluodinamico. o apparecchi con bracci telescopici motorizzati; o apparecchi da installarsi in ambienti esposti a condizioni particolari di pericolo. D.M. 4 marzo 1982 Per quanto attiene alla costruzione ed all impiego dei ponteggi sospesi motorizzati il Decreto Ministeriale 4 marzo 1982 Riconoscimento di efficacia di nuovi mezzi e sistemi di sicurezza per i ponteggi sospesi motorizzatiin deroga a quanto previsto dall artt.39 e seguenti del D.P.R. 7 gennaio 1956, n.164 prevede che essi possano essere costruiti ed installati come stabilito dalle specifiche tecniche contenute negli allegati (Allegati modificati dal D.M ). Inoltre essi, ai sensi dell art. 80 del D.P.R. 164/56, devono essere verificati ogni due anni per accertare lo stato di funzionalità e di manutenzione ai fini della sicurezza dei lavoratori (stessa scadenza biennale viene mantenuta dall Allegato VII del D.Lgs 81/08). 7

8 Strutture di sostegno Particolare attenzione meritano le travi e le strutture di sostegno che sorreggono le funi degli argani che movimentano il ponte sospeso e dalle quali dipende l intera stabilità del sistema. Devono essere oggetto di apposito calcolo per ogni singola specifica installazione, tenendo in conto un coefficiente di sicurezza non inferiore a 6. Sono vietati ancoraggi con contrappesi. (art. 44 DPR 164) E' evidente che nel caso in cui il sostegno superiore del ponte sospeso non sia fisso o provvisorio, ma realizzato con struttura mobile, i surriportati criteri di sicurezza alla stabilità vanno confermati, unitamente ai rigorosi requisiti di sicurezza contro il ribaltamento. Tipico il caso del carrello che scorre su rotaia direttamente collocato sulla copertura dell'opera asservita dal ponte sospeso. Definizioni Ponteggi sospesi motorizzati: piattaforme o navicelle, di qualsiasi forma geometrica, sollevate da argani a motore, a mezzo organi flessibili, destinate al sollevamento di persone e materiali inerenti il lavoro da eseguire con esclusione di altri materiali; Guide: organi rigidi o flessibili destinati ad assicurare la distanza funzionale della piattaforma di lavoro dalle pareti per tutta la lunghezza degli spostamenti verticali; 8

9 Definizioni Mensole di sospensione (bracci, travi, staffe, ecc.): strutture di attacco degli organi flessibili, posti alla estremità superiore della corsa verticale; Limitatore di velocità: dispositivo atto a contenere la velocità di funzionamento massima entro un valore limite prefissato; Limitatore di inclinazione orizzontale: dispositivo che automaticamente arresta la manovra in corso al superamento della inclinazione massima prefissata della piattaforma di lavoro. Definizioni Dispositivo di autofrenatura: meccanismo atto a garantire automaticamente, indipendentemente da azioni di frenatura esterna al meccanismo, che la velocità di movimento del mezzo, in mancanza di forza motrice, si riduca gradualmente rispetto alla velocità di esercizio; Anemometro: misuratore della velocità del vento. Nel caso di impianti permanenti, installati su edifici di altezza superiore a 60 m è fatto obbligo di applicare un anemometro alla sommità delle strutture. Il rilevamento della velocità del vento deve essere possibile in condizioni di sicurezza. 9

10 Definizioni Portata utile: carico ammissibile sulla piattaforma costituito dalle persone e dai materiali. Carico di servizio: somma dei carichi gravanti sulle funi (pesi propri + carico utile). Descrizione tecnica Fine corsa di salita Funi di sospensione Braccio Cilindro idraulico Quadro generale Piattaforma Telaio di base Postazione comandi di manovra Dispositivo guida, fine corsa Ruota d appoggio Barra anticollisione Ruota motrice Motore e freni Per la traslazione Ruote folli Contrappesi 10

11 Descrizione tecnica Argano di sollevamento Funi di sospensione Ralla rotazione piattaforma Pulegge di rinvio Braccio telescopico Ralla rotazione torretta Motore di rotazione Ruota alimentazione elettrica Descrizione tecnica 11

12 Navicelle e piattaforme di lavoro L'accesso alla piattaforma di lavoro deve essere realizzato tramite aperture e reso agevole anche ricorrendo a gradini ricavati nei parapetti di protezione della piattaforma. Le aperture praticate nella piattaforma di lavoro devono essere chiuse da cancelli, apribili verso l'interno o scorrevoli in orizzontale e muniti di blocco automatico di chiusura corredato di controllo elettrico di sicurezza. I gradini devono essere di adeguata dimensione, opportunamente distanziati e di tipo antisdrucciolevole. Inoltre devono essere previsti appigli o maniglie per agevolare eventuali passaggi. La larghezza utile della piattaforma deve essere contenuta tra 0,45 e 0,80 m. Dimensioni maggiori sono ammesse solo se il sistema di sospensione garantisce comunque la stabilità al rovesciamento della piattaforma. In ogni caso il punto di guida delle funi portanti deve essere ad un'altezza minima di 1,50 m dal piano di calpestio. I piani di calpestio delle piattaforme devono essere antisdrucciolevoli e dotati di aperture per lo scarico dell'acqua. La maglia di eventuali elementi grigliati non deve avere dimensioni superiori a 25x25 mm. Navicelle e piattaforme di lavoro I parapetti di protezione devono avere un'altezza minima rispetto al piano di calpestio pari, rispettivamente a 1,20 m od 1,00 m a seconda che siano disposti sui lati prospicienti il vuoto o non. In corrispondenza degli argani sono consentite aperture con dimensione orizzontale massima pari a 0,25 m. La distanza libera tra i correnti del parapetto non deve essere superiore a 0,30 m. Su tutto il perimetro esterno deve essere applicato un fermapiede chiuso alto almeno 0,20 m. 12

13 Navicelle e piattaforme di lavoro Sulla piattaforma devono essere realizzati idonei attacchi per le cinture di sicurezza e gli attrezzi di lavoro. Navicelle e piattaforme di lavoro Al di sopra del piano di calpestio della piattaforma deve essere disponibile, in tutte le posizioni di esercizio, un'altezza libera di almeno 1,80 m. I dispositivi di arresto automatico di fine corsa ed extra corsa devono essere azionati direttamente dalle strutture della piattaforma. Qualora ciò non risulti possibile, per installazioni particolari e/o di carattere provvisorio, i dispositivi anzidetti potranno essere azionati indirettamente purché sia garantito il bloccaggio dell'elemento di comando. La piattaforma, deve essere dotata di aste articolate, superiori ed inferiori, in grado di far intervenire i dispositivi di arresto automatico di fine corsa se non è esclusa la presenza di ostacoli, sia fissi che mobili, lungo le traiettorie verticali di piattaforma. 13

14 Argani di sollevamento Gli argani che comandano il movimento del ponte sospeso devono essere dello stesso tipo e portata. (art. 39 DPR 164) Possono essere comandati mediante leva, manovella, volantino. Devono essere rigidamente connessi ai telai di sospensione, a discesa autofrenante e muniti di dispositivo di arresto (arpionismo). Se sono a tamburo, il suo diametro non deve essere inferiore a 12 volte quello della fune. Se a frizione, devono essere muniti di fune di guardia con blocco, per impedire scivolamenti, a sua volta protetta da un paracadute di fermo. Argani di sollevamento Gli argani debbono portare una targhetta, collocata in posizione visibile, indicante: il carico massimo utile, il numero ammissibile delle persone riferite all'argano stesso, la casa costruttrice, l'anno di costruzione e il numero di matricola. (art. 42 DPR 164) Le funi dovranno essere certificate da una completa documentazione tecnica prodotta dal costruttore. Da rammentare il coefficiente di sicurezza k che non deve risultare inferiore a 10 (art. 43 DPR 164) 14

15 Argani di sollevamento Gli argani sono apparecchiature che consentono il sollevamento di materiali e/o persone mediante l avvolgimento di funi attorno a un cilindro rotante, con azionamento motorizzato. L azionamento degli argani può essere realizzato mediante: motori termici; motori elettrici alimentati da gruppi termo-elettrici; motori idraulici alimentati da fluidi compressi da pompe o da accumulatori in caso di emergenza; martinetti idraulici alimentati da fluidi compressi da pompe o da accumulatori in caso di emergenza. Argani di sollevamento Argani sono apparecchi capaci di sollevare le piattaforme di lavoro; possono essere di tipo a tamburo od a pulegge di frizione; Gli argani di sollevamento possono essere montati a bordo delle piattaforme o al di fuori delle stesse. Gli argani di sollevamento devono essere autofrenanti, oppure dotati di un sistema di frenatura di emergenza funzionante per eccesso di velocità a condizione che il motore elettrico sia dotato di freno incorporato. Gli argani di sollevamento devono essere provvisti di un dispositivo di frenatura (agente automaticamente) che garantisca la posizione di fermo del carico in mancanza di forza motrice. Ciascun sistema di frenatura deve poter fermare in modo sicuro la piattaforma caricata con 1,5 volte il carico di esercizio. 15

16 Argani di sollevamento I volantini per la manovra a mano di emergenza dell'argano di sollevamento devono essere del tipo a disco cieco e recare le indicazioni dei sensi di movimento. L'intervento del freno di sicurezza deve provocare l'arresto del macchinario. Gli argani di sollevamento con tamburo di avvolgimento delle funi devono essere dotati di dispositivi di arresto automatico nelle posizioni di massimo e minimo avvolgimento. Nella posizione limite inferiore deve essere garantita la presenza di almeno 3 spire avvolte. Argani di sollevamento I tamburi sono costituiti solitamente da cilindri in ghisa/acciaio, in alcuni casi scanalati ed elica; possono esserci uno o due eliche a seconda del numero di funi avvolte. I tamburi di avvolgimento delle funi devono essere provvisti di sistemi di protezione contro la fuoriuscita delle funi costituito da un guidafune e bordini di contenimento di altezza pari ad almeno 3 volte il diametro delle funi oltre l'ultima spira avvolta od altri sistemi equivalenti. Deve inoltre essere prevista l'applicazione di un dispositivo che assicuri il mantenimento del serraggio della fune sul tamburo. Le pulegge di rinvio devono essere di acciaio, presentare flange di altezza superiore del 20% del diametro delle funi e risultare protette contro la fuoriuscita delle funi stesse. Il rapporto tra il diametro primitivo del tamburo ed il diametro della fune non deve essere inferiore a 25. Il rapporto tra il diametro primitivo delle pulegge ed il diametro della fune non deve essere inferiore a

17 FLANGE Argani di sollevamento I tamburi di avvolgimento devono essere di acciaio e possono avere sede scanalata o liscia. E' ammesso l'avvolgimento in più strati, con un max di 4, solo per tamburi di tipo scanalato. TAMBURO FUNE AVVOLTA SUL TAMBURO TAMBURO SCANALATO Argani di sollevamento L ancoraggio della fune sugli organi di avvolgimento può avvenire in diversi modi: la fune viene appoggiata sulla prima spira del tamburo e viene tenuta salda da una o due piastrine avvitate sul tamburo che devono essere una gola adeguata; sistemata a bulloni e ganasce: viene praticato un foro inclinato sul tamburo in corrispondenza dell inizio della prima spira, dove viene passata ed ancorata la fune; il foro può essere fatto anche sulla flangia e la fune ancorata sia all esterno che all interno dello stesso; la fune, che viene portata all interno del tamburo, può essere ancorata in diversi modi, per esempio fra una nervatura e l altra o su di una sola, viene riportata una tasca con profilo a cuneo dove viene introdotta la fune; il bloccaggio è ottenuto interponendo tra fune e tasca una redancia piena a cuneo. 17

18 Bracci e mensole di sostegno della piattaforma Le strutture di sostegno degli apparecchi trasferibili, costituite da mensole fisse o disposte su carrelli, possono essere saldamente ancorate alla costruzione o dotate di idoneo contrappeso (elemento della macchina destinato a garantire la stabilità al ribaltamento) ai fini della stabilità al rovesciamento. Per la movimentazione dei bracci e mensole, vengono impiegati argani a fune o catene,o spintori oleodinamici (in tal caso, deve essere assicurata la posizione di fermo della struttura anche in caso di caduta o mancanza di pressione nei circuiti di comando). Struttura di supporto Bracci e mensole di sostegno della piattaforma I bracci devono essere dotati nelle posizioni limite di lavoro di dispositivi di arresto automatico di fine corsa e di sistemi permanenti meccanici di appoggio. Le posizioni di massimo o minimo sbraccio devono essere limitate da arresti fissi meccanici e da dispositivi di arresto automatico con intervento anticipato rispetto ai primi. L'eventuale gruppo di rotazione dei bracci deve essere dotato di dispositivo di frenatura automatico e di sistema di bloccaggio nella posizione di lavoro. Il suo movimento dovrà essere permesso unicamente tramite appositi dispositivi di consenso, con la navicella al limite superiore della corsa verticale e con bracci in posizione di fine corsa superiore. 18

19 Carrelli di traslazione Carrello: è la struttura mobile atta a consentire la traslazione del ponteggio sospeso. Il movimento di traslazione del carrello può avvenire in diversi modi: carrelli scorrevoli su rotaie; carrelli scorrevoli su monorotaia; carrelli scorrevoli su ruote; carrelli scorrevoli su rotaie e su ruote. Carrelli di traslazione Il movimento di traslazione del carrello deve essere possibile solamente con piattaforma e braccio nelle posizioni limite superiore. I carrelli degli impianti permanenti devono essere dotati di sistema frenante automatico di servizio e di dispositivi di bloccaggio per lo stazionamento contro lo scorrimento derivante dalla spinta del vento massimo di fuori servizio. I carrelli scorrenti su rotaie devono essere dotati agli estremi della corsa di dispositivi di arresto automatico e di arresti fissi. L'eventuale urto del carrello contro gli arresti fissi non deve avvenire sulle ruote. I carrelli scorrevoli su monorotaia devono essere provvisti di staffe di sicurezza atte a garantirne la trattenuta anche in caso di rottura dei perni delle ruote. 19

20 Carrelli di traslazione Se il carrello è dotato di timoni manuali di guida, questi devono essere provvisti di pulsante di arresto d'emergenza, con autoritenuta meccanica ed avente diametro non inferiore a 50 mm, per consentire l'arresto del movimento di traslazione in presenza di eventuali ostacoli. E' consentito il comando a distanza dalla piattaforma del movimento di traslazione solo per carrelli scorrevoli su guide o dotati di dispositivi in grado di garantire il mantenimento ad un valore pressoché costante della distanza tra piattaforma e parete prospiciente. In tal caso, se dalla piattaforma non si ha la piena visibilità del piano di scorrimento, il carrello deve essere dotato di un dispositivo di arresto automatico in presenza di ostacoli. I carrelli possono essere dotati di pneumatici gonfiabili; in tal caso il funzionamento deve essere consentito solo previa applicazione di stabilizzatori. Comandi, segnalazioni ed indicazioni Tutti gli organi di comando devono potersi azionare senza pericolo dal posto di manovra, recare chiare indicazioni di manovra di tipo simbolico a frecce direzionali ed essere protetti contro l'azionamento accidentale. I posti di manovra devono essere dotati, oltre agli organi di comando necessari per i singoli movimenti, anche di: interruttore generale di linea; commutatore tra i punti di manovra; pulsanti di marcia e arresto del circuito di manovra; pulsante di arresto di emergenza del tipo ad autoritenuta meccanica, di colore differenziato, recante la scritta ALT o STOP; comando del segnale d'allarme (sulla piattaforma); comando a chiave estraibile solo in posizione di apertura del circuito di manovra. 20

21 Comandi, segnalazioni ed indicazioni In corrispondenza di ciascun posto di manovra deve essere installata, spia ottica di segnalazione per tensione in linea debitamente individuata. Tutti gli interruttori devono recare chiare indicazioni di chiusura ed apertura e dell'utenza alimentata. Sull'apparecchio deve esistere targa indicante: nominativo del fabbricante o suo rappresentante; numero di fabbrica ed anno di fabbricazione; caratteristiche delle funi impiegate. Sulla piattaforma deve essere indicato in corrispondenza degli attacchi, il collegamento con le cinture di sicurezza. In corrispondenza di ciascun posto di manovra devono essere esposte, in posizione ben visibile, le seguenti targhe: targa indicante la portata utile ed il numero massimo delle persone ammesse; targa riportante l'estratto delle principali norme di sicurezza relative alla manovra ed all'impiego dell'impianto. Tutte le indicazioni devono essere durevoli nel tempo ed in lingua italiana. Dispositivi di sicurezza Al verificarsi di una delle seguenti condizioni l intervento delle apparecchiature di sicurezza deve arrestare ed impedire tutti o solo alcuni dei movimenti come appresso specificati: a) intervento freni di emergenza: tutti i movimenti controllati; b) intervento paracadute: tutti i movimenti ; c) piattaforma impigliata: movimento (di salita e discesa) in atto; d) piattaforma agganciata alle guide: movimenti di traslazione carrello e brandeggio braccio. 21

22 Dispositivi di sicurezza Al raggiungimento di una delle posizioni limiti dei movimenti di salita e discesa piattaforma, traslazione carrello, salita e discesa braccio deve arrestarsi il rispettivo movimento in atto (dispositivi di arresto automatico di fine corsa). Sui movimenti di salita della piattaforma e del braccio devono risultare attivi anche dispositivi di arresto automatico di extracorsa. Gli interruttori di extracorsa devono interrompere il circuito di alimentazione dei motori e dei rispettivi freni (in deroga a quanto sopra gli interruttori di extracorsa possono agire sul circuito ausiliario qualora interrompano l'alimentazione di almeno due contattori tra loro indipendenti). Dispositivi di sicurezza L'apparecchio deve essere dotato di idonei organi di ancoraggio per il parcheggio. Tra la piattaforma ed il posto presidiato, se il gruppo di sollevamento non è installato a bordo della piattaforma, deve esistere un sistema di comunicazione ad alimentazione indipendente dalla sorgente di f.m. dell'impianto (telefono, interfono, radiotelefono, ecc.). Inoltre la piattaforma deve essere dotata di dispositivo di segnalazione acustica ad alimentazione indipendente (sirena manuale, ecc.). Gli apparecchi con argano a puleggia di frizione e quelli monofune devono essere muniti di dispositivo paracadute agente su funi o guide di sicurezza. 22

23 Dispositivi di sicurezza Gli apparecchi ad una sola fune portante, adibiti ad usi speciali, possono non essere dotati di dispositivo paracadute purché il coefficiente di sicurezza della fune portante non sia inferiore a 18 e la corsa verticale non superi i 60 m. Per gli argani a tamburo è consentita, in luogo del paracadute, l'applicazione di un freno di sicurezza agente sul tamburo di avvolgimento od a monte dello stesso, purché gli elementi della catena cinematica, posti a valle di esso, presentino un coefficiente di sicurezza almeno pari ad 8 nei confronti dei carichi statici. Dispositivi di sicurezza Paracadute: dispositivo automatico atto a fermare e sostenere la piattaforma di lavoro, con il suo carico di esercizio, nel caso venga meno la funzione di sospensione dell organo flessibile. Il dispositivo paracadute, deve: a. essere azionato meccanicamente; b. avere organi di prese controllabili e sostituibili; c. portare in stato di fermo la piattaforma caricata con 1,5 volte la portata utile. L'intervento del medesimo deve provocare l'arresto del macchinario. Le piattaforme, movimentate da 2 argani indipendenti a bordo, devono essere provviste di limitatori automatici di pendenza atti ad impedire il superamento di un'inclinazione della piattaforma, rispetto al piano orizzontale, pari a 0,10 m per ogni metro di lunghezza della stessa. 23

24 Manovre di emergenza Il posto di manovra dei dispositivi per gl'interventi di emergenza deve essere presidiato da persona, esperta ed istruita, durante tutto il periodo dell'attrezzatura. Tutte le manovre di emergenza devono essere rese possibili solo in presenza di almeno una barriera di sicurezza. Durante la manovra di emergenza l'improvviso ripristino delle normali condizioni di esercizio non deve determinare interferenze pericolose con la manovra in corso. Al termine della manovra di emergenza devono essere reinseriti automaticamente tutti i dispositivi di sicurezza oppure, in casi di inserimento manuale, la mancata attivazione anche di un solo dispositivo deve comportare il fermo dell'apparecchio. In ogni caso l'utente è tenuto a verificare il perfetto funzionamento di dette apparecchiature, prima di riattivare l'impianto per le normali condizioni di esercizio. Nei ponteggi sospesi con due argani di sollevamento indipendenti, le manovre di emergenza manuali devono essere fatte agendo alternativamente su ciascun argano e deve essere impedito il superamento della massima inclinazione ammissibile. Manovre di emergenza I ponteggi sospesi con gruppo di sollevamento monorotaia devono essere dotati di carrello di soccorso ad azionamento manuale, sempre disponibile in luogo. Il carrello di soccorso deve portare una piattaforma con parapetti regolamentari ed avere una portata di almeno due persone. Per i ponteggi sospesi con argani di sollevamento a bordo, nei casi in cui il loro impiego avviene in luoghi nei quali le condizioni ambientali possono essere causa di malori (calore, fumi, polveri, agenti chimici, ecc.) per gli operatori a bordo del ponteggio, deve essere predisposto un sicuro mezzo di recupero, dotato anche di azionamento manuale e rispondente a tutti i requisiti previsti per il sollevamento di impalcature sospese con a bordo persone. Inoltre le manovre di recupero devono essere eseguite da un posto sicuro, non esposto alle condizioni ambientali che ne hanno causato l'intervento. Impiegando ponteggi sospesi per grandi altezze ed in luoghi nei quali il recupero della piattaforma deve essere fatto dall'alto e possa risultare di durata prolungata, si deve ricorrere ad un secondo motore di emergenza, alimentabile da una linea indipendente da quella di esercizio. 24

25 Sitografia figure e immagini: GRAZIE PER L ATTENZIONE 25

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