27 agosto 2015 Verbale n 1 TPO

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1 27 agosto 2015 Verbale n 1 TPO 1. Ripresa dei temi del Tavolo e sintetica comunicazione sullo stato dell'arte a livello Provinciale e di reti; 2. Presentazione del materiale predisposto dai CTRH e dall'ufficio UST per l'integrazione a supporto dell'orientamento degli allievi con disabilità; 3. Presentazione del pacchetto di azioni previste dal progetto finanziato da Regione Lombardia sull'orientamento che ha la Provincia come capofila e diversi altri partner istituzionali (FP, Comune, AIB...) 4. Progettazione e pianificazione delle attività connesse con quest'ultimo, in vista dell'orientamento per l'a.s. 2016/ Presentazione del pacchetto di iniziative sull'orientamento pianificate nell'ambito del progetto pilota promosso da McKinsey che vede coinvolti UST, AIB, Camera di Commercio di Bs e Università Bicocca: finalità e obiettivi, tempistica, pianificazione della comunicazione, scelta di modalità e strumenti; 6. Accordi sulla comunicazione delle azioni progettate in sede di Conferenza dei Servizi 7. Varie ed eventuali 1

2 PROGETTO SISTEMA REGIONALE DELL ORIENTAMENTO PERMANENTE PIANO D AZIONE TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA 4. AZIONE 4 PERCORSI DI FORMAZIONE DEGLI ORIENTATORI E ORGANIZZAZIONE DI EVENTI Alla scuola è riconosciuto un ruolo centrale, in quanto ad essa spetta il compito di realizzare un attività di orientamento idonea, che non si esaurisca nel semplice consigliare un percorso didattico piuttosto che un altro, ma che si realizzi nello svolgimento delle attività specifiche, dall accoglienza e prima informazione, alla progettazione di percorsi personalizzati, fino all accompagnamento ed alla scelta finale. Il progetto mira quindi a valorizzare il ruolo della scuola e dei docenti che svolgono la funzione di orientatori FORMAZIONE DEGLI ORIENTATORI DELLE SCUOLE SECONDARIE DI I GRADO L azione FORMAZIONE DEGLI ORIENTATORI DELLE SCUOLE SECONDARIE DI I GRADO si inserisce e si connette alle attività del Tavolo Provinciale dell Orientamento, che ha l obiettivo di giungere ad una condivisione a livello provinciale di modelli, strategie e metodi, nonché alla definizione di strumenti comuni utili a rendere più omogenea ed uniforme la documentazione per il passaggio degli studenti dalla secondaria di primo grado a quella di secondo [Prot. MIUR AOO USPBS R.U. 367 del 13 gennaio 2015]. Il Tavolo Provinciale dell Orientamento, costituto da 8 Dirigenti Scolastici, dal Coordinatore didattico dell Istituto San Bernardino, dal Responsabile del Settore Lavoro e Formazione Professionale della Provincia, dal Referente per l Integrazione dell UST di Brescia, dal Referente per l Orientamento dell UST di Brescia, dal Direttore Generale del CFP Zanardelli, dal Direttore del CFP Canossa, è quindi parte attiva dell azione sia in termini progettuali che attuativi. L attività di formazione è, infatti, propedeutica all avvio delle attività di orientamento nelle scuole e nei diversi territori (campus ecc). Gli incontri di formazione degli orientatori delle Scuole Secondarie di I grado si propongono lo scopo di trasmettere le competenze necessarie per svolgere efficacemente l incarico, ed in particolare di: - rendere gli operatori più consapevoli del proprio ruolo e della propria funzione; - permettere loro di essere in grado di comprendere caratteristiche peculiari ed esigenze di ciascun allievo e, di conseguenza, progettare in modo consono e puntuale l attività di orientamento - trasmettere loro le modalità di analisi delle esigenze individuali e di contestualizzazione nella realtà lavorativa quotidiana; - supportare la scelta dei propri alunni in modo costruttivo e finalizzata al successo formativo degli stessi; - conoscere adeguatamente l offerta formativa e le peculiarità di ciascun ordinamento. Gli incontri, che vedranno coinvolti dirigenti e docenti - orientatori dei due ordini di scuola (compreso il sistema IeFP), saranno articolati a livello territoriale per ciascun ambito (6 reti bresciane: Valle Camonica, Valle Trompia, Garda Valle Sabbia, Bassa Bresciana, Sebino Fc, Brescia & hinterland) per favorire la più ampia e attiva partecipazione dei docenti orientatori /referenti di plesso/referenti di istituto e la loro interazione nei gruppi di lavoro che potrebbero alternarsi ai momenti di comunicazione frontale. La partecipazione è caldamente consigliata, anche in relazione a RAV e nuova stesura del POF triennale. 2

3 La finalità del percorso di formazione è anche quella di istituire ed implementare un processo di monitoraggio dell orientamento che possa essere effettuato a partire da settembre 2015 e che prosegua negli anni a venire, al di là di finanziamenti specifici, ma in virtù del fatto che un monitoraggio continuo e constante consente di migliorare il processo stesso di orientamento e contribuire a ridurre l insuccesso formativo e l abbandono scolastico MODALITA DI EROGAZIONE DEL PERCORSO Destinatari del percorso: un docente per ciascuna classe terza secondaria di 1 grado (numero ipotizzato sulla base dei dati dello scorso anno) e un referente per l orientamento in ingresso delle secondarie di secondo grado e dei CFP presenti nell ambito: Orientativamente: AT n terze primo grado (statali e paritarie) n secondarie secondo grado n cfp [1] n totale destinatari BRESCIA E HINTERLAND SEBINO FC BASSA BRESCIANA GARDA VALLE SABBIA VALLE CAMONICA VALLE TROMPIA totale AT N EDIZIONI 1 (OGNI EDIZIONE X 3 INCONTRI) N complessivo incontri N gruppi di lavoro = n tutor d aula N gruppi di lavoro = n verbalizzatori BRESCIA E 3/4 9/12 6/8 6/8 HINTERLAND SEBINO FC BASSA BRESCIANA GARDA VALLE SABBIA VALLE CAMONICA VALLE TROMPIA Totale 12/13 36/39 24/26 24/ I costi del percorso 1 IL NUMERO DI EDIZIONI DIPENDE DAL NUMERO DI SCUOLE E DALLA VASTITÀ DELL AMBITO; OGNI ADERENTE ALL INIZIATIVA PRENDERÀ PARTE AD UNA SOLA EDIZIONE (TRE INCONTRI) 3

4 AMBITO TERRITORIALE N TUTOR+ verbalizzanti importo orario N ORE tutoraggio + preparazione = 15 pro capite N ore verbalizzanti totale BRESCIA E HINTERLAND , ,08 SEBINO FC , ,72 BASSA BRESCIANA , ,08 GARDA VALLE SABBIA , ,72 VALLE CAMONICA , ,36 VALLE TROMPIA , ,36 Totale , ,32 AMBITO TERRITORIALE N TUTOR+ verbalizzanti importo orario N ORE (tutoraggio + preparazione = 15 pro capite) N ore verbalizzanti totale BRESCIA E HINTERLAND , ,68 SEBINO FC , ,72 BASSA BRESCIANA , ,08 GARDA VALLE SABBIA , ,72 VALLE CAMONICA , ,36 VALLE TROMPIA , ,36 Totale , ,92 A questo è da aggiungere il compenso per il Dr. Tarcisio Sartori La gestione del percorso La conduzione Gruppo di lavoro ristretto costituito dai componenti del Tavolo Provinciale per garantire omogeneità e condivisione di obiettivi e risultati attesi e supportare i tutor d aula con materiale per la gestione dei laboratori: modello AV, il macro processo, i criteri di qualità, check lis per la conduzione del confronto, indicatori di esito... Coordinamento dei tutor d aula individuati dai Dirigenti capofila per l orientamento Le azioni Prima metà di settembre: - Individuazione da parte dei Dirigenti delle singole reti territoriali dei tutor d aula (Dirigenti capofila di rete per l orientamento comunica ai dirigenti della rete) - Incontro del Gruppo di lavoro ristretto: o pianificazione di dettaglio (numero, date e luogo degli incontri) e definizione del format degli incontri territoriali, condivisione di materiali e strumenti; Metà settembre (data da destinarsi nella terza settimana) - incontro d avvio con Illustrazione del progetto 4

5 Un referente del Tavolo che illustra brevemente gli obiettivi del progetto Apertura Dirigente Maviglia Un referente delle istituzioni formative ( dott. Mascaretti? Dott. Pasinetti? ) Dott. Tarcisio - Il Consiglio Orientativo: criteri di qualità e indicatori di esito per un percorso condiviso tra Consiglio di Classe, famiglia e allievo Destinatari: Dirigenti Scolastici, tutor d aula, docenti referenti per l orientamento delle scuole di primo e secondo grado e delle istituzioni formative. Che sia qui il caso di invitare i media per dare risalto alla proposta formativa??? Fine settembre- fine ottobre (possibilmente terza settimana): - Svolgimento degli incontri della durata di tre ore pomeridiane A livello di AT i DS capofila per l Orientamento prenderanno parte almeno al primo incontro di ciascun gruppo per illustrare il percorso e motivare i presenti chiarendo l importanza strategica di un approccio all orientamento condiviso con la famiglia e consapevole dei mutamenti del contesto normativo e del mercato del lavoro. Per consentire un reale confronto, come sopraindicato, in ogni gruppo di lavoro saranno previsti due momenti in plenaria (uno all inizio dell incontro, per condividere materiali e consegne, uno alla conclusione per raccogliere le conclusioni) e due momenti di lavoro in sottogruppo la cui conduzione è affidata ai tutor d aula. All interno del sottogruppo sarà individuato un verbalizzatore per registrare quanto emerge in riferimento alla scaletta di lavoro PREVISTA. Gli incontri prevedono anche la partecipazione di referenti dei CTRH che avranno modo in questa sede di condividere con i colleghi il modello e i materiali per l orientamento dei disabili. Novembre In occasione dei Campus di OrientaBrescia comunicazione in plenaria delle conclusioni cui si è giunti, in termini di strategie, approcci e materiali, obiettivi e esiti attesi. Marzo In plenaria, sessione di follow-up circa i dati sui CO condivisi Settembre In plenaria, sessione di follow-up circa il successo formativo degli studenti del primo anno della secondari di secondo grado in relazione ai CO condivisi. Incontro Contenuto Prodotto Respons abile 1 incontro Incontro generale sul senso dell orientamento: Ipotesi da parte Dirigent - Cosa si intende per orientamento? dei docenti di e scuola strumenti, - Quali le attività/buone prassi/indicatori di metodologie, capofila esito per effettuare/verificare un processo di risorse ed per orientamento efficace? indicatori. l orienta - I nuovi ordinamenti e percorsi IeFP Il prodotto sarà mento Periodo Settembre 15 5

6 Incontro strutturato non frontalmente, ma come spazio di riflessione e confronto sul significato e modalità di effettuare l orientamento. Lavori in sottogruppo guidati su tre tematiche differenti per definire: - quali sono i possibili strumenti, metodologie e risorse necessarie per il processo di orientamento (vs famiglie, allievi e scuola); - quali sono i possibili indicatori di un processo di orientamento efficace FARE RICORSO AL MODELLO DI AV DI INVALSI PER L ORIENTAMENTO per legare il tutto ai piani di miglioramento - cosa si intende per nuovi ordinamenti e percorsi IeFP (il percepito da parte dei docenti) 2 incontro Incontro informativo di dettaglio dei nuovi ordinamenti e dell offerta formativa delle Scuole Secondarie di II grado e dell IeFP, anche in relazione a dati aggiornati sul mercato di lavoro, in termini di profili professionali richiesti, competenze professionali e personali. Criticità emerse dal monitoraggio degli scorsi anni: scarsa informazione, man, per d elaborato e inviato ai referenti del progetto come punto di partenza della riflessione del 3 incontro. Il percepito da parte dei docenti sui nuovi ordinamenti e percorsi IeFP sarà utilizzato per calibrare il 2 incontro, focalizzando gli aspetti meno chiari della nuova offerta formativa Bozza del materiale informativo per presentazione alle famiglie dell offerta formativa in relazione al mercato del lavoro Tutor d aula Verbaliz zante Tutor d aula Verbaliz zante Settembre 15 Raccolta esiti degli studenti 1 anno a.s , per ambito territoriale, e incrocio con Referen Settembre consigli orientativi degli stessi nell a.s (gennaio 14) per analizzare: te UST 15 - Rispetto del consiglio orientativo da parte delle famiglie con la - Coerenza del consiglio orientativo con successo formativo collabor - Possibili ragioni dell insuccesso formativo azione delle scuole II Raccolta dei consigli orientativi dell a.s (gennaio 15) per utilizzarli nel follow - up del 2016 grado e delle istituzio ni formativ e Settembre- Dicembre 2015 Molto probabilmente solo qualche scuola è in grado di fornire i dati indicati relativamente all anno appena concluso, ma con quelli che ci sono, possono essere utilizzati da tutti i territori sia per una riflessione sia come modello per la raccolta dei dati richiesta per monitorare l efficacia del percorso formativo avviato (vedi verifica dei risultati attesi) 3 incontro Alla luce delle riflessioni prodotto nel primo incontro: - illustrazione di percorsi di orientamento (buone prassi, metodologie e strumenti), da sviluppare almeno nell ultimo biennio della Secondaria di I grado, con il coinvolgimento del Consiglio di Classe e delle famiglie; - indicazione di criteri di qualità e di indicatori di esito ai quali un percorso di orientamento Bozza di un processo di orientamento da attivare nelle diverse realtà Ottobre 15 6

7 deve rispondere La finalità dell incontro non è fornire un percorso di orientamento pre-costituito, ma riflettere sugli elementi, le buone prassi e gli indicatori che consentono di effettuare e verificare la qualità del percorso di orientamento attuato. Elaborazione del materiale condiviso ed elaborato nei primi 3 incontri e della versione autogestibile dai genitori per la parte informativa Incontro conclusivo per ambito territoriale nei MINICAMPU S Analisi degli esiti degli studenti dei 1 anni della Secondaria di II grado, in relazione anche alla condivisione o meno del Consiglio Orientativo da parte delle famiglie. Riflessione su quali sono le possibili ragioni dell insuccesso. Presentazione e condivisione dei materiali prodotti nell ambito territoriale, delle strategie individuate e delle buone prassi trasferibili e avvio alla fase di orientamento nelle Scuole Secondarie di I grado e territoriale presso i Campus Presentazione del materiale e dotazione alle scuole del kit informativo per le famiglie Gruppo ristretto DS e orientat ori Ottobre 15 Novembre 15 Avvio delle attività di orientamento presso le scuole monitoraggio in itinere del livello di fruibilità dei prodotti con eventuali interventi di miglioramento Novembre 15 Febbraio 16 Iscrizioni a.s Gennaio Raccolta dei consigli orientativi 16-17, e incrocio con iscrizione degli stessi per analizzare la coerenza rispetto del consiglio orientativo da parte delle famiglie e comprendere possibili ragioni delle discrasie. Sessione di follow-up Referen te UST con la collabor azione delle scuole e dei istituzio ni formativ e Gruppo ristretto + tutor Febbraio 16 Febbraio Marzo 16 Marzo 2016 Raccolta esiti degli studenti 1 anno a.s , per ambito territoriale, e incrocio con consigli orientativi degli stessi di gennaio/febbraio (gennaio 15) e relative iscrizioni per analizzare: - Rispetto del consiglio orientativo da parte delle famiglie - Coerenza del consiglio orientativo con successo formativo - Possibili ragioni dell insuccesso formativo Referen te UST con la collabor azione delle scuole e dei istituzio ni formativ Settembre Ottobre 16 7

8 e Follow up Workshop di condivisione a livello provinciale delle prassi e strategie attuate nei diversi ambiti territoriali; condivisione degli ambiti di miglioramento e linee di sviluppo per il prossimo orientamento. - In plenaria Novembre MONITORAGGIO E VERIFICA DELL EFFICACIA DELL AZIONE 4.1. Indicatori Valori obiettivo Modalità di rilevazione Breve periodo 1. Numero delle istituzioni - Partecipazione del 70% delle scolastiche coinvolte secondarie di primo e secondo grado nell attività di (statali e paritarie) e IeFP per gli ambiti formazione nei singoli territoriali (esclusa Brescia e ambiti/numero hinterland); istituzioni scolastiche - Partecipazione del 50% delle istituzioni presenti sul territorio scolastiche di primo e secondo grado (statali e paritarie) e IeFP nell ambito Brescia e Hinterland 2. Numero delle scuole che inviano gli esiti 3. Fruibilità dei prodotti informativi per le famiglie 4. Numero di Istituzioni scolastiche che mettono in atto le strategie indicate - Partecipazione del 60% delle secondarie di primo e secondo grado (statali e paritarie) e IeFP per gli ambiti territoriali (esclusa Brescia e hinterland); - Partecipazione del 40% delle istituzioni scolastiche di primo e secondo grado (statali e paritarie) e IeFP nell ambito Brescia e Hinterland - Soddisfazione media del 70% degli utenti (sia on line sia tramite rilevazione presso operatori e scuole) - Per materiale informativo su siti: n faccine verdi /numero contatti - Utilizzo da parte del 50% delle istituzioni scolastiche Raccolta della presenza agli incontri formativi territoriali Raccolta delle scuole che hanno inviato gli esiti all UST Rilevazione CS c/o presso scuole e operatori al termine del percorso di orientamento con questionario di CS; Per quanto riguarda utenza diversa: pubblicazione su sito UST, Provincia, Comune, diverse Istituzioni formative, al quale si può aggiungere la richiesta queste informazioni ti sono state utili? Hai suggerimenti per migliorare il servizio? Rilevazione on line a cura UST Nel medio termine 5. Incremento dei Consigli - +5% rispetto all a.f. 14/15 delle Raccolta degli esiti e consigli 8

9 Orientativi condivisi iscrizioni con consiglio orientativo condiviso al % rispetto all a.f. 14/15 delle iscrizioni con consiglio orientativo condiviso al orientativi fine settembre e ottobre 15 + raccolta iscrizioni e consigli orientativi a febbraio e marzo Incremento del successo scolastico nel primo anno della secondaria di secondo grado - riduzione dell insuccesso scolastico del 2% nel rispetto ai dati raccolti del riduzione dell insuccesso scolastico del 6% nel rispetto ai dati raccolti del Raccolta degli esiti e consigli orientativi fine settembre e ottobre 15 e 16 + Raccolta degli esiti e consigli orientativi fine settembre e ottobre 16 9

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