N come Nutrie, siluri & C.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "N come Nutrie, siluri & C."

Transcript

1 A L FA B E TO AMB I E N T E N come Nutrie, siluri & C. i quaderni del CEA di Carpi - Novi - Soliera Specie alloctone in Provincia di Modena Normativa vigente Come soccorre re animali selvatici in diff i c o l t à

2 2 ANIMALI ESOTICI: AMICI O INVA S O R I? GLOSSARIO MINIMO 3 Molte specie animali ormai di casa negli ambienti della nostra penisola provengono da altri paesi o addirittura da altri continenti. In provincia di Modena è possibile suddividere la fauna presente in due grandi gruppi: specie autoctone o indigene ovvero originarie del nostro territorio e specie alloctone o esotiche ovvero provenienti da luoghi diversi rispetto a quelli in cui attualmente vivono. Nel corso degli anni se da un lato, per cause in gran parte riconducibili alla influenza dell uomo, le comunità biotiche del nostro territorio hanno visto la scomparsa di alcune specie autoctone, dall altro un contingente di specie esotiche, introdotte con modalità e finalità diverse, è entrato a farne parte. I nuovi ospiti sono spesso accomunati da una elevata capacità di adattamento e da una forte competitività per le risorse (cibo, spazio), al punto da costituire una minaccia per le specie indigene. Sempre più spesso voci autorevoli provenienti dal WWF (Fondo mondiale per la natura) e dall UCN (Unione mondiale per la conservazione della natura e delle sue risorse) mettono in evidenza come l introduzione nella fauna europea di specie non autoctone abbia avuto gravi conseguenze sull ecosistema. Secondo recenti studi condotti dall Invasive Species Specialist Group, la commissione istituita dall UCN per monitorare la diffusione delle specie alloctone, il fenomeno è così diffuso da costituire la seconda causa di estinzione della flora e della fauna del globo dopo il disboscamento delle foreste. Il problema non riguarda quegli animali che spontaneamente, a causa di variazioni climatiche o per carenza di cibo, si spostano da una zona all altra. A destare preoccupazione sono piuttosto le specie introdotte intenzionalmente o accidentalmente dall'uomo che di solito sono causa di gravi squilibri ambientali. Ma a che scopo sono stati introdotte nel nostro paese queste specie alloctone? Le motivazioni e le finalità sono varie. Alcuni animali sono stati introdotti per scopi ornamentali (es. il carassio, la tartaruga dalle orecchie rosse, ecc.), altri per ragioni commerciali (es. la nutria, il gambero rosso, ecc.), altri ancora per scopi venatori (es. il fagiano, il daino) o per la pesca sportiva (es. il siluro). Con questo Quaderno vorremmo raccontare la storia di alcuni di questi invasori per dare la possibilità a tutti di conoscerne meglio le caratteristiche, la provenienza, le abitudini, nonché le interazioni con l uomo e con l ambiente. Sono descritti dapprima gli ospiti indesiderati recentemente introdotti nel nostro territorio che costituiscono una grave e accertata minaccia per la biodiversità, ovvero: La Nutria Il Siluro La Tartaruga dalle orecchie rosse Il Gambero rosso della Louisiana La Rana toro Segue poi una descrizione sintetica di altre specie esotiche che fanno oramai parte della fauna naturalizzata d e l l a nostra provincia: Fauna ittica: pesce gatto, carassio, persico trota, persico sole, gambusia, carpa Mammiferi: daino, istrice, marmotta Uccelli: fagiano IMMISSIONE - Trasferimento o rilascio, intenzionale o accidentale, di una entità faunistica (di una specie). Un immissione intenzionale viene indicata con il termine traslocazione. INTRODUZIONE - Traslocazione di una entità faunistica in un area posta al di fuori del suo areale di documentata presenza naturale in tempi storici. SPECIE - E' l unità base di ogni sistema di classificazione degli o rganismi animali e vegetali. Ogni specie raggruppa individui che p resentano caratteristiche simili e che sono in grado di accoppiarsi e dare prole feconda. SPECIE ALLOCTONA O ESOTICA - Specie animale o vegetale che non appartiene alla fauna originaria di una determinata area, ma che vi è giunta per l intervento intenzionale o accidentale dell uomo. SPECIE AUTOCTONA O INDIGENA - Specie animale o vegetale naturalmente presente in una determinata area nella quale si è originata o è giunta senza l intervento diretto (intenzionale o accidentale ) dell uomo. SPECIE NATURALIZZATA - Specie alloctona per una determinata area ove è rappresentata da una o più popolazioni che si autosostengono, cioè non sono sostenute da continue immissioni.

3 LA NUTRIA - Myocastor coypus 4 5 Venne importata in Italia negli anni sessanta dal Sud America, per essere allevata come animale da pelliccia. L i n t ro d u z i o n e massiccia in ambiente è avvenuta quando, al tramontare della moda passeggera delle pellicce di castorino, molti allevatori hanno intenzionalmente liberato i l o ro animali nelle campagne circostanti le zone di allevamento. La nutria è un Mammifero e appartiene alla famiglia dei Roditori. Molto simile ad un grande topo, può essere lunga dai 40 ai 60 cm per circa 7-10 kg di peso, presenta una testa g rossa e un muso corto. La coda di cm è cilindrica con peli radi, le zampe sono corte a cinque dita, e quelle posteriori sono provviste di membrana natatoria. Il pelo è morbido e di colore castano. s o m m o z z a t o re con apnee anche di 5 minuti. Le coppie scavano le loro tane lunghe circa un metro e larghe 60 centimetri e costruiscono piattaforme sull'acqua usate per il riposo e la pulizia. Gregaria e pre v a- lentemente notturna, forma piccoli clan matriarcali. È sensibile agli inverni rigidi. In natura vive fino a 4 anni, in cattività fino a 8 anni. RIPRODUZIONE Il periodo riproduttivo è variamente esteso, con 1-2 nidiate; dopo 4 mesi e mezzo nascono 2-6 piccoli di ben g rivestiti di pelo e con occhi aperti, capaci di nuotare appena a 24 ore dalla nascita. La maturitá sessuale è raggiunta a 3-5 mesi. R A P P O RTI CON L AMBIENTE E CON L U O M O Minaccia alla biodiversità - La nutria, in quanto naturalizzata, è una specie selvatica non cacciabile, secondo la legge n.157/92 sulla caccia, ma può essere oggetto di azioni di controllo numerico/eradicazione ed è ritenuta, secondo la Raccomandazione del Consiglio d Europa n.77/1999, specie invasiva con minaccia per la biodiversità. La rapidità riproduttiva determina il sovraff o l l a m e n t o di molte aree da parte di questi animali. Uno dei pochi fattori di controllo numerico di questa specie è rapp resentato dagli inverni rigidi e dai lunghi periodi di siccità. Mentre in Sud America, molti grossi felini carnivori predano le nutria, in Europa soltanto i cuccioli possono essere vittima di predatori come volpi, faine, cani randagi, poiane, oltre che del siluro e del luccio. La nutria ha trovato un habitat straordinario nella Pianura Padana dove ha colonizzando con successo quasi tutte le nicchie ecologiche degli ambienti acquatici. Può causare gravi danni alla vegetazione degli ambienti umidi, con eff e t t i negativi sull intero ecosistema locale, sottraendo rifugio, zone di nidificazione e di alimentazione ad alcune specie di uccelli a c q u a t i c i. Distruzione delle rive fluviali - L escavazione dei cunicoli che utilizza come tane è suff i c i e n t e ad indebolire seriamente gli arg i- ni. Il ro d i t o re sud-americano s a rebbe inoltre fortemente indiziato per il danneggiamento di alcune importanti opere idraulico-agrarie (es. canali di bonific a ). Danneggiamento delle colture a g r i c o l e - I danni arrecati al sett o re agricolo derivano dalla dieta della nutria che è in prevalenza vegetariana, con part i c o l a re predilezione delle parti fibrose delle piante acquatiche, come ad esempio radici o tessuti. La nutria spesso abbandona i canali per alimentarsi nei campi, in particolare predilige quelli di barbabietole e di mais di cui sembra essere molto ghiotta. Nella dieta del ro d i t o re sono inoltre presenti anche molluschi di acqua dolce. Diffusione della leptospirosi - Topi e ratti sono la fonte primaria di patologie come la leptospirosi. A seguito di una indagine sul rischio sanitario l'istituto Z o o p rofilattico di Brescia ha recentemente certificato che le nutrie selvatiche non sono portatrici di virus infettivi per l'uomo e per gli animali da allevamento. H A B I TAT Vive e si accoppia lungo le rive dei laghi o dei fiumi, e a volte anche nelle zone salmastre. A L I M E N TAZIONE E ABITUDINI Si nutre prevalentemente di radici, tuberi, foglie e chicchi di c e reali, ma mangia anche la c a rne e il pesce. E un abile

4 6 IL SILURO - Silurus Glanis 7 Originario dei paesi dell est E u ropa, è stato introdotto in Italia tra gli anni 60 e 70 nei laghetti per la pesca a pagamento. Incautamente immesso dai pescatori nelle acque lente di pianura (Po, affluenti e canali laterali), ora è presente ovunque e costituisce una vera minaccia alla biodiversità dei corsi d acqua. La specie Silurus Glanis appartiene alla famiglia dei Siluridae, o rdine Siluriformes. Questo pesce di enormi dimensioni (un adulto può arrivare a pesare quasi un quintale e raggiungere una lunghezza di 2 metri) ha la pelle priva di squame, ricoperta di una sostanza viscida e gelatinosa, che oltre a proteggerlo dalle malattie, gli permette di scivolare indenne tra massi e ostacoli del fondale. Ha numerosi denti piccoli ma taglienti come rasoi. Nella parte interna delle branchie, esiste una vera e p ropria rastrelliera appuntita, che non permette ad eventuali p rede inghiottite, di fuggire attraverso i suoi enormi opercoli branchiali. Ha un corpo tronco-conico a sezione rotondeggiante. Gli occhi sono piccoli, per cui ci vede pochissimo, ma ha un buon olfatto e sei lunghi barbigli, che gli consentono di localizzare con esattezza la provenienza di qualsiasi vibrazione emessa in acqua, arrivando così sulle prede anche in condizioni di scarsa visibilità, dovuta al buio e all'acqua torbida. HABITAT Laghi, fiumi, zone a lenta corrente e in tratti pro f o n d i. Corsi minori, anse, canali. Letto in terra, melma e sabbia con presenza di numerose tane: tronchi sommersi, radici, frasche, relitti di vario genere. Sopporta temp e r a t u re piuttosto elevate. Con il freddo rallenta il proprio metabolismo entrando in una specie di letarg o. ALIMENTAZIONE E ABITUDINI Molto vorace, si nutre di organismi animali di ogni genere vivi o morti, avannotti e pesci anche di grosse dimensioni, rane, topi, uccelli e piccoli mammiferi. Di giorno non si muove molto, ama stare riparato dalla corrente in buche profonde, gira solo se le acque sono torbide o il cielo coperto. Di notte caccia in continuazione soprattutto in acque basse. Facilmente adattabile, tollera la cattività. RIPRODUZIONE Il siluro ha un ciclo di riproduzione annuale. Non è semplice distinguere il maschio dalla femmina. Il periodo della frega (ovvero il periodo riproduttivo) è localizzato normalmente tra la fine d aprile e la fine di luglio e ha luogo in prossimità delle rive dove il maschio costruisce un nido incassato tra la vegetazione. La riproduzione ha generalmente luogo la notte, ed è accompagnata da una parata nuziale durante la quale il maschio si arrotola intorno alla femmina stimolando così la deposizione delle uova che di solito sono piuttosto numerose, fino a nei grossi esemplari. Appena deposte le uova, la femmina abbandona il nido, m e n t re il maschio rimane in zona durante tutta l incubazione, comportandosi in modo particolarmente aggre s s i v o verso chiunque si avvicini al nido. La schiusa avviene all'incirca dopo ventiquattro giorni. Gli avannotti cominciano a nuotare 3 o 4 giorni dopo la schiusa e hanno la tendenza a restare raggruppati; in questo periodo assomigliano ad un gruppo di grossi girini. RAPPORTI CON L AMBIENTE E CON L UOMO Minaccia alla biodiversità - Il siluro compete in modo pesante, per la risorsa cibo, con alcune specie di pesci pre d a t o r i autoctoni: sembra infatti che i siluri giovani utilizzino le stesse risorse alimentari (ciprinidi di piccola e media taglia come carpe, cavedani, tinche) del pesce persico e del luccio (la cui presenza in alcune aree è oggi estremamente ridotta). Diventato adulto, il siluro preda di tutto. La Regione Emilia Romagna sta procedendo, con apposito atto deliberativo in corso di adozione, allo svolgimento di una ricerca scientifica per meglio appro f o n d i re le conoscenze sulla biologia, la diffusione ed ogni altra tematica inerente, utile all'obiettivo finale di "estirpazione" del Siluro d'europa dalle acque del bacino del Po e dalle altre acque interne interessate. CURIOSITÁ Nell Antichità, la voracità del siluro ha inspirato timore nelle popolazioni rivierasche dei fiumi e dei laghi dell Est Europa. Gli antichi greci conoscevano già il siluro, come testimonia la "Storia degli Animali" scritta da Aristotele (360 a.c.): gli abitanti vicino ai laghi pensavano che il siluro fosse un pesce portatore di malaugurio. Presentato come mostro delle acque dolci, il siluro divorava, secondo le leggende, bambini e giovani ragazze.

5 8 LA TARTARUGA DALLE ORECCHIE ROSSE Trachemys scripta elengans 9 E una tartaruga d acqua dolce originaria del sud degli Stati Uniti (valle del Mississippi), dall Illinois al Golfo del Messico, ma si trova oggi in molte parti del mondo. Nel nostro paese è giunta per scopi ornamentali e fino al 1998, anno in cui l'unione E u ropea ne vietò l'importazione, l'italia ne acquistava dagli Stati Uniti circa 2 milioni di esemplari l'anno. Oltre il 95% degli animali commercializzati a pochi mesi di vita non raggiungeva il secondo anno di età. Il destino dei sopravvissuti, se corre t t a m e n t e allevati e alimentati, era però di c re s c e re in pochi anni fino a dimensioni che superavano i 25 cm di lunghezza e circa 1-1,3 kg di peso. Diventate ingombranti, le Trachemys sono state liberate in ambiente dalle stesse persone che le avevano inconsapevolmente acquistate e allevate come animale domestico "piccolo" e poco esigente. C A R ATTERISTICHE D I S T I N T I V E La tartaruga dalle ore c c h i e rosse o tartaruga della Florida è un Rettile dell ordine delle Testuggini. Il carapace (il guscio ) ha una forma ovale ed ha una superficie liscia e leggermente convessa, m e n t re il piastrone (sotto la pancia) è piatto sia nei maschi che nelle femmine. Il colore del carapace è v e rde nei giovani, e diventa pro g ressivamente più s c u ro all invecchiare dell animale. La cute è per lo più v e rde con strisce gialle, ma dietro il timpano è presente una caratteristica macchia rossa, che re n d e questa sottospecie inconfondibile. Le dimensioni degli adulti variano da 12,5 a 28 cm (le femmine raggiungono le taglie maggiori). HABITAT Trachemys scripta elegans occupa un ampia varietà di habitat, dai piccoli stagni ai fiumi; preferisce le zone d acqua calma, ricche di vegetazione e con un fondo fangoso. E diurna. ALIMENTAZIONE E ABITUDINI Le Trachemys sono onnivore e in natura si alimentano di pesci, rane, girini, vermi, lumache, insetti, larve, animali morti e piante acquatiche. Gli individui giovani sono prevalentemente carnivori, infatti occupano le acque più basse, dove abbondano gli insetti. Man mano che crescono, si spostano verso acque più profonde, dove è meno facile trovare prede animali, e scelgono una dieta prevalentemente vegetariana. Sebbene sia un abilissima nuotatrice, questa tartaruga trascorre molto tempo ad esporsi al sole, su rocce o tronchi semisommersi, ma anche galleggiando sull acqua. Tale tipo di comportamento, tipico dei rettili, ha la funzione principale di permettere la termoregolazione. Raramente si avventura sulla terraferma, se non per deporre le uova o per cercare un nuovo corso d acqua. E un animale piuttosto timido e al minimo segno di pericolo si getta in acqua. RIPRODUZIONE Allo stato naturale i maschi raggiungono la maturità sessuale a 2-5 anni di età, a una lunghezza del piastrone di 9-10 cm. Le femmine diventano sessualmente mature quando raggiungono una lunghezza di 15-19,5 cm (spesso nei rettili l insorgenza della maturità sessuale dipende dalla taglia raggiunta, più che dall età). La stagione riproduttiva varia secondo la località geografica, ma generalmente va da marzo a luglio. Il maschio corteggia la femmina mettendosi davanti a lei e carezzandone la testa e il collo con le lunghe unghie degli arti anteriori; la copula vera e propria dura circa 15 minuti. Quando è pronta a deporre le uova, dopo circa 4-6 settimane, la femmina cerca una zona adatta per scavare un nido, in genere un area di terreno umido vicino all acqua. Le uova vengono emesse a intervalli di 40 secondi. Al termine la femmina ricopre il nido con terriccio e detriti. Le uova sono ovoidali e hanno un guscio flessibile. Durante l incubazione assorbono acqua, e diventano più grandi e più rigide. In un anno vengono deposte fino a tre covate. Il numero di uova deposto per covata va da 4 a 23, a seconda delle dimensioni della femmina. Le uova impiegano 2-3 mesi per schiudere, e a volte la schiusa avviene dopo l inverno. I piccoli alla nascita misurano 2-3,5 cm, e alla fine della prima stagione di crescita raggiungono le dimensioni di 3,5-5,5 cm. RAPPORTI CON L AMBIENTE E CON L UOMO Minaccia alla biodiversità - Nel Sud Europa (Italia compresa), la tartaruga dalle orecchie rosse lotta per la sopravvivenza con la "Testuggine palustre e u ropea" (Emys Orbicularis), l'unica testuggine acquatica autoctona in Italia, una specie protetta da una direttiva europea poiché attualmente è in pericolo di estinzione! Nei soggetti adulti il riconoscimento del sesso non p resenta difficoltà. Le femmine raggiungono una taglia maggiore dei maschi, i quali presentano una coda più lunga e le unghie degli arti anteriori molto lunghe. Nei soggetti giovani il riconoscimento del sesso è molto difficile. Il sesso delle tartarughe è legato alla temperatura di incubazione delle uova. Se le uova vengono incubate al di sotto dei 27 C nascono solo maschi (tempo di incubazione giorni), sopra i 30 C nascono femmine (tempo di incubazione giorni). A temperature intermedie nascono maschi e femmine in proporzione variabile. In commercio si trovano quasi tutti soggetti di sesso femminile. Infatti negli allevamenti, per accelerare la schiusa, vengono utilizzate temperature di incubazione delle uova superiori a 30 C. AVETE UNA TA RTARUGA DALLE ORECCHIE ROSSE IN CASA? I soggetti importati prima dell entrata in vigore del regolamento dell Unione Europea n.2473/98 (che ne vieta l importazione) sono di libera detenzione. Chi ha nascite di queste tartarughe è tenuto alla compilazione del Registro di detenzione (Decreto ministeriale del ), ma solo se intende cederle. In ogni caso è necessario denunciare le nascite al Corpo Forestale dello Stato. È vietato abbandonare le tartarughe nei parchi, laghi, ecc.; per informazioni contattare il Centro Soccorsi Animali di Modena (tel , ).

6 10 IL GAMBERO ROSSO DELLA LOUISIANA Procambarus clarkii Anche se non ci sono certezze, si può ipotizzare il suo trasporto attivo verso l Europa agli inizi degli anni 70. In Italia fece la sua comparsa inizialmente nella p rovincia di Torino, pro b a b i l- mente fuggito da un allevamento intensivo sperimentale che allevava questi gamberi per scopi alimentari. I cosiddetti gamberi d acqua dolce sono, in generale, compresi in alcune famiglie incluse tra i Crostacei Decapodi Macruri (= dalla grande coda); nello stesso raggruppamento dei Macruri compaiono anche le note aragoste, gli astici, le cicale e gli scampi, che popolano le acque marine. C rostaceo dalla livrea di un rosso inconfondibile e di grandi dimensioni, ha un aspetto robusto, con addome simmetrico ripiegato su se stesso in fase di riposo; le prime paia di zampe possiedono chele. Buoni camminatori, sono anche in grado di effettuare repentini spostamenti all indietro flettendo l addome e l ampio ventaglio caudale. HABITAT Pur essendo originario di regioni tropicali, la sua diffusione incontrollata è il risultato di una adattabilità oltre ogni aspettativa. Perfettamente acclimatato in ogni tipo di ambiente acquatico naturale o artificiale (stagni, laghetti di cava, fossati, canali, torrenti), è in grado di tollerare le condizioni ambientali più difficili e diversificate, come ad esempio: - acque decisamente scadenti e inquinate; - quasi totale prosciugamento dei corpi idrici, evento che supera esponendo le branchie all aria e sfruttando l ossigeno atmosferico; - notevoli variazioni di salinità; - temperature inferiori allo 0 C, cui fa fronte interrandosi sul fondo. ALIMENTAZIONE E ABITUDINI E onnivoro; ha un regime alimentare molto vario e si ciba sia di resti animali che di detriti vegetali. Questo cambaride ha inoltre spiccate abitudini fossorie legate alle condizioni idriche. In periodi di magra, infatti, scava negli argini lunghe gallerie che possono oltrepassare il metro, provocando la destabilizzazione dei manufatti approntati dall uomo. RIPRODUZIONE È caratterizzato da un elevata velocità di accrescimento che lo porta a raggiungere la taglia massima di 15 cm con un peso di circa 1 etto, ma soprattutto da un forte tasso riproduttivo: una femmina può riprodursi anche 2 volte all anno dando alla luce fino a 700 larve che saranno pronte a riprodursi a loro volta 6-7 mesi più tardi. RAPPORTI CON L AMBIENTE E CON L UOMO L avventata introduzione di queste specie nel nostro paese ha portato con sé più danni all ambiente e all uomo che non benefici. Questa specie è infatti responsabile di: pesanti fenomeni di predazione e competizione con o rganismi autoctoni come il gambero di fiume (Austropotamobius pallipes); sensibili modificazioni degli ambienti acquatici e delle catene alimentari; i n t roduzione di parassiti ed agenti patogeni (la peste del gambero); instabilità idrogeologica e danni economici (una caratteristica di questa specie è infatti l abitudine di scavare gallerie nei fondali e negli argini che delimitano gli ambienti acquatici in cui vive; l intensa attività di scavo ha talvolta causato dispersioni idriche nei fossati e parziali crolli delle sponde). Pesca miracolosa: anche chi non è mai andato a pesca riuscirà facilmente a catturare i gamberi. Basta una semplice attrezzatura, canna da pesca e guadino, e qualche pezzo di carne (es. fegato) come esca. Calata la lenza in uno dei tanti canali di bonifica del nostro territorio, basterà attendere pochi minuti e il miracolo sarà sotto i vostri occhi: uno, due, tre, quattro gamberi rossi si precipiteranno con le loro chele sulla vostra esca e non la lasceranno nemmeno una volta estratti dall acqua. 11

7 12 LA RANA TORO - Rana catesbeiana Fauna naturalizzata: IL PESCE GATTO Ictalurus melas 13 La rana toro è originaria dell America settentrionale, a est delle Montagne Rocciose; importata in Europa probabilmente già nel secolo scorso, venne introdotta intorno al 1935 in alcune località della Pianura Padana, e in particolare nel mantovano, da dove, in seguito ad acclimatazione, si diff u s e nelle regioni vicine. Attualmente è naturalizzata in Lombard i a, Veneto, Emilia Romagna (ove è nota in pianura, in diverse stazioni delle province di Ferrara, Modena, Bologna e Piacenza), Toscana e Lazio. La rana toro, appartiene all ordine Anura (anfibi senza coda ), famiglia delle Ranidae. Grande e massiccia (supera i 20 cm di lunghezza e i 1500 g di peso), si distingue dalle altre specie per le notevoli dimensioni del timpano grande quanto l occhio nelle femmine e ancor più nei maschi. Colorazione dorsale verdastra, con macchie scure, ventre biancastro. La larva può raggiungere i 15 cm di lunghezza e presenta un colore di fondo olivastro con macchiettatura nera. HABITAT Frequenta ambienti umidi con presenza di acqua tutto l anno come laghi, paludi, fiumi situati in zone boschive, ma vive anche in prossimità di prati o di aree antropizzate. ALIMENTAZIONE E ABITUDINI E molto vorace e cattura artropodi, altre rane, serpenti ed anche piccoli mammiferi ed uccelli. E attiva di notte e non si allontana mai molto dall acqua. Gli adulti tendono ad essere solitari, i maschi in periodo riproduttivo emettono un caratteristico richiamo profondo (simile al muggito di un toro) e difendono aggressivamente il territorio dove attirano le femmine. RIPRODUZIONE Le uova, deposte in estate, vengono prodotte in gran numero (fino a 2000 per ogni femmina), e formano un ampia massa gelatinosa; lo sviluppo larvale è assai prolungato: le larve, di notevoli dimensioni, passano l inverno in ibernazione e completano la metamorfosi l estate successiva alla nascita; a volte capita che la metamorfosi si compia anche dopo due o tre anni. RAPPORTI CON L AMBIENTE E CON L UOMO Minaccia alla biodiversità - La rana toro tende a colonizzare bacini artificiali e stagni e può generare problemi di competizione con altri anfibi autoctoni, come la rana verde, e fenomeni di predazione su anfibi e serpenti del genere Natrix, pulcini di folaga e di anatre. Specie originaria dell America settentrionale (Usa e Canada), fu importata in Italia all inizio del secolo. In Emilia Romagna, il pesce gatto viene intensamente allevato per scopi alimentari. Nelle province di Modena e Reggio Emilia, lo si trova spesso nei canali di bonifica della bassa pianura, che vengono continuamente ripopolati da esemplari che sfuggono agli allevamenti. Pesce della famiglia degli Ictaluridi. Il corpo è tozzo, privo di squame. La testa è grossa e appiattita con occhi piccoli e s p o rgenti. L ampia bocca è circondata da 8 lunghi barbigli. È una specie molto re s i s t e n t e, P robabilmente di origine asiatica (forse proviene dalla Cina), il carassio nel passato fu intro d o t- to a più riprese in varie re g i o n i e u ropee. In Italia è distribuito i r regolarmente, ma ha una presenza abbastanza uniforme nei corsi d acqua della Pianura Padana dove è molto comune e dove spesso è la specie dominante (canali di bonifica). Nel modenese è abbondante nel tratto di pianura dei fiumi Panaro (fino a Spilamberto) e Secchia (fino all altezza di Castellarano). sopravvive egregiamente in acque asfittiche (in care n- za di ossigeno) e, infossandosi nella melma, sopporta bene anche periodi di siccità. RAPPORTI CON L AMBIENTE E CON L UOMO In condizioni ambientali favorevoli si moltiplica rapidamente ed essendo molto vorace sottrae nutrimento e distrugge le altre specie, divenendo ben presto la specie dominante; in condizioni ambientali meno favore v o- li tende invece ad occupare una propria nicchia ecologica e interferisce ben poco con la restante fauna ittica. Il nome dialettale del pesce gatto è: pés gat. Fauna naturalizzata: IL CARASSIO - Carassius carassius Appartiene alla famiglia dei Ciprinidi. Anche se di dimensioni notevolmente inferiori (un carassio adulto può raggiungere al massimo i cm di lunghezza e i 3 kg di peso), è molto simile per aspetto e abitudini alla carpa. Il nome dialettale del carassio è: bastérd e rugòn. Affine al carassio, e difficilmente distinguibile a prima vista, è il carassio dorato. Questo non è altro che la forma selvatica del comune pesce rosso (nome dialettale pés ròss), una delle tante varietà del carassio dorato selezionate a scopo ornamentale, molte delle quali furono importate in passato in Euro p a dall Oriente. Nei nostri fiumi ha la stessa distribuzione del carassio comune; i maschi di questa specie, però, sono molto rari o mancano del tutto, per cui le uova vengono fecondate dal carassio comune o dalla carpa.

8 14 Fauna naturalizzata: IL PERSICO TROTA - Micropterus salmoides Fauna naturalizzata: LA GAMBUSIA Gambusia affinis 15 Originario del Nord America; in Italia, le prime introduzioni risalgono alla fine del 1800, da allora si è ampiamente diffuso nel bacino del Po. Nella Pianura Modenese e Reggiana, la sua p resenza è limitata ai pochi ambienti adatti alla sua biologia. Si rinviene talvolta anche nel medio corso dei fiumi Panaro e Secchia, all altezza cioè delle casse d espansione, dalle quali numerosi esemplari sfug- gono stagionalmente ed entrano nei fiumi. Il persico trota appartiene alla famiglia dei C e n t r a rchidi. E un vorace pre d a t o re di pesci e anfibi ma solo in rari casi, quando l ambiente gli è particolarmente favorevole, può divenire così numeroso da d i s t r u g g e re la fauna ittica presente. In genere, il persico trota riesce ad integrarsi perfettamente con la fauna locale, occupando una propria nicchia ecologica. È noto con il nome dialettale di branzèin (branzino) o di boccalone; in America è chiamato black bass. La specie è originaria delle regioni sud-orientali dell America settentrionale. In Italia fu introdotta nel 1922, dapprima nell Agro Pontino e quindi nelle altre regioni, come forma di lotta biologica contro la malaria, per la grande voracità manifestata dalla gambusia per le uova di zanzara. E comune nelle acque dolci e salmastre delle zone costiere, e se le condizioni climatiche invernali non sono troppo rigide, anche nelle acque interne. Nelle province di Modena e Reggio, la gambusia frequenta quasi esclusivamente i canali di bonifica. Appartiene alla famiglia dei Gelicidi ed è la più piccola tra le specie ittiche delle nostre acque dolci: le femmine raggiungono al massimo 5-6 cm di lunghezza, mentre i maschi non superano i 3 cm. Il nome dialettale della gambusia è panzòun. Fauna naturalizzata: LA CARPA - Cyprinus carpio Fauna naturalizzata: IL PERSICO SOLE Lepomis gibbosus Specie di origine nord - a m e r i c a- na, introdotta in Italia da quasi 100 anni, ha rapidamente colonizzato gli ambienti idonei delle zone di pianura. Ambienti di elezione sono i laghi e gli stagni e, più in generale, le acque stagnanti o a lento corso, limpide e ricche di vegetazione. Il persico sole è comune nelle acque del Po e nei tratti terminali dei suoi a ffluenti (anche del Secchia e del P a n a ro) dove la corrente è più lenta, e nei canali di bonifica. Come il persico trota appartiene alla famiglia dei Centrarchidi. E inconfondibile per la forma del corpo discoidale e per la vivace colorazione tipica dei maschi. E un attivo predatore di larve di insetti, crostacei, molluschi e uova ed avannotti di altre specie di pesci. Dove il cibo è abbondante e l ambiente idoneo, può moltiplicarsi a tal punto da risultare dannoso per la fauna ittica autoctona. Il nome dialettale del persico sole è péss arloi (pesce orologio). La carpa, che è originaria dell Asia e forse dell Euro p a orientale, fu introdotta in Europa occidentale dai Romani per la sua rusticità e per la facilità con cui si riproduce. L allevamento della carpa ebbe grande sviluppo tra il 1400 e il 1600, ed essa è tuttora, insieme alla trota, una delle specie più sfruttate per l acquacoltura. Nella provincia modenese, la carpa è abbondante nel tratto di pianura del Panaro e del Secchia; assai diffusa nei canali di bonifica della pianura, ambienti ricchissimi dal punto di vista trofico (del nutrimento). Fra le specie di Ciprinidi delle acque dolci italiane, la carpa è quella che raggiunge le maggiori dimensioni, superando talora anche 1 metro di lunghezza e 20 kg di peso. Particolare della carpa è la presenza sul labbro superiore di 4 barbigli (due lunghi e due corti). Vive solitamente nelle pozze erbose a fondo fangoso, nei laghi e nei fiumi a corso lento. È una specie estremamente tollerante e resistente. I nomi dialettali della carpa sono gob (gobbo) e chèr - pa.

9 16 Fauna naturalizzata: L ISTRICE Hystrix cristata In origine questa specie era distribuita solo in Africa (dal Marocco all Egitto, dal Senegal all Etiopia ed alla Tanzania settentrionale) e fu introdotta dai Romani in Italia. In Italia l istrice è presente nelle regioni centromeridionali, tra cui la Sicilia, è abbondante soprattutto sul versante tirrenico e si sta espandendo verso nord e verso ovest. In Emilia Romagna dal 1919 al 1970 si ha notizia di sole 4 catture, probabilmente di animali erratici. In seguito la specie ha espanso il suo areale ed ha colonizzato stabilmente la collina forlivese, ravennate, bolognese, modenese, con segnalazioni più frequenti anche nella zona costiera. Fauna naturalizzata: IL DAINO - Dama dama Originariamente il daino era presente in Tu rchia, successivamente, grazie alle continue introduzioni, si è diffuso in molti paesi e u ropei. In Italia il daino, alla fine della seconda guerra mondiale, era limitato alle antiche tenute di caccia, oggi invece sono pre s e n- ti numerose popolazioni, concentrate soprattutto in Toscana e nell Appennino settentrionale. In Emilia Romagna l areale del no la parte superiore e posteriore del dorso, lunghi dai 3 ai 30 cm, di colore nerastro corneo con la terminazione bianca e con strie biancastre; gli aculei della coda sono cavi e capaci di produrre un caratteristico tintinnio. Soggetto a muta, l istrice rivela la sua presenza sul territorio grazie al ritrovamento degli aculei. Ha scarse possibilità di essere pre d a t o. Quando si sente minacciato assume un atteggiamento tipico: erige gli aculei e vibra la coda in atteggiamento di difesa, sfregando gli artigli contro l ostacolo più vicino. L istrice è una specie protetta ai sensi della L.11/02/1992, n.157, in quanto considerata non cacciabile. Rigorosamente protetta dalla Convenzione di Berna (L.5/8/1981, n.503, in vigore per l Italia dal 1/6/1982). L istrice è un Mammifero Roditore. Appartiene alla famiglia degli Istricidi. La sua caratteristica predominante è rappresentata dagli aculei che ricoprodaino si presenta assai frammentato, la continuità m a g g i o re si riscontra tra il Bolognese e il Modenese. C A R ATTERISTICHE Il daino è un Ungulato, appartiene all ordine degli Artiodattili e alla famiglia dei Cervidi. Ha dimensioni intermedie tra il cervo e il capriolo; il maschio può ragg i u n g e re un altezza al garrese, ovvero alla spalla, di 80 cm, e può pesare sino a 100 kg (la femmina è più bassa e più leggera e pesa al massimo circa 60 kg). Il c a r a t t e re che permette di distinguere il daino dal cervo è sicuramente il mantello che, nella maggior parte dei casi, è pomellato (marrone con macchie chiare latera- Fauna naturalizzata: IL DAINO - Dama dama 17 li). I maschi hanno il palco (corn a palmate e non ramificate come quello dei cervi) ed ogni anno, in primavera, lo perdono per riform a rne subito uno nuovo più grande e maestoso da utilizzare nella stagione degli amori (autunno). E un erbivoro ruminante. I predatori principali del daino sono la lince e il lupo, qualora siano presenti, e la volpe, soprattutto per gli esemplari più g i o v a n i. R A P P O RTI CON L A M B I E N T E CON L UOMO Il daino può rivelarsi competitivamente superiore agli altri cervidi, data anche la sua elevata adattabilità. Ciò lo rende spesso, in quanto alloctono, una pre s e n z a indesiderabile. Il daino è uno degli ungulati meno sensibili al disturbo causato dalle attività dell uomo ed è in genere quello più facilmente avvistabile. I danni e le interazioni con le attività economiche causati dal daino sono talvolta abbastanza rilevanti: il pascolo nei prati da sfalcio e nelle coltivazioni di erba medica e cereali, la brucatura di apici fogliari di frutteti e vigneti, la rottura dei rami delle viti in seguito alla trazione esercitata durante l alim e n t a z i o n e. Fauna naturalizzata: LA MARMOTTA - Marmota marmota Originaria delle Alpi e dei Monti Tatra, la marmotta è stata i n t rodotta nei Pirenei e nell'appennino Settentrionale. Il piú antico insediamento appenninico risale al secondo dopoguerra e si trova sul Monte Cimone; altre colonie di marmotte sono presenti sul Monte Giovo e sul Monte Cimoncino. La marmotta è un mammifero roditore della famiglia degli Sciuridi (è parente stretta dello scoiattolo). Vive in alta montagna, oltre i 1000 m di altitudine fino ai limiti delle nevi persistenti; preferisce pendii ripidi e soleggiati, privi di vegetazione arborea, zone rocciose, praterie alpine. In piena estate, nelle pietraie e nelle praterie d'altitudine, è facile sentire il grido fischiante di qualche marmotta allarmata; con piú fortuna si puó avvistare qualche esemplare "spanciato" su una roccia in un bagno di sole, o ritto davanti all'imboccatura della tana in attenta osservazione.

10 18 Fauna naturalizzata: LA MARMOTTA - Marmota marmota COSA DICE LA LEGGE IN MATERIA DI FAUNA SELVATICA 19 Vive in colonie: il comportamento gregario ha significato di difesa sociale dai predatori che sono rappresentati da volpe, mustelidi (faina, donnole) ed aquila reale. PROTEZIONE ESISTENTE Con l'entrata in v i g o re della L. 27 / 12 / 1977, n.968, la Marmotta è soggetta ad un regime di protezione totale, confermato dalla L.n.157/92. Specie protetta dalla Convenzione di Berna (L.5/8/1981, n. 503, in vigore per l'italia dal 1/6/1982). Fauna naturalizzata: IL FAGIANO - Phasianus colchicus E originario dell Asia dove vive in foreste rade e praterie. Portato in Europa per scopi venatori probabilmente già nel Medioevo, oggi è pre s e n t e anche nell America Settentrionale, Hawaii e Nuova Zelanda. In Italia è molto comune; nella nostra provincia è riscontrabile un po ovunque, anche se privilegia le aree coltivate con facile accesso all acqua. Questo Galliforme è caratterizzato da una coda molto lunga in entrambi i sessi, anche se nel maschio è molto più appariscente. Anche il piumaggio è vivacemente colorato nel maschio. La colorata livrea svolge un duplice ruolo: di attrazio- ne sessuale verso la femmina e di aggressione nei confronti di altri maschi che sono allontanati dal territorio e dalle femmine. Gli ormoni femminili, invece, inibiscono il piumaggio multicolore così da assicurare un mimetismo alla femmina e una protezione alla covata. Dichiarazione universale dei diritti dell animale. Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita ed hanno gli stessi diritti all esistenza. Ogni animale ha diritto al rispetto. L uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali, o di sfruttarli violando questo diritto. Ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure e alla protezione dell uomo. Convenzione di Washington o CITES (Convention on I n t e rnational Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora) del 3/3/1973. La Convenzione è un accordo internazionale che impedisce il commercio e la cattura di fauna e flora in via d'estinzione. Decreto del Ministero dell'ambiente 27 aprile "Istituzione presso il Ministero dell'ambiente della commissione scientifica per l'applicazione della convenzione di Washington sul commerc i o i n t e rnazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione". Legge 14 agosto 1991, n 281 Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo. Lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l ambiente. Legge 11 febbraio 1992, n 157 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio. La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell interesse della comunità nazionale ed intern a z i o n a l e. L esercizio dell attività venatoria è consentito purché non contrasti con l esigenza di conservazione della faune selvatica e non arrechi danno effettivo alle produzioni agricole. Le Regioni provvedono ad emanare norme relative alla gestione ed alla tutela di tutte le specie della fauna selvatica in conformità alla presente legge, alle convenzioni internazionali ed alle direttive comunitarie. Legge Regionale 15 febbraio 1994, n 8 - Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l esercizio dell attività venatoria. Con questa legge la Regione disciplina la gestione, la protezione, il raggiungimento ed il mantenimento dell equilibrio faunistico ed ecologico in tutto il territorio regionale e ne regolamenta il prelievo venatorio programmato. In pratica questa legge è l applicazione, a livello regionale, della legge 157/92 sopra citata. D e c reto Interministeriale del 19 aprile Regolamenta la detenzione degli animali selvatici ritenuti pericolosi per la salute e l incolumità pubblica. Sono da considerarsi potenzialmente pericolosi per l'incolumità e la salute pubblica, tutti gli esemplari vivi di mammiferi e rettili selvatici, ovvero provenienti da riproduzioni in cattività che, in particolari condizioni ambientali e/o comportamentali, possono arrecare con la loro azione diretta effetti mortali o invalidanti per l'uomo o che non sottoposti a controlli sanitari o trattamenti di prevenzione possono trasmettere malattie infettive all'uomo. Codice Penale - Art Omessa custodia e malgoverno di animali. Art.727 Maltrattamento di animali. Questo articolo è stato modificato dalla Legge 22 novembre 1993, n 473: chiunque incrudelisce verso animali senza necessità o li sottopone a strazio o sevizie o a comportamenti e fatiche insoppor-

11 20 COSA DICE LA LEGGE IN MATERIA DI FAUNA SELVATICA COSA FARE SE SI TROVA UN ANIMALE SELVATICO FERITO? 21 tabili per le loro caratteristiche anche etologiche, o li detiene in condizioni incompatibili con la loro natura o abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività, è punito con una ammenda che può superare i 5000 Euro. Codice Civile - Art Danni da animali. La Legge Regionale n 11/93 - "Tutela e sviluppo della fauna ittica e regolazione della pesca in Emilia Romagna" attribuisce particolare rilevanza, ai fini della tutela e del ripristino delle specie ittiche tipiche delle acque regionali, al controllo delle specie alloctone con maggiore incidenza sull'ecosistema, ed in particolare del Siluro d'europa (Silurus Glanis). COSA FARE SE SI TROVA UN ANIMALE SELVATICO FERITO? RACCOGLIERLO O NO? Durante una passeggiata nel p a rco, ma anche nel giardino di casa, o sul marciapiede, può c a p i t a re di tro v a re un uccellino o un riccio o un altro animale selvatico in difficoltà. Il nostro istinto ci induce a raccogliere il piccolo e portarlo a casa per "allevarlo". Questo atteggiamento, che certamente dimostra sensibilità nei confronti della natura, non sempre però si rivela la scelta migliore per la salute dell animale. Gran parte dei nidiacei, ad esempio, abbandona spontaneamente il nido (merli, passeri, civette ) quando ancora non sa v o l a re bene, pur essendo seguito e alimentato dai genitori. R a c c o g l i e re uno di questi nidiacei significa strapparlo alle cure dei genitori, sicuramente più valide del più esperto e attento veterinario. L art.29 della LR n 8/94 precisa che e fatto divieto a chiunque di manipolare, pre l e v a re, detenere o vendere uova e nuovi nati ed in genere di esemplari di fauna selvatica con particolare riferimento ai piccoli di ungulati. Chi raccoglie uova e nuovi nati di fauna per salvag u a rdarli da sicura distruzione o morte deve darn e comunicazione entro e non oltre ventiquattr ore al competente Ufficio provinciale o ad una guardia venatoria o all organismo di gestione delle zone di pro t e z i o- ne, affinché provvedano agli opportuni interventi di t u t e l a. COME CAPIRE SE UN ANIMALE È IN DIFFICOLT À? Una delle principali preoccupazioni per chi trova un animale deve essere quella di capire se realmente l'animale versa in condizioni di difficoltà. Le implicazioni di questo giudizio sono molto importanti. L animale è certamente in difficoltà quando pre s e n t a questi sintomi: In generale pelo o penne sporchi, opachi e sciupati, insieme spesso a un grave stato di dimagrimento; La posizione innaturale delle ali (che ne evidenzia una possibile frattura), delle zampe, della testa; L'incapacità di sostenersi sulle zampe o di spiccare il volo; La presenza di ferite, penne o pelo incrostati di sangue e altri essudati in prossimità della lacerazione; Uccelli troppo piccoli per poter volare ed essere autonomi. Attenzione: alcune volte l'animale, seppur sano, tende ad assum e re atteggiamenti che potre b- b e ro trarci in inganno, questo allo scopo di salvaguard a re la p role presente nelle vicinanze, attirando l'attenzione su di sé. COME SI CATTURA UN ANIMALE SELVATICO IN DIFFICOLT À? Il metodo più efficace è quello di avvicinarsi lentamente e con un gesto veloce ricoprirlo con una coperta o un panno che dovrà e s s e re rapidamente richiuso senza far fuggire l'animale, senza stringerlo eccessivamente. Ricordiamo però che, pro p r i o p e rché "selvatici", questi animali quasi sempre uniscono paura e sgomento per la pre s e n z a umana, e spesso sfociano in manifestazioni aggressive e complicano così ogni nostro intervento in loro aiuto. Alcuni animali selvatici possono mord e- re, artigliare e beccare. Munitevi di guanti spessi e maneggiate l'animale facendo attenzione a non avvicinarlo al corpo e al volto. Non improvvisate cure veterinarie. SE SI TRAT TA DI UOVA NON ANCORA SCHIUSE? Il prelievo di uova dai nidi è severamente vietato e sanzionato dalla legislazione vigente. Può c a p i t a re di imbattersi in un nido di uccello, soprattutto di quelle specie che ne costruiscono a terra o su arbusti bassi, con una o più uova, e pensare che si tratti di uova "abbandonate", perc h é in quel momento non vi sono gli adulti nelle vicinanze, o perché al tatto risultano molto fredde. Bisogna assolutamente e v i t a re di prelevarle; infatti molte specie iniziano a i n c u b a re le uova solo dopo averne deposte un certo n u m e ro. Inoltre pre l e v a re le uova implica avviare un'incubazione artificiale e la conseguente cura dei pulcini, che risulta estremamente complessa. Esistono poi specie che intenzionalmente depongono le uova a terra, senza costruire veri e propri nidi, dando l'impre s- sione di averle veramente abbandonate. SE SI TRAT TA DI UN MAMMIFERO? Il ritrovamento di mammiferi è meno frequente rispetto a quello degli uccelli, ma è comunque possibile imbattersi in un riccio, sia per la sua abbondanza che per la f requentazione di ambienti urbani e giardini. Può capit a re di rinvenire volpacchiotti che spinti dalla fame escono fuori dalla tana, oppure cuccioli di pipistre l l o caduti a terra da un posatoio o perdendo la presa dal g rembo della madre. Durante una passeggiata nel bosco si possono incontrare cuccioli di capriolo e altri cervidi acquattati a terra. ATTENZIONE: in quest'ultimo caso non si tratta di abbandono, ma di normale atteggiamento mimetico che i cuccioli adottano per ripararsi dai predatori quando la madre si allontana per nutrirsi, e quindi l'ultima cosa di cui hanno bisogno è del v o s t ro "aiuto". Allontanatevi immediatamente dal cucciolo senza fargli neanche una carezza, ciò potre b b e i n d u r re l abbandono da parte della madre che sente il v o s t ro odore e non riconosce più il piccolo.

12 22 COSA FARE SE SI TROVA UN ANIMALE SELVATICO FERITO? 23 SE SI TRAT TA DI UN CUCCIO- LO O DI UN PULCINO? Se trovate animali molto giovani, cuccioli, come i riccetti o i pulcini, disponeteli in una scatola e sistemate accanto una borsa d'acqua calda oppure una bottiglia di plastica riempita con acqua calda. N o n ponete la scatola con l'animale su stufe o termosifoni accesi. Se si tratta di un pulcino, esistono due principali situazioni, da v a l u t a re: Nidiacei feriti o in reale stato di pericolo (minacciati da gatti o altri predatori, finiti in mezzo alla strada ): per sopravvivere hanno bisogno di cure da parte dell'uomo. Nidiacei sani, anche se ancora incapaci di volare e non in pericolo: devono essere lasciati nel luogo di ritro v a- mento. COSA FARE SE UN UCCELLO O UN PIPISTRELLO ENTRANO IN CASA? Se entra un pipistrello in casa la soluzione migliore è spalancare ogni finestra della stanza che o ff re una possibilità di uscita a l l ' e s t e rno, chiudere ogni apertura che non conduca all'estern o e lasciarlo tranquillo per un po'. Troverà da solo la strada per u s c i re. Lo stesso vale per gli uccelli. Anche in questo caso la miglior cosa è aprire ogni via di uscita e dar loro il tempo e la tranquillità per trovarla. Se è notte è consigliabile spegnere la luce della stanza in cui il volatile è entrato. È possibile che con piccoli uccelli e pipistrelli si incontrino delle difficoltà. In tal caso li si può dirigere verso l uscita agitando una scopa verso il soffitto. In casi estre m i si deve cerc a re di stancare l'uccello facendolo continuamente volare fino a quando non atterra al suolo. Lo si può catturare gettandogli sopra un telo leggero e facendo attenzione al piumaggio. COME BISOGNA TRASPORTARE UN ANIMALE S E LVATICO FERITO? Per mammiferi molto giovani è sufficiente una scatola di cartone con fogli di giornale sul fondo. Per mammiferi adulti occorrono contenitori più robusti e l'intervento di esperti. Riponete l'animale nella scatola, assicurandovi che non possa uscirne. Non mettete nella scatola alimenti o acqua, per evitare che l animale si sporchi, infettando le eventuali ferite. Tenete lo scatolone in un luogo riparato, il più possibile tranquillo e al buio: l'animale si calmerà evitando di aumentare lo stre s s causato dalle ferite, che a volte può essergli fatale. R i c o rdiamo che certi Mammiferi roditori, scavatori o dotati di robuste dentature possono facilmente bucare il cartone e sfuggire. Se si tratta di un uccello, procuratevi una scatola di cartone di dimensioni adeguate (poco più grandi dell'uccello in questione) e per favorire l'aerazione praticate dei fori sulla parte alta della scatola. Sul fondo della scatola sistemate dei fogli di giornale. I M P O RTA N T E : non utilizzare gabbiette o trasportini per gatti, evitare sacchetti di plastica, troppi spostamenti, luoghi rumorosi, contatto con la gente. Non o c c o r re nutrire gli animali raccolti, anzi, è meglio evitarlo per non rischiare di peggiorare le condizioni dell animale dandogli cibi sbagliati. PER ANIMALI SELVATICI FERITI O IN DIFFICOLTÀ TELEFONARE A: CENTRO SOCCORSO ANIMALI Centro fauna selvatica il Pettirosso via Nonantolana o VIGILI PROVINCIALI o MODENA SOCCORSO 118 FORZE DELL ORDINE 112/ 113 VIGILI DEL FUOCO SITI CONSIGLIATI C e n t ro di re c u p e ro di animali selvatici feriti (Modena) Corpo Forestale dello Stato Ministero dell Ambiente e di Tutela del Territorio Ermesambiente Rete Civica Città di Carpi Infoambiente E N PA ente nazionale protezione animali w w w. e n p a. i t WWF Italia Oasi e aree tutelate dal WWF LIPU lega italiana protezione uccelli Portale dei parchi naturali italiani Progetti life natura Parchi e riserve naturali in Emilia Romagna La Società Italiana dei medici Veterinari degli Animali Selvatici e da Zoo Enciclopedia on-line sugli animali Portale sul mondo degli animali Qua la zampa links su animali e natura Animali domestici COS È IL CEA, CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE, DEI COMUNI DI CARPI, NOVI E SOLIERA? È uno dei centri accreditati di educazione ambientale della Regione Emilia-Romagna. Attualmente gestito dalla Lumaca s.c.a.r.l. di Modena, dal 1991 offre alle scuole del territorio uno spazio attrezzato dove realizzare insieme agli educatori ambientali progetti didattici e laboratori scientifici e creativi. Il centro nasce dall esigenza di avvicinare i ragazzi alla conoscenza del territorio e intende coinvolgere le scuole in percorsi didattici che aiutino ad apprendere e a fare. Per gli insegnanti è disponibile un servizio di consulenza per la realizzazione delle unità didattiche in classe, oltre al prestito di materiali di supporto (testi, videocassette, cd-rom, diapositive, ecc.). Ai cittadini sono dedicate alcune attività particolari durante il corso dell anno (corsi, seminari, serate informative, ecc.) e un servizio di prestito di materiali presenti nella propria biblioteca.

13 Comune di Carpi Comune di Novi Comune di Soliera C o o rd. editoriale La Lumaca scarl grafica paola@ro m w e b. i t stampa TEM, Febbraio 2004 Con il contributo della Provincia di Modena

LE TARTARUGHE. Testudo hermanni & Caretta caretta

LE TARTARUGHE. Testudo hermanni & Caretta caretta LE TARTARUGHE Testudo hermanni & Caretta caretta CLASSIFICAZIONE: Regno Animalia Classe Reptilia Ordine Testudines Testudo hermanni (o tartaruga di Hermann) L HABITAT Tipicamente mediterraneo. La Testudo

Dettagli

Base di lavoro. Idea principale

Base di lavoro. Idea principale Base di lavoro Idea principale «Gli esseri viventi vivono in relazione tra loro e con l ambiente che li ospita, all interno di particolari ecosistemi dotati di un equilibrio ben preciso. Tutti gli organismi

Dettagli

Convenzione per l esecuzione di campagne di. monitoraggio dell ittiofauna nell ambito del Progetto Life

Convenzione per l esecuzione di campagne di. monitoraggio dell ittiofauna nell ambito del Progetto Life CENTRO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULLE TECNOLOGIE E L IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI DELLE PICCOLE SPECIE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA Convenzione per l esecuzione di campagne di monitoraggio

Dettagli

Elementi di etologia delle specie e di ecologia del territorio per il riconoscimento e trattamento delle specie

Elementi di etologia delle specie e di ecologia del territorio per il riconoscimento e trattamento delle specie Elementi di etologia delle specie e di ecologia del territorio per il riconoscimento e trattamento delle specie Inquadramento normativo e competenze: Oggetto della tutela Sono tutelate le popolazioni di

Dettagli

CENTRI RECUPERO ANIMALI SELVATICI (C.R.A.S.) IN PIEMONTE : SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE

CENTRI RECUPERO ANIMALI SELVATICI (C.R.A.S.) IN PIEMONTE : SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE IV WORKSHOP REGIONALE CENTRI RECUPERO ANIMALI SELVATICI (C.R.A.S.) IN PIEMONTE : SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE CRAS E BENESSERE Alessandro Bianchi Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia

Dettagli

Una vera Tigre. Comune di Anzola dell'emilia

Una vera Tigre. Comune di Anzola dell'emilia La Zanzara Tigre Importata nel mondo occidentale dall Asia, probabilmente grazie al commercio di copertoni usati, dove ha trovato una nicchia adatta alla propria diffusione, la Zanzara Tigre (Aedes albopictus)

Dettagli

Prevenzione Formazione ed Informazione

Prevenzione Formazione ed Informazione Il Rischio Sismico Prevenzione Formazione ed Informazione Giuseppe Licata Esperto in Sistemi Informativi Territoriali e Telerilevamento. Laureando in Scienze Geologiche, curriculum rischi geologici Il

Dettagli

La zanzara tigre (Aedes albopictus)

La zanzara tigre (Aedes albopictus) La zanzara tigre (Aedes albopictus) Introduzione In questo capitolo saranno descritte alcune caratteristiche della zanzara tigre al fine di capire meglio: perché la si cerca e combatte come riconoscerla

Dettagli

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi.

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi. 6. La Terra Dove vivi? Dirai che questa è una domanda facile. Vivo in una casa, in una certa via, di una certa città. O forse dirai: La mia casa è in campagna. Ma dove vivi? Dove sono la tua casa, la tua

Dettagli

ISPEZIONE E CONTROLLO SELVAGGINA CACCIATA E ALLEVATA. Cenni di legislazione venatoria relativa agli aspetti sanitari

ISPEZIONE E CONTROLLO SELVAGGINA CACCIATA E ALLEVATA. Cenni di legislazione venatoria relativa agli aspetti sanitari ISPEZIONE E CONTROLLO SELVAGGINA CACCIATA E ALLEVATA Cenni di legislazione venatoria relativa agli aspetti sanitari Legge 11 febbraio 1992, n. 157 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma

Dettagli

L ambiente è costituito da: una componente abiotica - (aria, acqua, terra, rocce, ecc.)

L ambiente è costituito da: una componente abiotica - (aria, acqua, terra, rocce, ecc.) L ambiente è costituito da: una componente abiotica - (aria, acqua, terra, rocce, ecc.) una componente biotica (esseri viventi) - (batteri, funghi, piante, animali, ecc.) ECOLOGIA (Häckel 1866) Scienza

Dettagli

Testo informativo: «La balenottera azzurra». Lavoro collettivo realizzato dagli alunni di 4^ B con l utilizzo della LIM. Sono state lette le

Testo informativo: «La balenottera azzurra». Lavoro collettivo realizzato dagli alunni di 4^ B con l utilizzo della LIM. Sono state lette le Testo informativo: «La balenottera azzurra». Lavoro collettivo realizzato dagli alunni di 4^ B con l utilizzo della LIM. Sono state lette le informazioni a disposizione. Sono state selezionate quelle più

Dettagli

Soluzione Spot on per Cani e Gatti con FIPRONIL. Per il trattamento delle infestazioni da pulci e zecche

Soluzione Spot on per Cani e Gatti con FIPRONIL. Per il trattamento delle infestazioni da pulci e zecche Soluzione Spot on per Cani e Gatti con FIPRONIL Per il trattamento delle infestazioni da pulci e zecche Le PULCI possono rappresentare un vero disturbo per il tuo animale, tormentandolo senza tregua e

Dettagli

La scuola integra culture. Scheda3c

La scuola integra culture. Scheda3c Scheda3c Gli ELEMENTI DEL CLIMA che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l umidità e le precipitazioni. La temperatura è data

Dettagli

TEORIA DI LAMARCK O DELLA EREDITARIETA DEI CARATTERI ACQUISITI

TEORIA DI LAMARCK O DELLA EREDITARIETA DEI CARATTERI ACQUISITI L EVOLUZIONE IN PASSATO SI PENSAVA CHE LE SPECIE ANIMALI E VEGETALI CHE OGGI POPOLANO LA TERRA AVESSERO AVUTO SEMPRE LA FORMA ATTUALE. SI CREDEVA CIOE NELLA TEORIA DELCREAZIONISMO (NELLA CREAZIONE ORIGINALE)

Dettagli

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO 2 ... ... ... ... ... ...

MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO 2 ... ... ... ... ... ... VOLUME 1 CAPITOLO 2 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE ACQUE INTERNE 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: valle... ghiacciaio... vulcano... cratere...

Dettagli

RECUPERO E REINTRODUZIONE DI CEPPI AUTOCTONI DI TROTA FARIO, Salmo trutta trutta L., NEL BACINO DEL FIUME NERA

RECUPERO E REINTRODUZIONE DI CEPPI AUTOCTONI DI TROTA FARIO, Salmo trutta trutta L., NEL BACINO DEL FIUME NERA RECUPERO E REINTRODUZIONE DI CEPPI AUTOCTONI DI TROTA FARIO, Salmo trutta trutta L., NEL BACINO DEL FIUME NERA L ampliamento della ricerca e l estensione degli studi sui salmonidi italiani, con riferimento

Dettagli

Art. 1 Sostituzione dell articolo 2 della legge regionale n. 5 del 2005

Art. 1 Sostituzione dell articolo 2 della legge regionale n. 5 del 2005 Deliberazione legislativa n. 58/2013 2 Art. 1 Sostituzione dell articolo 2 della legge regionale n. 5 del 2005 1. L articolo 2 della legge regionale 17 febbraio 2005, n. 5 (Norme a tutela del benessere

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE 5 ALLEGATO A Criteri e modalità di istituzione, autorizzazione e gestione delle Zone per l allenamento e l addestramento dei cani e per le gare e le prove cinofile (ZAC) (art. 33, l.r. 7/1995) Principi

Dettagli

COMPRENSORIO ALPINO CN2 Valle Varaita

COMPRENSORIO ALPINO CN2 Valle Varaita COMPRENSORIO ALPINO CN2 Valle Varaita CORSO DI ABILITAZIONE ALLA CACCIA DI SELEZIONE AGLI UNGULATI RUMINANTI - 2013 - A cura di: Giordano Omar Tecnico faunistico C.A. CN2 RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE E

Dettagli

I.C. A. Manzoni di Ornago ARTROPODI A.S. 2010/2011 Eleonora Parenti & Giorgia Terranova

I.C. A. Manzoni di Ornago ARTROPODI A.S. 2010/2011 Eleonora Parenti & Giorgia Terranova LE LORO CARATTERISTICHE Gli artropodi sono forniti di un esoscheletro (cioe' uno scheletro esterno) composto da una proteina dura, la chitina. Anche se gli artropodi hanno un esoscheletro le altri parti

Dettagli

Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri

Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri Città di Torino Divisione Servizi Educativi Settore Integrazione educativa Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri a cura di Carla Bonino Gli interventi che la Divisione Servizi

Dettagli

La zanzara tigre (Aedes albopictus)

La zanzara tigre (Aedes albopictus) La zanzara tigre (Aedes albopictus) La zanzara tigre (Aedes albopictus) è una zanzara originaria del sud-est asiatico. Inizialmente, infatti, viveva in un area che andava dal Giappone al Madagascar dove

Dettagli

Attività di Educazione Ambientale per le SCUOLE DELL INFANZIA

Attività di Educazione Ambientale per le SCUOLE DELL INFANZIA Attività di Educazione Ambientale per le SCUOLE DELL INFANZIA PRECISAZIONI: I percorsi sono consigliati per tutte le classi: varierà la specificità ed il grado di approfondimento del programma. La maggior

Dettagli

Oasi naturalistica del Parco del Roccolo

Oasi naturalistica del Parco del Roccolo AMICI DEL PARCO DEL ROCCOLO Organizzazione di volontariato - C.F. : 93034320163 Sede Legale: via San Martino 11, 24047 Treviglio (BG). Sede operativa: Parco del Roccolo, Via del Bosco, Treviglio (BG).

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

D.D.L. concernete "Disciplina del regime in deroga in attuazione della Direttiva 79/409/CEE" relativa alla conservazione degli uccelli selvatici.

D.D.L. concernete Disciplina del regime in deroga in attuazione della Direttiva 79/409/CEE relativa alla conservazione degli uccelli selvatici. D.D.L. concernete "Disciplina del regime in deroga in attuazione della Direttiva 79/409/CEE" relativa alla conservazione degli uccelli selvatici. TESTO Articolo 1 Finalità 1. La presente legge disciplina

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GEOGRAFIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Paesaggio Capire che cos è la geografia e di che cosa si occupa. Saper distinguere tra geografia fisica e umana. Capire il mondo in cui viviamo attraverso le

Dettagli

I Papillomavirus sono tutti uguali?

I Papillomavirus sono tutti uguali? Cos è il Papillomavirus? Il Papillomavirus è un microscopico nemico della tua salute. Attento, però, a non sottovalutare la pericolosità di questo microrganismo lungo solo 55 milionesimi di millimetro.

Dettagli

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo

Dettagli

La macchia mediterranea. Creato da Francesco e Samuele.

La macchia mediterranea. Creato da Francesco e Samuele. La macchia mediterranea Creato da Francesco e Samuele. La macchia mediterranea La macchia mediterranea si chiama così perché é formata da vegetazione che ama i terreni asciutti, il sole, molta luce, un

Dettagli

LA LUCE Le piante sono completamente dipendenti dalla luce per la costruzione di tutte le sostanze necessarie alla crescita ed alla fioritura.

LA LUCE Le piante sono completamente dipendenti dalla luce per la costruzione di tutte le sostanze necessarie alla crescita ed alla fioritura. LA LUCE Le piante sono completamente dipendenti dalla luce per la costruzione di tutte le sostanze necessarie alla crescita ed alla fioritura. La, pianta, tramite le sue parti verdi, è un sensore recettivo

Dettagli

LA PROBLEMATICA DELLA CATTURA DI UCCELLI SELVATICI DA UTILIZZARE COME RICHIAMI VIVI NELL AMBITO DELLA NORMATIVA ITALIANA ED EUROPEA. Jacopo G.

LA PROBLEMATICA DELLA CATTURA DI UCCELLI SELVATICI DA UTILIZZARE COME RICHIAMI VIVI NELL AMBITO DELLA NORMATIVA ITALIANA ED EUROPEA. Jacopo G. LA PROBLEMATICA DELLA CATTURA DI UCCELLI SELVATICI DA UTILIZZARE COME RICHIAMI VIVI NELL AMBITO DELLA NORMATIVA ITALIANA ED EUROPEA Jacopo G. Cecere LA LEGGE 157/92 La Legge n. 157 dell 11 febbraio 1992

Dettagli

Unità di Apprendimento ideata da Sabrina Ercolani nell'ambito dell'attività per l'integrazione.

Unità di Apprendimento ideata da Sabrina Ercolani nell'ambito dell'attività per l'integrazione. Unità di Apprendimento ideata da Sabrina Ercolani nell'ambito dell'attività per l'integrazione. Destinatario: alunno con deficit cognitivo di grado lieve e sindrome ipercinetica da danno cerebrale lieve

Dettagli

- che attualmente il Lazio è interessato da 6 aree protette nazionali e da 69 aree protette regionali

- che attualmente il Lazio è interessato da 6 aree protette nazionali e da 69 aree protette regionali OGGETTO: PROPOSTA DI ISTITUZIONE DEL MONUMENTO NATURALE ''LAGHETTO IN LOC. SEMBLERA MONTEROTONDO SCALO'' AI SENSI DELL'ART. 6 DELLA LEGGE REGIONALE 6 OTTOBRE 1997 N. 29 E SS.MM.II. - APPROVAZIONE DELLA

Dettagli

Quanti animali! Mettiamo ordine

Quanti animali! Mettiamo ordine Quanti animali! Mettiamo ordine Quando... Classe III mangia, è mangiato Quanto... 3 mesi CON... Italiano Educazione all immagine Matematica COME... Immagini chiare e dettagliate Filmati :EARTH,OCEANI,LIFE

Dettagli

PianOperaPagineSingole22x27.indd 1 05/07/10 15:01

PianOperaPagineSingole22x27.indd 1 05/07/10 15:01 PianOperaPagineSingole22x27.indd 1 05/07/10 15:01 L enciclopedia visuale più completa sul mondo dei cani Una guida unica e pratica, di facile consultazione e con tutte le informazioni per conoscere e capire

Dettagli

SPECIE ANIMALI NOCIVE : EVOLUZIONE DI UN CONCETTO TRA ZOOLOGIA E GIURISPRUDENZA

SPECIE ANIMALI NOCIVE : EVOLUZIONE DI UN CONCETTO TRA ZOOLOGIA E GIURISPRUDENZA SPECIE ANIMALI NOCIVE : EVOLUZIONE DI UN CONCETTO TRA ZOOLOGIA E GIURISPRUDENZA Dott. Fabio Dall Osso Medico Veterinario e Dottore in Produzioni Animali e Controllo della Fauna Selvatica DEFINIAMO IL TERMINE

Dettagli

La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004

La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004 La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004 Roberto Barbiero Introduzione Un intensa nevicata ha interessato nella giornata dell 11 marzo 2004 molte regioni del nord Italia. Dalle prime ore della notte

Dettagli

0.923.221. Regolamento d applicazione

0.923.221. Regolamento d applicazione Traduzione 1 Regolamento d applicazione dell Accordo tra il Consiglio federale svizzero e il Governo della Repubblica francese concernente l esercizio della pesca e la protezione dell ambiente acquatico

Dettagli

GLI ESSERI VIVENTI DALLA CELLULA ALLA CLASSIFICAZIONE. Istituto Comprensivo di Buddusò - Scuola Primaria - Ins. Dore

GLI ESSERI VIVENTI DALLA CELLULA ALLA CLASSIFICAZIONE. Istituto Comprensivo di Buddusò - Scuola Primaria - Ins. Dore GLI ESSERI VIVENTI DALLA CELLULA ALLA CLASSIFICAZIONE Istituto Comprensivo di Buddusò - Scuola Primaria - Ins. Dore Tutti gli esseri viventi sono formati da cellule piccolissime e visibili solo al microscopio.

Dettagli

2010 Anno mondiale della Biodiversità. a colloquio con. Costantino Bonomi. Per saperne di più: http://www.mtsn.tn.it/seedbank/index.

2010 Anno mondiale della Biodiversità. a colloquio con. Costantino Bonomi. Per saperne di più: http://www.mtsn.tn.it/seedbank/index. FOCUS ORIZZONTI 2010 Anno mondiale della Biodiversità La Banca dei semi presso il Museo Tridentino di Scienze Naturali a colloquio con Costantino Bonomi Per saperne di più: http://www.mtsn.tn.it/seedbank/index.html

Dettagli

IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO

IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO Il Servizio Statistica della Provincia di Mantova coltiva il progetto di costituire una banca dati provinciale di provenienza anagrafica che non vuole divenire una duplicazione

Dettagli

Erickson. Le carte geografiche, il tempo e il clima, il paesaggio italiano. Scuola primaria. Carlo Scataglini. Collana diretta da Dario Ianes

Erickson. Le carte geografiche, il tempo e il clima, il paesaggio italiano. Scuola primaria. Carlo Scataglini. Collana diretta da Dario Ianes Strumenti per la didattica, l educazione, la riabilitazione, il recupero e il sostegno Collana diretta da Dario Ianes Carlo Scataglini GEOGRAFIA facile per la classe quarta Le carte geografiche, il tempo

Dettagli

GLI AUSTRALOPITECHI. Tra gli animali che vedi nelle figure, sai dire quale è una scimmia? Cerchia l animale giusto e collega i nomi ai disegni.

GLI AUSTRALOPITECHI. Tra gli animali che vedi nelle figure, sai dire quale è una scimmia? Cerchia l animale giusto e collega i nomi ai disegni. GLI AUSTRALOPITECHI Prerequisiti: orientarsi nel tempo fra passato, presente e futuro, usare gli strumenti sussidiari al testo (cartine, immagini, tabelle ) Obiettivi: studio dell evoluzione dell uomo

Dettagli

Disugual: molto più che pet food nuova linea di alimenti di altissima qualità per cani e gatti filosofia amore e passione profonda per gli animali

Disugual: molto più che pet food nuova linea di alimenti di altissima qualità per cani e gatti filosofia amore e passione profonda per gli animali Disugual: molto più che pet food Disugual è una nuova linea di alimenti di altissima qualità per cani e gatti destinata a lasciare il segno nel cuore degli amanti degli animali. Disugual infatti non è

Dettagli

Clima e orsi polari Svolgimento della lezione

Clima e orsi polari Svolgimento della lezione Scheda per gli insegnanti Clima e neve WWF SVIZZERA www.wwf.ch/scuola L inverno per gli animali Clima e orsi polari Svolgimento della lezione - Ogni bambino riceve un biglietto con una caratteristica riguardante

Dettagli

Adulti - Fragilità. Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme

Adulti - Fragilità. Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme Adulti - Fragilità Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme Noi Fragili«Fragilità» ha la stessa radice di frangere, che significa rompere. Chi è fragile

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

Apri. gli. Una semplice guida per prendersi cura della vista del proprio figlio.

Apri. gli. Una semplice guida per prendersi cura della vista del proprio figlio. Apri gli Occhi! Una semplice guida per prendersi cura della vista del proprio figlio. Il punto di vista Gentile genitore, sappiamo bene quanto sia importante la salute visiva di suo figlio: per questo

Dettagli

di Frederic Moyersoen Giocatori: 3-10 Età: a partire dagli 8 anni Durata: circa 30 minuti

di Frederic Moyersoen Giocatori: 3-10 Età: a partire dagli 8 anni Durata: circa 30 minuti di Frederic Moyersoen Giocatori: 3-10 Età: a partire dagli 8 anni Durata: circa 30 minuti Contenuto: 44 Carte percorso, 27 Carte azione, 28 Carte oro, 7 Cercatori d oro, 4 Sabotatori. Idea del gioco I

Dettagli

ALIMENTAZIONE E STILI DI VITA

ALIMENTAZIONE E STILI DI VITA ALIMENTAZIONE E STILI DI VITA (degli adulti, dei giovani di 12-17 anni e dei bambini di 6-11 anni) Presentazione dei risultati Parma, 6 maggio 2004 S. 04029-30 Premessa Nelle pagine seguenti vengono presentati

Dettagli

Che bello. vedercibene! Una semplice guida per prendersi cura della vista del proprio figlio.

Che bello. vedercibene! Una semplice guida per prendersi cura della vista del proprio figlio. Che bello vedercibene! Una semplice guida per prendersi cura della vista del proprio figlio. Il punto di vista Gentile genitore, sappiamo bene quanto sia importante la salute visiva di suo figlio: per

Dettagli

Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili

Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili Tra il 1990 e il 2008 le importazioni ed i consumi dell Europa hanno contribuito alla deforestazione di 9 milioni di ettari (una superficie

Dettagli

Progetto OSSERVO E MISURO.L ACQUA Per scuola sec di 1 grado e biennio di scuola sec. di 2 grado

Progetto OSSERVO E MISURO.L ACQUA Per scuola sec di 1 grado e biennio di scuola sec. di 2 grado Progetto OSSERVO E MISURO.L ACQUA Per scuola sec di 1 grado e biennio di scuola sec. di 2 grado ECOLOGIA A MIRABILANDIA Gli organismi delle comunità di un ambiente naturale non vivono isolati. Ciascuno

Dettagli

EX DEPOSITO ATAC VITTORIA DI PIAZZA BAINSIZZA (E ZONE ADIACENTI) GRAFO DEL REPERTORIO DI UN CENTRO IN NUCE E SUA INTERPRETAZIONE: la piazza verde

EX DEPOSITO ATAC VITTORIA DI PIAZZA BAINSIZZA (E ZONE ADIACENTI) GRAFO DEL REPERTORIO DI UN CENTRO IN NUCE E SUA INTERPRETAZIONE: la piazza verde EX DEPOSITO ATAC VITTORIA DI PIAZZA BAINSIZZA (E ZONE ADIACENTI) GRAFO DEL REPERTORIO DI UN CENTRO IN NUCE E SUA INTERPRETAZIONE: la piazza verde CENTRO LA PIAZZA VERDE : GRAFO DEL REPERTORIO DEI PATTERN

Dettagli

EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITÀ E SULL AGROECOSISTEMA BOSCHI-BRIANTI-MELEGA CONSEGUENZE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITA Molti studi affermano che i cambiamenti climatici

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA VOLUME 1 CAPITOLO 0 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: Terra... territorio...

Dettagli

Azione 1 Italiano come L2- La lingua per studiare. Disciplina: Scienze 1 Livello: A2 LO STAGNO

Azione 1 Italiano come L2- La lingua per studiare. Disciplina: Scienze 1 Livello: A2 LO STAGNO Azione 1 Italiano come L2- La lingua per studiare Disciplina: Scienze 1 Livello: A2 LO STAGNO Gruppo 11 Autori: Sasso Nicoletta, Mel Nerina, De Polo Fauzia, Zecchinon Giuseppina Destinatari: alunni I biennio

Dettagli

Cittadinanza e Costituzione

Cittadinanza e Costituzione Cittadinanza e Costituzione Anno Scolastico 20010/11 Progetto di Cittadinanza e Costituzione Finalità Essere cittadini di un mondo in continuo cambiamento ha come premessa il conoscere e il porre in atto

Dettagli

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. UNA METAFORA PER SPIEGARE I DSA La psicologa americana ANIA SIWEK ha sviluppato in anni di pratica professionale un modo semplice ed efficace di spiegare i DSA ai bambini,

Dettagli

Il Centro Recupero per la Fauna Selvatica

Il Centro Recupero per la Fauna Selvatica Il Centro Recupero per la Fauna Selvatica gestito dalla sezione di Grosseto della LAC si trova in località Il Lupo di Giuncarico, in provincia di Grosseto. E un centro riconosciuto dal Ministero delle

Dettagli

È crisi delle piccole botteghe, ma i prezzi restano alti

È crisi delle piccole botteghe, ma i prezzi restano alti Editoriale n. 5 del 16/5/2009 Fabio Pammolli e Nicola C. Salerno È crisi delle piccole botteghe, ma i prezzi restano alti A commento del Rapporto diffuso da Confesercenti La crisi ha toccato e continua

Dettagli

IDEE SOSTENIBILI IN MOVIMENTO: CON IL LUDOBUS LA SCIENZA SI TRASFORMA IN ESPERIENZA

IDEE SOSTENIBILI IN MOVIMENTO: CON IL LUDOBUS LA SCIENZA SI TRASFORMA IN ESPERIENZA IDEE SOSTENIBILI IN MOVIMENTO: CON IL LUDOBUS LA SCIENZA SI TRASFORMA IN ESPERIENZA Il progetto In compagnia di tre amici, Elettra, Semino e Azzurro, andiamo a presentarvi le iniziative del progetto Idee

Dettagli

COMUNE DI LORETO. Provincia di Ancona AVVISO

COMUNE DI LORETO. Provincia di Ancona AVVISO COMUNE DI LORETO Provincia di Ancona AVVISO Il Comune provvede a distribuire gratuitamente, e fino ad esaurimento scorte, alle famiglie lauretane una fornitura di circa 20 compresse effervescenti di insetticida

Dettagli

TIMBRI E STAMPE TIMBRANDO LE STAGIONI Che cos è un timbro? Come si realizza? Che cosa produce?

TIMBRI E STAMPE TIMBRANDO LE STAGIONI Che cos è un timbro? Come si realizza? Che cosa produce? LABORATORIO DIDATTICO CREATIVO Timbri e stampe è una proposta di laboratorio didattico rivolto alle classi della Scuola dell infanzia per l anno scolastico 2014-15. L obiettivo è avvicinare il bambino

Dettagli

Bianca Francesca Berardi Classe 1^ Liceo Esposizione di Geostoria a.s. 2012-2013 AL CENTRO DEL MEDITERRANEO

Bianca Francesca Berardi Classe 1^ Liceo Esposizione di Geostoria a.s. 2012-2013 AL CENTRO DEL MEDITERRANEO Bianca Francesca Berardi Classe 1^ Liceo Esposizione di Geostoria a.s. 2012-2013 AL CENTRO DEL MEDITERRANEO LA POSIZIONE E IL MARE La POSIZIONE al centro del Mediterraneo e la forma peninsulare rendono

Dettagli

VEGETALI U N S O T U R I O L O P S I T T O S U N O D. Vegetali V5 I SEMI V1 V2 V3 V8 U1

VEGETALI U N S O T U R I O L O P S I T T O S U N O D. Vegetali V5 I SEMI V1 V2 V3 V8 U1 VEGETAL L P E U R S T Vegetali SEM V1 V2 V3 V8 U1 1 VEGETAL L P E U R S T SEM Quando un seme cade nel terreno può germogliare se trova le condizioni adatte. Esperienza 1: om è fatto un seme. Materiale

Dettagli

I problemi legati agli animali sono tanti, soprattutto in una società che si sta solo ora mettendo al passo con le loro esigenze.

I problemi legati agli animali sono tanti, soprattutto in una società che si sta solo ora mettendo al passo con le loro esigenze. I problemi legati agli animali sono tanti, soprattutto in una società che si sta solo ora mettendo al passo con le loro esigenze. È quindi fondamentale portare le persone che posseggono animali, o vorrebbero

Dettagli

LA CONSERVAZIONE DELLO SCOIATTOLO COMUNE IN ITALIA AZIONI PREVISTE DAL PROGETTO LIFE+ EC-SQUARE

LA CONSERVAZIONE DELLO SCOIATTOLO COMUNE IN ITALIA AZIONI PREVISTE DAL PROGETTO LIFE+ EC-SQUARE LA CONSERVAZIONE DELLO SCOIATTOLO COMUNE IN ITALIA AZIONI PREVISTE DAL PROGETTO LIFE+ EC-SQUARE Scopriamo come difendere l ambiente dalle specie introdotte. E capiamo perché farlo è un ottima idea Lo scoiattolo

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

Organismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti

Organismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti Organismi Geneticamente Modificati Estratto da FederBio 2014 Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti In Italia è vietata la coltivazione di OGM, anche se non ne è

Dettagli

Direttiva 79/409/CEE "Conservazione degli uccelli selvatici"

Direttiva 79/409/CEE Conservazione degli uccelli selvatici Si prefigge la protezione, la gestione e la regolazione di tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri Gli Stati membri devono adottare

Dettagli

J.H. C. Classe I B Virgilio. C.G. Classe V B Virgilio

J.H. C. Classe I B Virgilio. C.G. Classe V B Virgilio J.H. C. Classe I B Virgilio C.G. Classe V B Virgilio Classe V A Virgilio Il suolo è uno dei beni più preziosi dell umanità. Consente la vita dei vegetali, degli animali e dell uomo sulla superficie della

Dettagli

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE SI SENTONO SPESSO MOLTE FRASI CHE CONTENGONO LA PAROLA DIRITTO, AD ESEMPIO: - L omicidio è punito dalla legge - I cittadini sono obbligati,

Dettagli

Tecniche per il controllo del cinghiale ed esperienze in Umbria

Tecniche per il controllo del cinghiale ed esperienze in Umbria Corso per il prelievo del cinghiale con metodi selettivi - ATC PG2 Dott. Luca Convito - Spoleto - 2014 Tecniche per il controllo del cinghiale ed esperienze in Umbria settori per la caccia al cinghiale

Dettagli

Associazione Pescatori Sportivi e Subacquei Lodigiani P.le degli Sports,1 26900 Lodi 0371 432700 0371 30499 @ apssl@fipsaslodi.it

Associazione Pescatori Sportivi e Subacquei Lodigiani P.le degli Sports,1 26900 Lodi 0371 432700 0371 30499 @ apssl@fipsaslodi.it Cause di alterazione delle comunità ittiche VARIAZIONE ARTIFICIALE DEI LIVELLI IDRICI Le variazioni artificiali dei livelli idrici rappresentano uno dei principali problemi a carico delle comunità ittiche

Dettagli

PROGETTO SCIENZE CLASSI PRIME SECONDARIA I GRADO A.S. 2013/2014

PROGETTO SCIENZE CLASSI PRIME SECONDARIA I GRADO A.S. 2013/2014 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO Via San Francesco 5 20061 CARUGATE (MI) tel. 02.92151388 02.9253970 02.9252433 FAX 02.9253741 e-mail segreteria: miic8bj003@istruzione.it

Dettagli

Il prezzo del gasolio a febbraio 2011 ha raggiunto livelli simili a quelli della primavera 2008, anno in cui il sostenuto aumento del prezzo dei

Il prezzo del gasolio a febbraio 2011 ha raggiunto livelli simili a quelli della primavera 2008, anno in cui il sostenuto aumento del prezzo dei Introduzione Nei primi mesi del 2011, l incremento del costo del gasolio sui livelli del 2008 ha compromesso la profittabilità del settore peschereccio, ponendo gli operatori in una situazione di incertezza

Dettagli

schede di approfondimento.

schede di approfondimento. I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee

Dettagli

PRIMA DELLA VISITA SUL CAMPO

PRIMA DELLA VISITA SUL CAMPO PRIMA DELLA VISITA SUL CAMPO Abbiamo effettuato una sorta di progettazione partecipata per individuare obiettivi ed attività da svolgere durante l esperienza sul campo, stimolando i ragazzi ad individuarli/proporli

Dettagli

La detenzione di animali esotici

La detenzione di animali esotici La detenzione di animali esotici La Legge regionale n. 89/1990, all articolo 1, definisce gli animali esotici: tutte le specie di mammiferi, uccelli, rettili e anfibi facenti parte della fauna selvatica

Dettagli

Igiene urbana. Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma. Anno 2011. a cura di Mirko Dancelli

Igiene urbana. Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma. Anno 2011. a cura di Mirko Dancelli Igiene urbana Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma Anno 2011 a cura di Mirko Dancelli Osservatorio del Nord Ovest - Università degli Studi di Torino SOMMARIO

Dettagli

Da 2 a 4 Giocatori Autore Martin Wallace

Da 2 a 4 Giocatori Autore Martin Wallace Traduzione La Strada Da 2 a 4 Giocatori Autore Martin Wallace Scopo del Gioco Ogni giocatore, impersona un Ricco Mercante ed è alla ricerca di Nuovi Mercati nelle crescenti cittadine che vi permetteranno

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1

Dettagli

COME NASCONO LE MONTAGNE

COME NASCONO LE MONTAGNE Le montagne sono dei rilievi naturali più alti di 600 metri. Per misurare l ALTITUDINE di una montagna partiamo dal LIVELLO DEL MARE. Le montagne in base a come e dove sono nate sono formate da vari tipi

Dettagli

Laboratorio UniMondo - Simone Zocca

Laboratorio UniMondo - Simone Zocca Laboratorio UniMondo - Simone Zocca Classe 1 A Liceo Nazione: Romania La Romania è un paese dell est europeo, confinante con Bulgaria, Ucraina, Ungheria e Moldavia, ma anche con il Mar Nero. La sua capitale

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

COMMERCIO ESTERO E QUOTE DI MERCATO LA COMPETITIVITÀ DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

COMMERCIO ESTERO E QUOTE DI MERCATO LA COMPETITIVITÀ DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA COMMERCIO ESTERO E QUOTE DI MERCATO LA COMPETITIVITÀ DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA COMMERCIO ESTERO E QUOTE DI MERCATO - la competitività della provincia di Bologna Indice 1. Esportazioni e competitività:

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

MA COME VIVE UN APE E QUALI SONO I SUOI COMPITI?

MA COME VIVE UN APE E QUALI SONO I SUOI COMPITI? MA COME VIVE UN APE E QUALI SONO I SUOI COMPITI? LE API VOLANDO DA UN FIORE ALL ALTRO RACCOLGONO IL NETTARE PRODOTTO DAI FIORI E LO UTILIZZANO PER FARE IL MIELE CHE SARA UNA PREZIOSA SCORTA DI CIBO PER

Dettagli

Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni.

Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni. Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni. Premessa Purtroppo, durante gli eventi calamitosi che si verificano durante le emergenze idrogeologiche, succede spesso che le barriere

Dettagli

La Processionaria del Pino

La Processionaria del Pino La Processionaria del Pino Thaumetopoea pityocampa www.gruppoindaco.com Thaumetopoea pityocampa (Den. et Schiff.) Lepidoptera, Fam. Thaumetopoeidae Cos'è la Processionaria o a del pino La Processionaria

Dettagli

Art. 1 (Istituzione) 2. Il parco è classificato ai sensi dell art. 10, comma 1 della legge regionale 14 luglio 2003, n. 10 come parco marino.

Art. 1 (Istituzione) 2. Il parco è classificato ai sensi dell art. 10, comma 1 della legge regionale 14 luglio 2003, n. 10 come parco marino. Legge regionale 21 aprile 2008, n. 11 Istituzione del Parco Marino Regionale Costa dei Gelsomini. (BUR n. 8 del 16 aprile 2008, supplemento straordinario n. 2 del 29 aprile 2008) Art. 1 (Istituzione) 1.

Dettagli

biologica era al culmine. Oggi, man mano che la popolazione umana si accresce aumentano gli p

biologica era al culmine. Oggi, man mano che la popolazione umana si accresce aumentano gli p La specie umana è comparsa sulla Terra nel momento in cui la diversità biologica era al culmine. Oggi, man mano che la popolazione umana si accresce aumentano gli p effetti distruttivi nei confronti delle

Dettagli

Ecologia e conservazione della Lepre in Italia

Ecologia e conservazione della Lepre in Italia Ecologia e conservazione della Lepre in Italia Alberto Meriggi e Francesca Meriggi Dipartimento di Scienze della Terra e dell Ambiente Università di Pavia Premessa Declino generale della lepre in tutta

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

LA NATURA E LA SCIENZA

LA NATURA E LA SCIENZA LA NATURA E LA SCIENZA La NATURA è tutto quello che sta intorno a noi: le persone, gli animali, le piante, le montagne, il cielo, le stelle. e tante altre cose non costruite dall uomo. Lo studio di tutte

Dettagli