Caritas Italiana Settembre 2013 VISITA CONGIUNTA CARITAS INTERNATIONALIS PROGETTO D EMERGENZA INSICUREZZA ALIMENTARE OCADES/CARITAS BURKINA

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1 VISITA CONGIUNTA CARITAS INTERNATIONALIS PROGETTO D EMERGENZA INSICUREZZA ALIMENTARE OCADES/CARITAS BURKINA APPELLO D EMERGENZA 08/2012 Progetto di aiuto alimentare e nutrizionale alle popolazioni vittime della crisi alimentare 2012 in Burkina Faso Uniti per assistere famiglie e bambini in Burkina Faso Partecipanti : Caritas Internationalis, Caritas Spagna, Caritas Italiana Periodo : 2-5 novembre 2012 La visita si è svolta nell Arcidiocesi di Ouagadougou e nelle diocesi di Fada N gourma e Dori e ha permesso di incontrare i beneficiari del progetto, in particolare delle fiere umanitarie, delle distribuzioni alimentari e del cash transfert effettuato a favore degli allevatori. ARCIDIOCESI DI OUAGADOUGOU, PARROCCHIA DI DONSSIN In un incontro con una rappresentanza dei 70 beneficiari delle fiere umanitarie (fiere organizzate dall OCADES nell ambito del progetto in cui i beneficiari avevano a disposizione un coupon del valore di franchi CFA per poter acquistare sementi, prodotti agricoli, cereali, strumenti di lavoro per l agricoltura, fertilizzanti) è stata espressa tutta la soddisfazione per l assistenza ricevuta, in un momento particolarmente difficile. Tante le testimonianze dell apprezzamento per l intervento realizzato dall OCADES. Una donna sottolinea: prima dell intervento la situazione era veramente difficile a causa del pessimo raccolto dell anno passato, non c erano più sementi; l aiuto ci ha permesso di avere cibo per mangiare e la possibilità di lavorare nei campi: oggi ne raccogliamo i frutti, il raccolto di quest anno è buono e possiamo tirare un sospiro di sollievo. Le fa eco un padre di famiglia, che ha particolarmente apprezzato la dinamica delle fiere umanitarie, in cui ad ognuno è stata data l opportunità di scegliere i prodotti da acquisire, secondo i propri bisogni e le priorità della famiglia: abbiamo avuto l opportunità di acquistare attrezzi per il lavoro agricolo, questo ci ha permesso di uscire dal tunnel della fame, ma ci dà anche speranze per il futuro: per questo siamo impegnati a custodire i beni che abbiamo avuto la possibilità di acquisire con l aiuto ricevuto e anche a condividerli con chi non è stato 1

2 beneficiario diretto dell assistenza, in una dinamica di solidarietà che fa parte del nostro modo di vivere. Una donna si sofferma sulle conseguenze positive avute per la famiglia: l aiuto ricevuto ci ha permesso di dare più sicurezza e stabilità alle nostre famiglie, migliorare la qualità dei pasti con più condimenti e anche di aiutare gli altri che non hanno ricevuto l aiuto diretto. Al termine dell incontro uno dei beneficiari dell attività della fiera umanitaria, Jean Baptiste Kinda, ci mostra orgoglioso il suo orto, affermando: vivo di agricoltura e con questo sostengo la famiglia; già in passato mi occupavo di queste colture, ma in modo limitato a causa dei mezzi finanziari ridotti e dei pochi strumenti a disposizione che non mi consentivano di aumentare gli investimenti. Grazie al coupon ricevuto ho acquistato sementi, fertilizzanti, attrezzi di lavoro: il sostegno mi ha permesso di estendere le superfici coltivate e iniziare a coltivare anche le cipolle a fianco dei pomodori, fagioli, melanzane. Inoltre, l appoggio e l accompagnamento dei servizi tecnici del Ministero dell Agricoltura, -ricevuto sempre attraverso il progetto d emergenza-, mi ha permesso di perfezionare le tecniche agricole di cui ero già a conoscenza: ho costruito buone basi per il futuro, ora dovrò continuare a migliorarmi per aumentare i frutti di ciò che ho ricevuto. FIERE UMANITARIE 70 famiglie beneficiarie nella comunità di Donssin 205 famiglie beneficiarie nell Arcidiocesi di Ouagadougou, 1760 nel paese 9 diocesi beneficiarie di questo sostegno alla produzione 100% DELLE ATTIVITA PREVISTE REALIZZATE DIOCESI DI FADA N GOURMA, PARROCCHIE DI KANTCHARI E NAMOUNGOU Nella diocesi di Fada N Gourma, una delle più colpite dalla crisi alimentare, incontriamo un gruppo di beneficiari delle distribuzioni alimentari gratuite nella parrocchia di Kantchari, comunità di Matakuali. Molte sono le persone fortemente vulnerabili presenti: vedove, malati, orfani, handicappati, che hanno particolarmente risentito della crisi dello scorso anno e che tuttavia richiedono un accompagnamento costante. La prima testimonianza è di un padre di famiglia, che dice: abbiamo attraversato un momento molto difficile: due dei miei figli si sono ammalati e non c erano i mezzi per curarli, due vanno a scuola e non era possibile far continuare loro gli studi, mia moglie è da tempo malata e per accudirla non avevo la possibilità di andare a lavoro nei campi; l aiuto alimentare ci ha permesso di avere da mangiare per 6 mesi mais, olio, fagioli, riso, fino al 2

3 periodo di raccolta del mais. La stagione di raccolta è ora buona e la fase acuta della crisi sembra passata, ma l aiuto in quel momento è stato fondamentale. Una vedova madre di cinque figli confida le sue preoccupazioni per provvedere ai pasti della famiglia nel periodo della crisi: con l aiuto ricevuto c è stato più cibo per tutti e io ero tranquilla di poter ben nutrire i bambini. Particolarmente toccante la testimonianza di un anziana donna sola: sono sola, senza figli, voi siete mio padre, mia madre, i miei figli, sono nelle mani di Dio e questo aiuto è stato per me un grande sostegno e un grande sollievo; non ho mai visto un così grande aiuto da quando sono in vita, vi ringrazio. Precisa e lungimirante la richiesta di alcuni beneficiari alla fine dell incontro: lo scorso anno il raccolto è stato pessimo se non nullo, quest anno buono, dopo il cibo che ci ha permesso di superare la fase acuta della crisi chiediamo di aiutarci ad avere i mezzi per coltivare, aumentare le nostre competenze e migliorare le nostre capacità, per diventare meno dipendenti dall assistenza esterna e più forti in caso di crisi. DISTRIBUZIONI GRATUITE 739 famiglie beneficiarie nella diocesi di Fada N Gourma 3503 famiglie beneficiarie in 10 diocesi del Burkina Faso Mais, riso, sorgho, fagioli e olio distribuiti 100% DELLE ATTIVITA PREVISTE REALIZZATE CON AUMENTO DEI BENEFICIARI DIRETTI DA 2110 A 3503 RISPETTO ALLE PREVISIONI INIZIALI Nel secondo villaggio visitato, Namoungou, incontriamo invece 25 allevatori beneficiari del cash transfert (trasferimento diretto di denaro franchi CFA- per l acquisto di animali e foraggio), che esprimono la loro viva soddisfazione per il sostegno ricevuto. 3

4 Direttamente dalle loro testimonianze si evince il bisogno che vi era nella comunità e l impatto positivo dell attività realizzata. Un beneficiario afferma: la stagione scorsa è stata catastrofica, non solo per l agricoltura ma anche per l allevamento, c è stata una grossa perdita di animali; il sostegno ricevuto ha resuscitato le famiglie ed è stato un incoraggiamento per andare avanti nella vita quotidiana. Siamo stati accompagnati al mercato per consigli tecnici sull acquisto del bestiame secondo i nostri bisogni, al ritorno in famiglia è stata una festa!. Un altro beneficiario commenta positivamente l accompagnamento dei servizi tecnici del Ministero: avevamo già delle nozioni basiche di allevamento perché è la nostra attività prevalente, ma abbiamo avuto a disposizione un veterinario per verificare lo stato di salute del bestiame ed effettuare le vaccinazioni. CASH TRANSFERT 25 beneficiari nella parrocchia di Namoungou 150 beneficiari nella diocesi di Fada N Gourma 500 beneficiari in 3 diocesi: Fada, Koupela, Kaya 50% DELLE ATTIVITA PREVISTE REALIZZATE A OTTOBRE 2012 DIOCESI DI DORI, CAMPO DI RIFUGIATI DI MENTAO La missione nella diocesi di Dori, anch essa fortemente colpita dalla crisi alimentare, le cui popolazioni sono state beneficiarie sia delle distribuzioni gratuite che delle fiere umanitarie, è stata caratterizzata dalla visita al campo di rifugiati provenienti dal Mali di Mentao, in cui sono presenti 1550 famiglie, per un totale di circa 6000 persone, suddivise in tre settori, in occasione del lancio del progetto di distribuzione di energia domestica nei campi di rifugiati della regione del Sahel realizzato da OCADES in partenariato con l Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Ogni famiglia beneficerà di un kit per la cucina, una percentuale elevata dei quali sarà costruita con materiali naturali (terra) dalle stesse donne, e un programma di tutela dell ambiente realizzato in collaborazione con le comunità autoctone prevede un utilizzo responsabile del legno per uso domestico, per cui sarà consentito il taglio solo di alcuni alberi accuratamente censiti secondo criteri specifici di rispetto dell ambiente. In generale preoccupa la situazione di crisi del nord del Mali, che potrebbe aggravarsi e provocare quindi un aumento del numero di sfollati e rifugiati sia interni che esterni, rischiando di aggravare le condizioni di zone già cronicamente a rischio di insicurezza alimentare. 4

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